Live Streaming
ULTIM'ORA
00:26
Attacco a Gerusalemme, spari contro bus: grave un 12enne
(Adnkronos) - Un ragazzino di dodici anni è rimasto gravemente ferito in una sparatoria vicino a Gush Etzion a sud di Gerusalemme. Altre quattro persone sono rimaste ferite nell'attacco, che l'Idf sospetta di matrice terroristica. Secondo le prime ricostruzioni, un uomo avrebbe fatto fuoco contro l'autobus 291 partito da Beitar Illit e diretto a Gerusalemme. È in corso la caccia all'uomo che, dopo la sparatoria, è fuggito a bordo di una Bmw verso Hebron. Circondata l'area con posti di blocco.
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede un cessate il fuoco immediato e incondizionato a Gaza. La risoluzione, adottata tra gli applausi con 158 voti favorevoli, 9 contrari e 13 astensioni, chiede "un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente" e "il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi", simile al testo bloccato qualche settimana fa in Consiglio di Sicurezza da un veto americano.
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha detto al capo del Pentagono Lloyd Austin che ''in questo momento c'è la possibilità di arrivare a un accordo che consenta, si spera, il rilascio di tutti gli ostaggi'' ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. E, tra questi, ''anche degli ostaggi americani''.
Nove civili palestinesi, tra cui la giornalista Iman Al-Shanti e suo figlio Bilal, sono stati uccisi in una serie di raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa Wafa spiegando che cinque civili, tra cui la giornalista e suo figlio, sono stati uccisi in un raid aereo che ha colpito un edificio residenziale nel quartiere di Sheikh Radwan a Gaza City. Un civile è stato poi ucciso nel campo sfollati di al-Maghazi e un'altra vittima è stata registrata a est di Deir al-Balah. Altri due cittadini sono stati uccisi nella zona di al-Mawasi a ovest di Rafah.
Categoria: internazionale/esteri
00:09
Esplosione Calenzano, escluso sabotaggio: vittima aveva segnalato anomalie
(Adnkronos) - Dai primi rilievi tecnici disposti dalla Procura, non è stato trovato esplosivo nel deposito di carburante Eni a Calenzano (Firenze), quindi, è stato escluso che l'esplosione sia da attribuire a un possibile sabotaggio. L'intero deposito Eni è stato posto sotto sequestro al fine di poter svolgere le indagini tecniche necessarie per stabilire le cause dello scoppio alle pensiline di carico delle autocisterne. Eni, si è appreso da fonti inquirenti, avrebbe chiesto di intervenire per smaltire correttamente le acque potenzialmente inquinanti, ma tutta l'attività di approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione carburanti "deve restare ferma" fino a che le indagini tecniche non saranno concluse.
Secondo una prima ricostruzione sulle cause dell'esplosione, sarebbe avvenuta una fuoriuscita di carburante nella parte anteriore della pensilina di carico, "in qualche modo dovuto alla chiara inosservanza delle rigide procedure previste", dove erano in corso opere di manutenzione affidate a una ditta esterna.
Le conseguenze di tale scellerata condotta - è l'ipotesi della Procura di Prato che conduce le indagini - "non potevano non essere note o valutate dal personale che operava in loco. La circostanza che fosse in atto una attività di manutenzione di una linea di benzina corrobora l'ipotesi che vi siano state condotte connesse all'evento di disastro", come si legge in un atto con cui il procuratore Luca Tescaroli ha ordinato l'acquisizione di documenti presso gli uffici Eni e la ditta che eseguiva i lavori di manutenzione.
La Procura, che indaga per le ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo, lesioni gravi, crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro, ha affidato l'incarico di svolgere questi accertamenti nel deposito, posto sotto sequestro, a due esperti di esplosivi, Roberto Vassale e Renzo Cabrino, che in passato hanno lavorato come periti nell'inchiesta sulla strage di Capaci, con cui Tescaroli aveva già collaborato all'epoca in cui era pm a Caltanissetta.
Agli atti dell'indagine potrebbe finire anche una lettera scritta poco più di due mesi fa da una delle vittime, Vincenzo Martinelli, nella quale l'autotrasportatore 51enne segnalava anomalie proprio alla pensilina di carico 6 del deposito Eni di Calenzano, quella in cui si sarebbe verificata l'esplosione. La lettera è indirizzata alla Bt Trasporti, la società di autotrasporti di cui Martinelli era dipendente, ed era stata scritta per contestare un procedimento disciplinare che la Bt aveva aperto nei confronti del 51enne dopo un mancato carico di carburante.
"Alle 10,30 del 1° ottobre - scriveva Martinelli - mi apprestavo a caricare il secondo viaggio alla corsia 6 del deposito, per un viaggio costituito da 4 scarichi per una durata di circa 5 ore e 30 minuti. Mentre effettuavo il carico, il braccio della benzina non erogava prodotto, per cui mi sono recato presso le sale controllo per risolvere il problema. L’addetto al controllo verificava che effettivamente la corsia non erogava benzina, dopo vari tentativi decidevano di farmi sospendere il carico facendomi staccare tutti i dispositivi". Anomalie segnalate alle 10,21 di lunedì 9 dicembre, pochi istanti prima della deflagrazione, anche da un altro autotrasportatore in coda alle pensiline, che è riuscito a mettersi in salvo, e la cui testimonianza è già stata raccolta dagli investigatori.
Il Comune di Calenzano ha attivato un conto corrente di solidarietà a favore delle famiglie delle vittime. L’iban del conto, presso Unicredit spa, tesoriere del Comune, è IT43Y0200838103000107278108.
"Anche l’abbraccio attraverso un piccolo gesto - ha spiegato il sindaco Giuseppe Carovani in collegamento con il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze - dà voce alla comunità per esprimere vicinanza e memoria delle vittime. Ringrazio i vigili del fuoco, le forze dell'ordine e quanti sono stati preposti a scongiurare esiti ancora più drammatici per quanto accaduto".
Le indagini della magistratura metteranno in evidenza le cause specifiche dell'esplosione. Per Carovani "ci si chiede se la tragedia poteva essere prevenuta. Purtroppo si continuano a usare da anni gli stessi sistemi e tecnologie per carico e scarico delle autobotti. Che su questo ci siano stati pochi avanzamenti è un elemento di riflessione a favore di tecnologie sicure", così come lo è prendere atto della condizione dell'area industriale a servizio della Piana, di Firenze e di Prato. Quando l'impianto Eni fu aperto era in piena campagna anche se era già vicina la ferrovia. "E’ compatibile questo impianto con il contesto attuale e la Piana che è giunta a un livello di saturazione?", ha chiesto Carovani.
Ci vogliono "scelte radicali di pianificazione, in un territorio molto delicato dal punto di vista idrogeologico. Eni rifletta sulla compatibilità con il contesto. Abbiamo chiesto che si apra un tavolo di discussione e di confronto per interventi che possano migliorare questo stato di cose. L’onda d’urto ha investito abitazioni, fabbriche, generando sgomento. Bisogna trarne un insegnamento: quell'impianto è figlio di una stagione che abbiamo alle spalle, di mobilità legata alle fonti fossili. Trovo deleterio resistere alla transizione energetica. Il nostro invito è a interrogarsi sul modello di sviluppo che vogliamo perseguire".
A Calenzano ieri è stato il giorno del lutto cittadino e regionale e della manifestazione dei sindacati per reclamare più sicurezza nei suoi luoghi di lavoro.
Categoria: cronaca
00:08
Siria, Israele e i raid: tra nodo sicurezza e nuovo rischio polveriera
(Adnkronos) - Una campagna di operazioni militari in Siria "eccezionale per forza e portata". Che aggiunge "un'altra pericolosa variabile alla situazione in rapida evoluzione" nel Paese". Scrivono così i giornali americani dopo il crollo del regime siriano di Bashar al-Assad che ha innescato una 'risposta' da parte di Israele, in nome della "sicurezza", con raid contro obiettivi militari e truppe nel Golan siriano per la prima volta in 50 anni. Nessun commento, nessuna reazione, almeno per ora da Hayat Tahrir al-Sham (Hts), il gruppo che ha guidato l'offensiva fulminante delle forze anti-Assad.
Intanto, il Cremlino non risparmia critiche a Israele e torna a insistere per la rapida "stabilizzazione" della Siria, assicurando che Mosca - che negli anni passati è stata tra i principali sostenitori di Bashar al-Assad - è in contatto con tutte le forze politiche attualmente presenti nel Paese arabo. Diversi Paesi arabi hanno accusato di sfruttare la situazione della Siria per occupare altri territori.
La campagna militare israeliana, evidenzia il Nyt, è stata "eccezionale per forza e portata", nel tentativo di "assicurare che chiunque finisca al potere in Siria sia significativamente disarmato". Gli analisti sottolineano come i bombardamenti su vasta scala di questa settimana siano stati molto più ampi e devastanti rispetto a quelli condotti in passato. Hanno colpito anche l'infrastruttura in Siria che l'Iran ha utilizzato per trasferire armi a Hezbollah in Libano. Immagini arrivate ieri dalla Siria mostravano navi affondate, hangar e edifici crollati.
La Repubblica Islamica, ha detto ieri la Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, "è forte e potente e diventerà solo più potente". Israele sta "smantellando l'asse del male dell'Iran", ha replicato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in dichiarazioni apparse come una forma di risposta indiretta all'85enne Khamenei.
"La campagna aerea intensificata, in parallelo alla prima operazione di terra israeliana in territorio siriano dalla guerra dello Yom Kippur del 1973, ha attirato le condanne internazionali e aggiunto un'altra pericolosa variabile alla situazione in rapida evoluzione in Siria, dove i gruppi armati stanno cercando di creare un nuovo ordine politico", scrive il Washington Post.
Il giornale sottolinea come Hts resti per lo più preoccupato dalla gestione della transizione da forza militare a politica, mentre fa i conti con casse vuote e carenza di generi alimentari. Nel Paese, dove restano circa 900 militari americani, altri gruppi armati - come evidenzia il giornale - sono ancora in lotta per l'influenza.
Martedì i militari israeliani hanno confermato di aver effettuato circa 480 raid in Siria in due giorni e il ministro della Difesa, Israel Katz, ha parlato delle attività della Marina, che "ha operato con grande successo la notte scorsa per distruggere la flotta siriana". Israele afferma di distruggere asset per evitare che finiscano in mano agli estremisti.
Tutto dopo anni di raid attribuiti a Israele e mesi in cui si erano intensificate le notizie di operazioni contro depositi di armi di Iran e degli Hezbollah libanesi, che con la Russia di Vladimir Putin sono stati tra i principali sostenitori del leader siriano Bashar al-Assad.
Le operazioni militari israeliane in Siria rischiano di avere "ripercussioni oltre le intenzioni degli israeliani", ha avvertito Ryan C. Crocker, ex ambasciatore Usa in Siria, durante un evento al Middle East Institute. E sul Golan ha chiarito che una presenza a lungo termine nell'area "potrebbe aggiunge benzina al fuoco".
Quindi, è il ragionamento di Crocker, gli israeliani "devono stare molto attenti a non innescare un nuovo attivismo diretto contro di loro".
La Siria sarà con tutta probabilità al centro della prossima visita in Turchia - annunciata da Ankara per venerdì - del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, che negli ultimi giorni ha sentito almeno due volte il capo della diplomazia turca, Hakan Fidan, per parlare degli sviluppi nel Paese arabo.
Era ad Ankara il riferimento di ieri di Khamenei, che non ha puntato direttamente il dito contro la Turchia, ma ha accusato "un Paese vicino della Siria" di aver "chiaramente avuto un ruolo in questa vicenda" e di continuare "ad averlo" nell'ambito di un "complotto" che per la Guida Suprema vede in Usa e Israele "i principali responsabili".
Categoria: internazionale/esteri
00:05
Ucraina-Russia, Orban: "Zelensky rifiuta tregua". Kiev: "Tutto falso"
(Adnkronos) - L'Ucraina rifiuta la tregua di Natale nella guerra con la Russia? Tutto falso. Ad alimentare il caso sono le parole di Viktor Orban. Il premier ungherese monopolizza l'attenzione con una telefonata a Vladimir Putin e chiama in causa Volodymyr Zelensky. Sarebbe stato il presidente ucraino a rifiutare l'ipotesi di una tregua di Natale con scambio di prigionieri.
"Alla fine della presidenza ungherese dell'Ue, abbiamo compiuto nuovi sforzi per la pace. Abbiamo proposto un cessate il fuoco a Natale e uno scambio di prigionieri su larga scala. È triste che il presidente Zelensky abbia chiaramente respinto ed escluso questa possibilità. Abbiamo fatto quello che potevamo", le parole di Orban.
A stretto giro, Kiev ha smentito categoricamente di aver affrontato il tema con Orban, che a luglio ha fatto visita a Zelensky nella capitale ucraina e si è sostanzialmente proposto come mediatore senza nessun mandato dell'Ue.
Il consigliere della presidenza ucraina Dmytro Lytvyne, in un messaggio ai media, ha giudicato totalmente prive di fondamento le esternazioni di Orban: "Come sempre, la parte ungherese non ha discusso con l'Ucraina e, come sempre, l'Ungheria non ha avvertito Kiev dei suoi scambi con Mosca", si legge nel messaggio.
Zelensky, del resto, anche nei recenti incontri con il nuovo presidente americano Donald Trump e con il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito la posizione di Kiev: per dire sì ad una tregua e fermare la guerra servono garanzie e, in particolare, serve l'invito della Nato all'Ucraina, che ritiene indispensabile agganciarsi al treno dell'Alleanza Atlantica.
Orban ha fornito la sua versione dopo il contatto diretto con il Cremlino. "Ho avuto una conversazione telefonica di un'ora con il presidente Putin. Queste sono le settimane più pericolose della guerra Russia-Ucraina. Stiamo adottando tutte le misure diplomatiche possibili per sostenere un cessate il fuoco e colloqui di pace", ha scritto il premier ungherese su X dopo il colloquio con il presidente russo.
Anche il Cremlino ha reso nota la telefonata spiegando che Putin e Orban si sono scambiati i loro punti di vista sulla situazione in Ucraina. Il premier ungherese, che lunedì ha visto Donald Trump a Mar-a-Lago, ha proposto una "soluzione politico diplomatica" grazie ai suoi "contatti con i dirigenti occidentali". Putin ha denunciato "la linea distruttiva del regime di Kiev" che esclude una soluzione pacifica del conflitto.
Zelensky ha bollato tutto come propaganda e ha chiosato ironicamente: "Ci auguriamo tutti che Viktor Orban non chiami Assad a Mosca per ascoltare anche le sue lezioni lunghe un'ora", ha commentato chiamando in causa l'ex dittatore siriano, che dopo la caduta del regime ha chiesto e ottenuto asilo in Russia.
"È assolutamente chiaro che per raggiungere una vera pace e una sicurezza garantita sono necessari la determinazione dell'America, l'unità dell'Europa e l'impegno incrollabile di tutti i partner nei confronti degli scopi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite", ha ribadito il presidente ucraino, che poi, in un riferimento al premier ungherese, ma forse anche al cancelliere tedesco Olaf Scholz che lo scorso mese aveva telefonato al presidente russo, ha ammonito: "Nessuno dovrebbe promuovere la propria immagine a spese dell'unità: tutti dovrebbero concentrarsi sul successo condiviso".
Categoria: internazionale/esteri
00:02
Frontale auto-camion su A10, esplode autocisterna: un morto e 13 intossicati
(Adnkronos) - È di un morto e 13 intossicati il bilancio di un incidente frontale, avvenuto questa sera intorno alle 20.30 nella galleria sulla A10 tra Imperia Est e San Bartolomeo al Mare, che ha visto coinvolti un'auto e un camion cisterna che è esploso. A perdere la vita è stato l'automobilista, mentre il conducente del mezzo pesante è riuscito a mettersi in salvo prima dell'esplosione.
Sul posto stanno intervenendo il personale medico del 118, le ambulanze, i vigili del fuoco, la polizia stradale e gli addetti di Autofiori. Istituite le uscite obbligatorie sia nel casello di San Bartolomeo al Mare che in quello di Imperia Est.
Categoria: cronaca
23:27
Milan vince allo scadere, Stella Rossa bestemmia su X
(Adnkronos) - Una sconfitta difficile da digerire per la Stella Rossa. La squadra serba è stata battuta 2-1 dal Milan nella sesta giornata di Champions League, con i rossoneri che hanno trovato il gol decisivo di Tammy Abraham soltanto nei minuti finali. Dopo il vantaggio di Leao infatti, la Stella Rossa era riuscita a pareggiare nella ripresa grazie a Radonjic.
Il gol dell'ex attaccante del Torino aveva riacceso le speranze serbe, che finora hanno raccolto soltanto tre punti in questa Champions League. La delusione finale è stata grande ed è sfociata anche sui profili ufficiali del club. L'account inglese della Stella Rossa, commentando il gol di Abraham, si è lasciata andare infatti a una bestemmia finale, rigorosamente in italiano.
Categoria: sport
23:17
Milan-Stella Rossa 2-1: Abraham nel finale salva Fonseca
(Adnkronos) - Sospiro di sollievo per Paulo Fonseca. Il Milan batte in extremis la Stella Rossa 2-1, nella sesta giornata di Champions League, grazie al gol all'87' di Tammy Abraham su assist del baby Camarda. I rossoneri avevano trovato il vantaggio nel primo tempo con Leao al 42', ma erano stati raggiunti al 67' dal pareggio dell'ex Torino Radonjic.
L'attaccante inglese regala quindi tre punti fondamentali per la classifica, che ora vede il Milan al 12esimo posto, in piena zona playoff, a quota 12, ma a una sola distanza dall'ottavo posto, che vale l'accesso diretto agli ottavi di finale. Rimane a 3 punti invece la Stella Rossa. Nota stonata della serata gli infortuni, nel corso del primo tempo, a Loftus-Cheek e Morata.
Il Milan fa subito la partita e al 14' Leao ha una grande occasione, ma il portiere avversario Gutesa si supera e devia il tiro, diretto all'angolino del portoghese. Tre minuti più tardi la Stella Rossa si fa vedere con Maksimovic, che prova a battere Maignan ma colpisce la traversa. Il pericolo scampato scuote i rossoneri, con Theo che calcia su punizione ma non trova la porta. Prima della mezz'ora Morata esce per infortunio (come anche Loftus-Cheek per Chukwueze) ed entra Abraham, che sfiora il vantaggio subito di testa, con la palla che scheggia l'incrocio dei pali. Al 42' però arriva il vantaggio del Milan con Rafael Leao, che concretizza un bel contropiede battendo Gutesa dal limite dell'area.
La Stella Rossa rientra aggressiva in campo e al 50' Maignan si deve impegnare per respingere il tiro di Elsnik. Un minuto dopo è Ivanic a tirare dal limite impensierendo il portiere rossonero, ma il pallone si spegne alto. Abraham è uno dei più pericolosi dei suoi e al 53' sfiora il gol. Dal possibile raddoppio ala beffa. Al 66' arriva il pareggio della Stella Rossa con Radonjic, ex attaccante del Torino appena entrato in campo, che da fuori area approfitta di un'ingenuità di Musah in uscita e batte Maignan. L'assedio finale del Milan però alla fine paga e i rossoneri ritrovano il vantaggio all'87' con Abraham, bravo a concretizzare un bell'assist del baby Camarda. Finisce quindi 2-1 a San Siro.
Categoria: sport
23:04
Elon Musk da record, il suo patrimonio supera i 400 miliardi dollari
(Adnkronos) - Elon Musk, considerato l'uomo più ricco del mondo, ha superato i 400 miliardi di dollari di patrimonio. Secondo Bloomberg, il prezzo delle azioni di Tesla è salito di oltre il 65% dall'elezione di Donald Trump all'inizio di novembre. Inoltre, Space X e i suoi investitori hanno concordato di acquistare fino a 1,25 miliardi di dollari di azioni della società, facendo salire il valore dell'azienda spaziale a circa 350 miliardi di dollari.
Secondo Bloomberg, questa transazione ha aumentato il patrimonio personale di Elon Musk di circa 50 miliardi di dollari, portandolo a 440 miliardi.
Categoria: internazionale/esteri
22:51
Juventus-Manchester City 2-0, Vlahovic e McKennie stendono Guardiola
(Adnkronos) - Notte magica per la Juventus allo Stadium. Nella sesta giornata di Champions League, i bianconeri battono il Manchester City 2-0 e conquistano tre punti fondamentali per la propria classifica. Decisivi i gol, tutti nel secondo tempo, di Dusan Vlahovic al 53' e di Weston McKennie al 75'. Con questa vittoria Thiago Motta sale a quota 11 punti rimanendo in piena zona playoff, a sole due lunghezze dall'ottavo posto che vale l'accesso diretto agli ottavi di finale. Rimane a 8 punti invece Guardiola, che continua a vivere il periodo più nero della propria carriera con una sola vittoria in dieci partite.
Pronti via ed è subito il City a prendere in mano il pallino del gioco. La Juventus però pressa alta e limita il palleggio inglese, che non riescono mai a trovare l'imbucata giusta per Haaland. I bianconeri prendono le misure e si rendono pericolosi soprattutto con le accelerazioni di Conceicao, tra i più attivi. La prima vera occasione della partita la costruisce Yildiz, che converge verso il centro e calcia da fuori area, ma senza riuscire a inquadrare la porta. Il City contiua a far girare il pallone da una parte all'altra del camp, con Haaland che prova a far male in mischia ma viene ribattuto. L'attaccante norvegese è pericolosissimo poco dopo, quando si ritrova solo davanti a Di Gregorio ma viene ipnotizzato dal portiere bianconero.
Parte bene la Juventus nel secondo tempo. I bianconeri trovano il vantaggio al 53': Gatti calcia in girata ma trova la parata di Ederson, sul proseguo dell'azione Yildiz mette un bel cross per Dusan Vlahovic, che di testa batte il portiere brasiliano. La reazione del City è affidata a Grealish, che dopo un'azione personale serve Bernardo Silva, ma il suo tiro è ribattuto dalla difesa juventina. Poco dopo ci prova anche De Bruyne, che calcia di poco a lato da fuori area. Il Manchester City aumenta la pressione e colleziona occasioni: Gundogan si crea lo spazio al limite dell'area e calcia a giro, ma trova un'altra ottima parata di Di Gregorio in tuffo. Nel miglior momento dei Citizens però arriva il raddoppio della Juventus: al 75' Weah si invola sulla destra e serve l'inserimento di Weston McKennie, che appena entrato in campo si coordina e in mezza rovescia batte ancora Ederson. Il City prova una nuova reazione ma la Juventus è compatta e non rischia niente. Nel finale proteste inglesi per un presunto tocco di mano di Gatti in area, ma l'arbitro lascia correre. Finisce quindi 2-0 allo Stadium.
Categoria: sport
22:40
Macchinista muore investito da treno nel Reggiano
(Adnkronos) - Un uomo è morto, investito da un treno presso lo scalo merci di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia. La vittima è un macchinista di Mercitalia (Ferrovie dello Stato), che si trovava sui binari quando è sopraggiunto il convoglio. Subito dopo l'incidente, avvenuto intorno alle 20.40, la circolazione sulla linea ferroviaria Milano-Bologna è stata sospesa e sono in corso gli accertamenti dell'autorità giudiziaria.
Matteo Salvini esprime "profondo dolore" per quanto accaduto e ha chiesto una relazione dettagliata dell'accaduto. "Porgo le mie più sincere condoglianze ai suoi cari e a tutti i colleghi", sottolinea Salvini in una nota del Mit.
Categoria: cronaca
21:59
Milan, due infortuni in due minuti: prima si fa male Loftus-Cheek, poi Morata
(Adnkronos) - Doppia tegola per il Milan. Durante il primo tempo della sfida di Champions League contro la Stella Rossa, Paulo Fonseca è stato costretto a effettuare due cambi nel giro di due minuti. Prima è stato Ruben Loftus-Cheek ad accasciarsi a terra al 28' per un problema muscolare. Il centrocampista inglese sostituiva sulla trequarti rossonera Christian Pulisic, anche lui infortunatosi contro l'Atalanta, ed è stato quindi rimpiazzato da Samuel Chukwueze.
Due minuti dopo però, ecco un altro infortunio. Alvaro Morata, reduce da due gol consecutivi, ha avuto la peggio in uno scontro di gioco e ha chiesto il cambio. Al suo posto è entrato Tammy Abraham. Entrambi i giocatori saranno sottoposti agli esami strumentali nelle prossime ore, ma sono da considerare in dubbio per la prossima partita di Serie A contro il Genoa, in programma domenica 15 dicembre a San Siro.
Categoria: sport
21:44
Fbi, si dimette il direttore Wray. Trump: "Gran giorno per America"
(Adnkronos) - Il direttore dell'Fbi Chris Wray si dimetterà il mese prossimo, al termine del mandato dell'amministrazione di Joe Biden. Lo ha reso noto in un comunicato il Federal Bureau of investigation. Nei giorni scorsi, il presidente eletto Donald Trump aveva annunciato la sua intenzione di nominare a capo dell'Fbi Kash Patel, suo fedelissimo, ex procuratore federale, che aveva già ricoperto diversi ruolo nell'ambito della sicurezza nazionale nella prima amministrazione Trump. La fine del mandato di Wray era prevista nel 2027.
"Le dimissioni di Christopher Wray sono un grande giorno per l'America, perché metteranno fine all'uso come arma di quello che è diventato noto come dipartimento di ingiustizia degli Stati Uniti" scrive in un post su Truth Social Donald Trump.
"Non so proprio cosa gli sia successo. Ora ripristineremo lo stato di diritto per tutti gli americani", afferma Trump, ricordando che sotto la direzione di Wray, "l'Fbi ha fatto irruzione illegalmente nella mia casa, senza motivo, ha lavorato diligentemente per l'impeachment e la mia incriminazione illegale e ha fatto di tutto per interferire con il successo e il futuro dell'America".
Ancora il presidente eletto ha denunciato che all'Fbi hanno usato "i loro vasti poteri per minacciare e distruggere molti americani innocenti, alcuni dei quali non saranno mai in grado di riprendersi da ciò che è stato fatto loro". Quindi Trump ha citato Kash Patel, da lui indicato nei giorni scorsi, definendolo "il candidato più qualificato a guidare l'Fbi nella storia dell'agenzia, impegnato a garantire che la legge, l'ordine e la giustizia tornino di nuovo e presto nel nostro Paese".
"Come tutti sanno, ho un grande rispetto per i membri dell'Fbi e loro hanno un grande rispetto per me. Vogliono vedere questi cambiamenti tanto quanto me ma, soprattutto, il popolo americano chiede un sistema di giustizia forte ma equo. Vogliamo riavere la nostra Fbi - ha concluso - e questo accadrà. Attendo con ansia la conferma di Kash Patel, in modo che il processo per rendere l'Fbi di nuovo grande possa iniziare. Grazie!".
Categoria: internazionale/esteri
19:54
Ddl sicurezza, Lega in pressing. Fi 'ferma' i suoi: "Non litighiamo"
(Adnkronos) - "Non replichiamo alla Lega, non litighiamo in pubblico sul ddl sicurezza...". Forza Italia, apprende l'Adnkronos, prova a evitare l'ennesimo scontro con il partito di Matteo Salvini. E dal segretario Antonio Tajani, dopo la nota della Lega che invita gli alleati ad approvare subito il provvedimento "senza perdite di tempo", arriva la linea ufficiale per deputati e senatori azzurri: non forniamo pretesti per aprire un ulteriore fronte nella maggioranza.
Intanto il governo non esclude modifiche al ddl, che è all'esame della Commissione Affari costituzionali del Senato. Questo l'orientamento emerso al termine di una riunione di maggioranza alla quale hanno preso parte il ministro di Fdi per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e i sottosegretari leghisti al Ministero dell'Interno, Nicola Molteni, e alla Giustizia, Andrea Ostellari.
"Alcuni aspetti possono" del pacchetto sicurezza "possono essere eventualmente migliorati", ha spiegato Ciriani, non escludendo la possibilità di una terza lettura per il disegno di legge, che a questo punto potrebbe tornare alla Camera. "Stiamo verificando" la possibilità di apportare modifiche "perché ci sono opinioni diverse, sensibilità diverse, nessuno intende stravolgere i contenuti del testo, ma su alcune cose serve di approfondire, questa era una prima riunione coi gruppi di maggioranza", ha proseguito Ciriani.
Tra i temi al centro della riflessione, la stretta sulle sim ai migranti senza permesso di soggiorno e la norma sulle madri detenute. Su entrambe le questioni Forza Italia non ha mai nascosto le sue perplessità, presentando degli emendamenti per correggere il tiro. Per quanto riguarda le madri detenute, per esempio, con il deputato Paolo Emilio Russo Fi aveva firmato un emendamento che chiedeva di ripristinare l'obbligo di differimento della pena per le madri con figli fino a un anno: emendamento che è stato poi trasformato in un ordine del giorno che prevede una sorta di "monitoraggio" tra un anno.
Adesso la Lega ha fretta di chiudere: "Il ddl sicurezza - rimarcano fonti di via Bellerio - rappresenta uno strumento normativo di primaria importanza fortemente voluto dal governo per tutelare l'operato delle nostre forze di polizia sottoposte a sistematiche aggressioni e violenze durante le manifestazioni di piazza e per risolvere i principali fenomeni di allarme sociale, come le occupazioni abusive di case, che minano la sicurezza dei cittadini e delle comunità locali".
Per il Carroccio, il ddl "va approvato immediatamente senza perdite di tempo". Una fretta che non è condivisa dalle parti di Forza Italia: "Non stiamo parlando di un decreto, il provvedimento è un disegno di legge e quindi non scade. Nessun dramma", predicano prudenza fonti azzurre vicine al dossier. "Evidentemente - rimarcano le stesse fonti - i nostri rilievi avevano un fondamento. Siamo fiduciosi del fatto che il nostro gruppo al Senato troverà una soluzione e un punto di caduta".
Le opposizioni nel frattempo annunciano battaglia: Pd, 5 Stelle, Avs e Più Europa hanno aderito alla manifestazione nazionale indetta per sabato 14 dicembre dalla Rete nazionale 'A Pieno Regime'. "Il Partito democratico continua a mobilitarsi contro un ddl che reprime il libero dissenso, affronta ogni problema con un nuovo reato e nuove aggravanti senza mettere un euro per rafforzare davvero politiche di sicurezza urbana e di coesione sociale, fa retrocedere il diritto e arriva anche a liquidare per soli fini propagandistici un'intera filiera produttiva", attaccano i dem.
Categoria: politica
19:52
Ronaldo, obiettivo Mondiali 2030 a 45 anni: "Sogno che diventa realtà"
(Adnkronos) - Cristiano Ronaldo punta i Mondiali del 2030. Dopo l'annuncio della Fifa, che ha ufficializzato l'assegnazione della Coppa del Mondo a Spagna, Portogallo e Spagna, il fuoriclasse dell'Al Nassr ha pubblicato un post sui propri profili social: "Un sogno diventato realtà. Il Portogallo ospiterà i Mondiali del 2030 e ci riempirà di orgoglio. Insieme!". Il messaggio è stato accompagnato da una foto che lo ritrae con la maglia dei lusitani e il suo iconico numero 7.
L'intenzione di Ronaldo, quindi, è quella di partecipare ai Mondiali del 2030 con la maglia della propria Nazionale, di cui è il miglior marcatore di tutti i tempi con 135 gol e con cui ha vinto un Europeo nel 2016. La carta d'identità però segna 39 anni e nel 2030, tra sei anni, l'attaccante portoghese ne avrà quindi 45. Qualora dovesse davvero scendere in campo, Ronaldo eguaglierebbe il record del giocatore più anziano ad aver mai partecipato ad una Coppa del Mondo, che al momento appartiene all'ex portiere egiziano Essam El Hadar, sceso in campo nel 2018 a 45 anni e cinque mesi d'età.
Categoria: sport
19:29
Teo Mammucari lascia Belve, Loredana Berté promuove Fagnani: "Una signora"
(Adnkronos) - "Anche se a noi piacciono le 'non signore', devo dirti che ieri con Teo Mammucari sei stata proprio una vera signora, immensa e bravissima, come sempre. Sono senza parole". Loredana Bertè promuove a pieni voti, dai suoi social, Francesca Fagnani, padrona di casa di 'Belve', commentando l'intervista interrotta andata in onda ieri sera su Rai2.
Mammucari durante la registrazione ha deciso di lasciare lo studio poco dopo l'inizio della conversazione.
Categoria: spettacoli
19:24
Sanità, Albergo (Università Lum): "Disponibili ulteriori risorse attraverso Fsn"
(Adnkronos) - "La prossima Legge finanziaria prevede ulteriori risorse a disposizione attraverso il Fondo sanitario nazionale destinato al sistema salute. È chiaro che l'incremento che c'è stato non è stato un incremento straordinario, ma in questo momento di grande difficoltà potrebbe anche essere sufficiente, a una condizione: fare delle valutazioni più attente sui sistemi di controllo delle aziende sanitarie, entrare più in profondità sulle cause strutturali e negative che creano debito, soprattutto attraverso la rivisitazione dei percorsi di salute dei pazienti, dove ci sono delle sacche di dispersione di denaro, rispetto alle tariffe dei Drg - Diagnosis Related Groups (Raggruppamenti omogenei di diagnosi, ndr), che sono in particolar modo significative". Così Francesco Albergo, professore di Economia aziendale e direttore area sanità della Lum School of Management degli Stati generali dell’Associazione coordinamento ospedalità privata (Acop).
"È ovvio che non si può tagliare sul personale o sulla spesa farmaceutica, ma è molto importante che le organizzazioni e i processi vengano profondamente rivisitati – ha spiegato – partendo dal pronto soccorso, che diventa un crocevia straordinario e importante finalizzato alle ospedalizzazioni, e le degenze improprie che causano un incremento del debito".
Albergo ha elaborato insieme al suo team uno strumento capace di aiutare a migliorare la gestione del percorsi dei pazienti: "Si tratta di uno strumento, nato circa un anno fa dopo un'importante analisi su 50 patologie complesse e un milione e mezzo di dati analizzati, rianalizzando il percorso del paziente, i costi per singola patologia, in quanto è importante rivisitare i Drg. Oggi abbiamo delle tariffe che non hanno nulla a che fare con i reali costi delle patologie. Questa discrasia - conclude - porta a sbilanciamenti finanziari importanti all'interno delle strutture ospedaliere, universitarie e di Asl come ospedali a gestione accentrata".
Categoria: salute
19:22
Manovra, Spandonaro (Tor Vergata): "Con pochi soldi per Ssn difficile fare programmazione"
(Adnkronos) - "Quest'anno sembra che ci siano veramente pochi soldi per la sanità in legge di bilancio, dopo un anno, quello passato, molto più generoso. Questo dimostra che c'è una difficoltà nella programmazione. Il dato di fondo è che, purtroppo, con i tassi di crescita del Paese, i fondi che ci sono per la sanità sono molto inferiori a quelli che ci si aspetterebbe per riportare il sistema sanitario in una situazione di comfort". Così Federico Spandonaro, professore dell’università degli studi di Roma Tor Vergata e presidente comitato scientifico C.R.E.A. Sanità, in occasione degli Stati generali Associazione coordinamento ospedalità privata (Acop).
"Tutti i Centri studi, fra cui quello che coordino, sono concordi nel dire che oggi, con le risorse disponibili, il Servizio sanitario nazionale non riesce più a onorare le promesse che fa alla popolazione - spiega - e quindi bisogna decidere se, come qualcuno sostiene, basta una manutenzione, ancorché straordinaria, o se, come pensiamo al nostro centro studi, sia necessario pensare a qualcosa di più di una semplice manutenzione, una vera e propria trasformazione. Dobbiamo riportare in linea le promesse con le risorse".
Le risorse "purtroppo sono limitate. Dobbiamo pensare che cosa sarà il Ssn nei prossimi anni e questo vuol dire ripensare la governance. Abbiamo un quarto di spesa privata che è completamente scissa da quella pubblica e abbiamo una serie di altre esigenze da coordinare, ripensando i principi del Servizio sanitario nazionale. Oggi, temi come l'equità e l'integrazione, declinati 40 anni fa, non sono più al passo con i tempi moderni e quindi su quelli dobbiamo lavorare per trovare una nuova base condivisa. È chiaro - conclude - che il Servizio sanitario nazionale è una conquista di civiltà e per riformarlo ci vuole l'accordo di tutti".
Categoria: salute
19:12
Francia, fonti Eliseo: domani la nomina del nuovo premier
(Adnkronos) - La nomina del nuovo primo ministro avverrà domani. Lo ha riferito una fonte dell'esecutivo all'Afp. Emmanuel Macron si recherà in Polonia domani e la nomina avverrà "al suo ritorno" alla fine della giornata, ha aggiunto la fonte. Ieri, a margine di una riunione all'Eliseo con i leader di partito, il presidente francese aveva annunciato che avrebbe nominato il nuovo capo di governo "entro 48 ore".
Categoria: internazionale/esteri
19:10
WhatsApp oggi down, problemi anche per Instagram e Facebook
(Adnkronos) - WhatsApp down oggi in Italia. L'app di messaggistica ha avuto problemi - anche su WhatsApp web - oggi 11 dicembre 2024, a giudicare dalla notevole quantità di segnalazioni che ora dopo ora si sono accumulate su Downdetector, il sito che monitora i guasti sulla rete.
I disservizi si sono estesi anche a Instagram e Facebook, altre app della galassia Meta: in base alla 'mappa' delle segnalazioni di Downdetector, i problemi non sono limitati all'Italia. Dalla Germania alla Spagna, dagli Stati Uniti al Brasile, dall'Australia al Giappone, il down si è rivelato di portata internazionale.
La prima conferma dei problemi è arrivata da @WABetaInfo, profilo X sempre informato su novità e guasti dell'app. "WhatsApp è attualmente alle prese con gravi problemi, report indicano che anche le altre piattaforme Meta, come Facebook e Instagram, stanno segnalando down", si legge in un post pubblicato poco dopo le 19 italiane. Verso le 19.30, il primo aggiornamento con buone notizie: "WhatsApp sta ripristinando il servizio di messaggistica. Tuttavia alcune funzioni, compreso l'ultimo accesso e lo status online, potrebbero risultare indisponibili per alcuni utenti".
Quindi, il post di Meta: "Un problema tecnico sta condizionando l'accesso di alcuni utenti alle nostre app. Stiamo lavorando per riportare tutto alla normalità nel più breve tempo possibile e ci scusiamo per qualsiasi disagio". A stretto giro, un post analogo sul profilo ufficiale di WhatsApp verso le 20 italiane: "Iniziamo a vedere un ritorno alla normalità per la maggior parte delle persone. Ci aspettiamo che la situazione torni normale a breve".
A molti utenti, WhatsApp non ha consentito il regolare invio di messaggi, che sono rimasti in stand by a lungo prima della spedizione. Si è verificato, così, una sorta di ingorgo e quando l'app ha ripreso a funzionare a singhiozzo sono inviati a raffica i messaggi 'congelati'.
Su X, consueto 'rifugio' degli utenti quando si verificano problemi a WhatsApp e ai social principali, decollano rapidamente gli hashtag con l''allarme' #whatsappdown e #instagramdown.
Categoria: cronaca
19:09
Vaccini, Vicentini (Gsk): "Anti- Rsv sviluppato per popolazione adulta e anziana"
(Adnkronos) - “La caratteristica principale di questo vaccino è lo sviluppo specifico per la popolazione adulta e anziana, con un elevato livello di immunosenescenza. Di conseguenza, è stato abbinato un antigene specifico, la proteina F, a un sistema adiuvante, in particolare il sistema as01e, progettato per aumentare la risposta immunitaria e conferire una maggiore protezione a questa popolazione particolarmente vulnerabile”. Così, Marta Vicentini, Medical Lead di Gsk, in occasione della conferenza stampa, organizzata a Roma dalla farmaceutica, sul virus respiratorio sinciziale, spiega l’importanza di prevenire la malattia respiratori grazie alla disponibilità del primo vaccino specifico anti-Rsv.
Categoria: salute
19:06
Vaccini, Calabrò (Gemelli): "Anti- Rsv per adulti efficace per almeno 3 stagioni"
(Adnkronos) - “Secondo lo studio Hta”, Health technology asessment, “oggi, in base alle evidenze scientifiche che abbiamo analizzato” il vaccino per il virus respiratorio sinciziale (Rsv) è “una tecnologia efficace per almeno 3 stagioni consecutive. È un vaccino efficace e sicuro che protegge il singolo e protegge la comunità. È sulla base delle protezioni di tutti e sulle evidenze che abbiamo a disposizione che ci auguriamo che i nostri decisori possano prendere le decisioni giuste in ambito di protezione della collettività. L'Rsv non è un problema solo pediatrico ma anche degli adulti a rischio e degli anziani”. Lo ha detto Annalisa Calabrò, professore Igiene e Sanità pubblica università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale, in occasione della conferenza stampa, organizzata a Roma da Gsk, sul virus respiratorio sinciziale per il quale è disponibile il primo vaccino specifico per gli adulti.
Categoria: salute
19:05
Arabia Saudita, stadi da favola e diritti umani: tutto sui Mondiali 2034
(Adnkronos) - La Coppa del Mondo torna in Medio Oriente. La Fifa ha, infatti, ufficializzato la decisione di assegnare all'Arabia Saudita i Mondiali di calcio del 2034, mentre quelli del 2030 saranno ospitati da Spagna, Portogallo e Marocco. Il massimo organismo calcistico mondiale ha invocato il principio a far ruotare il torneo tra i vari continenti e quindi, per il 2034, ha accolto soltanto candidature dall'Asia e dall'Oceania. I potenziali candidati, però, hanno avuto soltanto un mese per sviluppare la propria proposta e proprio i tempi brevi sono stati alla base della rinuncia di Australia e Indonesia. L'Arabia Saudita è rimasta quindi l'unica candidata e ha potuto finalmente festeggiare un traguardo che rincorreva da molto tempo.
L'assegnazione non ha quindi sorpreso, considerati anche gli ottimi rapporti tra il presidente della Fifa Gianni Infantino e i Paesi del Golfo, che hanno potuto già ospitare un Mondiale nel 2022 in Qatar, ma ha fatto sorgere diversi interrogativi e numerose sono le questioni da risolvere. Al progetto arabo è stato infatti assegnato un punteggio di 4,2 su 5, sebbene sia ancora tutto in cantiere. Dei quindici stadi che ospiteranno le partite del 2034 al momento ne esistono soltanto sette, con otto di questi che saranno costruiti nei prossimi anni insieme a diversi hotel per ospitare squadre e tifosi.
I trasporti pubblici all'interno del Paese saranno rafforzati, così da limitare gli evidenti problemi di logistica. E poi, non in secondo piano, c'è la forte preoccupazione per il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori. Incerte anche le date, con le alte temperature estive che suggerirebbero uno slittamento del torneo nei mesi invernali, proprio come successo nel caso di Qatar2022.
Nonostante il calcio in Arabia Saudita, soprattutto negli ultimi anni, abbia portato a un potenziamento delle, poche, strutture esistenti il Paese, ad oggi, non è pronto per ospitare un Mondiale. Il piano presentato alla Fifa prevede infatti 15 stadi, di cui otto da costruire, con progetti a dir poco futuristici. Se già in Qatar si erano visti design e look insoliti per degli impianti sportivi, l'Arabia vuole andare oltre. Gli impianti saranno costruiti in cinque città: Riad (che nella sua regione ne ospiterà ben otto), Gedda, Abha, Al Kohbar e Neom, acronimo di New Future, per indicare la nuova area economico-tecnologica che i sauditi stanno ancora costruendo nella regione nord-ovest, al largo della penisola del Sinai. Proprio qui dovrebbe sorgere uno stadio a picco su una scogliera, a 350 metri d'altezza e che potrà essere raggiunto in nave. Un altro impianto invece, a Qiddiya, città a 20 chilometri da Riad, sorgerà su un lago, ma il fiore all'occhiello sarà ovviamente il King Salman International Stadium, stadio, con una capacità di 92760 posti, che dovrebbe essere inaugurato nel 2029 e che ospiterà la partita di apertura e la finale del torneo.
Mohammed Bin Salman, principe ereditario e Primo ministro saudita, ha dieci anni e tutti i soldi del mondo per organizzare quello che vuole essere uno dei migliori Mondiali di sempre, e rilanciare così l'immagine dell'Arabia nel mondo. Per farlo dovrà risolvere anche diversi problemi di logistica. Per questo, al fianco degli stadi, il progetto prevede anche la costruzione di hotel e strutture per un totale di 175mila posti letto, che possano accogliere calciatori e tifosi. Da rafforzare anche la linea di trasporti, per garantire spostamenti in tempi rapidi ai tifosi da una città all'altra.
L'assegnazione dei Mondiali 2034 all'Arabia Saudita ha però fatto sorgere diversi interrogativi sul rispetto dei diritti umani e dei lavoratori nel Paese. Durante il Consiglio straordinario indetto dalla Fifa, la Federazione norvegese ha presentato una denuncia formale astenendosi dal voto, mentre quella danese ha sostenuto la candidatura dichiarando però di aspettarsi da Infantino "il pieno rispetto dei diritti umani, della libertà di espressione e della parità di genere". La Svizzera invece ha chiesto di istituire "organi indipendenti per garantire i diritti umani e livelli di trasparenza".
Proprio come successo con i Mondiali del 2022 in Qatar infatti, diverse organizzazioni hanno alzato il livello di attenzione, condannando la decisione della Fifa: "La decisione sconsiderata della Fifa di assegnare la Coppa del Mondo 2034 all’Arabia Saudita senza garantire che siano in atto adeguate protezioni per i diritti umani metterà a rischio molte vite", è stata la dichiarazione congiunta di Amnesty International e altre 21 organizzazioni umanitarie, tra cui anche alcune saudite.
A preoccupare, in particolare, ci sono le condizioni a cui saranno sottoposti i lavoratori che costruiranno stadi e impianti. Nei giorni scorsi è stato addirittura l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Turk, ad impegnarsi direttamente per sostenere il rispetto delle norme sul lavoro durante i preparativi del torneo. Impiegati saranno soprattutto lavoratori immigrati, principalmente provenienti dall'Asia meridionale, che, proprio come avvenuto in Qatar, si troveranno a lavorare senza tutele adeguate. Il lavoro in Arabia Saudita, in particolare, è già al centro di un'indagine da parte dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), che segue una denuncia formale presentata dai sindacati. "Noi forniremo ogni tipo di consigli agli organizzatori", ha detto Turk, "questo includerà anche, ovviamente, la necessità di assicurarsi che le norme sul lavoro dei migranti siano adeguatamente rispettate e così come tutti i diritti umani all'interno dei grandi eventi sportivi".
Categoria: sport
19:04
Salute, igienista Vitale: "Rsv causa gravi effetti su alte e basse vie respiratorie"
(Adnkronos) - “Il virus respiratorio sinciziale si trasmette per via aerea da persona a persona e produce effetti sulle vie respiratorie alte e basse, dai semplici raffreddori fino alle polmoniti e le bronchiti profonde. Diventa un virus serio nelle persone più anziane che magari presentano cronicità e altre malattie intercorrenti con comorbosità”. Lo afferma Francesco Vitale, professore di Igiene dipartimento di Promozione della salute materno-infantile di medicina interna e specialistica di eccellenza G. D'Alessandro dell'università degli studi di Palermo, all’Adnkronos in occasione della conferenza stampa, organizzata a Roma da Gsk, sul virus respiratorio sinciziale per il quale è disponibile il primo vaccino specifico.
Categoria: salute
19:03
Vaccini, anti-Rsv importante in assenza di trattamenti specifici per malattia
(Adnkronos) - Il virus respiratorio sinciziale (Rsv) rappresenta una minaccia significativa per la salute pubblica non solo per i neonati: gli adulti sono forse quelli più a rischio, con conseguenze anche infauste. Ad oggi non esistono trattamenti specifici contro Rsv negli adulti e la terapia supportiva può comprendere broncodilatatori, supplemento di ossigeno, reintegrazione di liquidi e antipiretici. “L'autorizzazione del vaccino contro l’Rsv rappresenta una svolta fondamentale per proteggere la popolazione adulta più vulnerabile”. Così, Sara De Grazia, Vaccines medical head di Gsk Italia, in occasione di un incontro con la stampa a Roma, organizzato dalla farmaceutica, sottolinea che “oggi abbiamo a disposizione uno strumento per difendere gli adulti fragili da questa insidiosa infezione per la quale non esistono trattamenti terapeutici e la prevenzione resta l’unica arma. Una dimostrazione del bisogno medico esistente in tale ambito è che l’Ema ha valutato la domanda di autorizzazione all'immissione in commercio del vaccino con una procedura fast-track accelerata, consentendo un più rapido accesso a questa opzione profilattica”.
Secondo uno studio americano sulla mortalità per Rsv - si legge in una nota - fra il 1999 e il 2018, l’89% dei decessi è stato registrato negli ultra 65enni per un totale di 5800 persone contro un totale di 116 fino ai quattro anni di età. Si stima, inoltre, che 20 milioni di persone, tra i 50 e 59 anni, in 30 paesi europei presentino una condizione medica che aumenta il pericolo di andare incontro ad una malattia da Rsv. Questo virus può causare infezioni severe, in particolare, proprio negli anziani, a causa del declino naturale del sistema immunitario legato all’età, e negli adulti immunocompromessi o con patologie concomitanti, come malattie respiratorie, cardiovascolari e diabete. Rsv, inoltre, può provocare infezioni del tratto respiratorio inferiore, per esempio la polmonite, l’aggravamento delle patologie pre-esistenti (riacutizzazioni di malattie come asma e Bpco), complicanze cardiovascolari, ricoveri ospedalieri e, nei casi più gravi, portare al decesso. Ad oggi, Rsv è la terza causa più frequente di malattia del tratto respiratorio negli adulti, insieme al virus influenzale e Sars-CoV-2. Inoltre, secondo le stime, il numero di decessi causati da Rsv è più alto nella popolazione adulta rispetto a quella pediatrica.
In Italia, negli adulti di età superiore ai 60 anni, si stima che Rsv provochi circa 290 mila casi di infezione respiratoria acuta, 26.000 di ospedalizzazione e 1.800 morti in ospedale. Tuttavia, secondo gli esperti, il reale impatto clinico di questo virus nella popolazione adulta e anziana è probabilmente maggiore rispetto a quello riportato in letteratura, poiché la diagnosi non rientra fra le pratiche di routine. Insomma, possiamo dire che Rsv è "un patogeno globale in un mondo che invecchia", l’ha definito AR Falsey sul 'New England Journal of Medicine'. L’Italia è uno dei Paesi più longevi in Europa, al secondo posto dopo la Spagna.
In particolare, gli over 65 italiani sono il 23% della popolazione totale, e nel 2050 si prevede che arriveranno al 35%. Questa fascia di popolazione è anche una vera e propria economia – la chiamano Silver economy - che vale il 19,4% del Pil nazionale ed il 25% dei consumi delle famiglie italiane. È necessario perciò soddisfare le legittime attese di salute di queste persone che vogliono giustamente restare attive ed evitare, quando possibile, ricoveri e trattamenti e in egual modo soddisfare le attese della società e dell’economia che richiedono a questa fascia di popolazione di essere attiva, produttiva e possibilmente di non sovraccaricare il Ssn, grazie alla prevenzione.
Quest’anno la stagione invernale si preannuncia molto impegnativa, con una recrudescenza contemporanea di diversi virus respiratori che rischiano di mettere a letto o in terapia larga parte della popolazione italiana e in seria difficoltà i soggetti più fragili: non a caso l’Osservatorio influenza, fondato 13 anni fa come punto di riferimento per l’informazione sull’influenza stagionale, amplia il proprio raggio d’azione e diventa Osservatorio Virus Respiratorie.
Seguendo l’approvazione da parte di Ema e il parere positivo espresso dalla Commissione consultiva tecnico-scientifica dell’Aifa, il vaccino adiuvato di Gsk contro Rsv è stato inserito nella Classe di rimborsabilità C mediante Determina n. 727/2023 del 29 novembre 2023, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 291 del 14 dicembre 2023. La vaccinazione anti-Rsv è attualmente raccomandata in diversi Paesi dai rispettivi gruppi tecnici nazionali sulle vaccinazioni (Nitag) e dalle principali società scientifiche. Sebbene non sia ancora inclusa nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale (Pnpv) italiano, a gennaio 2024, il Board del Calendario della Vita ha pubblicato un documento in cui raccomanda la vaccinazione contro Rsv per i soggetti di età pari o superiore ai 75 anni e per quelli di età pari o superiore ai 60 anni con patologie croniche. Il vaccino contro l’Rsv di Gsk è un vaccino che parla italiano. Nello stabilimento di GSK di Parma, dal 2023 al 2024, sono state prodotte 7 milioni di dosi, distribuite in oltre 50 paesi in tutto il mondo, con prevalenza in Europa, negli Stati Uniti e in Cina.
Categoria: salute
19:02
Vaccini, Ricciardi (Gemelli): "Dopo 60 anni disponibile anti Rsv per adulti e anziani"
(Adnkronos) - “Dopo 60 anni abbiamo finalmente un vaccino riservato agli adulti a rischio e agli anziani, per proteggerli contro una malattia molto sottostimata e sottodimensionata, come quella causata dal virus respiratorio sinciziale (Rsv) ma che coinvolge migliaia di persone ogni anno portandone molte in terapia intensiva e alcune alle morte. Abbiamo un vaccino finalmente sicuro e protettivo anche per questa categoria di persone”. Così Walter Ricciardi, professore di Igiene dell’università Cattolica del Sacro Cuore, Roma e presidente del Mission board on vaccination in Europe - Mbve, intervenendo alla conferenza stampa, organizzata a Roma da Gsk, sul virus respiratorio sinciziale. Nel corso dell’incontro si è parlato dell’epidemiologia dell’Rsv, di chi sono i soggetti più a rischio, di come prevenire la malattia e dunque dell’arrivo del primo vaccino specifico per questo virus respiratorio.
Categoria: salute
18:59
Vaccini, igienista Pregliasco: "Anti Rsv riduce impatto patologie respiratorie"
(Adnkronos) - “Nell'adulto e nell'anziano alcune indagini parlano di gravi effetti, spesso con sintomi più importanti rispetto all'influenza” a causa del “virus respiratorio sinciziale (Rsv). Oggi, la disponibilità di vaccini che proteggono verso questo virus ci dà l’opportunità di ridurre complessivamente l'impatto di queste patologie e di rafforzare il valore delle vaccinazioni. Sono immunizzazioni che permetteranno di ridurre l'impatto di queste infezioni respiratorie, le ospedalizzazioni, i decessi e l'uso improprio degli antibiotici per queste patologie”. Lo ha detto Fabrizio Ernesto Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell’università degli studi di Milano e direttore sanitario dell’Azienda Irccs ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano, in occasione della conferenza stampa, organizzata a Roma da Gsk, sul virus respiratorio sinciziale.
Nel corso dell’incontro si è parlato dell’epidemiologia dell’Rsv, di chi sono i soggetti più a rischio, di come prevenire la malattia e dunque dell’arrivo del primo vaccino specifico per questo virus respiratorio. “Il principale protagonista nel passato era l'influenza - aggiunge - Il Covid ha superato il virus influenzale ma in realtà studi del passato, oggi ulteriormente approfonditi, mostrano la presenza di altri coprotagonisti che sono quelli che fanno la differenza di anno in anno in termini di infezioni, come il virus respiratorio sinciziale (Rsv) conosciuto per gli effetti pesanti della bronchiolite, una malattia che fa spaventare giustamente i genitori e che ha effetti veramente pesanti in termini di ospedalizzazione e terapia intensiva”.
Categoria: salute
18:50
Professioni, Assorup: "Codice contratti pubblici resta grande opera incompiuta"
(Adnkronos) - "Come la vela di Calatrava a Roma o il Ponte sullo Stretto, il Codice dei contratti pubblici, nonostante il Decreto Correttivo, rischia di essere la più grande opera incompiuta in Italia. Con oltre 400 miliardi di spesa nel 2024, il settore degli appalti non poggia ancora le sue fondamenta sul Responsabile Unico del Progetto. Stiamo parlando di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, funzionari e dirigenti, al servizio dello Stato per realizzare servizi ed infrastrutture per i cittadini".
E' la denuncia formulata da Daniele Ricciardi, Presidente di Assorup, l'Associazione Nazionale dei Responsabili Unici del Progetto, in apertura della conferenza stampa che si è svolta oggi presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati. Nonostante un percorso partecipato con centinaia di proposte di correzione, ricostruito da Aldo Areddu del Centro Studi dell'Associazione, il correttivo si concentra su questioni sì importanti, ma parziali. Nulla c’è sulla Patente del RUP che l'Associazione guidata da Ricciardi sta richiedendo dalle prime audizioni parlamentari del 2023.
"Noi crediamo che un RUP preparato giovi alla pubblica amministrazione ma anche al mercato delle imprese, riducendo oneri inutili e sprechi" ha sottolineato Gino Giuntini, Presidente del Consorzio Leonardo Servizi e Lavori, le cui parole sono state confermate anche in una nota del Presidente della Fondazione Inarcassa Andrea De Maio.
La conferenza ha consentito di descrivere più nel dettaglio il progetto che Assorup ha presentato al Governo ed al Parlamento, che ha trovato l'adesione anche di Assopm il cui Presidente Marco Arcuri ha ricordato che "il Rup è un project manager quando si tratta di opere o servizi complessi ma, in ogni caso, anche per interventi di modesta entità, occorre avere adeguata professionalità". Il lavoro svolto da Assorup è stato poi commentato anche da Angelo Deiana che ha accolto con entusiasmo nella sua Confassociazioni anche la comunità dei RUP con cui creare sinergie per portare avanti le legittime richieste dei responsabili unici.
In conclusione è intervenuta Adele Tramontano ricordando che "la professionalità dei RUP e dei professionisti degli appalti si basa sul possesso di competenze, che debbono abbracciare l’intero ciclo del contratto, dall’affidamento all’esecuzione. Per questo occorre cogliere le occasioni straordinarie che il PNRR sta offrendo in materia di formazione".
Assorup è infatti in prima linea per supportare gli enti nell'ottenimento dei finanziamenti Performa gestiti da Formez, che possono consentire la realizzazione di percorsi formativi con un contributo fino a 100.000 euro. "Con questa conferenza stampa confermiamo la richiesta di una indagine conoscitiva sullo stato dei RUP in Italia. Quanti sono? Quanti hanno i requisiti per svolgere gli incarichi affidati? Quanti hanno ricevuto adeguata formazione? E infine quanti ottengono i doverosi incentivi che la legge riconosce dal 1994? Sono quesiti ai quali può dare risposta solo una commissione d'indagine interrogando tutti gli stakeholders nazionali e comunitari”, ha concluso Ricciardi.
Categoria: cronaca
18:45
A2A primo emittente con un programma Emtn approvato in Italia
(Adnkronos) - A2A ha celebrato oggi il suo nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes) con un ring the bell presso Palazzo Mezzanotte alla presenza di Consob e Borsa Italiana. La società è il primo emittente ad aver costituito un Programma Emtn il cui prospetto di base è stato approvato dalla Consob e che ha ottenuto il giudizio di ammissibilità a quotazione sul Mot (Mercato Telematico delle Obbligazioni) da parte di Borsa Italiana, il mercato obbligazionario regolamentato nazionale. Lo riferisce in un comunicato la stessa A2A.
Questa operazione, prosegue la nota, si inserisce all'interno di una più ampia iniziativa promossa da Borsa Italiana con il pieno supporto di Consob finalizzata ad attrarre emittenti verso il mercato italiano - in cui A2A ha creduto fin dal principio - e conferma l’impegno del Gruppo per lo sviluppo del mercato obbligazionario nazionale.
Il nuovo Programma Emtn, continua, costituirà una delle piattaforme tramite cui A2A potrà effettuare future emissioni obbligazionarie, il cui ammontare complessivo in circolazione non potrà superare in ogni caso il limite massimo di 7 miliardi di euro. L’operazione ha visto il coinvolgimento di Crédit Agricole CIB e Mediobanca quali Arrangers e BBVA, BNP Paribas, BofA Securities, Citigroup, Goldman Sachs International, J.P. Morgan, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), Morgan Stanley, Santander, Société Générale e UniCredit nel ruolo di Dealers. A2A è assistita dallo studio legale Simmons & Simmons e le banche da Linklaters.
Categoria: economia
18:44
'Siparietto' tra Reali di Spagna e Meloni a Villa Pamphili per foto di rito - Video
(Adnkronos) - 'Siparietto' al momento delle foto ufficiale a Villa Doria Pamphili tra il Re Felipe di Spagna, la Regina Letizia e la premier Giorgia Meloni su come posizionarsi per lo scatto di rito. Subito dopo il picchetto d'onore e prima di entrare nel Casino del Bel Respiro si è creato un momento di incertezza -sotto l'occhio attento delle telecamere e dei fotografi- con il Re che sembrava quasi dare indicazioni e la Regina Letizia incerta sul dove posizionarsi. Alla fine è stata Meloni a mettersi al centro, con Felipe alla sua destra e Letizia alla sinistra. Anche dopo la colazione c'è stato un nuovo momento di incertezza, complice la pioggia battente: al momento di lasciare Villa Pamphili, Re Felipe è stato 'scortato' sotto un grande ombrello blu, mentre la Regina ha raggiunto l'auto riparandosi dalla pioggia sola, tenendo lei stessa l'ombrello.
Categoria: politica
18:31
Maison Margiela, l'addio del direttore creativo John Galliano dopo 10 anni
(Adnkronos) - John Galliano lascia la direzione creativa di Maison Margiela. Lo stilista britannico dice così addio, dopo 10 anni, al brand del gruppo Otb di Renzo Rosso.
Dopo dieci anni di collaborazione "ricchi di emozioni e successi, Maison Margiela e John Galliano hanno deciso di separare le loro strade" si legge nella nota diffusa dal gruppo Otb. Non si conosce al momento né il nome del successore di Galliano né il percorso che intraprenderà lo stilista. "Lavorare con John è stata una delle esperienze più significative e impattanti della mia vita - afferma Renzo Rosso, presidente del Gruppo Otb -. Mi ha fatto da mentore e mi ha mostrato la sua visione, arricchendomi culturalmente e permettendomi di portare un po' di quella visione e cultura al resto del Gruppo. Mi sento privilegiato ad aver lavorato con due leggende come Martin e John. Martin ha reso la Maison un riferimento e un'icona, John l'ha fatta diventare la couture house più all'avanguardia del mondo".
Negli ultimi 10 anni, evidenzia Rosso “lui, il team di Maison Margiela e tutte le risorse del Gruppo hanno lavorato insieme per creare magia e scrivere un capitolo fondamentale di questa casa di moda unica. Il nostro settore ha l'abitudine di pensare per decenni e questi 10 anni di lavoro incredibilmente intenso, di sfilate e installazioni incredibili, di prodotti straordinariamente belli, hanno gettato le basi per il futuro di Maison Margiela, di cui sono entusiasta. Auguro al mio caro amico John il meglio di tutto e sono certo che ci saranno altri progetti di collaborazione in futuro”.
Aggiunge Galliano: “Per ora voglio esprimere la mia immensa gratitudine. Continuo ad espiare e non smetterò mai di sognare. Gratitudine a Renzo Rosso che, invitandomi a ricoprire il ruolo di direttore artistico nella maison che Martin ha costruito, mi ha fatto il regalo più grande e prezioso, dandomi l'opportunità di ritrovare la mia voce creativa quando ero ormai senza voce. Le mie ali sono state riparate e, dieci anni dopo, sono per sempre grato per questo spazio sicuro in cui creare e per il suo sostegno incessante”.
Il creativo esprime inoltre ”gratitudine alla mia famiglia di stilisti per questo momento creativo che mi ha salvato la vita e per il luogo che abbiamo costruito insieme; ai miei collaboratori, il cui sostegno è stato tenero e coraggioso e che hanno camminato con me lungo questo stretto sentiero verso il qui e ora. Gratitudine al mio atelier, il mio ‘A Team’, devoto nelle convinzioni e dedicato allo stile e alla tecnica. Siamo entusiasti dell'importanza della moda lenta ed etica e dell'influenza che ha su tutte le nostre collezioni”.
Gratitudine anche alle sue muse “che ispirano tutto ciò che faccio. Siete la mia vita. Voglio celebrare le collezioni genderless che produciamo ora e il sostegno che hanno trovato, i film e gli spettacoli che abbiamo creato. Tutti mettono al centro la diversità, l'individualità, i diritti dei trans, i diritti dei queer, l'uguaglianza di genere sul posto di lavoro, l'antirazzismo e la difesa della salute mentale. Questo è il momento in cui la famiglia - l'industria della moda - dà il meglio di sé: quando ci sosteniamo a vicenda, non ci giudichiamo, quando ci accettiamo, perdoniamo e ci aiutiamo l'un l'altro a vedere gli errori dei nostri modi, non quando ci annulliamo a vicenda, perché Dio è in tutti noi”.
Quindi conclude Galliano: “Vedo cambiamenti intorno a me: compassione ed empatia. Infine, la gratitudine a due belle persone, troppo umili per essere nominate qui, che mi permettono di vivere una vita migliore di quanto avessi mai sognato. Grazie. Guardate cosa abbiamo costruito”.
Categoria: economia
18:07
Milano, abusi sessuali e sevizie su un 16enne disabile: fermati un 14enne e un 44enne
(Adnkronos) - Un 14enne e un 44enne sono stati fermati per aver abusato sessualmente, riprendendo tutto in un filmato, di un 16enne con disabilità intellettiva.
La vittima è stata trovata nella notte tra lunedì e martedì da una volante della polizia, mentre vagava per le vie di Milano seminudo, con segni delle violenze subite addosso e in evidente stato di choc. Il ragazzino è riuscito a mostrare il nickname usato sui social del 14enne. Così gli agenti sono riusciti a risalire al condominio, dove si sarebbero consumati gli abusi, sia all'interno di uno scantinato che di un'abitazione.
Categoria: cronaca
18:01
Manovra, Vietti (Acop): "Sforzo del Governo per rimediare a sotto-finanziamento Ssn"
(Adnkronos) - "Il Governo ha fatto uno sforzo in questa legge finanziaria per porre rimedio all'endemico sotto-finanziamento del nostro Servizio sanitario nazionale. Purtroppo lo sforzo è insufficiente perché servirà a stento a colmare gli effetti dell'inflazione e soprattutto degli aumenti contrattuali". Lo ha detto Michele Vietti, presidente Associazione coordinamento ospedalità privata, in occasione degli Stati generali Acop - Associazione coordinamento ospedalità privata.
"Rispetto al Pil, noi abbiamo la spesa sanitaria più bassa d'Europa e questa è una situazione che, come ci ha ricordato la Corte Costituzionale nella recente sentenza sull'autonomia differenziata, non può essere tollerata in quanto il diritto alla salute è un diritto che non può essere sacrificato in nome di risparmi sulla finanza pubblica. Noi - conclude Vietti - chiediamo di aumentare la spesa sanitaria ma soprattutto di eliminare gli enormi sprechi che vi si annidano e le grandi inefficienze che producono le liste d'attesa e la mobilità territoriale dei pazienti a danno di tutti i cittadini".
Categoria: salute
17:51
Attacco ucraino in Russia, missili su aeroporto di Rostov. Mosca: "Reagiremo"
(Adnkronos) - Le forze armate ucraine hanno lanciato oggi, 11 dicembre, sei missili Atacms contro un aeroporto militare russo di Taganrog nella regione di Rostov. La denuncia arriva dal ministero della Difesa russo, che ha promesso di "rispondere" con "misure adeguate". Due missili sono stati abbattuti e gli altri quattro sono stati deviati. Danneggiati due edifici e tre veicoli militari.
La caduta dei frammenti dei missili distrutti ha provocato vittime fra il personale della base. "Questo attacco con armi occidentali a lungo raggio non rimarrà senza risposta", si legge in un comunicato del ministero della Difesa russa.
La Russia potrebbe presto colpire l'Ucraina con un altro missile Oreshnik, ha anticipato una fonte americana citata da Afp. "La Russia ha segnalato la sua intenzione di lanciare un altro missile Oreshnik in fase di test contro l'Ucraina, potenzialmente nei prossimi giorni", ha dichiarato. La Russia aveva informato gli Stati Uniti poco prima del primo lancio dell'Oreshnik il mese scorso, contro una fabbrica militare di Dnipro, con un canale di comunicazione fra ministeri della Difesa.
Categoria: internazionale/esteri
17:50
Patologie urinarie, con robot Ily interventi più sicuri e rapidi
(Adnkronos) - Rappresenta una svolta nel trattamento delle patologie urinarie, combinando precisione millimetrica e minore invasività. Dotato di un braccio multifunzione e di un potente laser pulsato, consente interventi più sicuri e rapidi per patologie come calcoli renali, ostruzioni ureterali e tumori del tratto urinario superiore. Si tratta del robot Ily, il primo sistema robotico per la chirurgia intrarenale del Centro-Sud Italia. Ad annunciarne l'implementazione è il Centro urologico UroClinic, coordinato e diretto da Mauro De Dominicis e costituito da un team selezionato di urologi altamente specializzati nelle diverse aree di diagnosi e cura delle patologie urologiche maschili e femminili. La clinica - riporta una nota - è centro di riferimento nazionale per il trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna, disponendo delle più moderne tecniche chirurgiche mini invasive (Mist), oltre al rinomato Sistema robotico Da Vinci. (Video)
"Il robot Ily - afferma De Dominicis - rappresenta una rivoluzione per la chirurgia endoscopica, combinando precisione e sicurezza con una riduzione dei tempi di degenza e recupero". UroClinic è un centro specializzato nel trattamento di tutte le patologie urologiche, comprese quelle meno frequenti, come ad esempio la stenosi ureterale. Grazie a questo "siamo in grado di fornire trattamenti personalizzati e mirati per ogni tipo di patologia", aggiunge Salvatore Sansalone, specialista in patologie rare.
Non solo innovazione e competenza. La Urinary Stone Academy, fondata da De Dominicis - riferisce la nota - è il fiore all'occhiello della UroClinic per quanto riguarda la formazione medica. Ideata per urologi e specializzandi, l'Academy propone corsi che integrano teoria e pratica, fornendo una preparazione avanzata sulle tecniche di diagnosi e trattamento della calcolosi urinaria. I corsi sono accreditati presso la Commissione nazionale per la formazione continua. Oltre all'eccellenza clinica e formativa, UroClinic si impegna nella sensibilizzazione alla prevenzione, anche tra i più giovani. La diagnosi precoce e il monitoraggio regolare sono fondamentali per prevenire o trattare sul nascere eventuali problematiche urologiche.
Un'attenzione particolare è rivolta alla prevenzione e alla diagnosi precoce del tumore alla prostata, una delle neoplasie più comuni tra gli uomini. UroClinic si avvale delle più avanzate tecnologie diagnostiche, tra cui la risonanza magnetica multiparametrica, 3 Tesla Care FMS dotati di intelligenza artificiale per l'analisi delle immagini, e la biopsia prostatica fusion, che consente una mappatura di altissima precisione per l'individuazione di eventuali lesioni sospette. Questi strumenti innovativi permettono di ottenere diagnosi più accurate e trattamenti tempestivi, migliorando significativamente le prospettive di guarigione per i pazienti.
Categoria: salute
17:46
Report, diffida di Sangiuliano a messa in onda inviata domenica a Rai, procura e garante privacy
(Adnkronos) - La messa in onda da parte di Report di "materiale riservatissimo, costituito da registrazioni di conversazioni abusivamente captate dalla signora Boccia" e "finanche una conversazione tra il dr. Sangiuliano e la moglie, illecitamente registrata dalla signora Boccia a distanza" esalta ulteriormente "il disegno illecito della Boccia", "perdurante e tuttora in essere" e "costituisce autonomo illecito di cui si dovrà dare conto all’Autorità Giudiziaria".
E' quanto scrive l'avvocato Silverio Sica, legale dell'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nella diffida a non trasmettere l'audio della conversazione tra Sangiuliano e la moglie inviata alla trasmissione di Raitre prima della messa in onda e visionata dall'Adnkronos. La diffida è stata anche inviata alla Procura di Roma, "già competente per il procedimento penale in corso, nonché al Garante per la protezione dei dati personali per quanto di competenza".
Nella diffida si stigmatizza come un "fatto di eccezionale gravità" anche "l’anticipazione che concerne la diffusione di una conversazione tra il dr. Sangiuliano e la moglie": "Si segnala che tale conversazione - scrive il legale - è stata abusivamente registrata dalla Boccia che non era presente al colloquio tra marito e moglie; si tratta, pertanto, di una captazione del tutto illecita ed è illecita anche la sua diffusione". Secondo il legale, "le registrazioni di conversazioni tra presenti in cui la Boccia è interlocutrice" si inseriscono "in un più ampio disegno di natura persecutoria e ritorsiva", caratterizzato da "plurime condotte tutte già sottoposte alla Procura della Repubblica competente". Ma "la condotta - si sottolinea nella diffida - è da ritenersi perdurante e tuttora in essere" e "gli organi di stampa sono stati, e lo sono tuttora, strumento oggettivo di tale disegno criminoso", scrive l'avvocato Sica. "Inconferente", dunque, secondo Sica, il richiamo al diritto di cronaca, "sol che si consideri il tenore privato delle conversazioni del dr. Sangiuliano".
L'avvocato Sica diffida Report anche a trasmettere la sua intervista "compiutamente domanda e risposta data, senza tagli suggestivi (come sta già avvenendo) che di fatto ingannano la pubblica opinione e ledono il principio di una corretta informazione".
I legali di Sangiuliano chiariscono quindi che "non potevano non essere già note a Report le circostanze che avevano portato all’illecito ascolto e alla clandestina registrazione da parte della Boccia della privatissima conversazione tra i coniugi, sia perché l’esposto-denuncia è ormai pubblico da tempo sia perché Report era stata tempestivamente diffidata e notiziata in merito".
"Andava valutata la possibile provenienza illecita della registrazione. La conversazione non rivestiva alcun interesse pubblico tale giustificare una così violenta violazione della privacy", sottolineano i legali dell'ex ministro.
Categoria: politica
17:39
"Giusto togliere le multe ai no vax", il parere del senatore medico
(Adnkronos) - Giusto togliere le multe ai no vax . E' il parere del senatore di Fratelli d'Italia Ignazio Zullo, medico. "L'obbligo vaccinale imposto con il timore di penalizzazioni (multa, sospensione dal lavoro) è servito come strategia di profilassi collettiva partendo dalla profilassi individuale per raggiungere percentuali altissime di vaccinati nella popolazione. Mantenere le multe significa perseverare in un comportamento di divisione, di stigmatizzazione e di marginalizzazione di un certo numero di persone che non nutrono fiducia nel vaccino in sé o non nutrivano fiducia in modo specifico nel vaccino Covid", dice all'Adnkronos a proposito dello stop alle sanzioni.
"Voglio partire da una premessa", puntualizza Zullo: "Sono un medico igienista assolutamente convinto dell'utilità dei vaccini, formato in una scuola di specializzazione il cui direttore, mio maestro, era portatore della convinzione secondo la quale un vaccino non si deve negare a nessuno". Il vaccino, prosegue il parlamentare di Fdi, "non ferma l'infezione da agente microbico, ma il soggetto vaccinato, quando viene infettato, sviluppa prontamente le difese immunitarie per innocuizzare l'azione patogena dell'agente microbico. Va anche detto che il vaccino, sebbene strumento di prevenzione individuale, diventa strumento di protezione collettiva quando viene vaccinata un'alta percentuale dall'80 al 95 per cento di individui, partendo dal presupposto che nelle vaccinazioni di massa non è mai possibile vaccinare il 100% degli individui, per tante motivazioni".
Per quanto riguarda la campagna vaccinale durante l'era Covid, Zullo osserva che molti fattori "non hanno aiutato gli scettici a fidarsi, e un po' di responsabilità è da attribuire alle istituzioni". Zullo cita in particolare "le vicissitudini legate al vaccino Astrazeneca - da somministrarsi in un primo momento in soggetti di età inferiore a 50 anni per poi passare alla somministrazione a soggetti di età superiore ai 65 anni -, il vaccino Johnson poi messo da parte, il tema del richiamo con vaccino diverso da quello utilizzato nella prima somministrazione, l'insorgere di sintomi tromboembolici", oltre a "un'informazione sui media non propriamente univoca".
"Fatte queste premesse", sottolinea, "oggi abbiamo il dovere di indurre in quei soggetti assoggettati a multe quel senso di fiducia nei vaccini che è mancato in loro nella campagna vaccinale anti-Covid e rimuovere la multa va inteso come gesto di clemenza, di pacificazione che va coniugato con una corretta informazione e formazione sui vaccini. Perseverare oggi con la multa significa mantenere un muro di separazione netta tra il sistema e i no vax. E questo non va bene perché le pandemie sono ricorrenti e dobbiamo sempre aspettarci che quello che è accaduto con il Covid possa riaccadere. Per questo considero la misura del Governo Meloni una misura giusta, oggi indispensabile e quanto mai accettabile", conclude il senatore di Fdi.
Categoria: politica
17:34
Manovra, Cuzzilla (Cida): "Valorizzare ceto medio, pronte nostre proposte"
(Adnkronos) - "La nostra battaglia è la valorizzazione del ceto medio del Paese. Non solo una battaglia della Cida, ma lo è sicuramente per il Paese intero. Una battaglia importante perché il ceto medio è rappresentato da tutte le persone che producono in questo Paese. Lo vediamo nelle categorie che rappresentiamo: dirigenti industriali, dirigenti del commercio, i presidi, i medici, tutti i dirigenti pubblici. Servono dei provvedimenti seri e su questo abbiamo preparato una serie di emendamenti. Vediamo che fine faranno in questa finanziaria, ma chiaramente non ci fermeremo di fronte a questo perché vogliamo essere premianti per chi lavora: la logica del merito, la logica di chi crede in questo Paese". Così, con Adnkronos/Labitalia, Stefano Cuzzilla, presidente della Cida, la Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità, in occasione dell’assemblea nazionale.
Ceto medio che, ricorda Cuzzilla, "secondo dati inconfutabili, fa parte di quel 5% della popolazione che sta sopra i 55 mila euro di reddito, perciò non parliamo di ricchi, ma paga quasi il 50% dell'Irpef e su questo non c'è nessun ritorno; anzi, tutte le manovre economiche, sia quelle precedenti che questa, non vedono la valorizzazione di queste persone", sottolinea Cuzzilla. Una condizione che, secondo il presidente di Cida, richiede "una riflessione importante, su questo sicuramente siamo contenti per quello che abbiamo sentito sull'Ires premiale in manovra, però non basta". "Serve un grande lavoro sul capitale umano, sulle persone, far capire la valenza e la necessità del reskilling", aggiunge ancora.
Secondo Cuzzilla, infatti, è necessario essere pronti a 'cavalcare' le innovazioni e in particolare l'intelligenza artificiale, senza lasciare nessuno indietro. "Secondo diversi studi, mancano un milione e ottocentomila profili lavorativi nel digitale e su altre competenze come l'intelligenza artificiale. Dall'altra parte, si parla di due milioni di persone che potrebbero cambiare lavoro o perderlo per l'avvento dell'intelligenza artificiale. A noi preoccupano i due milioni di persone produttive in questo momento ma che, se non riconvertite, sono a rischio della perdita del posto di lavoro e il milione e ottocentomila profili sui quali non abbiamo le competenze specifiche. E quindi va fatto un lavoro importante di formazione sul capitale umano", sottolinea Cuzzilla.
Ma non basta. "Va fatto un intervento importante sull'introduzione delle donne al lavoro, con la spinta decisiva sul welfare. Ma per adesso ci sono solo annunci da tutte le parti ma non vediamo fatti sostanziali", ripete Cuzzilla. Serve sostenere la crescita delle competenze, ribadisce Cuzzilla. "Poi ci lamentiamo, come dico sempre io, dei giovani che vanno all'estero, dopo che vi abbiamo investito come sistema Paese e come famiglie. Ecco, noi non abbiamo più un problema di rischio di fuga di cervelli ma abbiamo anche una fuga delle persone normali. Questo non ce lo possiamo permettere in un Paese in cui abbiamo bisogno di giovani e di competenze", avverte.
E gli obiettivi di Cida per il 2025 sono chiari. "Innanzitutto, stare vicino a tutte le nostre federazioni associate nel rinnovo dei contratti collettivi di lavoro, far capire il valore di essi. Sicuramente un'attenzione forte sarà data a un potenziamento del welfare. E nello stesso tempo cercheremo di far capire al legislatore sempre l'importanza del ceto medio di questo Paese. E lo faremo con le nostre persone, con le nostre commissioni, con i nostri gruppi di lavoro, cercando di portare le competenze giuste laddove il legislatore deve prendere provvedimenti nelle varie situazioni", sottolinea. "Faremo capire -insiste Cuzzilla- l'importanza dei nostri medici, dei nostri presidi, ma faremo capire anche l'importanza della sanità integrativa, della previdenza integrativa, cercando di aprire dei tavoli per aiutare questo paese anche nell'equity, nel capitale. Se riusciamo a sostenere queste cose e a valorizzare una sinergia forte tra pubblico e privato, potremmo uscire da questo impasse", sottolinea Cuzzilla.
Tutto questo, spiega Cuzzilla, in un momento in cui "il nostro governo è un governo, a differenza dell'Europa, più stabile ma deve dare delle risposte, al ceto medio, alla classe produttiva". "E su questo noi saremo pronti a dare sostegno con informazioni e aiuto, anche nei gruppi di lavoro che possono dare competenze e far capire qual è la direzione giusta per una politica industriale che manca in questo Paese e una valorizzazione delle risorse", conclude.
Categoria: lavoro
17:22
Orban sente Putin, Zelensky: "Speriamo non chiami anche Assad a Mosca"
(Adnkronos) - Colloquio telefonico tra il primo ministro ungherese, Viktor Orban, e il presidente russo, Vladimir Putin. Una telefonata che è stata commentata con sarcasmo dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
"Stamane ho avuto una conversazione telefonica di un'ora con il presidente Putin. Queste sono le settimane più pericolose della guerra Russia-Ucraina. Stiamo adottando tutte le misure diplomatiche possibili per sostenere un cessate il fuoco e colloqui di pace", ha scritto Orban su X dopo il colloquio con il presidente russo.
Anche il Cremlino ha reso nota la telefonata spiegando che Putin e Orban si sono scambiati i loro punti di vista sulla situazione in Ucraina. Il premier ungherese, che lunedì ha visto Donald Trump a Mar-a-Lago, ha proposto una "soluzione politico diplomatica" grazie ai suoi "contatti con i dirigenti occidentali". Putin ha denunciato "la linea distruttiva del regime di Kiev" che esclude una soluzione pacifica del conflitto.
"Ci auguriamo tutti che Viktor Orban non chiami Assad a Mosca per ascoltare anche le sue lezioni lunghe un'ora", ha commentato Zelensky. "È assolutamente chiaro che per raggiungere una vera pace e una sicurezza garantita sono necessari la determinazione dell'America, l'unità dell'Europa e l'impegno incrollabile di tutti i partner nei confronti degli scopi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite", ha ribadito il presidente ucraino, che poi, in un riferimento al premier ungherese, ma forse anche al cancelliere tedesco Olaf Scholz che lo scorso mese aveva telefonato al presidente russo, ha ammonito: "Nessuno dovrebbe promuovere la propria immagine a spese dell'unità: tutti dovrebbero concentrarsi sul successo condiviso".
"L'unità in Europa è sempre stata la chiave per ottenerla. Non si può parlare della guerra che la Russia conduce contro l'Ucraina senza l'Ucraina", ha ribadito ancora Zelensky, dicendosi poi "grato a Donald Trump e a molti leader europei con i quali stiamo già lavorando per trovare soluzioni giuste e forti per una vera pace".
Categoria: internazionale/esteri
17:19
Trapianti, cardiochirurgo Gerosa: "A Padova primo al mondo totalmente a cuore battente"
(Adnkronos) - A Padova "è stato eseguito per la prima volta al mondo un trapianto totalmente a cuore battente". Gino Gerosa, direttore Uoc Cardiochirurgia Azienda-Ospedale Università Padova, spiega all'Adnkronos Salute l'intervento che garantisce un "organo più performante ed efficace perché evitiamo i danni dovuti a ogni 'stop and go' previsto finora".
A 57 anni esatti dal primo trapianto di cuore, eseguito da Christian Barnard nel dicembre 1967 a Città del Capo, in Sudafrica, nella città del Santo, dove nel 1985 è stato effettuato il primo trapianto di cuore in Italia, si riscrive la storia. "Abbiamo prelevato da un donatore, a cuore fermo, l'organo, che è stato fatto ripartire e non è più stato fermato - illustra Gerosa - Dal prelievo, al trasporto, fino all'impianto, tutto è stato fatto senza che mai il cuore smettesse di battere. Il cuore battente del donatore ha poi sostituito quello pulsante del ricevente. Fino ad adesso - chiarisce il professore - il cuore veniva fermato per il prelievo e nuovamente per il trapianto, nel caso si fosse utilizzata anche la macchina per la perfusione ex vivo per il trasporto. L'organo veniva quindi fermato, inserito all'interno della macchina per la perfusione ex vivo, dove ripartiva e tornava a essere battente. Poi, prima del trapianto, veniva nuovamente fermato e fatto ripartire a trapianto ultimato". Ma "ogni volta che il cuore si ferma - sottolinea Gerosa - c'è un danno dell'organo".
Tanti i vantaggi di questa tecnica che, sottolinea lo specialista, "potrà essere applicata con sicurezza anche da altri gruppi cardiochirurgici al mondo. Innanzitutto migliora i risultati del trapianto cardiaco - rimarca Gerosa - perché si evita il danno da ischemia/riperfusione, cioè il danno cellulare, sia al momento del prelievo che all'impianto dell'organo, nel caso venga fermato, garantendo quindi una migliore ripresa della funzionalità cardiaca. A questo segue una migliore performance cardiaca che equivale a migliorare l'outcome post-operatorio, con un più rapido recupero e dimissioni dall'ospedale. Ora - conclude - applicheremo questa tecnica a tutti i nostri trapianti da donatore a cuore fermo", altro primato mondiale messo a segno sempre a Padova, da Gerosa, a maggio 2023.
Categoria: salute
17:14
Mondiali, la Fifa ufficializza le sedi del 2030 e 2034
(Adnkronos) - Sono state ufficializzate dalla Fifa le sedi dei Mondiali 2030 e 2034. Spagna, Marocco, Portogallo e una parte di Sudamerica (Argentina, Uruguay e Paraguay) ospiteranno il torneo nel 2030, poi toccherà all'Arabia Saudita. Si tratta di una decisione presa dalla Fifa con il voto di un congresso virtuale. Senza troppa attesa, anche perché le candidature erano in solitaria.
Per quanto riguarda l'edizione 2030, quella del centenario della Coppa, si tratta di un unicum. Una candidatura mai vista e che coinvolgerà nell'organizzazione del torneo ben tre diverse confederazioni continentali. Per l'edizione 2034, il criterio è sempre quello della rotazione tra i continenti. E anche qui l'Arabia Saudita, unica candidata, ha avuto la strada spianata per ottenere il torneo. Come accaduto in Qatar nel 2022, le temperature alte in estate potrebbero però portare a uno spostamento della competizione nei mesi invernali.
Categoria: sport
In Sardegna
Programmi
Primo Piano
Live Streaming
ULTIM'ORA
00:26
Attacco a Gerusalemme, spari contro bus: grave un 12enne
(Adnkronos) - Un ragazzino di dodici anni è rimasto gravemente ferito in una sparatoria vicino a Gush Etzion a sud di Gerusalemme. Altre quattro persone sono rimaste ferite nell'attacco, che l'Idf sospetta di matrice terroristica. Secondo le prime ricostruzioni, un uomo avrebbe fatto fuoco contro l'autobus 291 partito da Beitar Illit e diretto a Gerusalemme. È in corso la caccia all'uomo che, dopo la sparatoria, è fuggito a bordo di una Bmw verso Hebron. Circondata l'area con posti di blocco.
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede un cessate il fuoco immediato e incondizionato a Gaza. La risoluzione, adottata tra gli applausi con 158 voti favorevoli, 9 contrari e 13 astensioni, chiede "un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente" e "il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi", simile al testo bloccato qualche settimana fa in Consiglio di Sicurezza da un veto americano.
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha detto al capo del Pentagono Lloyd Austin che ''in questo momento c'è la possibilità di arrivare a un accordo che consenta, si spera, il rilascio di tutti gli ostaggi'' ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. E, tra questi, ''anche degli ostaggi americani''.
Nove civili palestinesi, tra cui la giornalista Iman Al-Shanti e suo figlio Bilal, sono stati uccisi in una serie di raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa Wafa spiegando che cinque civili, tra cui la giornalista e suo figlio, sono stati uccisi in un raid aereo che ha colpito un edificio residenziale nel quartiere di Sheikh Radwan a Gaza City. Un civile è stato poi ucciso nel campo sfollati di al-Maghazi e un'altra vittima è stata registrata a est di Deir al-Balah. Altri due cittadini sono stati uccisi nella zona di al-Mawasi a ovest di Rafah.
Categoria: internazionale/esteri
00:09
Esplosione Calenzano, escluso sabotaggio: vittima aveva segnalato anomalie
(Adnkronos) - Dai primi rilievi tecnici disposti dalla Procura, non è stato trovato esplosivo nel deposito di carburante Eni a Calenzano (Firenze), quindi, è stato escluso che l'esplosione sia da attribuire a un possibile sabotaggio. L'intero deposito Eni è stato posto sotto sequestro al fine di poter svolgere le indagini tecniche necessarie per stabilire le cause dello scoppio alle pensiline di carico delle autocisterne. Eni, si è appreso da fonti inquirenti, avrebbe chiesto di intervenire per smaltire correttamente le acque potenzialmente inquinanti, ma tutta l'attività di approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione carburanti "deve restare ferma" fino a che le indagini tecniche non saranno concluse.
Secondo una prima ricostruzione sulle cause dell'esplosione, sarebbe avvenuta una fuoriuscita di carburante nella parte anteriore della pensilina di carico, "in qualche modo dovuto alla chiara inosservanza delle rigide procedure previste", dove erano in corso opere di manutenzione affidate a una ditta esterna.
Le conseguenze di tale scellerata condotta - è l'ipotesi della Procura di Prato che conduce le indagini - "non potevano non essere note o valutate dal personale che operava in loco. La circostanza che fosse in atto una attività di manutenzione di una linea di benzina corrobora l'ipotesi che vi siano state condotte connesse all'evento di disastro", come si legge in un atto con cui il procuratore Luca Tescaroli ha ordinato l'acquisizione di documenti presso gli uffici Eni e la ditta che eseguiva i lavori di manutenzione.
La Procura, che indaga per le ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo, lesioni gravi, crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro, ha affidato l'incarico di svolgere questi accertamenti nel deposito, posto sotto sequestro, a due esperti di esplosivi, Roberto Vassale e Renzo Cabrino, che in passato hanno lavorato come periti nell'inchiesta sulla strage di Capaci, con cui Tescaroli aveva già collaborato all'epoca in cui era pm a Caltanissetta.
Agli atti dell'indagine potrebbe finire anche una lettera scritta poco più di due mesi fa da una delle vittime, Vincenzo Martinelli, nella quale l'autotrasportatore 51enne segnalava anomalie proprio alla pensilina di carico 6 del deposito Eni di Calenzano, quella in cui si sarebbe verificata l'esplosione. La lettera è indirizzata alla Bt Trasporti, la società di autotrasporti di cui Martinelli era dipendente, ed era stata scritta per contestare un procedimento disciplinare che la Bt aveva aperto nei confronti del 51enne dopo un mancato carico di carburante.
"Alle 10,30 del 1° ottobre - scriveva Martinelli - mi apprestavo a caricare il secondo viaggio alla corsia 6 del deposito, per un viaggio costituito da 4 scarichi per una durata di circa 5 ore e 30 minuti. Mentre effettuavo il carico, il braccio della benzina non erogava prodotto, per cui mi sono recato presso le sale controllo per risolvere il problema. L’addetto al controllo verificava che effettivamente la corsia non erogava benzina, dopo vari tentativi decidevano di farmi sospendere il carico facendomi staccare tutti i dispositivi". Anomalie segnalate alle 10,21 di lunedì 9 dicembre, pochi istanti prima della deflagrazione, anche da un altro autotrasportatore in coda alle pensiline, che è riuscito a mettersi in salvo, e la cui testimonianza è già stata raccolta dagli investigatori.
Il Comune di Calenzano ha attivato un conto corrente di solidarietà a favore delle famiglie delle vittime. L’iban del conto, presso Unicredit spa, tesoriere del Comune, è IT43Y0200838103000107278108.
"Anche l’abbraccio attraverso un piccolo gesto - ha spiegato il sindaco Giuseppe Carovani in collegamento con il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze - dà voce alla comunità per esprimere vicinanza e memoria delle vittime. Ringrazio i vigili del fuoco, le forze dell'ordine e quanti sono stati preposti a scongiurare esiti ancora più drammatici per quanto accaduto".
Le indagini della magistratura metteranno in evidenza le cause specifiche dell'esplosione. Per Carovani "ci si chiede se la tragedia poteva essere prevenuta. Purtroppo si continuano a usare da anni gli stessi sistemi e tecnologie per carico e scarico delle autobotti. Che su questo ci siano stati pochi avanzamenti è un elemento di riflessione a favore di tecnologie sicure", così come lo è prendere atto della condizione dell'area industriale a servizio della Piana, di Firenze e di Prato. Quando l'impianto Eni fu aperto era in piena campagna anche se era già vicina la ferrovia. "E’ compatibile questo impianto con il contesto attuale e la Piana che è giunta a un livello di saturazione?", ha chiesto Carovani.
Ci vogliono "scelte radicali di pianificazione, in un territorio molto delicato dal punto di vista idrogeologico. Eni rifletta sulla compatibilità con il contesto. Abbiamo chiesto che si apra un tavolo di discussione e di confronto per interventi che possano migliorare questo stato di cose. L’onda d’urto ha investito abitazioni, fabbriche, generando sgomento. Bisogna trarne un insegnamento: quell'impianto è figlio di una stagione che abbiamo alle spalle, di mobilità legata alle fonti fossili. Trovo deleterio resistere alla transizione energetica. Il nostro invito è a interrogarsi sul modello di sviluppo che vogliamo perseguire".
A Calenzano ieri è stato il giorno del lutto cittadino e regionale e della manifestazione dei sindacati per reclamare più sicurezza nei suoi luoghi di lavoro.
Categoria: cronaca
00:08
Siria, Israele e i raid: tra nodo sicurezza e nuovo rischio polveriera
(Adnkronos) - Una campagna di operazioni militari in Siria "eccezionale per forza e portata". Che aggiunge "un'altra pericolosa variabile alla situazione in rapida evoluzione" nel Paese". Scrivono così i giornali americani dopo il crollo del regime siriano di Bashar al-Assad che ha innescato una 'risposta' da parte di Israele, in nome della "sicurezza", con raid contro obiettivi militari e truppe nel Golan siriano per la prima volta in 50 anni. Nessun commento, nessuna reazione, almeno per ora da Hayat Tahrir al-Sham (Hts), il gruppo che ha guidato l'offensiva fulminante delle forze anti-Assad.
Intanto, il Cremlino non risparmia critiche a Israele e torna a insistere per la rapida "stabilizzazione" della Siria, assicurando che Mosca - che negli anni passati è stata tra i principali sostenitori di Bashar al-Assad - è in contatto con tutte le forze politiche attualmente presenti nel Paese arabo. Diversi Paesi arabi hanno accusato di sfruttare la situazione della Siria per occupare altri territori.
La campagna militare israeliana, evidenzia il Nyt, è stata "eccezionale per forza e portata", nel tentativo di "assicurare che chiunque finisca al potere in Siria sia significativamente disarmato". Gli analisti sottolineano come i bombardamenti su vasta scala di questa settimana siano stati molto più ampi e devastanti rispetto a quelli condotti in passato. Hanno colpito anche l'infrastruttura in Siria che l'Iran ha utilizzato per trasferire armi a Hezbollah in Libano. Immagini arrivate ieri dalla Siria mostravano navi affondate, hangar e edifici crollati.
La Repubblica Islamica, ha detto ieri la Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, "è forte e potente e diventerà solo più potente". Israele sta "smantellando l'asse del male dell'Iran", ha replicato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in dichiarazioni apparse come una forma di risposta indiretta all'85enne Khamenei.
"La campagna aerea intensificata, in parallelo alla prima operazione di terra israeliana in territorio siriano dalla guerra dello Yom Kippur del 1973, ha attirato le condanne internazionali e aggiunto un'altra pericolosa variabile alla situazione in rapida evoluzione in Siria, dove i gruppi armati stanno cercando di creare un nuovo ordine politico", scrive il Washington Post.
Il giornale sottolinea come Hts resti per lo più preoccupato dalla gestione della transizione da forza militare a politica, mentre fa i conti con casse vuote e carenza di generi alimentari. Nel Paese, dove restano circa 900 militari americani, altri gruppi armati - come evidenzia il giornale - sono ancora in lotta per l'influenza.
Martedì i militari israeliani hanno confermato di aver effettuato circa 480 raid in Siria in due giorni e il ministro della Difesa, Israel Katz, ha parlato delle attività della Marina, che "ha operato con grande successo la notte scorsa per distruggere la flotta siriana". Israele afferma di distruggere asset per evitare che finiscano in mano agli estremisti.
Tutto dopo anni di raid attribuiti a Israele e mesi in cui si erano intensificate le notizie di operazioni contro depositi di armi di Iran e degli Hezbollah libanesi, che con la Russia di Vladimir Putin sono stati tra i principali sostenitori del leader siriano Bashar al-Assad.
Le operazioni militari israeliane in Siria rischiano di avere "ripercussioni oltre le intenzioni degli israeliani", ha avvertito Ryan C. Crocker, ex ambasciatore Usa in Siria, durante un evento al Middle East Institute. E sul Golan ha chiarito che una presenza a lungo termine nell'area "potrebbe aggiunge benzina al fuoco".
Quindi, è il ragionamento di Crocker, gli israeliani "devono stare molto attenti a non innescare un nuovo attivismo diretto contro di loro".
La Siria sarà con tutta probabilità al centro della prossima visita in Turchia - annunciata da Ankara per venerdì - del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, che negli ultimi giorni ha sentito almeno due volte il capo della diplomazia turca, Hakan Fidan, per parlare degli sviluppi nel Paese arabo.
Era ad Ankara il riferimento di ieri di Khamenei, che non ha puntato direttamente il dito contro la Turchia, ma ha accusato "un Paese vicino della Siria" di aver "chiaramente avuto un ruolo in questa vicenda" e di continuare "ad averlo" nell'ambito di un "complotto" che per la Guida Suprema vede in Usa e Israele "i principali responsabili".
Categoria: internazionale/esteri
00:05
Ucraina-Russia, Orban: "Zelensky rifiuta tregua". Kiev: "Tutto falso"
(Adnkronos) - L'Ucraina rifiuta la tregua di Natale nella guerra con la Russia? Tutto falso. Ad alimentare il caso sono le parole di Viktor Orban. Il premier ungherese monopolizza l'attenzione con una telefonata a Vladimir Putin e chiama in causa Volodymyr Zelensky. Sarebbe stato il presidente ucraino a rifiutare l'ipotesi di una tregua di Natale con scambio di prigionieri.
"Alla fine della presidenza ungherese dell'Ue, abbiamo compiuto nuovi sforzi per la pace. Abbiamo proposto un cessate il fuoco a Natale e uno scambio di prigionieri su larga scala. È triste che il presidente Zelensky abbia chiaramente respinto ed escluso questa possibilità. Abbiamo fatto quello che potevamo", le parole di Orban.
A stretto giro, Kiev ha smentito categoricamente di aver affrontato il tema con Orban, che a luglio ha fatto visita a Zelensky nella capitale ucraina e si è sostanzialmente proposto come mediatore senza nessun mandato dell'Ue.
Il consigliere della presidenza ucraina Dmytro Lytvyne, in un messaggio ai media, ha giudicato totalmente prive di fondamento le esternazioni di Orban: "Come sempre, la parte ungherese non ha discusso con l'Ucraina e, come sempre, l'Ungheria non ha avvertito Kiev dei suoi scambi con Mosca", si legge nel messaggio.
Zelensky, del resto, anche nei recenti incontri con il nuovo presidente americano Donald Trump e con il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito la posizione di Kiev: per dire sì ad una tregua e fermare la guerra servono garanzie e, in particolare, serve l'invito della Nato all'Ucraina, che ritiene indispensabile agganciarsi al treno dell'Alleanza Atlantica.
Orban ha fornito la sua versione dopo il contatto diretto con il Cremlino. "Ho avuto una conversazione telefonica di un'ora con il presidente Putin. Queste sono le settimane più pericolose della guerra Russia-Ucraina. Stiamo adottando tutte le misure diplomatiche possibili per sostenere un cessate il fuoco e colloqui di pace", ha scritto il premier ungherese su X dopo il colloquio con il presidente russo.
Anche il Cremlino ha reso nota la telefonata spiegando che Putin e Orban si sono scambiati i loro punti di vista sulla situazione in Ucraina. Il premier ungherese, che lunedì ha visto Donald Trump a Mar-a-Lago, ha proposto una "soluzione politico diplomatica" grazie ai suoi "contatti con i dirigenti occidentali". Putin ha denunciato "la linea distruttiva del regime di Kiev" che esclude una soluzione pacifica del conflitto.
Zelensky ha bollato tutto come propaganda e ha chiosato ironicamente: "Ci auguriamo tutti che Viktor Orban non chiami Assad a Mosca per ascoltare anche le sue lezioni lunghe un'ora", ha commentato chiamando in causa l'ex dittatore siriano, che dopo la caduta del regime ha chiesto e ottenuto asilo in Russia.
"È assolutamente chiaro che per raggiungere una vera pace e una sicurezza garantita sono necessari la determinazione dell'America, l'unità dell'Europa e l'impegno incrollabile di tutti i partner nei confronti degli scopi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite", ha ribadito il presidente ucraino, che poi, in un riferimento al premier ungherese, ma forse anche al cancelliere tedesco Olaf Scholz che lo scorso mese aveva telefonato al presidente russo, ha ammonito: "Nessuno dovrebbe promuovere la propria immagine a spese dell'unità: tutti dovrebbero concentrarsi sul successo condiviso".
Categoria: internazionale/esteri
00:02
Frontale auto-camion su A10, esplode autocisterna: un morto e 13 intossicati
(Adnkronos) - È di un morto e 13 intossicati il bilancio di un incidente frontale, avvenuto questa sera intorno alle 20.30 nella galleria sulla A10 tra Imperia Est e San Bartolomeo al Mare, che ha visto coinvolti un'auto e un camion cisterna che è esploso. A perdere la vita è stato l'automobilista, mentre il conducente del mezzo pesante è riuscito a mettersi in salvo prima dell'esplosione.
Sul posto stanno intervenendo il personale medico del 118, le ambulanze, i vigili del fuoco, la polizia stradale e gli addetti di Autofiori. Istituite le uscite obbligatorie sia nel casello di San Bartolomeo al Mare che in quello di Imperia Est.
Categoria: cronaca
23:27
Milan vince allo scadere, Stella Rossa bestemmia su X
(Adnkronos) - Una sconfitta difficile da digerire per la Stella Rossa. La squadra serba è stata battuta 2-1 dal Milan nella sesta giornata di Champions League, con i rossoneri che hanno trovato il gol decisivo di Tammy Abraham soltanto nei minuti finali. Dopo il vantaggio di Leao infatti, la Stella Rossa era riuscita a pareggiare nella ripresa grazie a Radonjic.
Il gol dell'ex attaccante del Torino aveva riacceso le speranze serbe, che finora hanno raccolto soltanto tre punti in questa Champions League. La delusione finale è stata grande ed è sfociata anche sui profili ufficiali del club. L'account inglese della Stella Rossa, commentando il gol di Abraham, si è lasciata andare infatti a una bestemmia finale, rigorosamente in italiano.
Categoria: sport
23:17
Milan-Stella Rossa 2-1: Abraham nel finale salva Fonseca
(Adnkronos) - Sospiro di sollievo per Paulo Fonseca. Il Milan batte in extremis la Stella Rossa 2-1, nella sesta giornata di Champions League, grazie al gol all'87' di Tammy Abraham su assist del baby Camarda. I rossoneri avevano trovato il vantaggio nel primo tempo con Leao al 42', ma erano stati raggiunti al 67' dal pareggio dell'ex Torino Radonjic.
L'attaccante inglese regala quindi tre punti fondamentali per la classifica, che ora vede il Milan al 12esimo posto, in piena zona playoff, a quota 12, ma a una sola distanza dall'ottavo posto, che vale l'accesso diretto agli ottavi di finale. Rimane a 3 punti invece la Stella Rossa. Nota stonata della serata gli infortuni, nel corso del primo tempo, a Loftus-Cheek e Morata.
Il Milan fa subito la partita e al 14' Leao ha una grande occasione, ma il portiere avversario Gutesa si supera e devia il tiro, diretto all'angolino del portoghese. Tre minuti più tardi la Stella Rossa si fa vedere con Maksimovic, che prova a battere Maignan ma colpisce la traversa. Il pericolo scampato scuote i rossoneri, con Theo che calcia su punizione ma non trova la porta. Prima della mezz'ora Morata esce per infortunio (come anche Loftus-Cheek per Chukwueze) ed entra Abraham, che sfiora il vantaggio subito di testa, con la palla che scheggia l'incrocio dei pali. Al 42' però arriva il vantaggio del Milan con Rafael Leao, che concretizza un bel contropiede battendo Gutesa dal limite dell'area.
La Stella Rossa rientra aggressiva in campo e al 50' Maignan si deve impegnare per respingere il tiro di Elsnik. Un minuto dopo è Ivanic a tirare dal limite impensierendo il portiere rossonero, ma il pallone si spegne alto. Abraham è uno dei più pericolosi dei suoi e al 53' sfiora il gol. Dal possibile raddoppio ala beffa. Al 66' arriva il pareggio della Stella Rossa con Radonjic, ex attaccante del Torino appena entrato in campo, che da fuori area approfitta di un'ingenuità di Musah in uscita e batte Maignan. L'assedio finale del Milan però alla fine paga e i rossoneri ritrovano il vantaggio all'87' con Abraham, bravo a concretizzare un bell'assist del baby Camarda. Finisce quindi 2-1 a San Siro.
Categoria: sport
23:04
Elon Musk da record, il suo patrimonio supera i 400 miliardi dollari
(Adnkronos) - Elon Musk, considerato l'uomo più ricco del mondo, ha superato i 400 miliardi di dollari di patrimonio. Secondo Bloomberg, il prezzo delle azioni di Tesla è salito di oltre il 65% dall'elezione di Donald Trump all'inizio di novembre. Inoltre, Space X e i suoi investitori hanno concordato di acquistare fino a 1,25 miliardi di dollari di azioni della società, facendo salire il valore dell'azienda spaziale a circa 350 miliardi di dollari.
Secondo Bloomberg, questa transazione ha aumentato il patrimonio personale di Elon Musk di circa 50 miliardi di dollari, portandolo a 440 miliardi.
Categoria: internazionale/esteri
22:51
Juventus-Manchester City 2-0, Vlahovic e McKennie stendono Guardiola
(Adnkronos) - Notte magica per la Juventus allo Stadium. Nella sesta giornata di Champions League, i bianconeri battono il Manchester City 2-0 e conquistano tre punti fondamentali per la propria classifica. Decisivi i gol, tutti nel secondo tempo, di Dusan Vlahovic al 53' e di Weston McKennie al 75'. Con questa vittoria Thiago Motta sale a quota 11 punti rimanendo in piena zona playoff, a sole due lunghezze dall'ottavo posto che vale l'accesso diretto agli ottavi di finale. Rimane a 8 punti invece Guardiola, che continua a vivere il periodo più nero della propria carriera con una sola vittoria in dieci partite.
Pronti via ed è subito il City a prendere in mano il pallino del gioco. La Juventus però pressa alta e limita il palleggio inglese, che non riescono mai a trovare l'imbucata giusta per Haaland. I bianconeri prendono le misure e si rendono pericolosi soprattutto con le accelerazioni di Conceicao, tra i più attivi. La prima vera occasione della partita la costruisce Yildiz, che converge verso il centro e calcia da fuori area, ma senza riuscire a inquadrare la porta. Il City contiua a far girare il pallone da una parte all'altra del camp, con Haaland che prova a far male in mischia ma viene ribattuto. L'attaccante norvegese è pericolosissimo poco dopo, quando si ritrova solo davanti a Di Gregorio ma viene ipnotizzato dal portiere bianconero.
Parte bene la Juventus nel secondo tempo. I bianconeri trovano il vantaggio al 53': Gatti calcia in girata ma trova la parata di Ederson, sul proseguo dell'azione Yildiz mette un bel cross per Dusan Vlahovic, che di testa batte il portiere brasiliano. La reazione del City è affidata a Grealish, che dopo un'azione personale serve Bernardo Silva, ma il suo tiro è ribattuto dalla difesa juventina. Poco dopo ci prova anche De Bruyne, che calcia di poco a lato da fuori area. Il Manchester City aumenta la pressione e colleziona occasioni: Gundogan si crea lo spazio al limite dell'area e calcia a giro, ma trova un'altra ottima parata di Di Gregorio in tuffo. Nel miglior momento dei Citizens però arriva il raddoppio della Juventus: al 75' Weah si invola sulla destra e serve l'inserimento di Weston McKennie, che appena entrato in campo si coordina e in mezza rovescia batte ancora Ederson. Il City prova una nuova reazione ma la Juventus è compatta e non rischia niente. Nel finale proteste inglesi per un presunto tocco di mano di Gatti in area, ma l'arbitro lascia correre. Finisce quindi 2-0 allo Stadium.
Categoria: sport
22:40
Macchinista muore investito da treno nel Reggiano
(Adnkronos) - Un uomo è morto, investito da un treno presso lo scalo merci di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia. La vittima è un macchinista di Mercitalia (Ferrovie dello Stato), che si trovava sui binari quando è sopraggiunto il convoglio. Subito dopo l'incidente, avvenuto intorno alle 20.40, la circolazione sulla linea ferroviaria Milano-Bologna è stata sospesa e sono in corso gli accertamenti dell'autorità giudiziaria.
Matteo Salvini esprime "profondo dolore" per quanto accaduto e ha chiesto una relazione dettagliata dell'accaduto. "Porgo le mie più sincere condoglianze ai suoi cari e a tutti i colleghi", sottolinea Salvini in una nota del Mit.
Categoria: cronaca
21:59
Milan, due infortuni in due minuti: prima si fa male Loftus-Cheek, poi Morata
(Adnkronos) - Doppia tegola per il Milan. Durante il primo tempo della sfida di Champions League contro la Stella Rossa, Paulo Fonseca è stato costretto a effettuare due cambi nel giro di due minuti. Prima è stato Ruben Loftus-Cheek ad accasciarsi a terra al 28' per un problema muscolare. Il centrocampista inglese sostituiva sulla trequarti rossonera Christian Pulisic, anche lui infortunatosi contro l'Atalanta, ed è stato quindi rimpiazzato da Samuel Chukwueze.
Due minuti dopo però, ecco un altro infortunio. Alvaro Morata, reduce da due gol consecutivi, ha avuto la peggio in uno scontro di gioco e ha chiesto il cambio. Al suo posto è entrato Tammy Abraham. Entrambi i giocatori saranno sottoposti agli esami strumentali nelle prossime ore, ma sono da considerare in dubbio per la prossima partita di Serie A contro il Genoa, in programma domenica 15 dicembre a San Siro.
Categoria: sport
21:44
Fbi, si dimette il direttore Wray. Trump: "Gran giorno per America"
(Adnkronos) - Il direttore dell'Fbi Chris Wray si dimetterà il mese prossimo, al termine del mandato dell'amministrazione di Joe Biden. Lo ha reso noto in un comunicato il Federal Bureau of investigation. Nei giorni scorsi, il presidente eletto Donald Trump aveva annunciato la sua intenzione di nominare a capo dell'Fbi Kash Patel, suo fedelissimo, ex procuratore federale, che aveva già ricoperto diversi ruolo nell'ambito della sicurezza nazionale nella prima amministrazione Trump. La fine del mandato di Wray era prevista nel 2027.
"Le dimissioni di Christopher Wray sono un grande giorno per l'America, perché metteranno fine all'uso come arma di quello che è diventato noto come dipartimento di ingiustizia degli Stati Uniti" scrive in un post su Truth Social Donald Trump.
"Non so proprio cosa gli sia successo. Ora ripristineremo lo stato di diritto per tutti gli americani", afferma Trump, ricordando che sotto la direzione di Wray, "l'Fbi ha fatto irruzione illegalmente nella mia casa, senza motivo, ha lavorato diligentemente per l'impeachment e la mia incriminazione illegale e ha fatto di tutto per interferire con il successo e il futuro dell'America".
Ancora il presidente eletto ha denunciato che all'Fbi hanno usato "i loro vasti poteri per minacciare e distruggere molti americani innocenti, alcuni dei quali non saranno mai in grado di riprendersi da ciò che è stato fatto loro". Quindi Trump ha citato Kash Patel, da lui indicato nei giorni scorsi, definendolo "il candidato più qualificato a guidare l'Fbi nella storia dell'agenzia, impegnato a garantire che la legge, l'ordine e la giustizia tornino di nuovo e presto nel nostro Paese".
"Come tutti sanno, ho un grande rispetto per i membri dell'Fbi e loro hanno un grande rispetto per me. Vogliono vedere questi cambiamenti tanto quanto me ma, soprattutto, il popolo americano chiede un sistema di giustizia forte ma equo. Vogliamo riavere la nostra Fbi - ha concluso - e questo accadrà. Attendo con ansia la conferma di Kash Patel, in modo che il processo per rendere l'Fbi di nuovo grande possa iniziare. Grazie!".
Categoria: internazionale/esteri
19:54
Ddl sicurezza, Lega in pressing. Fi 'ferma' i suoi: "Non litighiamo"
(Adnkronos) - "Non replichiamo alla Lega, non litighiamo in pubblico sul ddl sicurezza...". Forza Italia, apprende l'Adnkronos, prova a evitare l'ennesimo scontro con il partito di Matteo Salvini. E dal segretario Antonio Tajani, dopo la nota della Lega che invita gli alleati ad approvare subito il provvedimento "senza perdite di tempo", arriva la linea ufficiale per deputati e senatori azzurri: non forniamo pretesti per aprire un ulteriore fronte nella maggioranza.
Intanto il governo non esclude modifiche al ddl, che è all'esame della Commissione Affari costituzionali del Senato. Questo l'orientamento emerso al termine di una riunione di maggioranza alla quale hanno preso parte il ministro di Fdi per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e i sottosegretari leghisti al Ministero dell'Interno, Nicola Molteni, e alla Giustizia, Andrea Ostellari.
"Alcuni aspetti possono" del pacchetto sicurezza "possono essere eventualmente migliorati", ha spiegato Ciriani, non escludendo la possibilità di una terza lettura per il disegno di legge, che a questo punto potrebbe tornare alla Camera. "Stiamo verificando" la possibilità di apportare modifiche "perché ci sono opinioni diverse, sensibilità diverse, nessuno intende stravolgere i contenuti del testo, ma su alcune cose serve di approfondire, questa era una prima riunione coi gruppi di maggioranza", ha proseguito Ciriani.
Tra i temi al centro della riflessione, la stretta sulle sim ai migranti senza permesso di soggiorno e la norma sulle madri detenute. Su entrambe le questioni Forza Italia non ha mai nascosto le sue perplessità, presentando degli emendamenti per correggere il tiro. Per quanto riguarda le madri detenute, per esempio, con il deputato Paolo Emilio Russo Fi aveva firmato un emendamento che chiedeva di ripristinare l'obbligo di differimento della pena per le madri con figli fino a un anno: emendamento che è stato poi trasformato in un ordine del giorno che prevede una sorta di "monitoraggio" tra un anno.
Adesso la Lega ha fretta di chiudere: "Il ddl sicurezza - rimarcano fonti di via Bellerio - rappresenta uno strumento normativo di primaria importanza fortemente voluto dal governo per tutelare l'operato delle nostre forze di polizia sottoposte a sistematiche aggressioni e violenze durante le manifestazioni di piazza e per risolvere i principali fenomeni di allarme sociale, come le occupazioni abusive di case, che minano la sicurezza dei cittadini e delle comunità locali".
Per il Carroccio, il ddl "va approvato immediatamente senza perdite di tempo". Una fretta che non è condivisa dalle parti di Forza Italia: "Non stiamo parlando di un decreto, il provvedimento è un disegno di legge e quindi non scade. Nessun dramma", predicano prudenza fonti azzurre vicine al dossier. "Evidentemente - rimarcano le stesse fonti - i nostri rilievi avevano un fondamento. Siamo fiduciosi del fatto che il nostro gruppo al Senato troverà una soluzione e un punto di caduta".
Le opposizioni nel frattempo annunciano battaglia: Pd, 5 Stelle, Avs e Più Europa hanno aderito alla manifestazione nazionale indetta per sabato 14 dicembre dalla Rete nazionale 'A Pieno Regime'. "Il Partito democratico continua a mobilitarsi contro un ddl che reprime il libero dissenso, affronta ogni problema con un nuovo reato e nuove aggravanti senza mettere un euro per rafforzare davvero politiche di sicurezza urbana e di coesione sociale, fa retrocedere il diritto e arriva anche a liquidare per soli fini propagandistici un'intera filiera produttiva", attaccano i dem.
Categoria: politica
19:52
Ronaldo, obiettivo Mondiali 2030 a 45 anni: "Sogno che diventa realtà"
(Adnkronos) - Cristiano Ronaldo punta i Mondiali del 2030. Dopo l'annuncio della Fifa, che ha ufficializzato l'assegnazione della Coppa del Mondo a Spagna, Portogallo e Spagna, il fuoriclasse dell'Al Nassr ha pubblicato un post sui propri profili social: "Un sogno diventato realtà. Il Portogallo ospiterà i Mondiali del 2030 e ci riempirà di orgoglio. Insieme!". Il messaggio è stato accompagnato da una foto che lo ritrae con la maglia dei lusitani e il suo iconico numero 7.
L'intenzione di Ronaldo, quindi, è quella di partecipare ai Mondiali del 2030 con la maglia della propria Nazionale, di cui è il miglior marcatore di tutti i tempi con 135 gol e con cui ha vinto un Europeo nel 2016. La carta d'identità però segna 39 anni e nel 2030, tra sei anni, l'attaccante portoghese ne avrà quindi 45. Qualora dovesse davvero scendere in campo, Ronaldo eguaglierebbe il record del giocatore più anziano ad aver mai partecipato ad una Coppa del Mondo, che al momento appartiene all'ex portiere egiziano Essam El Hadar, sceso in campo nel 2018 a 45 anni e cinque mesi d'età.
Categoria: sport
19:29
Teo Mammucari lascia Belve, Loredana Berté promuove Fagnani: "Una signora"
(Adnkronos) - "Anche se a noi piacciono le 'non signore', devo dirti che ieri con Teo Mammucari sei stata proprio una vera signora, immensa e bravissima, come sempre. Sono senza parole". Loredana Bertè promuove a pieni voti, dai suoi social, Francesca Fagnani, padrona di casa di 'Belve', commentando l'intervista interrotta andata in onda ieri sera su Rai2.
Mammucari durante la registrazione ha deciso di lasciare lo studio poco dopo l'inizio della conversazione.
Categoria: spettacoli
19:24
Sanità, Albergo (Università Lum): "Disponibili ulteriori risorse attraverso Fsn"
(Adnkronos) - "La prossima Legge finanziaria prevede ulteriori risorse a disposizione attraverso il Fondo sanitario nazionale destinato al sistema salute. È chiaro che l'incremento che c'è stato non è stato un incremento straordinario, ma in questo momento di grande difficoltà potrebbe anche essere sufficiente, a una condizione: fare delle valutazioni più attente sui sistemi di controllo delle aziende sanitarie, entrare più in profondità sulle cause strutturali e negative che creano debito, soprattutto attraverso la rivisitazione dei percorsi di salute dei pazienti, dove ci sono delle sacche di dispersione di denaro, rispetto alle tariffe dei Drg - Diagnosis Related Groups (Raggruppamenti omogenei di diagnosi, ndr), che sono in particolar modo significative". Così Francesco Albergo, professore di Economia aziendale e direttore area sanità della Lum School of Management degli Stati generali dell’Associazione coordinamento ospedalità privata (Acop).
"È ovvio che non si può tagliare sul personale o sulla spesa farmaceutica, ma è molto importante che le organizzazioni e i processi vengano profondamente rivisitati – ha spiegato – partendo dal pronto soccorso, che diventa un crocevia straordinario e importante finalizzato alle ospedalizzazioni, e le degenze improprie che causano un incremento del debito".
Albergo ha elaborato insieme al suo team uno strumento capace di aiutare a migliorare la gestione del percorsi dei pazienti: "Si tratta di uno strumento, nato circa un anno fa dopo un'importante analisi su 50 patologie complesse e un milione e mezzo di dati analizzati, rianalizzando il percorso del paziente, i costi per singola patologia, in quanto è importante rivisitare i Drg. Oggi abbiamo delle tariffe che non hanno nulla a che fare con i reali costi delle patologie. Questa discrasia - conclude - porta a sbilanciamenti finanziari importanti all'interno delle strutture ospedaliere, universitarie e di Asl come ospedali a gestione accentrata".
Categoria: salute
19:22
Manovra, Spandonaro (Tor Vergata): "Con pochi soldi per Ssn difficile fare programmazione"
(Adnkronos) - "Quest'anno sembra che ci siano veramente pochi soldi per la sanità in legge di bilancio, dopo un anno, quello passato, molto più generoso. Questo dimostra che c'è una difficoltà nella programmazione. Il dato di fondo è che, purtroppo, con i tassi di crescita del Paese, i fondi che ci sono per la sanità sono molto inferiori a quelli che ci si aspetterebbe per riportare il sistema sanitario in una situazione di comfort". Così Federico Spandonaro, professore dell’università degli studi di Roma Tor Vergata e presidente comitato scientifico C.R.E.A. Sanità, in occasione degli Stati generali Associazione coordinamento ospedalità privata (Acop).
"Tutti i Centri studi, fra cui quello che coordino, sono concordi nel dire che oggi, con le risorse disponibili, il Servizio sanitario nazionale non riesce più a onorare le promesse che fa alla popolazione - spiega - e quindi bisogna decidere se, come qualcuno sostiene, basta una manutenzione, ancorché straordinaria, o se, come pensiamo al nostro centro studi, sia necessario pensare a qualcosa di più di una semplice manutenzione, una vera e propria trasformazione. Dobbiamo riportare in linea le promesse con le risorse".
Le risorse "purtroppo sono limitate. Dobbiamo pensare che cosa sarà il Ssn nei prossimi anni e questo vuol dire ripensare la governance. Abbiamo un quarto di spesa privata che è completamente scissa da quella pubblica e abbiamo una serie di altre esigenze da coordinare, ripensando i principi del Servizio sanitario nazionale. Oggi, temi come l'equità e l'integrazione, declinati 40 anni fa, non sono più al passo con i tempi moderni e quindi su quelli dobbiamo lavorare per trovare una nuova base condivisa. È chiaro - conclude - che il Servizio sanitario nazionale è una conquista di civiltà e per riformarlo ci vuole l'accordo di tutti".
Categoria: salute
19:12
Francia, fonti Eliseo: domani la nomina del nuovo premier
(Adnkronos) - La nomina del nuovo primo ministro avverrà domani. Lo ha riferito una fonte dell'esecutivo all'Afp. Emmanuel Macron si recherà in Polonia domani e la nomina avverrà "al suo ritorno" alla fine della giornata, ha aggiunto la fonte. Ieri, a margine di una riunione all'Eliseo con i leader di partito, il presidente francese aveva annunciato che avrebbe nominato il nuovo capo di governo "entro 48 ore".
Categoria: internazionale/esteri
19:10
WhatsApp oggi down, problemi anche per Instagram e Facebook
(Adnkronos) - WhatsApp down oggi in Italia. L'app di messaggistica ha avuto problemi - anche su WhatsApp web - oggi 11 dicembre 2024, a giudicare dalla notevole quantità di segnalazioni che ora dopo ora si sono accumulate su Downdetector, il sito che monitora i guasti sulla rete.
I disservizi si sono estesi anche a Instagram e Facebook, altre app della galassia Meta: in base alla 'mappa' delle segnalazioni di Downdetector, i problemi non sono limitati all'Italia. Dalla Germania alla Spagna, dagli Stati Uniti al Brasile, dall'Australia al Giappone, il down si è rivelato di portata internazionale.
La prima conferma dei problemi è arrivata da @WABetaInfo, profilo X sempre informato su novità e guasti dell'app. "WhatsApp è attualmente alle prese con gravi problemi, report indicano che anche le altre piattaforme Meta, come Facebook e Instagram, stanno segnalando down", si legge in un post pubblicato poco dopo le 19 italiane. Verso le 19.30, il primo aggiornamento con buone notizie: "WhatsApp sta ripristinando il servizio di messaggistica. Tuttavia alcune funzioni, compreso l'ultimo accesso e lo status online, potrebbero risultare indisponibili per alcuni utenti".
Quindi, il post di Meta: "Un problema tecnico sta condizionando l'accesso di alcuni utenti alle nostre app. Stiamo lavorando per riportare tutto alla normalità nel più breve tempo possibile e ci scusiamo per qualsiasi disagio". A stretto giro, un post analogo sul profilo ufficiale di WhatsApp verso le 20 italiane: "Iniziamo a vedere un ritorno alla normalità per la maggior parte delle persone. Ci aspettiamo che la situazione torni normale a breve".
A molti utenti, WhatsApp non ha consentito il regolare invio di messaggi, che sono rimasti in stand by a lungo prima della spedizione. Si è verificato, così, una sorta di ingorgo e quando l'app ha ripreso a funzionare a singhiozzo sono inviati a raffica i messaggi 'congelati'.
Su X, consueto 'rifugio' degli utenti quando si verificano problemi a WhatsApp e ai social principali, decollano rapidamente gli hashtag con l''allarme' #whatsappdown e #instagramdown.
Categoria: cronaca
19:09
Vaccini, Vicentini (Gsk): "Anti- Rsv sviluppato per popolazione adulta e anziana"
(Adnkronos) - “La caratteristica principale di questo vaccino è lo sviluppo specifico per la popolazione adulta e anziana, con un elevato livello di immunosenescenza. Di conseguenza, è stato abbinato un antigene specifico, la proteina F, a un sistema adiuvante, in particolare il sistema as01e, progettato per aumentare la risposta immunitaria e conferire una maggiore protezione a questa popolazione particolarmente vulnerabile”. Così, Marta Vicentini, Medical Lead di Gsk, in occasione della conferenza stampa, organizzata a Roma dalla farmaceutica, sul virus respiratorio sinciziale, spiega l’importanza di prevenire la malattia respiratori grazie alla disponibilità del primo vaccino specifico anti-Rsv.
Categoria: salute
19:06
Vaccini, Calabrò (Gemelli): "Anti- Rsv per adulti efficace per almeno 3 stagioni"
(Adnkronos) - “Secondo lo studio Hta”, Health technology asessment, “oggi, in base alle evidenze scientifiche che abbiamo analizzato” il vaccino per il virus respiratorio sinciziale (Rsv) è “una tecnologia efficace per almeno 3 stagioni consecutive. È un vaccino efficace e sicuro che protegge il singolo e protegge la comunità. È sulla base delle protezioni di tutti e sulle evidenze che abbiamo a disposizione che ci auguriamo che i nostri decisori possano prendere le decisioni giuste in ambito di protezione della collettività. L'Rsv non è un problema solo pediatrico ma anche degli adulti a rischio e degli anziani”. Lo ha detto Annalisa Calabrò, professore Igiene e Sanità pubblica università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale, in occasione della conferenza stampa, organizzata a Roma da Gsk, sul virus respiratorio sinciziale per il quale è disponibile il primo vaccino specifico per gli adulti.
Categoria: salute
19:05
Arabia Saudita, stadi da favola e diritti umani: tutto sui Mondiali 2034
(Adnkronos) - La Coppa del Mondo torna in Medio Oriente. La Fifa ha, infatti, ufficializzato la decisione di assegnare all'Arabia Saudita i Mondiali di calcio del 2034, mentre quelli del 2030 saranno ospitati da Spagna, Portogallo e Marocco. Il massimo organismo calcistico mondiale ha invocato il principio a far ruotare il torneo tra i vari continenti e quindi, per il 2034, ha accolto soltanto candidature dall'Asia e dall'Oceania. I potenziali candidati, però, hanno avuto soltanto un mese per sviluppare la propria proposta e proprio i tempi brevi sono stati alla base della rinuncia di Australia e Indonesia. L'Arabia Saudita è rimasta quindi l'unica candidata e ha potuto finalmente festeggiare un traguardo che rincorreva da molto tempo.
L'assegnazione non ha quindi sorpreso, considerati anche gli ottimi rapporti tra il presidente della Fifa Gianni Infantino e i Paesi del Golfo, che hanno potuto già ospitare un Mondiale nel 2022 in Qatar, ma ha fatto sorgere diversi interrogativi e numerose sono le questioni da risolvere. Al progetto arabo è stato infatti assegnato un punteggio di 4,2 su 5, sebbene sia ancora tutto in cantiere. Dei quindici stadi che ospiteranno le partite del 2034 al momento ne esistono soltanto sette, con otto di questi che saranno costruiti nei prossimi anni insieme a diversi hotel per ospitare squadre e tifosi.
I trasporti pubblici all'interno del Paese saranno rafforzati, così da limitare gli evidenti problemi di logistica. E poi, non in secondo piano, c'è la forte preoccupazione per il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori. Incerte anche le date, con le alte temperature estive che suggerirebbero uno slittamento del torneo nei mesi invernali, proprio come successo nel caso di Qatar2022.
Nonostante il calcio in Arabia Saudita, soprattutto negli ultimi anni, abbia portato a un potenziamento delle, poche, strutture esistenti il Paese, ad oggi, non è pronto per ospitare un Mondiale. Il piano presentato alla Fifa prevede infatti 15 stadi, di cui otto da costruire, con progetti a dir poco futuristici. Se già in Qatar si erano visti design e look insoliti per degli impianti sportivi, l'Arabia vuole andare oltre. Gli impianti saranno costruiti in cinque città: Riad (che nella sua regione ne ospiterà ben otto), Gedda, Abha, Al Kohbar e Neom, acronimo di New Future, per indicare la nuova area economico-tecnologica che i sauditi stanno ancora costruendo nella regione nord-ovest, al largo della penisola del Sinai. Proprio qui dovrebbe sorgere uno stadio a picco su una scogliera, a 350 metri d'altezza e che potrà essere raggiunto in nave. Un altro impianto invece, a Qiddiya, città a 20 chilometri da Riad, sorgerà su un lago, ma il fiore all'occhiello sarà ovviamente il King Salman International Stadium, stadio, con una capacità di 92760 posti, che dovrebbe essere inaugurato nel 2029 e che ospiterà la partita di apertura e la finale del torneo.
Mohammed Bin Salman, principe ereditario e Primo ministro saudita, ha dieci anni e tutti i soldi del mondo per organizzare quello che vuole essere uno dei migliori Mondiali di sempre, e rilanciare così l'immagine dell'Arabia nel mondo. Per farlo dovrà risolvere anche diversi problemi di logistica. Per questo, al fianco degli stadi, il progetto prevede anche la costruzione di hotel e strutture per un totale di 175mila posti letto, che possano accogliere calciatori e tifosi. Da rafforzare anche la linea di trasporti, per garantire spostamenti in tempi rapidi ai tifosi da una città all'altra.
L'assegnazione dei Mondiali 2034 all'Arabia Saudita ha però fatto sorgere diversi interrogativi sul rispetto dei diritti umani e dei lavoratori nel Paese. Durante il Consiglio straordinario indetto dalla Fifa, la Federazione norvegese ha presentato una denuncia formale astenendosi dal voto, mentre quella danese ha sostenuto la candidatura dichiarando però di aspettarsi da Infantino "il pieno rispetto dei diritti umani, della libertà di espressione e della parità di genere". La Svizzera invece ha chiesto di istituire "organi indipendenti per garantire i diritti umani e livelli di trasparenza".
Proprio come successo con i Mondiali del 2022 in Qatar infatti, diverse organizzazioni hanno alzato il livello di attenzione, condannando la decisione della Fifa: "La decisione sconsiderata della Fifa di assegnare la Coppa del Mondo 2034 all’Arabia Saudita senza garantire che siano in atto adeguate protezioni per i diritti umani metterà a rischio molte vite", è stata la dichiarazione congiunta di Amnesty International e altre 21 organizzazioni umanitarie, tra cui anche alcune saudite.
A preoccupare, in particolare, ci sono le condizioni a cui saranno sottoposti i lavoratori che costruiranno stadi e impianti. Nei giorni scorsi è stato addirittura l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Turk, ad impegnarsi direttamente per sostenere il rispetto delle norme sul lavoro durante i preparativi del torneo. Impiegati saranno soprattutto lavoratori immigrati, principalmente provenienti dall'Asia meridionale, che, proprio come avvenuto in Qatar, si troveranno a lavorare senza tutele adeguate. Il lavoro in Arabia Saudita, in particolare, è già al centro di un'indagine da parte dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), che segue una denuncia formale presentata dai sindacati. "Noi forniremo ogni tipo di consigli agli organizzatori", ha detto Turk, "questo includerà anche, ovviamente, la necessità di assicurarsi che le norme sul lavoro dei migranti siano adeguatamente rispettate e così come tutti i diritti umani all'interno dei grandi eventi sportivi".
Categoria: sport
19:04
Salute, igienista Vitale: "Rsv causa gravi effetti su alte e basse vie respiratorie"
(Adnkronos) - “Il virus respiratorio sinciziale si trasmette per via aerea da persona a persona e produce effetti sulle vie respiratorie alte e basse, dai semplici raffreddori fino alle polmoniti e le bronchiti profonde. Diventa un virus serio nelle persone più anziane che magari presentano cronicità e altre malattie intercorrenti con comorbosità”. Lo afferma Francesco Vitale, professore di Igiene dipartimento di Promozione della salute materno-infantile di medicina interna e specialistica di eccellenza G. D'Alessandro dell'università degli studi di Palermo, all’Adnkronos in occasione della conferenza stampa, organizzata a Roma da Gsk, sul virus respiratorio sinciziale per il quale è disponibile il primo vaccino specifico.
Categoria: salute
19:03
Vaccini, anti-Rsv importante in assenza di trattamenti specifici per malattia
(Adnkronos) - Il virus respiratorio sinciziale (Rsv) rappresenta una minaccia significativa per la salute pubblica non solo per i neonati: gli adulti sono forse quelli più a rischio, con conseguenze anche infauste. Ad oggi non esistono trattamenti specifici contro Rsv negli adulti e la terapia supportiva può comprendere broncodilatatori, supplemento di ossigeno, reintegrazione di liquidi e antipiretici. “L'autorizzazione del vaccino contro l’Rsv rappresenta una svolta fondamentale per proteggere la popolazione adulta più vulnerabile”. Così, Sara De Grazia, Vaccines medical head di Gsk Italia, in occasione di un incontro con la stampa a Roma, organizzato dalla farmaceutica, sottolinea che “oggi abbiamo a disposizione uno strumento per difendere gli adulti fragili da questa insidiosa infezione per la quale non esistono trattamenti terapeutici e la prevenzione resta l’unica arma. Una dimostrazione del bisogno medico esistente in tale ambito è che l’Ema ha valutato la domanda di autorizzazione all'immissione in commercio del vaccino con una procedura fast-track accelerata, consentendo un più rapido accesso a questa opzione profilattica”.
Secondo uno studio americano sulla mortalità per Rsv - si legge in una nota - fra il 1999 e il 2018, l’89% dei decessi è stato registrato negli ultra 65enni per un totale di 5800 persone contro un totale di 116 fino ai quattro anni di età. Si stima, inoltre, che 20 milioni di persone, tra i 50 e 59 anni, in 30 paesi europei presentino una condizione medica che aumenta il pericolo di andare incontro ad una malattia da Rsv. Questo virus può causare infezioni severe, in particolare, proprio negli anziani, a causa del declino naturale del sistema immunitario legato all’età, e negli adulti immunocompromessi o con patologie concomitanti, come malattie respiratorie, cardiovascolari e diabete. Rsv, inoltre, può provocare infezioni del tratto respiratorio inferiore, per esempio la polmonite, l’aggravamento delle patologie pre-esistenti (riacutizzazioni di malattie come asma e Bpco), complicanze cardiovascolari, ricoveri ospedalieri e, nei casi più gravi, portare al decesso. Ad oggi, Rsv è la terza causa più frequente di malattia del tratto respiratorio negli adulti, insieme al virus influenzale e Sars-CoV-2. Inoltre, secondo le stime, il numero di decessi causati da Rsv è più alto nella popolazione adulta rispetto a quella pediatrica.
In Italia, negli adulti di età superiore ai 60 anni, si stima che Rsv provochi circa 290 mila casi di infezione respiratoria acuta, 26.000 di ospedalizzazione e 1.800 morti in ospedale. Tuttavia, secondo gli esperti, il reale impatto clinico di questo virus nella popolazione adulta e anziana è probabilmente maggiore rispetto a quello riportato in letteratura, poiché la diagnosi non rientra fra le pratiche di routine. Insomma, possiamo dire che Rsv è "un patogeno globale in un mondo che invecchia", l’ha definito AR Falsey sul 'New England Journal of Medicine'. L’Italia è uno dei Paesi più longevi in Europa, al secondo posto dopo la Spagna.
In particolare, gli over 65 italiani sono il 23% della popolazione totale, e nel 2050 si prevede che arriveranno al 35%. Questa fascia di popolazione è anche una vera e propria economia – la chiamano Silver economy - che vale il 19,4% del Pil nazionale ed il 25% dei consumi delle famiglie italiane. È necessario perciò soddisfare le legittime attese di salute di queste persone che vogliono giustamente restare attive ed evitare, quando possibile, ricoveri e trattamenti e in egual modo soddisfare le attese della società e dell’economia che richiedono a questa fascia di popolazione di essere attiva, produttiva e possibilmente di non sovraccaricare il Ssn, grazie alla prevenzione.
Quest’anno la stagione invernale si preannuncia molto impegnativa, con una recrudescenza contemporanea di diversi virus respiratori che rischiano di mettere a letto o in terapia larga parte della popolazione italiana e in seria difficoltà i soggetti più fragili: non a caso l’Osservatorio influenza, fondato 13 anni fa come punto di riferimento per l’informazione sull’influenza stagionale, amplia il proprio raggio d’azione e diventa Osservatorio Virus Respiratorie.
Seguendo l’approvazione da parte di Ema e il parere positivo espresso dalla Commissione consultiva tecnico-scientifica dell’Aifa, il vaccino adiuvato di Gsk contro Rsv è stato inserito nella Classe di rimborsabilità C mediante Determina n. 727/2023 del 29 novembre 2023, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 291 del 14 dicembre 2023. La vaccinazione anti-Rsv è attualmente raccomandata in diversi Paesi dai rispettivi gruppi tecnici nazionali sulle vaccinazioni (Nitag) e dalle principali società scientifiche. Sebbene non sia ancora inclusa nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale (Pnpv) italiano, a gennaio 2024, il Board del Calendario della Vita ha pubblicato un documento in cui raccomanda la vaccinazione contro Rsv per i soggetti di età pari o superiore ai 75 anni e per quelli di età pari o superiore ai 60 anni con patologie croniche. Il vaccino contro l’Rsv di Gsk è un vaccino che parla italiano. Nello stabilimento di GSK di Parma, dal 2023 al 2024, sono state prodotte 7 milioni di dosi, distribuite in oltre 50 paesi in tutto il mondo, con prevalenza in Europa, negli Stati Uniti e in Cina.
Categoria: salute
19:02
Vaccini, Ricciardi (Gemelli): "Dopo 60 anni disponibile anti Rsv per adulti e anziani"
(Adnkronos) - “Dopo 60 anni abbiamo finalmente un vaccino riservato agli adulti a rischio e agli anziani, per proteggerli contro una malattia molto sottostimata e sottodimensionata, come quella causata dal virus respiratorio sinciziale (Rsv) ma che coinvolge migliaia di persone ogni anno portandone molte in terapia intensiva e alcune alle morte. Abbiamo un vaccino finalmente sicuro e protettivo anche per questa categoria di persone”. Così Walter Ricciardi, professore di Igiene dell’università Cattolica del Sacro Cuore, Roma e presidente del Mission board on vaccination in Europe - Mbve, intervenendo alla conferenza stampa, organizzata a Roma da Gsk, sul virus respiratorio sinciziale. Nel corso dell’incontro si è parlato dell’epidemiologia dell’Rsv, di chi sono i soggetti più a rischio, di come prevenire la malattia e dunque dell’arrivo del primo vaccino specifico per questo virus respiratorio.
Categoria: salute
18:59
Vaccini, igienista Pregliasco: "Anti Rsv riduce impatto patologie respiratorie"
(Adnkronos) - “Nell'adulto e nell'anziano alcune indagini parlano di gravi effetti, spesso con sintomi più importanti rispetto all'influenza” a causa del “virus respiratorio sinciziale (Rsv). Oggi, la disponibilità di vaccini che proteggono verso questo virus ci dà l’opportunità di ridurre complessivamente l'impatto di queste patologie e di rafforzare il valore delle vaccinazioni. Sono immunizzazioni che permetteranno di ridurre l'impatto di queste infezioni respiratorie, le ospedalizzazioni, i decessi e l'uso improprio degli antibiotici per queste patologie”. Lo ha detto Fabrizio Ernesto Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell’università degli studi di Milano e direttore sanitario dell’Azienda Irccs ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano, in occasione della conferenza stampa, organizzata a Roma da Gsk, sul virus respiratorio sinciziale.
Nel corso dell’incontro si è parlato dell’epidemiologia dell’Rsv, di chi sono i soggetti più a rischio, di come prevenire la malattia e dunque dell’arrivo del primo vaccino specifico per questo virus respiratorio. “Il principale protagonista nel passato era l'influenza - aggiunge - Il Covid ha superato il virus influenzale ma in realtà studi del passato, oggi ulteriormente approfonditi, mostrano la presenza di altri coprotagonisti che sono quelli che fanno la differenza di anno in anno in termini di infezioni, come il virus respiratorio sinciziale (Rsv) conosciuto per gli effetti pesanti della bronchiolite, una malattia che fa spaventare giustamente i genitori e che ha effetti veramente pesanti in termini di ospedalizzazione e terapia intensiva”.
Categoria: salute
18:50
Professioni, Assorup: "Codice contratti pubblici resta grande opera incompiuta"
(Adnkronos) - "Come la vela di Calatrava a Roma o il Ponte sullo Stretto, il Codice dei contratti pubblici, nonostante il Decreto Correttivo, rischia di essere la più grande opera incompiuta in Italia. Con oltre 400 miliardi di spesa nel 2024, il settore degli appalti non poggia ancora le sue fondamenta sul Responsabile Unico del Progetto. Stiamo parlando di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, funzionari e dirigenti, al servizio dello Stato per realizzare servizi ed infrastrutture per i cittadini".
E' la denuncia formulata da Daniele Ricciardi, Presidente di Assorup, l'Associazione Nazionale dei Responsabili Unici del Progetto, in apertura della conferenza stampa che si è svolta oggi presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati. Nonostante un percorso partecipato con centinaia di proposte di correzione, ricostruito da Aldo Areddu del Centro Studi dell'Associazione, il correttivo si concentra su questioni sì importanti, ma parziali. Nulla c’è sulla Patente del RUP che l'Associazione guidata da Ricciardi sta richiedendo dalle prime audizioni parlamentari del 2023.
"Noi crediamo che un RUP preparato giovi alla pubblica amministrazione ma anche al mercato delle imprese, riducendo oneri inutili e sprechi" ha sottolineato Gino Giuntini, Presidente del Consorzio Leonardo Servizi e Lavori, le cui parole sono state confermate anche in una nota del Presidente della Fondazione Inarcassa Andrea De Maio.
La conferenza ha consentito di descrivere più nel dettaglio il progetto che Assorup ha presentato al Governo ed al Parlamento, che ha trovato l'adesione anche di Assopm il cui Presidente Marco Arcuri ha ricordato che "il Rup è un project manager quando si tratta di opere o servizi complessi ma, in ogni caso, anche per interventi di modesta entità, occorre avere adeguata professionalità". Il lavoro svolto da Assorup è stato poi commentato anche da Angelo Deiana che ha accolto con entusiasmo nella sua Confassociazioni anche la comunità dei RUP con cui creare sinergie per portare avanti le legittime richieste dei responsabili unici.
In conclusione è intervenuta Adele Tramontano ricordando che "la professionalità dei RUP e dei professionisti degli appalti si basa sul possesso di competenze, che debbono abbracciare l’intero ciclo del contratto, dall’affidamento all’esecuzione. Per questo occorre cogliere le occasioni straordinarie che il PNRR sta offrendo in materia di formazione".
Assorup è infatti in prima linea per supportare gli enti nell'ottenimento dei finanziamenti Performa gestiti da Formez, che possono consentire la realizzazione di percorsi formativi con un contributo fino a 100.000 euro. "Con questa conferenza stampa confermiamo la richiesta di una indagine conoscitiva sullo stato dei RUP in Italia. Quanti sono? Quanti hanno i requisiti per svolgere gli incarichi affidati? Quanti hanno ricevuto adeguata formazione? E infine quanti ottengono i doverosi incentivi che la legge riconosce dal 1994? Sono quesiti ai quali può dare risposta solo una commissione d'indagine interrogando tutti gli stakeholders nazionali e comunitari”, ha concluso Ricciardi.
Categoria: cronaca
18:45
A2A primo emittente con un programma Emtn approvato in Italia
(Adnkronos) - A2A ha celebrato oggi il suo nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes) con un ring the bell presso Palazzo Mezzanotte alla presenza di Consob e Borsa Italiana. La società è il primo emittente ad aver costituito un Programma Emtn il cui prospetto di base è stato approvato dalla Consob e che ha ottenuto il giudizio di ammissibilità a quotazione sul Mot (Mercato Telematico delle Obbligazioni) da parte di Borsa Italiana, il mercato obbligazionario regolamentato nazionale. Lo riferisce in un comunicato la stessa A2A.
Questa operazione, prosegue la nota, si inserisce all'interno di una più ampia iniziativa promossa da Borsa Italiana con il pieno supporto di Consob finalizzata ad attrarre emittenti verso il mercato italiano - in cui A2A ha creduto fin dal principio - e conferma l’impegno del Gruppo per lo sviluppo del mercato obbligazionario nazionale.
Il nuovo Programma Emtn, continua, costituirà una delle piattaforme tramite cui A2A potrà effettuare future emissioni obbligazionarie, il cui ammontare complessivo in circolazione non potrà superare in ogni caso il limite massimo di 7 miliardi di euro. L’operazione ha visto il coinvolgimento di Crédit Agricole CIB e Mediobanca quali Arrangers e BBVA, BNP Paribas, BofA Securities, Citigroup, Goldman Sachs International, J.P. Morgan, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), Morgan Stanley, Santander, Société Générale e UniCredit nel ruolo di Dealers. A2A è assistita dallo studio legale Simmons & Simmons e le banche da Linklaters.
Categoria: economia
18:44
'Siparietto' tra Reali di Spagna e Meloni a Villa Pamphili per foto di rito - Video
(Adnkronos) - 'Siparietto' al momento delle foto ufficiale a Villa Doria Pamphili tra il Re Felipe di Spagna, la Regina Letizia e la premier Giorgia Meloni su come posizionarsi per lo scatto di rito. Subito dopo il picchetto d'onore e prima di entrare nel Casino del Bel Respiro si è creato un momento di incertezza -sotto l'occhio attento delle telecamere e dei fotografi- con il Re che sembrava quasi dare indicazioni e la Regina Letizia incerta sul dove posizionarsi. Alla fine è stata Meloni a mettersi al centro, con Felipe alla sua destra e Letizia alla sinistra. Anche dopo la colazione c'è stato un nuovo momento di incertezza, complice la pioggia battente: al momento di lasciare Villa Pamphili, Re Felipe è stato 'scortato' sotto un grande ombrello blu, mentre la Regina ha raggiunto l'auto riparandosi dalla pioggia sola, tenendo lei stessa l'ombrello.
Categoria: politica
18:31
Maison Margiela, l'addio del direttore creativo John Galliano dopo 10 anni
(Adnkronos) - John Galliano lascia la direzione creativa di Maison Margiela. Lo stilista britannico dice così addio, dopo 10 anni, al brand del gruppo Otb di Renzo Rosso.
Dopo dieci anni di collaborazione "ricchi di emozioni e successi, Maison Margiela e John Galliano hanno deciso di separare le loro strade" si legge nella nota diffusa dal gruppo Otb. Non si conosce al momento né il nome del successore di Galliano né il percorso che intraprenderà lo stilista. "Lavorare con John è stata una delle esperienze più significative e impattanti della mia vita - afferma Renzo Rosso, presidente del Gruppo Otb -. Mi ha fatto da mentore e mi ha mostrato la sua visione, arricchendomi culturalmente e permettendomi di portare un po' di quella visione e cultura al resto del Gruppo. Mi sento privilegiato ad aver lavorato con due leggende come Martin e John. Martin ha reso la Maison un riferimento e un'icona, John l'ha fatta diventare la couture house più all'avanguardia del mondo".
Negli ultimi 10 anni, evidenzia Rosso “lui, il team di Maison Margiela e tutte le risorse del Gruppo hanno lavorato insieme per creare magia e scrivere un capitolo fondamentale di questa casa di moda unica. Il nostro settore ha l'abitudine di pensare per decenni e questi 10 anni di lavoro incredibilmente intenso, di sfilate e installazioni incredibili, di prodotti straordinariamente belli, hanno gettato le basi per il futuro di Maison Margiela, di cui sono entusiasta. Auguro al mio caro amico John il meglio di tutto e sono certo che ci saranno altri progetti di collaborazione in futuro”.
Aggiunge Galliano: “Per ora voglio esprimere la mia immensa gratitudine. Continuo ad espiare e non smetterò mai di sognare. Gratitudine a Renzo Rosso che, invitandomi a ricoprire il ruolo di direttore artistico nella maison che Martin ha costruito, mi ha fatto il regalo più grande e prezioso, dandomi l'opportunità di ritrovare la mia voce creativa quando ero ormai senza voce. Le mie ali sono state riparate e, dieci anni dopo, sono per sempre grato per questo spazio sicuro in cui creare e per il suo sostegno incessante”.
Il creativo esprime inoltre ”gratitudine alla mia famiglia di stilisti per questo momento creativo che mi ha salvato la vita e per il luogo che abbiamo costruito insieme; ai miei collaboratori, il cui sostegno è stato tenero e coraggioso e che hanno camminato con me lungo questo stretto sentiero verso il qui e ora. Gratitudine al mio atelier, il mio ‘A Team’, devoto nelle convinzioni e dedicato allo stile e alla tecnica. Siamo entusiasti dell'importanza della moda lenta ed etica e dell'influenza che ha su tutte le nostre collezioni”.
Gratitudine anche alle sue muse “che ispirano tutto ciò che faccio. Siete la mia vita. Voglio celebrare le collezioni genderless che produciamo ora e il sostegno che hanno trovato, i film e gli spettacoli che abbiamo creato. Tutti mettono al centro la diversità, l'individualità, i diritti dei trans, i diritti dei queer, l'uguaglianza di genere sul posto di lavoro, l'antirazzismo e la difesa della salute mentale. Questo è il momento in cui la famiglia - l'industria della moda - dà il meglio di sé: quando ci sosteniamo a vicenda, non ci giudichiamo, quando ci accettiamo, perdoniamo e ci aiutiamo l'un l'altro a vedere gli errori dei nostri modi, non quando ci annulliamo a vicenda, perché Dio è in tutti noi”.
Quindi conclude Galliano: “Vedo cambiamenti intorno a me: compassione ed empatia. Infine, la gratitudine a due belle persone, troppo umili per essere nominate qui, che mi permettono di vivere una vita migliore di quanto avessi mai sognato. Grazie. Guardate cosa abbiamo costruito”.
Categoria: economia
18:07
Milano, abusi sessuali e sevizie su un 16enne disabile: fermati un 14enne e un 44enne
(Adnkronos) - Un 14enne e un 44enne sono stati fermati per aver abusato sessualmente, riprendendo tutto in un filmato, di un 16enne con disabilità intellettiva.
La vittima è stata trovata nella notte tra lunedì e martedì da una volante della polizia, mentre vagava per le vie di Milano seminudo, con segni delle violenze subite addosso e in evidente stato di choc. Il ragazzino è riuscito a mostrare il nickname usato sui social del 14enne. Così gli agenti sono riusciti a risalire al condominio, dove si sarebbero consumati gli abusi, sia all'interno di uno scantinato che di un'abitazione.
Categoria: cronaca
18:01
Manovra, Vietti (Acop): "Sforzo del Governo per rimediare a sotto-finanziamento Ssn"
(Adnkronos) - "Il Governo ha fatto uno sforzo in questa legge finanziaria per porre rimedio all'endemico sotto-finanziamento del nostro Servizio sanitario nazionale. Purtroppo lo sforzo è insufficiente perché servirà a stento a colmare gli effetti dell'inflazione e soprattutto degli aumenti contrattuali". Lo ha detto Michele Vietti, presidente Associazione coordinamento ospedalità privata, in occasione degli Stati generali Acop - Associazione coordinamento ospedalità privata.
"Rispetto al Pil, noi abbiamo la spesa sanitaria più bassa d'Europa e questa è una situazione che, come ci ha ricordato la Corte Costituzionale nella recente sentenza sull'autonomia differenziata, non può essere tollerata in quanto il diritto alla salute è un diritto che non può essere sacrificato in nome di risparmi sulla finanza pubblica. Noi - conclude Vietti - chiediamo di aumentare la spesa sanitaria ma soprattutto di eliminare gli enormi sprechi che vi si annidano e le grandi inefficienze che producono le liste d'attesa e la mobilità territoriale dei pazienti a danno di tutti i cittadini".
Categoria: salute
17:51
Attacco ucraino in Russia, missili su aeroporto di Rostov. Mosca: "Reagiremo"
(Adnkronos) - Le forze armate ucraine hanno lanciato oggi, 11 dicembre, sei missili Atacms contro un aeroporto militare russo di Taganrog nella regione di Rostov. La denuncia arriva dal ministero della Difesa russo, che ha promesso di "rispondere" con "misure adeguate". Due missili sono stati abbattuti e gli altri quattro sono stati deviati. Danneggiati due edifici e tre veicoli militari.
La caduta dei frammenti dei missili distrutti ha provocato vittime fra il personale della base. "Questo attacco con armi occidentali a lungo raggio non rimarrà senza risposta", si legge in un comunicato del ministero della Difesa russa.
La Russia potrebbe presto colpire l'Ucraina con un altro missile Oreshnik, ha anticipato una fonte americana citata da Afp. "La Russia ha segnalato la sua intenzione di lanciare un altro missile Oreshnik in fase di test contro l'Ucraina, potenzialmente nei prossimi giorni", ha dichiarato. La Russia aveva informato gli Stati Uniti poco prima del primo lancio dell'Oreshnik il mese scorso, contro una fabbrica militare di Dnipro, con un canale di comunicazione fra ministeri della Difesa.
Categoria: internazionale/esteri
17:50
Patologie urinarie, con robot Ily interventi più sicuri e rapidi
(Adnkronos) - Rappresenta una svolta nel trattamento delle patologie urinarie, combinando precisione millimetrica e minore invasività. Dotato di un braccio multifunzione e di un potente laser pulsato, consente interventi più sicuri e rapidi per patologie come calcoli renali, ostruzioni ureterali e tumori del tratto urinario superiore. Si tratta del robot Ily, il primo sistema robotico per la chirurgia intrarenale del Centro-Sud Italia. Ad annunciarne l'implementazione è il Centro urologico UroClinic, coordinato e diretto da Mauro De Dominicis e costituito da un team selezionato di urologi altamente specializzati nelle diverse aree di diagnosi e cura delle patologie urologiche maschili e femminili. La clinica - riporta una nota - è centro di riferimento nazionale per il trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna, disponendo delle più moderne tecniche chirurgiche mini invasive (Mist), oltre al rinomato Sistema robotico Da Vinci. (Video)
"Il robot Ily - afferma De Dominicis - rappresenta una rivoluzione per la chirurgia endoscopica, combinando precisione e sicurezza con una riduzione dei tempi di degenza e recupero". UroClinic è un centro specializzato nel trattamento di tutte le patologie urologiche, comprese quelle meno frequenti, come ad esempio la stenosi ureterale. Grazie a questo "siamo in grado di fornire trattamenti personalizzati e mirati per ogni tipo di patologia", aggiunge Salvatore Sansalone, specialista in patologie rare.
Non solo innovazione e competenza. La Urinary Stone Academy, fondata da De Dominicis - riferisce la nota - è il fiore all'occhiello della UroClinic per quanto riguarda la formazione medica. Ideata per urologi e specializzandi, l'Academy propone corsi che integrano teoria e pratica, fornendo una preparazione avanzata sulle tecniche di diagnosi e trattamento della calcolosi urinaria. I corsi sono accreditati presso la Commissione nazionale per la formazione continua. Oltre all'eccellenza clinica e formativa, UroClinic si impegna nella sensibilizzazione alla prevenzione, anche tra i più giovani. La diagnosi precoce e il monitoraggio regolare sono fondamentali per prevenire o trattare sul nascere eventuali problematiche urologiche.
Un'attenzione particolare è rivolta alla prevenzione e alla diagnosi precoce del tumore alla prostata, una delle neoplasie più comuni tra gli uomini. UroClinic si avvale delle più avanzate tecnologie diagnostiche, tra cui la risonanza magnetica multiparametrica, 3 Tesla Care FMS dotati di intelligenza artificiale per l'analisi delle immagini, e la biopsia prostatica fusion, che consente una mappatura di altissima precisione per l'individuazione di eventuali lesioni sospette. Questi strumenti innovativi permettono di ottenere diagnosi più accurate e trattamenti tempestivi, migliorando significativamente le prospettive di guarigione per i pazienti.
Categoria: salute
17:46
Report, diffida di Sangiuliano a messa in onda inviata domenica a Rai, procura e garante privacy
(Adnkronos) - La messa in onda da parte di Report di "materiale riservatissimo, costituito da registrazioni di conversazioni abusivamente captate dalla signora Boccia" e "finanche una conversazione tra il dr. Sangiuliano e la moglie, illecitamente registrata dalla signora Boccia a distanza" esalta ulteriormente "il disegno illecito della Boccia", "perdurante e tuttora in essere" e "costituisce autonomo illecito di cui si dovrà dare conto all’Autorità Giudiziaria".
E' quanto scrive l'avvocato Silverio Sica, legale dell'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nella diffida a non trasmettere l'audio della conversazione tra Sangiuliano e la moglie inviata alla trasmissione di Raitre prima della messa in onda e visionata dall'Adnkronos. La diffida è stata anche inviata alla Procura di Roma, "già competente per il procedimento penale in corso, nonché al Garante per la protezione dei dati personali per quanto di competenza".
Nella diffida si stigmatizza come un "fatto di eccezionale gravità" anche "l’anticipazione che concerne la diffusione di una conversazione tra il dr. Sangiuliano e la moglie": "Si segnala che tale conversazione - scrive il legale - è stata abusivamente registrata dalla Boccia che non era presente al colloquio tra marito e moglie; si tratta, pertanto, di una captazione del tutto illecita ed è illecita anche la sua diffusione". Secondo il legale, "le registrazioni di conversazioni tra presenti in cui la Boccia è interlocutrice" si inseriscono "in un più ampio disegno di natura persecutoria e ritorsiva", caratterizzato da "plurime condotte tutte già sottoposte alla Procura della Repubblica competente". Ma "la condotta - si sottolinea nella diffida - è da ritenersi perdurante e tuttora in essere" e "gli organi di stampa sono stati, e lo sono tuttora, strumento oggettivo di tale disegno criminoso", scrive l'avvocato Sica. "Inconferente", dunque, secondo Sica, il richiamo al diritto di cronaca, "sol che si consideri il tenore privato delle conversazioni del dr. Sangiuliano".
L'avvocato Sica diffida Report anche a trasmettere la sua intervista "compiutamente domanda e risposta data, senza tagli suggestivi (come sta già avvenendo) che di fatto ingannano la pubblica opinione e ledono il principio di una corretta informazione".
I legali di Sangiuliano chiariscono quindi che "non potevano non essere già note a Report le circostanze che avevano portato all’illecito ascolto e alla clandestina registrazione da parte della Boccia della privatissima conversazione tra i coniugi, sia perché l’esposto-denuncia è ormai pubblico da tempo sia perché Report era stata tempestivamente diffidata e notiziata in merito".
"Andava valutata la possibile provenienza illecita della registrazione. La conversazione non rivestiva alcun interesse pubblico tale giustificare una così violenta violazione della privacy", sottolineano i legali dell'ex ministro.
Categoria: politica
17:39
"Giusto togliere le multe ai no vax", il parere del senatore medico
(Adnkronos) - Giusto togliere le multe ai no vax . E' il parere del senatore di Fratelli d'Italia Ignazio Zullo, medico. "L'obbligo vaccinale imposto con il timore di penalizzazioni (multa, sospensione dal lavoro) è servito come strategia di profilassi collettiva partendo dalla profilassi individuale per raggiungere percentuali altissime di vaccinati nella popolazione. Mantenere le multe significa perseverare in un comportamento di divisione, di stigmatizzazione e di marginalizzazione di un certo numero di persone che non nutrono fiducia nel vaccino in sé o non nutrivano fiducia in modo specifico nel vaccino Covid", dice all'Adnkronos a proposito dello stop alle sanzioni.
"Voglio partire da una premessa", puntualizza Zullo: "Sono un medico igienista assolutamente convinto dell'utilità dei vaccini, formato in una scuola di specializzazione il cui direttore, mio maestro, era portatore della convinzione secondo la quale un vaccino non si deve negare a nessuno". Il vaccino, prosegue il parlamentare di Fdi, "non ferma l'infezione da agente microbico, ma il soggetto vaccinato, quando viene infettato, sviluppa prontamente le difese immunitarie per innocuizzare l'azione patogena dell'agente microbico. Va anche detto che il vaccino, sebbene strumento di prevenzione individuale, diventa strumento di protezione collettiva quando viene vaccinata un'alta percentuale dall'80 al 95 per cento di individui, partendo dal presupposto che nelle vaccinazioni di massa non è mai possibile vaccinare il 100% degli individui, per tante motivazioni".
Per quanto riguarda la campagna vaccinale durante l'era Covid, Zullo osserva che molti fattori "non hanno aiutato gli scettici a fidarsi, e un po' di responsabilità è da attribuire alle istituzioni". Zullo cita in particolare "le vicissitudini legate al vaccino Astrazeneca - da somministrarsi in un primo momento in soggetti di età inferiore a 50 anni per poi passare alla somministrazione a soggetti di età superiore ai 65 anni -, il vaccino Johnson poi messo da parte, il tema del richiamo con vaccino diverso da quello utilizzato nella prima somministrazione, l'insorgere di sintomi tromboembolici", oltre a "un'informazione sui media non propriamente univoca".
"Fatte queste premesse", sottolinea, "oggi abbiamo il dovere di indurre in quei soggetti assoggettati a multe quel senso di fiducia nei vaccini che è mancato in loro nella campagna vaccinale anti-Covid e rimuovere la multa va inteso come gesto di clemenza, di pacificazione che va coniugato con una corretta informazione e formazione sui vaccini. Perseverare oggi con la multa significa mantenere un muro di separazione netta tra il sistema e i no vax. E questo non va bene perché le pandemie sono ricorrenti e dobbiamo sempre aspettarci che quello che è accaduto con il Covid possa riaccadere. Per questo considero la misura del Governo Meloni una misura giusta, oggi indispensabile e quanto mai accettabile", conclude il senatore di Fdi.
Categoria: politica
17:34
Manovra, Cuzzilla (Cida): "Valorizzare ceto medio, pronte nostre proposte"
(Adnkronos) - "La nostra battaglia è la valorizzazione del ceto medio del Paese. Non solo una battaglia della Cida, ma lo è sicuramente per il Paese intero. Una battaglia importante perché il ceto medio è rappresentato da tutte le persone che producono in questo Paese. Lo vediamo nelle categorie che rappresentiamo: dirigenti industriali, dirigenti del commercio, i presidi, i medici, tutti i dirigenti pubblici. Servono dei provvedimenti seri e su questo abbiamo preparato una serie di emendamenti. Vediamo che fine faranno in questa finanziaria, ma chiaramente non ci fermeremo di fronte a questo perché vogliamo essere premianti per chi lavora: la logica del merito, la logica di chi crede in questo Paese". Così, con Adnkronos/Labitalia, Stefano Cuzzilla, presidente della Cida, la Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità, in occasione dell’assemblea nazionale.
Ceto medio che, ricorda Cuzzilla, "secondo dati inconfutabili, fa parte di quel 5% della popolazione che sta sopra i 55 mila euro di reddito, perciò non parliamo di ricchi, ma paga quasi il 50% dell'Irpef e su questo non c'è nessun ritorno; anzi, tutte le manovre economiche, sia quelle precedenti che questa, non vedono la valorizzazione di queste persone", sottolinea Cuzzilla. Una condizione che, secondo il presidente di Cida, richiede "una riflessione importante, su questo sicuramente siamo contenti per quello che abbiamo sentito sull'Ires premiale in manovra, però non basta". "Serve un grande lavoro sul capitale umano, sulle persone, far capire la valenza e la necessità del reskilling", aggiunge ancora.
Secondo Cuzzilla, infatti, è necessario essere pronti a 'cavalcare' le innovazioni e in particolare l'intelligenza artificiale, senza lasciare nessuno indietro. "Secondo diversi studi, mancano un milione e ottocentomila profili lavorativi nel digitale e su altre competenze come l'intelligenza artificiale. Dall'altra parte, si parla di due milioni di persone che potrebbero cambiare lavoro o perderlo per l'avvento dell'intelligenza artificiale. A noi preoccupano i due milioni di persone produttive in questo momento ma che, se non riconvertite, sono a rischio della perdita del posto di lavoro e il milione e ottocentomila profili sui quali non abbiamo le competenze specifiche. E quindi va fatto un lavoro importante di formazione sul capitale umano", sottolinea Cuzzilla.
Ma non basta. "Va fatto un intervento importante sull'introduzione delle donne al lavoro, con la spinta decisiva sul welfare. Ma per adesso ci sono solo annunci da tutte le parti ma non vediamo fatti sostanziali", ripete Cuzzilla. Serve sostenere la crescita delle competenze, ribadisce Cuzzilla. "Poi ci lamentiamo, come dico sempre io, dei giovani che vanno all'estero, dopo che vi abbiamo investito come sistema Paese e come famiglie. Ecco, noi non abbiamo più un problema di rischio di fuga di cervelli ma abbiamo anche una fuga delle persone normali. Questo non ce lo possiamo permettere in un Paese in cui abbiamo bisogno di giovani e di competenze", avverte.
E gli obiettivi di Cida per il 2025 sono chiari. "Innanzitutto, stare vicino a tutte le nostre federazioni associate nel rinnovo dei contratti collettivi di lavoro, far capire il valore di essi. Sicuramente un'attenzione forte sarà data a un potenziamento del welfare. E nello stesso tempo cercheremo di far capire al legislatore sempre l'importanza del ceto medio di questo Paese. E lo faremo con le nostre persone, con le nostre commissioni, con i nostri gruppi di lavoro, cercando di portare le competenze giuste laddove il legislatore deve prendere provvedimenti nelle varie situazioni", sottolinea. "Faremo capire -insiste Cuzzilla- l'importanza dei nostri medici, dei nostri presidi, ma faremo capire anche l'importanza della sanità integrativa, della previdenza integrativa, cercando di aprire dei tavoli per aiutare questo paese anche nell'equity, nel capitale. Se riusciamo a sostenere queste cose e a valorizzare una sinergia forte tra pubblico e privato, potremmo uscire da questo impasse", sottolinea Cuzzilla.
Tutto questo, spiega Cuzzilla, in un momento in cui "il nostro governo è un governo, a differenza dell'Europa, più stabile ma deve dare delle risposte, al ceto medio, alla classe produttiva". "E su questo noi saremo pronti a dare sostegno con informazioni e aiuto, anche nei gruppi di lavoro che possono dare competenze e far capire qual è la direzione giusta per una politica industriale che manca in questo Paese e una valorizzazione delle risorse", conclude.
Categoria: lavoro
17:22
Orban sente Putin, Zelensky: "Speriamo non chiami anche Assad a Mosca"
(Adnkronos) - Colloquio telefonico tra il primo ministro ungherese, Viktor Orban, e il presidente russo, Vladimir Putin. Una telefonata che è stata commentata con sarcasmo dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
"Stamane ho avuto una conversazione telefonica di un'ora con il presidente Putin. Queste sono le settimane più pericolose della guerra Russia-Ucraina. Stiamo adottando tutte le misure diplomatiche possibili per sostenere un cessate il fuoco e colloqui di pace", ha scritto Orban su X dopo il colloquio con il presidente russo.
Anche il Cremlino ha reso nota la telefonata spiegando che Putin e Orban si sono scambiati i loro punti di vista sulla situazione in Ucraina. Il premier ungherese, che lunedì ha visto Donald Trump a Mar-a-Lago, ha proposto una "soluzione politico diplomatica" grazie ai suoi "contatti con i dirigenti occidentali". Putin ha denunciato "la linea distruttiva del regime di Kiev" che esclude una soluzione pacifica del conflitto.
"Ci auguriamo tutti che Viktor Orban non chiami Assad a Mosca per ascoltare anche le sue lezioni lunghe un'ora", ha commentato Zelensky. "È assolutamente chiaro che per raggiungere una vera pace e una sicurezza garantita sono necessari la determinazione dell'America, l'unità dell'Europa e l'impegno incrollabile di tutti i partner nei confronti degli scopi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite", ha ribadito il presidente ucraino, che poi, in un riferimento al premier ungherese, ma forse anche al cancelliere tedesco Olaf Scholz che lo scorso mese aveva telefonato al presidente russo, ha ammonito: "Nessuno dovrebbe promuovere la propria immagine a spese dell'unità: tutti dovrebbero concentrarsi sul successo condiviso".
"L'unità in Europa è sempre stata la chiave per ottenerla. Non si può parlare della guerra che la Russia conduce contro l'Ucraina senza l'Ucraina", ha ribadito ancora Zelensky, dicendosi poi "grato a Donald Trump e a molti leader europei con i quali stiamo già lavorando per trovare soluzioni giuste e forti per una vera pace".
Categoria: internazionale/esteri
17:19
Trapianti, cardiochirurgo Gerosa: "A Padova primo al mondo totalmente a cuore battente"
(Adnkronos) - A Padova "è stato eseguito per la prima volta al mondo un trapianto totalmente a cuore battente". Gino Gerosa, direttore Uoc Cardiochirurgia Azienda-Ospedale Università Padova, spiega all'Adnkronos Salute l'intervento che garantisce un "organo più performante ed efficace perché evitiamo i danni dovuti a ogni 'stop and go' previsto finora".
A 57 anni esatti dal primo trapianto di cuore, eseguito da Christian Barnard nel dicembre 1967 a Città del Capo, in Sudafrica, nella città del Santo, dove nel 1985 è stato effettuato il primo trapianto di cuore in Italia, si riscrive la storia. "Abbiamo prelevato da un donatore, a cuore fermo, l'organo, che è stato fatto ripartire e non è più stato fermato - illustra Gerosa - Dal prelievo, al trasporto, fino all'impianto, tutto è stato fatto senza che mai il cuore smettesse di battere. Il cuore battente del donatore ha poi sostituito quello pulsante del ricevente. Fino ad adesso - chiarisce il professore - il cuore veniva fermato per il prelievo e nuovamente per il trapianto, nel caso si fosse utilizzata anche la macchina per la perfusione ex vivo per il trasporto. L'organo veniva quindi fermato, inserito all'interno della macchina per la perfusione ex vivo, dove ripartiva e tornava a essere battente. Poi, prima del trapianto, veniva nuovamente fermato e fatto ripartire a trapianto ultimato". Ma "ogni volta che il cuore si ferma - sottolinea Gerosa - c'è un danno dell'organo".
Tanti i vantaggi di questa tecnica che, sottolinea lo specialista, "potrà essere applicata con sicurezza anche da altri gruppi cardiochirurgici al mondo. Innanzitutto migliora i risultati del trapianto cardiaco - rimarca Gerosa - perché si evita il danno da ischemia/riperfusione, cioè il danno cellulare, sia al momento del prelievo che all'impianto dell'organo, nel caso venga fermato, garantendo quindi una migliore ripresa della funzionalità cardiaca. A questo segue una migliore performance cardiaca che equivale a migliorare l'outcome post-operatorio, con un più rapido recupero e dimissioni dall'ospedale. Ora - conclude - applicheremo questa tecnica a tutti i nostri trapianti da donatore a cuore fermo", altro primato mondiale messo a segno sempre a Padova, da Gerosa, a maggio 2023.
Categoria: salute
17:14
Mondiali, la Fifa ufficializza le sedi del 2030 e 2034
(Adnkronos) - Sono state ufficializzate dalla Fifa le sedi dei Mondiali 2030 e 2034. Spagna, Marocco, Portogallo e una parte di Sudamerica (Argentina, Uruguay e Paraguay) ospiteranno il torneo nel 2030, poi toccherà all'Arabia Saudita. Si tratta di una decisione presa dalla Fifa con il voto di un congresso virtuale. Senza troppa attesa, anche perché le candidature erano in solitaria.
Per quanto riguarda l'edizione 2030, quella del centenario della Coppa, si tratta di un unicum. Una candidatura mai vista e che coinvolgerà nell'organizzazione del torneo ben tre diverse confederazioni continentali. Per l'edizione 2034, il criterio è sempre quello della rotazione tra i continenti. E anche qui l'Arabia Saudita, unica candidata, ha avuto la strada spianata per ottenere il torneo. Come accaduto in Qatar nel 2022, le temperature alte in estate potrebbero però portare a uno spostamento della competizione nei mesi invernali.
Categoria: sport
Programmi
Storie e Cultura
Politica
Primo Piano