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Diabete e alimentazione: ecco la 'positive nutrition' per una dieta non punitiva
(Adnkronos) - Per i quasi 4 milioni di italiani con diabete il rapporto con l'alimentazione può essere complicato. Un aiuto per gestire la prevenzione e la patologia limitando lo stress arriva dalla cosiddetta 'positive nutrition', ovvero la valorizzazione degli aspetti positivi del cibo. "Anche da un punto di vista psicologico seguire stili alimentari specifici può essere complicato. La positive nutrition può essere quindi un supporto, soprattutto nel caso del diabete, in quanto promuove equilibrio e benessere senza rinunce", spiega Luca Piretta, medico gastroenterologo, nutrizionista e docente all’Università Campus Biomedico di Roma che, in occasione della Giornata mondiale del diabete, che si celebra oggi, propone, insieme all'Unione italiana food- Gruppo edulcoranti, sui consigli per una corretta gestione di questa patologia.
"Gli edulcoranti - continua Piretta - possono essere un valido strumento, perché offrono, nell’ambito di una dieta equilibrata e variegata, la possibilità di concedersi il piacere del dolce senza compromettere i livelli di zuccheri semplici che non devono superare il 15% del fabbisogno energetico totale giornaliero. Seguendo il criterio della positive nutrition, la voglia di dolce non va punita. Di fatto è una risposta naturale del nostro organismo ed ha un effetto edonistico nello stimolare aree cerebrali del piacere e della gratificazione. Il problema è l’assunzione eccessiva di zuccheri semplici, mentre eliminare completamente il dolce o considerarlo un nemico può generare frustrazione. Per questo va gestita con equilibrio e in modo consapevole, anche con l’aiuto dei dolcificanti e soprattutto nel caso del diabete". Va però chiarito che non è la voglia di dolce in sé a determinare la malattia: anche chi consuma dolci con moderazione può essere a rischio se altri fattori, come l’eccesso di peso, la sedentarietà o un’alimentazione squilibrata, interferiscono con il metabolismo.
Ma ecco i 5 consigli pratici messi a punto da Piretta per conciliare salute e gusto, anche con l'uso di dolcificanti:
1) Assecondare la voglia di dolce con moderazione. È possibile soddisfare questo desiderio adottando criteri equilibrati che non compromettano la salute. Impariamo a moderare le dosi e la frequenza, anche su consiglio del medico. In questo senso, gli edulcoranti possono rappresentare uno strumento utile, sostituendo parte degli zuccheri semplici e permettendo di gustare alimenti e bevande dolci senza alterare i livelli di glicemia e senza rinunciare alla gratificazione e alla piacevolezza del gusto:
2) Non saltare i pasti, ma anzi distribuirli nell’arco della giornata. La pianificazione dei pasti aiuta a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e a rispettare i ritmi circadiani, fondamentali soprattutto per chi convive con il diabete. Fare colazione, pranzo e cena regolari, con spuntini nutrienti tra i pasti principali, contribuisce a evitare picchi glicemici e favorisce un equilibrio energetico più costante.
3) Distrarsi con l’attività fisica regolare. Combinare esercizi aerobici, come camminata veloce, corsa, nuoto o ciclismo, con attività di resistenza, come pesi o elastici, aiuta a distrarsi e favorisce l’assorbimento del glucosio da parte dei muscoli, riducendo l’insulino-resistenza e supportando il controllo del peso corporeo. Anche attività relativamente più blande, come yoga, ginnastica o aerobica in acqua, sono valide alternative per chi inizia a praticare sport o ha limitazioni fisiche. L’importante è muoversi con costanza, integrando l’attività fisica nella routine quotidiana.
4) Approcciarsi in modo positivo all’alimentazione. Privilegiare alimenti nutrienti e gustosi permette di conciliare salute e piacere. Varie verdure, cereali integrali, proteine magre e grassi insaturi supportano il metabolismo e la salute del microbiota intestinale, contribuendo al benessere generale.
5) Controllare i livelli di glucosio. Monitorare regolarmente la glicemia consente di verificare l’impatto delle scelte alimentari e dell’attività fisica, permettendo di aggiustare la strategia nutrizionale in maniera personalizzata. Questo approccio aiuta a prevenire picchi o cali e sostiene una gestione efficace del diabete giorno dopo giorno.

Categoria: cronaca
00:05
In Italia sempre più single? Lo dice anche il mercato delle case
(Adnkronos) - Casa e single, un binomio sempre più diffuso in Italia. L'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato il mercato immobiliare delle persone che vivono da sole evidenziando che si tratta di un segmento di mercato in espansione. Questo sentiment, confermato dai dati provenienti dalle agenzie del Gruppo, è ulteriormente corroborato dai dati Istat, secondo cui la semplificazione delle strutture familiari, accentuatasi nell’ultimo decennio, è tale che nel 2023-2024 le famiglie composte da persone sole sono salite al 36,2%. A Milano si tocca il 57% delle famiglie monocomponenti.
Il mercato immobiliare, pertanto, dovrà tenere in evidenza questi dati anagrafici per affrontare il futuro. Infatti, si prevede che in Italia, nel 2050 una famiglia su cinque sarà formata da una coppia con figli, mentre il 41,1% sarà composta da persone sole. Si tratta di una sfida rilevante per gli operatori immobiliari che dovranno pensare a soluzioni abitative in grado di soddisfare le esigenze del nuovo assetto sociale.
Nel primo semestre del 2025 le compravendite realizzate dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa hanno messo in evidenza un leggero aumento delle compravendite immobiliari realizzate da single, passati dal 31,5% del primo semestre del 2024 al 32,8% dello stesso periodo del 2025. La quota di acquirenti single in Italia continua quindi a crescere, solo l’anno scorso si registrava una lieve contrazione, ma quest’anno la percentuale ha ripreso a salire. La percentuale media di acquirenti single nelle grandi città sale al 37,8%, con punte che superano il 40% in città come Milano, Torino e Genova.
Quanto al motivo dell’acquisto è interessante notare come sia in calo la percentuale di acquisti per investimento, attualmente al 14,8%, in contrazione rispetto ad un anno fa quando si raggiungeva il 17%. L’abitazione principale rimane il target primario degli acquisti da parte di single e nel 2025 si attesta all’81,8% sul totale delle compravendite. Sempre bassa invece la percentuale di acquisti di case vacanza, attualmente cuba il 3,4%, quota molto simile a quelle registrate negli anni precedenti. Le tipologie più compravendute dai single sono i trilocali (35,1%), seguiti dal bilocale (32,1%).
In crescita la quota di acquisto di quattro locali che, per la prima volta nel 2025, raggiunge quasi il 13%. I dati sul ricorso al credito restituiscono un maggior ricorso a capitale proprio (52,1%), con una quota però in calo rispetto ai due anni precedenti quando si arrivava al 59%. Di conseguenza in questa prima parte dell’anno aumenta la percentuale di acquirenti single che hanno fatto ricorso al credito, si sale quasi al 48% rispetto al 41% dell’anno precedente.
Sul versante delle locazioni i single rappresentano il 48,3% di chi sceglie di locare un immobile, si tratta della quota più alta mai registrata a partire dal 2019. La percentuale di single che affitta per scelta abitativa è 60,9%, quota stabile rispetto all’anno precedente. Stabili anche le percentuali di affitti a studenti universitari (6,9%) e lavoratori trasfertisti (32,2%).

Categoria: cronaca
00:05
Ucraina-Russia, "Putin e Zelensky in crescente difficoltà sul campo e al governo": l'analisi di Tricarico
(Adnkronos) - La guerra tra Russia e Ucraina si avvia a tagliare il traguardo dei 4 anni. In un quadro che appare quasi cristallizzato, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky guidano due paesi che, per motivi diversi, sono alle prese con problemi sempre meno gestibili. Ad accendere i riflettori sul conflitto e sulle sue ramificazioni, per l'Adnkronos, è il generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare e attuale presidente della Fondazione Icsa.
"Non credo ci sia alcuno in grado di elaborare valutazioni accurate sulla situazione al fronte russo ucraino e tantomeno sulle prospettive militari a breve termine -afferma-. Il polso della situazione può essere tastato solo stando in teatro, le fonti aperte, quelle pubbliche, sono più diversificate ma forse per questo più insidiose e spesso veicoli di disinformazione e propaganda. Stesso discorso per i social".
"Ciò premesso - prosegue - non si sbaglia se si valutano i fondamentali della guerra in corso, che vedono ambedue i contendenti in palese e crescente difficoltà. Ambedue a corto di uomini, la cui vita continua ad interessare poco, seppure a differenti gradi di umana malvagità. Certamente più bieco Putin, il quale può anche contare su contingenti significativamente più estesi da reclutare. Sistemi d’arma carenti per gli ucraini, imprecisi e vulnerabili per i russi. Colpire in maniera indiscriminata non è solo una scelta barbara ma rivela l'indisponibilità, nelle quantità e nella tipologia, di armi efficaci".
"Zelensky poi resta fondamentalmente impossibilitato a colpire in profondità obiettivi decisivi per la capacità militare russa, sia per la resistenza americana a fornire i missili Tomahawk sia per quella europea e di altri donatori a dare i propri missili da crociera, con i quali Kiev potrebbe comunque penetrare maggiormente e con maggiore efficacia le retrovie russe. Inoltre ambedue si debbono far carico di problemi di altro tipo, Zelensky della sua 'mani pulite' che Putin proverà ad amplificare quale fattore di debolezza ucraino, mentre per Putin le sanzioni in atto e quelle che verosimilmente verranno cominceranno a mordere in maniera più fastidiosa ed efficace".
In definitiva - conclude il generale - non è da escludere che ci troviamo ancora di fronte ad una fase tattica altalenante, vissuta già altre volte, con contenuti progressi sul campo, un tiro alla fune in cui nessuno cede ma arretra di poco o cerca di guadagnare terreno. Con sullo sfondo uno scenario in progressivo logoramento per ambedue. L'auspicio è che prima o poi le crescenti difficoltà di ambedue divengano meno convenienti di un accordo pur ritenuto iniquo".

Categoria: internazionale/esteri
23:31
Trump abbassa dazi su carne, banane, caffè e pomodori
(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato venerdì un ordine esecutivo per abbassare i dazi statunitensi sulle importazioni agricole come carne bovina, banane, caffè e pomodori, mentre il suo governo è sotto pressione da parte degli elettori alle prese con l'aumento del costo della vita. L'amministrazione Trump ha deciso che alcuni prodotti agricoli saranno esentati dai dazi "reciproci" imposti quest'anno - per contrastare comportamenti ritenuti sleali - dopo aver valutato questioni quali la capacità interna degli Stati Uniti di produrre determinati beni. Gli altri dazi in vigore continueranno ad essere applicati.
"Ho stabilito che alcuni prodotti agricoli non dovrebbero essere soggetti ai dazi reciproci" introdotti ad aprile, ha spiegato il presidente degli Stati Uniti nell'ordine. L'elenco include prodotti che gli Stati Uniti non possono coltivare, o possono coltivare in quantità insufficienti a soddisfare il proprio fabbisogno, come caffè, tè, banane e altri frutti tropicali, e pinoli. Ma include anche tagli di carne bovina, in un momento in cui il prezzo di questa carne ha raggiunto livelli record nel Paese.
Nel frattempo il viceportavoce della Casa Bianca Kush Desai, intervistato da Sky Tg24, ha smentito con decisione le ricostruzioni secondo cui l’amministrazione Trump avrebbe avviato un’azione contro i produttori italiani di pasta. “Esiste un’indagine antidumping sulla pasta italiana in corso dal 1996 e ci sono frequentemente revisioni annuali di questa indagine. C’è stata una revisione annuale su richiesta di una delle parti coinvolte e che il Dipartimento del Commercio ha richiesto alcune semplici informazioni ai produttori italiani di pasta per calcolare il dazio appropriato”.
"Molte di queste aziende non erano pienamente conformi a quella richiesta di dati e per questo il Dipartimento non è stato in grado di svolgere pienamente il normale processo di revisione. Da qui la determinazione preliminare di un dazio del 92%, che si somma al 15% di tariffe, arrivando a una tariffa del 107%", sottolinea Desai. "È una valutazione preliminare. Hanno ancora mesi, fino a gennaio, prima che venga finalizzata, per presentare quei dati e modificare questo dazio". Il viceportavoce ha poi insistito sulla natura non politica del procedimento: "Non è un’iniziativa dell’amministrazione Trump. Che si tratti del presidente Trump, Joe Biden o Mr. Magoo, questo è un processo giudiziario indipendente, che non può essere influenzato politicamente. È stabilito dal Congresso per legge".
Quali le aziende coinvolte? “Parliamo di La Molisana, Garofalo e altre. Queste imprese rappresentano solo circa il 16% di tutta la pasta italiana esportata negli Stati Uniti. La grande maggioranza della pasta consumata dagli americani è prodotta direttamente negli Stati Uniti", aggiunge Desai. In ogni caso, eventuali dazi colpirebbero “solo una manciata di aziende che, per qualunque ragione, non stanno rispettando una richiesta molto semplice. Se avessero rispettato la richiesta di dati, come fanno da molti anni — circa 30 — non saremmo qui. Il Dipartimento del Commercio ha contattato queste aziende in più occasioni dicendo ‘Ci manca questo dato, ci manca quell’altro dato’ e queste aziende non hanno risposto”. Quanto agli scenari, Desai non si sbilancia sulla tariffa finale: “Non posso prevederlo o stimarlo. Il dazio viene calcolato da funzionari dal Congresso, non da singoli politici”.
Il governo statunitense ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la Svizzera per ridurre dal 39% al 15% i dazi doganali imposti lo scorso agosto ai prodotti elvetici. Lo ha confermato a Cnbc il rappresentante degli Stati Uniti per il Commercio, Jamieson Greer. Il Consiglio federale svizzero ha definito l'accordo "una soluzione trovata insieme" e ha ringraziato il presidente Donald Trump per il suo "impegno costruttivo" nella trattativa.

Categoria: internazionale/esteri
23:12
Morto John Beam, il 'coach di Netflix' ucciso a Oakland
(Adnkronos) - John Beam, 66enne coach di football Laney College di Oakland, è morto dopo le ferite da arma da fuoco riportate nell'attacco subito ieri. Beam è stato protagonista della serie 'Last Chance U', che su Netflix ha raccontato le vicende della squadra di football del community college californiano nella stagione 2020. Bean ricopriva l'incarico di direttore delle attività sportive al Laney College dopo aver guidato la squadra di football come head coach a 2 titoli.
La polizia ha arrestato una persona per l'omicidio di Beam, il coach sarebbe stato ucciso in un attacco mirato. La vittima e il killer a quanto pare si conoscevano ma, secondo le dichiarazioni rese da collaboratori di Beam, non c'erano rapporti particolari.
Beam è stato per decenni una figura di riferimento per la comunità di Oakland e per tutta la Bay Area. Per oltre 20 anni ha lavorato nel al Laney, piccolo college spesso trampolino di lancio per studenti-atleti che hanno proseguito le carriere in college Ncaa - di livello superiore sia sul piano accademico che sportivo - e poi nella NFL. Attualmente due giocatori plasmati da Beam, i fratelli Nahshon e Rejzohn Wright, giocano nella National Football League con le maglie di Chicago Bears e New Orleans Saints.

Categoria: sport
22:49
La7, Mentana conduce "tg daltonico" per problema alle luci
(Adnkronos) - Enrico Mentana conduce un "tg daltonico" su La7. L'edizione delle 20 del telegiornale, condotta dal direttore, incappa in un problema tecnico: l'impianto delle luce in studio va in tilt e bisogna ricorrere alle luci d'emergenza con un effetto 'crepuscolo'. "In conclusione ci dobbiamo scusare", dice Mentana ai telespettatori nel segmento finale del notiziario.
"E' stato un telegiornale daltonico da parte nostra perché si è rovinato l'apparato delle luci dello studio. Non sappiamo bene cosa sia successo - dice Mentana -. Abbiamo trasmesso, non solo per quello che avete visto, in condizioni di emergenza. Capita, si fa tutto in diretta e non tutto ci accompagna come dovrebbe. Non è colpa di nessuno, grazie per averci seguito".

Categoria: cronaca
21:09
Roma, 27enne precipitato da b&b: musica e viaggi le passioni di Leonardo Fiorini
(Adnkronos) - La musica come punto di riferimento, i video autoprodotti con gli amici e i viaggi raccontati sui social: erano le passioni di Leonardo Fiorini, di Isola del Liri, in provincia di Frosinone, il 27enne morto dopo essere precipitato dal balcone di un b&b in via San Calepodio, a Monteverde.
Fiorini aveva frequentato il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Sora, insieme a David Stojanovic, l’amico che era con lui nell’appartamento ieri sera. Un rapporto che il 27enne aveva descritto sui social in modo diretto: per lui, Stojanovic era un “fratello”. I due avevano prenotato la stanza del b&b per un soggiorno di tre giorni. Sui suoi profili social, Fiorini si presentava con una frase che riassumeva una passione radicata: "Dio benedica la musica".
Con alcuni amici aveva realizzato anche due videoclip autoprodotti, “Ametista” e “Sanguina”, progetti amatoriali che riflettevano l’interesse per il pop, il rap e girati proprio nella provincia ciociara in cui è cresciuto. Accanto alla musica, dai social emergevano i suoi viaggi più recenti: foto dalla Svezia e da Ponza, e un album di stories dedicato alla natura, con immagini di montagne, mare e giornate all’aperto.
Sulla vicenda sta indagando la procura di Roma, che ha aperto un fascicolo per omicidio e sta cercando di ricostruire con precisione cosa sia accaduto ieri sera. Fiorini è precipitato dal balcone dell’appartamento al terzo piano. Stojanovic, che ora si trova ai domiciliari, ha riferito agli inquirenti di aver tentato di impedirgli di lanciarsi ma le testimonianze dei vicini, raccolte dagli investigatori, raccontano di una presunta lite avvenuta poco prima della caduta. Nell’appartamento è stato trovato anche dell'hashish e per questo la procura ha disposto esami tossicologici.

Categoria: cronaca
20:43
Il primo esercito di robot, l'annuncio dalla Cina
(Adnkronos) - Il primo 'esercito' di umanoidi arriva dalla Cina. La Ubtech Robotics, azienda che si definisce leader nel settore degli 'humanoid robots', con un video ha presentato l'esercito di Walker S2, i robot che verranno consegnati a partner e clienti. "Il futuro dell'automazione industriale è qui", annuncia la Ubtech con una clip che risulta per certi versi inquietante.
Il Walker S2 viene descritto come "l'unico robot umanoide ad aver ottenuto il premio Platinum ai MUSE Design Awards 2025, a dimostrazione della forza della Cina nell'innovazione della progettazione di robot umanoidi e nelle applicazioni industriali".
Tra le qualità della 'creatura', come evidenzia la carta d'identità diffusa dall'azienda, spicca la capacità di cambiare autonomamente la batteria. Il Walker S2 può compiere l'operazione in 3 minuti e per questo può operare 24 ore al giorno senza mai fermarsi. Da solo.
Il robot umanoide è alto 1,76 e pesa 70 chili. Si muove alla velocità di 2 metri al secondo. Si piega avanti e indietro, può ruotare completamente il busto. E' ambidestro, con una mano può afferrare oggetti pesanti e può sollevarne anche con un solo dito. Insomma, secondo la Ubtech Robotics, il lavoratore ideale.

Categoria: internazionale/esteri
20:41
Atp Finals, spettacolo anche in musica con Fiorella Mannoia. Il messaggio contro la violenza sulle donne
(Adnkronos) - Luci, il tennis dei maestri e grande musica alle Atp Finals di Torino. Nel consueto Music Break della Inalpi Arena, che accompagna la pausa del pubblico tra il secondo match di doppio di giornata e l'ultimo match di singolare, a esibirsi è stata Fiorella Mannoia. L'artista ha incantato gli appassionati presenti con alcuni dei suoi grandi successi, dando spazio a un messaggio significativo. Per il gran finale della sua esibizione ha scelto "Quello che le donne non dicono", capolavoro del 1987.
Il brano, che si sarebbe dovuto concludere con "È difficile spiegare... Certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui... Con le nostre notti bianche, ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro... sì" si è trasformato in un'occasione per lanciare un appello contro la violenza sulle donne. Anziché chiudere il brano con un "sì", la cantante ha finito con un "forse". Aggiungendo, poi "non è detto che sia sì, potrebbe essere anche no. E come dico sempre, quando una donna dice no è no. Con qualsiasi vestito si trovi, in qualsiasi situazione si trovi e in qualsiasi condizione.

Categoria: sport
20:24
Cassazione: "Chiamare sindaco 'Cetto La Qualunque' non significa diffamarlo"
(Adnkronos) - Chiamare un sindaco 'Cetto La Qualunque' "rientra nel diritto di critica, nella forma di satira" e non rappresenta dunque una diffamazione. Lo sottolineano i giudici della Quinta sezione penale della Cassazione in una sentenza con la quale hanno assolto dall'accusa di diffamazione un cittadino abruzzese che aveva definito il sindaco con il nome del personaggio, creato da Antonio Albanese.
Per i supremi giudici "la reputazione non si identifica con la considerazione che ciascuno ha di sé o con il semplice amor proprio, ma con il senso della dignità personale - si legge nella sentenza- in conformità all'opinione del gruppo sociale di riferimento, secondo il particolare contesto storico". Una personalità politica "ha certamente diritto a che la sua reputazione sia protetta, anche fuori dell'ambito della vita privata, ma gli imperativi - scrivono i giudici - di questa protezione devono essere bilanciati con gli interessi della libera discussione delle questioni politiche e le eccezioni alla libertà di espressione richiedono una interpretazione stretta".
In questo caso l'appellativo rivolto al sindaco "non appare un immotivato attacco denigratorio, finalizzato a svilirne pubblicamente la figura umana e professionale" ma richiama un personaggio "notoriamente inesistente, dunque, nella forma scherzosa e ironica proprio della satira, pur se connotata da un tono sferzante che integra l'esercizio della critica politica".
Cetto La Qualunque è stato il protagonista del film 'Qualunquemente' del 2011. L'imprenditore, latitante all'estero, al ritorno nel suo paese Marina di Sopra si candida per difendere le ricchezze e i beni accumulati con abusi e manovre illecite. "Daremo 1000 euro a persona", dice il candidato in una delle scene principali. Alla reazione tiepida della platea, rilancia: "Duemila euro". Il fulcro della campagna elettorale è riassunta da una battuta: "Porteremo barche di pilu, navi cariche di pilu. Insommamente, fortissimamente pilu... Mi è stato chiesto cosa intendo fare per i poveri bisognosi se vengo eletto: una beata minchia!".

Categoria: cronaca
20:06
Forum risk management, presidente 'più risorse e innovazione con tecnologie e Ia'
(Adnkronos) - "Al Forum chiederemo più risorse per il sistema sanitario, però spingeremo anche sul terreno di innovare: innovare i percorsi clinici, innovare i percorsi organizzativi, innovare il lavoro dei medici e degli infermieri. Ecco la centralità delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale che oggi possono essere lo strumento e l’occasione per una grande innovazione del sistema sanitario. Su questo c’è anche un premio: abbiamo già 30-40 progetti di aziende sanitarie". L’obiettivo è "spingere le aziende sanitarie a fare i conti con questa grande opportunità". Così Vasco Giannotti, presidente del Forum risk management in sanità, anticipa all’Adnkronos Salute i contenuti della ventesima edizione, in calendario ad Arezzo dal 25 al 28 novembre 2025, che "nasce da una ricerca molto impegnativa che Gutenberg ha fatto insieme al ministero della Salute e all’Agenzia sanitaria delle regioni (Agenas) sui temi della prevenzione del rischio in sanità e della promozione della salute del paziente. Alla fine di questa ricerca abbiamo chiamato a raccolta i professionisti della sanità per presentare" i risultati. "C’è stato un grande successo - spiega Giannotti - Da lì nasce il Forum, che poi mano a mano è cresciuto, passando dalla sicurezza delle cure a tutti i grandi temi della governance del sistema sanitario e dell’innovazione, per cercare appunto di adeguare la qualità dei servizi ai bisogni concreti dei cittadini". (VIDEO)
Il programma del 20° Forum risk management in sanità è "molto ricco e molto articolato - sottolinea Giannotti - Ci sono più di 80 sessioni scientifiche, 20 tavoli di lavoro, 1500 relatori. La ricchezza e il successo del Forum stanno proprio in questa grande comunità che si ritrova, che discute e che condivide proposte. Una caratteristica del Forum - aggiunge - è quella di attingere - soprattutto dal mondo dei professionisti della sanità, dei dirigenti della sanità, in dialogo con le istituzioni sanitarie regionali e nazionali - idee, proposte e soluzioni" per rispondere a "questo grande bisogno di innovazione del sistema sanitario. Ecco perché - rimarca - daremo a tutti la possibilità non solo di partecipare, ma di proporre la propria idea e le proprie proposte".
L’ambizione dell’evento è "di essere un’occasione per cercare di dare una mano, un contributo" perché il "nostro sistema sanitario - uno dei più belli del mondo - riesca non solo a resistere ma a migliorarsi, perché il cittadino ha bisogno di avere più vicinanza, più prossimità delle cure per i suoi bisogni, sia di sanità che di assistenza". Per questo l’auspicio è che le proposte condivise "possono essere raccolte in dei position paper, in dei documenti da presentare dopo il Forum alla Conferenza delle Regioni, alle Commissioni parlamentari e al Governo".

Categoria: salute
20:06
Alex Britti, l'ex compagna rompe il silenzio: "Basta notizie false, chiedo un po' di pace per mio figlio"
(Adnkronos) - Rompe il silenzio Nicole Pravadelli, ex compagna di Alex Britti, all'indomani della sentenza che l'ha condannata a sei mesi di reclusione (con pena sospesa) per il reato di interferenze illecite nella vita privata del cantante. All’Adnkronos la donna smentisce categoricamente le ricostruzioni mediatiche circolanti sulla vicenda, definendole false e dannose per la serenità del figlio di otto anni.
Il Tribunale di Roma ha ritenuto Pravadelli colpevole di aver utilizzato un baby monitor, destinato al controllo del figlio, per spiare la vita intima di Britti. Tuttavia, è proprio sull'utilizzo di quel video che si concentra la replica della donna.
"La cosa che mi preme dire, visto che è in tutti i titoli e non rappresenta la realtà, è che io abbia usato questo video per richiedere un affido esclusivo", ha dichiarato Pravadelli. "È assolutamente falso. L'affido esclusivo non l'ho mai richiesto nella causa civile. Anzi, è stato richiesto dalla controparte, che chiedeva il collocamento prevalente presso il padre". La richiesta di Britti, precisa la donna, "gli è stata negata dal giudice della Corte d'Apello perché non aveva nessuna motivazione".
Pravadelli spiega che il video fu allegato a un'istanza per anticipare un'udienza, con l'obiettivo di "dimostrare che la situazione in casa era talmente conflittuale e negativa, in primis per il bambino, che non c'era tempo da aspettare". La donna smentisce anche la circostanza che lei vivesse a Milano: "Vivevamo sotto lo stesso tetto, nella casa familiare". Un'altra precisazione riguarda l'origine del procedimento penale. Contrariamente a quanto riportato da alcune testate, non sarebbe stato un giudice a insospettirsi. "In realtà, tutto parte da una denuncia-querela sporta nei miei confronti dal signor Britti", afferma.
Annunciando l'intenzione di fare appello dopo aver letto le motivazioni della sentenza, Pravadelli esprime amarezza per l'impatto della vicenda sulla sua vita e su quella del figlio. "Questa notizia viene strumentalizzata continuamente, senza tenere conto che si parla di un bambino di 8 anni che ha diritto a un'infanzia normale e non a essere sbattuto in prima pagina per un gossip becerissimo".
E aggiunge: “Mi sento in dovere di parlare, perché le conseguenze di questa narrazione mediatica ricadono dolorosamente su di me e, soprattutto, su mio figlio. Ogni giorno affronto una realtà pesante: vado a prendere mio figlio a scuola e incrocio gli sguardi di altri genitori che mi giudicano o mi negano il saluto. Viviamo in un quartiere piccolo, una comunità dove tutti si conoscono, e questo amplifica la pressione. È una situazione allucinante, resa insostenibile dal fatto che la gente basa il proprio giudizio su menzogne”.
"Ci tengo a sottolineare, anche se non posso espormi più di tanto, che questa vicenda si inserisce in un contesto di tensioni elevatissime", aggiunge. E conclude con un appello: "Chiedo un po' di pace per me e mio figlio".

Categoria: cronaca
19:51
Atp Finals, Auger-Aliassime batte Zverev e si regala la semifinale contro Alcaraz
(Adnkronos) - Felix Auger-Aliassime è l’ultimo semifinalista alle Atp Finals di Torino. Il canadese ha battuto Alexander Zverev in due set, con il punteggio di 6-4 7-6 (7-4) in due ore e sei minuti. Auger-Aliassime raggiunge così Jannik Sinner, Alex De Minaur e Carlos Alcaraz al penultimo atto del torneo, in cui sfiderà proprio il numero uno al mondo domani sera alle 20:30.
Il primo set scorre on serve e la differenza la fanno i turni di servizio, con scambi ridotti al minimo. Si arriva al 5-4 per Auger-Aliassime, che poi chiude il game e il parziale al quarto set point. Zverev accusa il colpo ed è scoraggiato. Nel secondo set Auger-Aliassime va subito al comando tenendo la battuta e Zverev rischia di perderla soprattutto nel sesto game, quando poi chiude il gioco alla quarta occasione utile. Si arriva al 6-6 e serve il tie-break per decretare l’ultimo semifinalista. La spunta il canadese, che mette il punto a una stagione deludente per Zverev e si regala un'altra serata da big alla Inalpi Arena.
Nell'altra semifinale di domani Sinner sfida De Minaur alle 14.

Categoria: sport
19:42
Diabete tipo 1, ok a nuova terapia per rallentare la malattia
(Adnkronos) - In arrivo una nuova terapia per rallentare il diabete di tipo 1. Via libera dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) al primo trattamento di una nuova classe per ritardare l'insorgenza della malattia.
L'ente regolatorio Ue ha raccomandato il rilascio dell'autorizzazione all'immissione in commercio nell'Unione europea per Teizeild (teplizumab), un anticorpo che ritarda la progressione della malattia riducendo il ritmo dell'autodistruzione delle cellule beta pancreatiche da parte del paziente.
Viene somministrato per infusione endovenosa una volta al giorno per 14 giorni consecutivi e posticipa significativamente il passaggio allo stadio 3 del diabete di tipo 1, fase in cui compaiono normalmente i sintomi e sono necessarie iniezioni giornaliere di insulina per gestire i livelli di glicemia. Il trattamento è raccomandato negli adulti e nei bambini a partire dagli 8 anni di età con diabete di tipo 1 di stadio 2. L'ok dell'Ema a questa nuova arma terapeutica è arrivato proprio nella Giornata mondiale dedicata alla 'malattia del sangue dolce', che si celebra il 14 novembre.
Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune cronica in cui il sistema immunitario distrugge le cellule beta del pancreas che producono insulina, ormone che regola la glicemia (zucchero). Di conseguenza, il glucosio si accumula nel sangue e causa molteplici sintomi, come sete, fame, minzione frequente, perdita di peso, stanchezza.
Nel tempo, può colpire i principali organi, tra cui cuore, vasi sanguigni, nervi, occhi e reni. La malattia spesso inizia durante l'infanzia, ma può manifestarsi a qualsiasi età e progredisce in tre fasi.
La necessità di quotidiane iniezioni di insulina, e in generale la gestione della patologia rappresentano un onere significativo per i pazienti, in particolare per i bambini e per chi si prende cura di loro. Ritardare l'insorgenza dello stadio 3, soprattutto nei più piccoli, è utile nella cura del diabete.
Si stima che 2,2 milioni di persone nell'Ue convivano con il diabete di tipo 1 e attualmente non esistono trattamenti autorizzati per ritardare o curare la malattia.
Teizeild è stato supportato dal programma PRIority MEdicines (Prime) dell'Ema, che fornisce un supporto scientifico e normativo tempestivo e potenziato ai farmaci che hanno un potenziale specifico per rispondere ai bisogni medici insoddisfatti dei pazienti. La raccomandazione si basa sui risultati di uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, condotto su 76 pazienti con diabete di tipo 1 in stadio 2.
Il tempo mediano per lo sviluppo di diabete in stadio 3 è stato di 50 mesi nei pazienti trattati con teplizumab e di 25 mesi nei pazienti trattati con placebo. Venti (45%) dei 44 pazienti trattati con teplizumab hanno sviluppato diabete di tipo 1, rispetto a 23 (72%) dei 32 pazienti trattati con placebo durante lo studio (follow-up mediano di 51 mesi). Inoltre, i risultati di diversi altri studi mostrano che il trattamento con teplizumab ha preservato significativamente la funzionalità delle cellule beta pancreatiche rispetto al trattamento con placebo.
Gli effetti collaterali più comuni segnalati con Teizeild sono stati bassi livelli di vari tipi di globuli bianchi (linfociti, leucociti e neutrofili), rash e bassi livelli di bicarbonato nel sangue, che possono causare acidosi metabolica (eccesso di acido nell'organismo). La reazione avversa grave più frequente segnalata nel 2% dei pazienti è stata la sindrome da rilascio di citochine, una condizione grave che causa febbre, vomito, respiro corto, mal di testa e ipotensione. "Le informazioni sul prodotto e il piano di gestione del rischio del farmaco includono adeguate misure di mitigazione del rischio", informa l'Ema.
Il parere positivo, adottato dal Comitato per i medicinali a uso umano Chmp dell'Ema, rappresenta una tappa intermedia, ricorda l'ente regolatorio. Ora il parere sarà inviato alla Commissione europea per l'adozione di una decisione sull'autorizzazione all'immissione in commercio a livello Ue. Una volta concessa l'autorizzazione all'immissione in commercio, le decisioni in merito a prezzo e rimborso saranno infine prese a livello di ciascuno Stato membro.

Categoria: cronaca
19:40
Meloni: "Con noi l'Italia è tornata credibile. In manovra nessun aiuto ai ricchi"
(Adnkronos) - Giorgia Meloni chiude la campagna elettorale a Napoli in vista delle regionali del 23 e 24 novembre e pone anche la manovra economica 2026 e le questioni nazionali al centro del comizio. "La verità è che con noi l'Italia è tornata una nazione seria, credibile e ammirata nel mondo - ha affermato – Abbiamo riacceso il motore di questa nazione, riportando i conti in ordine dopo decenni di sprechi e di soldi gettati dalla finestra. Abbiamo garantito una stabilità che è la precondizione di qualsiasi sviluppo e di qualsiasi crescita".
Noi del centrodestra, aggiunge, "non siamo semplicemente una squadra affiatata. Noi siamo una comunità umana e politica". "Siamo persone che stanno insieme per scelta e siamo persone che stanno insieme per scelta e con orgoglio qui a Napoli, in Campania, per sostenere la candidatura di un altro grande militante politico che si chiama Edmondo Cirielli" dice.
Al referendum sulla giustizia "non votate pensando di sostenere il governo o di andare contro il governo, per due ragioni. Il governo rimarrà in carica fino alla fine della legislatura e chiederà, poi, di essere giudicato sul complesso del lavoro che ha svolto. La seconda cosa è ricordare sempre che i governi passano, ma le leggi - particolarmente quelle costituzionali - rimangono e incidono sulla vostra vita". Quella sulla separazione delle carriere "è una riforma attesa da decenni, che nessuno era riuscito a portare a termine prima di noi. Una riforma di buon senso, necessaria, non per punire la magistratura, come qualcuno dice, ma al contrario per liberarla dal giogo delle correnti politicizzate e per valorizzarne il merito. Perché, come ci dice la nostra Costituzione, che tutti citano ma pochi hanno letto, ogni cittadino ha diritto a un giudice terzo e imparziale".
Con la legge di Bilancio, ha poi spiegato, "abbiamo aggiunto la riduzione dell'aliquota per i redditi che vanno da 28 a 50mila euro. La sinistra si sbraccia, si straccia le vesti, perché stiamo aiutando i ricchi. Come se chi guadagna 2.500 euro al mese, ha un mutuo da pagare, magari mantiene tre figli e ci paga le bollette, fosse un ricco da mazzolare. È gente che, tendenzialmente, non si può permettere una barca da ormeggiare in un'area riservata e preclusa ai cittadini comuni, perché si sa che queste sono le prerogative di quelli che facevano la lotta alla casta...".
Critiche poi alla proposta della sinistra di introdurre una patrimoniale: "La sinistra propone una novità: la patrimoniale. La patrimoniale perché bisogna colpire i ricchi. Ma la domanda che mi pongo è questa: siccome si dice che noi con la manovra abbiamo favorito i ricchi - e quindi per loro si intendono persone che guadagnano 2.500 euro al mese - a questa gente vogliamo applicare la patrimoniale? Chiaritecelo cortesemente dalla sinistra, perché sarebbe interessante. Fermo restando che, ovviamente, finché governiamo noi questa nazione, queste ricette bizzarre e tardo-comuniste non passeranno..." assicura Meloni.
Per le regionali in Campania "niente è scritto. Siamo nati per stravolgere ogni pronostico. Lo abbiamo fatto molte volte. Dicevano che non saremmo mai arrivati a governare questa nazione, e invece la governiamo. Poi dicevano che saremmo durati al massimo sei mesi, e siamo diventati il terzo governo più longevo della storia d'Italia" conclude.
"La Campania può essere il motore di sviluppo del Mezzogiorno e il Mezzogiorno in questi ultimi due anni ha dimostrato di poter essere la locomotiva d'Italia". E' quanto ha detto la premier Giorgia Meloni, chiudendo il comizio del centrodestra a Napoli in vista delle elezioni regionali del 23 e 24 novembre. "Troppo a lungo si è parlato di un Sud da compatire, da assistere, da sopportare. Beh, chi lo dice non conosce questa terra. Chi lo dice non conosce questa gente. Questa terra non è un problema da risolvere, è semmai una civiltà millenaria da celebrare, un patrimonio da difendere, una grandezza che va riconquistata insieme".
"Grazie alla Zes unica, agli investimenti in infrastrutture, alla riforma delle politiche di coesione, alle misure per sostenere l'occupazione, grazie al dinamismo delle imprese e dei lavoratori di questo territorio, il Pil e l'occupazione nel Sud negli ultimi due anni sono cresciuti più della media nazionale". "L'energia che raccolgo qui oggi è un'energia particolare. È l'energia di una città magnifica, di una regione unica che non deve chiedere scusa a nessuno. Voglio dire anche questo perché noi abbiamo letto troppo a lungo le narrazioni che vedevano e che volevano questo popolo rassegnato, piegato" sottolinea.
Dopo la decisione di abbassare la soglia per l'applicabilità della custodia cautelare a 14 anni "dissero che volevamo i bambini in carcere, ma la verità è che abbiamo un altro obiettivo. L'obiettivo è liberarli dal giogo della camorra, che usa come manovalanza ragazzi sempre più giovani proprio perché non sono punibili. Non consentiremo alla camorra di distruggere intere generazioni, non consentiremo che usi dei bambini per i suoi sporchi comodi".
Edmondo Cirielli è "un padre amorevole, un militante instancabile, un amministratore capace, un uomo di governo autorevole, un carabiniere rigoroso, un patriota appassionato, un uomo orgoglioso del Sud e un mio amico. Una persona che da sempre sa mettere il destino della sua terra e della sua gente prima del proprio destino personale". "Andate in ogni piazza, in ogni quartiere, in ogni strada della Campania e parlate di questo: parlate di Edmondo Cirielli, del nostro programma, delle nostre idee, di ciò che desideriamo costruire anche in questa terra fiera e orgogliosa". "Raccontate che c'è un'alternativa alla rassegnazione, un'alternativa ai fallimenti, al clientelismo, alle prese in giro, alle fritture di pesce per ottenere voti, ai voltagabbana, a chi ha rinnegato tutto pur di sedere su una poltrona. E raccontate che quell'alternativa si chiama centrodestra, si chiama Fratelli d'Italia, si chiama Edmondo Cirielli" aggiunge Meloni.
In territori come questo "troppo spesso la politica ha dimostrato di considerare i cittadini non così intelligenti, prendendosi gioco di loro, come ha fatto chi vi prometteva che potevate ristrutturare gratuitamente le vostre case" e poi ha lasciato "un debito da pagare di 120 miliardi di euro. Risorse che potevano essere investite in sanità, formazione, educazione per i vostri figli, lavoro e molte altre priorità".
"Qualche giorno fa Vincenzo De Luca si vantava dei risultati strabilianti della Campania nella gestione delle liste d'attesa - ricorda Meloni -. Dice De Luca che qui, per le visite urgenti o brevi, la copertura è al 100% dei richiedenti e da questo deduce che la Campania è la prima Regione d'Italia per smaltimento delle liste d'attesa. E aggiunge che, testuale, 'la quantità di scemenze che ho dovuto ascoltare è insopportabile', perché evidentemente noi siamo tutti scemi e il genio si indispettisce. Solo che questo, per chi conosce i dati, si chiama gioco delle tre carte".
De Luca "cita volutamente solo le prestazioni urgenti e brevi, che sono notoriamente una parte limitata del totale e in cui quasi tutte le Regioni hanno tassi di rispetto dei tempi prossimi al 100%. Quello che, invece, non dice è cosa accada nelle altre classi, cioè in quella differita e programmata, che normalmente costituiscono circa l'80% delle prestazioni totali. Lui non ve lo dice, ma io sì. In queste prestazioni, purtroppo, la Campania continua ad avere ritardi molto superiori alla media nazionale".
"Diceva Roberto Fico che il modello De Luca non rappresenta il futuro della Campania. Oggi però è pronto a perpetuare quel modello. Vorrei chiedere a Roberto Fico se il modo di governare di De Luca va bene così com'è e se va perpetuato". "Il Movimento 5 Stelle lo ha descritto per anni come un sistema clientelare, che soffocava le persone oneste in Campania. Mentivano allora, oppure hanno deciso che alla fine era meglio far parte di quel sistema piuttosto che combatterlo, perché delle due l'una: le due cose non stanno insieme", ha rimarcato Meloni. "Se non fosse una cosa serissima, sarebbe quasi esilarante, perché oggi abbiamo quello che era ritenuto il più impresentabile degli impresentabili, che va a chiedere i voti per un altro che considerava un incapace. E quello che era additato come un incapace va a chiedere i voti per colui che diceva essere un impresentabile. Uno vorrebbe dire 'la commedia napoletana', ma la commedia napoletana è una cosa molto più nobile di quello che stiamo vedendo qui..." aggiunge riferendosi a Vincenzo De Luca e Roberto Fico.

Categoria: politica
19:29
Consorzio Formaggi Valtellina Casera e Bitto compie 30 anni
(Adnkronos) - Il Consorzio di tutela dei formaggi Valtellina Casera e Bitto compie trent’anni di attività (1995-2025). Una tappa chiave per fare un bilancio del percorso di valorizzazione di due produzioni di nicchia diventate il simbolo della tradizione casearia valtellinese e un volano economico per il territorio: dalla nascita del Consorzio e delle Dop, la produzione è più che quadruplicata, passando dalle prime 58.457 forme marchiate del 1996 (5.709 per il Bitto e 52.748 per il Valtellina Casera) alle 236.741 del 2024. Oggi Bitto e Valtellina Casera sono tra i prodotti più identitari della Valtellina e la seconda voce dell’agroalimentare Dop del territorio dopo la Bresaola: impattano per 15,9 milioni di euro sull’agroalimentare della Provincia di Sondrio (+98% rispetto a 10 anni fa), con un valore al consumo di 29,3 milioni di euro. Due Dop solide, che hanno saputo tenere nel tempo alta la qualità e la tradizione della Valle, dando lavoro a 133 allevamenti,13 caseifici (di cui 6 acquirenti primari/cooperative) e 16 stagionatori per il Valtellina Casera e a 50 alpeggi produttori e 10 stagionatori per il Bitto, a testimonianza delle ricadute positive sul territorio delle due Dop in termini di occupazione e di indotto. A renderlo noto il Consorzio di Tutela durante i festeggiamenti del suo trentennale a Sondrio, nell’ambito della tavola rotonda 'DOP economy, fra tradizione e innovazione, un pilastro del settore agroalimentare italiano e dei flussi turistici', cui hanno partecipato, tra gli altri, Massimo Sertori, assessore Regione Lombardia con delega alla Montagna, Ettore Prandini, presidente Coldiretti, Giovanni Guarneri, vicepresidente Afidop, Cesare Baldrighi, presidente di Origin, l’antropologo Marino Niola e Maurizio Folini, pioniere dell’elisoccorso sulle vette degli Ottomila sull’Himalaya.
"I passi in avanti compiuti in trent’anni dal Consorzio - commenta il presidente Marco Deghi, testimone dell’intero percorso che ha portato l’ente, unico in Italia a tutelare due denominazioni così strettamente connesse, fino ai risultati di oggi – ci rendono orgogliosi. Oggi le nostre due Dop sono sempre più note e stanno raccogliendo importanti riconoscimenti dal mercato: il Bitto ha raddoppiato il proprio valore negli ultimi dieci anni, mentre il Valtellina Casera oggi viaggia su un prezzo medio di circa due euro al chilo in più rispetto al formaggio latteria (+33%). Segnali chiari di una crescita che premia qualità, tradizione e dedizione a un mestiere eroico, ma anche il lavoro di squadra realizzato in questi anni. Partendo da queste basi vogliamo guardare avanti. In vista di Milano Cortina 2026, di cui il Distretto agroalimentare di qualità della Valtellina è partner, vogliamo costruire sinergie forti con gli altri prodotti a denominazione del territorio", ha sottolineato.
"Tra le sfide -ha continuato- quella di ampliare l’offerta sulla grande distribuzione: nelle vaschette, dove salumi e formaggi si contendono lo spazio, dobbiamo farci trovare pronti, uniti e riconoscibili sotto il marchio Valtellina. Vogliamo crescere, e per farlo serve rafforzare e ampliare la produzione del Valtellina Casera, gettando le basi per un nuovo disciplinare che estenda l’areale (al Pian di Spagna e Colico) e risponda alle esigenze dei tempi moderni. Questo è il nostro impegno prioritario: garantire al Valtellina Casera regole moderne e coerenti con le esigenze attuali del mercato e dei consumatori", ha sottolineato.
"Infine, ci attende un’ulteriore sfida altrettanto stimolante: portare i nostri prodotti all’estero. Puntando in primis all’export europeo, in crescita del 15% nel 2024: perché è lì che risiede il nostro futuro. Dalla Germania e dalla Francia arrivano segnali molto positivi, grazie a un’intensa attività di promozione già avviata quest’anno nelle principali fiere. Siamo solo all’inizio, ma ci sono tutti i presupposti per costruire gradualmente un mercato che rappresenta il futuro di questa Valle", ha concluso.
Il trentennale è stata l’occasione per fare il punto anche sulla stagione positiva del Bitto 2025, con 45 alpeggi coinvolti nel 2025 e una produzione sostanzialmente in linea con quella del 2024. Bene anche il Valtellina Casera: dopo un ottimo 2024 che ha registrato un +8,9% a volume (oltre 221mila forme prodotte) +10,3% a valore alla produzione (13,2 milioni di euro), nei primi 9 mesi ci attestiamo a 174.320 forme con un + 2,89% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Debuttano inoltre nuove pelure celebrative del trentennale, in commercio con il nuovo logo dove il numero 30 si fonde visivamente con il territorio e con il marchio Valtellina Casera e Bitto, a rappresentare un legame profondo e duraturo tra prodotto e origine.
“Il lavoro trentennale del Consorzio Valtellina Casera e Bitto è la prova concreta di come un sodalizio che nasce dall’unione di produttori al servizio del territorio possa generare valore, qualità e riconoscibilità ben oltre i confini della Valle", ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Regione Lombardia, Alessandro Beduschi in un messaggio al Consorzio.
"I numeri in crescita raccontano una storia di successo, ma soprattutto testimoniano la forza della Dop economy: un sistema che valorizza le radici locali e al tempo stesso si apre ai mercati internazionali, difendendo il reddito degli allevatori e l’identità dei territori. Da assessore regionale all’agricoltura, ma anche in qualità di presidente di Arepo, l’associazione europea delle Regioni con Denominazioni d’Origine, vedo in esempi come questo l’essenza di un modello che vogliamo sempre più valorizzare: una rete capace di coniugare tradizione, sostenibilità e competitività. La Lombardia è orgogliosa di realtà che sanno guardare avanti senza perdere la propria autenticità. Bitto e Valtellina Casera sono molto più che due formaggi: sono il simbolo di un’economia che cresce partendo dalla montagna, dal lavoro e dal saper fare delle nostre comunità", ha concluso.
Per l’assessore con delega a Enti locali, montagna, risorse energetiche e utilizzo risorsa idrica, Massimo Sertori: “Oggi celebriamo trent’anni dalla nascita del Consorzio Valtellina Casera e Bitto, protagonisti nella scrittura dei disciplinari e dell’ottenimento della Dop. Possiamo dire a consuntivo, certificato dai numeri, che tale progetto ha preservato e qualificato prodotti di grande qualità nati dalla storia e dalla tradizione delle genti valtellinesi, che hanno fatto di necessità virtù", ha sottolineato.
"Tali prodotti -ha spiegato- non sono solo buoni, riconosciuti e ricercati in tutta Italia, ma ti portano immediatamente verso un vissuto che inesorabilmente si amalgama con un territorio, un paesaggio straordinario, ma allo stesso tempo anche faticoso. Penso al lavoro in alpeggio, penso ai sacrifici, alla fatica e alla dedizione che tutte le persone coinvolte nell’attività hanno fatto e continuano ad esercitare. Bitto e Casera, infatti, solo un eccellente prodotto enogastronomico e l’intera filiera che li produce genera economia e concorre al mantenimento di un territorio straordinario come quello delle nostre Valli. Coniugare storia, cultura, identità, qualità, lavoro, essendo sempre aggiornati rispetto alle esigenze dei tempi, preservando la tradizione, è una sfida molto difficile ma questa storia ha dimostrato di essere possibile", ha concluso.
Per il vicepresidente di Afidop, Giovanni Guarneri: “Celebrare i trent’anni di Valtellina Casera e Bitto Dop significa rendere omaggio a un’eredità italiana che affonda le radici nella tradizione degli alpeggi e che è parte dell'importante patrimonio caseario a denominazione di origine lombardo e nazionale, un pilastro per l’economia agroalimentare lombarda. L’evento ‘Dop economy, fra tradizione e innovazione’ coglie perfettamente il punto: la tutela della nostra unicità territoriale è il nostro vantaggio a livello mondiale”.
Per il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini: “I prodotti a Denominazione di origine rappresentano un patrimonio del Paese e la punta più avanzata di una filiera agroalimentare allargata che ha raggiunto il valore di 707 miliardi, con specialità che hanno conquistato tutti i principali mercati mondiali. Non dobbiamo però dimenticare che le produzioni Dop e Igp potrebbero dare un impulso ancora più forte alle esportazioni e alla crescita del Paese, se gli accordi internazionali riuscissero finalmente a fermare la contraffazione alimentare che danneggia il Made in Italy”.
Per il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi: “Gli oltre 20 miliardi di valore della produzione italiana della Dop Economy, che coinvolge quasi 200.000 imprese, non rappresentano solo la forza dell’economia reale del vero e autentico Made in Italy, ma raccontano anche la straordinaria capacità dei Consorzi di tutela. Sono loro che, in questi anni, hanno saputo organizzare le filiere nei territori, mantenendo un dialogo costante con le comunità locali, come dimostrano i 30 anni di attività del Consorzio di tutela Valtellina Casera e Bitto”.
Per l’antropologo Marino Niola: “Bitto e Valtellina Casera sono due straordinari emblemi del Made in Italy alimentare, che, prima ancora di essere un semplice economia produttiva, è una sintesi della storia e della geografia di un territorio. La Dop consacra processi sociali ed economici che hanno origine nelle comunità di montagna e nel loro modo di produrre: ciò aggiunge all'eccellenza gastronomica un plus fatto di umanità e di identità. Oggi il mercato ricerca soprattutto le tipicità capaci di evocare un particolare modo di vivere, un sentiment, un modo di abitare poeticamente la terra. Non a caso il miglior modo di conoscere un territorio è mangiarlo, in particolar modo se il territorio genera come nel caso del Bitto e Valtellina Casera, un modello di sostenibilità, rivelando il doppio legame esistente fra tradizioni locali, vocazioni produttive e forme di vita in comune. La tradizione non è quindi intesa come un deposito inerte di forma del passato ma come un motore di ricerca che rielabora continuamente i materiali del passato per trasformarli in ipotesi di futuro. Questo è, in sintesi, il volto umano del consorzio e il suo legame con i sogni e i bisogni della collettività e insieme il suo ruolo nel fare comunità”, ha concluso.
Il trentennale è stata l’occasione per ribadire anche il ruolo centrale delle Dop per il turismo e nell’economia di montagna. Secondo l’Osservatorio italiano del turismo montano jfc nel 2024, il turismo montano italiano ha generato un giro d’affari di 24 miliardi di euro, con prospettive di ulteriore crescita grazie alle Olimpiadi del 2026 con previsioni del +7,5% dei visitatori internazionali. In questo scenario la Valtellina conquista le posizioni di testa nella classifica, con Livigno e Bormio per la prima volta sedi delle gare di sci alpino a Milano Cortina 2026. Un contesto unico per promuovere i prodotti locali, complice la passione degli italiani per l’enogastronomia locale e per la montagna. Se da un lato, tra i motivi della passione in crescita per la montagna compare la grande offerta di sport e attività (52,73%), per il 64,3% la montagna è l’ideale per provare i piatti tipici locali tra malghe, rifugi e baite. Seguono, quasi a pari merito, la possibilità di fare escursioni (63,7%) o la ricerca di benessere e relax (63%). A confermare la centralità dell’enogastronomia anche la recente indagine realizzata da Swg 'Valtellina taste of emotion. Indagine di mercato sul percepito e il posizionamento del brand' per conto della Cciaa di sondrio, che evidenzia come un italiano su 3 sia fan della montagna e come le escursioni naturalistiche (71%, in particolare dai Baby Boomers 81%), e le degustazioni enogastronomiche (51%) siano tra le attività più apprezzate. Un trend ancora più forte in Valtellina: il territorio si posiziona a metà classifica tra le località montane più note, grazie a Livigno e Bormio visitate dalla metà dei fan della montagna nazionali.

Categoria: economia
19:21
Ucraina, Crosetto: "Assurdo non continuare ad aiutare Kiev"
(Adnkronos) - "Assurdo non continuare ad aiutare l'Ucraina". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso della conferenza stampa dopo la riunione a Berlino dei ministri della Difesa in formato E5, con omologhi di Francia, Germania, Polonia e Regno Unito.
Crosetto ha ricordato che "l’Italia continuerà a fornire supporto civile e militare: oltre 100 milioni di euro di aiuti umanitari, inclusa la consegna – il prossimo mese – di generatori elettrici indispensabili alla capitale ucraina per affrontare l’inverno ormai alle porte". Ha inoltre annunciato di aver "firmato il dodicesimo pacchetto di aiuti militari", che sarà illustrato al Copasir prima della consegna all’Ucraina. "Il nostro sostegno a Kiev non si ferma e non si fermerà" ha sottolineato il ministro. "Stiamo contribuendo a proteggere scuole, ospedali, abitazioni e cittadini dal 93% degli attacchi russi. Sarebbe impensabile non proseguire, anzi: dobbiamo fare il possibile per aumentare il nostro aiuto a un Paese che sta semplicemente difendendosi da un’aggressione ingiustificata".
Rispondendo a una domanda sulle parole del vicepremier Matteo Salvini sugli aiuti a Kiev e sui rischi di alimentare la corruzione, il ministro afferma di capire "le preoccupazioni di Salvini, ma io non giudico un Paese per due corrotti, così come gli americani e gli inglesi, che sono sbarcati in Sicilia, non hanno giudicato l'Italia per la presenza della mafia, ma sono venuti ad aiutare gli altri italiani, quelli onesti". "È la stessa cosa che facciamo noi in Ucraina, cerchiamo di aiutare quei poveri civili che subiscono il 93% di attacchi da parte dei russi - ha concluso - E ci auguriamo che tutti i delinquenti ucraini vengano messi in galera assieme ai russi, possibilmente".
Parlando con i giornalisti a Napoli a margine di un sopralluogo al porto, Salvini aveva posto l'accento sugli scandali legati alla corruzione che coinvolgono il governo ucraino: "Non vorrei che con i soldi dei lavoratori e dei pensionati italiani si andasse ad alimentare ulteriore corruzione", hadetto. "La via di soluzione è quella indicata dal Santo Padre e da Trump, ovvero dialogo, mettere intorno a un tavolo Zelensky e Putin e far tacere le armi. Non penso che l'invio di altre armi risolverà il problema e mi sembra che quello che sta accadendo nelle ultime ore, con l'avanzata delle truppe russe, ci dica che è interesse di tutti, in primis dell'Ucraina, fermare la guerra".
Salvini ha aggiunto che "allungare questo percorso di morte non aiuta nessuno. Poi saranno Zelensky e Putin intorno al tavolo a decidere fino a dove fermarsi, territorialmente parlando. Pensare che mandare armi in Ucraina significa che l'Ucraina possa riconquistare i terreni perduti e' ingenuo quantomeno".

Categoria: politica
18:53
Terna, al via quarta edizione master del Tyrrhenian Lab
(Adnkronos) - Si inaugura oggi la quarta edizione del Master “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, promosso da Terna in collaborazione con le Università degli Studi di Cagliari, Palermo e Salerno, nell’ambito del progetto Tyrrhenian Lab. Il Master, che è stato prorogato di ulteriori due anni, ha preso il via nei tre atenei coinvolti: a Palermo sono intervenuti il Presidente di Terna, Igor De Biasio, il Direttore Strategia, Digitale e Sostenibilità di Terna, Francesco Salerni e il Rettore dell’Università, Prof. Massimo Midiri; a Salerno il Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna, nonché Presidente e Coordinatore Scientifico del Tyrrhenian Lab, Francesco Del Pizzo, e il Rettore dell’Università, Prof. Virgilio D’Antonio; a Cagliari il Direttore Risorse Umane di Terna, Daniele Amati, il Direttore Ingegneria e Realizzazione di Progetto di Terna, Maria Rosaria Guarniere e il Prorettore Vicario dell’Università, Prof. Gianni Fenu. (VIDEO)
"Il Tyrrhenian Lab non è solo un progetto formativo: è un investimento concreto nel futuro del nostro Paese. Con la quarta edizione del Master, rinnoviamo il nostro impegno a formare nuove generazioni di professionisti altamente qualificati, capaci di gestire la trasformazione energetica e digitale del sistema elettrico italiano”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. “Le centinaia di candidature per l'accesso al Master confermano il grande interesse verso questa iniziativa. Vogliamo offrire ai giovani laureati non solo un’opportunità di crescita professionale, ma anche la possibilità di contribuire attivamente allo sviluppo dei territori da cui provengono. Siamo convinti che la transizione energetica sia una sfida che si vince insieme, con competenza e impegno. Il Tyrrhenian Lab è una dimostrazione di come Terna intenda essere protagonista di questo cambiamento", ha concluso l’Ad di Terna.
Il Tyrrhenian Lab si conferma, per il quarto anno, un centro di formazione di eccellenza per garantire lo sviluppo di competenze avanzate legate alla digitalizzazione e alla transizione energetica. Il progetto è strettamente connesso al Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino lungo circa 970 chilometri che unirà Campania, Sicilia e Sardegna. L’opera consentirà di incrementare la capacità di trasporto di energia, contribuendo a migliorare la sicurezza, l’adeguatezza e la flessibilità della rete elettrica di trasmissione nazionale.
Il Master del Tyrrhenian Lab, articolato in 11 moduli e un project work finale per un totale di 60 crediti formativi, ha riscosso un costante e crescente interesse da parte delle studentesse e degli studenti, frutto anche della campagna di talent attraction & acquisition lanciata dal gestore della rete elettrica nazionale, al fine di individuare e coinvolgere giovani qualificati, interessati a partecipare al Master: il progetto formativo è passato infatti dalle 170 candidature della prima edizione alle circa 400 dell’attuale.
Tra gli iscritti al bando, 57 sono stati selezionati per accedere al percorso che, una volta terminato, porterà all’assunzione da parte di Terna nelle tre regioni coinvolte, contrastando così l’abbandono delle aree del Sud per motivi professionali.
L’elevato numero di iscrizioni permette anche di delineare il profilo dei giovani candidati che, prevalentemente, hanno meno di 30 anni e provengono da percorsi di studio Stem, in particolare da Ingegneria energetica e nucleare, elettrica, meccanica e gestionale. Si registra inoltre un forte aumento delle candidature femminili, +27% rispetto alla scorsa edizione.

Categoria: economia
18:48
Arezzo, 5 maestre indagate per il bimbo di 2 anni soffocato all'asilo
(Adnkronos) - Cinque avvisi di garanzia sono stati notificati ad altrettante maestre dell'asilo nido 'Ambarabà Ciccì Coccò' di Soci, frazione del comune di Bibbiena (Arezzo), dove mercoledì scorso è morto il piccolo Leonardo Ricci, due anni e mezzo, soffocato dal laccetto della felpa impigliato in un ramo mentre giocava nel cortile. L'atto, disposto dalla Procura di Arezzo, è necessario per consentire alle indagate di partecipare all'autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni, probabilmente martedì 18 novembre, su disposizione della pubblico ministero Angela Masiello, titolare del fascicolo di indagine con la procuratrice Gianfederica Dito.
L'inchiesta, aperta per omicidio colposo, mira a chiarire la dinamica dell'incidente e le eventuali responsabilità legate alla vigilanza dei bambini. Tra le educatrici indagate c'è anche quella che per prima ha soccorso il piccolo, ricoverata sotto choc subito dopo l'accaduto. Le cinque maestre raggiunte dall'avviso di garanzia, secondo quanto ha appreso l'Adnkronos, avrebbero avuto il compito di vigilare sui piccoli fino a 36 mesi. I magistrato cercano di capire se ci sono state negligenze e omissioni nei loro comportamenti.
Secondo le prime ricostruzioni, Leonardo non stava correndo, ma potrebbe essersi arrampicato sugli arbusti della piccola area verde esterna alla scuola, soprannominata dai genitori "il bosco". Qui il cappuccio della sua felpa si sarebbe impigliato a un ramo, causando il soffocamento. Gli investigatori dei carabinieri di Bibbiena stanno cercando di stabilire quanto tempo sia trascorso prima che qualcuno si accorgesse della tragedia e se l'area fosse adeguatamente visibile e sicura.
Al momento dell'incidente, tra le ore 11 e le 12, nell'asilo erano presenti 60 bambini e 14 operatori, tra educatrici, assistenti e personale di cucina, secondo quanto precisato dalla cooperativa Koinè, che gestisce la struttura. La cooperativa ha inoltre sottolineato che il rapporto numerico tra personale e bambini era conforme alla normativa vigente e che il personale era professionalmente formato e aggiornato. La pianta coinvolta nell'incidente faceva parte di un progetto didattico e riceveva manutenzione costante.
La scuola è sotto sequestro e i carabinieri della compagnia di Bibbiena stanno acquisendo anche immagini da una telecamera privata affacciata sul cortile. Parallelamente, la cooperativa ha istituito una commissione interna per ricostruire ogni dettaglio dell’accaduto, collaborando pienamente con la magistratura.
La comunità di Soci è rimasta profondamente scossa. Nella serata di giovedì 13 novembre circa duemila persone hanno partecipato a una fiaccolata in memoria di Leonardo, tra lumini, peluche e preghiere, partendo dalla chiesa di San Niccolò fino al giardino dell'asilo. Sindaci del Casentino, volontari delle associazioni, genitori e nonni hanno voluto esprimere solidarietà alla famiglia del piccolo. L'autopsia e le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per chiarire definitivamente le cause del decesso e verificare eventuali responsabilità. La tragedia del piccolo Leo ha scosso l’intero Casentino, alimentando il bisogno di verità e sicurezza nelle strutture per l’infanzia.

Categoria: cronaca
18:46
Pino Insegno si commuove a 'Ciao Maschio': "Mamma mi manca ogni giorno"
(Adnkronos) - Pino Insegno si commuove a 'Ciao Maschio': "Mamma mi manca ogni giorno. Quando è morta, io debuttavo a teatro la sera stessa. Il giorno dopo nasce mio figlio. Tre, quattro giorni che non mi hanno fatto respirare. Mamma manca sempre. Veniva al mercato sottobraccio con me, orgogliosa del figlio conosciuto. Sognava per me una famiglia, dei nipoti", ricorda il conduttore con la voce spezzata e gli occhi pieni di lacrime, ospite di Nunzia De Girolamo nella puntata in onda sabato 15 novembre alle 17:05 su Rai 1.
Seduto di fronte a Nunzia, Insegno ripercorre il dolore del "no" che gli ha cambiato la vita: "Il 'no' più doloroso? Quando stavo per realizzare il sogno di mio padre, diventare un calciatore professionista. Ero a un passo e mi hanno fatto fuori. Non per un infortunio: mi hanno fatto fuori. Piansi l’ultima volta lì e poi quando nacque mio figlio". Poi ricorda il rapporto speciale con Maurizio Costanzo: "Una sera avevo quasi quaranta di febbre. Chiamai per dire 'Maurizio, non ce la faccio'. E lui 'selezione naturale'. Ho preso due tachipirine e sono andato. Lui era così: presente, esigente, unico".
Alla domanda della conduttrice su un errore imperdonabile risponde con sincerità: "No. Rifarei tutto. Nel bene e nel male. E nel male non ho fatto molto. Altrimenti, soprattutto in questo periodo, sarebbe uscito sui giornali. Per tanti motivi", conclude.

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Diabete e alimentazione: ecco la 'positive nutrition' per una dieta non punitiva
(Adnkronos) - Per i quasi 4 milioni di italiani con diabete il rapporto con l'alimentazione può essere complicato. Un aiuto per gestire la prevenzione e la patologia limitando lo stress arriva dalla cosiddetta 'positive nutrition', ovvero la valorizzazione degli aspetti positivi del cibo. "Anche da un punto di vista psicologico seguire stili alimentari specifici può essere complicato. La positive nutrition può essere quindi un supporto, soprattutto nel caso del diabete, in quanto promuove equilibrio e benessere senza rinunce", spiega Luca Piretta, medico gastroenterologo, nutrizionista e docente all’Università Campus Biomedico di Roma che, in occasione della Giornata mondiale del diabete, che si celebra oggi, propone, insieme all'Unione italiana food- Gruppo edulcoranti, sui consigli per una corretta gestione di questa patologia.
"Gli edulcoranti - continua Piretta - possono essere un valido strumento, perché offrono, nell’ambito di una dieta equilibrata e variegata, la possibilità di concedersi il piacere del dolce senza compromettere i livelli di zuccheri semplici che non devono superare il 15% del fabbisogno energetico totale giornaliero. Seguendo il criterio della positive nutrition, la voglia di dolce non va punita. Di fatto è una risposta naturale del nostro organismo ed ha un effetto edonistico nello stimolare aree cerebrali del piacere e della gratificazione. Il problema è l’assunzione eccessiva di zuccheri semplici, mentre eliminare completamente il dolce o considerarlo un nemico può generare frustrazione. Per questo va gestita con equilibrio e in modo consapevole, anche con l’aiuto dei dolcificanti e soprattutto nel caso del diabete". Va però chiarito che non è la voglia di dolce in sé a determinare la malattia: anche chi consuma dolci con moderazione può essere a rischio se altri fattori, come l’eccesso di peso, la sedentarietà o un’alimentazione squilibrata, interferiscono con il metabolismo.
Ma ecco i 5 consigli pratici messi a punto da Piretta per conciliare salute e gusto, anche con l'uso di dolcificanti:
1) Assecondare la voglia di dolce con moderazione. È possibile soddisfare questo desiderio adottando criteri equilibrati che non compromettano la salute. Impariamo a moderare le dosi e la frequenza, anche su consiglio del medico. In questo senso, gli edulcoranti possono rappresentare uno strumento utile, sostituendo parte degli zuccheri semplici e permettendo di gustare alimenti e bevande dolci senza alterare i livelli di glicemia e senza rinunciare alla gratificazione e alla piacevolezza del gusto:
2) Non saltare i pasti, ma anzi distribuirli nell’arco della giornata. La pianificazione dei pasti aiuta a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e a rispettare i ritmi circadiani, fondamentali soprattutto per chi convive con il diabete. Fare colazione, pranzo e cena regolari, con spuntini nutrienti tra i pasti principali, contribuisce a evitare picchi glicemici e favorisce un equilibrio energetico più costante.
3) Distrarsi con l’attività fisica regolare. Combinare esercizi aerobici, come camminata veloce, corsa, nuoto o ciclismo, con attività di resistenza, come pesi o elastici, aiuta a distrarsi e favorisce l’assorbimento del glucosio da parte dei muscoli, riducendo l’insulino-resistenza e supportando il controllo del peso corporeo. Anche attività relativamente più blande, come yoga, ginnastica o aerobica in acqua, sono valide alternative per chi inizia a praticare sport o ha limitazioni fisiche. L’importante è muoversi con costanza, integrando l’attività fisica nella routine quotidiana.
4) Approcciarsi in modo positivo all’alimentazione. Privilegiare alimenti nutrienti e gustosi permette di conciliare salute e piacere. Varie verdure, cereali integrali, proteine magre e grassi insaturi supportano il metabolismo e la salute del microbiota intestinale, contribuendo al benessere generale.
5) Controllare i livelli di glucosio. Monitorare regolarmente la glicemia consente di verificare l’impatto delle scelte alimentari e dell’attività fisica, permettendo di aggiustare la strategia nutrizionale in maniera personalizzata. Questo approccio aiuta a prevenire picchi o cali e sostiene una gestione efficace del diabete giorno dopo giorno.

Categoria: cronaca
00:05
In Italia sempre più single? Lo dice anche il mercato delle case
(Adnkronos) - Casa e single, un binomio sempre più diffuso in Italia. L'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato il mercato immobiliare delle persone che vivono da sole evidenziando che si tratta di un segmento di mercato in espansione. Questo sentiment, confermato dai dati provenienti dalle agenzie del Gruppo, è ulteriormente corroborato dai dati Istat, secondo cui la semplificazione delle strutture familiari, accentuatasi nell’ultimo decennio, è tale che nel 2023-2024 le famiglie composte da persone sole sono salite al 36,2%. A Milano si tocca il 57% delle famiglie monocomponenti.
Il mercato immobiliare, pertanto, dovrà tenere in evidenza questi dati anagrafici per affrontare il futuro. Infatti, si prevede che in Italia, nel 2050 una famiglia su cinque sarà formata da una coppia con figli, mentre il 41,1% sarà composta da persone sole. Si tratta di una sfida rilevante per gli operatori immobiliari che dovranno pensare a soluzioni abitative in grado di soddisfare le esigenze del nuovo assetto sociale.
Nel primo semestre del 2025 le compravendite realizzate dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa hanno messo in evidenza un leggero aumento delle compravendite immobiliari realizzate da single, passati dal 31,5% del primo semestre del 2024 al 32,8% dello stesso periodo del 2025. La quota di acquirenti single in Italia continua quindi a crescere, solo l’anno scorso si registrava una lieve contrazione, ma quest’anno la percentuale ha ripreso a salire. La percentuale media di acquirenti single nelle grandi città sale al 37,8%, con punte che superano il 40% in città come Milano, Torino e Genova.
Quanto al motivo dell’acquisto è interessante notare come sia in calo la percentuale di acquisti per investimento, attualmente al 14,8%, in contrazione rispetto ad un anno fa quando si raggiungeva il 17%. L’abitazione principale rimane il target primario degli acquisti da parte di single e nel 2025 si attesta all’81,8% sul totale delle compravendite. Sempre bassa invece la percentuale di acquisti di case vacanza, attualmente cuba il 3,4%, quota molto simile a quelle registrate negli anni precedenti. Le tipologie più compravendute dai single sono i trilocali (35,1%), seguiti dal bilocale (32,1%).
In crescita la quota di acquisto di quattro locali che, per la prima volta nel 2025, raggiunge quasi il 13%. I dati sul ricorso al credito restituiscono un maggior ricorso a capitale proprio (52,1%), con una quota però in calo rispetto ai due anni precedenti quando si arrivava al 59%. Di conseguenza in questa prima parte dell’anno aumenta la percentuale di acquirenti single che hanno fatto ricorso al credito, si sale quasi al 48% rispetto al 41% dell’anno precedente.
Sul versante delle locazioni i single rappresentano il 48,3% di chi sceglie di locare un immobile, si tratta della quota più alta mai registrata a partire dal 2019. La percentuale di single che affitta per scelta abitativa è 60,9%, quota stabile rispetto all’anno precedente. Stabili anche le percentuali di affitti a studenti universitari (6,9%) e lavoratori trasfertisti (32,2%).

Categoria: cronaca
00:05
Ucraina-Russia, "Putin e Zelensky in crescente difficoltà sul campo e al governo": l'analisi di Tricarico
(Adnkronos) - La guerra tra Russia e Ucraina si avvia a tagliare il traguardo dei 4 anni. In un quadro che appare quasi cristallizzato, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky guidano due paesi che, per motivi diversi, sono alle prese con problemi sempre meno gestibili. Ad accendere i riflettori sul conflitto e sulle sue ramificazioni, per l'Adnkronos, è il generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare e attuale presidente della Fondazione Icsa.
"Non credo ci sia alcuno in grado di elaborare valutazioni accurate sulla situazione al fronte russo ucraino e tantomeno sulle prospettive militari a breve termine -afferma-. Il polso della situazione può essere tastato solo stando in teatro, le fonti aperte, quelle pubbliche, sono più diversificate ma forse per questo più insidiose e spesso veicoli di disinformazione e propaganda. Stesso discorso per i social".
"Ciò premesso - prosegue - non si sbaglia se si valutano i fondamentali della guerra in corso, che vedono ambedue i contendenti in palese e crescente difficoltà. Ambedue a corto di uomini, la cui vita continua ad interessare poco, seppure a differenti gradi di umana malvagità. Certamente più bieco Putin, il quale può anche contare su contingenti significativamente più estesi da reclutare. Sistemi d’arma carenti per gli ucraini, imprecisi e vulnerabili per i russi. Colpire in maniera indiscriminata non è solo una scelta barbara ma rivela l'indisponibilità, nelle quantità e nella tipologia, di armi efficaci".
"Zelensky poi resta fondamentalmente impossibilitato a colpire in profondità obiettivi decisivi per la capacità militare russa, sia per la resistenza americana a fornire i missili Tomahawk sia per quella europea e di altri donatori a dare i propri missili da crociera, con i quali Kiev potrebbe comunque penetrare maggiormente e con maggiore efficacia le retrovie russe. Inoltre ambedue si debbono far carico di problemi di altro tipo, Zelensky della sua 'mani pulite' che Putin proverà ad amplificare quale fattore di debolezza ucraino, mentre per Putin le sanzioni in atto e quelle che verosimilmente verranno cominceranno a mordere in maniera più fastidiosa ed efficace".
In definitiva - conclude il generale - non è da escludere che ci troviamo ancora di fronte ad una fase tattica altalenante, vissuta già altre volte, con contenuti progressi sul campo, un tiro alla fune in cui nessuno cede ma arretra di poco o cerca di guadagnare terreno. Con sullo sfondo uno scenario in progressivo logoramento per ambedue. L'auspicio è che prima o poi le crescenti difficoltà di ambedue divengano meno convenienti di un accordo pur ritenuto iniquo".

Categoria: internazionale/esteri
23:31
Trump abbassa dazi su carne, banane, caffè e pomodori
(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato venerdì un ordine esecutivo per abbassare i dazi statunitensi sulle importazioni agricole come carne bovina, banane, caffè e pomodori, mentre il suo governo è sotto pressione da parte degli elettori alle prese con l'aumento del costo della vita. L'amministrazione Trump ha deciso che alcuni prodotti agricoli saranno esentati dai dazi "reciproci" imposti quest'anno - per contrastare comportamenti ritenuti sleali - dopo aver valutato questioni quali la capacità interna degli Stati Uniti di produrre determinati beni. Gli altri dazi in vigore continueranno ad essere applicati.
"Ho stabilito che alcuni prodotti agricoli non dovrebbero essere soggetti ai dazi reciproci" introdotti ad aprile, ha spiegato il presidente degli Stati Uniti nell'ordine. L'elenco include prodotti che gli Stati Uniti non possono coltivare, o possono coltivare in quantità insufficienti a soddisfare il proprio fabbisogno, come caffè, tè, banane e altri frutti tropicali, e pinoli. Ma include anche tagli di carne bovina, in un momento in cui il prezzo di questa carne ha raggiunto livelli record nel Paese.
Nel frattempo il viceportavoce della Casa Bianca Kush Desai, intervistato da Sky Tg24, ha smentito con decisione le ricostruzioni secondo cui l’amministrazione Trump avrebbe avviato un’azione contro i produttori italiani di pasta. “Esiste un’indagine antidumping sulla pasta italiana in corso dal 1996 e ci sono frequentemente revisioni annuali di questa indagine. C’è stata una revisione annuale su richiesta di una delle parti coinvolte e che il Dipartimento del Commercio ha richiesto alcune semplici informazioni ai produttori italiani di pasta per calcolare il dazio appropriato”.
"Molte di queste aziende non erano pienamente conformi a quella richiesta di dati e per questo il Dipartimento non è stato in grado di svolgere pienamente il normale processo di revisione. Da qui la determinazione preliminare di un dazio del 92%, che si somma al 15% di tariffe, arrivando a una tariffa del 107%", sottolinea Desai. "È una valutazione preliminare. Hanno ancora mesi, fino a gennaio, prima che venga finalizzata, per presentare quei dati e modificare questo dazio". Il viceportavoce ha poi insistito sulla natura non politica del procedimento: "Non è un’iniziativa dell’amministrazione Trump. Che si tratti del presidente Trump, Joe Biden o Mr. Magoo, questo è un processo giudiziario indipendente, che non può essere influenzato politicamente. È stabilito dal Congresso per legge".
Quali le aziende coinvolte? “Parliamo di La Molisana, Garofalo e altre. Queste imprese rappresentano solo circa il 16% di tutta la pasta italiana esportata negli Stati Uniti. La grande maggioranza della pasta consumata dagli americani è prodotta direttamente negli Stati Uniti", aggiunge Desai. In ogni caso, eventuali dazi colpirebbero “solo una manciata di aziende che, per qualunque ragione, non stanno rispettando una richiesta molto semplice. Se avessero rispettato la richiesta di dati, come fanno da molti anni — circa 30 — non saremmo qui. Il Dipartimento del Commercio ha contattato queste aziende in più occasioni dicendo ‘Ci manca questo dato, ci manca quell’altro dato’ e queste aziende non hanno risposto”. Quanto agli scenari, Desai non si sbilancia sulla tariffa finale: “Non posso prevederlo o stimarlo. Il dazio viene calcolato da funzionari dal Congresso, non da singoli politici”.
Il governo statunitense ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la Svizzera per ridurre dal 39% al 15% i dazi doganali imposti lo scorso agosto ai prodotti elvetici. Lo ha confermato a Cnbc il rappresentante degli Stati Uniti per il Commercio, Jamieson Greer. Il Consiglio federale svizzero ha definito l'accordo "una soluzione trovata insieme" e ha ringraziato il presidente Donald Trump per il suo "impegno costruttivo" nella trattativa.

Categoria: internazionale/esteri
23:12
Morto John Beam, il 'coach di Netflix' ucciso a Oakland
(Adnkronos) - John Beam, 66enne coach di football Laney College di Oakland, è morto dopo le ferite da arma da fuoco riportate nell'attacco subito ieri. Beam è stato protagonista della serie 'Last Chance U', che su Netflix ha raccontato le vicende della squadra di football del community college californiano nella stagione 2020. Bean ricopriva l'incarico di direttore delle attività sportive al Laney College dopo aver guidato la squadra di football come head coach a 2 titoli.
La polizia ha arrestato una persona per l'omicidio di Beam, il coach sarebbe stato ucciso in un attacco mirato. La vittima e il killer a quanto pare si conoscevano ma, secondo le dichiarazioni rese da collaboratori di Beam, non c'erano rapporti particolari.
Beam è stato per decenni una figura di riferimento per la comunità di Oakland e per tutta la Bay Area. Per oltre 20 anni ha lavorato nel al Laney, piccolo college spesso trampolino di lancio per studenti-atleti che hanno proseguito le carriere in college Ncaa - di livello superiore sia sul piano accademico che sportivo - e poi nella NFL. Attualmente due giocatori plasmati da Beam, i fratelli Nahshon e Rejzohn Wright, giocano nella National Football League con le maglie di Chicago Bears e New Orleans Saints.

Categoria: sport
22:49
La7, Mentana conduce "tg daltonico" per problema alle luci
(Adnkronos) - Enrico Mentana conduce un "tg daltonico" su La7. L'edizione delle 20 del telegiornale, condotta dal direttore, incappa in un problema tecnico: l'impianto delle luce in studio va in tilt e bisogna ricorrere alle luci d'emergenza con un effetto 'crepuscolo'. "In conclusione ci dobbiamo scusare", dice Mentana ai telespettatori nel segmento finale del notiziario.
"E' stato un telegiornale daltonico da parte nostra perché si è rovinato l'apparato delle luci dello studio. Non sappiamo bene cosa sia successo - dice Mentana -. Abbiamo trasmesso, non solo per quello che avete visto, in condizioni di emergenza. Capita, si fa tutto in diretta e non tutto ci accompagna come dovrebbe. Non è colpa di nessuno, grazie per averci seguito".

Categoria: cronaca
21:09
Roma, 27enne precipitato da b&b: musica e viaggi le passioni di Leonardo Fiorini
(Adnkronos) - La musica come punto di riferimento, i video autoprodotti con gli amici e i viaggi raccontati sui social: erano le passioni di Leonardo Fiorini, di Isola del Liri, in provincia di Frosinone, il 27enne morto dopo essere precipitato dal balcone di un b&b in via San Calepodio, a Monteverde.
Fiorini aveva frequentato il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Sora, insieme a David Stojanovic, l’amico che era con lui nell’appartamento ieri sera. Un rapporto che il 27enne aveva descritto sui social in modo diretto: per lui, Stojanovic era un “fratello”. I due avevano prenotato la stanza del b&b per un soggiorno di tre giorni. Sui suoi profili social, Fiorini si presentava con una frase che riassumeva una passione radicata: "Dio benedica la musica".
Con alcuni amici aveva realizzato anche due videoclip autoprodotti, “Ametista” e “Sanguina”, progetti amatoriali che riflettevano l’interesse per il pop, il rap e girati proprio nella provincia ciociara in cui è cresciuto. Accanto alla musica, dai social emergevano i suoi viaggi più recenti: foto dalla Svezia e da Ponza, e un album di stories dedicato alla natura, con immagini di montagne, mare e giornate all’aperto.
Sulla vicenda sta indagando la procura di Roma, che ha aperto un fascicolo per omicidio e sta cercando di ricostruire con precisione cosa sia accaduto ieri sera. Fiorini è precipitato dal balcone dell’appartamento al terzo piano. Stojanovic, che ora si trova ai domiciliari, ha riferito agli inquirenti di aver tentato di impedirgli di lanciarsi ma le testimonianze dei vicini, raccolte dagli investigatori, raccontano di una presunta lite avvenuta poco prima della caduta. Nell’appartamento è stato trovato anche dell'hashish e per questo la procura ha disposto esami tossicologici.

Categoria: cronaca
20:43
Il primo esercito di robot, l'annuncio dalla Cina
(Adnkronos) - Il primo 'esercito' di umanoidi arriva dalla Cina. La Ubtech Robotics, azienda che si definisce leader nel settore degli 'humanoid robots', con un video ha presentato l'esercito di Walker S2, i robot che verranno consegnati a partner e clienti. "Il futuro dell'automazione industriale è qui", annuncia la Ubtech con una clip che risulta per certi versi inquietante.
Il Walker S2 viene descritto come "l'unico robot umanoide ad aver ottenuto il premio Platinum ai MUSE Design Awards 2025, a dimostrazione della forza della Cina nell'innovazione della progettazione di robot umanoidi e nelle applicazioni industriali".
Tra le qualità della 'creatura', come evidenzia la carta d'identità diffusa dall'azienda, spicca la capacità di cambiare autonomamente la batteria. Il Walker S2 può compiere l'operazione in 3 minuti e per questo può operare 24 ore al giorno senza mai fermarsi. Da solo.
Il robot umanoide è alto 1,76 e pesa 70 chili. Si muove alla velocità di 2 metri al secondo. Si piega avanti e indietro, può ruotare completamente il busto. E' ambidestro, con una mano può afferrare oggetti pesanti e può sollevarne anche con un solo dito. Insomma, secondo la Ubtech Robotics, il lavoratore ideale.

Categoria: internazionale/esteri
20:41
Atp Finals, spettacolo anche in musica con Fiorella Mannoia. Il messaggio contro la violenza sulle donne
(Adnkronos) - Luci, il tennis dei maestri e grande musica alle Atp Finals di Torino. Nel consueto Music Break della Inalpi Arena, che accompagna la pausa del pubblico tra il secondo match di doppio di giornata e l'ultimo match di singolare, a esibirsi è stata Fiorella Mannoia. L'artista ha incantato gli appassionati presenti con alcuni dei suoi grandi successi, dando spazio a un messaggio significativo. Per il gran finale della sua esibizione ha scelto "Quello che le donne non dicono", capolavoro del 1987.
Il brano, che si sarebbe dovuto concludere con "È difficile spiegare... Certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui... Con le nostre notti bianche, ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro... sì" si è trasformato in un'occasione per lanciare un appello contro la violenza sulle donne. Anziché chiudere il brano con un "sì", la cantante ha finito con un "forse". Aggiungendo, poi "non è detto che sia sì, potrebbe essere anche no. E come dico sempre, quando una donna dice no è no. Con qualsiasi vestito si trovi, in qualsiasi situazione si trovi e in qualsiasi condizione.

Categoria: sport
20:24
Cassazione: "Chiamare sindaco 'Cetto La Qualunque' non significa diffamarlo"
(Adnkronos) - Chiamare un sindaco 'Cetto La Qualunque' "rientra nel diritto di critica, nella forma di satira" e non rappresenta dunque una diffamazione. Lo sottolineano i giudici della Quinta sezione penale della Cassazione in una sentenza con la quale hanno assolto dall'accusa di diffamazione un cittadino abruzzese che aveva definito il sindaco con il nome del personaggio, creato da Antonio Albanese.
Per i supremi giudici "la reputazione non si identifica con la considerazione che ciascuno ha di sé o con il semplice amor proprio, ma con il senso della dignità personale - si legge nella sentenza- in conformità all'opinione del gruppo sociale di riferimento, secondo il particolare contesto storico". Una personalità politica "ha certamente diritto a che la sua reputazione sia protetta, anche fuori dell'ambito della vita privata, ma gli imperativi - scrivono i giudici - di questa protezione devono essere bilanciati con gli interessi della libera discussione delle questioni politiche e le eccezioni alla libertà di espressione richiedono una interpretazione stretta".
In questo caso l'appellativo rivolto al sindaco "non appare un immotivato attacco denigratorio, finalizzato a svilirne pubblicamente la figura umana e professionale" ma richiama un personaggio "notoriamente inesistente, dunque, nella forma scherzosa e ironica proprio della satira, pur se connotata da un tono sferzante che integra l'esercizio della critica politica".
Cetto La Qualunque è stato il protagonista del film 'Qualunquemente' del 2011. L'imprenditore, latitante all'estero, al ritorno nel suo paese Marina di Sopra si candida per difendere le ricchezze e i beni accumulati con abusi e manovre illecite. "Daremo 1000 euro a persona", dice il candidato in una delle scene principali. Alla reazione tiepida della platea, rilancia: "Duemila euro". Il fulcro della campagna elettorale è riassunta da una battuta: "Porteremo barche di pilu, navi cariche di pilu. Insommamente, fortissimamente pilu... Mi è stato chiesto cosa intendo fare per i poveri bisognosi se vengo eletto: una beata minchia!".

Categoria: cronaca
20:06
Forum risk management, presidente 'più risorse e innovazione con tecnologie e Ia'
(Adnkronos) - "Al Forum chiederemo più risorse per il sistema sanitario, però spingeremo anche sul terreno di innovare: innovare i percorsi clinici, innovare i percorsi organizzativi, innovare il lavoro dei medici e degli infermieri. Ecco la centralità delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale che oggi possono essere lo strumento e l’occasione per una grande innovazione del sistema sanitario. Su questo c’è anche un premio: abbiamo già 30-40 progetti di aziende sanitarie". L’obiettivo è "spingere le aziende sanitarie a fare i conti con questa grande opportunità". Così Vasco Giannotti, presidente del Forum risk management in sanità, anticipa all’Adnkronos Salute i contenuti della ventesima edizione, in calendario ad Arezzo dal 25 al 28 novembre 2025, che "nasce da una ricerca molto impegnativa che Gutenberg ha fatto insieme al ministero della Salute e all’Agenzia sanitaria delle regioni (Agenas) sui temi della prevenzione del rischio in sanità e della promozione della salute del paziente. Alla fine di questa ricerca abbiamo chiamato a raccolta i professionisti della sanità per presentare" i risultati. "C’è stato un grande successo - spiega Giannotti - Da lì nasce il Forum, che poi mano a mano è cresciuto, passando dalla sicurezza delle cure a tutti i grandi temi della governance del sistema sanitario e dell’innovazione, per cercare appunto di adeguare la qualità dei servizi ai bisogni concreti dei cittadini". (VIDEO)
Il programma del 20° Forum risk management in sanità è "molto ricco e molto articolato - sottolinea Giannotti - Ci sono più di 80 sessioni scientifiche, 20 tavoli di lavoro, 1500 relatori. La ricchezza e il successo del Forum stanno proprio in questa grande comunità che si ritrova, che discute e che condivide proposte. Una caratteristica del Forum - aggiunge - è quella di attingere - soprattutto dal mondo dei professionisti della sanità, dei dirigenti della sanità, in dialogo con le istituzioni sanitarie regionali e nazionali - idee, proposte e soluzioni" per rispondere a "questo grande bisogno di innovazione del sistema sanitario. Ecco perché - rimarca - daremo a tutti la possibilità non solo di partecipare, ma di proporre la propria idea e le proprie proposte".
L’ambizione dell’evento è "di essere un’occasione per cercare di dare una mano, un contributo" perché il "nostro sistema sanitario - uno dei più belli del mondo - riesca non solo a resistere ma a migliorarsi, perché il cittadino ha bisogno di avere più vicinanza, più prossimità delle cure per i suoi bisogni, sia di sanità che di assistenza". Per questo l’auspicio è che le proposte condivise "possono essere raccolte in dei position paper, in dei documenti da presentare dopo il Forum alla Conferenza delle Regioni, alle Commissioni parlamentari e al Governo".

Categoria: salute
20:06
Alex Britti, l'ex compagna rompe il silenzio: "Basta notizie false, chiedo un po' di pace per mio figlio"
(Adnkronos) - Rompe il silenzio Nicole Pravadelli, ex compagna di Alex Britti, all'indomani della sentenza che l'ha condannata a sei mesi di reclusione (con pena sospesa) per il reato di interferenze illecite nella vita privata del cantante. All’Adnkronos la donna smentisce categoricamente le ricostruzioni mediatiche circolanti sulla vicenda, definendole false e dannose per la serenità del figlio di otto anni.
Il Tribunale di Roma ha ritenuto Pravadelli colpevole di aver utilizzato un baby monitor, destinato al controllo del figlio, per spiare la vita intima di Britti. Tuttavia, è proprio sull'utilizzo di quel video che si concentra la replica della donna.
"La cosa che mi preme dire, visto che è in tutti i titoli e non rappresenta la realtà, è che io abbia usato questo video per richiedere un affido esclusivo", ha dichiarato Pravadelli. "È assolutamente falso. L'affido esclusivo non l'ho mai richiesto nella causa civile. Anzi, è stato richiesto dalla controparte, che chiedeva il collocamento prevalente presso il padre". La richiesta di Britti, precisa la donna, "gli è stata negata dal giudice della Corte d'Apello perché non aveva nessuna motivazione".
Pravadelli spiega che il video fu allegato a un'istanza per anticipare un'udienza, con l'obiettivo di "dimostrare che la situazione in casa era talmente conflittuale e negativa, in primis per il bambino, che non c'era tempo da aspettare". La donna smentisce anche la circostanza che lei vivesse a Milano: "Vivevamo sotto lo stesso tetto, nella casa familiare". Un'altra precisazione riguarda l'origine del procedimento penale. Contrariamente a quanto riportato da alcune testate, non sarebbe stato un giudice a insospettirsi. "In realtà, tutto parte da una denuncia-querela sporta nei miei confronti dal signor Britti", afferma.
Annunciando l'intenzione di fare appello dopo aver letto le motivazioni della sentenza, Pravadelli esprime amarezza per l'impatto della vicenda sulla sua vita e su quella del figlio. "Questa notizia viene strumentalizzata continuamente, senza tenere conto che si parla di un bambino di 8 anni che ha diritto a un'infanzia normale e non a essere sbattuto in prima pagina per un gossip becerissimo".
E aggiunge: “Mi sento in dovere di parlare, perché le conseguenze di questa narrazione mediatica ricadono dolorosamente su di me e, soprattutto, su mio figlio. Ogni giorno affronto una realtà pesante: vado a prendere mio figlio a scuola e incrocio gli sguardi di altri genitori che mi giudicano o mi negano il saluto. Viviamo in un quartiere piccolo, una comunità dove tutti si conoscono, e questo amplifica la pressione. È una situazione allucinante, resa insostenibile dal fatto che la gente basa il proprio giudizio su menzogne”.
"Ci tengo a sottolineare, anche se non posso espormi più di tanto, che questa vicenda si inserisce in un contesto di tensioni elevatissime", aggiunge. E conclude con un appello: "Chiedo un po' di pace per me e mio figlio".

Categoria: cronaca
19:51
Atp Finals, Auger-Aliassime batte Zverev e si regala la semifinale contro Alcaraz
(Adnkronos) - Felix Auger-Aliassime è l’ultimo semifinalista alle Atp Finals di Torino. Il canadese ha battuto Alexander Zverev in due set, con il punteggio di 6-4 7-6 (7-4) in due ore e sei minuti. Auger-Aliassime raggiunge così Jannik Sinner, Alex De Minaur e Carlos Alcaraz al penultimo atto del torneo, in cui sfiderà proprio il numero uno al mondo domani sera alle 20:30.
Il primo set scorre on serve e la differenza la fanno i turni di servizio, con scambi ridotti al minimo. Si arriva al 5-4 per Auger-Aliassime, che poi chiude il game e il parziale al quarto set point. Zverev accusa il colpo ed è scoraggiato. Nel secondo set Auger-Aliassime va subito al comando tenendo la battuta e Zverev rischia di perderla soprattutto nel sesto game, quando poi chiude il gioco alla quarta occasione utile. Si arriva al 6-6 e serve il tie-break per decretare l’ultimo semifinalista. La spunta il canadese, che mette il punto a una stagione deludente per Zverev e si regala un'altra serata da big alla Inalpi Arena.
Nell'altra semifinale di domani Sinner sfida De Minaur alle 14.

Categoria: sport
19:42
Diabete tipo 1, ok a nuova terapia per rallentare la malattia
(Adnkronos) - In arrivo una nuova terapia per rallentare il diabete di tipo 1. Via libera dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) al primo trattamento di una nuova classe per ritardare l'insorgenza della malattia.
L'ente regolatorio Ue ha raccomandato il rilascio dell'autorizzazione all'immissione in commercio nell'Unione europea per Teizeild (teplizumab), un anticorpo che ritarda la progressione della malattia riducendo il ritmo dell'autodistruzione delle cellule beta pancreatiche da parte del paziente.
Viene somministrato per infusione endovenosa una volta al giorno per 14 giorni consecutivi e posticipa significativamente il passaggio allo stadio 3 del diabete di tipo 1, fase in cui compaiono normalmente i sintomi e sono necessarie iniezioni giornaliere di insulina per gestire i livelli di glicemia. Il trattamento è raccomandato negli adulti e nei bambini a partire dagli 8 anni di età con diabete di tipo 1 di stadio 2. L'ok dell'Ema a questa nuova arma terapeutica è arrivato proprio nella Giornata mondiale dedicata alla 'malattia del sangue dolce', che si celebra il 14 novembre.
Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune cronica in cui il sistema immunitario distrugge le cellule beta del pancreas che producono insulina, ormone che regola la glicemia (zucchero). Di conseguenza, il glucosio si accumula nel sangue e causa molteplici sintomi, come sete, fame, minzione frequente, perdita di peso, stanchezza.
Nel tempo, può colpire i principali organi, tra cui cuore, vasi sanguigni, nervi, occhi e reni. La malattia spesso inizia durante l'infanzia, ma può manifestarsi a qualsiasi età e progredisce in tre fasi.
La necessità di quotidiane iniezioni di insulina, e in generale la gestione della patologia rappresentano un onere significativo per i pazienti, in particolare per i bambini e per chi si prende cura di loro. Ritardare l'insorgenza dello stadio 3, soprattutto nei più piccoli, è utile nella cura del diabete.
Si stima che 2,2 milioni di persone nell'Ue convivano con il diabete di tipo 1 e attualmente non esistono trattamenti autorizzati per ritardare o curare la malattia.
Teizeild è stato supportato dal programma PRIority MEdicines (Prime) dell'Ema, che fornisce un supporto scientifico e normativo tempestivo e potenziato ai farmaci che hanno un potenziale specifico per rispondere ai bisogni medici insoddisfatti dei pazienti. La raccomandazione si basa sui risultati di uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, condotto su 76 pazienti con diabete di tipo 1 in stadio 2.
Il tempo mediano per lo sviluppo di diabete in stadio 3 è stato di 50 mesi nei pazienti trattati con teplizumab e di 25 mesi nei pazienti trattati con placebo. Venti (45%) dei 44 pazienti trattati con teplizumab hanno sviluppato diabete di tipo 1, rispetto a 23 (72%) dei 32 pazienti trattati con placebo durante lo studio (follow-up mediano di 51 mesi). Inoltre, i risultati di diversi altri studi mostrano che il trattamento con teplizumab ha preservato significativamente la funzionalità delle cellule beta pancreatiche rispetto al trattamento con placebo.
Gli effetti collaterali più comuni segnalati con Teizeild sono stati bassi livelli di vari tipi di globuli bianchi (linfociti, leucociti e neutrofili), rash e bassi livelli di bicarbonato nel sangue, che possono causare acidosi metabolica (eccesso di acido nell'organismo). La reazione avversa grave più frequente segnalata nel 2% dei pazienti è stata la sindrome da rilascio di citochine, una condizione grave che causa febbre, vomito, respiro corto, mal di testa e ipotensione. "Le informazioni sul prodotto e il piano di gestione del rischio del farmaco includono adeguate misure di mitigazione del rischio", informa l'Ema.
Il parere positivo, adottato dal Comitato per i medicinali a uso umano Chmp dell'Ema, rappresenta una tappa intermedia, ricorda l'ente regolatorio. Ora il parere sarà inviato alla Commissione europea per l'adozione di una decisione sull'autorizzazione all'immissione in commercio a livello Ue. Una volta concessa l'autorizzazione all'immissione in commercio, le decisioni in merito a prezzo e rimborso saranno infine prese a livello di ciascuno Stato membro.

Categoria: cronaca
19:40
Meloni: "Con noi l'Italia è tornata credibile. In manovra nessun aiuto ai ricchi"
(Adnkronos) - Giorgia Meloni chiude la campagna elettorale a Napoli in vista delle regionali del 23 e 24 novembre e pone anche la manovra economica 2026 e le questioni nazionali al centro del comizio. "La verità è che con noi l'Italia è tornata una nazione seria, credibile e ammirata nel mondo - ha affermato – Abbiamo riacceso il motore di questa nazione, riportando i conti in ordine dopo decenni di sprechi e di soldi gettati dalla finestra. Abbiamo garantito una stabilità che è la precondizione di qualsiasi sviluppo e di qualsiasi crescita".
Noi del centrodestra, aggiunge, "non siamo semplicemente una squadra affiatata. Noi siamo una comunità umana e politica". "Siamo persone che stanno insieme per scelta e siamo persone che stanno insieme per scelta e con orgoglio qui a Napoli, in Campania, per sostenere la candidatura di un altro grande militante politico che si chiama Edmondo Cirielli" dice.
Al referendum sulla giustizia "non votate pensando di sostenere il governo o di andare contro il governo, per due ragioni. Il governo rimarrà in carica fino alla fine della legislatura e chiederà, poi, di essere giudicato sul complesso del lavoro che ha svolto. La seconda cosa è ricordare sempre che i governi passano, ma le leggi - particolarmente quelle costituzionali - rimangono e incidono sulla vostra vita". Quella sulla separazione delle carriere "è una riforma attesa da decenni, che nessuno era riuscito a portare a termine prima di noi. Una riforma di buon senso, necessaria, non per punire la magistratura, come qualcuno dice, ma al contrario per liberarla dal giogo delle correnti politicizzate e per valorizzarne il merito. Perché, come ci dice la nostra Costituzione, che tutti citano ma pochi hanno letto, ogni cittadino ha diritto a un giudice terzo e imparziale".
Con la legge di Bilancio, ha poi spiegato, "abbiamo aggiunto la riduzione dell'aliquota per i redditi che vanno da 28 a 50mila euro. La sinistra si sbraccia, si straccia le vesti, perché stiamo aiutando i ricchi. Come se chi guadagna 2.500 euro al mese, ha un mutuo da pagare, magari mantiene tre figli e ci paga le bollette, fosse un ricco da mazzolare. È gente che, tendenzialmente, non si può permettere una barca da ormeggiare in un'area riservata e preclusa ai cittadini comuni, perché si sa che queste sono le prerogative di quelli che facevano la lotta alla casta...".
Critiche poi alla proposta della sinistra di introdurre una patrimoniale: "La sinistra propone una novità: la patrimoniale. La patrimoniale perché bisogna colpire i ricchi. Ma la domanda che mi pongo è questa: siccome si dice che noi con la manovra abbiamo favorito i ricchi - e quindi per loro si intendono persone che guadagnano 2.500 euro al mese - a questa gente vogliamo applicare la patrimoniale? Chiaritecelo cortesemente dalla sinistra, perché sarebbe interessante. Fermo restando che, ovviamente, finché governiamo noi questa nazione, queste ricette bizzarre e tardo-comuniste non passeranno..." assicura Meloni.
Per le regionali in Campania "niente è scritto. Siamo nati per stravolgere ogni pronostico. Lo abbiamo fatto molte volte. Dicevano che non saremmo mai arrivati a governare questa nazione, e invece la governiamo. Poi dicevano che saremmo durati al massimo sei mesi, e siamo diventati il terzo governo più longevo della storia d'Italia" conclude.
"La Campania può essere il motore di sviluppo del Mezzogiorno e il Mezzogiorno in questi ultimi due anni ha dimostrato di poter essere la locomotiva d'Italia". E' quanto ha detto la premier Giorgia Meloni, chiudendo il comizio del centrodestra a Napoli in vista delle elezioni regionali del 23 e 24 novembre. "Troppo a lungo si è parlato di un Sud da compatire, da assistere, da sopportare. Beh, chi lo dice non conosce questa terra. Chi lo dice non conosce questa gente. Questa terra non è un problema da risolvere, è semmai una civiltà millenaria da celebrare, un patrimonio da difendere, una grandezza che va riconquistata insieme".
"Grazie alla Zes unica, agli investimenti in infrastrutture, alla riforma delle politiche di coesione, alle misure per sostenere l'occupazione, grazie al dinamismo delle imprese e dei lavoratori di questo territorio, il Pil e l'occupazione nel Sud negli ultimi due anni sono cresciuti più della media nazionale". "L'energia che raccolgo qui oggi è un'energia particolare. È l'energia di una città magnifica, di una regione unica che non deve chiedere scusa a nessuno. Voglio dire anche questo perché noi abbiamo letto troppo a lungo le narrazioni che vedevano e che volevano questo popolo rassegnato, piegato" sottolinea.
Dopo la decisione di abbassare la soglia per l'applicabilità della custodia cautelare a 14 anni "dissero che volevamo i bambini in carcere, ma la verità è che abbiamo un altro obiettivo. L'obiettivo è liberarli dal giogo della camorra, che usa come manovalanza ragazzi sempre più giovani proprio perché non sono punibili. Non consentiremo alla camorra di distruggere intere generazioni, non consentiremo che usi dei bambini per i suoi sporchi comodi".
Edmondo Cirielli è "un padre amorevole, un militante instancabile, un amministratore capace, un uomo di governo autorevole, un carabiniere rigoroso, un patriota appassionato, un uomo orgoglioso del Sud e un mio amico. Una persona che da sempre sa mettere il destino della sua terra e della sua gente prima del proprio destino personale". "Andate in ogni piazza, in ogni quartiere, in ogni strada della Campania e parlate di questo: parlate di Edmondo Cirielli, del nostro programma, delle nostre idee, di ciò che desideriamo costruire anche in questa terra fiera e orgogliosa". "Raccontate che c'è un'alternativa alla rassegnazione, un'alternativa ai fallimenti, al clientelismo, alle prese in giro, alle fritture di pesce per ottenere voti, ai voltagabbana, a chi ha rinnegato tutto pur di sedere su una poltrona. E raccontate che quell'alternativa si chiama centrodestra, si chiama Fratelli d'Italia, si chiama Edmondo Cirielli" aggiunge Meloni.
In territori come questo "troppo spesso la politica ha dimostrato di considerare i cittadini non così intelligenti, prendendosi gioco di loro, come ha fatto chi vi prometteva che potevate ristrutturare gratuitamente le vostre case" e poi ha lasciato "un debito da pagare di 120 miliardi di euro. Risorse che potevano essere investite in sanità, formazione, educazione per i vostri figli, lavoro e molte altre priorità".
"Qualche giorno fa Vincenzo De Luca si vantava dei risultati strabilianti della Campania nella gestione delle liste d'attesa - ricorda Meloni -. Dice De Luca che qui, per le visite urgenti o brevi, la copertura è al 100% dei richiedenti e da questo deduce che la Campania è la prima Regione d'Italia per smaltimento delle liste d'attesa. E aggiunge che, testuale, 'la quantità di scemenze che ho dovuto ascoltare è insopportabile', perché evidentemente noi siamo tutti scemi e il genio si indispettisce. Solo che questo, per chi conosce i dati, si chiama gioco delle tre carte".
De Luca "cita volutamente solo le prestazioni urgenti e brevi, che sono notoriamente una parte limitata del totale e in cui quasi tutte le Regioni hanno tassi di rispetto dei tempi prossimi al 100%. Quello che, invece, non dice è cosa accada nelle altre classi, cioè in quella differita e programmata, che normalmente costituiscono circa l'80% delle prestazioni totali. Lui non ve lo dice, ma io sì. In queste prestazioni, purtroppo, la Campania continua ad avere ritardi molto superiori alla media nazionale".
"Diceva Roberto Fico che il modello De Luca non rappresenta il futuro della Campania. Oggi però è pronto a perpetuare quel modello. Vorrei chiedere a Roberto Fico se il modo di governare di De Luca va bene così com'è e se va perpetuato". "Il Movimento 5 Stelle lo ha descritto per anni come un sistema clientelare, che soffocava le persone oneste in Campania. Mentivano allora, oppure hanno deciso che alla fine era meglio far parte di quel sistema piuttosto che combatterlo, perché delle due l'una: le due cose non stanno insieme", ha rimarcato Meloni. "Se non fosse una cosa serissima, sarebbe quasi esilarante, perché oggi abbiamo quello che era ritenuto il più impresentabile degli impresentabili, che va a chiedere i voti per un altro che considerava un incapace. E quello che era additato come un incapace va a chiedere i voti per colui che diceva essere un impresentabile. Uno vorrebbe dire 'la commedia napoletana', ma la commedia napoletana è una cosa molto più nobile di quello che stiamo vedendo qui..." aggiunge riferendosi a Vincenzo De Luca e Roberto Fico.

Categoria: politica
19:29
Consorzio Formaggi Valtellina Casera e Bitto compie 30 anni
(Adnkronos) - Il Consorzio di tutela dei formaggi Valtellina Casera e Bitto compie trent’anni di attività (1995-2025). Una tappa chiave per fare un bilancio del percorso di valorizzazione di due produzioni di nicchia diventate il simbolo della tradizione casearia valtellinese e un volano economico per il territorio: dalla nascita del Consorzio e delle Dop, la produzione è più che quadruplicata, passando dalle prime 58.457 forme marchiate del 1996 (5.709 per il Bitto e 52.748 per il Valtellina Casera) alle 236.741 del 2024. Oggi Bitto e Valtellina Casera sono tra i prodotti più identitari della Valtellina e la seconda voce dell’agroalimentare Dop del territorio dopo la Bresaola: impattano per 15,9 milioni di euro sull’agroalimentare della Provincia di Sondrio (+98% rispetto a 10 anni fa), con un valore al consumo di 29,3 milioni di euro. Due Dop solide, che hanno saputo tenere nel tempo alta la qualità e la tradizione della Valle, dando lavoro a 133 allevamenti,13 caseifici (di cui 6 acquirenti primari/cooperative) e 16 stagionatori per il Valtellina Casera e a 50 alpeggi produttori e 10 stagionatori per il Bitto, a testimonianza delle ricadute positive sul territorio delle due Dop in termini di occupazione e di indotto. A renderlo noto il Consorzio di Tutela durante i festeggiamenti del suo trentennale a Sondrio, nell’ambito della tavola rotonda 'DOP economy, fra tradizione e innovazione, un pilastro del settore agroalimentare italiano e dei flussi turistici', cui hanno partecipato, tra gli altri, Massimo Sertori, assessore Regione Lombardia con delega alla Montagna, Ettore Prandini, presidente Coldiretti, Giovanni Guarneri, vicepresidente Afidop, Cesare Baldrighi, presidente di Origin, l’antropologo Marino Niola e Maurizio Folini, pioniere dell’elisoccorso sulle vette degli Ottomila sull’Himalaya.
"I passi in avanti compiuti in trent’anni dal Consorzio - commenta il presidente Marco Deghi, testimone dell’intero percorso che ha portato l’ente, unico in Italia a tutelare due denominazioni così strettamente connesse, fino ai risultati di oggi – ci rendono orgogliosi. Oggi le nostre due Dop sono sempre più note e stanno raccogliendo importanti riconoscimenti dal mercato: il Bitto ha raddoppiato il proprio valore negli ultimi dieci anni, mentre il Valtellina Casera oggi viaggia su un prezzo medio di circa due euro al chilo in più rispetto al formaggio latteria (+33%). Segnali chiari di una crescita che premia qualità, tradizione e dedizione a un mestiere eroico, ma anche il lavoro di squadra realizzato in questi anni. Partendo da queste basi vogliamo guardare avanti. In vista di Milano Cortina 2026, di cui il Distretto agroalimentare di qualità della Valtellina è partner, vogliamo costruire sinergie forti con gli altri prodotti a denominazione del territorio", ha sottolineato.
"Tra le sfide -ha continuato- quella di ampliare l’offerta sulla grande distribuzione: nelle vaschette, dove salumi e formaggi si contendono lo spazio, dobbiamo farci trovare pronti, uniti e riconoscibili sotto il marchio Valtellina. Vogliamo crescere, e per farlo serve rafforzare e ampliare la produzione del Valtellina Casera, gettando le basi per un nuovo disciplinare che estenda l’areale (al Pian di Spagna e Colico) e risponda alle esigenze dei tempi moderni. Questo è il nostro impegno prioritario: garantire al Valtellina Casera regole moderne e coerenti con le esigenze attuali del mercato e dei consumatori", ha sottolineato.
"Infine, ci attende un’ulteriore sfida altrettanto stimolante: portare i nostri prodotti all’estero. Puntando in primis all’export europeo, in crescita del 15% nel 2024: perché è lì che risiede il nostro futuro. Dalla Germania e dalla Francia arrivano segnali molto positivi, grazie a un’intensa attività di promozione già avviata quest’anno nelle principali fiere. Siamo solo all’inizio, ma ci sono tutti i presupposti per costruire gradualmente un mercato che rappresenta il futuro di questa Valle", ha concluso.
Il trentennale è stata l’occasione per fare il punto anche sulla stagione positiva del Bitto 2025, con 45 alpeggi coinvolti nel 2025 e una produzione sostanzialmente in linea con quella del 2024. Bene anche il Valtellina Casera: dopo un ottimo 2024 che ha registrato un +8,9% a volume (oltre 221mila forme prodotte) +10,3% a valore alla produzione (13,2 milioni di euro), nei primi 9 mesi ci attestiamo a 174.320 forme con un + 2,89% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Debuttano inoltre nuove pelure celebrative del trentennale, in commercio con il nuovo logo dove il numero 30 si fonde visivamente con il territorio e con il marchio Valtellina Casera e Bitto, a rappresentare un legame profondo e duraturo tra prodotto e origine.
“Il lavoro trentennale del Consorzio Valtellina Casera e Bitto è la prova concreta di come un sodalizio che nasce dall’unione di produttori al servizio del territorio possa generare valore, qualità e riconoscibilità ben oltre i confini della Valle", ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Regione Lombardia, Alessandro Beduschi in un messaggio al Consorzio.
"I numeri in crescita raccontano una storia di successo, ma soprattutto testimoniano la forza della Dop economy: un sistema che valorizza le radici locali e al tempo stesso si apre ai mercati internazionali, difendendo il reddito degli allevatori e l’identità dei territori. Da assessore regionale all’agricoltura, ma anche in qualità di presidente di Arepo, l’associazione europea delle Regioni con Denominazioni d’Origine, vedo in esempi come questo l’essenza di un modello che vogliamo sempre più valorizzare: una rete capace di coniugare tradizione, sostenibilità e competitività. La Lombardia è orgogliosa di realtà che sanno guardare avanti senza perdere la propria autenticità. Bitto e Valtellina Casera sono molto più che due formaggi: sono il simbolo di un’economia che cresce partendo dalla montagna, dal lavoro e dal saper fare delle nostre comunità", ha concluso.
Per l’assessore con delega a Enti locali, montagna, risorse energetiche e utilizzo risorsa idrica, Massimo Sertori: “Oggi celebriamo trent’anni dalla nascita del Consorzio Valtellina Casera e Bitto, protagonisti nella scrittura dei disciplinari e dell’ottenimento della Dop. Possiamo dire a consuntivo, certificato dai numeri, che tale progetto ha preservato e qualificato prodotti di grande qualità nati dalla storia e dalla tradizione delle genti valtellinesi, che hanno fatto di necessità virtù", ha sottolineato.
"Tali prodotti -ha spiegato- non sono solo buoni, riconosciuti e ricercati in tutta Italia, ma ti portano immediatamente verso un vissuto che inesorabilmente si amalgama con un territorio, un paesaggio straordinario, ma allo stesso tempo anche faticoso. Penso al lavoro in alpeggio, penso ai sacrifici, alla fatica e alla dedizione che tutte le persone coinvolte nell’attività hanno fatto e continuano ad esercitare. Bitto e Casera, infatti, solo un eccellente prodotto enogastronomico e l’intera filiera che li produce genera economia e concorre al mantenimento di un territorio straordinario come quello delle nostre Valli. Coniugare storia, cultura, identità, qualità, lavoro, essendo sempre aggiornati rispetto alle esigenze dei tempi, preservando la tradizione, è una sfida molto difficile ma questa storia ha dimostrato di essere possibile", ha concluso.
Per il vicepresidente di Afidop, Giovanni Guarneri: “Celebrare i trent’anni di Valtellina Casera e Bitto Dop significa rendere omaggio a un’eredità italiana che affonda le radici nella tradizione degli alpeggi e che è parte dell'importante patrimonio caseario a denominazione di origine lombardo e nazionale, un pilastro per l’economia agroalimentare lombarda. L’evento ‘Dop economy, fra tradizione e innovazione’ coglie perfettamente il punto: la tutela della nostra unicità territoriale è il nostro vantaggio a livello mondiale”.
Per il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini: “I prodotti a Denominazione di origine rappresentano un patrimonio del Paese e la punta più avanzata di una filiera agroalimentare allargata che ha raggiunto il valore di 707 miliardi, con specialità che hanno conquistato tutti i principali mercati mondiali. Non dobbiamo però dimenticare che le produzioni Dop e Igp potrebbero dare un impulso ancora più forte alle esportazioni e alla crescita del Paese, se gli accordi internazionali riuscissero finalmente a fermare la contraffazione alimentare che danneggia il Made in Italy”.
Per il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi: “Gli oltre 20 miliardi di valore della produzione italiana della Dop Economy, che coinvolge quasi 200.000 imprese, non rappresentano solo la forza dell’economia reale del vero e autentico Made in Italy, ma raccontano anche la straordinaria capacità dei Consorzi di tutela. Sono loro che, in questi anni, hanno saputo organizzare le filiere nei territori, mantenendo un dialogo costante con le comunità locali, come dimostrano i 30 anni di attività del Consorzio di tutela Valtellina Casera e Bitto”.
Per l’antropologo Marino Niola: “Bitto e Valtellina Casera sono due straordinari emblemi del Made in Italy alimentare, che, prima ancora di essere un semplice economia produttiva, è una sintesi della storia e della geografia di un territorio. La Dop consacra processi sociali ed economici che hanno origine nelle comunità di montagna e nel loro modo di produrre: ciò aggiunge all'eccellenza gastronomica un plus fatto di umanità e di identità. Oggi il mercato ricerca soprattutto le tipicità capaci di evocare un particolare modo di vivere, un sentiment, un modo di abitare poeticamente la terra. Non a caso il miglior modo di conoscere un territorio è mangiarlo, in particolar modo se il territorio genera come nel caso del Bitto e Valtellina Casera, un modello di sostenibilità, rivelando il doppio legame esistente fra tradizioni locali, vocazioni produttive e forme di vita in comune. La tradizione non è quindi intesa come un deposito inerte di forma del passato ma come un motore di ricerca che rielabora continuamente i materiali del passato per trasformarli in ipotesi di futuro. Questo è, in sintesi, il volto umano del consorzio e il suo legame con i sogni e i bisogni della collettività e insieme il suo ruolo nel fare comunità”, ha concluso.
Il trentennale è stata l’occasione per ribadire anche il ruolo centrale delle Dop per il turismo e nell’economia di montagna. Secondo l’Osservatorio italiano del turismo montano jfc nel 2024, il turismo montano italiano ha generato un giro d’affari di 24 miliardi di euro, con prospettive di ulteriore crescita grazie alle Olimpiadi del 2026 con previsioni del +7,5% dei visitatori internazionali. In questo scenario la Valtellina conquista le posizioni di testa nella classifica, con Livigno e Bormio per la prima volta sedi delle gare di sci alpino a Milano Cortina 2026. Un contesto unico per promuovere i prodotti locali, complice la passione degli italiani per l’enogastronomia locale e per la montagna. Se da un lato, tra i motivi della passione in crescita per la montagna compare la grande offerta di sport e attività (52,73%), per il 64,3% la montagna è l’ideale per provare i piatti tipici locali tra malghe, rifugi e baite. Seguono, quasi a pari merito, la possibilità di fare escursioni (63,7%) o la ricerca di benessere e relax (63%). A confermare la centralità dell’enogastronomia anche la recente indagine realizzata da Swg 'Valtellina taste of emotion. Indagine di mercato sul percepito e il posizionamento del brand' per conto della Cciaa di sondrio, che evidenzia come un italiano su 3 sia fan della montagna e come le escursioni naturalistiche (71%, in particolare dai Baby Boomers 81%), e le degustazioni enogastronomiche (51%) siano tra le attività più apprezzate. Un trend ancora più forte in Valtellina: il territorio si posiziona a metà classifica tra le località montane più note, grazie a Livigno e Bormio visitate dalla metà dei fan della montagna nazionali.

Categoria: economia
19:21
Ucraina, Crosetto: "Assurdo non continuare ad aiutare Kiev"
(Adnkronos) - "Assurdo non continuare ad aiutare l'Ucraina". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso della conferenza stampa dopo la riunione a Berlino dei ministri della Difesa in formato E5, con omologhi di Francia, Germania, Polonia e Regno Unito.
Crosetto ha ricordato che "l’Italia continuerà a fornire supporto civile e militare: oltre 100 milioni di euro di aiuti umanitari, inclusa la consegna – il prossimo mese – di generatori elettrici indispensabili alla capitale ucraina per affrontare l’inverno ormai alle porte". Ha inoltre annunciato di aver "firmato il dodicesimo pacchetto di aiuti militari", che sarà illustrato al Copasir prima della consegna all’Ucraina. "Il nostro sostegno a Kiev non si ferma e non si fermerà" ha sottolineato il ministro. "Stiamo contribuendo a proteggere scuole, ospedali, abitazioni e cittadini dal 93% degli attacchi russi. Sarebbe impensabile non proseguire, anzi: dobbiamo fare il possibile per aumentare il nostro aiuto a un Paese che sta semplicemente difendendosi da un’aggressione ingiustificata".
Rispondendo a una domanda sulle parole del vicepremier Matteo Salvini sugli aiuti a Kiev e sui rischi di alimentare la corruzione, il ministro afferma di capire "le preoccupazioni di Salvini, ma io non giudico un Paese per due corrotti, così come gli americani e gli inglesi, che sono sbarcati in Sicilia, non hanno giudicato l'Italia per la presenza della mafia, ma sono venuti ad aiutare gli altri italiani, quelli onesti". "È la stessa cosa che facciamo noi in Ucraina, cerchiamo di aiutare quei poveri civili che subiscono il 93% di attacchi da parte dei russi - ha concluso - E ci auguriamo che tutti i delinquenti ucraini vengano messi in galera assieme ai russi, possibilmente".
Parlando con i giornalisti a Napoli a margine di un sopralluogo al porto, Salvini aveva posto l'accento sugli scandali legati alla corruzione che coinvolgono il governo ucraino: "Non vorrei che con i soldi dei lavoratori e dei pensionati italiani si andasse ad alimentare ulteriore corruzione", hadetto. "La via di soluzione è quella indicata dal Santo Padre e da Trump, ovvero dialogo, mettere intorno a un tavolo Zelensky e Putin e far tacere le armi. Non penso che l'invio di altre armi risolverà il problema e mi sembra che quello che sta accadendo nelle ultime ore, con l'avanzata delle truppe russe, ci dica che è interesse di tutti, in primis dell'Ucraina, fermare la guerra".
Salvini ha aggiunto che "allungare questo percorso di morte non aiuta nessuno. Poi saranno Zelensky e Putin intorno al tavolo a decidere fino a dove fermarsi, territorialmente parlando. Pensare che mandare armi in Ucraina significa che l'Ucraina possa riconquistare i terreni perduti e' ingenuo quantomeno".

Categoria: politica
18:53
Terna, al via quarta edizione master del Tyrrhenian Lab
(Adnkronos) - Si inaugura oggi la quarta edizione del Master “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, promosso da Terna in collaborazione con le Università degli Studi di Cagliari, Palermo e Salerno, nell’ambito del progetto Tyrrhenian Lab. Il Master, che è stato prorogato di ulteriori due anni, ha preso il via nei tre atenei coinvolti: a Palermo sono intervenuti il Presidente di Terna, Igor De Biasio, il Direttore Strategia, Digitale e Sostenibilità di Terna, Francesco Salerni e il Rettore dell’Università, Prof. Massimo Midiri; a Salerno il Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna, nonché Presidente e Coordinatore Scientifico del Tyrrhenian Lab, Francesco Del Pizzo, e il Rettore dell’Università, Prof. Virgilio D’Antonio; a Cagliari il Direttore Risorse Umane di Terna, Daniele Amati, il Direttore Ingegneria e Realizzazione di Progetto di Terna, Maria Rosaria Guarniere e il Prorettore Vicario dell’Università, Prof. Gianni Fenu. (VIDEO)
"Il Tyrrhenian Lab non è solo un progetto formativo: è un investimento concreto nel futuro del nostro Paese. Con la quarta edizione del Master, rinnoviamo il nostro impegno a formare nuove generazioni di professionisti altamente qualificati, capaci di gestire la trasformazione energetica e digitale del sistema elettrico italiano”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. “Le centinaia di candidature per l'accesso al Master confermano il grande interesse verso questa iniziativa. Vogliamo offrire ai giovani laureati non solo un’opportunità di crescita professionale, ma anche la possibilità di contribuire attivamente allo sviluppo dei territori da cui provengono. Siamo convinti che la transizione energetica sia una sfida che si vince insieme, con competenza e impegno. Il Tyrrhenian Lab è una dimostrazione di come Terna intenda essere protagonista di questo cambiamento", ha concluso l’Ad di Terna.
Il Tyrrhenian Lab si conferma, per il quarto anno, un centro di formazione di eccellenza per garantire lo sviluppo di competenze avanzate legate alla digitalizzazione e alla transizione energetica. Il progetto è strettamente connesso al Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino lungo circa 970 chilometri che unirà Campania, Sicilia e Sardegna. L’opera consentirà di incrementare la capacità di trasporto di energia, contribuendo a migliorare la sicurezza, l’adeguatezza e la flessibilità della rete elettrica di trasmissione nazionale.
Il Master del Tyrrhenian Lab, articolato in 11 moduli e un project work finale per un totale di 60 crediti formativi, ha riscosso un costante e crescente interesse da parte delle studentesse e degli studenti, frutto anche della campagna di talent attraction & acquisition lanciata dal gestore della rete elettrica nazionale, al fine di individuare e coinvolgere giovani qualificati, interessati a partecipare al Master: il progetto formativo è passato infatti dalle 170 candidature della prima edizione alle circa 400 dell’attuale.
Tra gli iscritti al bando, 57 sono stati selezionati per accedere al percorso che, una volta terminato, porterà all’assunzione da parte di Terna nelle tre regioni coinvolte, contrastando così l’abbandono delle aree del Sud per motivi professionali.
L’elevato numero di iscrizioni permette anche di delineare il profilo dei giovani candidati che, prevalentemente, hanno meno di 30 anni e provengono da percorsi di studio Stem, in particolare da Ingegneria energetica e nucleare, elettrica, meccanica e gestionale. Si registra inoltre un forte aumento delle candidature femminili, +27% rispetto alla scorsa edizione.

Categoria: economia
18:48
Arezzo, 5 maestre indagate per il bimbo di 2 anni soffocato all'asilo
(Adnkronos) - Cinque avvisi di garanzia sono stati notificati ad altrettante maestre dell'asilo nido 'Ambarabà Ciccì Coccò' di Soci, frazione del comune di Bibbiena (Arezzo), dove mercoledì scorso è morto il piccolo Leonardo Ricci, due anni e mezzo, soffocato dal laccetto della felpa impigliato in un ramo mentre giocava nel cortile. L'atto, disposto dalla Procura di Arezzo, è necessario per consentire alle indagate di partecipare all'autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni, probabilmente martedì 18 novembre, su disposizione della pubblico ministero Angela Masiello, titolare del fascicolo di indagine con la procuratrice Gianfederica Dito.
L'inchiesta, aperta per omicidio colposo, mira a chiarire la dinamica dell'incidente e le eventuali responsabilità legate alla vigilanza dei bambini. Tra le educatrici indagate c'è anche quella che per prima ha soccorso il piccolo, ricoverata sotto choc subito dopo l'accaduto. Le cinque maestre raggiunte dall'avviso di garanzia, secondo quanto ha appreso l'Adnkronos, avrebbero avuto il compito di vigilare sui piccoli fino a 36 mesi. I magistrato cercano di capire se ci sono state negligenze e omissioni nei loro comportamenti.
Secondo le prime ricostruzioni, Leonardo non stava correndo, ma potrebbe essersi arrampicato sugli arbusti della piccola area verde esterna alla scuola, soprannominata dai genitori "il bosco". Qui il cappuccio della sua felpa si sarebbe impigliato a un ramo, causando il soffocamento. Gli investigatori dei carabinieri di Bibbiena stanno cercando di stabilire quanto tempo sia trascorso prima che qualcuno si accorgesse della tragedia e se l'area fosse adeguatamente visibile e sicura.
Al momento dell'incidente, tra le ore 11 e le 12, nell'asilo erano presenti 60 bambini e 14 operatori, tra educatrici, assistenti e personale di cucina, secondo quanto precisato dalla cooperativa Koinè, che gestisce la struttura. La cooperativa ha inoltre sottolineato che il rapporto numerico tra personale e bambini era conforme alla normativa vigente e che il personale era professionalmente formato e aggiornato. La pianta coinvolta nell'incidente faceva parte di un progetto didattico e riceveva manutenzione costante.
La scuola è sotto sequestro e i carabinieri della compagnia di Bibbiena stanno acquisendo anche immagini da una telecamera privata affacciata sul cortile. Parallelamente, la cooperativa ha istituito una commissione interna per ricostruire ogni dettaglio dell’accaduto, collaborando pienamente con la magistratura.
La comunità di Soci è rimasta profondamente scossa. Nella serata di giovedì 13 novembre circa duemila persone hanno partecipato a una fiaccolata in memoria di Leonardo, tra lumini, peluche e preghiere, partendo dalla chiesa di San Niccolò fino al giardino dell'asilo. Sindaci del Casentino, volontari delle associazioni, genitori e nonni hanno voluto esprimere solidarietà alla famiglia del piccolo. L'autopsia e le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per chiarire definitivamente le cause del decesso e verificare eventuali responsabilità. La tragedia del piccolo Leo ha scosso l’intero Casentino, alimentando il bisogno di verità e sicurezza nelle strutture per l’infanzia.

Categoria: cronaca
18:46
Pino Insegno si commuove a 'Ciao Maschio': "Mamma mi manca ogni giorno"
(Adnkronos) - Pino Insegno si commuove a 'Ciao Maschio': "Mamma mi manca ogni giorno. Quando è morta, io debuttavo a teatro la sera stessa. Il giorno dopo nasce mio figlio. Tre, quattro giorni che non mi hanno fatto respirare. Mamma manca sempre. Veniva al mercato sottobraccio con me, orgogliosa del figlio conosciuto. Sognava per me una famiglia, dei nipoti", ricorda il conduttore con la voce spezzata e gli occhi pieni di lacrime, ospite di Nunzia De Girolamo nella puntata in onda sabato 15 novembre alle 17:05 su Rai 1.
Seduto di fronte a Nunzia, Insegno ripercorre il dolore del "no" che gli ha cambiato la vita: "Il 'no' più doloroso? Quando stavo per realizzare il sogno di mio padre, diventare un calciatore professionista. Ero a un passo e mi hanno fatto fuori. Non per un infortunio: mi hanno fatto fuori. Piansi l’ultima volta lì e poi quando nacque mio figlio". Poi ricorda il rapporto speciale con Maurizio Costanzo: "Una sera avevo quasi quaranta di febbre. Chiamai per dire 'Maurizio, non ce la faccio'. E lui 'selezione naturale'. Ho preso due tachipirine e sono andato. Lui era così: presente, esigente, unico".
Alla domanda della conduttrice su un errore imperdonabile risponde con sincerità: "No. Rifarei tutto. Nel bene e nel male. E nel male non ho fatto molto. Altrimenti, soprattutto in questo periodo, sarebbe uscito sui giornali. Per tanti motivi", conclude.

Categoria: spettacoli











































