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Ue, Meloni attacca su Ventotene. Opposizioni: "Oltraggio"
(Adnkronos) - Sarà una 'magia comunicativa' delle sue, come dicono in Transatlantico dalle parti della maggioranza, quella di Giorgia Meloni che con l'attacco alla Camera in aula al Manifesto di Ventotene ha sviato l'attenzione dalle tensioni del centrodestra. Ma lo stesso effetto, la premier lo ha provocato anche nel campo avversario: le opposizioni divise, che si sono presentate in aula con 6 risoluzioni diverse, sono tornate a parlare con una sola voce nella difesa del Manifesto antifascista di Ventotene, testo fondante dell'Unione europea, sul quale la presidente del Consiglio ha detto di non riconoscersi: "Quella non è la mia Europa".
Duro il commento di Elly Schlein: "Giorgia Meloni ha deciso in aula di nascondere le divisioni del suo governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo tentativi di riscrivere la storia". Scrive Matteo Renzi sui social. "La Meloni non ama Ventotene perché la storia di Ventotene dice il contrario della storia di Giorgia Meloni. Le prossime elezioni saranno un referendum tra chi crede nelle idee di Ventotene e tra chi crede in Giorgia Meloni. Noi non abbiamo dubbi su da che parte stare".
L'effetto delle parole della premier si è visto anche nel voto delle risoluzioni. Dopo le divisioni nel Pd sul piano ReArm Eu, composte in una lunga mediazione, si temevano comunque 'scarti' rispetto alle indicazioni di voto. Non si sono verificati. "Tutto il gruppo ha votato compatto", si fa sapere. E i tabulati lo confermano. Unica eccezione Lorenzo Guerini, che oltre alla risoluzione del Pd, ha votato a favore anche a quelle di Azione e Più Europa, meno critiche rispetto al testo dem sul piano ReArm Eu.
Nel dettaglio, il Pd ha votato ovviamente la sua risoluzione, bocciato quella della maggioranza, dato voto favorevole al punto del testo Avs in cui si dice no all'espulsione dei palestinesi da Gaza e contro, invece, alla richiesta sempre di Alleanza Verdi e Sinistra di interrompere l'invio di forniture militari a Kiev. Su quest'ultimo punto ci sarebbe stata qualche non partecipazione al voto tra i dem. Insomma, un risultato 'ordinato' dopo giorni di tensione nel Pd.
Altro punto che è stato rimarcato da tutte le opposizioni è stata l'assenza in aula, al momento delle dichiarazioni di voto, della premier Meloni. Dopo l'attacco al Manifesto di Ventotene, in aula si è accesa la polemica. Tra gli interventi è già virale sui social quello appassionato del dem Federico Fornaro. "Non è accettabile fare la caricatura di quegli uomini, lei presidente Meloni siede in questo Parlamento anche grazie a loro, questo è un luogo sacro della democrazia e noi siamo qua grazie a quei visionari di Ventotene che erano confinati politici. Si inginocchi la presidente del Consiglio di fronte a questi uomini e queste donne, altro che dileggiarli", ha gridato commuovendosi in aula.
Dopo le tensioni, il timing dell'aula è slittato di diverse ore, quando ormai Meloni era già in partenza per il Consiglio europeo a Bruxelles. Di fronte alle proteste per l'assenza della presidente del Consiglio è intervenuto in aula il sottosegretario Alfredo Mantovano: "Il governo ha massimo rispetto nei confronti del Parlamento, e in particolare la presidenza del consiglio e la presidente del consiglio, che però aveva presente il programma originario dell'Aula che avrebbe concluso i lavori nel primo pomeriggio e in questo momento è già in volo per Bruxelles".
Una precisazione che non ha convinto le opposizioni. "Giorgia Meloni - attacca Elly Schlein- è fuggita di nuovo, non la vedevamo dal dicembre scorso e le volte che si è palesata in aula si contano sulle dita di una mano. Si è chiusa per mesi nel silenzio imbarazzato di chi non sa cosa dire o non vuole dire cosa pensa". E poi Giuseppe Conte: "Avete cambiato idea su Ventotene, ma sfiorate l'irriconoscenza. Presidente Meloni adesso è volata a Bruxelles, non vedeva l'ora, eppure poteva rimanere". Quindi Angelo Bonelli: "Questo è il manifesto di Ventotene, glielo avrei regalato alla presidente ma lei fugge dal dibattito parlamentare, anche perché ha un problema con la Lega".
Al netto delle posizioni diverse all'interno del campo delle opposizioni, tutti i gruppi di minoranza evidenziano di contro quelle presenti nelle maggioranza. E stamattina il capogruppo leghista Riccardo Molinari ha servito un assist su questo parlando in tv. Lo rilancia Schlein: "La Lega ha sostanzialmente commissariato la presidente Meloni dicendo che non ha mandato per esprimersi al Consiglio Ue". La segretaria Pd insiste nelle divisioni della maggioranza: "Nella vostra risoluzione, per non dividervi in tre posizioni diverse, avete fato sparire la difesa comune e il piano di riamo di Ursula von der Leyen, l'avete scritta con l'inchiostro simpatico. Facile far sparire le proposte divisive, ci credo che siete compatti, non avete scritto nulla".
Rimarca Maria Elena Boschi: "La Lega ha linea chiara, e l'ha detto: lei non ha mandato per andare al Consiglio Ue". E poi Riccardo Magi: "Meloni è scaltra e furba. Vuole farci parlare delle sue oscene parole e della sua esegesi sbagliata e truffaldina del Manifesto di Ventotene per nascondere che non ha una linea di politica estera e non ha una maggioranza in politica estera. Non lo dico io ma lo ha detto il capogruppo della Lega, Molinari". E ancora Bonelli: Meloni "oggi ha fatto scientemente quest'operazione" su Ventotene "perché Molinari lo ha detto chiaramente che non ha il mandato per dire sì a Rearm Europe". Infine Matteo Richetti di Azione: "Mentre discutevamo è uscita una dichiarazione di Molinari in cui dice che Meloni non ha il mandato per trattare: con tanti saluti per la risoluzione di maggioranza...".
Categoria: politica
00:09
Intercettazioni, via libera Camera con 147 sì: è legge
(Adnkronos) - Con 147 voti favorevoli e 67 contrari la Camera approva il ddl intercettazioni, che ne modifica sia la disciplina. Il provvedimento, già approvato dal Senato, è legge.
Categoria: politica
23:39
Roberto Benigni a 'Il sogno': "L'euro è uno scudo che ci protegge dagli choc economici"
(Adnkronos) - "Arriva l'euro, l'unione monetaria", ha detto Roberto Benigni nella fase finale del programma 'Il sogno' esaltando l'euro, la valuta ufficiale di 20 stati membri dell'Unione Europea.
L'attore dopo essersi presentato come "europeista estremista", innamorato dell'Europa ha detto: "E' un'altra grandiosa acquisizione, un altro primato. Non si è mai vista una moneta sola, condivisa da 20 stati senza guerre, senza spargimenti di sangue, senza imposizioni. Una decisione libera e meditata, mai accaduto prima nella storia dell'umanità. Uno può pensare quello che vuole, ma oggi senza l'euro dove andate? E' uno scudo che ci protegge dagli choc economici. Quanto costerebbe un caffè oggi con la lira?", ha detto l'attore.
Categoria: spettacoli
22:57
Roberto Benigni a 'Il sogno', la battuta sul rapporto Meloni-Musk: cosa ha detto
(Adnkronos) - Roberto Benigni ha aperto la serata de 'Il sogno' scherzando sul rapporto tra Giorgia Meloni ed Elon Musk, dopo la battuta che aveva fatto sul palco del Festival di Sanremo.
Prima l'attore ha ringraziato Stefano De Martino per aver ricordato ai telespettatori di 'Affari Tuoi' di seguire il suo show e poi ha aggiunto: "Trump ha visto una puntata di Affari Tuoi e vuole mettere un dazio pure sui pacchi - ha scherzato -. Trump appena vede i soldi non resiste".
E con ironia ha aggiunto: "Non è lui a farmi paura ma Elon Musk. A Sanremo avevo detto che c'era una storia d'amore tra lui e Giorgia Meloni. Lei mi ha chiamato per smentire, ha detto 'non c'è niente, lo giuro sulla mia Tesla'", ha detto accompagnato dall'applauso del pubblico.
"Nel mondo mi pare vada tutto bene, non ci lamentiamo a parte 2-3 cosine...", ha detto l'attore elencando "la guerra, la minaccia nucleare, l'instabilità politica, le estreme destre che avanzano, il clima impazzito, il rischio di una nuova pandemia, le fake news, i terremoti, le alluvioni, la diseguaglianza sociale".
E poi: "In tutto questo caos, i potenti del mondo - in America, Russia, Corea del Nord - sono personcine veramente tranquille, per bene, sagge ed equilibrate. A sapere che le bombe atomiche sono in mano a queste persone, si va a dormire tranquilli. Siamo proprio una generazione fortunata".
E su Putin, l'attore ha detto: "Putin vuole entrare in Europa, a modo suo. Avete visto in Ucraina, no? Lui bussa con i carrarmati, è il suo modo per dire che vuole entrare in Europa. Gli piace, è fatto così. L'Europa piace, sta tornando di moda: i ragazzi in camera hanno il posto di Ursula von der Leyen che col riarmo ci guarda dal suo bunker".
Categoria: spettacoli
22:34
Roberto Benigni celebra l'Unione Europea: "E' un sogno, i giovani lo realizzeranno"
(Adnkronos) - "L'Unione Europea è un sogno, un'emozione. Ed è l'unico custode della democrazia". Roberto Benigni, nella serata tv Il sogno su Raiuno, si presenta come "europeista estremista" per esaltare "un progetto, un sogno, una speranza". L'attore parte si sofferma ampiamente sul Manifesto di Ventotene, proprio nella giornata in cui il documento è stato citato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera tra roventi polemiche.
In circa due ore, Benigni parte dalle origini dell'idea di Europa unita e arriva fino ad oggi. "Ci sono problemi, l'Ue è una cosa grandiosa e bisogna amarla ma vediamo che a volte fa fatica, si inceppa e fa fatica. Quest'Europa non è quella dei padri fondatori, non è quella federazione che avevano in mente. Il progetto originario non è stato completato, abbiamo seguito la strada ma ci siamo fermati: l'Unione è una bellissima casa, c'è tutto ma quando piove entra l'acqua", dice Benigni.
"L'Unione ha tutto: c'è il Parlamento, la Commissione, la Banca Centrale. C'è chi vorrebbe fermarsi e distruggere tutto, ma come si può dopo tanto lavoro? Davanti a noi europei rimane l'ultimo muro, basterebbe una riforma con la modifica degli articoli dei trattati: ci vorrebbe qualche anno, ma si può fare -afferma-. Il Parlamento non ha poteri, li ha il Consiglio europeo dove siedono i capi di governo: sono loro a prendere le decisioni importanti, preoccupandosi degli interessi particolari", dice.
"Si dice che l'Europa stia male, stia morendo. Ma io sono ottimista, ci sono i colpi di scena: c'è una grandissima novità che può cambiare tutto. Se qualcuno che ha 20-30 anni mi sta ascoltando, sappia che la novità sono i giovani: siete la prima generazione transnazionale della storia. Voi nascete europei, non si è mai vista una generazione così", dice cedendo il testimone "ai 16enni, ai ventenni, ai trentenni. I giovani sono la miglior garanzia per il futuro dell'Europa: nessuno li convincerà a tornare alla lira, a chiudere i confini, a sparare ad una persona con cui ha fatto l'Erasmus". La realizzazione del sogno "è fattibile, è un obiettivo raggiungibile. E vi dirò di più: è inevitabile. La guerra finirà per sempre. Non c'è alternativa".
"La pagina più commovente ed entusiasmante" della nascita dell'Unione europea è stata "qui in Italia, in una piccola isola del Tirreno che si chiama Ventotene. Nel 1941 succede una cosa incredibile, qualcuno ha un'idea, di cambiare tutto, l'idea dell'unità europea", dice Benigni riavvolgendo il nastro nella serata.
"E non era facile, intorno era tutto rovine e morti. Tre uomini Eugenio Colorni, Ernesto Rossi, Altiero Spinelli pensarono al nostro futuro, con un documento che era un sogno e anche di una concretezza e profondità straordinaria", dice Benigni. "Sono eroi della nostra storia", rimarca.
"Nel Manifesto di Ventotene c'è l'idea di un'Europa unita, non era un'idea nuova ma per la prima volta quest'idea diventa un progetto politico, un programma realizzabile. Certamente contiene alcune idee superate, ma Altiero Spinelli stesso lo ha detto e ripetuto più volte, era pur sempre il 1941... ma non per questo viene meno la sua visionarietà", dice in un passaggio che sembra collegato direttamente alle considerazioni espresse da Meloni alla Camera.
"Sarebbe come dire buttiamo la Bibbia perché c'è scritto che il sole gira attorno alla terra... Il vero punto centrale del Manifesto di Ventotene è chiaro ed attualissimo: superare i nazionalismi, che avevano distrutto un Continente, per costruire un'Europa unita", dice Benigni ricordando che "uno dei documenti più straordinari dell'ultimo secolo è stato scritto sulle cartine delle sigarette e nascosto e fatto uscire all'interno di un pollo, per superare i controlli. Alla faccia dei social, di Elon Musk, hanno diffuso il Manifesto attraverso un pollo arrosto".
"Vi voglio parlare dell'Unione Europea. Mi direte 'fermo, Benigni'. Quell'Unione confusa di paesi ognuno con la sua lingua, quell'ente sovranazionale freddo e distante tra Bruxelles e Strasburgo. Non si capisce a cosa serva, se non a dare lavoro ai burocrati grigi... ci vuoi parlare di questo?'. In parte la vedo anche io come la vedete voi, ma penso che l'Ue sia la più grande costruzione istituzionale, politica, sociale e economica degli ultimi 5000 realizzata dall'essere umano sul pianeta Terra", dice.
"L'Unione Europea è un progetto, una speranza, un sogno ma soprattutto un caso unico nella storia dell'umanità. E' l'unica volta in cui stati sovrani in pace scelgono liberamente di concedere sovranità a un'istituzione comune: non la divisione ma l'unità, un colpo di scena della storia, una rivoluzione silenziosa che può trasformare il mondo. L'Unione Europa si fonda sulla pace, non è qualcosa di freddo e distante", aggiunge.
L'Ue "è un sogno, un'emozione. Bisogna provare gioia per il fatto di essere europei. Io sono un europeista estremista, sono innamorato dell'Europa. Ora che ci siamo uniti, il risultato è stupefacente. Tutti i miei antenati hanno conosciuto la guerra. Io non la conosco, appartengo alla prima generazione europea che non conosce la guerra. E' una cosa colossale, miracolosa. Ottant'anni di pace non sono mai esistiti nella storia dell'Europa. Nel 2012 l'Europa ha vinto il Nobel della Pace, mai un premio fu più giusto di questo", prosegue.
"Pensare che una guerra sia inconcepibile in Europa mi sembra una grande ingenuità. Nella storia d'Europa, la pace è rarissima", dice prima di introdurre la parola "nazionalismo" che "è guerra, è stato la causa di tutte le guerre in Europa negli ultimi due secoli. L'Ue è nata per combatterlo, è molto difficile. Il nazionalismo è una fede integralista, un'ossessione che sostituisce Dio. I nazionalisti amano più la propria nazione di Dio: la nazione dice al cristiano 'vai in guerra e uccidi per me', quello va in guerra e uccide. Il nazionalismo è una malattia e si maschera spesso da patriottismo, è difficile riconoscerlo".
"Io -evidenzia- sono il più grande patriota, amo l'Italia come la mia mamma. Nessuno più di me è orgoglioso di essere italiano, ma non ho nessuna intenzione di imporre agli altri lo stile italiano. Si può essere patrioti senza essere nazionalisti. Garibaldi era un patriota europeo nel 1860, era l'esempio di come patriottismo e anti-nazionalismo stessero bene insieme".
"I nazionalisti odiano il mondo, ne hanno paura. Il motore dei nazionalisti è la paura, vogliono che tutti noi abbiamo paura. E hanno paura di tutto: dei paesi confinanti, del progresso, del diverso, di quello un po' strano. La paura è all'origine di quasi tutte le stupidaggini umane e soprattutto le stupidaggini politiche. "I nazionalisti considerano la propria nazione la più grande. Diffidate di quelli che vogliono rendere la loro nazione la più grande. Sono pericolosissimi, alla larga", dice con una frase che sembra cucina su misura per Donald Trump e per il suo Make America Great Again.
"Arriva l'euro, l'unione monetaria", dice Benigni nella fase finale del programma. "E' un'altra grandiosa acquisizione, un altro primato. Non si è mai vista una moneta sola, condivisa da 20 stati senza guerre, senza spargimenti di sangue, senza imposizioni. Una decisione libera e meditata, mai accaduto prima nella storia dell'umanità. Uno può pensare quello che vuole, ma oggi senza l'euro dove andate? E' uno scudo che ci protegge dagli choc economici. Quanto costerebbe un caffè oggi con la lira?", dice l'attore.
Il tema della difesa è di attualità. "Nell'Ue oggi abbiamo 27 eserciti europei, un costo enorme. E oggi si parla di aumentare le spese della difesa. Ma fate l'esercito europeo, risparmiamo e siamo più forti: è la soluzione, è l'uovo di colombo. Non si perde sovranità, si recupera", dice Benigni. "Con un esercito europeo, ogni paese guadagna altei 26 eserciti: diventa l'esercito forse più forte del mondo. Andiamo insieme a Bruxelles a dirglielo tutti insieme", afferma.
Categoria: spettacoli
22:21
Asti, ragazzina cade da quinto piano: è grave
(Adnkronos) - E' stata trasportata in codice rosso in ospedale la ragazzina 12enne che oggi, mercoledì 19 marzo, ad Asti è precipitata dal quinto piano. Le sue condizioni, a quanto si apprende, sarebbero molto gravi. Ancora da accertare le cause della caduta. Sul posto oltre ai sanitari del 118 anche le forze dell'ordine per ricostruire la dinamica dell'accaduto.
Categoria: cronaca
22:15
Roberto Benigni, il saluto per Papa Francesco: "Che guarisca presto, è meraviglioso"
(Adnkronos) - "Siamo a reti unificate, mi sento il Presidente della Repubblica. Lo saluto, so che ci sta guardando", ha detto Roberto Benigni in apertura de 'Il sogno', mandando un saluto prima al Presidente Sergio Mattarella e poi ha rivolto un augurio di pronta guarigione a papa Francesco.
"Come si fa a non salutare il Santo Padre? Papa Francesco, guarisca presto", ha detto Roberto Benigni, in apertura della serata tv 'Il sogno'. "L'altro ieri ha detto una frase che mi ha commosso: bisogna disarmare le parole per disarmare le menti, disarmare la terra. Che Papa che abbiamo, è meraviglioso", ha esclamato l'attore premio Oscar.
Poi, il saluto a Carlo Conti: "Questo non è Sanremo, lo dico per chi ci segue in Europa. Non sono Carlo Conti, ma lo saluto. Non ci starà guardando, starà preparando il prossimo Sanremo per cominciare in orario. Ha già fatto la scaletta ed è già in camerino", ha scherzato.
Categoria: spettacoli
21:42
Meloni: "Ventotene? Ho solo letto testo, non ho offeso nessuno" - Video
(Adnkronos) - Su Ventotene ho fatto arrabbiare tutti? "Ho solo letto un testo. Un testo si può distribuire, ma non leggere? È un simbolo del quale ho riletto i contenuti". La presidente del Consiglio oggi a Bruxelles risponde ai giornalisti che gli chiedono della bagarre alla Camera, dopo la lettura del Manifesto in Aula. "Non capisco cosa ci sia di offensivo nel leggere il testo. Non l'ho distorto, l'ho letto testualmente. Ma non per quello che il testo diceva 80 anni fa, ma per il fatto che è stato distribuito sabato scorso. Un testo 80 anni fa aveva la sua contestualità. Se lo distribuisci oggi, io devo leggerlo e chiederti se è quello in cui credi".
Categoria: politica
21:40
Icardi-Nara separati, da Totti a Buffon: i tradimenti e i divorzi dei calciatori
(Adnkronos) - Tra Mauro Icardi e Wanda Nara è finita definitivamente. La notizia è ormai ufficiale: il Tribunale di Milano ha dichiarato la separazione tra il calciatore argentino e la showgirl. La separazione ha messo fine alla lunga e turbolenta storia d’amore tra i due, iniziata in circostanze già sotto i riflettori.
Ma come Icardi-Nara ci sono state tante altre le separazioni nel mondo calcistico finite al centro del gossip: da Francesco Totti ad Alessandro Del Piero. Da Gianluigi Buffon a Gerard Piqué.
Una delle coppie più amate d’Italia era sicuramente quella formata dall’ex Capitano della Roma, Francesco Totti, e dalla conduttrice televisiva, Ilary Blasi. I due si sono separati dopo 17 anni di matrimonio. Dal loro amore sono nati 3 figli: Cristian, nato il 6 novembre 2005, 5 mesi dopo il loro matrimonio, Chanel, nata il 13 maggio 2007 e Isabel arrivata il 10 marzo 2016.
Le voci di crisi correvano ormai da tempo e ufficialmente nel luglio del 2022 hanno annunciato la separazione. Totti ha raccontato che la relazione con Noemi Bocchi è iniziata dopo aver scoperto che Ilary Blasi aveva un rapporto con un'altra persona.
Gigi Buffon e Alena Seredova sono stati insieme dal 2005 al 2014. I due, già genitori di due figli, sono convolati a nozze nel 2011. Seredova ha rivelato che la fine del matrimonio con il portiere della Juventus fu a causa della relazione tra il portiere e Ilaria D’Amico-
Gerard Piqué e la cantante Shakira hanno annunciato la fine della loro relazione, con un comunicato congiunto, nel giugno del 2022. La separazione tra l’ex difensore del Barcellona e la cantante colombiana è arrivata dopo dodici anni d'amore e due figli insieme, Milan e Sasha. La relazione è finita a causa del tradimento di lui, scoperto da Shakira, con una cameriera di 22 anni.
Elisabetta Canalis e Christian Vieri, detto Bobo, sono state una delle coppie più amate negli anni 2000. L’ex velina e l’attaccante dell’Inter sono stati insieme dal 2001 al 2004. Proprio in quell’anno, qualcosa nella loro relazione si rompe: entrambi sono concentrati sulla loro vita professionale Nell'estate del 2004 vengono fotografati insieme per l’ultima volta, fino a quando in autunno le loro strade si dividono definitivamente.
Più recente, la separazione tra Pep Guardiola e Cristina Serra. I due si sono separati dopo 30 anni di matrimonio e sarebbe avvenuta a dicembre del 2024. L'allenatore del Manchester City e la moglie Cristina si erano conosciuti nel 1994 e sposati nel 2014. Dalla loro storia d’amore sono nati 3 figli: Maria, influencer 24enne, Marius, che ha 22 anni ed è diventato amministratore delegato a Dubai, e Valentina, minorenne e studentessa.
Negli ultimi anni l'allenatore e la stilista hanno vissuto in due posti separati: Cristina viveva tra Barcellona e Londra, mentre Pep a Manchester, decisioni prese per necessità professionali. Ora, la coppia ha deciso di intraprendere strade diverse. Stando alle indiscrezioni, i rapporti tra Guardiola e Cristina sarebbero rimasti ottimi e cordiali.
Una relazione, quella tra Ambra Angiolini e Massimiliano Allegri, durata dal 2017 al 2021. Proprio in quell'anno si è diffusa la voce di una separazione piuttosto brusca tra i due. Secondo quanto raccontato dal settimanale Chi e poi da Striscia la Notizia pare che i motivi della rottura tra l’attrice e l’allenatore siano legati a un presunto tradimento di lui.
Stefano Bettarini e Simona Ventura, una relazione durata 10 anni. Nel 1998 i due sono convolati a nozze e nel 2008 hanno divorziato. Dal loro amore sono nati i figli Niccolò e Giacomo. La conduttrice televisiva ha rivelato che il motivo che ha portato alla rottura sono stati i ripetuti tradimenti anche se il calciatore si è sempre difeso.
Walter Zenga e Roberta Termali si sono sposati nel 1992. Dalla storia d’amore tra Il portiere dell’Inter e della Nazionale e la conduttrice televisiva nascono due figli, Nicolò, nato nel 1989, e Andrea, nel 1993. Nel 1997 i due si separano ufficialmente.
Categoria: spettacoli
20:28
Sesso scatena 'danza chimica' nel cervello del maschio: lo studio
(Adnkronos) - 'Sesso e samba', il titolo di uno dei tormentoni musicali dell'estate 2024 potrebbe essere più azzeccato di quanto si pensi, anche da un punto di vista scientifico. Un nuovo studio, infatti, ha documentato quello che succede nel cervello di un maschio quando fa l'amore con la compagna: all'interno dell'area responsabile del piacere si scatena una vera e propria 'danza' intricata fra due messaggeri chimici, la dopamina e l'acetilcolina. Una danza che controlla la progressione del comportamento sessuale nella sequenza corretta. Questione di ritmo, insomma. Gli scienziati l'hanno osservata nel cervello dei topi maschi. E sebbene topi ed esseri umani abbiano comportamenti sessuali diversi, le regioni cerebrali e i sistemi di neurotrasmettitori coinvolti nella funzione sessuale potrebbero essere simili, sottolineano gli autori.
Ecco perché questa scoperta potrebbe avere implicazioni anche per l'uomo: gli esperti suggeriscono che potrebbe fornire nuovi indizi utili per ispirare trattamenti della disfunzione sessuale, in particolare dell'eiaculazione precoce che colpisce dal 20% al 30% degli uomini sessualmente attivi. Per scoprire cosa guida il comportamento sessuale negli animali, gli autori del lavoro pubblicato sulla rivista 'Neuron' hanno tracciato secondo per secondo l'attività cerebrale dei roditori durante tutte le fasi dell'accoppiamento, in una sorta di versione scientifica di 'Inside Out', il fortunato film d'animazione che immagina cosa succede nella mente di una 11enne alle prese con le sue emozioni.
Come ci sono riusciti? Hanno iniettato sensori fluorescenti in grado di rilevare i neurotrasmettitori nel nucleo accumbens dei topi maschi. Il meccanismo è semplice: una fibra ottica si illumina se il cervello rilascia dopamina e acetilcolina, neurotrasmettitore quest'ultimo noto per regolare la dopamina. "Il comportamento sessuale è una sequenza complessa di eventi", evidenzia l'autore senior della ricerca, Qinghua Liu del National Institute of Biological Sciences di Pechino. "Lo studio ha rivelato le dinamiche di come diverse sostanze chimiche lavorano insieme nel cervello maschile per regolare le transizioni attraverso queste diverse fasi".
Studi precedenti si erano concentrati sull'inizio di tutto il processo, ma quello che accade esattamente durante gli altri passaggi del sesso (dalla penetrazione all'eiaculazione) era rimasto sconosciuto. Quello che i ricercatori hanno scoperto è che il cervello dei topi iniziava a rilasciare acetilcolina ritmicamente prima dell'avvicinamento tra lui e lei. Circa 6 secondi dopo l'inizio del rilascio di acetilcolina, il cervello iniziava anche a rilasciare dopamina. E durante l'accoppiamento vero e proprio, il rilascio di acetilcolina e dopamina fluttuava ritmicamente a tempo con i movimenti del topo. Poi a un certo punto il rilascio di dopamina rallentava significativamente, prima di aumentare rapidamente durante il passaggio alla fase successiva dell'eiaculazione.
"Siamo in grado di osservare questi eventi con una risoluzione temporale molto precisa per comprendere come i neurotrasmettitori interagiscono tra loro", assicura la prima autrice del lavoro, Ai Miyasaka, dell'università di Tsukuba in Giappone. I ricercatori hanno anche scoperto che la concentrazione di dopamina ha svolto un ruolo importante. Durante l'inizio del contatto intimo fra i due topi, le cellule nervose che esprimono due principali recettori della dopamina, D2R e D1R, erano meno attive del solito. Se il ricercatore attivava artificialmente le cellule D1R in questa fase, i topi tornavano immediatamente alla fase di monta. Se venivano attivate le cellule nervose D2R, invece, i topi smettevano del tutto di impegnarsi in attività sessuali.
"Abbiamo scoperto - spiega Liu - il preciso meccanismo di segnalazione della dopamina che aiuta a garantire che il comportamento sessuale segua la sequenza corretta". E avendo ora "una comprensione esatta di come funziona la dopamina durante il sesso e l'eiaculazione - conclude Miyasaka - credo che questo studio abbia aperto le porte allo sviluppo di trattamenti clinici" futuri.
Categoria: cronaca
19:59
Hamilton, delusione all'esordio in Ferrari: peggio di lui solo Badoer e Schumacher
(Adnkronos) - I tifosi della Ferrari sognavano un esordio diverso per Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo ha debuttato a Melbourne con un decimo posto, portando a casa solo un punto e indicazioni poco confortanti in vista del secondo appuntamento in Cina. "È stata una giornata difficile" aveva detto l'inglese, commentando una gara al di sotto delle aspettative. "Affrontare per la prima volta la pioggia con questa vettura, questa power unit, gestire tutte le funzioni dello sterzo e le nuove comunicazioni con gli ingegneri è stata una sfida enorme. È un peccato, speravo in qualcosa di più". C'è però un precedente che potrebbe motivare Lewis e Maranello.
Negli ultimi trent'anni, il decimo posto di Hamilton è il terzo peggior risultato per un debuttante in Ferrari. Peggio dell'inglese avevano fatto soltanto Luca Badoer, 17esimo nel GP d'Europa del 2009 (al tempo, l'italiano era stato promosso da collaudatore dopo l'infortunio di Massa) e Michael Schumacher, costretto a ritirarsi nel 1996 a Melbourne. Qualche anno dopo, Schumi si sarebbe rifatto vincendo cinque titoli mondiali con la Rossa.
Categoria: sport
19:41
Bimbo in affido dalla nascita, a 4 anni viene dato in adozione ad altri
(Adnkronos) - Aveva solo 30 giorni quando è stato dato in affido ponte a una famiglia ma ora, 4 anni dopo, Luca (nome di fantasia) è stato portato via da casa e dai suoi affetti per essere dato in affido pre-adottivo ad altri genitori a cui il tribunale per i minorenni di Milano lo scorso gennaio lo ha assegnato.
"Li aveva incontrati solo una volta, per due ore, il giorno precedente. Il trasferimento per altro gli è stato comunicato quando era solo in una stanza con due assistenti sociali che non aveva mai visto. Una cosa folle, che in tanti anni di carriera non mi era mai capitata", racconta all'Adnkronos l'avvocato Sara Cuniberti, che assiste la coppia che ha cresciuto Luca.
I due, genitori naturali di tre figli ormai maggiorenni, da dieci anni hanno deciso di accogliere bambini e ragazzi in affido-ponte. E' stato così anche per Luca, arrivato in casa loro, in Lombardia, ancora in fasce. Doveva restarci qualche mese, invece sono passati quattro anni. "Gli unici ricordi che ha, l'unica famiglia che ha incontrato, l'unica casa in cui abbia vissuto, l'unico asilo che ha frequentato e gli unici fratelli che abbia considerato tali sono lì", racconta il legale. Per questo la coppia, quando nei mesi scorsi il giudice gli ha chiesto se fosse stata disposta ad adottare il bimbo, si è resa disponibile. A gennaio però la sopresa: il tribunale per i minorenni di Milano ha dichiarato l'adottabilità di Luca, ma nei confronti di un'altra famiglia.
A quel punto lo scorso 10 febbraio i due genitori affidatari hanno presentato un ricorso d'urgenza per l'adozione in casi particolari, ma usciti dalla prima udienza, il 3 marzo, "hanno trovato chiamate senza risposta dell'assistente sociale, che li avvertiva del fatto che il mattino dopo sarebbero venuti a prendere Luca per fargli conoscere l'altra coppia e che il giorno successivo lo avrebbero trasferito. Così è stato e da allora di lui non sappiamo nulla", racconta l'avvocato Cuniberti.
I due genitori - sostiene il loro legale - quando hanno aperto le porte della loro casa a Luca, come con tutti gli altri minori accolti (incluso un altro bimbo, che è ancora affidato a loro), non avevano alcuna intenzione di 'sfruttare' l'istituto-ponte per renderlo permanente. "L'affido non è e non dev'essere una scorciatoia per l'adozione, ma le regole vanno rispettate da tutti, anche dal tribunale, che deve perseguire degli affidi-ponte che abbiano una durata canonica, di sei mesi-massimo un anno. Altrimenti più passa il tempo, più diventa un danno al bambino spostarlo e cambiargli famiglia", osserva Cuniberti.
La speranza ora è che "il ricorso urgente per l'adozione in casi particolari venga trattato rapidamente e che il tribunale capisca di aver sbagliato, revochi il decreto di adottabilità emesso e conceda l'adozione ai miei assistiti. In modo che questa situazione si risolva in una piccola parentesi di qualche giorno fuori casa".
"Allontanare Luca da chi lo ha amato e protetto sin dalla nascita significa infliggergli uno strappo gravissimo e irreparabile, un trauma oggi che potrebbe diventare una 'bomba' inesplosa nell'adulto di domani. La giustizia dovrebbe garantire il bene supremo del minore, e non metterne in pericolo la stabilità emotiva e affettiva", lamentano moglie e marito nel testo di una petizione 'Per salvare Luca' che online ha raccolto quasi 8mila firme.
Categoria: cronaca
19:11
Icardi dopo la separazione da Wanda: “Smascherati i pagliacci, ora penso solo alle figlie”
(Adnkronos) - Nelle storie di Instagram, Icardi ha commentato così la sentenza di separazione da Wanda Nara, ottenuta dal Tribunale di Milano: “Dove sono finiti tutti quelli che mi avevano dato del bugiardo in merito al divorzio? Sembrano spariti, oppure non sanno come ribaltare le bugie dette soltanto una settimana fa. E coloro che sostenevano che stessi procedendo in Italia perché in realtà non volevo divorziare? Pare che abbiano esaurito gli argomenti. E che dire di chi si nutre di informazioni false, come sempre, e ora non sa più come giustificare tutte le storie inventate? Ora è tutto ufficiale, con una sentenza in mano. Ho deciso di aspettare qualche giorno in silenzio, per smascherare — come ho sempre fatto — i mitomani. Del resto, l’avevo anticipato qualche settimana fa: “Il circo va avanti finché c’è chi applaude i pagliacci”. Bene, diversi pagliacci sono già caduti lungo la strada e la verità sta finalmente venendo a galla. Io lotterò fino all’ultimo per togliere la maschera a tutti coloro che sono complici e che stanno facendo del male alle mie figlie. Come ho detto dal primo giorno, andrò avanti contro tutto e tutti, a testa alta, per sistemare le cose. Che sia fatta giustizia”.
Il calciatore ha poi aggiunto, sotto a una foto con le figlie avute con Wanda Nara, Isabella e Francesca, che sono al centro di un’accesa guerra legale in Argentina per l’affido, con lui che accusa la ex di averle rapite e di non permettergli di vederle: “Mentre gli altri continuano a inventare bugie e a manipolare, noi continuiamo a non poter godere dei nostri momenti, senza abbracci, senza baci, senza stare con il proprio “Papuchi”. Non manca molto, mie principesse, e tutto andrà al suo posto. Vi amo e mi mancate”.
Per poi concludere, sempre rivolto alle figlie: “Mie piccole principesse, anche se oggi la strada è buia, ricordate che la luce ritorna sempre. Niente può spegnere la gioia che portiamo nel cuore o l'amore infinito che ci unisce. Presto ci abbracceremo di nuovo, rideremo senza paura e vivremo la felicità che meritiamo. Non smettete mai di credere nella forza del nostro amore, perché quell'amore è più forte di qualsiasi tempesta. Sarò sempre con voi, lotterò sempre per voi. Presto, molto presto, sorrideremo di nuovo insieme. Papà”. Ora che la separazione è stata dichiarata, infatti, andranno definite le questioni patrimoniali e soprattutto legate all’affido delle due bimbe.
Categoria: sport
19:07
Delitto di Garlasco, Sempio: "Sono innocente, con l'omicidio non c'entro nulla"
(Adnkronos) - "Io sono innocente". Andrea Sempio, indagato per la seconda volta (la prima è già stato archiviato) per l'omicidio di Chiara Poggi rispondendo a Chi l'ha Visto sul suo coinvolgimento del caso di Garlasco. "Con questa storia non c'entro nulla. Lasciamo lavorare le autorità e vedrete che andrà tutto bene", dice l'uomo.
"La famiglia Poggi crede in me, non hanno mai avuto dubbi. Con Marco mi sento ancora. Dal punto di vista legale mi sento tranquillo, mi sta pesando il punto di vista mediatico", dice riferendosi al rapporto con il fratello della vittima. Sempio che si dice innocente aggiunge: "Lasciamo lavorare le autorità e vedrete che andrà tutto bene".
"Non si capisce bene se è sulle unghie o sotto, è diverso" spiega l'avvocato di Sempio Massimo Lovati, parlando a Chi l'ha visto. "Se fosse sulle unghie potrebbe anche essere perché è un Dna da contatto, giocavano con il Pc e, quindi, lasciavano il loro Dna. Chiara, poi, lo usava per studiare ed è facile che ci sia". Quanto ai rapporti tra Andrea Sempio e Chiara Poggi, il legale Lovati dice: "Era solo l'amico del fratello, tra i due non c'era altro". Tre le chiamate a casa Poggi, quando l'amico Marco era già partito per il Trentino, che vengono spiegate così dall'avvocato: "Sempio non sapeva che l'amico non c'era, per questo chiamò. E poi una settimana prima, mica un'ora prima. Che valenza ha?".
Categoria: cronaca
18:55
Papa Francesco migliora ancora, bollettino: "Sospesa la ventilazione meccanica"
(Adnkronos) - Papa Francesco sta lentamente migliorando. Il bollettino di oggi, mercoledì 19 marzo, annuncia che è stata "sospesa la ventilazione meccanica" al Pontefice, ricoverato per una polmonite bilaterale dal 14 febbraio scorso all'ospedale Gemelli di Roma.
"Le condizioni cliniche del Santo Padre si confermano in miglioramento" scrive la Santa Sede, aggiungendo che "l'infezione è sotto controllo". Bergoglio "ha ridotto anche la necessità dell'ossigenoterapia ad alti flussi" e continua a fare "progressi" con la "fisioterapia motoria e respiratoria". "Le analisi cliniche" del Papa "sono nella norma" ed è "senza febbre". "Non presenta leucocitosi" si legge nel bollettino, spiegando che "per il momento" i medici non parlano di sottoporre il Papa a un'altra tac. "La polmonite" bilaterale "non è stata ancora eliminata" tanto che le "dimissioni non sono imminenti" e non sono state prese decisioni al momento sulla Settimana Santa.
Questa mattina per la festa di San Giuseppe il Santo Padre ha concelebrato la Santa Messa nella cappellina del Gemelli adiacente alla sua stanza come domenica scorsa e ha lavorato un po'. "Il prossimo bollettino medico sul Papa non arriverà prima della prossima settimana" fa sapere la Sala stampa del Vaticano che venerdì fornirà i prossimi aggiornamenti sulla salute del Pontefice.
Categoria: cronaca
18:41
Icardi e Wanda Nara, è davvero finita: il tribunale di Milano decreta la separazione
(Adnkronos) - La notizia è ormai ufficiale: il Tribunale di Milano ha dichiarato la separazione tra Mauro Icardi e Wanda Nara. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, il calciatore argentino, assistito dagli avvocati Valeria De Vellis e Raffaele Rigitano, ha ottenuto la separazione dalla moglie, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Di Carlo. Il provvedimento è arrivato nonostante l’assenza di Wanda Nara all’udienza dell’11 marzo scorso, e rappresenta un primo passo di una causa che, a quanto pare, continuerà in Italia per definire tutti gli altri aspetti legati ai rapporti tra i due ex coniugi. A quanto risulta, il calciatore è ovviamente soddisfatto del risultato, avendo lui presentato lui la richiesta ai giudici.
La separazione segna l’ultimo capitolo di una lunga e turbolenta storia d’amore e di collaborazione professionale tra Mauro Icardi e Wanda Nara, iniziata in circostanze già sotto i riflettori. Prima di legarsi sentimentalmente a Icardi, Wanda Nara era nota per essere stata la moglie e agente del calciatore Maxi López. La rottura con quest’ultimo e l’inizio della relazione con Icardi scatenarono numerose polemiche, soprattutto nel mondo calcistico e sui social network, creando un vero e proprio “caso mediatico”.
Quando Wanda Nara assunse il ruolo di procuratrice di Icardi, la coppia si ritrovò al centro dell’attenzione. Da quel momento, la relazione personale e professionale si mescolò con questioni calcistiche e contrattuali, complicando ulteriormente la loro vita privata. Le trattative per i rinnovi di Mauro Icardi con l’Inter e, in seguito, il trasferimento al Paris Saint-Germain sono stati costantemente accompagnati da rumor, indiscrezioni e spesso critiche.
Nonostante le costanti voci di crisi, il loro matrimonio ha vissuto momenti di stabilità che sembravano smentire le tensioni. Wanda Nara – in qualità di agente – ha curato non solo gli interessi di Icardi in campo, ma anche la sua immagine fuori dal rettangolo di gioco. Tuttavia, i social network hanno sempre fatto da cartina di tornasole: ogni gesto, foto o dichiarazione pubblica da parte dei due finiva per alimentare speculazioni sui loro rapporti, con messaggi enigmatici e frecciatine reciproche.
Nel corso del tempo, la coppia ha affrontato anche presunti tradimenti e momentanee separazioni, condivise in parte sui social, come spesso accade a figure di spicco del mondo dello spettacolo e dello sport. Questi episodi hanno contribuito a rendere la loro relazione uno degli argomenti di gossip più seguiti in Italia e in Argentina, con un interesse che andava al di là dell’aspetto puramente sentimentale per sconfinare in quello professionale.
La separazione decretata dal Tribunale di Milano è il culmine di una battaglia che, stando alle informazioni disponibili, ha preso corpo nei mesi scorsi e che è destinata a proseguire. Il giudice milanese ha dato ragione alla richiesta avanzata da Mauro Icardi, il quale mirava a formalizzare la fine del matrimonio. La causa continuerà per regolare gli aspetti economici e patrimoniali, nonché le questioni legate alla famiglia e agli eventuali accordi futuri tra i due.
Sebbene Wanda Nara non abbia partecipato all’udienza decisiva, il suo legale ha espresso la volontà di tutelare gli interessi della propria assistita nelle successive fasi processuali, che si concentreranno su diritti e doveri conseguenti alla separazione. Per Icardi, invece, la sentenza rappresenta un primo passo importante verso la chiusura di una vicenda che, almeno dal punto di vista mediatico, si è protratta a lungo.
Dopo la separazione, da quanto apprende l'Adnkronos restano aperte tutte le altre questioni, ossia come gestire i figli e come dividere il grande patrimonio che ha la coppia. Da quanto trapela il calciatore argentino, assistito dagli avvocati Valeria De Vellis e Raffaele Rigitano, si ritiene molto soddisfatto ma sa che la partita - a voler usare una metafora calcistica - non è ancora finita. I due, la moglie è rappresentata dall’avvocato Giuseppe Di Carlo, torneranno in aula a maggio per una nuova udienza. In sostanza, si tratta di una sentenza parziale di separazione solo sullo status dei coniugi. Il procedimento di separazione per tutte le altre domande avanzate dalle parti è appena iniziato e il Tribunale non ha adottato alcuna statuizione sulle altre domande.
Nelle storie di Instagram, Icardi ha commentato così la sentenza di separazione da Wanda Nara, ottenuta dal Tribunale di Milano: “Dove sono finiti tutti quelli che mi avevano dato del bugiardo in merito al divorzio? Sembrano spariti, oppure non sanno come ribaltare le bugie dette soltanto una settimana fa. E coloro che sostenevano che stessi procedendo in Italia perché in realtà non volevo divorziare? Pare che abbiano esaurito gli argomenti. E che dire di chi si nutre di informazioni false, come sempre, e ora non sa più come giustificare tutte le storie inventate? Ora è tutto ufficiale, con una sentenza in mano. Ho deciso di aspettare qualche giorno in silenzio, per smascherare — come ho sempre fatto — i mitomani. Del resto, l’avevo anticipato qualche settimana fa: “Il circo va avanti finché c’è chi applaude i pagliacci”. Bene, diversi pagliacci sono già caduti lungo la strada e la verità sta finalmente venendo a galla. Io lotterò fino all’ultimo per togliere la maschera a tutti coloro che sono complici e che stanno facendo del male alle mie figlie. Come ho detto dal primo giorno, andrò avanti contro tutto e tutti, a testa alta, per sistemare le cose. Che sia fatta giustizia”.
Il calciatore ha poi aggiunto, sotto a una foto con le figlie avute con Wanda Nara, Isabella e Francesca, che sono al centro di un’accesa guerra legale in Argentina per l’affido, con lui che accusa la ex di averle rapite e di non permettergli di vederle: “Mentre gli altri continuano a inventare bugie e a manipolare, noi continuiamo a non poter godere dei nostri momenti, senza abbracci, senza baci, senza stare con il proprio “Papuchi”. Non manca molto, mie principesse, e tutto andrà al suo posto. Vi amo e mi mancate”.
Per poi concludere, sempre rivolto alle figlie: “Mie piccole principesse, anche se oggi la strada è buia, ricordate che la luce ritorna sempre. Niente può spegnere la gioia che portiamo nel cuore o l'amore infinito che ci unisce. Presto ci abbracceremo di nuovo, rideremo senza paura e vivremo la felicità che meritiamo. Non smettete mai di credere nella forza del nostro amore, perché quell'amore è più forte di qualsiasi tempesta. Sarò sempre con voi, lotterò sempre per voi. Presto, molto presto, sorrideremo di nuovo insieme. Papà”. Ora che la separazione è stata dichiarata, infatti, andranno definite le questioni patrimoniali e soprattutto legate all’affido delle due bimbe.
Categoria: sport
18:29
Innovazione, Roborock: smart cleaning conquista Italiani, Robot aspirapolvere alleato prezioso
(Adnkronos) - L’ambiente domestico italiano si sta trasformando, con una crescente adozione di tecnologie smart per la pulizia che promettono di semplificare la vita e liberare tempo prezioso. A fare luce su questa tendenza è una ricerca commissionata da Roborock, leader mondiale nella robotica domestica ultra-intelligente, e condotta da Bva Doxa, azienda leader nelle ricerche di mercato in Italia e parte del gruppo Bva. Lo studio svela un mercato in fermento, con un elevato livello di conoscenza dei robot aspirapolvere e un apprezzamento diffuso per i benefici che offrono. L'indagine ha permesso di delineare diversi profili attitudinali tra gli italiani, evidenziando come l'approccio alle pulizie automatizzate sia tutt'altro che uniforme: a dominare il panorama è il "Pragmatico Digitale" (62%), che valuta attentamente l'efficacia delle nuove tecnologie prima di adottarle. Seguono i "Tech-Entusiasti" (25%), maggiormente propensi a introdurre l'innovazione nelle loro case, con una maggiore concentrazione tra gli uomini (circa il 30%) e nella fascia d'età 25-44 anni. Gli "Scettici Tradizionalisti" rappresentano invece il 13% del campione, con una rappresentanza significativa di intervistati over 45.
La ricerca Doxa dipinge un quadro chiaro: i robot aspirapolvere non sono più un oggetto ostico e di difficile gestione, ma una presenza sempre più familiare nelle case degli italiani, in particolare in quelle in cui vivono animali domestici. Il 90% degli intervistati dichiara di conoscere questi dispositivi, segno di una crescente consapevolezza dei vantaggi che possono offrire. Non si tratta solo di conoscenza teorica, ma anche di apprezzamento concreto: il 70% degli italiani ritiene che i robot aspirapolvere semplifichino la vita, liberando tempo da dedicare ad attività più piacevoli delle faccende domestiche. Un ulteriore dato interessante riguarda la percezione di competenza: il 61% degli italiani si sente competente nell'uso dei robot aspirapolvere, segno di una buona familiarità con la tecnologia e di una crescente fiducia nelle proprie capacità di gestirla al meglio.
Per i pet owner, poi, i robot aspirapolvere rappresentano un vero e proprio alleato nella lotta contro peli, sporco e allergeni, contribuendo a mantenere un ambiente domestico più pulito e salubre. Non a caso, il 68% dei possessori di animali domestici li considera strumenti almeno molto utili, con un picco del 32% che li definisce "estremamente utili". Questo beneficio è particolarmente sentito nelle regioni del Sud, dove le attività all'aperto possono portare più sporco in casa.
Nel contesto generale emerge chiaramente quanto gli italiani abbiano a cura la pulizia della casa, dedicandole oltre sei ore a settimana nel 25% dei casi. Nel dettaglio, il 59% degli intervistati – principalmente donne – dichiara di essere l’unico in famiglia a prendersi carico da solo di questo compito. Spicca quindi come molto positivo il supporto di aspirapolvere robot: coloro che già li utilizzano, apprezzano soprattutto il tempo risparmiato, che può essere dedicato ad attività piacevoli e gratificanti. Nello specifico, il 37% degli intervistati dichiara di utilizzare questo tempo per prendersi cura di sé, con una maggiore propensione da parte delle donne (43%) che dichiarano di trovare finalmente spazio per il ‘me-time’ e il benessere personale. Un altro 32% lo dedica invece a trascorrere più tempo con la famiglia.
La ricerca ha inoltre evidenziato come l'adozione di un robot per la pulizia dei pavimenti porti, per quasi due intervistati su tre tra i possessori di un robot, a una significativa riduzione del carico di lavoro, con il 27% che ha visto un miglioramento per tutti i componenti della famiglia. Tale percezione è particolarmente sentita dai "Tech-Entusiasti" (74%), dagli uomini (66%) e dagli abitanti del Sud Italia (67%). Inoltre, il 27% si aspetta una gestione più equa dei compiti domestici tra i membri del nucleo familiare, contribuendo a un ambiente più armonioso tra le mura di casa.
Gli italiani guardano al futuro con fiducia, immaginando un mondo in cui i robot aspirapolvere saranno sempre più integrati nella vita quotidiana. Il 73% degli intervistati è convinto che questi dispositivi diventeranno la norma entro i prossimi dieci anni, segno di una crescente fiducia nelle potenzialità dell'automazione domestica. Le aspettative per il futuro si concentrano su una maggiore capacità di pulizia e sanificazione degli ambienti domestici (26%), sulla capacità dei robot di adattarsi alle esigenze specifiche di ogni casa (25%) e sulla possibilità di automatizzare sempre più la pulizia e la manutenzione (25%).
Nonostante l'interesse e l'apprezzamento, la ricerca Doxa per Roborock evidenzia alcune barriere che frenano un'adozione ancora più ampia dei robot aspirapolvere. Il costo iniziale elevato rappresenta la principale preoccupazione per il 43% degli italiani, che cercano soluzioni accessibili e con un buon rapporto qualità-prezzo. Da evidenziare, però, come chi abbia già un robot sia propenso ad una spesa più elevata rispetto alla media, riconoscendo il valore aggiunto dello strumento: tra chi è disposto a spendere oltre 200 euro, infatti, il 76% è già possessore di questo device. Altre perplessità riguardano l'affidabilità (25%) e l'autonomia delle batterie (24%), che devono garantire una pulizia completa e senza interruzioni.
Anche gli ingombri domestici rappresentano un ostacolo significativo: il 79% degli intervistati ritiene che i robot abbiano difficoltà a navigare in ambienti con molti ostacoli, come mobili, tappeti e, soprattutto, giocattoli e accessori per animali domestici. Questo aspetto è particolarmente rilevante per chi vive in contesti più piccoli, dove lo spazio è limitato e gli ostacoli sono più frequenti.
Infine, la fiducia nell'automazione completa è ancora in fase di sviluppo: solo il 21% si dichiara totalmente disponibile a delegare la gestione manuale, mentre il 56% preferisce un approccio graduale, che consenta di mantenere un certo controllo sulle attività di pulizia, soprattutto in presenza di animali domestici che richiedono un'attenzione particolare.
Categoria: economia
18:07
Allarme al quartier generale Cia, Swat e unità antibomba sul posto
(Adnkronos) - Massiccio dispiegamento di forze dell'ordine, comprese gli Swat team, oggi intorno al quartier generale della Cia in Virginia. L'allarme è scattato per quello che viene definito un "barricade incident", che si riferisce quindi alla possibilità che ci sia un sospetto barricato all'interno. Nella zona dispiegati anche droni, elicotteri ed una unità anti-bomba.
Secondo la ricostruzione di alcuni media, l'allarme sarebbe stato fatto scattare da un uomo che si è avvicinato all'ingresso principale dell'edificio della Cia gridando minacce e poi sparando alcuni colpi in aria. Secondo Abcnews, invece l'uomo avrebbe estratto la pistola ma non avrebbe sparato. La minaccia ha fatto subito scattare un imponente dispositivo di sicurezza.
Categoria: internazionale/esteri
18:04
Trump-Putin, l'idea di una partita di hockey per il disgelo
(Adnkronos) - Donald Trump e Vladimir Putin avrebbero concordato di organizzare partite di hockey tra atleti statunitensi e russi nel prossimo futuro. A rivelarlo è stato il Cremlino, che ha specificato come Trump abbia dato il suo assenso all'iniziativa nella telefonata del 18 marzo. Tuttavia, la reazione del mondo dello sport potrebbe essere di tono ben diverso: l'eventuale reintegro della Federazione russa, esclusa dopo l'invasione dell'Ucraina, potrebbe infatti provocare un vero e proprio terremoto.
Secondo il governo russo, i due presidenti hanno discusso di "partite di hockey negli Stati Uniti e in Russia tra giocatori russi e americani che militano nella Nhl e nella Khl", le rispettive leghe professionistiche di Usa e Russia. "La Nhl è venuta a conoscenza della conversazione tra i presidenti Trump e Putin - ha dichiarato la lega in un comunicato a Espn - Ovviamente, non siamo stati parte di queste discussioni e sarebbe inappropriato commentare in questo momento".
Recentemente, Trump aveva fatto notizia nel mondo dell'hockey per aver chiamato la squadra degli Stati Uniti la mattina prima della finale del campionato Nhl 4 Nations Face-Off a Boston tra Stati Uniti e Canada, augurando buona fortuna al team a stelle e strisce. Il match è stato giocato nel pieno delle tensioni tra i due Paesi seguite all'annuncio dei dazi e dalle 'minacce' di Trump di fare del Canada il 51mo stato americano. Risultato: bordate di fischi durante gli inni nazionali dei due Paesi. Al termine della partita, vinta dal Canada per 3-2 ai tempi supplementari, l'allora premier Justin Trudeau aveva celebrato su X: "Non potete prendere il nostro Paese, e non potete prendere il nostro gioco".
In passato National Hockey League e Kontinental Hockey League, che ospita anche club di Bielorussia e Kazakistan, avevano organizzato partite di esibizione, l'ultima delle quali a Riga nell'ottobre 2010. Tuttavia, dopo l'invasione russa dell'Ucraina, le relazioni tra la Nhl e la Russia sono cambiate drasticamente. La lega ha sospeso i suoi rapporti con la Khl nel marzo 2022, ordinando alle squadre di cessare ogni contatto con le formazioni della Khl. Stop anche a ogni accordo con le emittenti russe.
Oltre alla Nhl, la Russia è stata esclusa, insieme alla Bielorussia, dai tornei internazionali di hockey dall'International Ice Hockey Federation (Iihf). Il divieto è stato esteso fino alla stagione 2025-2026 per motivi di sicurezza. "Poiché le attuali condizioni di sicurezza non consentono di rispettare i requisiti necessari per l'organizzazione di tornei che garantiscano la sicurezza di tutti, l'Iihf deve mantenere lo status quo fino a nuovo avviso", ha dichiarato la Iihf in un comunicato.
Il divieto si estenderebbe anche alle Olimpiadi invernali del 2026 di Milano-Cortina. Nonostante la decisione dell'Iihf, il Comitato Olimpico Internazionale avrà comunque l'ultima parola sulla partecipazione di Russia e Bielorussia alle Olimpiadi e in quali condizioni.
Una "semplice" partita di hockey tra atleti Nhl e Khl potrebbe avere ripercussioni su tutto lo sport globale. La Russia è stata squalificata da numerose competizioni internazionali, e le principali federazioni sportive hanno sospeso atleti, squadre e club russi da eventi di calibro mondiale. Le federazioni come Fifa, Uefa, Fig (Federazione Internazionale di Ginnastica) e Fivb (Federazione Internazionale Pallavolo) hanno escluso la Russia dalle loro competizioni e anche alle Olimpiadi di Parigi 2024 gli atleti russi hanno potuto partecipare solo senza bandiera.
Nel calcio, ad esempio, la squalifica della Russia ha avuto ripercussioni notevoli. Fifa e Uefa, le principali organizzazioni calcistiche internazionali, hanno sospeso la Russia da tutte le competizioni. La nazionale russa è stata esclusa dalle qualificazioni per la Coppa del Mondo del 2022 e 2026, mentre i club russi sono stati estromessi dalle competizioni europee, come la Champions League e l'Europa League.
Finora, il reintegro delle squadre russe nel circuito calcistico internazionale non è mai stato un tema. Tuttavia, solo qualche giorno fa, il presidente della Fifa Gianni Infantino si è recato alla Casa Bianca per presentare a Trump il Mondiale per Club che andrà in scena a giugno negli Usa, e i due presidenti hanno discusso anche della creazione di una task force per la Coppa del Mondo 2026, in programma sempre negli Stati Uniti. Il tycoon si è detto "entusiasta" di accogliere competizioni così importanti e seguite a livello globale, e non sarebbe da escludere che possa chiedere in futuro anche la partecipazione delle "dimenticate" squadre russe.
Categoria: internazionale/esteri
17:54
Napoli, studentessa morta in gita dopo malore in traghetto. Giovedì l'autopsia
(Adnkronos) - Ci sarà domani l'autopsia sulla studentessa, morta in gita scolastica, dopo aver accusato un malore sul traghetto Napoli-Palermo. L'ha stabilito la Procura di Torre Annunziata, in rogatoria con quella di Nocera Inferiore nel salernitano. La 19enne, Aurora Bellini, di Grosseto è deceduta prima dell'arrivo al porto di Sorrento. Era con la sua classe a bordo di una nave, partita da Napoli alla volta di Palermo, quando ha accusato un malore che le è stato fatale. Secondo la prima ipotesi, la giovane sarebbe stata stroncata da un infarto.
Sul caso indagano i militari della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia che sono intervenuti già nella notte a bordo del traghetto. La salma è a disposizione della Procura di Torre Annunziata che ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, al momento contro ignoti.
Categoria: cronaca
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Ue, Meloni attacca su Ventotene. Opposizioni: "Oltraggio"
(Adnkronos) - Sarà una 'magia comunicativa' delle sue, come dicono in Transatlantico dalle parti della maggioranza, quella di Giorgia Meloni che con l'attacco alla Camera in aula al Manifesto di Ventotene ha sviato l'attenzione dalle tensioni del centrodestra. Ma lo stesso effetto, la premier lo ha provocato anche nel campo avversario: le opposizioni divise, che si sono presentate in aula con 6 risoluzioni diverse, sono tornate a parlare con una sola voce nella difesa del Manifesto antifascista di Ventotene, testo fondante dell'Unione europea, sul quale la presidente del Consiglio ha detto di non riconoscersi: "Quella non è la mia Europa".
Duro il commento di Elly Schlein: "Giorgia Meloni ha deciso in aula di nascondere le divisioni del suo governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo tentativi di riscrivere la storia". Scrive Matteo Renzi sui social. "La Meloni non ama Ventotene perché la storia di Ventotene dice il contrario della storia di Giorgia Meloni. Le prossime elezioni saranno un referendum tra chi crede nelle idee di Ventotene e tra chi crede in Giorgia Meloni. Noi non abbiamo dubbi su da che parte stare".
L'effetto delle parole della premier si è visto anche nel voto delle risoluzioni. Dopo le divisioni nel Pd sul piano ReArm Eu, composte in una lunga mediazione, si temevano comunque 'scarti' rispetto alle indicazioni di voto. Non si sono verificati. "Tutto il gruppo ha votato compatto", si fa sapere. E i tabulati lo confermano. Unica eccezione Lorenzo Guerini, che oltre alla risoluzione del Pd, ha votato a favore anche a quelle di Azione e Più Europa, meno critiche rispetto al testo dem sul piano ReArm Eu.
Nel dettaglio, il Pd ha votato ovviamente la sua risoluzione, bocciato quella della maggioranza, dato voto favorevole al punto del testo Avs in cui si dice no all'espulsione dei palestinesi da Gaza e contro, invece, alla richiesta sempre di Alleanza Verdi e Sinistra di interrompere l'invio di forniture militari a Kiev. Su quest'ultimo punto ci sarebbe stata qualche non partecipazione al voto tra i dem. Insomma, un risultato 'ordinato' dopo giorni di tensione nel Pd.
Altro punto che è stato rimarcato da tutte le opposizioni è stata l'assenza in aula, al momento delle dichiarazioni di voto, della premier Meloni. Dopo l'attacco al Manifesto di Ventotene, in aula si è accesa la polemica. Tra gli interventi è già virale sui social quello appassionato del dem Federico Fornaro. "Non è accettabile fare la caricatura di quegli uomini, lei presidente Meloni siede in questo Parlamento anche grazie a loro, questo è un luogo sacro della democrazia e noi siamo qua grazie a quei visionari di Ventotene che erano confinati politici. Si inginocchi la presidente del Consiglio di fronte a questi uomini e queste donne, altro che dileggiarli", ha gridato commuovendosi in aula.
Dopo le tensioni, il timing dell'aula è slittato di diverse ore, quando ormai Meloni era già in partenza per il Consiglio europeo a Bruxelles. Di fronte alle proteste per l'assenza della presidente del Consiglio è intervenuto in aula il sottosegretario Alfredo Mantovano: "Il governo ha massimo rispetto nei confronti del Parlamento, e in particolare la presidenza del consiglio e la presidente del consiglio, che però aveva presente il programma originario dell'Aula che avrebbe concluso i lavori nel primo pomeriggio e in questo momento è già in volo per Bruxelles".
Una precisazione che non ha convinto le opposizioni. "Giorgia Meloni - attacca Elly Schlein- è fuggita di nuovo, non la vedevamo dal dicembre scorso e le volte che si è palesata in aula si contano sulle dita di una mano. Si è chiusa per mesi nel silenzio imbarazzato di chi non sa cosa dire o non vuole dire cosa pensa". E poi Giuseppe Conte: "Avete cambiato idea su Ventotene, ma sfiorate l'irriconoscenza. Presidente Meloni adesso è volata a Bruxelles, non vedeva l'ora, eppure poteva rimanere". Quindi Angelo Bonelli: "Questo è il manifesto di Ventotene, glielo avrei regalato alla presidente ma lei fugge dal dibattito parlamentare, anche perché ha un problema con la Lega".
Al netto delle posizioni diverse all'interno del campo delle opposizioni, tutti i gruppi di minoranza evidenziano di contro quelle presenti nelle maggioranza. E stamattina il capogruppo leghista Riccardo Molinari ha servito un assist su questo parlando in tv. Lo rilancia Schlein: "La Lega ha sostanzialmente commissariato la presidente Meloni dicendo che non ha mandato per esprimersi al Consiglio Ue". La segretaria Pd insiste nelle divisioni della maggioranza: "Nella vostra risoluzione, per non dividervi in tre posizioni diverse, avete fato sparire la difesa comune e il piano di riamo di Ursula von der Leyen, l'avete scritta con l'inchiostro simpatico. Facile far sparire le proposte divisive, ci credo che siete compatti, non avete scritto nulla".
Rimarca Maria Elena Boschi: "La Lega ha linea chiara, e l'ha detto: lei non ha mandato per andare al Consiglio Ue". E poi Riccardo Magi: "Meloni è scaltra e furba. Vuole farci parlare delle sue oscene parole e della sua esegesi sbagliata e truffaldina del Manifesto di Ventotene per nascondere che non ha una linea di politica estera e non ha una maggioranza in politica estera. Non lo dico io ma lo ha detto il capogruppo della Lega, Molinari". E ancora Bonelli: Meloni "oggi ha fatto scientemente quest'operazione" su Ventotene "perché Molinari lo ha detto chiaramente che non ha il mandato per dire sì a Rearm Europe". Infine Matteo Richetti di Azione: "Mentre discutevamo è uscita una dichiarazione di Molinari in cui dice che Meloni non ha il mandato per trattare: con tanti saluti per la risoluzione di maggioranza...".
Categoria: politica
00:09
Intercettazioni, via libera Camera con 147 sì: è legge
(Adnkronos) - Con 147 voti favorevoli e 67 contrari la Camera approva il ddl intercettazioni, che ne modifica sia la disciplina. Il provvedimento, già approvato dal Senato, è legge.
Categoria: politica
23:39
Roberto Benigni a 'Il sogno': "L'euro è uno scudo che ci protegge dagli choc economici"
(Adnkronos) - "Arriva l'euro, l'unione monetaria", ha detto Roberto Benigni nella fase finale del programma 'Il sogno' esaltando l'euro, la valuta ufficiale di 20 stati membri dell'Unione Europea.
L'attore dopo essersi presentato come "europeista estremista", innamorato dell'Europa ha detto: "E' un'altra grandiosa acquisizione, un altro primato. Non si è mai vista una moneta sola, condivisa da 20 stati senza guerre, senza spargimenti di sangue, senza imposizioni. Una decisione libera e meditata, mai accaduto prima nella storia dell'umanità. Uno può pensare quello che vuole, ma oggi senza l'euro dove andate? E' uno scudo che ci protegge dagli choc economici. Quanto costerebbe un caffè oggi con la lira?", ha detto l'attore.
Categoria: spettacoli
22:57
Roberto Benigni a 'Il sogno', la battuta sul rapporto Meloni-Musk: cosa ha detto
(Adnkronos) - Roberto Benigni ha aperto la serata de 'Il sogno' scherzando sul rapporto tra Giorgia Meloni ed Elon Musk, dopo la battuta che aveva fatto sul palco del Festival di Sanremo.
Prima l'attore ha ringraziato Stefano De Martino per aver ricordato ai telespettatori di 'Affari Tuoi' di seguire il suo show e poi ha aggiunto: "Trump ha visto una puntata di Affari Tuoi e vuole mettere un dazio pure sui pacchi - ha scherzato -. Trump appena vede i soldi non resiste".
E con ironia ha aggiunto: "Non è lui a farmi paura ma Elon Musk. A Sanremo avevo detto che c'era una storia d'amore tra lui e Giorgia Meloni. Lei mi ha chiamato per smentire, ha detto 'non c'è niente, lo giuro sulla mia Tesla'", ha detto accompagnato dall'applauso del pubblico.
"Nel mondo mi pare vada tutto bene, non ci lamentiamo a parte 2-3 cosine...", ha detto l'attore elencando "la guerra, la minaccia nucleare, l'instabilità politica, le estreme destre che avanzano, il clima impazzito, il rischio di una nuova pandemia, le fake news, i terremoti, le alluvioni, la diseguaglianza sociale".
E poi: "In tutto questo caos, i potenti del mondo - in America, Russia, Corea del Nord - sono personcine veramente tranquille, per bene, sagge ed equilibrate. A sapere che le bombe atomiche sono in mano a queste persone, si va a dormire tranquilli. Siamo proprio una generazione fortunata".
E su Putin, l'attore ha detto: "Putin vuole entrare in Europa, a modo suo. Avete visto in Ucraina, no? Lui bussa con i carrarmati, è il suo modo per dire che vuole entrare in Europa. Gli piace, è fatto così. L'Europa piace, sta tornando di moda: i ragazzi in camera hanno il posto di Ursula von der Leyen che col riarmo ci guarda dal suo bunker".
Categoria: spettacoli
22:34
Roberto Benigni celebra l'Unione Europea: "E' un sogno, i giovani lo realizzeranno"
(Adnkronos) - "L'Unione Europea è un sogno, un'emozione. Ed è l'unico custode della democrazia". Roberto Benigni, nella serata tv Il sogno su Raiuno, si presenta come "europeista estremista" per esaltare "un progetto, un sogno, una speranza". L'attore parte si sofferma ampiamente sul Manifesto di Ventotene, proprio nella giornata in cui il documento è stato citato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera tra roventi polemiche.
In circa due ore, Benigni parte dalle origini dell'idea di Europa unita e arriva fino ad oggi. "Ci sono problemi, l'Ue è una cosa grandiosa e bisogna amarla ma vediamo che a volte fa fatica, si inceppa e fa fatica. Quest'Europa non è quella dei padri fondatori, non è quella federazione che avevano in mente. Il progetto originario non è stato completato, abbiamo seguito la strada ma ci siamo fermati: l'Unione è una bellissima casa, c'è tutto ma quando piove entra l'acqua", dice Benigni.
"L'Unione ha tutto: c'è il Parlamento, la Commissione, la Banca Centrale. C'è chi vorrebbe fermarsi e distruggere tutto, ma come si può dopo tanto lavoro? Davanti a noi europei rimane l'ultimo muro, basterebbe una riforma con la modifica degli articoli dei trattati: ci vorrebbe qualche anno, ma si può fare -afferma-. Il Parlamento non ha poteri, li ha il Consiglio europeo dove siedono i capi di governo: sono loro a prendere le decisioni importanti, preoccupandosi degli interessi particolari", dice.
"Si dice che l'Europa stia male, stia morendo. Ma io sono ottimista, ci sono i colpi di scena: c'è una grandissima novità che può cambiare tutto. Se qualcuno che ha 20-30 anni mi sta ascoltando, sappia che la novità sono i giovani: siete la prima generazione transnazionale della storia. Voi nascete europei, non si è mai vista una generazione così", dice cedendo il testimone "ai 16enni, ai ventenni, ai trentenni. I giovani sono la miglior garanzia per il futuro dell'Europa: nessuno li convincerà a tornare alla lira, a chiudere i confini, a sparare ad una persona con cui ha fatto l'Erasmus". La realizzazione del sogno "è fattibile, è un obiettivo raggiungibile. E vi dirò di più: è inevitabile. La guerra finirà per sempre. Non c'è alternativa".
"La pagina più commovente ed entusiasmante" della nascita dell'Unione europea è stata "qui in Italia, in una piccola isola del Tirreno che si chiama Ventotene. Nel 1941 succede una cosa incredibile, qualcuno ha un'idea, di cambiare tutto, l'idea dell'unità europea", dice Benigni riavvolgendo il nastro nella serata.
"E non era facile, intorno era tutto rovine e morti. Tre uomini Eugenio Colorni, Ernesto Rossi, Altiero Spinelli pensarono al nostro futuro, con un documento che era un sogno e anche di una concretezza e profondità straordinaria", dice Benigni. "Sono eroi della nostra storia", rimarca.
"Nel Manifesto di Ventotene c'è l'idea di un'Europa unita, non era un'idea nuova ma per la prima volta quest'idea diventa un progetto politico, un programma realizzabile. Certamente contiene alcune idee superate, ma Altiero Spinelli stesso lo ha detto e ripetuto più volte, era pur sempre il 1941... ma non per questo viene meno la sua visionarietà", dice in un passaggio che sembra collegato direttamente alle considerazioni espresse da Meloni alla Camera.
"Sarebbe come dire buttiamo la Bibbia perché c'è scritto che il sole gira attorno alla terra... Il vero punto centrale del Manifesto di Ventotene è chiaro ed attualissimo: superare i nazionalismi, che avevano distrutto un Continente, per costruire un'Europa unita", dice Benigni ricordando che "uno dei documenti più straordinari dell'ultimo secolo è stato scritto sulle cartine delle sigarette e nascosto e fatto uscire all'interno di un pollo, per superare i controlli. Alla faccia dei social, di Elon Musk, hanno diffuso il Manifesto attraverso un pollo arrosto".
"Vi voglio parlare dell'Unione Europea. Mi direte 'fermo, Benigni'. Quell'Unione confusa di paesi ognuno con la sua lingua, quell'ente sovranazionale freddo e distante tra Bruxelles e Strasburgo. Non si capisce a cosa serva, se non a dare lavoro ai burocrati grigi... ci vuoi parlare di questo?'. In parte la vedo anche io come la vedete voi, ma penso che l'Ue sia la più grande costruzione istituzionale, politica, sociale e economica degli ultimi 5000 realizzata dall'essere umano sul pianeta Terra", dice.
"L'Unione Europea è un progetto, una speranza, un sogno ma soprattutto un caso unico nella storia dell'umanità. E' l'unica volta in cui stati sovrani in pace scelgono liberamente di concedere sovranità a un'istituzione comune: non la divisione ma l'unità, un colpo di scena della storia, una rivoluzione silenziosa che può trasformare il mondo. L'Unione Europa si fonda sulla pace, non è qualcosa di freddo e distante", aggiunge.
L'Ue "è un sogno, un'emozione. Bisogna provare gioia per il fatto di essere europei. Io sono un europeista estremista, sono innamorato dell'Europa. Ora che ci siamo uniti, il risultato è stupefacente. Tutti i miei antenati hanno conosciuto la guerra. Io non la conosco, appartengo alla prima generazione europea che non conosce la guerra. E' una cosa colossale, miracolosa. Ottant'anni di pace non sono mai esistiti nella storia dell'Europa. Nel 2012 l'Europa ha vinto il Nobel della Pace, mai un premio fu più giusto di questo", prosegue.
"Pensare che una guerra sia inconcepibile in Europa mi sembra una grande ingenuità. Nella storia d'Europa, la pace è rarissima", dice prima di introdurre la parola "nazionalismo" che "è guerra, è stato la causa di tutte le guerre in Europa negli ultimi due secoli. L'Ue è nata per combatterlo, è molto difficile. Il nazionalismo è una fede integralista, un'ossessione che sostituisce Dio. I nazionalisti amano più la propria nazione di Dio: la nazione dice al cristiano 'vai in guerra e uccidi per me', quello va in guerra e uccide. Il nazionalismo è una malattia e si maschera spesso da patriottismo, è difficile riconoscerlo".
"Io -evidenzia- sono il più grande patriota, amo l'Italia come la mia mamma. Nessuno più di me è orgoglioso di essere italiano, ma non ho nessuna intenzione di imporre agli altri lo stile italiano. Si può essere patrioti senza essere nazionalisti. Garibaldi era un patriota europeo nel 1860, era l'esempio di come patriottismo e anti-nazionalismo stessero bene insieme".
"I nazionalisti odiano il mondo, ne hanno paura. Il motore dei nazionalisti è la paura, vogliono che tutti noi abbiamo paura. E hanno paura di tutto: dei paesi confinanti, del progresso, del diverso, di quello un po' strano. La paura è all'origine di quasi tutte le stupidaggini umane e soprattutto le stupidaggini politiche. "I nazionalisti considerano la propria nazione la più grande. Diffidate di quelli che vogliono rendere la loro nazione la più grande. Sono pericolosissimi, alla larga", dice con una frase che sembra cucina su misura per Donald Trump e per il suo Make America Great Again.
"Arriva l'euro, l'unione monetaria", dice Benigni nella fase finale del programma. "E' un'altra grandiosa acquisizione, un altro primato. Non si è mai vista una moneta sola, condivisa da 20 stati senza guerre, senza spargimenti di sangue, senza imposizioni. Una decisione libera e meditata, mai accaduto prima nella storia dell'umanità. Uno può pensare quello che vuole, ma oggi senza l'euro dove andate? E' uno scudo che ci protegge dagli choc economici. Quanto costerebbe un caffè oggi con la lira?", dice l'attore.
Il tema della difesa è di attualità. "Nell'Ue oggi abbiamo 27 eserciti europei, un costo enorme. E oggi si parla di aumentare le spese della difesa. Ma fate l'esercito europeo, risparmiamo e siamo più forti: è la soluzione, è l'uovo di colombo. Non si perde sovranità, si recupera", dice Benigni. "Con un esercito europeo, ogni paese guadagna altei 26 eserciti: diventa l'esercito forse più forte del mondo. Andiamo insieme a Bruxelles a dirglielo tutti insieme", afferma.
Categoria: spettacoli
22:21
Asti, ragazzina cade da quinto piano: è grave
(Adnkronos) - E' stata trasportata in codice rosso in ospedale la ragazzina 12enne che oggi, mercoledì 19 marzo, ad Asti è precipitata dal quinto piano. Le sue condizioni, a quanto si apprende, sarebbero molto gravi. Ancora da accertare le cause della caduta. Sul posto oltre ai sanitari del 118 anche le forze dell'ordine per ricostruire la dinamica dell'accaduto.
Categoria: cronaca
22:15
Roberto Benigni, il saluto per Papa Francesco: "Che guarisca presto, è meraviglioso"
(Adnkronos) - "Siamo a reti unificate, mi sento il Presidente della Repubblica. Lo saluto, so che ci sta guardando", ha detto Roberto Benigni in apertura de 'Il sogno', mandando un saluto prima al Presidente Sergio Mattarella e poi ha rivolto un augurio di pronta guarigione a papa Francesco.
"Come si fa a non salutare il Santo Padre? Papa Francesco, guarisca presto", ha detto Roberto Benigni, in apertura della serata tv 'Il sogno'. "L'altro ieri ha detto una frase che mi ha commosso: bisogna disarmare le parole per disarmare le menti, disarmare la terra. Che Papa che abbiamo, è meraviglioso", ha esclamato l'attore premio Oscar.
Poi, il saluto a Carlo Conti: "Questo non è Sanremo, lo dico per chi ci segue in Europa. Non sono Carlo Conti, ma lo saluto. Non ci starà guardando, starà preparando il prossimo Sanremo per cominciare in orario. Ha già fatto la scaletta ed è già in camerino", ha scherzato.
Categoria: spettacoli
21:42
Meloni: "Ventotene? Ho solo letto testo, non ho offeso nessuno" - Video
(Adnkronos) - Su Ventotene ho fatto arrabbiare tutti? "Ho solo letto un testo. Un testo si può distribuire, ma non leggere? È un simbolo del quale ho riletto i contenuti". La presidente del Consiglio oggi a Bruxelles risponde ai giornalisti che gli chiedono della bagarre alla Camera, dopo la lettura del Manifesto in Aula. "Non capisco cosa ci sia di offensivo nel leggere il testo. Non l'ho distorto, l'ho letto testualmente. Ma non per quello che il testo diceva 80 anni fa, ma per il fatto che è stato distribuito sabato scorso. Un testo 80 anni fa aveva la sua contestualità. Se lo distribuisci oggi, io devo leggerlo e chiederti se è quello in cui credi".
Categoria: politica
21:40
Icardi-Nara separati, da Totti a Buffon: i tradimenti e i divorzi dei calciatori
(Adnkronos) - Tra Mauro Icardi e Wanda Nara è finita definitivamente. La notizia è ormai ufficiale: il Tribunale di Milano ha dichiarato la separazione tra il calciatore argentino e la showgirl. La separazione ha messo fine alla lunga e turbolenta storia d’amore tra i due, iniziata in circostanze già sotto i riflettori.
Ma come Icardi-Nara ci sono state tante altre le separazioni nel mondo calcistico finite al centro del gossip: da Francesco Totti ad Alessandro Del Piero. Da Gianluigi Buffon a Gerard Piqué.
Una delle coppie più amate d’Italia era sicuramente quella formata dall’ex Capitano della Roma, Francesco Totti, e dalla conduttrice televisiva, Ilary Blasi. I due si sono separati dopo 17 anni di matrimonio. Dal loro amore sono nati 3 figli: Cristian, nato il 6 novembre 2005, 5 mesi dopo il loro matrimonio, Chanel, nata il 13 maggio 2007 e Isabel arrivata il 10 marzo 2016.
Le voci di crisi correvano ormai da tempo e ufficialmente nel luglio del 2022 hanno annunciato la separazione. Totti ha raccontato che la relazione con Noemi Bocchi è iniziata dopo aver scoperto che Ilary Blasi aveva un rapporto con un'altra persona.
Gigi Buffon e Alena Seredova sono stati insieme dal 2005 al 2014. I due, già genitori di due figli, sono convolati a nozze nel 2011. Seredova ha rivelato che la fine del matrimonio con il portiere della Juventus fu a causa della relazione tra il portiere e Ilaria D’Amico-
Gerard Piqué e la cantante Shakira hanno annunciato la fine della loro relazione, con un comunicato congiunto, nel giugno del 2022. La separazione tra l’ex difensore del Barcellona e la cantante colombiana è arrivata dopo dodici anni d'amore e due figli insieme, Milan e Sasha. La relazione è finita a causa del tradimento di lui, scoperto da Shakira, con una cameriera di 22 anni.
Elisabetta Canalis e Christian Vieri, detto Bobo, sono state una delle coppie più amate negli anni 2000. L’ex velina e l’attaccante dell’Inter sono stati insieme dal 2001 al 2004. Proprio in quell’anno, qualcosa nella loro relazione si rompe: entrambi sono concentrati sulla loro vita professionale Nell'estate del 2004 vengono fotografati insieme per l’ultima volta, fino a quando in autunno le loro strade si dividono definitivamente.
Più recente, la separazione tra Pep Guardiola e Cristina Serra. I due si sono separati dopo 30 anni di matrimonio e sarebbe avvenuta a dicembre del 2024. L'allenatore del Manchester City e la moglie Cristina si erano conosciuti nel 1994 e sposati nel 2014. Dalla loro storia d’amore sono nati 3 figli: Maria, influencer 24enne, Marius, che ha 22 anni ed è diventato amministratore delegato a Dubai, e Valentina, minorenne e studentessa.
Negli ultimi anni l'allenatore e la stilista hanno vissuto in due posti separati: Cristina viveva tra Barcellona e Londra, mentre Pep a Manchester, decisioni prese per necessità professionali. Ora, la coppia ha deciso di intraprendere strade diverse. Stando alle indiscrezioni, i rapporti tra Guardiola e Cristina sarebbero rimasti ottimi e cordiali.
Una relazione, quella tra Ambra Angiolini e Massimiliano Allegri, durata dal 2017 al 2021. Proprio in quell'anno si è diffusa la voce di una separazione piuttosto brusca tra i due. Secondo quanto raccontato dal settimanale Chi e poi da Striscia la Notizia pare che i motivi della rottura tra l’attrice e l’allenatore siano legati a un presunto tradimento di lui.
Stefano Bettarini e Simona Ventura, una relazione durata 10 anni. Nel 1998 i due sono convolati a nozze e nel 2008 hanno divorziato. Dal loro amore sono nati i figli Niccolò e Giacomo. La conduttrice televisiva ha rivelato che il motivo che ha portato alla rottura sono stati i ripetuti tradimenti anche se il calciatore si è sempre difeso.
Walter Zenga e Roberta Termali si sono sposati nel 1992. Dalla storia d’amore tra Il portiere dell’Inter e della Nazionale e la conduttrice televisiva nascono due figli, Nicolò, nato nel 1989, e Andrea, nel 1993. Nel 1997 i due si separano ufficialmente.
Categoria: spettacoli
20:28
Sesso scatena 'danza chimica' nel cervello del maschio: lo studio
(Adnkronos) - 'Sesso e samba', il titolo di uno dei tormentoni musicali dell'estate 2024 potrebbe essere più azzeccato di quanto si pensi, anche da un punto di vista scientifico. Un nuovo studio, infatti, ha documentato quello che succede nel cervello di un maschio quando fa l'amore con la compagna: all'interno dell'area responsabile del piacere si scatena una vera e propria 'danza' intricata fra due messaggeri chimici, la dopamina e l'acetilcolina. Una danza che controlla la progressione del comportamento sessuale nella sequenza corretta. Questione di ritmo, insomma. Gli scienziati l'hanno osservata nel cervello dei topi maschi. E sebbene topi ed esseri umani abbiano comportamenti sessuali diversi, le regioni cerebrali e i sistemi di neurotrasmettitori coinvolti nella funzione sessuale potrebbero essere simili, sottolineano gli autori.
Ecco perché questa scoperta potrebbe avere implicazioni anche per l'uomo: gli esperti suggeriscono che potrebbe fornire nuovi indizi utili per ispirare trattamenti della disfunzione sessuale, in particolare dell'eiaculazione precoce che colpisce dal 20% al 30% degli uomini sessualmente attivi. Per scoprire cosa guida il comportamento sessuale negli animali, gli autori del lavoro pubblicato sulla rivista 'Neuron' hanno tracciato secondo per secondo l'attività cerebrale dei roditori durante tutte le fasi dell'accoppiamento, in una sorta di versione scientifica di 'Inside Out', il fortunato film d'animazione che immagina cosa succede nella mente di una 11enne alle prese con le sue emozioni.
Come ci sono riusciti? Hanno iniettato sensori fluorescenti in grado di rilevare i neurotrasmettitori nel nucleo accumbens dei topi maschi. Il meccanismo è semplice: una fibra ottica si illumina se il cervello rilascia dopamina e acetilcolina, neurotrasmettitore quest'ultimo noto per regolare la dopamina. "Il comportamento sessuale è una sequenza complessa di eventi", evidenzia l'autore senior della ricerca, Qinghua Liu del National Institute of Biological Sciences di Pechino. "Lo studio ha rivelato le dinamiche di come diverse sostanze chimiche lavorano insieme nel cervello maschile per regolare le transizioni attraverso queste diverse fasi".
Studi precedenti si erano concentrati sull'inizio di tutto il processo, ma quello che accade esattamente durante gli altri passaggi del sesso (dalla penetrazione all'eiaculazione) era rimasto sconosciuto. Quello che i ricercatori hanno scoperto è che il cervello dei topi iniziava a rilasciare acetilcolina ritmicamente prima dell'avvicinamento tra lui e lei. Circa 6 secondi dopo l'inizio del rilascio di acetilcolina, il cervello iniziava anche a rilasciare dopamina. E durante l'accoppiamento vero e proprio, il rilascio di acetilcolina e dopamina fluttuava ritmicamente a tempo con i movimenti del topo. Poi a un certo punto il rilascio di dopamina rallentava significativamente, prima di aumentare rapidamente durante il passaggio alla fase successiva dell'eiaculazione.
"Siamo in grado di osservare questi eventi con una risoluzione temporale molto precisa per comprendere come i neurotrasmettitori interagiscono tra loro", assicura la prima autrice del lavoro, Ai Miyasaka, dell'università di Tsukuba in Giappone. I ricercatori hanno anche scoperto che la concentrazione di dopamina ha svolto un ruolo importante. Durante l'inizio del contatto intimo fra i due topi, le cellule nervose che esprimono due principali recettori della dopamina, D2R e D1R, erano meno attive del solito. Se il ricercatore attivava artificialmente le cellule D1R in questa fase, i topi tornavano immediatamente alla fase di monta. Se venivano attivate le cellule nervose D2R, invece, i topi smettevano del tutto di impegnarsi in attività sessuali.
"Abbiamo scoperto - spiega Liu - il preciso meccanismo di segnalazione della dopamina che aiuta a garantire che il comportamento sessuale segua la sequenza corretta". E avendo ora "una comprensione esatta di come funziona la dopamina durante il sesso e l'eiaculazione - conclude Miyasaka - credo che questo studio abbia aperto le porte allo sviluppo di trattamenti clinici" futuri.
Categoria: cronaca
19:59
Hamilton, delusione all'esordio in Ferrari: peggio di lui solo Badoer e Schumacher
(Adnkronos) - I tifosi della Ferrari sognavano un esordio diverso per Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo ha debuttato a Melbourne con un decimo posto, portando a casa solo un punto e indicazioni poco confortanti in vista del secondo appuntamento in Cina. "È stata una giornata difficile" aveva detto l'inglese, commentando una gara al di sotto delle aspettative. "Affrontare per la prima volta la pioggia con questa vettura, questa power unit, gestire tutte le funzioni dello sterzo e le nuove comunicazioni con gli ingegneri è stata una sfida enorme. È un peccato, speravo in qualcosa di più". C'è però un precedente che potrebbe motivare Lewis e Maranello.
Negli ultimi trent'anni, il decimo posto di Hamilton è il terzo peggior risultato per un debuttante in Ferrari. Peggio dell'inglese avevano fatto soltanto Luca Badoer, 17esimo nel GP d'Europa del 2009 (al tempo, l'italiano era stato promosso da collaudatore dopo l'infortunio di Massa) e Michael Schumacher, costretto a ritirarsi nel 1996 a Melbourne. Qualche anno dopo, Schumi si sarebbe rifatto vincendo cinque titoli mondiali con la Rossa.
Categoria: sport
19:41
Bimbo in affido dalla nascita, a 4 anni viene dato in adozione ad altri
(Adnkronos) - Aveva solo 30 giorni quando è stato dato in affido ponte a una famiglia ma ora, 4 anni dopo, Luca (nome di fantasia) è stato portato via da casa e dai suoi affetti per essere dato in affido pre-adottivo ad altri genitori a cui il tribunale per i minorenni di Milano lo scorso gennaio lo ha assegnato.
"Li aveva incontrati solo una volta, per due ore, il giorno precedente. Il trasferimento per altro gli è stato comunicato quando era solo in una stanza con due assistenti sociali che non aveva mai visto. Una cosa folle, che in tanti anni di carriera non mi era mai capitata", racconta all'Adnkronos l'avvocato Sara Cuniberti, che assiste la coppia che ha cresciuto Luca.
I due, genitori naturali di tre figli ormai maggiorenni, da dieci anni hanno deciso di accogliere bambini e ragazzi in affido-ponte. E' stato così anche per Luca, arrivato in casa loro, in Lombardia, ancora in fasce. Doveva restarci qualche mese, invece sono passati quattro anni. "Gli unici ricordi che ha, l'unica famiglia che ha incontrato, l'unica casa in cui abbia vissuto, l'unico asilo che ha frequentato e gli unici fratelli che abbia considerato tali sono lì", racconta il legale. Per questo la coppia, quando nei mesi scorsi il giudice gli ha chiesto se fosse stata disposta ad adottare il bimbo, si è resa disponibile. A gennaio però la sopresa: il tribunale per i minorenni di Milano ha dichiarato l'adottabilità di Luca, ma nei confronti di un'altra famiglia.
A quel punto lo scorso 10 febbraio i due genitori affidatari hanno presentato un ricorso d'urgenza per l'adozione in casi particolari, ma usciti dalla prima udienza, il 3 marzo, "hanno trovato chiamate senza risposta dell'assistente sociale, che li avvertiva del fatto che il mattino dopo sarebbero venuti a prendere Luca per fargli conoscere l'altra coppia e che il giorno successivo lo avrebbero trasferito. Così è stato e da allora di lui non sappiamo nulla", racconta l'avvocato Cuniberti.
I due genitori - sostiene il loro legale - quando hanno aperto le porte della loro casa a Luca, come con tutti gli altri minori accolti (incluso un altro bimbo, che è ancora affidato a loro), non avevano alcuna intenzione di 'sfruttare' l'istituto-ponte per renderlo permanente. "L'affido non è e non dev'essere una scorciatoia per l'adozione, ma le regole vanno rispettate da tutti, anche dal tribunale, che deve perseguire degli affidi-ponte che abbiano una durata canonica, di sei mesi-massimo un anno. Altrimenti più passa il tempo, più diventa un danno al bambino spostarlo e cambiargli famiglia", osserva Cuniberti.
La speranza ora è che "il ricorso urgente per l'adozione in casi particolari venga trattato rapidamente e che il tribunale capisca di aver sbagliato, revochi il decreto di adottabilità emesso e conceda l'adozione ai miei assistiti. In modo che questa situazione si risolva in una piccola parentesi di qualche giorno fuori casa".
"Allontanare Luca da chi lo ha amato e protetto sin dalla nascita significa infliggergli uno strappo gravissimo e irreparabile, un trauma oggi che potrebbe diventare una 'bomba' inesplosa nell'adulto di domani. La giustizia dovrebbe garantire il bene supremo del minore, e non metterne in pericolo la stabilità emotiva e affettiva", lamentano moglie e marito nel testo di una petizione 'Per salvare Luca' che online ha raccolto quasi 8mila firme.
Categoria: cronaca
19:11
Icardi dopo la separazione da Wanda: “Smascherati i pagliacci, ora penso solo alle figlie”
(Adnkronos) - Nelle storie di Instagram, Icardi ha commentato così la sentenza di separazione da Wanda Nara, ottenuta dal Tribunale di Milano: “Dove sono finiti tutti quelli che mi avevano dato del bugiardo in merito al divorzio? Sembrano spariti, oppure non sanno come ribaltare le bugie dette soltanto una settimana fa. E coloro che sostenevano che stessi procedendo in Italia perché in realtà non volevo divorziare? Pare che abbiano esaurito gli argomenti. E che dire di chi si nutre di informazioni false, come sempre, e ora non sa più come giustificare tutte le storie inventate? Ora è tutto ufficiale, con una sentenza in mano. Ho deciso di aspettare qualche giorno in silenzio, per smascherare — come ho sempre fatto — i mitomani. Del resto, l’avevo anticipato qualche settimana fa: “Il circo va avanti finché c’è chi applaude i pagliacci”. Bene, diversi pagliacci sono già caduti lungo la strada e la verità sta finalmente venendo a galla. Io lotterò fino all’ultimo per togliere la maschera a tutti coloro che sono complici e che stanno facendo del male alle mie figlie. Come ho detto dal primo giorno, andrò avanti contro tutto e tutti, a testa alta, per sistemare le cose. Che sia fatta giustizia”.
Il calciatore ha poi aggiunto, sotto a una foto con le figlie avute con Wanda Nara, Isabella e Francesca, che sono al centro di un’accesa guerra legale in Argentina per l’affido, con lui che accusa la ex di averle rapite e di non permettergli di vederle: “Mentre gli altri continuano a inventare bugie e a manipolare, noi continuiamo a non poter godere dei nostri momenti, senza abbracci, senza baci, senza stare con il proprio “Papuchi”. Non manca molto, mie principesse, e tutto andrà al suo posto. Vi amo e mi mancate”.
Per poi concludere, sempre rivolto alle figlie: “Mie piccole principesse, anche se oggi la strada è buia, ricordate che la luce ritorna sempre. Niente può spegnere la gioia che portiamo nel cuore o l'amore infinito che ci unisce. Presto ci abbracceremo di nuovo, rideremo senza paura e vivremo la felicità che meritiamo. Non smettete mai di credere nella forza del nostro amore, perché quell'amore è più forte di qualsiasi tempesta. Sarò sempre con voi, lotterò sempre per voi. Presto, molto presto, sorrideremo di nuovo insieme. Papà”. Ora che la separazione è stata dichiarata, infatti, andranno definite le questioni patrimoniali e soprattutto legate all’affido delle due bimbe.
Categoria: sport
19:07
Delitto di Garlasco, Sempio: "Sono innocente, con l'omicidio non c'entro nulla"
(Adnkronos) - "Io sono innocente". Andrea Sempio, indagato per la seconda volta (la prima è già stato archiviato) per l'omicidio di Chiara Poggi rispondendo a Chi l'ha Visto sul suo coinvolgimento del caso di Garlasco. "Con questa storia non c'entro nulla. Lasciamo lavorare le autorità e vedrete che andrà tutto bene", dice l'uomo.
"La famiglia Poggi crede in me, non hanno mai avuto dubbi. Con Marco mi sento ancora. Dal punto di vista legale mi sento tranquillo, mi sta pesando il punto di vista mediatico", dice riferendosi al rapporto con il fratello della vittima. Sempio che si dice innocente aggiunge: "Lasciamo lavorare le autorità e vedrete che andrà tutto bene".
"Non si capisce bene se è sulle unghie o sotto, è diverso" spiega l'avvocato di Sempio Massimo Lovati, parlando a Chi l'ha visto. "Se fosse sulle unghie potrebbe anche essere perché è un Dna da contatto, giocavano con il Pc e, quindi, lasciavano il loro Dna. Chiara, poi, lo usava per studiare ed è facile che ci sia". Quanto ai rapporti tra Andrea Sempio e Chiara Poggi, il legale Lovati dice: "Era solo l'amico del fratello, tra i due non c'era altro". Tre le chiamate a casa Poggi, quando l'amico Marco era già partito per il Trentino, che vengono spiegate così dall'avvocato: "Sempio non sapeva che l'amico non c'era, per questo chiamò. E poi una settimana prima, mica un'ora prima. Che valenza ha?".
Categoria: cronaca
18:55
Papa Francesco migliora ancora, bollettino: "Sospesa la ventilazione meccanica"
(Adnkronos) - Papa Francesco sta lentamente migliorando. Il bollettino di oggi, mercoledì 19 marzo, annuncia che è stata "sospesa la ventilazione meccanica" al Pontefice, ricoverato per una polmonite bilaterale dal 14 febbraio scorso all'ospedale Gemelli di Roma.
"Le condizioni cliniche del Santo Padre si confermano in miglioramento" scrive la Santa Sede, aggiungendo che "l'infezione è sotto controllo". Bergoglio "ha ridotto anche la necessità dell'ossigenoterapia ad alti flussi" e continua a fare "progressi" con la "fisioterapia motoria e respiratoria". "Le analisi cliniche" del Papa "sono nella norma" ed è "senza febbre". "Non presenta leucocitosi" si legge nel bollettino, spiegando che "per il momento" i medici non parlano di sottoporre il Papa a un'altra tac. "La polmonite" bilaterale "non è stata ancora eliminata" tanto che le "dimissioni non sono imminenti" e non sono state prese decisioni al momento sulla Settimana Santa.
Questa mattina per la festa di San Giuseppe il Santo Padre ha concelebrato la Santa Messa nella cappellina del Gemelli adiacente alla sua stanza come domenica scorsa e ha lavorato un po'. "Il prossimo bollettino medico sul Papa non arriverà prima della prossima settimana" fa sapere la Sala stampa del Vaticano che venerdì fornirà i prossimi aggiornamenti sulla salute del Pontefice.
Categoria: cronaca
18:41
Icardi e Wanda Nara, è davvero finita: il tribunale di Milano decreta la separazione
(Adnkronos) - La notizia è ormai ufficiale: il Tribunale di Milano ha dichiarato la separazione tra Mauro Icardi e Wanda Nara. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, il calciatore argentino, assistito dagli avvocati Valeria De Vellis e Raffaele Rigitano, ha ottenuto la separazione dalla moglie, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Di Carlo. Il provvedimento è arrivato nonostante l’assenza di Wanda Nara all’udienza dell’11 marzo scorso, e rappresenta un primo passo di una causa che, a quanto pare, continuerà in Italia per definire tutti gli altri aspetti legati ai rapporti tra i due ex coniugi. A quanto risulta, il calciatore è ovviamente soddisfatto del risultato, avendo lui presentato lui la richiesta ai giudici.
La separazione segna l’ultimo capitolo di una lunga e turbolenta storia d’amore e di collaborazione professionale tra Mauro Icardi e Wanda Nara, iniziata in circostanze già sotto i riflettori. Prima di legarsi sentimentalmente a Icardi, Wanda Nara era nota per essere stata la moglie e agente del calciatore Maxi López. La rottura con quest’ultimo e l’inizio della relazione con Icardi scatenarono numerose polemiche, soprattutto nel mondo calcistico e sui social network, creando un vero e proprio “caso mediatico”.
Quando Wanda Nara assunse il ruolo di procuratrice di Icardi, la coppia si ritrovò al centro dell’attenzione. Da quel momento, la relazione personale e professionale si mescolò con questioni calcistiche e contrattuali, complicando ulteriormente la loro vita privata. Le trattative per i rinnovi di Mauro Icardi con l’Inter e, in seguito, il trasferimento al Paris Saint-Germain sono stati costantemente accompagnati da rumor, indiscrezioni e spesso critiche.
Nonostante le costanti voci di crisi, il loro matrimonio ha vissuto momenti di stabilità che sembravano smentire le tensioni. Wanda Nara – in qualità di agente – ha curato non solo gli interessi di Icardi in campo, ma anche la sua immagine fuori dal rettangolo di gioco. Tuttavia, i social network hanno sempre fatto da cartina di tornasole: ogni gesto, foto o dichiarazione pubblica da parte dei due finiva per alimentare speculazioni sui loro rapporti, con messaggi enigmatici e frecciatine reciproche.
Nel corso del tempo, la coppia ha affrontato anche presunti tradimenti e momentanee separazioni, condivise in parte sui social, come spesso accade a figure di spicco del mondo dello spettacolo e dello sport. Questi episodi hanno contribuito a rendere la loro relazione uno degli argomenti di gossip più seguiti in Italia e in Argentina, con un interesse che andava al di là dell’aspetto puramente sentimentale per sconfinare in quello professionale.
La separazione decretata dal Tribunale di Milano è il culmine di una battaglia che, stando alle informazioni disponibili, ha preso corpo nei mesi scorsi e che è destinata a proseguire. Il giudice milanese ha dato ragione alla richiesta avanzata da Mauro Icardi, il quale mirava a formalizzare la fine del matrimonio. La causa continuerà per regolare gli aspetti economici e patrimoniali, nonché le questioni legate alla famiglia e agli eventuali accordi futuri tra i due.
Sebbene Wanda Nara non abbia partecipato all’udienza decisiva, il suo legale ha espresso la volontà di tutelare gli interessi della propria assistita nelle successive fasi processuali, che si concentreranno su diritti e doveri conseguenti alla separazione. Per Icardi, invece, la sentenza rappresenta un primo passo importante verso la chiusura di una vicenda che, almeno dal punto di vista mediatico, si è protratta a lungo.
Dopo la separazione, da quanto apprende l'Adnkronos restano aperte tutte le altre questioni, ossia come gestire i figli e come dividere il grande patrimonio che ha la coppia. Da quanto trapela il calciatore argentino, assistito dagli avvocati Valeria De Vellis e Raffaele Rigitano, si ritiene molto soddisfatto ma sa che la partita - a voler usare una metafora calcistica - non è ancora finita. I due, la moglie è rappresentata dall’avvocato Giuseppe Di Carlo, torneranno in aula a maggio per una nuova udienza. In sostanza, si tratta di una sentenza parziale di separazione solo sullo status dei coniugi. Il procedimento di separazione per tutte le altre domande avanzate dalle parti è appena iniziato e il Tribunale non ha adottato alcuna statuizione sulle altre domande.
Nelle storie di Instagram, Icardi ha commentato così la sentenza di separazione da Wanda Nara, ottenuta dal Tribunale di Milano: “Dove sono finiti tutti quelli che mi avevano dato del bugiardo in merito al divorzio? Sembrano spariti, oppure non sanno come ribaltare le bugie dette soltanto una settimana fa. E coloro che sostenevano che stessi procedendo in Italia perché in realtà non volevo divorziare? Pare che abbiano esaurito gli argomenti. E che dire di chi si nutre di informazioni false, come sempre, e ora non sa più come giustificare tutte le storie inventate? Ora è tutto ufficiale, con una sentenza in mano. Ho deciso di aspettare qualche giorno in silenzio, per smascherare — come ho sempre fatto — i mitomani. Del resto, l’avevo anticipato qualche settimana fa: “Il circo va avanti finché c’è chi applaude i pagliacci”. Bene, diversi pagliacci sono già caduti lungo la strada e la verità sta finalmente venendo a galla. Io lotterò fino all’ultimo per togliere la maschera a tutti coloro che sono complici e che stanno facendo del male alle mie figlie. Come ho detto dal primo giorno, andrò avanti contro tutto e tutti, a testa alta, per sistemare le cose. Che sia fatta giustizia”.
Il calciatore ha poi aggiunto, sotto a una foto con le figlie avute con Wanda Nara, Isabella e Francesca, che sono al centro di un’accesa guerra legale in Argentina per l’affido, con lui che accusa la ex di averle rapite e di non permettergli di vederle: “Mentre gli altri continuano a inventare bugie e a manipolare, noi continuiamo a non poter godere dei nostri momenti, senza abbracci, senza baci, senza stare con il proprio “Papuchi”. Non manca molto, mie principesse, e tutto andrà al suo posto. Vi amo e mi mancate”.
Per poi concludere, sempre rivolto alle figlie: “Mie piccole principesse, anche se oggi la strada è buia, ricordate che la luce ritorna sempre. Niente può spegnere la gioia che portiamo nel cuore o l'amore infinito che ci unisce. Presto ci abbracceremo di nuovo, rideremo senza paura e vivremo la felicità che meritiamo. Non smettete mai di credere nella forza del nostro amore, perché quell'amore è più forte di qualsiasi tempesta. Sarò sempre con voi, lotterò sempre per voi. Presto, molto presto, sorrideremo di nuovo insieme. Papà”. Ora che la separazione è stata dichiarata, infatti, andranno definite le questioni patrimoniali e soprattutto legate all’affido delle due bimbe.
Categoria: sport
18:29
Innovazione, Roborock: smart cleaning conquista Italiani, Robot aspirapolvere alleato prezioso
(Adnkronos) - L’ambiente domestico italiano si sta trasformando, con una crescente adozione di tecnologie smart per la pulizia che promettono di semplificare la vita e liberare tempo prezioso. A fare luce su questa tendenza è una ricerca commissionata da Roborock, leader mondiale nella robotica domestica ultra-intelligente, e condotta da Bva Doxa, azienda leader nelle ricerche di mercato in Italia e parte del gruppo Bva. Lo studio svela un mercato in fermento, con un elevato livello di conoscenza dei robot aspirapolvere e un apprezzamento diffuso per i benefici che offrono. L'indagine ha permesso di delineare diversi profili attitudinali tra gli italiani, evidenziando come l'approccio alle pulizie automatizzate sia tutt'altro che uniforme: a dominare il panorama è il "Pragmatico Digitale" (62%), che valuta attentamente l'efficacia delle nuove tecnologie prima di adottarle. Seguono i "Tech-Entusiasti" (25%), maggiormente propensi a introdurre l'innovazione nelle loro case, con una maggiore concentrazione tra gli uomini (circa il 30%) e nella fascia d'età 25-44 anni. Gli "Scettici Tradizionalisti" rappresentano invece il 13% del campione, con una rappresentanza significativa di intervistati over 45.
La ricerca Doxa dipinge un quadro chiaro: i robot aspirapolvere non sono più un oggetto ostico e di difficile gestione, ma una presenza sempre più familiare nelle case degli italiani, in particolare in quelle in cui vivono animali domestici. Il 90% degli intervistati dichiara di conoscere questi dispositivi, segno di una crescente consapevolezza dei vantaggi che possono offrire. Non si tratta solo di conoscenza teorica, ma anche di apprezzamento concreto: il 70% degli italiani ritiene che i robot aspirapolvere semplifichino la vita, liberando tempo da dedicare ad attività più piacevoli delle faccende domestiche. Un ulteriore dato interessante riguarda la percezione di competenza: il 61% degli italiani si sente competente nell'uso dei robot aspirapolvere, segno di una buona familiarità con la tecnologia e di una crescente fiducia nelle proprie capacità di gestirla al meglio.
Per i pet owner, poi, i robot aspirapolvere rappresentano un vero e proprio alleato nella lotta contro peli, sporco e allergeni, contribuendo a mantenere un ambiente domestico più pulito e salubre. Non a caso, il 68% dei possessori di animali domestici li considera strumenti almeno molto utili, con un picco del 32% che li definisce "estremamente utili". Questo beneficio è particolarmente sentito nelle regioni del Sud, dove le attività all'aperto possono portare più sporco in casa.
Nel contesto generale emerge chiaramente quanto gli italiani abbiano a cura la pulizia della casa, dedicandole oltre sei ore a settimana nel 25% dei casi. Nel dettaglio, il 59% degli intervistati – principalmente donne – dichiara di essere l’unico in famiglia a prendersi carico da solo di questo compito. Spicca quindi come molto positivo il supporto di aspirapolvere robot: coloro che già li utilizzano, apprezzano soprattutto il tempo risparmiato, che può essere dedicato ad attività piacevoli e gratificanti. Nello specifico, il 37% degli intervistati dichiara di utilizzare questo tempo per prendersi cura di sé, con una maggiore propensione da parte delle donne (43%) che dichiarano di trovare finalmente spazio per il ‘me-time’ e il benessere personale. Un altro 32% lo dedica invece a trascorrere più tempo con la famiglia.
La ricerca ha inoltre evidenziato come l'adozione di un robot per la pulizia dei pavimenti porti, per quasi due intervistati su tre tra i possessori di un robot, a una significativa riduzione del carico di lavoro, con il 27% che ha visto un miglioramento per tutti i componenti della famiglia. Tale percezione è particolarmente sentita dai "Tech-Entusiasti" (74%), dagli uomini (66%) e dagli abitanti del Sud Italia (67%). Inoltre, il 27% si aspetta una gestione più equa dei compiti domestici tra i membri del nucleo familiare, contribuendo a un ambiente più armonioso tra le mura di casa.
Gli italiani guardano al futuro con fiducia, immaginando un mondo in cui i robot aspirapolvere saranno sempre più integrati nella vita quotidiana. Il 73% degli intervistati è convinto che questi dispositivi diventeranno la norma entro i prossimi dieci anni, segno di una crescente fiducia nelle potenzialità dell'automazione domestica. Le aspettative per il futuro si concentrano su una maggiore capacità di pulizia e sanificazione degli ambienti domestici (26%), sulla capacità dei robot di adattarsi alle esigenze specifiche di ogni casa (25%) e sulla possibilità di automatizzare sempre più la pulizia e la manutenzione (25%).
Nonostante l'interesse e l'apprezzamento, la ricerca Doxa per Roborock evidenzia alcune barriere che frenano un'adozione ancora più ampia dei robot aspirapolvere. Il costo iniziale elevato rappresenta la principale preoccupazione per il 43% degli italiani, che cercano soluzioni accessibili e con un buon rapporto qualità-prezzo. Da evidenziare, però, come chi abbia già un robot sia propenso ad una spesa più elevata rispetto alla media, riconoscendo il valore aggiunto dello strumento: tra chi è disposto a spendere oltre 200 euro, infatti, il 76% è già possessore di questo device. Altre perplessità riguardano l'affidabilità (25%) e l'autonomia delle batterie (24%), che devono garantire una pulizia completa e senza interruzioni.
Anche gli ingombri domestici rappresentano un ostacolo significativo: il 79% degli intervistati ritiene che i robot abbiano difficoltà a navigare in ambienti con molti ostacoli, come mobili, tappeti e, soprattutto, giocattoli e accessori per animali domestici. Questo aspetto è particolarmente rilevante per chi vive in contesti più piccoli, dove lo spazio è limitato e gli ostacoli sono più frequenti.
Infine, la fiducia nell'automazione completa è ancora in fase di sviluppo: solo il 21% si dichiara totalmente disponibile a delegare la gestione manuale, mentre il 56% preferisce un approccio graduale, che consenta di mantenere un certo controllo sulle attività di pulizia, soprattutto in presenza di animali domestici che richiedono un'attenzione particolare.
Categoria: economia
18:07
Allarme al quartier generale Cia, Swat e unità antibomba sul posto
(Adnkronos) - Massiccio dispiegamento di forze dell'ordine, comprese gli Swat team, oggi intorno al quartier generale della Cia in Virginia. L'allarme è scattato per quello che viene definito un "barricade incident", che si riferisce quindi alla possibilità che ci sia un sospetto barricato all'interno. Nella zona dispiegati anche droni, elicotteri ed una unità anti-bomba.
Secondo la ricostruzione di alcuni media, l'allarme sarebbe stato fatto scattare da un uomo che si è avvicinato all'ingresso principale dell'edificio della Cia gridando minacce e poi sparando alcuni colpi in aria. Secondo Abcnews, invece l'uomo avrebbe estratto la pistola ma non avrebbe sparato. La minaccia ha fatto subito scattare un imponente dispositivo di sicurezza.
Categoria: internazionale/esteri
18:04
Trump-Putin, l'idea di una partita di hockey per il disgelo
(Adnkronos) - Donald Trump e Vladimir Putin avrebbero concordato di organizzare partite di hockey tra atleti statunitensi e russi nel prossimo futuro. A rivelarlo è stato il Cremlino, che ha specificato come Trump abbia dato il suo assenso all'iniziativa nella telefonata del 18 marzo. Tuttavia, la reazione del mondo dello sport potrebbe essere di tono ben diverso: l'eventuale reintegro della Federazione russa, esclusa dopo l'invasione dell'Ucraina, potrebbe infatti provocare un vero e proprio terremoto.
Secondo il governo russo, i due presidenti hanno discusso di "partite di hockey negli Stati Uniti e in Russia tra giocatori russi e americani che militano nella Nhl e nella Khl", le rispettive leghe professionistiche di Usa e Russia. "La Nhl è venuta a conoscenza della conversazione tra i presidenti Trump e Putin - ha dichiarato la lega in un comunicato a Espn - Ovviamente, non siamo stati parte di queste discussioni e sarebbe inappropriato commentare in questo momento".
Recentemente, Trump aveva fatto notizia nel mondo dell'hockey per aver chiamato la squadra degli Stati Uniti la mattina prima della finale del campionato Nhl 4 Nations Face-Off a Boston tra Stati Uniti e Canada, augurando buona fortuna al team a stelle e strisce. Il match è stato giocato nel pieno delle tensioni tra i due Paesi seguite all'annuncio dei dazi e dalle 'minacce' di Trump di fare del Canada il 51mo stato americano. Risultato: bordate di fischi durante gli inni nazionali dei due Paesi. Al termine della partita, vinta dal Canada per 3-2 ai tempi supplementari, l'allora premier Justin Trudeau aveva celebrato su X: "Non potete prendere il nostro Paese, e non potete prendere il nostro gioco".
In passato National Hockey League e Kontinental Hockey League, che ospita anche club di Bielorussia e Kazakistan, avevano organizzato partite di esibizione, l'ultima delle quali a Riga nell'ottobre 2010. Tuttavia, dopo l'invasione russa dell'Ucraina, le relazioni tra la Nhl e la Russia sono cambiate drasticamente. La lega ha sospeso i suoi rapporti con la Khl nel marzo 2022, ordinando alle squadre di cessare ogni contatto con le formazioni della Khl. Stop anche a ogni accordo con le emittenti russe.
Oltre alla Nhl, la Russia è stata esclusa, insieme alla Bielorussia, dai tornei internazionali di hockey dall'International Ice Hockey Federation (Iihf). Il divieto è stato esteso fino alla stagione 2025-2026 per motivi di sicurezza. "Poiché le attuali condizioni di sicurezza non consentono di rispettare i requisiti necessari per l'organizzazione di tornei che garantiscano la sicurezza di tutti, l'Iihf deve mantenere lo status quo fino a nuovo avviso", ha dichiarato la Iihf in un comunicato.
Il divieto si estenderebbe anche alle Olimpiadi invernali del 2026 di Milano-Cortina. Nonostante la decisione dell'Iihf, il Comitato Olimpico Internazionale avrà comunque l'ultima parola sulla partecipazione di Russia e Bielorussia alle Olimpiadi e in quali condizioni.
Una "semplice" partita di hockey tra atleti Nhl e Khl potrebbe avere ripercussioni su tutto lo sport globale. La Russia è stata squalificata da numerose competizioni internazionali, e le principali federazioni sportive hanno sospeso atleti, squadre e club russi da eventi di calibro mondiale. Le federazioni come Fifa, Uefa, Fig (Federazione Internazionale di Ginnastica) e Fivb (Federazione Internazionale Pallavolo) hanno escluso la Russia dalle loro competizioni e anche alle Olimpiadi di Parigi 2024 gli atleti russi hanno potuto partecipare solo senza bandiera.
Nel calcio, ad esempio, la squalifica della Russia ha avuto ripercussioni notevoli. Fifa e Uefa, le principali organizzazioni calcistiche internazionali, hanno sospeso la Russia da tutte le competizioni. La nazionale russa è stata esclusa dalle qualificazioni per la Coppa del Mondo del 2022 e 2026, mentre i club russi sono stati estromessi dalle competizioni europee, come la Champions League e l'Europa League.
Finora, il reintegro delle squadre russe nel circuito calcistico internazionale non è mai stato un tema. Tuttavia, solo qualche giorno fa, il presidente della Fifa Gianni Infantino si è recato alla Casa Bianca per presentare a Trump il Mondiale per Club che andrà in scena a giugno negli Usa, e i due presidenti hanno discusso anche della creazione di una task force per la Coppa del Mondo 2026, in programma sempre negli Stati Uniti. Il tycoon si è detto "entusiasta" di accogliere competizioni così importanti e seguite a livello globale, e non sarebbe da escludere che possa chiedere in futuro anche la partecipazione delle "dimenticate" squadre russe.
Categoria: internazionale/esteri
17:54
Napoli, studentessa morta in gita dopo malore in traghetto. Giovedì l'autopsia
(Adnkronos) - Ci sarà domani l'autopsia sulla studentessa, morta in gita scolastica, dopo aver accusato un malore sul traghetto Napoli-Palermo. L'ha stabilito la Procura di Torre Annunziata, in rogatoria con quella di Nocera Inferiore nel salernitano. La 19enne, Aurora Bellini, di Grosseto è deceduta prima dell'arrivo al porto di Sorrento. Era con la sua classe a bordo di una nave, partita da Napoli alla volta di Palermo, quando ha accusato un malore che le è stato fatale. Secondo la prima ipotesi, la giovane sarebbe stata stroncata da un infarto.
Sul caso indagano i militari della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia che sono intervenuti già nella notte a bordo del traghetto. La salma è a disposizione della Procura di Torre Annunziata che ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, al momento contro ignoti.
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