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10:37
Roma, estorsione con intimidazione: in manette due Casamonica
(Adnkronos) - Questa mattina gli agenti della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato Romanina, dopo una complessa attività investigativa svolta con il coordinamento della Procura della Repubblica, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Roma nei confronti di un 37enne e un 34enne appartenenti alla famiglia Casamonica, poiché gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione e truffa. Le indagini, avviate in seguito a una denuncia presentata nel dicembre del 2019 per un’estorsione effettuata dal più grande dei due, hanno permesso di documentare almeno altri 10 episodi, alcuni dei quali commessi in concorso con l'altro destinatario della misura cautelare, appartenente alla stessa famiglia.
Le indagini sulla sussistenza di un’associazione mafiosa, radicata nella zona Appia-Tuscolana con base operativa nella zona di Porta Furba, hanno permesso di accertare che la famiglia Casamonica era dedita ad attività criminali tra cui cessione di stupefacenti, usura, estorsione intestazioni fittizie di beni e attività commerciali, esercizio abusivo di attività finanziarie e reati in materia di armi. Al termine dell'attività investigativa, conclusa nel 2022, ai due indagati è stata contestata l’estorsione commessa avvalendosi della forza di intimidazione derivante dall’appartenenza alla nota famiglia e – solo al trentasettenne – anche la truffa aggravata e l’usura poiché, grazie al metodo mafioso, ha commesso varie estorsioni nei confronti di alcune vittime al fine di auto-riciclare i proventi delle proprie attività criminali.
Nello specifico, l’uomo praticava estorsioni prospettando alle vittime pestaggi, anche mortali, e rappresentandogli provvedimenti giudiziari falsi a loro carico mentre, l’usura si consumava con il prestito di somme di denaro applicando tassi pari a circa il 300%; infine, i guadagni venivano riciclati successivamente procurandosi ticket vincenti delle scommesse alle Vlt, giocate da soggetti terzi che erano, però, abbinati formalmente al codice fiscale del trentasettenne.
Categoria: cronaca
10:30
Demografia, dal 17 al 20 Festival Statistica e Demografia
(Adnkronos) - Il Festival della Statistica e della Demografia, promosso dalla Società Italiana di Statistica (Sis), dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) e dalla Società Statistica “Corrado Gini”, dedica il format StatisticAllYoung a un ricco e variegato programma dedicato a bambini e ragazzi. Nell’edizione di quest’anno, ormai la decima, la chiave di lettura è l’incontro tra la statistica e l’Europa che vede i giovani sempre più protagonisti. Durante le quattro giornate del Festival, dal 17 al 20 ottobre, nello spazio Gaming di Piazza dei Signori, si potrà fare Il giro d’Europa in 80 statistiche: pedalando su una cyclette verrà testata la conoscenza dei giovani sull’Europa. Un viaggio virtuale tra i Paesi dell’Unione europea in 10 tappe: per ciascuna viene proposto un dato statistico relativo a uno dei 27 Paesi della Ue e i partecipanti dovranno decidere se il dato è vero o falso.
Nelle mattine del 17, 18 e 19 ottobre, Piazza dei Signori si trasforma in un'aula a cielo aperto, dove i numeri prendono vita e la creatività diventa lo strumento per esplorare la statistica ufficiale. Un'occasione unica in cui toccare con mano i dati e scoprire la statistica come strumento fondamentale e trasversale per approfondire i contenuti delle altre discipline. Le competenze statistiche, ovvero la capacità di raccogliere e ragionare sui dati e l’abilità di trovare soluzioni ai problemi che si possono incontrare, sono, infatti, tra i bagagli necessari per sviluppare un senso critico adeguato al contesto in cui viviamo.
Gli alunni della scuola primaria impegnati in Demografia in cannuccia si trasformano in “detective della demografia” e indagano sulla lenta evoluzione della popolazione del Paese con righello, forbici, cannucce e dati statistici ufficiali: si mettono all’opera per costruire la piramide delle età. Inoltre, mani in pasta, conoscono le principali misure statistiche con i Bisticci tra sorelle Moda, Media e Mediana.
Il laboratorio Pigreco ti stimo! si rivolge invece agli studenti della scuola secondaria primo grado portandoli alla scoperta di questo numero affascinante il cui valore è stimato dai partecipanti con un mazzo di carte, due dadi e una moneta. In Omero era uno statistico Pop! si parte dal Catalogo delle navi dell’Iliade, dove Omero, con un dettaglio paragonabile a una tabella statistica, descrive il numero dei contingenti dell’esercito acheo, i comandanti, il numero di navi e, talvolta, degli uomini imbarcati.
Per i più grandi, gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, il laboratorio Paese che vai… statistiche che trovi, in collaborazione con La Biennale di Venezia, esplora, a partire dai primi dati ufficiali che risalgono al 1876, raccolti nell’Annuario Statistico dell’emigrazione italiana, le storie degli italiani che hanno lasciato la loro terra per cercare fortuna altrove. Nel laboratorio Demografia in Europa si affronta la questione demografica europea sulla base di fonti statistiche ufficiali. Nella sfida all’ultima domanda di Quanto ne sai dell’Europa? si scoprono, con un gioco, i dati che descrivono il nostro e gli altri Paesi europei.
La statistica prende vita anche nel Fumetto Statistico, Garagulp! Grazie a Valentino Villanova, disegnatore, e Fred Dalla Rosa, sceneggiatore, le avventure di Alex Dream tornano per la terza volta con un tema tutto statistico. Il nuovo episodio, intitolato L’irrilevanza delle differenze, utilizza i dati della statistica ufficiale per trattare temi di parità di genere in modo creativo e coinvolgente. Il progetto è frutto della collaborazione tra Banca Prealpi SanBiagio, l’Istituto Nazionale di Statistica e la Società Statistica “Corrado Gini”, i numeri diventano, nel laboratorio Disegnare la statistica con Alex Dream, protagonisti di storie avventurose e formative per i giovani.
Sempre in Piazza dei Signori, il laboratorio Pop va in Europa racconta il territorio attraverso i dati della statistica ufficiale, e del Censimento permanente, superando i confini nazionali dell’Istat alla scoperta del patrimonio informativo di Eurostat, l'Ufficio statistico dell'Ue. Il matematico e divulgatore scientifico Giorgio Dendi, noto per il suo talento di enigmista e blogger, affascina il pubblico con la sua simpatia e presenta il laboratorio Gioca e impara con la statistica, dedicato a bambini e famiglie: guida i partecipanti alla scoperta dell'arte delle percentuali, mettendo in luce alcuni errori di calcolo e interpretazione.
Sabato 19 ottobre, nel pomeriggio, i workshop dedicati ai docenti #Istatperlascuola e Il censimento sui banchi di scuola, presentano le principali iniziative Istat per promuovere la statistica in classe con spunti e suggerimenti pratici in ottica Stem. Non poteva mancare il laboratorio dedicato all’Ia e, in particolare, ai modelli linguistici di grandi dimensioni (Large Language Models, LLM), che hanno rivoluzionato il modo in cui raccogliamo, analizziamo e comunichiamo i dati. L’evento Alla scoperta dell’Intelligenza Artificiale Generativa: un viaggio (europeo) nell’AI per la Statistica Ufficiale (Piazza dei Signori) è pensato per i più giovani ma è aperto a tutti. Mauro Bruno, ricercatore Istat, esplora alcuni casi d’applicazione degli LLM alla statistica ufficiale.
L'Istituto Tecnico Economico Statale Riccati-Luzzatti di Treviso rinnova la sua preziosa collaborazione con StatisticAllYoung. Gli studenti dell'istituto, nel ruolo di Stat Buddy, guidano i più giovani nella progettazione di un questionario e nell'analisi dei dati raccolti. Sono al loro fianco nella trasformazione delle risposte in tabelle di frequenza e grafici, offrono le competenze necessarie per interpretare e presentare i risultati in modo chiaro e accurato. Il laboratorio Statistici in erba crescono, quindi, rappresenta un'opportunità coinvolgente per gli studenti della scuola secondaria di primo grado per avvicinarsi alla statistica grazie al supporto dei più esperti.
Inoltre, i laboratori informatici dell'Istituto ospitano gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che possono muoversi Alla scoperta del sito Istat ed esplorare il punto di riferimento essenziale per chi produce e usa dati statistici. Navigare tra i 152 indicatori dei 12 domini della dashboard del Bes – Benessere Equo e Sostenibile diventa un gioco avvincente nella Caccia all’indicatore e permette facilmente di avere un quadro dello stato di salute del nostro Paese che va oltre il Pil. Gli studenti hanno infine la possibilità di prepararsi alle gare individuali delle Olimpiadi Italiane di Statistica 2025 con esercitazioni pratiche con il foglio elettronico.
Gli alunni delle scuole dell’infanzia, ospiti del Campus Treviso – Università Ca’ Foscari Venezia (Aula Accoglienza, accesso da Piazza Università), si cimentano in un laboratorio realizzato in collaborazione con La Biennale di Venezia: arte, statistica e un pizzico di probabilità si incontrano grazie al mito di Kapewë Pukeni, noto come “Il ponte degli alligatori”, che racconta il passaggio dal continente asiatico a quello americano attraverso lo stretto di Bering e la successiva separazione tra le terre e i popoli.
L’Istat approda anche in biblioteca per avvicinare i giovani al mondo dei dati, offrendo attività scientifiche divulgative, divertenti e coinvolgenti rivolte alle scuole, ai bambini e alle famiglie. Nella BRaT, la Biblioteca dei Ragazzi di Treviso, con il supporto degli studenti e delle studentesse del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria dell’Università di Padova, nelle vesti di Stat Buddy, la statistica si trasforma in una fiaba e guida anche i più piccoli a scoprire il tesoro nascosto nei dati. In Bisticci tra sorelle Moda, Media e Mediana faticano a accordarsi su quale variabile – colore, taglia, peso – usare per mettere in ordine un insieme di magliette. Mentre in 10, 100, 1000 notti di luna, Ada sconfigge la strega Saputona grazie alla legge dei grandi numeri. Nel Pavone della pioggia, esprimere il senso personale di incertezza riguardo un evento futuro diventa facilissimo con l’aiuto delle piume del pavone. La golosa Balena mangiafrutta insegna a organizzare i dati in pittogrammi per scoprire il frutto preferito. Se è vero che “Il bello di essere statistici è che si può giocare nel giardino di tutti gli altri”, come diceva il matematico statunitense J.W. Tukey, ancor più vero è che, al Festival della Statistica e della Demografia, con la statistica si può imparare giocando e divertendosi.
Categoria: economia
10:17
Lgbt: Pro Vita Famiglia, 'migliaia giovani confusi che vivono fisiologici disagi dell’adolescenza'
(Adnkronos) - "Sono stata ingannata dalla comunità Lgbtqia+, che ai miei disagi da adolescente, alla mia confusione, alle mie paure ha risposto con la dittatura del pensiero unico, con l’unica e sola strada dell’ideologia gender senza neanche ipotizzare per me alternative o strade diverse da quella della transizione di genere. Ecco dunque che attivisti, medici faziosi e quelli che credevo amici mi hanno spinto a cambiare genere, ad assumere farmaci, ad arrivare alla doppia mastectomia addirittura a 16 anni e hanno letteralmente ricattato i miei genitori, facendo loro credere che se non fossi diventato un uomo sarei finita per essere una donna morta, magari forse suicida. Tutto ciò è capitato a me ma succede quotidianamente a migliaia di giovani, vittime dell’approccio affermativo". Lo racconta Luka Hein, la destransitioner originaria del Nebraska che in queste settimane sta portando la sua storia in giro per l’Italia con il tour 'Ingannata - Perché nessuno è nato nel corpo sbagliato. Nemmeno io', organizzato da Pro Vita & Famiglia onlus e che ieri si è svolto a Roma, presso il Teatro Italia.
La testimonianza di Luka è stata accompagnata dai saluti iniziali di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia e la moderazione di Maria Rachele Ruiu, portavoce della Onlus; con gli interventi di Costanza Miriano, giornalista e blogger; Don Riccardo Cendamo, sacerdote impegnato nella pastorale giovanile e il messaggio video di Roy De Vita, medico e primario dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma “Regina Elena”.
"Con questa campagna vogliamo portare la voce della verità nel dibattito italiano, totalmente dominato dall’incauto approccio 'affermativo'"ha spiegato Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus. "Sono infatti migliaia in tutto il mondo e anche in Italia i giovani confusi, disorientati, che vivono i fisiologici disagi dell’adolescenza ma che hanno come unica e sola risposta quella della propaganda Lgbtqia+. La società risponde loro con una quantità impressionante di menzogne, che possono essere riassunte nell’inganno maggiore: 'sei nato nel corpo sbagliato, per essere felice devi cambiare sesso'. Il web e i social network - ha proseguito Brandi - sono letteralmente sommersi di video, immagini, articoli, testimonianze e altri contenuti promossi da influencer e attivisti gender che esaltano l’assoluta fluidità di genere e la più disordinata promiscuità sessuale. Ecco, con la scioccante storia di Luka Hein vogliamo smentire tutto questo, dire la verità a tutti, svelare l’inganno che ogni giorno attacca sempre più adolescenti e aiutare anche l’Italia ad arginare questa tragica deriva ideologica".
Categoria: cronaca
10:09
Harris-Trump, diminuisce distanza nei sondaggi a tre settimane dal voto
(Adnkronos) - A tre settimane dall'election day, diminuisce il vantaggio di Kamala Harris su Donald Trump a livello nazionale secondo quanto emerge da due nuovi sondaggi.
Nel primo rilevamento, condotto da ABC News-Ipsos poll, il 50% dei probabili elettori afferma che voterà per la democratica e il 48% per il repubblicano. Il mese scorso lo stesso poll dava invece alla vice presidente un vantaggio di 5 punti, il 51% al 46%.
Se si passa invece agli elettori effettivi, cioè quelli già registrati per il voto, il vantaggio di Harris, che un mese fa era sempre di 5 punti anche tra questo gruppo di elettori, è azzerato, con i due candidati che sono in parità, al 48%.
Il secondo sondaggio registra una diminuzione meno drastica del vantaggio di Harris: secondo CBS News-YouGov, la democratica ora ha tre punti di vantaggio su Trump, con il 51% contro il 48%, con una flessione minima rispetto ai 4 punti di un mese fa. E sarebbe in vantaggio, con il 51% contro il 49%, anche nei 7 stati chiave.
Nel dettaglio, i sondaggi mostrano come uno dei principali punti di forza di Trump sia la politica del pugno di ferro sui migranti, con 10 punti di vantaggio su Harris per la gestione del dossier. Il rilevamento Abcnews-Ispsos, mostra come il 56% degli americani sia favorevole a deportare tutti i migranti senza documenti, come Trump promette di fare. Si tratta di un 20% in più rispetto a otto anni fa, ai tempi della prima campagna di Trump già impostata alla violenta retorica anti-immigrati.
Anche sul fronte dell'economia Trump è molto più forte di Harris: secondo il poll ABC News, tra il 59% degli americani convinti che l'economia stia peggiorando, il 74% ritiene che la ricetta di Trump sia migliore mentre appena il 21% si fida di Harris.
Infine c'e' la questione del voto delle minoranze, tra le quale Harris sembra raccogliere un sostegno inferiore di quello di Joe Biden nel 2020. Un recente sondaggio A New York Times-Siena College, mostra che il 57% degli elettori ispanici intende votare per la democratica contro il 37% orientato verso Trump. Uno scarto consistente ma che potrebbe non essere sufficiente, perché quattro anni fa Biden vinse anche grazie al sostegno del 62% dell'elettorato ispanico. Stesso discorso per il voto afroamericano, che pur rimanendo massicciamente in favore dei dem, registra un certo miglioramento delle posizioni di Trump che ora tra gli elettori afroamericani ha il 15%, sei punti in più rispetto al 2020.
Categoria: internazionale/esteri
10:08
Sostenibilità, P&G presenta Category Management Sostenibile per consumi responsabili
(Adnkronos) - "Siamo felici di essere oggi al Salone della Csr e dell’innovazione sociale con GS1 Italy e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per presentare il nuovo progetto 'Sostenibilità nelle categorie'". Così Mario Galietti, Senior Director di Procter&Gamble Italia in occasione del Salone della Csr e dell'innovazione sociale, a Milano.
"È un progetto a cui Procter&Gamble tiene molto, perché per primi abbiamo lavorato in questa direzione avviando nel 2020, con Scuola Superiore Sant’Anna, Sda Bocconi, Wwf ed Eiis - European Institute for Innovation and Sustainability, il 'Category Management Sostenibile' (https://it.pg.com/pg-per-l-italia/category-management-sostenibile/), il metodo, basato sul modello standard di Category Management di Ecr Italia e sull’analisi Lca, volto a sistematizzare, per la prima volta, un approccio organico al tema e fornire strumenti concreti e analisi per rendere centrale nelle azioni e nel modo di operare delle aziende la sostenibilità ambientale e sociale, coniugandola con quella economica", spiega.
"Una prima esperienza concreta è stata proprio la collaborazione tra Procter&Gamble e Crai per la gestione operativa e sostenibile della categoria 'detergenti per il bucato' con i prodotti del nostro marchio 'Dash' fondata su 3 pilastri: l’approccio scientifico alla sostenibilità, la coniugazione di obiettivi di business e sostenibilità, l’educazione degli stakeholders per la promozione di scelte di acquisto e consumo più consapevoli. Il Category Management, infatti, può definirsi 'sostenibile' non solo quando industria e distribuzione si impegnano per il benessere di tutta la collettività nel momento del consumo e nel lungo periodo, ma quando anche i consumatori offrono il proprio contributo compiendo scelte di acquisto e di utilizzo dei prodotti più responsabili", conclude.
Categoria: sostenibilita
09:48
Genova, incidente mortale in A10: traffico paralizzato
(Adnkronos) - Incidente mortale questa mattina, poco dopo le 8 in A10, tra Varazze e Arenzano, dove un camioncino è uscito fuori strada per cause ancora in via di accertamento. A bordo c'erano due operai di nazionalità marocchina, entrambi per l'urto sono stati sbalzati fuori dal finestrino del conducente. Uno dei due è morto, l'altro è rimasto gravemente ferito. Il traffico è bloccato in direzione Genova.
L'operaio deceduto aveva 30 anni. Inutili i soccorsi di 118 e dei militi di Coro Mare Albisola. Insieme a lui viaggiava un connazionale, rimasto gravemente ferito e trasportato in codice rosso al San Martino di Genova con l'elicottero Drago dei vigili del fuoco. Entrambi, nell'impatto, sono stati proiettati fuori dal finestrino del conducente. La polizia stradale sta ricostruendo la dinamica, ma sembrerebbe si sia trattato di un incidente autonomo. Traffico bloccato al chilometro 23 in direzione Genova. Sul posto anche il personale della Direzione 1° Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia.
Categoria: cronaca
09:20
Folle notte a Napoli: 8 stranieri feriti tra risse, spari e coltellate
(Adnkronos) - Risse, spari e coltellate tra cittadini stranieri nella folle notte di Napoli: quattro interventi dei carabinieri, 8 feriti in varie zone della città. È il bilancio della notte appena trascorsa. Alle 2.20 i carabinieri della compagnia Centro sono intervenuti presso l'ospedale Pellegrini per alcune persone ferite. Alcuni giovani di origini straniere si sarebbero scontrati in una rissa in piazza Cavour. Sì tratta di 5 persone, tra i 16 e i 20 anni. I feriti non sono in pericolo di vita e sono in attesa di referto. Alle 3.50, i Carabinieri del nucleo radiomobile – allertati dal 112 – sono intervenuti a piazza Garibaldi per una persona ferita. Poco prima un 18enne originario del Marocco era stato ferito alle gambe da ignoti a coltellate e per cause ancora sconosciute. Personale del 118 ha trasferito la vittima sempre all’ospedale Pellegrini. Il 18enne è ancora ricoverato ma, al momento non è in pericolo di vita.
Pochi minuti dopo, ancora i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti in via Settembrini per un uomo di origini srilankesi, ferito con un colpo d’arma da fuoco. Si tratta di un 50enne, colpito di striscio alla testa da un proiettile durante una sparatoria. Anche in questo caso la dinamica è da chiarire. L’uomo, portato al pronto soccorso del Pellegrini, non è in pericolo di vita.
Infine, alle 4.15, sempre i carabinieri dello stesso reparto e al medesimo ospedale, sono intervenuti per un 42enne originario dello Sri Lanka che era stato trasferito al pronto soccorso per ferite da arma da taglio. Da una prima sommaria ricostruzione ancora da verificare pare che la vittima mentre passeggiava a via San Liborio avrebbe subito un tentativo di rapina. Per la vittima, già dimessa con 10 giorni di prognosi, una ferita all'addome e al mignolo della mano sinistra. Indagini in corso da parte dei Carabinieri impegnati per ricostruire l'escalation di violenza avvenuta questa notte.
Categoria: cronaca
09:09
Milano, 38enne muore travolto da treno a Rescaldina
(Adnkronos) - Un uomo di 38 anni residente a Busto Arsizio è morto stamane intorno alle 6 travolto da un convoglio Trenord, diretto a Malpensa, all'altezza di Rescaldina. Sul posto I vigili del fuoco del vicino distaccamento di Legnano che hanno provveduto a rimuovere il corpo e il 118. Al vaglio della Polfer e della magistratura le cause legate all'incidente che ha provocato inevitabilmente disagi alla circolazione ferroviaria.
Categoria: cronaca
08:33
Trump, sceriffo su uomo fermato a Coachella: "Sventato terzo tentato omicidio"
(Adnkronos) - ''E' stato impedito il terzo tentativo di assassinio'' dell'ex presidente americano Donald Trump. Così lo sceriffo della contea di Riverside Chad Bianco ha lodato, in conferenza stampa, i suoi uomini che sono riusciti a fermare Vem Miller, 49 anni, di Las Vegas, che era armato di un fucile da caccia e di una pistola carica a Coachella, in California, dove era in corso una manifestazione elettorale di Donald Trump. "Sono contento che non ne parliamo dopo che gli hanno sparato", ha proseguito.
Nel suv dell'uomo fermato sono stati sequestrati un fucile da caccia, una pistola carica e un caricatore ad alta capacità. Nel veicolo sono state trovate anche diverse carte di identità e passaporti con nomi falsi. Trump non si trovava sul posto quando l'uomo è stato fermato.
Categoria: internazionale/esteri
07:58
Israele, raid su ospedale Gaza. Media: "Morti e feriti". Idf: era centro di comando Hamas
(Adnkronos) - E' di almeno 4 morti e 70 feriti con gravi ustioni il bilancio di un raid aereo israeliano che ha colpito un campo tendato che ospitava sfollati palestinesi vicino all'ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Come spiega l'emittente al-Jazeera, il raid ha causato un enorme incendio che si è rapidamente diffuso tra le tende. Le squadre di soccorso stanno cercando di trovare i sopravvissuti.
Il portavoce in lingua araba dell'Idf, Avichai Adraee, ha dichiarato che i caccia hanno colpito “terroristi che operavano in un complesso di comando e controllo allestito in un'area che in precedenza era l'ospedale dei Martiri di Al Aqsa”. “I membri di Hamas usavano il complesso dell'ospedale per pianificare ed eseguire operazioni terroristiche”, ha dichiarato.
Le autorità di Gaza hanno inoltre dichiarato che un attacco israeliano alla scuola 'Mufti' ha ucciso 22 persone, tra cui 15 bambini e donne, e ferito 80 persone. L'ufficio stampa del governo di Gaza ha affermato che l'esercito israeliano “sapeva” che nella scuola “c'erano migliaia di bambini e donne sfollati dalle loro case e i cui quartieri sono stati bombardati”. “Hanno attaccato la scuola nonostante si trovasse in un'area che l'occupazione non ha classificato come zona di combattimento”, ha criticato.
E' di almeno 10 morti e 30 feriti invece il bilancio di un altro raid aereo israeliano sul campo profughi di Jabalia nel nord della Striscia di Gaza dove, secondo le Idf, si nascondono miliziani di Hamas. Lo denunciano i medici palestinesi spiegando che i caccia israeliani hanno colpito un centro di distribuzione di aiuti alimentari. Tra le vittime si contano anche donne e bambini, hanno detto le fonti citate dal Guardian.
Quattro soldati dell'Idf sono stati uccisi e altri 58 sono stati feriti da un attacco di droni di Hezbollah contro una base militare vicino a Binyamina, nel centro-nord di Israele. L'attacco è stato rivendicato da Hezbollah, che ha dichiarato di aver preso di mira una base di addestramento con uno “sciame di droni” e di aver così dimostrato di essere in grado di colpire Israele.
Il portavoce delle Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che si sta indagando sull'attacco e che i droni non hanno fatto scattare alcuna sirena di allarme in Israele. "Indagheremo su come un drone possa violare lo spazio aereo senza preavviso e colpire una base", ha detto. "Siamo tenuti a fornire una protezione migliore", ha affermato, aggiungendo che ''investigheremo su questo incidente, impareremo da esso e miglioreremo".
''Nel mese scorso circa 25 razzi e missili sono stati lanciati contro comunità israeliane e truppe Idf dai complessi terroristici di Hezbollah situati vicino alle postazioni Unifil nel Libano meridionale, sfruttando la loro vicinanza alle forze Onu. Uno degli attacchi ha causato la morte di due soldati Idf''. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliana in una nota, affermando che ''Hezbollah utilizza complessi situati sopra e sotto terra per compiere attacchi terroristici contro lo Stato di Israele''.
In particolare, afferma il comunicato, ''durante i raid terrestri limitati, localizzati e mirati delle Idf basati su informazioni di intelligence precise nel Libano meridionale, le truppe della 146a Divisione hanno localizzato centinaia di armi, tra cui armi da fuoco, granate e lanciarazzi puntati sul territorio israeliano. Queste armi erano conservate all'interno di complessi sotterranei situati da poche decine di metri fino a poche centinaia di metri dalle postazioni Unifil situate vicino alla Blue Line''.
L'Idf riconosce che ''l'Unifil nel Libano meridionale è stata dispiegata per implementare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e impedire la presenza di operativi armati di Hezbollah a sud del fiume Litani'', ma allo stesso tempo afferma che ''tuttavia, sia lo Stato del Libano che la comunità internazionale non sono riusciti a implementare la risoluzione 1701, nonostante le ripetute richieste in tal senso''.
Infatti, proseguono i militari israeliani, ''per anni Hezbollah si è insediato nel Libano meridionale in grave violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L'organizzazione ha accumulato grandi quantità di armi destinate ai civili israeliani nel corso degli anni e ha deliberatamente costruito la sua infrastruttura di attacco vicino alle postazioni Unifil''.
''I raid mirati dell'Idf sono diretti solo contro Hezbollah e le attività delle truppe non sono dirette alle postazioni, alle forze o alle infrastrutture Unifil'', chiariscono le Forze di difesa israeliane spiegando che ''giovedì 30 settembre, prima dell'inizio dell'operazione, i rappresentanti dell'Idf hanno presentato una richiesta all'organizzazione di spostare il suo personale lontano dalle postazioni situate entro cinque chilometri dalla Blue Line, poiché questa zona sarebbe diventata una zona di combattimento attiva''.
Inoltre ''le Idf mantengono una comunicazione continua con l'Unifil per evitare, per quanto possibile, qualsiasi danno al personale dell'Unifil nella zona e continueranno a farlo, nonostante la complessità della presenza dell'Unifil all'interno della zona di combattimento''.
''La situazione'' nel sud del Libano è grave, ma ''la missione resta''. Così il portavoce di Unifil Andrea Tenenti ha parlato a Rainews24 a proposito degli ultimi attacchi subiti da Israele. Parlando dei nostri militari ha quindi assicurato che "il contingente italiano sta bene, è motivato. Abbiamo la Brigata Sassari con più di 1.100 Caschi blu, rimangono nelle loro posizioni''.
Certo, ha ribadito, ''la situazione non è facile, ma continuano a lavorare, come tutti gli altri contingenti della missione'' perché ''non possiamo avere un Paese che detta le regole per la Comunità internazionale''. Infine un auspicio: ''occorre trovare una soluzione politica e diplomatica".
Categoria: internazionale/esteri
07:50
Incidente dopo partita di calcio a Potenza, morti tre giovani tifosi del Foggia
(Adnkronos) - Tre giovani tifosi del Foggia, tra cui due minorenni, sono morti in un incidente stradale avvenuto domenica sera alle porte di Potenza, sulla strada per Melfi, dopo la gara di serie C, girone C, tra il Potenza e il Foggia finita 1-1. Le vittime avevano tra i 13 e i 21 anni.
Secondo la prima ricostruzione della dinamica, ancora in fase di accertamento da parte delle forze dell'ordine, le tre vittime erano a bordo di un'auto che è stata coinvolta in un incidente insieme a un'altra autovettura, con una famiglia del capoluogo lucano a bordo, e un pullman. Uno dei tre tifosi è morto sul colpo, gli altri due sono stati trasportati dalle ambulanze del 118 in ospedale ma non ce l'hanno fatta.
Cordoglio è stato espresso dalle due società calcistiche subito dopo l'accaduto. Per la sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo è ''una tragedia che colpisce e addolora ognuna e ognuno di noi - ha scritto in un messaggio sui social - La città tutta si stringe attorno ai familiari e amici delle vittime''.
''Tre giovanissime vite spezzate, ancora un incidente stradale sulla statale Potenza - Melfi. Una trasferta all'insegna dello sport che si trasforma in tragedia. Esprimo, anche a nome della Giunta regionale della Basilicata, i sentimenti di vicinanza e cordoglio alle famiglie delle vittime ed alla comunità sportiva della città di Foggia per il terribile incidente che ieri sera ha coinvolto tre giovani tifosi della squadra di calcio pugliese''. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Categoria: cronaca
07:19
Cina, aerei e navi da guerra intorno a Taiwan: forte condanna di Taipei
(Adnkronos) - Aerei e navi da guerra sono stati mobilitati dalle forze armate cinesi intorno a Taiwan per ''esercitazioni militari''. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Pechino spiegando che le esercitazioni, denominate Joint Sword 2024B, "servono a mettere alla prova le capacità operative congiunte delle truppe del teatro di comando".
Le autorità di Taipei hanno espresso ''forte condanna'' di quelli che ha definito ''atti irrazionali e provocatori'' e hanno "inviato forze adeguate per rispondere di conseguenza, al fine di proteggere la libertà e la democrazia e difendere la sovranità" di Taiwan.
Già domenica a Taiwan era stata rilevata la presenza di una portaerei cinese a sud dell'isola.
Gli Stati Uniti dovrebbero "smettere di armare Taiwan" e di "inviare segnali sbagliati alle forze separatiste per 'l'indipendenza di Taiwan'", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Taiwan, Mao Ning, in dichiarazioni ai giornalisti rilanciate dai media ufficiali del gigante asiatico. Mao ha insistito sul fatto che l'isola "è parte della Cina" e che si tratta di "affari interni".
Taiwan - di fatto indipendente, ma "provincia ribelle" da "riunificare" per Pechino - conta sul sostegno degli Usa in base al Taiwan Relactions Act del 1979.
Categoria: internazionale/esteri
06:52
Manovra, dal cuneo fiscale alla sanità: sprint finale per ok domani in Cdm
(Adnkronos) - Sprint finale sulla Manovra: domani il Documento programmatico di Bilancio dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri per il via libera e poi essere notificato a Bruxelles. A stretto giro di posta verrà redatta la Legge di Bilancio da trasmettere al Parlamento entro il 20 ottobre ma, trattandosi di una domenica, il provvedimento sbarcherebbe alle Camere lunedì. Partirà dunque la sessione di bilancio che quest'anno inizierà dalla Camera dei deputati.
Intanto venerdì 18 sono in programma i rating di Fitch e Standard&Poors, giudizio cruciale per un Paese con un debito in salita fino al 137,8% nel 2026 perché condiziona la fiducia degli investitori nei nostri titoli sovrani.
Gli stanziamenti della Manovra come di consueto verranno rivisti fino all'ultimo per far quadrare i conti assicurando prima di tutto il rinnovo delle misure dello scorso anno (circa 20 miliardi) e se possibile, ma appare alquanto difficile, anche qualcosa in più. Le priorità le ha elencate lo stesso ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in audizione sul Piano strutturale di Bilancio, martedì scorso nell'audizione davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato: conferma del taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro (circa 14 milioni di lavoratori) e dell'accorpamento delle prime due aliquote Irpef; il pacchetto famiglie con gli aiuti ai nuclei numerosi; il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione e i fondi per la sanità. Entità della Manovra: circa 25 miliardi.
Il nodo come ogni anno sono le risorse, tanto più che l'Italia, quest'anno sotto procedura Ue per deficit eccessivo, dovrà tagliare il disavanzo strutturale dello 0,5% (circa 10 miliardi) quindi non può più usare la leva del deficit come è stato fatto durante il Covid per lo stop alle regole del Patto di Stabilità. Ad ogni modo, saldi migliori delle attese con un disavanzo al 3,8% nel 2024 rispetto al 4,3% stimato in precedenza, offrono 0,5 punti percentuali di ossigeno per le misure della Finanziaria.
Altre coperture per la Manovra arriverebbero dalla revisione della spesa: l'obiettivo dei tagli è di 3 miliardi. I sacrifici toccherebbero a tutti i ministeri ma anche ai Comuni. Tra le risorse sul tavolo del Mef ci sarebbero inoltre i quasi 4 miliardi di accantonamento del fondo per l’attuazione della delega fiscale e circa 2 miliardi del fondo per la riduzione delle tasse. Altre entrate sarebbero in arrivo dal concordato preventivo biennale al quale i soggetti interessati potranno aderire entro il 31 ottobre.
Tra le opzioni anche la potatura delle micro detrazioni/deduzioni per sfoltire la giungla delle circa 600 spese fiscali che erodono quasi 100 miliardi di gettito. Da questo riordino si potrebbe reperire 1 miliardo circa. Altre risorse dovrebbero arrivare da una stretta sui giochi e dall'ipotesi di un contributo di solidarietà dei gruppi che hanno registrato un'impennata dei profitti negli ultimi anni per via del Covid e dei conflitti, dai big dell'high tech alla difesa, tra le altre.
Categoria: economia
00:07
Festa cinema Roma, Francis Ford Coppola oggi protagonista pre apertura con 'Megalopolis'
(Adnkronos) - Francis Ford Coppola protagonista oggi della preapertura della Festa del Cinema di Roma. Il regista, autore di capolavori come la saga de Il Padrino, Apocalypse Now e Dracula di Bram Stoker, alle 19.30 presenterà, negli iconici Studi di Cinecittà, l'anteprima italiana di Megalopolis, la sua opera più recente.
La serata potrà essere seguita in diretta streaming anche nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone per permettere agli accreditati e al pubblico della Festa del Cinema di assistere al lancio della nuova fiaba visionaria immaginata dal regista. Nel corso della giornata a Cinecittà sarà fatto un omaggio speciale al grande regista italoamericano che torna, dopo anni, negli Studi romani che lo hanno visto preparare alcune scene de Il Padrino Parte III.
Domani, 15 ottobre alle ore 18, Francis Ford Coppola incontrerà le giurie di Alice nella città, gli studenti delle scuole di cinema e il pubblico presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica: durante l’incontro, organizzato da Alice nella città in collaborazione con la Festa del Cinema, il regista ripercorrerà gli oltre sessant’anni di carriera che l’hanno reso uno dei Maestri più importanti e celebrati della Settima Arte. Lo stesso giorno, il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, riceverà Coppola in Campidoglio per dedicargli uno speciale tributo della città.
Megalopolis sarà al cinema dal prossimo 16 ottobre distribuito in Italia da Eagle Pictures. Scritto, diretto e prodotto da Francis Ford Coppola, il film è interpretato da Adam Driver, Giancarlo Esposito, Nathalie Emmanuel, Aubrey Plaza, Shia LaBeouf, Jon Voight, Laurence Fishburne.
Un artista geniale con il potere di fermare il tempo combatte contro un sindaco ultraconservatore per salvare il mondo morente e ispirare speranza. Megalopolis è un’epopea romana ambientata in un’America moderna e immaginaria. La città di New Rome sta cambiando, causando aspri conflitti tra Cesar Catilina, geniale artista che cerca di proiettarsi in un futuro utopico e idealistico, e la sua nemesi, il sindaco Franklin Cicerone, reazionario e legato a uno status quo regressivo, avido e corrotto. Tra i due si inserisce Julia, la figlia del sindaco che, essendo innamorata di Cesar Catilina, si trova a dover scegliere in chi riporre la propria lealtà e a chiedersi cosa merita, davvero, l’umanità.
Categoria: spettacoli
00:06
Balcani, Tajani oggi a vertice Berlino: "Integrazione in Ue è nostra priorità"
(Adnkronos) - "L’integrazione dei Balcani occidentali nella Ue è una priorità del Governo - ha indicato Tajani - L’impegno italiano per rafforzare la cooperazione con i partner balcanici è concreto e costante. Il nostro obiettivo è la “riunificazione” dei Balcani occidentali con l’Europa". Con questa linea il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani parteciperà oggi, 14 ottobre, a Berlino su delega del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al decimo Vertice del 'Processo di Berlino' sui Balcani occidentali.
Il “Processo” è una iniziativa dei governi della Uw nata nel 2014 su iniziativa dell’allora Cancelliera tedesca Angela Merkel per accelerare il processo di ingresso dei Paesi dei Balcani occidentali nella Ue. “Il nostro Paese, anche come Presidenza G7, è in prima linea nel rilancio di una dinamica positiva nella regione”, ha sottolineato il ministro degli Esteri, ricordando la visita a settembre in Montenegro e Macedonia del Nord e la riunione presieduta a New York, in occasione dell’assemblea Onu, con i ministri dei Balcani occidentali assieme al Gruppo “Amici dei Paesi dei Balcani Occidentali”.
Il vertice, presieduto dal cancelliere Olaf Scholz, vedrà la partecipazione dei sei Paesi dei Balcani Occidentali (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia), assieme ad Austria, Croazia, Francia, Slovenia, Polonia, Grecia e Bulgaria - oltre al Regno Unito e alle istituzioni europee, inclusa la Presidenza di turno ungherese.
Il vertice vedrà una prima sessione di lavoro incentrata sulla cooperazione regionale e il mercato regionale comune (Mrc) e una seconda dedicata all’agenda verde, connettività ed energia, seguite da una discussione informale con rappresentanti della società civile e giovani della regione. I lavori saranno conclusi da un pranzo dedicato al futuro del Processo di Berlino. In occasione del summit sarà firmato un accordo regionale di mobilità per l’accesso agli studi e sarà adottato il nuovo Piano d’Azione per il Mercato Regionale Comune 2025-2028, con l’obiettivo di dare nuovo impulso alla cooperazione regionale.
“La riunione di Berlino conferma la centralità dell’integrazione dei partner dei Balcani con l’Unione europea nel nuovo ciclo istituzionale europeo - ha concluso Tajani - Dobbiamo proseguire per arrivare a risultati concreti nel favorire la cooperazione regionale, tanto nell’ambito economico quanto in quello del dialogo politico e delle riforme dei Paesi Partner. L’Italia è pronta a fare la sua parte, soprattutto nello sviluppo delle infrastrutture strategiche e della transizione energetica della regione”.
Categoria: internazionale/esteri
00:04
Libano, Netanyahu: "Via i caschi blu". Idf sfonda base Unifil. Meloni: "Inaccettabile"
(Adnkronos) - Israele non arretra in Libano e "farà tutto il necessario per vincere la guerra". Il premier Benjamin Netanyahu lo ribadisce chiaro e tondo. E davanti alle truppe Unifil che si frappongono tra le forze militari israeliane ed Hezbollah non esita a sollecitare ancora una volta l'Onu a spostare i 'caschi blu' che per il premier israeliano si sono trasformati in "scudi umani" per le milizie del Partito di Dio. Per questo - ha detto rivolgendosi al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il loro ritiro deve essere ordinato "adesso, immediatamente". Ma dal Palazzo di Vetro fanno sapere che la missione non si ritira e Guterres attraverso il suo portavoce ricorda che "gli attacchi contro i peacekeeper violano il diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale e possono costituire un crimine di guerra".
Linea della fermezza confermata a Netanyahu anche dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ieri lo ha chiamato al telefono, mentre al confine tra il sud del Libano e il nord di Israele si registrava il quarto 'incidente' in quattro giorni tra l'Unifil e le Idf. La premier, a quanto apprende l'Adnkronos, ha trasmesso "in maniera chiara e netta" al primo ministro israeliano "tre messaggi": gli attacchi all'Unifil sono "inaccettabili", la missione dell'Onu "non si ritira", va garantita la sicurezza di tutto il personale.
Messaggi dinanzi ai quali Netanyahu ha dato ancora una volta prova di totale 'inflessibilità', come dimostra quanto scritto dal suo ufficio: dopo "le atrocità del 7 ottobre, Israele non permetterà mai più a un'organizzazione terroristica genocida di avvicinarsi ai nostri confini. Né a Gaza né in Libano". Il primo ministro ha espresso "rammarico" per i danni di questi giorni e ha sssicurato che "Israele farà tutto il possibile per impedire che l'Unifil subisca vittime", ma ha riaffermato che "farà tutto il necessario per vincere la guerra". E attacca in quello che sembra un riferimento a Emmanuel Macron ed alla sua proposta di fermare l'invio di armi a Israele: "Purtroppo diversi leader europei stanno esercitando pressioni nella direzione sbagliata".
Nel corso della telefonata, Netanyahu ha riferito a Meloni anche dell'appello rivolto al segretario generale dell'Onu Guterres: "E' arrivato il momento che le forze dell'Unifil si ritirino dalle roccaforti di Hezbollah e dalle zone dei combattimenti". Le Idf, ha ricordato, "lo hanno chiesto ripetutamente e si sono scontrate con ripetuti rifiuti", cosa che ha permesso "ai terroristi di Hezbollah di usare l'Unifil come copertura e scudo umano".
Ma Meloni ha rinnovato l'impegno dell'Italia per Unifil, dicendosi convinta che attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701 si possa contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e garantire il ritorno a casa di tutti gli sfollati, ha fatto sapere Palazzo Chigi.
"Il problema - hanno detto fonti informate all'Adnkronos - non è tra Italia e Israele, ma tra l'Onu e Israele", un rapporto fatto di tensioni e reciproche accuse culminato nei giorni scorsi con la definizione di Antonio Guterres 'persona non grata'. Gli israeliani "non vogliono fare la guerra" a Unifil, vogliono solo creare "una fascia di sicurezza di 5-6 chilometri" per evitare che Hezbollah che, stando a quanto sostiene Israele, si nasconde dietro gli avamposti della missione Onu, continui ad attaccare le Idf.
E sarebbe colpa di Hezbollah anche l'irruzione di due tank israeliani in una delle basi Unifil denunciata ieri dall'Onu e che ha causato il ferimento di 15 caschi blu. "Intorno alle 4.30 del mattino, mentre i peacekeeper erano nei rifugi - ha ricostruito Unifil in una nota - due carri armati Merkava dell'esercito israeliano hanno distrutto il cancello principale e si sono introdotti con la forza nella postazione", rimanendovi per "circa 45 minuti". Due ore dopo, fa sapere ancora Unifil, "sono stati sparati colpi di arma da fuoco che hanno provocato fumo" e hanno provocato “irritazioni cutanee e reazioni gastrointestinali in 15 peacekeeper che stanno ricevendo cure”.
Episodio giustificato dalle Idf come un "errore": un tank è finito contro una postazione dell'Unifil mentre era sotto attacco da parte dei militanti sciiti del Partito di Dio, non c'è stata alcuna "irruzione" e comunque, ha assicurato il portavoce dell'Idf Daniel Hagari al Tg1, "c'è un'inchiesta in corso al più alto livello possibile su quanto accaduto. L'Italia è un amico molto importante di Israele".
Ma la tensione resta altissima: il ministro della Difesa Guido Crosetto è intervenuto di nuovo, denunciando la "grave violazione”, chiedendo "al capo di Stato maggiore, generale Luciano Portolano, di mettersi in contatto con il suo omologo, il generale Herzi Halevi, per ribadire la necessità di evitare ulteriori azioni ostili". Azioni che certamente continueranno fino a quando Netanyahu "non avrà vinto la guerra".
Categoria: internazionale/esteri
00:03
Israele, Usa inviano sistema antimissile Thaad: cos'è e come funziona
(Adnkronos) - Gli Stati Uniti hanno annunciato l'invio in Israele del sistema di difesa antimissile Thaad, che potrebbe risultare utile in caso di nuovo attacco dell'Iran dopo quello sferrato da Teheran 2 settimane fa con il lancio di quasi 200 missili.
"Su indicazione del Presidente - si legge in una nota del portavoce del Pentagono - il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha autorizzato il dispiegamento di una batteria Thaad e del relativo equipaggio di personale militare statunitense in Israele per contribuire a rafforzare le difese aeree israeliane dopo gli attacchi senza precedenti dell'Iran contro Israele il 13 aprile e di nuovo il primo ottobre".
"La batteria Thaad aumenterà il sistema integrato di difesa aerea di Israele", afferma Pat Ryder, secondo cui "questa azione sottolinea l'impegno ferreo degli Stati Uniti nella difesa di Israele e degli americani in Israele da eventuali ulteriori attacchi con missili balistici da parte dell'Iran".
Il Pentagono ricorda che non è la prima volta che gli Stati Uniti dispiegano una batteria Thaad nella regione: era già avvenuto lo scorso anno, dopo gli attacchi del 7 ottobre, per difendere le truppe e gli interessi americani nella regione.
Il Terminal High Altitude Area Defens (Thaad) è un sistema di difesa aerea progettato per colpire missili balistici a corto, medio e intermedio raggio prima che impattino su aree abitate o obiettivi sensibili. Il Thaad - si legge sul sito della casa produttrice Lockheed Martin - è l'unico sistema statunitense progettato per intercettare bersagli all'esterno e all'interno dell'atmosfera. Il sistema non ha funzionalità offensive e non ha la capacità di colpire edifici.
Categoria: internazionale/esteri
00:01
Ucraina, Zelensky: "Corea del Nord in guerra accanto a Russia"
(Adnkronos) - La Corea del Nord entra di fatto al fianco della Russia nella guerra contro l'Ucraina. E' il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a denunciare formalmente l'ingresso di Pyongyang e di Kim Jong un sul teatro bellico accanto alle forze di Vladimir Putin.
"Vediamo un'alleanza sempre più stretta tra la Russia e regimi come quello della Corea del Nord. Non si tratta più di un semplice trasferimento di armi. Si tratta ormai di portare uomini dalla Corea del Nord alle forze militari di occupazione", dice il leader di Kiev certificando quello che analisti e esperti hanno ipotizzato negli ultimi giorni. Corea del Nord e Russia hanno siglato a giugno un patto globale di partnership strategica durante la visita di Putin nel paese asiatico.
L'accordo porta le relazioni tra i 2 paesi "ad un nuovo livello" e "prevede assistenza reciproca nel caso in cui uno dei due Paesi venga attaccato'', ha spiegato all'epoca il presidente russo Putin parlando di ''fornitura di assistenza reciproca in caso di aggressione contro una delle parti dell'accordo". Da oltre un anno, Kim Jong-un fornisce alla Russia armi e munizioni. Ora, la partnership è passata ad un livello differente.
In particolare l'Institute for the study of war (Isw), think tank americano che monitora il conflitto dalle fasi iniziali, in uno degli ultimi rapporti ha evidenziato che i soldati nordcoreani si troverebbero già in Ucraina a combattere a fianco delle truppe russe e che prima di scendere sul campo di battaglia verrebbero addestrati in Russia.
Zelensky non usa il condizionale e dà per certo l'asse bellico Mosca-Pyongyang. La svolta, dice il presidente ucraino, obbliga Kiev a cercare adeguate contromisure. "In tali circostanze, le nostre relazioni con i partner devono svilupparsi ulteriormente. La prima linea ha bisogno di più supporto. Quando parliamo di dare all'Ucraina più armi a lungo raggio e rifornimenti più decisivi per le nostre forze, non si tratta solo di un elenco di equipaggiamento militare", afferma sollecitando non solo armi e munizioni.
"Si tratta di aumentare la pressione sull'aggressore, una pressione che sarà più forte di quella che la Russia può gestire. Si tratta di prevenire una guerra ancora più ampia", dice Zelensky invocando un impegno maggiore da parte della coalizione occidentale. Il presidente ucraino è reduce da un tour nelle capitali europee - Londra, Parigi, Roma, Berlino - e da una serie di incontri con i leader a cui ha illustrato il suo piano per la vittoria. Il presidente ucraino ha detto e ripetuto che la guerra può essere chiusa entro la fine del 2025. Intanto, però, la stampa internazionale inizia a delineare uno scenario - valutato anche a Kiev - con un possibile epilogo del conflitto caratterizzato dalla cessione di territori a Mosca, con formule e criteri al momento non definiti.
"La vera pace può essere raggiunta solo attraverso la forza, l'intera prossima settimana sarà dedicata a lavorare con i nostri partner per acquisire ulteriore forza e per la vera pace. Gli staff lavoreranno. Ci sarà anche lavoro con i leader. Contiamo molto su decisioni tempestive", dice.
Categoria: internazionale/esteri
23:26
Guardiola e Baggio, incontro tra fuoriclasse a Che tempo che fa - Video
(Adnkronos) - L'incontro con Roberto Baggio. Il ricordo del "maestro" Cruijff, ma anche Carletto Mazzone. Il passato a Barcellona e Brescia e il presente al Manchester City. Ma anche il futuro, o forse no, come commissario tecnico dell'Inghilterra. Pep Guardiola sbarca negli studi televisivi di Che tempo che fa, sul canale Nove. Ospite di Fabio Fazio, l'allenatore catalano ricorda la figura dell'asso olandese, suo allenatore con i blaugrana. "Non riesco a immaginare il mio percorso nel calcio senza Cruijff", "era un genio. Mi ha fatto innamorare del calcio", dice.
Altra tappa fondamentale del percorso di maturazione di Guardiola la parentesi con il Brescia, allenato da Mazzone. Un'avventura che ha avuto un prologo 'scioccante', visto che il primo giorno in tribuna Guardiola assistette alla famosa corsa di Mazzone sotto la curva degli ultras atalantini, con annessi insulti irripetibili. "Quello è il mio allenatore?", la prima reazione perplessa. "La prima volta mi ha detto: 'Ao, nun te volevo qui'. Poi siamo sempre stati molto legati", tanto da averlo voluto vicino anche nei successivi passaggi "importanti'' della sua carriera.
In quel Brescia giocava un certo Roberto Baggio. E la 'carrambata' è dietro l'angolo, perché in collegamento con Che tempo che fa appare proprio il Divin codino. "Quando parlo di lui -dice Guardiola- mi emoziono. L'ho conosciuto alla fine della sua carriera. Aveva un ginocchio che sembrava una lavatrice, poverino non si poteva muovere. Era il più forte. È una persona solare, una persona incredibile, ha conquistato l'ammirazione di tutti non solo per il fatto che fosse un bravo calciatore. Non penso che in Italia ci sia un posto che non lo ami".
Tra i due si sente affetto sincero. "Al Brescia -dice Baggio- eravamo un grandissimo gruppo dentro e fuori dal campo. Ho sempre seguito Pep, sono felicissimo dei suoi trionfi. E' tutto meritato. E' una bravissima persona, solare, positiva e disponibile verso tutti. Era gia' allenatore quando era giocatore. Lo seguo da sempre, da quando era al Barcellona, poi al Bayern e adesso al Manchester City sono felicissimo dei suoi trionfi ed è tutto meritato". C'è un aneddoto che coinvolge i due big e Mazzone. L'allenatore, timoroso dei cani, un giorno al centro tecnico si ritrova il labrador di Baggio che corre come ovunque: "De chi è sto cane?". "Mister, è di Roby...". "E famolo giocà, damoje n'biscottino", la geniale risposta di Mazzone, pronto a tutto per tutelare il suo fuoriclasse.
Per Guardiola, "Lionel Messi è il miglior calciatore di tutti i tempi. Forse manco di rispetto a Pelé e Diego Maradona, ma non riesco a immaginare nessuno come Messi, ho visto quel ragazzo allenarsi ogni giorno e giocare ogni tre giorni in modo incredibile. Quando lo vedi così da vicino, capisci di cosa si tratta veramente. È unico". Alla domanda di Fazio sul fatto che è l'unico allenatore ad aver vinto due volte il triplete, Guardiola ride un po' sfacciato: "Sono bravo". Sul futuro però non si sbottona: "Non e' detto che vada via (dal City), né che resti. Io ct dell'Inghilterra? Può essere tutto nella vita, ma non so ancora... Se sapessi cosa farò lo direi".
Categoria: sport
23:17
Trump, uomo armato vicino a comizio: arrestato
(Adnkronos) - Un uomo, che aveva armi nel suo Suv, è stato fermato nell'area del comizio di Donald Trump ieri a Coachella, in California. Nel veicolo sono stati trovati un fucile da caccia e una pistola carica oltre a munizioni. Vem Miller, 49 anni, di Las Vegas, è stato arrestato mentre passava a un posto di blocco su un Suv nero, nei pressi della zona del comizio. L'ufficio dello sceriffo comunica che "l'incidente non ha avuto ripercussioni sulla sicurezza dell'ex presidente Trump o dei partecipanti all'evento". Miller è stato rilasciato su cauzione da 5000 dollari.
Categoria: internazionale/esteri
23:03
Guardiola e il futuro: "Via dal City? Non ho deciso" - Video
(Adnkronos) - "Ho deciso di lasciare il Manchester City? Non è vero. Devo riflettere". Pep Guardiola, ospite di Che tempo che fa sul Nove, risponde così alla domanda di Fabio Fazio sul suo futuro. E sulle voci di un Guardiola sulla panchina della nazionale inglese, l'allenatore non si sbilancia: "Neanche questo è vero. Se avessi deciso lo direi. Neanche io lo so".
Categoria: sport
22:57
Israele, raid su Gaza: 5 bimbi uccisi mentre giocavano. Drone di Hezbollah fa 40 feriti a Binyamina
(Adnkronos) - Proseguono i combattimenti di Israele tra il Libano e la Striscia di Gaza e sale il numero anche delle vittime civili. Oggi cinque bambini sono rimasti uccisi in un raid israeliano nel nord della Striscia, rende noto l'agenzia palestinese Wafa. I bambini stavano giocando vicino a un caffé della zona di al-Shati quando sono stati colpiti dagli ordini sganciati da un drone, hanno denunciato fonti locali.
E sono saliti ad almeno 42.227 i palestinesi che hanno perso la vita in più di un anno di guerra mentre altri 94.464 sono rimasti uccisi, ha reso noto il ministero della salute di Gaza, nell'ultimo aggiornamento.
Ma la guerra colpisce anche civili israeliani. Almeno 40 sono i feriti del raid con un drone che ha colpito l'area di Binyamina, nella parte centrale di Israele, condotto da Hezbollah, ha riferito Channel 12, mentre il servizio di soccorso Magen David Adom ha precisato che quattro dei feriti sono in condizioni critiche e cinque in condizioni gravi.
Dalla mezzanotte di domenica Hezbollah ha lanciato almeno 100 razzi contro Israele, denunciano le Idf. Una trentina hanno preso come obiettivo la città di Karmiel, nel nord del Paese.
Quattro paramedici della Croce rossa sono rimasti feriti in un doppio raid israeliano contro una casa a Srebbine, nel sud del Libano. Lo ha reso noto l'organizzazione, ricordando di aver mandato i soccorritori dopo un primo raid coordinandosi con l'Unifil. "Mentre il team stava cercando le vittime da recuperare, la casa è stata colpita una seconda volta". I quattro paramedici sono "in buone condizioni", fa sapere la Croce rossa, ricordando che "i volontari devono essere protetti tutto il tempo mentre cercano di salvare vite".
Hezbollah sostiene di essersi scontrato per due volte con le truppe israeliane nei pressi del villaggio di Ramiya, al confine tra il sud del Libano e Israele. Secondo il gruppo, gli scontri sarebbero durati un'ora. Nessuna conferma è arrivata dalle Idf.
L'esercito israeliano ha riferito dal canto suo di 5 razzi lanciati dal Libano contro Haifa. L'allarme è suonato nella città del nord e in altre comunità vicine. Secondo le Idf, tutti e cinque i razzi sono stati intercettati dalle difese aeree e non si registrano feriti.
Israele ha distrutto due moschee in Libano. L’esercito israeliano ha distrutto una moschera a Dhaira, a 200 metri dalla 'linea blu' che separa il Libano da Israele, con una incursione originata da Jardah, in Israele, scrive il quotidiano L'Orient-Le Jour. Poco prima era stata rasa al suolo in un raid aereo la moschea di Kfar Tebnit, a ovest di Natbaiye: sono 5 le persone sono morte in questo attacco della scorsa notte.
Categoria: internazionale/esteri
22:37
Tumori, oncologia integrativa, studi: "Omeopatia migliora controllo degli effetti collaterali"
(Adnkronos) - “Sono numerose le ricerche scientifiche che hanno valutato il ruolo dell'omeopatia” come aiuto “nella cura del paziente oncologico”. Lo ha detto Marco Lauro, responsabile del Servizio scientifico di Boiron Italia, oggi a Milano, nel corso dell’incontro ‘Oncologia integrativa: il ruolo dell’omeopatia’, ricordando degli studi come quello di “un’équipe di medici di Strasburgo. Si tratta di uno studio di osservazione multicentrico che ha valutato l'effetto del medicinale omeopatico per quanto riguarda la riduzione di effetti secondari collaterali dovuti al trattamento oncologico - continua - che ha anche registrato una soddisfazione del paziente che riceveva la terapia omeopatica in supporto alla cura oncologica. Lo studio ha evidenziato una diminuzione del 50-70% degli effetti collaterali invalidanti come inappetenza, nausea, stanchezza cronica nel gruppo che ha utilizzato l'omeopatia in associazione ai trattamenti convenzionali per combattere il cancro”.
Un'altra evidenza scientifica “importante da segnalare - aggiunge Lauro - è quella che ha coinvolto 98mila pazienti donne con carcinoma mammario non metastatico che dovevano sottoporsi al trattamento di mastectomia. Si tratta di uno studio retrospettivo che, grazie al Sistema sanitario nazionale francese, ha potuto raccogliere i dati dei cartelle cliniche di queste donne. Dai risultati è emerso che, laddove queste hanno assunto la terapia omeopatica, in aggiunta al trattamento convenzionale, c'è stata una importante diminuzione dei farmaci che solitamente utilizzavano per combattere gli effetti collaterali della terapia oncologica, per far fronte a questi effetti collaterali: quasi il 20% di corticosteroidi in meno e quasi il 30% in meno di farmaci antiemetici e antidolorifici. Questi aspetti sono importanti - conclude - perché concorrono a migliorare la qualità di vita del paziente, riducendo gli effetti collaterali e aumentando anche l'aderenza a tutti i protocolli convenzionali terapeutici per combattere il cancro”.
Categoria: salute
22:35
Tumori, oncologia integrativa, la farmacista: "Omeopatia per gestire disturbi delle cure"
(Adnkronos) - In farmacia i pazienti in terapia per il cancro “chiedono aiuto” per disturbi “di cui non riescono a chiedere” consiglio “al medico o all'oncologo dell'ospedale perché storditi da mille informazioni. Ci chiedono come gestire dei piccoli grandi effetti collaterali che le terapie possono dare, come ad esempio la nausea, vomito, ulcere alla bocca, ulcere alla pelle, la gestione anche semplicemente dell'igiene quotidiana”. Così Sara Zucca, farmacista esperta in omeopatia, intervenendo oggi a Milano a un evento sull’oncologia integrativa, ricorda che “l'omeopatia ci ha sempre dato grandi riscontri perché dà la serenità di non interferire con la terapia e di non avere effetti collaterali. I pazienti riescono così a sentirsi meglio, stare meglio, essere anche più pronti a recepire e accogliere le terapie oncologiche”.
L'omeopatia “è sicuramente utile al paziente oncologico - aggiunge Zucca - nel supportarlo negli effetti collaterali delle terapie sia chemioterapici che radioterapie che nel post interventi chirurgici. Non cura il cancro, ma è di grandissima rilevanza per far sì che il paziente riesca a sopportare meglio le terapie che sta facendo ad aderire quindi meglio la terapia ed avere quindi un effetto anche migliore dalla terapia stessa”.
Categoria: salute
22:33
Tumori, Regione Toscana, l’esperto: "Modello di medicina complementare replicabile"
(Adnkronos) - Il modello di medicina complementare di Regione Toscana nella gestione integrata delle cure del paziente oncologico “è replicabile perché i trattamenti utilizzati, soprattutto nell'ambito dell'omeopatia, ma anche nel caso dell'agopuntura, sono a basso costo, sicuramente privi di effetti avversi e quindi integrabili senza creare possibili interferenze farmacologiche. Anche per questo sono ben accolti dai colleghi oncologi. Non avendo effetti avversi, inoltre, si inseriscono molto bene nelle terapie, senza pesare sul sistema di depurazione che l'organismo ha a livello epatico e anche renale. C’è quindi un doppio vantaggio: effetti certi e sicurezza dei trattamenti”. Così Elio Rossi, medico omeopata e responsabile del Centro Regionale per la Medicina Integrata Regione Toscana, all’Adnkronos Salute, oggi a Milano, in occasione dell’incontro ‘Oncologia integrativa: il ruolo dell’omeopatia’, spiega che “oggi il centro eroga circa 11-12 mila prestazioni annue a un totale di 2.300 pazienti oncologici che vengono soprattutto per il tumore al seno, ma anche per gli altri cosiddetti big killer che sono il tumore al retto, tumore al colon e al polmone”.
La Regione Toscana “da ormai più di 10 anni - aggiunge Rossi - prevede l’erogazione di prestazioni di medicina complementare, inclusa l'omeopatia. Queste terapie, presenti in 19 ospedali, sono di supporto, non vanno a inficiare il lavoro degli oncologi, ma vanno a supportare il loro lavoro nel ridurre gli effetti avversi e migliorare la qualità di vita dei pazienti, cosa che aiuta i pazienti a mantenere i tempi della terapia, utilizzare le dosi prescritte e di non ridurle a causa degli effetti avversi. Abbiamo cominciato collaborando 10 anni fa - rimarca l’esperto - con 'Istituto toscano tumori, oggi Ispro, e i benefici sono evidenti con un grado di soddisfazione importante dimostrato anche dal fatto che, nel corso del pandemia, non sono mai calati i pazienti nei nostri ambulatori, nonostante le grandi difficoltà di accesso agli ospedali, perché i benefici ottenuti hanno motivato i pazienti anche a superare tutte queste difficoltà”.
Categoria: salute
22:31
Tumori: medicina omeopatica a supporto di terapie oncologiche convenzionali
(Adnkronos) - L'omeopatia non cura il cancro, ma può essere utile, insieme ad altri trattamenti, nella riduzione di una serie di disturbi dovuti al trattamento oncologico e favorire così l’efficacia delle cure convenzionali. Lo sostengono gli esperti riuniti oggi a Milano all’evento ‘Oncologia integrativa: il ruolo dell’omeopatia’. Riconosciuta dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come sistema di cura che si avvale di medicinali omeopatici consigliati da professionisti della salute, la cura omeopatica è infatti in grado di rispondere a un’esigenza medica che riguarda, nel caso delle cure per il cancro, sintomi quali la nausea persistente, la stanchezza, ma anche l’ansia. “Una presa in carico globale e integrativa, che associa trattamenti convenzionali e medicine complementari, mette il paziente oncologico al centro contribuendo a migliorarne la qualità di vita e la compliance ai trattamenti”, afferma Silvia Nencioni, presidente e AD di Boiron Italia Recenti studi francesi evidenziano come il ricorso all’omeopatia, in questi pazienti comporti una diminuzione del 50-70% degli effetti collaterali invalidanti e una riduzione fino al 30% dei farmaci convenzionali usati solitamente per gestire questi disturbi.
Nel contesto oncologico, quindi, la medicina integrata, offerta in Toscana anche dal Servizio sanitario nazionale, si pone come evoluzione del modello della medicina perché unisce, in un approccio coordinato, quella convenzionale alla complementare, accompagnando i pazienti per migliorarne la qualità di vita, senza interferire nelle cure convenzionali e favorendo la continuità delle terapie. “Oltre ad essere efficace” nel risolvere “i disturbi provocati dalle terapie anti cancro - spiega Elio Rossi, medico omeopata e responsabile del Centro Regionale per la Medicina integrata Regione Toscana - non avendo effetti avversi e non pesando sul sistema di depurazione che l'organismo ha a livello epatico e anche renale, l’omeopatia, in questi pazienti, offre un doppio vantaggio: effetti certi in sicurezza”.
In farmacia, i pazienti che stanno facendo un percorso oncologico chiedono consiglio su “come gestire dei piccoli grandi effetti collaterali che le terapie - sottolinea Sara Zucca, farmacista esperta in omeopatia - come ad esempio la nausea, vomito, ulcere alla bocca, alla pelle. In tutto questo l'omeopatia ci ha sempre dato grandi riscontri perché dà la serenità di non interferire con la terapia e di non avere effetti collaterali”. Questi aspetti “sono importanti - conclude Marco Lauro, responsabile del Servizio scientifico di Boiron Italia
- perché concorrono a migliorare la qualità di vita del paziente, riducendo gli effetti collaterali e aumentando anche l'aderenza a tutti i protocolli convenzionali terapeutici per combattere il cancro”.
Categoria: salute
21:34
Guardiola a Che tempo che fa: "Ho imparato l'italiano con De Gregori"
(Adnkronos) - "Parlo bene l'italiano? Merito di Francesco De Gregori". Pep Guardiola si accomoda nello studio di Che tempo che fa e risponde alle domande di Fabio Fazio. Il manager catalano del Manchester City - un passato in Serie A da giocatore di Roma e Brescia - stupisce il conduttore per la sua proprietà di linguaggio.
"Merito delle canzoni di Francesco De Gregori: La donna cannone, La storia siamo noi... che è la mia preferita. Quando giocavo a Brescia, nel tragitto da casa al centro sportivo sentivo le canzoni in auto e così ho imparato l'italiano. Quando non capivo qualche parola, chiamavo un mio amico e me le facevo spiegare", dice l'allenatore catalano, capace in carriera di realizzare per due volte il triplete. "Sono bravo - sorride- ... Ho sempre allenato grandissimi club, è importante trovare le persone giuste al momento giusto".
In collegamento, c'è Roberto Baggio, con cui Guardiola ha condiviso l'avventura a Brescia. "Quando l'ho conosciuto, aveva un ginocchio come una lavatrice. Ed era il più forte", dice il tecnico catalano. "Era il più forte, posso immaginare cosa fosse quando era al vertice dalla carriera. Ha conquistato l'ammirazione di tutti, non solo perché era un giocatore speciale. In Italia non c'è un posto in cui non sia amato. Lui era diverso", dice. Baggio, collegato da casa, ricambia: "Pep mi ha fatto emozionare con quello che ha detto. Lo seguo dall'inizio della sua carriera di allenatore, tutti i suoi trionfi sono meritati".
Categoria: sport
21:22
Ucraina, 3 combattenti italiani feriti in guerra con la Russia
(Adnkronos) - Tre combattenti italiani sono stati al fronte in Ucraina nella guerra contro la Russia. In un servizio di Stefania Battistini andato in onda stasera al Tg1, parlano alcuni degli italiani che combattono al fianco delle truppe di Kiev contro l'esercito di Mosca.
E' proprio uno dei feriti, Yuri Previtali, a raccontare l'episodio di cui sono rimasti vittima ieri: "Siamo stati attaccati ieri mattina alle 5 quando è iniziato un bombardamento con munizioni a grappolo, un drone è esploso e un frammento mi ha colpito sotto la spalla". Poi un altro combattente, che resta anonimo, dice: "Siamo stati attaccati, ci hanno trovati da soli in tre. I russi ci hanno circondati e ci hanno detto di arrenderci. Il nostro comandante è andato fuori e gli hanno sparato".
"Gli italiani feriti sono volontari come me venuti dall'Italia. Sono due anni che sono in Ucraina", aggiunge Previtali sottolineando che "manca il sostegno occidentale, senza questi aiuti ci ammazzano. In questa guerra c'è un invaso e un invasore. Dobbiamo combattere oggi per non dover combattere domani".
Il fulcro della guerra rimane il fronte nel Donetsk, dove le forze di Mosca continuano a spingere in un'offensiva senza soluzione di continuità. I reparti ucraini, secondo fonti militari russe citate dalla Tass, hanno iniziato a "ritirarsi parzialmente dalla città di Toretsk" (Dzerzhinsk in russo) nella regione di Donetsk.
Intanto, si chiude una giornata cominciata con l'ennesima pioggia di droni russi contro obiettivi ucraini: ne sono stati lanciati 68 droni, 31 dei quali sono stati intercettati. Gli altri si sono "perduti", probabilmente per i sistemi di disturbo elettronico, rende noto Kiev. Sono stati anche lanciati due missili balistici Iskander-Ma e due missili Kh-59, contro obiettivi nelle regioni ucraine di Chernihiv e Sumy.
Categoria: internazionale/esteri
20:18
Libano, i tunnel di Hezbollah a pochi metri dalla base Unifil - Video
(Adnkronos) - Una botola di ingresso a uno dei tunnel che portano alla rete sotterranea scavata da Hezbollah in Libano si trova a pochi metri dalla base della missione Onu. A mostrarla in video sono i militari israeliani che da giorni assediano l'area presidiata dai 'caschi blu'.
Categoria: internazionale/esteri
18:24
Milano, scavo cede: muore sepolto dalla terra a Cinisello Balsamo
(Adnkronos) - E' morto sepolto, risucchiato sotto due metri e mezzo di terra a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano a causa di uno smottamento. La vittima, un 61enne, stava lavorando nei pressi della propria abitazione, cercando di bloccare una infiltrazione nel garage sottostante attraverso uno scavo quando improvvisamente il terreno ha ceduto.
Immediato l'intervento dei vigili del fuoco intervenuti con diverse squadre nel tentativo di salvargli la vita. Ma le squadre hanno impiegato quasi due ore per raggiungere l'uomo ormai senza vita e recuperare il corpo.
Categoria: cronaca
18:12
Chepngetich vince maratona di Chicago con record del mondo
(Adnkronos) - Ruth Chepngetich ha vinto la maratona di Chicago e stabilito il nuovo record mondiale sulla distanza. L'atleta keniana ha trionfato in 2h09'57'' conquistando il terzo successo consecutivo e Chicago e abbassando di quasi 2 minuti il primo di 2h11'53'' stabilito lo scorso anno dall'etiope Tigist Assefa a Berlin nel 2023. Chepngetich diventa la prima donna a correre una maratona sotto il limite di 2h10'.
La prova maschile a Chicago è stata vinta dal keniano John Korir, che si è imposto in 2h02'43'' precedendo l'etiope Huseydin Mohamed Esa e il connazionale Amos Kipruto.
Categoria: sport
17:27
Elon Musk e il nuovo successo 'spaziale': il recupero del razzo è da applausi - Video
(Adnkronos) - Elon Musk mette a segno un altro successo 'spaziale' con lo spettacolare recupero del booster del razzo 'Super Heavy' di Starship, la più grande navicella della storia costruita da Space X. Il vettore durante la sua discesa sulla Terra è stato infatti catturato dalle braccia meccaniche della torre, progettata appositamente dalla società di Musk e ribattezzata da Elon 'Mechazilla', che ha permesso al booster di tornare alla base perfettamente integro e potenzialmente riutilizzabile.
"Mechazilla ha preso il booster Super Heavy!", ha scritto Space X sul social di Musk condividendo il video dell'atterraggio salutato dagli applausi dei tecnici.
Quella del recupero del booster è una frontiera importantissima per la società che permetterebbe un enorme risparmio sia in termini di costi sia di impatto ambientale. "Un grande passo avanti verso la vita multiplanetaria", ha scritto Musk, che ha fissato l'obiettivo di raggiungere Marte nei prossimi anni per iniziare la 'colonizzazione' del pianeta rosso.
Categoria: internazionale/esteri
15:29
Meloni sente Netanyahu: "Inaccettabile attacco a Unifil". La replica: "Cercheremo di evitare vittime"
(Adnkronos) - Giorgia Meloni chiama Benjamin Netanyahu per ribadire "l'inaccettabilità" degli attacchi di Israele contro i caschi blu in Libano.
La presidente del Consiglio - riferisce Palazzo Chigi in una nota - ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano in cui "ha ribadito l'inaccettabilità che Unifil sia stata attaccata dalle forze armate israeliane, ricordando come la missione agisca su mandato del Consiglio di Sicurezza per contribuire alla stabilità regionale". La premier ha inoltre sottolineato "l'assoluta necessità che la sicurezza del personale di Unifil sia sempre garantita".
Meloni, riferisce la Presidenza del Consiglio, "ha rinnovato l'impegno dell'Italia" in questo senso, "dicendosi convinta che attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701 si possa contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e garantire il ritorno a casa di tutti gli sfollati".
"Israele farà tutto il possibile per impedire che l'Unifil subisca vittime e farà tutto il necessario per vincere la guerra. Purtroppo diversi leader europei stanno esercitando pressioni nella direzione sbagliata", ha detto il premier israeliano a Meloni.
Dopo "le atrocità del 7 ottobre, Israele non permetterà mai più a un'organizzazione terroristica genocida di avvicinarsi ai nostri confini. Né a Gaza né in Libano", ha sottolineato il primo ministro.
Netanyahu ha quindi informato Meloni dei "numerosi appelli al segretario generale delle Nazioni Unite: è arrivato il momento che le forze dell'Unifil si ritirino dalle roccaforti di Hezbollah e dalle zone dei combattimenti", ricordando che le Idf "lo hanno chiesto ripetutamente e si sono scontrate con ripetuti rifiuti", cosa che ha permesso "ai terroristi di Hezbollah di usare l'Unifil come copertura e scudo umano". "Il rifiuto di evacuare temporaneamente l'Unifil - ha ribadito Netanyahu - li ha trasformati in ostaggi di Hezbollah, mettendo a rischio sia i soldati dell'Unifil che quelli delle Idf".
"Netanyahu con una richiesta intollerabile e inaccettabile chiede all’Onu di ritirare le sue truppe dal Libano. E’ una richiesta - afferma il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli - da pirati che evidenzia come Israele non riconosca il diritto internazionale, essendo la prima a violarlo".
"Torno a chiedere al governo Meloni - aggiunge Bonelli - di intervenire subito e di dare un segnale forte ritirando l'ambasciatore italiano in Israele e proponendo al consiglio europeo le sanzioni contro Israele, un governo che viola il diritto umanitario ed è responsabile di crimini di guerra".
Categoria: politica
15:19
Sinner, il trionfo a Shanghai e il caso doping: "Provo a non pensarci"
(Adnkronos) - "La gente pensa che non ci siano problemi se si vince. Ma non è vero". Jannik Sinner si gode il trionfo nel Masters 1000 di Shanghai ma non può fare a meno di pensare anche al caso doping che lo coinvolge. L'azzurro, numero 1 del tennis mondiale, rischia una squalifica di 1-2 per la positività al clostebol, lo steroide anabolizzante rinvenuto nei suoi campioni a marzo. La Wada, l'agenzia mondiale antidoping, ha presentato ricorso al Tas (Tribunale arbitrale dello sport) dopo l'assoluzione disposta da un tribunale indipendente.
"Non è piacevole trovarsi in questa situazione, vorrei non trovarmi in questa posizione fuori dal campo. Vorrei giocare con la testa più libera e provare a divertirmi un po' di più. Però, bisogna accettare tutto questo. Sento di essere forte quando scendo in campo, provo a non pensare" al caso doping "e cerco di rimanere concentrato su tutto quello che faccio. Do il 100% in ogni singolo match o allenamento, quando mi sveglio cerco di essere concentrato su ogni piccola cosa che faccio", dice l'azzurro.
"Ovviamente ci sono momento in cui penso" alla vicenda clostebol, "non è piacevole e non è certamente la parte migliore. Sicuramente si vive il successo in modo diverso, penso di aver imparato che il successo non mi cambierà mai come persona o come giocatore. Nel prossimo torneo potrei andare di nuovo fino in fondo o perdere al primo turno, ma questo non mi cambierà come persona", afferma ancora.
"Sono molto contento di tutte le persone che ho intorno, Mi conoscono molto, molto bene, e sanno come sono, so di chi posso fidarmi e questa per me è la cosa più importante. Tutto ciò che posso ottenere in campo è solo un extra, è per questo che lavoro", dice ancora Sinner.
"Quest'anno è stato molto, molto duro per me a causa di altre circostanze. A volte ho perso un po' il sorriso perché ho avuto alcuni problemi fuori dal campo e a volte queste situazioni sono ancora nella mia mente. Cerco solo di rimanere molto calmo e di non creare problemi se sbaglio un colpo o qualcosa non va per il verso giusto. Cerco di controllare ciò che posso controllare. Per il resto, bisogna mantenere la calma", conclude.
Categoria: sport
15:15
America's Cup, New Zealand-Ineos Britannia 3-0
(Adnkronos) - Team New Zealand vince anche la terza regata dell'America's Cup oggi e conduce 3-0 contro Ineos Britannia nella sfida che vale il trofeo. Il programma di domenica 13 ottobre si chiude senza la quarta regata, rinviata.
Altra lezione severa di match race da parte dei defender e terzo ko consecutivo dello sfidante. La barca neozelandese è in controllo fin dal prepartenza e con una progressione costante lascia gli inglesi indietro di ben 52". Emirates New Zealand vola a punteggio pieno nella sfida che verrà vinta da chi per primo arriva a 7 successi . Appare ormai evidente che il defender ha una velocità maggiore, una portanza e una prua migliori.
Il match si apre con un incrocio quasi con collisione nel prepartenza, penalità per Britannia. New Zealand non solo parte benissimo ma accumula anche il bonus per la penalità ai rivali. New Zealand gestisce ogni lato senza problemi, aumentando progressivamente il vantaggio fino a tagliare il traguardo con 52'' secondi di margine.
Categoria: sport
13:32
Roma, rissa a Ostiense: tre ragazzi accoltellati, sono gravi
(Adnkronos) - Tre ragazzi sono stati accoltellati durante una rissa intorno alle 4 della scorsa notte a via Ostiense, a Roma. La polizia arrivata sul posto ha trovato a terra con ferite di arma da taglia due diciottenni e un ventenne, tutti italiani. Le vittime sono state trasportate in codice rosso in tre ospedali diversi della capitale ma nessuno sarebbe in pericolo di vita.
Secondo una prima ricostruzione, i tre sarebbero stati aggrediti da una quindicina di ragazzi che poi si sono dati alla fuga. Sono in corso indagini della polizia per risalire agli aggressori e ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
Categoria: cronaca
12:18
Sinner trionfa a Shanghai, Djokovic battuto in finale
(Adnkronos) - Jannik Sinner batte Novak Djokovic in finale e vince l'Atp Masters 1000 di Shanghai. L'azzurro, numero 1 del mondo, oggi si impone per 7-6 (7-4), 6-3 in 1h37' conquistando il settimo titolo dell'anno e il 17esimo della carriera. Il 23enne altoatesino, al primo successo a Shanghai, si aggiudica la quarta sfida in 8 confronti diretti con il 37enne serbo, che deve ancora vincere un torneo nel 2024 e manca l'appuntamento con il 100esimo titolo della sua straordinaria carriera.
Sinner continua ad aggiornare il suo curriculum da record: terzo titolo Masters 1000 dell'anno, secondo consecutivo dopo quello vinto a Cincinnati ad agosto: impresa mai riuscita a un giocatore così giovane.
Il primo set scivola via all'insegna del dominio del servizio. Chi si presenta alla battuta non concede più di 2 punti all'avversario: nessuna traccia di palle break, nessun vero momento critico. Al massimo, si deve rimediare allo 0-30 iniziale come capita a Sinner nel corso del decimo game. L'epilogo al tie-break è inevitabile e nel momento chiave l'azzurro cambia decisamente marcia. Il numero 1 del mondo scappa sul 4-0, resiste al ritorno del serbo (5-3, 6-4) e chiude con lo score di 7-4 prendendosi il primo parziale in 56' grazie anche a 6 ace.
Il copione comincia a cambiare in avvio di secondo set. Djokovic è costretto ai vantaggi nel suo primo game di servizio e poi, sotto 1-2, concede le prime 2 palle break dell'incontro. Il serbo annulla la prima con un ace ma si arrende sulla seconda: Sinner strappa e allunga 3-1. Djokovic cerca di rimanere agganciato al match ma l'azzurro è sostanzialmente ingiocabile sul proprio servizio (5-2). Il numero 1 del mondo chiude 6-3: trionfa a Shanghai e prosegue nella sua stagione strepitosa.
"Novak non ha debolezze, devi solo riuscire a sfruttare le pochissime occasioni che può darti nel corso della partita. E in altre fasi della partita devi solo cercare di crederci. Djokovic è una leggenda del nostro sport, solo felice di questa vittoria", ha detto Sinner dopo il trionfo. "E' stata una finale dura, battere Novak è una delle più grandi sfide che abbiamo nel nostro sport. Sono molto felice di come ho gestito la situazione".
"Jannik Sinner mi ricorda me. Il suo servizio è tremendamente migliorato, è diventato un'arma importante. E' aggressivo da fondo appena ha una palla più corta da attaccare, prende l'iniziativa. E' molto solido sia con il diritto sia con il rovescio, non commette molti errori e cerca di togliere tempo all'avversario", dice Djokovic dopo la sconfitta contro l'azzurro a Shanghai.
"E' quello che ho fatto per tanti anni, giocare un tennis ad alto ritmo, cercando di togliere tempo, di soffocare in un certo senso gli avversari. E' questo che vuoi, far sentire i tuoi avversari sempre sotto pressione per i tuoi colpi, la tua velocità, la tua presenza in campo. E lui lo fa, quest'anno è stato impressionante, davvero continuo".
Se Djokovic avesse vinto a Shanghai contro Sinner avrebbe conquistato il titolo numero 100 in carriera: non è andata così e "continuerò a provarci perché succeda in futuro ma non è una questione di vita o di morte, penso di aver raggiunto tutti i miei più grandi obiettivi in carriera", ha detto in conferenza stampa a Shanghai. La sua stagione "dal punto di vista dei risultati è stata una delle peggiori ma - ha affermato - sarebbe arrivato prima o poi il momento in cui non avrei vinto Slam e mantenuto il mio livello più alto dopo tanti anni. E va bene. Sono felice di aver vinto l'oro olimpico, che era l'obiettivo per quest'anno. Mi sarebbe piaciuto vincere uno Slam o un altro grande torneo ma è andata come è andata. E' una stagione che devi accettare. Sono più che felice di quello che ho ottenuto in carriera perciò vediamo quali saranno le prossime sfide".
Categoria: sport
11:39
"Cristoforo Colombo non era italiano", il verdetto della tv spagnola
(Adnkronos) - Cristoforo Colombo non era di Genova. Il navigatore che approdò nel Nuovo Mondo nel 1492 era spagnolo e ebreo sefardita. E' la conclusione a cui approda il documentario 'Colombo Dna: la sua vera origine' trasmesso dalla tv spagnola Rtve nella serata del 12 ottobre, nell'anniversario dell'impresa dell'esploratore, e basato su una ricerca dell'Università di Granada, iniziata più di 20 anni. La nascita di Colombo sarebbe da collocare nell'arco del Mediterraneo spagnolo o nelle Isole Baleari, territori che appartenevano alla Corona d'Aragona.
Un team di ricercatori guidato dall'esperto forense Miguel Lorente ha analizzato le reliquie di Colombo conservate nella Cattedrale di Siviglia e ha confrontato il dna con quello di parenti e discendenti. Le origini di Colombo sono state al centro di contenziosi che hanno coinvolto diversi paesi. Molti storici hanno messo in discussione la tesi iniziale secondo cui Colombo sarebbe stato originario di Genova. Nel corso degli anni, le teorie sono aumentate: Colombo è diventato un ebreo spagnolo, un greco, un basco o un portoghese.
Lorente ha proposto la sua versione. "Oggi è stato possibile verificare tutto con nuove tecnologie. Le reliquie di Siviglia appartengono a Cristoforo Colombo, è stato confermato definitivamente", ha detto lo studioso, aggiungendo che il 'verdetto' sulla nazionalità, seppur complicato dalla quantità di dati da valutare, "è quasi assolutamente affidabile".
A Colombo sono state attribuite ben 25 nazionalità diverse, ma solo otto hanno "convinto" gli scienziati per la loro "coerenza storica". Infine, tra le otto teorie, gli studi dell'Università di Granada suggeriscono che l'origine più certa di Colombo sarebbe quella ebraica, da una famiglia stabilitasi nell'arco mediterraneo spagnolo. "Abbiamo un Dna di Cristoforo Colombo molto parziale, ma sufficiente; abbiamo il Dna di Hernando Colombo, suo figlio, e sia nel cromosoma Y (maschile) che nel mitocondriale (trasmesso dalla madre) di Hernando ci sono tratti compatibili con un'origine ebraica", ha spiegato Lorente.
Colombo è morto all'età di 55 anni a Valladolid, nella Spagna nordoccidentale. Avrebbe voluto essere sepolto nell'isola di Hispaniola, che oggi fa parte della Repubblica Dominicana e di Haiti. I resti dell'esploratore sono stati portati a Hispaniola nel 1542, quindi trasferiti a Cuba nel 1795 e infine riportati in Spagna, a Siviglia, nel 1898. Secondo la ricostruzione dei ricercatori, nel 1877 un feretro è stato rinvenuto dietro l'altare della cattedrale di Santo Domingo, capitale della Repubblica Dominicana: secondo il paese, si tratterebbe di resti di Colombo. Lorente non considera l'ipotesi infondata, i resti del navigatore potrebbero essere divisi tra due continenti e entrambi i reperti - tra Siviglia e Santo Domingo - sarebbero autentici ma incompleti.
La teoria dell'origine ebraica di Colombo è l'ultima a essere svelata. Francesc Albardaner i Llorens, ex presidente del Centro di studi colombiani di Barcellona, ha sempre sostenuto che Colombo fosse un "ebreo purosangue". Secondo lo studioso, i suoi scritti "trasudano ebraismo". "Il Dna indica che è molto probabile che la sua origine sia nell'arco mediterraneo spagnolo o nelle Isole Baleari, che all'epoca appartenevano alla Corona d'Aragona. Il documentario dà una maggiore probabilità che sia nato a Valencia", ha affermato Albardaner.
In relazione alla sua origine genovese, sebbene sia stata la teoria più diffusa e accettata, è stata quella che i ricercatori dell'Università di Genova hanno respinto "con veemenza". Il motivo principale è che Colombo non scrisse mai in italiano. "Non c'è una sola lettera in cui il navigatore abbia introdotto anche una sola parola o costruzione italiana. Scrisse sempre in spagnolo, anche nelle sue lettere alla banca di Genova", ricorda Rtve in un comunicato stampa dopo la trasmissione del documentario.
Lo studio, a cui hanno collaborato esperti di storia, genetica e genealogia, colloca il profilo genetico di Colombo nel Mediterraneo occidentale, in particolare nella "Sepharad", il termine ebraico che indica la penisola iberica. Secondo i dati forniti dal regista del documentario, Regis Francisco, nel Medioevo in Spagna vivevano circa 200.000 ebrei, mentre si stima che solo 10.000-15.000 vivessero nella penisola italica. Dove la popolazione ebraica era molto più numerosa era la Sicilia, dove vivevano circa 40.000 ebrei, ma che, all'epoca di Colombo, apparteneva alla Corona d'Aragona. Furono espulsi da entrambi i luoghi nel XII secolo e dalla Spagna nel 1492.
"L'intera teoria secondo cui Colombo era un genovese entra in crisi se si accetta che Colombo è ebreo", ha detto Albardaner. E perché? Come spiega Albardaner, Genova aveva espulso gli ebrei nel XII secolo: "Non c'erano persone, né comunità, né sinagoga, niente di niente. Gli ebrei potevano rimanere a Genova solo per tre giorni per fare affari e poi dovevano andarsene". Anche se il luogo esatto della sua nascita non è stato determinato, la tesi più probabile di Lorente è che Colombo fosse originario della penisola di Levante. "Se non c'erano ebrei a Genova nel XV secolo, le probabilità che fosse lì sono minime", afferma."Né c'era una grande presenza ebraica nel resto della penisola italica, il che renderebbe la cosa molto tenue. Non ci sono teorie solide o indicazioni chiare che Cristoforo Colombo potesse essere francese. Anche la Sicilia sarebbe strana, altrimenti Cristoforo Colombo avrebbe scritto con qualche tratto italiano o siciliano".
Categoria: internazionale/esteri
10:52
Tajani: "Abbiamo scoperto 5 Hezbollah con passaporto italiano"
(Adnkronos) - "Abbiamo addirittura scoperto cinque hezbollah che erano riusciti ad avere il passaporto italiano. Ora stiamo revocando la cittadinanza perché essere italiani è una cosa seria”. A farlo sapere è il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della Conferenza nazionale degli Enti locali di Forza Italia, in corso a Perugia.
“La nostra proposta su Ius Italiae è una proposta legata a un principio: la serietà e la reale volontà di essere cittadino italiano”, ha sottolineato Tajani aggiungendo: "Ma tante persone non vogliono essere italiane".
Quanto a un attacco come l’11 settembre da parte di Hamas, il ministro ha detto: "Della pericolosità di Hamas siamo tutti ben consci, quindi non va mai sottovalutato il pericolo di questa organizzazione terroristica, che è la responsabile di tutto ciò che sta accadendo in Medio Oriente, perché se non ci fosse stato il 7 ottobre forse avremmo una situazione ben differente".
"Hamas voleva questa reazione di Israele perché voleva impedire l’accordo tra Israele e l’Arabia Saudita. Questa è la ragione politica che ha portato Hamas a compiere la strage del 7 ottobre, provocando una reazione di Israele che è andata al di là di quello che era giusto, però non possiamo mai dimenticare la grande responsabilità di Hamas. Se è vero quello che dice il Washington Post vuol dire che bisogna essere fermi anche in Palestina contro questa organizzazione terroristica", ha affermato Tajani per il quale "il futuro della Palestina non può essere nelle mani di Hamas, deve essere nelle mani dell’Autorità nazionale palestinese, che ha dimostrato di avere una differente cura degli interessi del proprio popolo. Il futuro stato di Palestina, per il quale stiamo lavorando, dovrà essere uno Stato affidato alle cure dell’Anp, che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele”.
“Ce la stiamo mettendo tutta con un’azione diplomatica intensa, in costante contatto con le nostre ambasciate, soprattutto quelle a Tel Aviv, a Teheran, a Beirut, il consolato a Gerusalemme. Conto di andare in quei territori appena sarà possibile farlo”, ha concluso Tajani.
Categoria: politica
10:16
Sammy Basso, vescovo Vicenza: "Non escludo beatificazione"
(Adnkronos) - ''In questi giorni è emerso il profilo spirituale di Sammy, che ha espresso una santità nella vita ordinaria assieme a una profondità interiore straordinaria. Non escludo la possibilità di aprire per lui, tra 5 anni, come prevede l’attuale procedura canonica, la causa di beatificazione''. Lo ha detto, secondo quanto riporta l'Avvenire, il vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto ricordando Sammy Basso, il 28enne malato di progeria morto una settimana fa.
Categoria: cronaca
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10:37
Roma, estorsione con intimidazione: in manette due Casamonica
(Adnkronos) - Questa mattina gli agenti della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato Romanina, dopo una complessa attività investigativa svolta con il coordinamento della Procura della Repubblica, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Roma nei confronti di un 37enne e un 34enne appartenenti alla famiglia Casamonica, poiché gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione e truffa. Le indagini, avviate in seguito a una denuncia presentata nel dicembre del 2019 per un’estorsione effettuata dal più grande dei due, hanno permesso di documentare almeno altri 10 episodi, alcuni dei quali commessi in concorso con l'altro destinatario della misura cautelare, appartenente alla stessa famiglia.
Le indagini sulla sussistenza di un’associazione mafiosa, radicata nella zona Appia-Tuscolana con base operativa nella zona di Porta Furba, hanno permesso di accertare che la famiglia Casamonica era dedita ad attività criminali tra cui cessione di stupefacenti, usura, estorsione intestazioni fittizie di beni e attività commerciali, esercizio abusivo di attività finanziarie e reati in materia di armi. Al termine dell'attività investigativa, conclusa nel 2022, ai due indagati è stata contestata l’estorsione commessa avvalendosi della forza di intimidazione derivante dall’appartenenza alla nota famiglia e – solo al trentasettenne – anche la truffa aggravata e l’usura poiché, grazie al metodo mafioso, ha commesso varie estorsioni nei confronti di alcune vittime al fine di auto-riciclare i proventi delle proprie attività criminali.
Nello specifico, l’uomo praticava estorsioni prospettando alle vittime pestaggi, anche mortali, e rappresentandogli provvedimenti giudiziari falsi a loro carico mentre, l’usura si consumava con il prestito di somme di denaro applicando tassi pari a circa il 300%; infine, i guadagni venivano riciclati successivamente procurandosi ticket vincenti delle scommesse alle Vlt, giocate da soggetti terzi che erano, però, abbinati formalmente al codice fiscale del trentasettenne.
Categoria: cronaca
10:30
Demografia, dal 17 al 20 Festival Statistica e Demografia
(Adnkronos) - Il Festival della Statistica e della Demografia, promosso dalla Società Italiana di Statistica (Sis), dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) e dalla Società Statistica “Corrado Gini”, dedica il format StatisticAllYoung a un ricco e variegato programma dedicato a bambini e ragazzi. Nell’edizione di quest’anno, ormai la decima, la chiave di lettura è l’incontro tra la statistica e l’Europa che vede i giovani sempre più protagonisti. Durante le quattro giornate del Festival, dal 17 al 20 ottobre, nello spazio Gaming di Piazza dei Signori, si potrà fare Il giro d’Europa in 80 statistiche: pedalando su una cyclette verrà testata la conoscenza dei giovani sull’Europa. Un viaggio virtuale tra i Paesi dell’Unione europea in 10 tappe: per ciascuna viene proposto un dato statistico relativo a uno dei 27 Paesi della Ue e i partecipanti dovranno decidere se il dato è vero o falso.
Nelle mattine del 17, 18 e 19 ottobre, Piazza dei Signori si trasforma in un'aula a cielo aperto, dove i numeri prendono vita e la creatività diventa lo strumento per esplorare la statistica ufficiale. Un'occasione unica in cui toccare con mano i dati e scoprire la statistica come strumento fondamentale e trasversale per approfondire i contenuti delle altre discipline. Le competenze statistiche, ovvero la capacità di raccogliere e ragionare sui dati e l’abilità di trovare soluzioni ai problemi che si possono incontrare, sono, infatti, tra i bagagli necessari per sviluppare un senso critico adeguato al contesto in cui viviamo.
Gli alunni della scuola primaria impegnati in Demografia in cannuccia si trasformano in “detective della demografia” e indagano sulla lenta evoluzione della popolazione del Paese con righello, forbici, cannucce e dati statistici ufficiali: si mettono all’opera per costruire la piramide delle età. Inoltre, mani in pasta, conoscono le principali misure statistiche con i Bisticci tra sorelle Moda, Media e Mediana.
Il laboratorio Pigreco ti stimo! si rivolge invece agli studenti della scuola secondaria primo grado portandoli alla scoperta di questo numero affascinante il cui valore è stimato dai partecipanti con un mazzo di carte, due dadi e una moneta. In Omero era uno statistico Pop! si parte dal Catalogo delle navi dell’Iliade, dove Omero, con un dettaglio paragonabile a una tabella statistica, descrive il numero dei contingenti dell’esercito acheo, i comandanti, il numero di navi e, talvolta, degli uomini imbarcati.
Per i più grandi, gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, il laboratorio Paese che vai… statistiche che trovi, in collaborazione con La Biennale di Venezia, esplora, a partire dai primi dati ufficiali che risalgono al 1876, raccolti nell’Annuario Statistico dell’emigrazione italiana, le storie degli italiani che hanno lasciato la loro terra per cercare fortuna altrove. Nel laboratorio Demografia in Europa si affronta la questione demografica europea sulla base di fonti statistiche ufficiali. Nella sfida all’ultima domanda di Quanto ne sai dell’Europa? si scoprono, con un gioco, i dati che descrivono il nostro e gli altri Paesi europei.
La statistica prende vita anche nel Fumetto Statistico, Garagulp! Grazie a Valentino Villanova, disegnatore, e Fred Dalla Rosa, sceneggiatore, le avventure di Alex Dream tornano per la terza volta con un tema tutto statistico. Il nuovo episodio, intitolato L’irrilevanza delle differenze, utilizza i dati della statistica ufficiale per trattare temi di parità di genere in modo creativo e coinvolgente. Il progetto è frutto della collaborazione tra Banca Prealpi SanBiagio, l’Istituto Nazionale di Statistica e la Società Statistica “Corrado Gini”, i numeri diventano, nel laboratorio Disegnare la statistica con Alex Dream, protagonisti di storie avventurose e formative per i giovani.
Sempre in Piazza dei Signori, il laboratorio Pop va in Europa racconta il territorio attraverso i dati della statistica ufficiale, e del Censimento permanente, superando i confini nazionali dell’Istat alla scoperta del patrimonio informativo di Eurostat, l'Ufficio statistico dell'Ue. Il matematico e divulgatore scientifico Giorgio Dendi, noto per il suo talento di enigmista e blogger, affascina il pubblico con la sua simpatia e presenta il laboratorio Gioca e impara con la statistica, dedicato a bambini e famiglie: guida i partecipanti alla scoperta dell'arte delle percentuali, mettendo in luce alcuni errori di calcolo e interpretazione.
Sabato 19 ottobre, nel pomeriggio, i workshop dedicati ai docenti #Istatperlascuola e Il censimento sui banchi di scuola, presentano le principali iniziative Istat per promuovere la statistica in classe con spunti e suggerimenti pratici in ottica Stem. Non poteva mancare il laboratorio dedicato all’Ia e, in particolare, ai modelli linguistici di grandi dimensioni (Large Language Models, LLM), che hanno rivoluzionato il modo in cui raccogliamo, analizziamo e comunichiamo i dati. L’evento Alla scoperta dell’Intelligenza Artificiale Generativa: un viaggio (europeo) nell’AI per la Statistica Ufficiale (Piazza dei Signori) è pensato per i più giovani ma è aperto a tutti. Mauro Bruno, ricercatore Istat, esplora alcuni casi d’applicazione degli LLM alla statistica ufficiale.
L'Istituto Tecnico Economico Statale Riccati-Luzzatti di Treviso rinnova la sua preziosa collaborazione con StatisticAllYoung. Gli studenti dell'istituto, nel ruolo di Stat Buddy, guidano i più giovani nella progettazione di un questionario e nell'analisi dei dati raccolti. Sono al loro fianco nella trasformazione delle risposte in tabelle di frequenza e grafici, offrono le competenze necessarie per interpretare e presentare i risultati in modo chiaro e accurato. Il laboratorio Statistici in erba crescono, quindi, rappresenta un'opportunità coinvolgente per gli studenti della scuola secondaria di primo grado per avvicinarsi alla statistica grazie al supporto dei più esperti.
Inoltre, i laboratori informatici dell'Istituto ospitano gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che possono muoversi Alla scoperta del sito Istat ed esplorare il punto di riferimento essenziale per chi produce e usa dati statistici. Navigare tra i 152 indicatori dei 12 domini della dashboard del Bes – Benessere Equo e Sostenibile diventa un gioco avvincente nella Caccia all’indicatore e permette facilmente di avere un quadro dello stato di salute del nostro Paese che va oltre il Pil. Gli studenti hanno infine la possibilità di prepararsi alle gare individuali delle Olimpiadi Italiane di Statistica 2025 con esercitazioni pratiche con il foglio elettronico.
Gli alunni delle scuole dell’infanzia, ospiti del Campus Treviso – Università Ca’ Foscari Venezia (Aula Accoglienza, accesso da Piazza Università), si cimentano in un laboratorio realizzato in collaborazione con La Biennale di Venezia: arte, statistica e un pizzico di probabilità si incontrano grazie al mito di Kapewë Pukeni, noto come “Il ponte degli alligatori”, che racconta il passaggio dal continente asiatico a quello americano attraverso lo stretto di Bering e la successiva separazione tra le terre e i popoli.
L’Istat approda anche in biblioteca per avvicinare i giovani al mondo dei dati, offrendo attività scientifiche divulgative, divertenti e coinvolgenti rivolte alle scuole, ai bambini e alle famiglie. Nella BRaT, la Biblioteca dei Ragazzi di Treviso, con il supporto degli studenti e delle studentesse del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria dell’Università di Padova, nelle vesti di Stat Buddy, la statistica si trasforma in una fiaba e guida anche i più piccoli a scoprire il tesoro nascosto nei dati. In Bisticci tra sorelle Moda, Media e Mediana faticano a accordarsi su quale variabile – colore, taglia, peso – usare per mettere in ordine un insieme di magliette. Mentre in 10, 100, 1000 notti di luna, Ada sconfigge la strega Saputona grazie alla legge dei grandi numeri. Nel Pavone della pioggia, esprimere il senso personale di incertezza riguardo un evento futuro diventa facilissimo con l’aiuto delle piume del pavone. La golosa Balena mangiafrutta insegna a organizzare i dati in pittogrammi per scoprire il frutto preferito. Se è vero che “Il bello di essere statistici è che si può giocare nel giardino di tutti gli altri”, come diceva il matematico statunitense J.W. Tukey, ancor più vero è che, al Festival della Statistica e della Demografia, con la statistica si può imparare giocando e divertendosi.
Categoria: economia
10:17
Lgbt: Pro Vita Famiglia, 'migliaia giovani confusi che vivono fisiologici disagi dell’adolescenza'
(Adnkronos) - "Sono stata ingannata dalla comunità Lgbtqia+, che ai miei disagi da adolescente, alla mia confusione, alle mie paure ha risposto con la dittatura del pensiero unico, con l’unica e sola strada dell’ideologia gender senza neanche ipotizzare per me alternative o strade diverse da quella della transizione di genere. Ecco dunque che attivisti, medici faziosi e quelli che credevo amici mi hanno spinto a cambiare genere, ad assumere farmaci, ad arrivare alla doppia mastectomia addirittura a 16 anni e hanno letteralmente ricattato i miei genitori, facendo loro credere che se non fossi diventato un uomo sarei finita per essere una donna morta, magari forse suicida. Tutto ciò è capitato a me ma succede quotidianamente a migliaia di giovani, vittime dell’approccio affermativo". Lo racconta Luka Hein, la destransitioner originaria del Nebraska che in queste settimane sta portando la sua storia in giro per l’Italia con il tour 'Ingannata - Perché nessuno è nato nel corpo sbagliato. Nemmeno io', organizzato da Pro Vita & Famiglia onlus e che ieri si è svolto a Roma, presso il Teatro Italia.
La testimonianza di Luka è stata accompagnata dai saluti iniziali di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia e la moderazione di Maria Rachele Ruiu, portavoce della Onlus; con gli interventi di Costanza Miriano, giornalista e blogger; Don Riccardo Cendamo, sacerdote impegnato nella pastorale giovanile e il messaggio video di Roy De Vita, medico e primario dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma “Regina Elena”.
"Con questa campagna vogliamo portare la voce della verità nel dibattito italiano, totalmente dominato dall’incauto approccio 'affermativo'"ha spiegato Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus. "Sono infatti migliaia in tutto il mondo e anche in Italia i giovani confusi, disorientati, che vivono i fisiologici disagi dell’adolescenza ma che hanno come unica e sola risposta quella della propaganda Lgbtqia+. La società risponde loro con una quantità impressionante di menzogne, che possono essere riassunte nell’inganno maggiore: 'sei nato nel corpo sbagliato, per essere felice devi cambiare sesso'. Il web e i social network - ha proseguito Brandi - sono letteralmente sommersi di video, immagini, articoli, testimonianze e altri contenuti promossi da influencer e attivisti gender che esaltano l’assoluta fluidità di genere e la più disordinata promiscuità sessuale. Ecco, con la scioccante storia di Luka Hein vogliamo smentire tutto questo, dire la verità a tutti, svelare l’inganno che ogni giorno attacca sempre più adolescenti e aiutare anche l’Italia ad arginare questa tragica deriva ideologica".
Categoria: cronaca
10:09
Harris-Trump, diminuisce distanza nei sondaggi a tre settimane dal voto
(Adnkronos) - A tre settimane dall'election day, diminuisce il vantaggio di Kamala Harris su Donald Trump a livello nazionale secondo quanto emerge da due nuovi sondaggi.
Nel primo rilevamento, condotto da ABC News-Ipsos poll, il 50% dei probabili elettori afferma che voterà per la democratica e il 48% per il repubblicano. Il mese scorso lo stesso poll dava invece alla vice presidente un vantaggio di 5 punti, il 51% al 46%.
Se si passa invece agli elettori effettivi, cioè quelli già registrati per il voto, il vantaggio di Harris, che un mese fa era sempre di 5 punti anche tra questo gruppo di elettori, è azzerato, con i due candidati che sono in parità, al 48%.
Il secondo sondaggio registra una diminuzione meno drastica del vantaggio di Harris: secondo CBS News-YouGov, la democratica ora ha tre punti di vantaggio su Trump, con il 51% contro il 48%, con una flessione minima rispetto ai 4 punti di un mese fa. E sarebbe in vantaggio, con il 51% contro il 49%, anche nei 7 stati chiave.
Nel dettaglio, i sondaggi mostrano come uno dei principali punti di forza di Trump sia la politica del pugno di ferro sui migranti, con 10 punti di vantaggio su Harris per la gestione del dossier. Il rilevamento Abcnews-Ispsos, mostra come il 56% degli americani sia favorevole a deportare tutti i migranti senza documenti, come Trump promette di fare. Si tratta di un 20% in più rispetto a otto anni fa, ai tempi della prima campagna di Trump già impostata alla violenta retorica anti-immigrati.
Anche sul fronte dell'economia Trump è molto più forte di Harris: secondo il poll ABC News, tra il 59% degli americani convinti che l'economia stia peggiorando, il 74% ritiene che la ricetta di Trump sia migliore mentre appena il 21% si fida di Harris.
Infine c'e' la questione del voto delle minoranze, tra le quale Harris sembra raccogliere un sostegno inferiore di quello di Joe Biden nel 2020. Un recente sondaggio A New York Times-Siena College, mostra che il 57% degli elettori ispanici intende votare per la democratica contro il 37% orientato verso Trump. Uno scarto consistente ma che potrebbe non essere sufficiente, perché quattro anni fa Biden vinse anche grazie al sostegno del 62% dell'elettorato ispanico. Stesso discorso per il voto afroamericano, che pur rimanendo massicciamente in favore dei dem, registra un certo miglioramento delle posizioni di Trump che ora tra gli elettori afroamericani ha il 15%, sei punti in più rispetto al 2020.
Categoria: internazionale/esteri
10:08
Sostenibilità, P&G presenta Category Management Sostenibile per consumi responsabili
(Adnkronos) - "Siamo felici di essere oggi al Salone della Csr e dell’innovazione sociale con GS1 Italy e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per presentare il nuovo progetto 'Sostenibilità nelle categorie'". Così Mario Galietti, Senior Director di Procter&Gamble Italia in occasione del Salone della Csr e dell'innovazione sociale, a Milano.
"È un progetto a cui Procter&Gamble tiene molto, perché per primi abbiamo lavorato in questa direzione avviando nel 2020, con Scuola Superiore Sant’Anna, Sda Bocconi, Wwf ed Eiis - European Institute for Innovation and Sustainability, il 'Category Management Sostenibile' (https://it.pg.com/pg-per-l-italia/category-management-sostenibile/), il metodo, basato sul modello standard di Category Management di Ecr Italia e sull’analisi Lca, volto a sistematizzare, per la prima volta, un approccio organico al tema e fornire strumenti concreti e analisi per rendere centrale nelle azioni e nel modo di operare delle aziende la sostenibilità ambientale e sociale, coniugandola con quella economica", spiega.
"Una prima esperienza concreta è stata proprio la collaborazione tra Procter&Gamble e Crai per la gestione operativa e sostenibile della categoria 'detergenti per il bucato' con i prodotti del nostro marchio 'Dash' fondata su 3 pilastri: l’approccio scientifico alla sostenibilità, la coniugazione di obiettivi di business e sostenibilità, l’educazione degli stakeholders per la promozione di scelte di acquisto e consumo più consapevoli. Il Category Management, infatti, può definirsi 'sostenibile' non solo quando industria e distribuzione si impegnano per il benessere di tutta la collettività nel momento del consumo e nel lungo periodo, ma quando anche i consumatori offrono il proprio contributo compiendo scelte di acquisto e di utilizzo dei prodotti più responsabili", conclude.
Categoria: sostenibilita
09:48
Genova, incidente mortale in A10: traffico paralizzato
(Adnkronos) - Incidente mortale questa mattina, poco dopo le 8 in A10, tra Varazze e Arenzano, dove un camioncino è uscito fuori strada per cause ancora in via di accertamento. A bordo c'erano due operai di nazionalità marocchina, entrambi per l'urto sono stati sbalzati fuori dal finestrino del conducente. Uno dei due è morto, l'altro è rimasto gravemente ferito. Il traffico è bloccato in direzione Genova.
L'operaio deceduto aveva 30 anni. Inutili i soccorsi di 118 e dei militi di Coro Mare Albisola. Insieme a lui viaggiava un connazionale, rimasto gravemente ferito e trasportato in codice rosso al San Martino di Genova con l'elicottero Drago dei vigili del fuoco. Entrambi, nell'impatto, sono stati proiettati fuori dal finestrino del conducente. La polizia stradale sta ricostruendo la dinamica, ma sembrerebbe si sia trattato di un incidente autonomo. Traffico bloccato al chilometro 23 in direzione Genova. Sul posto anche il personale della Direzione 1° Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia.
Categoria: cronaca
09:20
Folle notte a Napoli: 8 stranieri feriti tra risse, spari e coltellate
(Adnkronos) - Risse, spari e coltellate tra cittadini stranieri nella folle notte di Napoli: quattro interventi dei carabinieri, 8 feriti in varie zone della città. È il bilancio della notte appena trascorsa. Alle 2.20 i carabinieri della compagnia Centro sono intervenuti presso l'ospedale Pellegrini per alcune persone ferite. Alcuni giovani di origini straniere si sarebbero scontrati in una rissa in piazza Cavour. Sì tratta di 5 persone, tra i 16 e i 20 anni. I feriti non sono in pericolo di vita e sono in attesa di referto. Alle 3.50, i Carabinieri del nucleo radiomobile – allertati dal 112 – sono intervenuti a piazza Garibaldi per una persona ferita. Poco prima un 18enne originario del Marocco era stato ferito alle gambe da ignoti a coltellate e per cause ancora sconosciute. Personale del 118 ha trasferito la vittima sempre all’ospedale Pellegrini. Il 18enne è ancora ricoverato ma, al momento non è in pericolo di vita.
Pochi minuti dopo, ancora i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti in via Settembrini per un uomo di origini srilankesi, ferito con un colpo d’arma da fuoco. Si tratta di un 50enne, colpito di striscio alla testa da un proiettile durante una sparatoria. Anche in questo caso la dinamica è da chiarire. L’uomo, portato al pronto soccorso del Pellegrini, non è in pericolo di vita.
Infine, alle 4.15, sempre i carabinieri dello stesso reparto e al medesimo ospedale, sono intervenuti per un 42enne originario dello Sri Lanka che era stato trasferito al pronto soccorso per ferite da arma da taglio. Da una prima sommaria ricostruzione ancora da verificare pare che la vittima mentre passeggiava a via San Liborio avrebbe subito un tentativo di rapina. Per la vittima, già dimessa con 10 giorni di prognosi, una ferita all'addome e al mignolo della mano sinistra. Indagini in corso da parte dei Carabinieri impegnati per ricostruire l'escalation di violenza avvenuta questa notte.
Categoria: cronaca
09:09
Milano, 38enne muore travolto da treno a Rescaldina
(Adnkronos) - Un uomo di 38 anni residente a Busto Arsizio è morto stamane intorno alle 6 travolto da un convoglio Trenord, diretto a Malpensa, all'altezza di Rescaldina. Sul posto I vigili del fuoco del vicino distaccamento di Legnano che hanno provveduto a rimuovere il corpo e il 118. Al vaglio della Polfer e della magistratura le cause legate all'incidente che ha provocato inevitabilmente disagi alla circolazione ferroviaria.
Categoria: cronaca
08:33
Trump, sceriffo su uomo fermato a Coachella: "Sventato terzo tentato omicidio"
(Adnkronos) - ''E' stato impedito il terzo tentativo di assassinio'' dell'ex presidente americano Donald Trump. Così lo sceriffo della contea di Riverside Chad Bianco ha lodato, in conferenza stampa, i suoi uomini che sono riusciti a fermare Vem Miller, 49 anni, di Las Vegas, che era armato di un fucile da caccia e di una pistola carica a Coachella, in California, dove era in corso una manifestazione elettorale di Donald Trump. "Sono contento che non ne parliamo dopo che gli hanno sparato", ha proseguito.
Nel suv dell'uomo fermato sono stati sequestrati un fucile da caccia, una pistola carica e un caricatore ad alta capacità. Nel veicolo sono state trovate anche diverse carte di identità e passaporti con nomi falsi. Trump non si trovava sul posto quando l'uomo è stato fermato.
Categoria: internazionale/esteri
07:58
Israele, raid su ospedale Gaza. Media: "Morti e feriti". Idf: era centro di comando Hamas
(Adnkronos) - E' di almeno 4 morti e 70 feriti con gravi ustioni il bilancio di un raid aereo israeliano che ha colpito un campo tendato che ospitava sfollati palestinesi vicino all'ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Come spiega l'emittente al-Jazeera, il raid ha causato un enorme incendio che si è rapidamente diffuso tra le tende. Le squadre di soccorso stanno cercando di trovare i sopravvissuti.
Il portavoce in lingua araba dell'Idf, Avichai Adraee, ha dichiarato che i caccia hanno colpito “terroristi che operavano in un complesso di comando e controllo allestito in un'area che in precedenza era l'ospedale dei Martiri di Al Aqsa”. “I membri di Hamas usavano il complesso dell'ospedale per pianificare ed eseguire operazioni terroristiche”, ha dichiarato.
Le autorità di Gaza hanno inoltre dichiarato che un attacco israeliano alla scuola 'Mufti' ha ucciso 22 persone, tra cui 15 bambini e donne, e ferito 80 persone. L'ufficio stampa del governo di Gaza ha affermato che l'esercito israeliano “sapeva” che nella scuola “c'erano migliaia di bambini e donne sfollati dalle loro case e i cui quartieri sono stati bombardati”. “Hanno attaccato la scuola nonostante si trovasse in un'area che l'occupazione non ha classificato come zona di combattimento”, ha criticato.
E' di almeno 10 morti e 30 feriti invece il bilancio di un altro raid aereo israeliano sul campo profughi di Jabalia nel nord della Striscia di Gaza dove, secondo le Idf, si nascondono miliziani di Hamas. Lo denunciano i medici palestinesi spiegando che i caccia israeliani hanno colpito un centro di distribuzione di aiuti alimentari. Tra le vittime si contano anche donne e bambini, hanno detto le fonti citate dal Guardian.
Quattro soldati dell'Idf sono stati uccisi e altri 58 sono stati feriti da un attacco di droni di Hezbollah contro una base militare vicino a Binyamina, nel centro-nord di Israele. L'attacco è stato rivendicato da Hezbollah, che ha dichiarato di aver preso di mira una base di addestramento con uno “sciame di droni” e di aver così dimostrato di essere in grado di colpire Israele.
Il portavoce delle Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che si sta indagando sull'attacco e che i droni non hanno fatto scattare alcuna sirena di allarme in Israele. "Indagheremo su come un drone possa violare lo spazio aereo senza preavviso e colpire una base", ha detto. "Siamo tenuti a fornire una protezione migliore", ha affermato, aggiungendo che ''investigheremo su questo incidente, impareremo da esso e miglioreremo".
''Nel mese scorso circa 25 razzi e missili sono stati lanciati contro comunità israeliane e truppe Idf dai complessi terroristici di Hezbollah situati vicino alle postazioni Unifil nel Libano meridionale, sfruttando la loro vicinanza alle forze Onu. Uno degli attacchi ha causato la morte di due soldati Idf''. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliana in una nota, affermando che ''Hezbollah utilizza complessi situati sopra e sotto terra per compiere attacchi terroristici contro lo Stato di Israele''.
In particolare, afferma il comunicato, ''durante i raid terrestri limitati, localizzati e mirati delle Idf basati su informazioni di intelligence precise nel Libano meridionale, le truppe della 146a Divisione hanno localizzato centinaia di armi, tra cui armi da fuoco, granate e lanciarazzi puntati sul territorio israeliano. Queste armi erano conservate all'interno di complessi sotterranei situati da poche decine di metri fino a poche centinaia di metri dalle postazioni Unifil situate vicino alla Blue Line''.
L'Idf riconosce che ''l'Unifil nel Libano meridionale è stata dispiegata per implementare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e impedire la presenza di operativi armati di Hezbollah a sud del fiume Litani'', ma allo stesso tempo afferma che ''tuttavia, sia lo Stato del Libano che la comunità internazionale non sono riusciti a implementare la risoluzione 1701, nonostante le ripetute richieste in tal senso''.
Infatti, proseguono i militari israeliani, ''per anni Hezbollah si è insediato nel Libano meridionale in grave violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L'organizzazione ha accumulato grandi quantità di armi destinate ai civili israeliani nel corso degli anni e ha deliberatamente costruito la sua infrastruttura di attacco vicino alle postazioni Unifil''.
''I raid mirati dell'Idf sono diretti solo contro Hezbollah e le attività delle truppe non sono dirette alle postazioni, alle forze o alle infrastrutture Unifil'', chiariscono le Forze di difesa israeliane spiegando che ''giovedì 30 settembre, prima dell'inizio dell'operazione, i rappresentanti dell'Idf hanno presentato una richiesta all'organizzazione di spostare il suo personale lontano dalle postazioni situate entro cinque chilometri dalla Blue Line, poiché questa zona sarebbe diventata una zona di combattimento attiva''.
Inoltre ''le Idf mantengono una comunicazione continua con l'Unifil per evitare, per quanto possibile, qualsiasi danno al personale dell'Unifil nella zona e continueranno a farlo, nonostante la complessità della presenza dell'Unifil all'interno della zona di combattimento''.
''La situazione'' nel sud del Libano è grave, ma ''la missione resta''. Così il portavoce di Unifil Andrea Tenenti ha parlato a Rainews24 a proposito degli ultimi attacchi subiti da Israele. Parlando dei nostri militari ha quindi assicurato che "il contingente italiano sta bene, è motivato. Abbiamo la Brigata Sassari con più di 1.100 Caschi blu, rimangono nelle loro posizioni''.
Certo, ha ribadito, ''la situazione non è facile, ma continuano a lavorare, come tutti gli altri contingenti della missione'' perché ''non possiamo avere un Paese che detta le regole per la Comunità internazionale''. Infine un auspicio: ''occorre trovare una soluzione politica e diplomatica".
Categoria: internazionale/esteri
07:50
Incidente dopo partita di calcio a Potenza, morti tre giovani tifosi del Foggia
(Adnkronos) - Tre giovani tifosi del Foggia, tra cui due minorenni, sono morti in un incidente stradale avvenuto domenica sera alle porte di Potenza, sulla strada per Melfi, dopo la gara di serie C, girone C, tra il Potenza e il Foggia finita 1-1. Le vittime avevano tra i 13 e i 21 anni.
Secondo la prima ricostruzione della dinamica, ancora in fase di accertamento da parte delle forze dell'ordine, le tre vittime erano a bordo di un'auto che è stata coinvolta in un incidente insieme a un'altra autovettura, con una famiglia del capoluogo lucano a bordo, e un pullman. Uno dei tre tifosi è morto sul colpo, gli altri due sono stati trasportati dalle ambulanze del 118 in ospedale ma non ce l'hanno fatta.
Cordoglio è stato espresso dalle due società calcistiche subito dopo l'accaduto. Per la sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo è ''una tragedia che colpisce e addolora ognuna e ognuno di noi - ha scritto in un messaggio sui social - La città tutta si stringe attorno ai familiari e amici delle vittime''.
''Tre giovanissime vite spezzate, ancora un incidente stradale sulla statale Potenza - Melfi. Una trasferta all'insegna dello sport che si trasforma in tragedia. Esprimo, anche a nome della Giunta regionale della Basilicata, i sentimenti di vicinanza e cordoglio alle famiglie delle vittime ed alla comunità sportiva della città di Foggia per il terribile incidente che ieri sera ha coinvolto tre giovani tifosi della squadra di calcio pugliese''. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Categoria: cronaca
07:19
Cina, aerei e navi da guerra intorno a Taiwan: forte condanna di Taipei
(Adnkronos) - Aerei e navi da guerra sono stati mobilitati dalle forze armate cinesi intorno a Taiwan per ''esercitazioni militari''. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Pechino spiegando che le esercitazioni, denominate Joint Sword 2024B, "servono a mettere alla prova le capacità operative congiunte delle truppe del teatro di comando".
Le autorità di Taipei hanno espresso ''forte condanna'' di quelli che ha definito ''atti irrazionali e provocatori'' e hanno "inviato forze adeguate per rispondere di conseguenza, al fine di proteggere la libertà e la democrazia e difendere la sovranità" di Taiwan.
Già domenica a Taiwan era stata rilevata la presenza di una portaerei cinese a sud dell'isola.
Gli Stati Uniti dovrebbero "smettere di armare Taiwan" e di "inviare segnali sbagliati alle forze separatiste per 'l'indipendenza di Taiwan'", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Taiwan, Mao Ning, in dichiarazioni ai giornalisti rilanciate dai media ufficiali del gigante asiatico. Mao ha insistito sul fatto che l'isola "è parte della Cina" e che si tratta di "affari interni".
Taiwan - di fatto indipendente, ma "provincia ribelle" da "riunificare" per Pechino - conta sul sostegno degli Usa in base al Taiwan Relactions Act del 1979.
Categoria: internazionale/esteri
06:52
Manovra, dal cuneo fiscale alla sanità: sprint finale per ok domani in Cdm
(Adnkronos) - Sprint finale sulla Manovra: domani il Documento programmatico di Bilancio dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri per il via libera e poi essere notificato a Bruxelles. A stretto giro di posta verrà redatta la Legge di Bilancio da trasmettere al Parlamento entro il 20 ottobre ma, trattandosi di una domenica, il provvedimento sbarcherebbe alle Camere lunedì. Partirà dunque la sessione di bilancio che quest'anno inizierà dalla Camera dei deputati.
Intanto venerdì 18 sono in programma i rating di Fitch e Standard&Poors, giudizio cruciale per un Paese con un debito in salita fino al 137,8% nel 2026 perché condiziona la fiducia degli investitori nei nostri titoli sovrani.
Gli stanziamenti della Manovra come di consueto verranno rivisti fino all'ultimo per far quadrare i conti assicurando prima di tutto il rinnovo delle misure dello scorso anno (circa 20 miliardi) e se possibile, ma appare alquanto difficile, anche qualcosa in più. Le priorità le ha elencate lo stesso ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in audizione sul Piano strutturale di Bilancio, martedì scorso nell'audizione davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato: conferma del taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro (circa 14 milioni di lavoratori) e dell'accorpamento delle prime due aliquote Irpef; il pacchetto famiglie con gli aiuti ai nuclei numerosi; il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione e i fondi per la sanità. Entità della Manovra: circa 25 miliardi.
Il nodo come ogni anno sono le risorse, tanto più che l'Italia, quest'anno sotto procedura Ue per deficit eccessivo, dovrà tagliare il disavanzo strutturale dello 0,5% (circa 10 miliardi) quindi non può più usare la leva del deficit come è stato fatto durante il Covid per lo stop alle regole del Patto di Stabilità. Ad ogni modo, saldi migliori delle attese con un disavanzo al 3,8% nel 2024 rispetto al 4,3% stimato in precedenza, offrono 0,5 punti percentuali di ossigeno per le misure della Finanziaria.
Altre coperture per la Manovra arriverebbero dalla revisione della spesa: l'obiettivo dei tagli è di 3 miliardi. I sacrifici toccherebbero a tutti i ministeri ma anche ai Comuni. Tra le risorse sul tavolo del Mef ci sarebbero inoltre i quasi 4 miliardi di accantonamento del fondo per l’attuazione della delega fiscale e circa 2 miliardi del fondo per la riduzione delle tasse. Altre entrate sarebbero in arrivo dal concordato preventivo biennale al quale i soggetti interessati potranno aderire entro il 31 ottobre.
Tra le opzioni anche la potatura delle micro detrazioni/deduzioni per sfoltire la giungla delle circa 600 spese fiscali che erodono quasi 100 miliardi di gettito. Da questo riordino si potrebbe reperire 1 miliardo circa. Altre risorse dovrebbero arrivare da una stretta sui giochi e dall'ipotesi di un contributo di solidarietà dei gruppi che hanno registrato un'impennata dei profitti negli ultimi anni per via del Covid e dei conflitti, dai big dell'high tech alla difesa, tra le altre.
Categoria: economia
00:07
Festa cinema Roma, Francis Ford Coppola oggi protagonista pre apertura con 'Megalopolis'
(Adnkronos) - Francis Ford Coppola protagonista oggi della preapertura della Festa del Cinema di Roma. Il regista, autore di capolavori come la saga de Il Padrino, Apocalypse Now e Dracula di Bram Stoker, alle 19.30 presenterà, negli iconici Studi di Cinecittà, l'anteprima italiana di Megalopolis, la sua opera più recente.
La serata potrà essere seguita in diretta streaming anche nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone per permettere agli accreditati e al pubblico della Festa del Cinema di assistere al lancio della nuova fiaba visionaria immaginata dal regista. Nel corso della giornata a Cinecittà sarà fatto un omaggio speciale al grande regista italoamericano che torna, dopo anni, negli Studi romani che lo hanno visto preparare alcune scene de Il Padrino Parte III.
Domani, 15 ottobre alle ore 18, Francis Ford Coppola incontrerà le giurie di Alice nella città, gli studenti delle scuole di cinema e il pubblico presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica: durante l’incontro, organizzato da Alice nella città in collaborazione con la Festa del Cinema, il regista ripercorrerà gli oltre sessant’anni di carriera che l’hanno reso uno dei Maestri più importanti e celebrati della Settima Arte. Lo stesso giorno, il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, riceverà Coppola in Campidoglio per dedicargli uno speciale tributo della città.
Megalopolis sarà al cinema dal prossimo 16 ottobre distribuito in Italia da Eagle Pictures. Scritto, diretto e prodotto da Francis Ford Coppola, il film è interpretato da Adam Driver, Giancarlo Esposito, Nathalie Emmanuel, Aubrey Plaza, Shia LaBeouf, Jon Voight, Laurence Fishburne.
Un artista geniale con il potere di fermare il tempo combatte contro un sindaco ultraconservatore per salvare il mondo morente e ispirare speranza. Megalopolis è un’epopea romana ambientata in un’America moderna e immaginaria. La città di New Rome sta cambiando, causando aspri conflitti tra Cesar Catilina, geniale artista che cerca di proiettarsi in un futuro utopico e idealistico, e la sua nemesi, il sindaco Franklin Cicerone, reazionario e legato a uno status quo regressivo, avido e corrotto. Tra i due si inserisce Julia, la figlia del sindaco che, essendo innamorata di Cesar Catilina, si trova a dover scegliere in chi riporre la propria lealtà e a chiedersi cosa merita, davvero, l’umanità.
Categoria: spettacoli
00:06
Balcani, Tajani oggi a vertice Berlino: "Integrazione in Ue è nostra priorità"
(Adnkronos) - "L’integrazione dei Balcani occidentali nella Ue è una priorità del Governo - ha indicato Tajani - L’impegno italiano per rafforzare la cooperazione con i partner balcanici è concreto e costante. Il nostro obiettivo è la “riunificazione” dei Balcani occidentali con l’Europa". Con questa linea il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani parteciperà oggi, 14 ottobre, a Berlino su delega del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al decimo Vertice del 'Processo di Berlino' sui Balcani occidentali.
Il “Processo” è una iniziativa dei governi della Uw nata nel 2014 su iniziativa dell’allora Cancelliera tedesca Angela Merkel per accelerare il processo di ingresso dei Paesi dei Balcani occidentali nella Ue. “Il nostro Paese, anche come Presidenza G7, è in prima linea nel rilancio di una dinamica positiva nella regione”, ha sottolineato il ministro degli Esteri, ricordando la visita a settembre in Montenegro e Macedonia del Nord e la riunione presieduta a New York, in occasione dell’assemblea Onu, con i ministri dei Balcani occidentali assieme al Gruppo “Amici dei Paesi dei Balcani Occidentali”.
Il vertice, presieduto dal cancelliere Olaf Scholz, vedrà la partecipazione dei sei Paesi dei Balcani Occidentali (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia), assieme ad Austria, Croazia, Francia, Slovenia, Polonia, Grecia e Bulgaria - oltre al Regno Unito e alle istituzioni europee, inclusa la Presidenza di turno ungherese.
Il vertice vedrà una prima sessione di lavoro incentrata sulla cooperazione regionale e il mercato regionale comune (Mrc) e una seconda dedicata all’agenda verde, connettività ed energia, seguite da una discussione informale con rappresentanti della società civile e giovani della regione. I lavori saranno conclusi da un pranzo dedicato al futuro del Processo di Berlino. In occasione del summit sarà firmato un accordo regionale di mobilità per l’accesso agli studi e sarà adottato il nuovo Piano d’Azione per il Mercato Regionale Comune 2025-2028, con l’obiettivo di dare nuovo impulso alla cooperazione regionale.
“La riunione di Berlino conferma la centralità dell’integrazione dei partner dei Balcani con l’Unione europea nel nuovo ciclo istituzionale europeo - ha concluso Tajani - Dobbiamo proseguire per arrivare a risultati concreti nel favorire la cooperazione regionale, tanto nell’ambito economico quanto in quello del dialogo politico e delle riforme dei Paesi Partner. L’Italia è pronta a fare la sua parte, soprattutto nello sviluppo delle infrastrutture strategiche e della transizione energetica della regione”.
Categoria: internazionale/esteri
00:04
Libano, Netanyahu: "Via i caschi blu". Idf sfonda base Unifil. Meloni: "Inaccettabile"
(Adnkronos) - Israele non arretra in Libano e "farà tutto il necessario per vincere la guerra". Il premier Benjamin Netanyahu lo ribadisce chiaro e tondo. E davanti alle truppe Unifil che si frappongono tra le forze militari israeliane ed Hezbollah non esita a sollecitare ancora una volta l'Onu a spostare i 'caschi blu' che per il premier israeliano si sono trasformati in "scudi umani" per le milizie del Partito di Dio. Per questo - ha detto rivolgendosi al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il loro ritiro deve essere ordinato "adesso, immediatamente". Ma dal Palazzo di Vetro fanno sapere che la missione non si ritira e Guterres attraverso il suo portavoce ricorda che "gli attacchi contro i peacekeeper violano il diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale e possono costituire un crimine di guerra".
Linea della fermezza confermata a Netanyahu anche dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ieri lo ha chiamato al telefono, mentre al confine tra il sud del Libano e il nord di Israele si registrava il quarto 'incidente' in quattro giorni tra l'Unifil e le Idf. La premier, a quanto apprende l'Adnkronos, ha trasmesso "in maniera chiara e netta" al primo ministro israeliano "tre messaggi": gli attacchi all'Unifil sono "inaccettabili", la missione dell'Onu "non si ritira", va garantita la sicurezza di tutto il personale.
Messaggi dinanzi ai quali Netanyahu ha dato ancora una volta prova di totale 'inflessibilità', come dimostra quanto scritto dal suo ufficio: dopo "le atrocità del 7 ottobre, Israele non permetterà mai più a un'organizzazione terroristica genocida di avvicinarsi ai nostri confini. Né a Gaza né in Libano". Il primo ministro ha espresso "rammarico" per i danni di questi giorni e ha sssicurato che "Israele farà tutto il possibile per impedire che l'Unifil subisca vittime", ma ha riaffermato che "farà tutto il necessario per vincere la guerra". E attacca in quello che sembra un riferimento a Emmanuel Macron ed alla sua proposta di fermare l'invio di armi a Israele: "Purtroppo diversi leader europei stanno esercitando pressioni nella direzione sbagliata".
Nel corso della telefonata, Netanyahu ha riferito a Meloni anche dell'appello rivolto al segretario generale dell'Onu Guterres: "E' arrivato il momento che le forze dell'Unifil si ritirino dalle roccaforti di Hezbollah e dalle zone dei combattimenti". Le Idf, ha ricordato, "lo hanno chiesto ripetutamente e si sono scontrate con ripetuti rifiuti", cosa che ha permesso "ai terroristi di Hezbollah di usare l'Unifil come copertura e scudo umano".
Ma Meloni ha rinnovato l'impegno dell'Italia per Unifil, dicendosi convinta che attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701 si possa contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e garantire il ritorno a casa di tutti gli sfollati, ha fatto sapere Palazzo Chigi.
"Il problema - hanno detto fonti informate all'Adnkronos - non è tra Italia e Israele, ma tra l'Onu e Israele", un rapporto fatto di tensioni e reciproche accuse culminato nei giorni scorsi con la definizione di Antonio Guterres 'persona non grata'. Gli israeliani "non vogliono fare la guerra" a Unifil, vogliono solo creare "una fascia di sicurezza di 5-6 chilometri" per evitare che Hezbollah che, stando a quanto sostiene Israele, si nasconde dietro gli avamposti della missione Onu, continui ad attaccare le Idf.
E sarebbe colpa di Hezbollah anche l'irruzione di due tank israeliani in una delle basi Unifil denunciata ieri dall'Onu e che ha causato il ferimento di 15 caschi blu. "Intorno alle 4.30 del mattino, mentre i peacekeeper erano nei rifugi - ha ricostruito Unifil in una nota - due carri armati Merkava dell'esercito israeliano hanno distrutto il cancello principale e si sono introdotti con la forza nella postazione", rimanendovi per "circa 45 minuti". Due ore dopo, fa sapere ancora Unifil, "sono stati sparati colpi di arma da fuoco che hanno provocato fumo" e hanno provocato “irritazioni cutanee e reazioni gastrointestinali in 15 peacekeeper che stanno ricevendo cure”.
Episodio giustificato dalle Idf come un "errore": un tank è finito contro una postazione dell'Unifil mentre era sotto attacco da parte dei militanti sciiti del Partito di Dio, non c'è stata alcuna "irruzione" e comunque, ha assicurato il portavoce dell'Idf Daniel Hagari al Tg1, "c'è un'inchiesta in corso al più alto livello possibile su quanto accaduto. L'Italia è un amico molto importante di Israele".
Ma la tensione resta altissima: il ministro della Difesa Guido Crosetto è intervenuto di nuovo, denunciando la "grave violazione”, chiedendo "al capo di Stato maggiore, generale Luciano Portolano, di mettersi in contatto con il suo omologo, il generale Herzi Halevi, per ribadire la necessità di evitare ulteriori azioni ostili". Azioni che certamente continueranno fino a quando Netanyahu "non avrà vinto la guerra".
Categoria: internazionale/esteri
00:03
Israele, Usa inviano sistema antimissile Thaad: cos'è e come funziona
(Adnkronos) - Gli Stati Uniti hanno annunciato l'invio in Israele del sistema di difesa antimissile Thaad, che potrebbe risultare utile in caso di nuovo attacco dell'Iran dopo quello sferrato da Teheran 2 settimane fa con il lancio di quasi 200 missili.
"Su indicazione del Presidente - si legge in una nota del portavoce del Pentagono - il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha autorizzato il dispiegamento di una batteria Thaad e del relativo equipaggio di personale militare statunitense in Israele per contribuire a rafforzare le difese aeree israeliane dopo gli attacchi senza precedenti dell'Iran contro Israele il 13 aprile e di nuovo il primo ottobre".
"La batteria Thaad aumenterà il sistema integrato di difesa aerea di Israele", afferma Pat Ryder, secondo cui "questa azione sottolinea l'impegno ferreo degli Stati Uniti nella difesa di Israele e degli americani in Israele da eventuali ulteriori attacchi con missili balistici da parte dell'Iran".
Il Pentagono ricorda che non è la prima volta che gli Stati Uniti dispiegano una batteria Thaad nella regione: era già avvenuto lo scorso anno, dopo gli attacchi del 7 ottobre, per difendere le truppe e gli interessi americani nella regione.
Il Terminal High Altitude Area Defens (Thaad) è un sistema di difesa aerea progettato per colpire missili balistici a corto, medio e intermedio raggio prima che impattino su aree abitate o obiettivi sensibili. Il Thaad - si legge sul sito della casa produttrice Lockheed Martin - è l'unico sistema statunitense progettato per intercettare bersagli all'esterno e all'interno dell'atmosfera. Il sistema non ha funzionalità offensive e non ha la capacità di colpire edifici.
Categoria: internazionale/esteri
00:01
Ucraina, Zelensky: "Corea del Nord in guerra accanto a Russia"
(Adnkronos) - La Corea del Nord entra di fatto al fianco della Russia nella guerra contro l'Ucraina. E' il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a denunciare formalmente l'ingresso di Pyongyang e di Kim Jong un sul teatro bellico accanto alle forze di Vladimir Putin.
"Vediamo un'alleanza sempre più stretta tra la Russia e regimi come quello della Corea del Nord. Non si tratta più di un semplice trasferimento di armi. Si tratta ormai di portare uomini dalla Corea del Nord alle forze militari di occupazione", dice il leader di Kiev certificando quello che analisti e esperti hanno ipotizzato negli ultimi giorni. Corea del Nord e Russia hanno siglato a giugno un patto globale di partnership strategica durante la visita di Putin nel paese asiatico.
L'accordo porta le relazioni tra i 2 paesi "ad un nuovo livello" e "prevede assistenza reciproca nel caso in cui uno dei due Paesi venga attaccato'', ha spiegato all'epoca il presidente russo Putin parlando di ''fornitura di assistenza reciproca in caso di aggressione contro una delle parti dell'accordo". Da oltre un anno, Kim Jong-un fornisce alla Russia armi e munizioni. Ora, la partnership è passata ad un livello differente.
In particolare l'Institute for the study of war (Isw), think tank americano che monitora il conflitto dalle fasi iniziali, in uno degli ultimi rapporti ha evidenziato che i soldati nordcoreani si troverebbero già in Ucraina a combattere a fianco delle truppe russe e che prima di scendere sul campo di battaglia verrebbero addestrati in Russia.
Zelensky non usa il condizionale e dà per certo l'asse bellico Mosca-Pyongyang. La svolta, dice il presidente ucraino, obbliga Kiev a cercare adeguate contromisure. "In tali circostanze, le nostre relazioni con i partner devono svilupparsi ulteriormente. La prima linea ha bisogno di più supporto. Quando parliamo di dare all'Ucraina più armi a lungo raggio e rifornimenti più decisivi per le nostre forze, non si tratta solo di un elenco di equipaggiamento militare", afferma sollecitando non solo armi e munizioni.
"Si tratta di aumentare la pressione sull'aggressore, una pressione che sarà più forte di quella che la Russia può gestire. Si tratta di prevenire una guerra ancora più ampia", dice Zelensky invocando un impegno maggiore da parte della coalizione occidentale. Il presidente ucraino è reduce da un tour nelle capitali europee - Londra, Parigi, Roma, Berlino - e da una serie di incontri con i leader a cui ha illustrato il suo piano per la vittoria. Il presidente ucraino ha detto e ripetuto che la guerra può essere chiusa entro la fine del 2025. Intanto, però, la stampa internazionale inizia a delineare uno scenario - valutato anche a Kiev - con un possibile epilogo del conflitto caratterizzato dalla cessione di territori a Mosca, con formule e criteri al momento non definiti.
"La vera pace può essere raggiunta solo attraverso la forza, l'intera prossima settimana sarà dedicata a lavorare con i nostri partner per acquisire ulteriore forza e per la vera pace. Gli staff lavoreranno. Ci sarà anche lavoro con i leader. Contiamo molto su decisioni tempestive", dice.
Categoria: internazionale/esteri
23:26
Guardiola e Baggio, incontro tra fuoriclasse a Che tempo che fa - Video
(Adnkronos) - L'incontro con Roberto Baggio. Il ricordo del "maestro" Cruijff, ma anche Carletto Mazzone. Il passato a Barcellona e Brescia e il presente al Manchester City. Ma anche il futuro, o forse no, come commissario tecnico dell'Inghilterra. Pep Guardiola sbarca negli studi televisivi di Che tempo che fa, sul canale Nove. Ospite di Fabio Fazio, l'allenatore catalano ricorda la figura dell'asso olandese, suo allenatore con i blaugrana. "Non riesco a immaginare il mio percorso nel calcio senza Cruijff", "era un genio. Mi ha fatto innamorare del calcio", dice.
Altra tappa fondamentale del percorso di maturazione di Guardiola la parentesi con il Brescia, allenato da Mazzone. Un'avventura che ha avuto un prologo 'scioccante', visto che il primo giorno in tribuna Guardiola assistette alla famosa corsa di Mazzone sotto la curva degli ultras atalantini, con annessi insulti irripetibili. "Quello è il mio allenatore?", la prima reazione perplessa. "La prima volta mi ha detto: 'Ao, nun te volevo qui'. Poi siamo sempre stati molto legati", tanto da averlo voluto vicino anche nei successivi passaggi "importanti'' della sua carriera.
In quel Brescia giocava un certo Roberto Baggio. E la 'carrambata' è dietro l'angolo, perché in collegamento con Che tempo che fa appare proprio il Divin codino. "Quando parlo di lui -dice Guardiola- mi emoziono. L'ho conosciuto alla fine della sua carriera. Aveva un ginocchio che sembrava una lavatrice, poverino non si poteva muovere. Era il più forte. È una persona solare, una persona incredibile, ha conquistato l'ammirazione di tutti non solo per il fatto che fosse un bravo calciatore. Non penso che in Italia ci sia un posto che non lo ami".
Tra i due si sente affetto sincero. "Al Brescia -dice Baggio- eravamo un grandissimo gruppo dentro e fuori dal campo. Ho sempre seguito Pep, sono felicissimo dei suoi trionfi. E' tutto meritato. E' una bravissima persona, solare, positiva e disponibile verso tutti. Era gia' allenatore quando era giocatore. Lo seguo da sempre, da quando era al Barcellona, poi al Bayern e adesso al Manchester City sono felicissimo dei suoi trionfi ed è tutto meritato". C'è un aneddoto che coinvolge i due big e Mazzone. L'allenatore, timoroso dei cani, un giorno al centro tecnico si ritrova il labrador di Baggio che corre come ovunque: "De chi è sto cane?". "Mister, è di Roby...". "E famolo giocà, damoje n'biscottino", la geniale risposta di Mazzone, pronto a tutto per tutelare il suo fuoriclasse.
Per Guardiola, "Lionel Messi è il miglior calciatore di tutti i tempi. Forse manco di rispetto a Pelé e Diego Maradona, ma non riesco a immaginare nessuno come Messi, ho visto quel ragazzo allenarsi ogni giorno e giocare ogni tre giorni in modo incredibile. Quando lo vedi così da vicino, capisci di cosa si tratta veramente. È unico". Alla domanda di Fazio sul fatto che è l'unico allenatore ad aver vinto due volte il triplete, Guardiola ride un po' sfacciato: "Sono bravo". Sul futuro però non si sbottona: "Non e' detto che vada via (dal City), né che resti. Io ct dell'Inghilterra? Può essere tutto nella vita, ma non so ancora... Se sapessi cosa farò lo direi".
Categoria: sport
23:17
Trump, uomo armato vicino a comizio: arrestato
(Adnkronos) - Un uomo, che aveva armi nel suo Suv, è stato fermato nell'area del comizio di Donald Trump ieri a Coachella, in California. Nel veicolo sono stati trovati un fucile da caccia e una pistola carica oltre a munizioni. Vem Miller, 49 anni, di Las Vegas, è stato arrestato mentre passava a un posto di blocco su un Suv nero, nei pressi della zona del comizio. L'ufficio dello sceriffo comunica che "l'incidente non ha avuto ripercussioni sulla sicurezza dell'ex presidente Trump o dei partecipanti all'evento". Miller è stato rilasciato su cauzione da 5000 dollari.
Categoria: internazionale/esteri
23:03
Guardiola e il futuro: "Via dal City? Non ho deciso" - Video
(Adnkronos) - "Ho deciso di lasciare il Manchester City? Non è vero. Devo riflettere". Pep Guardiola, ospite di Che tempo che fa sul Nove, risponde così alla domanda di Fabio Fazio sul suo futuro. E sulle voci di un Guardiola sulla panchina della nazionale inglese, l'allenatore non si sbilancia: "Neanche questo è vero. Se avessi deciso lo direi. Neanche io lo so".
Categoria: sport
22:57
Israele, raid su Gaza: 5 bimbi uccisi mentre giocavano. Drone di Hezbollah fa 40 feriti a Binyamina
(Adnkronos) - Proseguono i combattimenti di Israele tra il Libano e la Striscia di Gaza e sale il numero anche delle vittime civili. Oggi cinque bambini sono rimasti uccisi in un raid israeliano nel nord della Striscia, rende noto l'agenzia palestinese Wafa. I bambini stavano giocando vicino a un caffé della zona di al-Shati quando sono stati colpiti dagli ordini sganciati da un drone, hanno denunciato fonti locali.
E sono saliti ad almeno 42.227 i palestinesi che hanno perso la vita in più di un anno di guerra mentre altri 94.464 sono rimasti uccisi, ha reso noto il ministero della salute di Gaza, nell'ultimo aggiornamento.
Ma la guerra colpisce anche civili israeliani. Almeno 40 sono i feriti del raid con un drone che ha colpito l'area di Binyamina, nella parte centrale di Israele, condotto da Hezbollah, ha riferito Channel 12, mentre il servizio di soccorso Magen David Adom ha precisato che quattro dei feriti sono in condizioni critiche e cinque in condizioni gravi.
Dalla mezzanotte di domenica Hezbollah ha lanciato almeno 100 razzi contro Israele, denunciano le Idf. Una trentina hanno preso come obiettivo la città di Karmiel, nel nord del Paese.
Quattro paramedici della Croce rossa sono rimasti feriti in un doppio raid israeliano contro una casa a Srebbine, nel sud del Libano. Lo ha reso noto l'organizzazione, ricordando di aver mandato i soccorritori dopo un primo raid coordinandosi con l'Unifil. "Mentre il team stava cercando le vittime da recuperare, la casa è stata colpita una seconda volta". I quattro paramedici sono "in buone condizioni", fa sapere la Croce rossa, ricordando che "i volontari devono essere protetti tutto il tempo mentre cercano di salvare vite".
Hezbollah sostiene di essersi scontrato per due volte con le truppe israeliane nei pressi del villaggio di Ramiya, al confine tra il sud del Libano e Israele. Secondo il gruppo, gli scontri sarebbero durati un'ora. Nessuna conferma è arrivata dalle Idf.
L'esercito israeliano ha riferito dal canto suo di 5 razzi lanciati dal Libano contro Haifa. L'allarme è suonato nella città del nord e in altre comunità vicine. Secondo le Idf, tutti e cinque i razzi sono stati intercettati dalle difese aeree e non si registrano feriti.
Israele ha distrutto due moschee in Libano. L’esercito israeliano ha distrutto una moschera a Dhaira, a 200 metri dalla 'linea blu' che separa il Libano da Israele, con una incursione originata da Jardah, in Israele, scrive il quotidiano L'Orient-Le Jour. Poco prima era stata rasa al suolo in un raid aereo la moschea di Kfar Tebnit, a ovest di Natbaiye: sono 5 le persone sono morte in questo attacco della scorsa notte.
Categoria: internazionale/esteri
22:37
Tumori, oncologia integrativa, studi: "Omeopatia migliora controllo degli effetti collaterali"
(Adnkronos) - “Sono numerose le ricerche scientifiche che hanno valutato il ruolo dell'omeopatia” come aiuto “nella cura del paziente oncologico”. Lo ha detto Marco Lauro, responsabile del Servizio scientifico di Boiron Italia, oggi a Milano, nel corso dell’incontro ‘Oncologia integrativa: il ruolo dell’omeopatia’, ricordando degli studi come quello di “un’équipe di medici di Strasburgo. Si tratta di uno studio di osservazione multicentrico che ha valutato l'effetto del medicinale omeopatico per quanto riguarda la riduzione di effetti secondari collaterali dovuti al trattamento oncologico - continua - che ha anche registrato una soddisfazione del paziente che riceveva la terapia omeopatica in supporto alla cura oncologica. Lo studio ha evidenziato una diminuzione del 50-70% degli effetti collaterali invalidanti come inappetenza, nausea, stanchezza cronica nel gruppo che ha utilizzato l'omeopatia in associazione ai trattamenti convenzionali per combattere il cancro”.
Un'altra evidenza scientifica “importante da segnalare - aggiunge Lauro - è quella che ha coinvolto 98mila pazienti donne con carcinoma mammario non metastatico che dovevano sottoporsi al trattamento di mastectomia. Si tratta di uno studio retrospettivo che, grazie al Sistema sanitario nazionale francese, ha potuto raccogliere i dati dei cartelle cliniche di queste donne. Dai risultati è emerso che, laddove queste hanno assunto la terapia omeopatica, in aggiunta al trattamento convenzionale, c'è stata una importante diminuzione dei farmaci che solitamente utilizzavano per combattere gli effetti collaterali della terapia oncologica, per far fronte a questi effetti collaterali: quasi il 20% di corticosteroidi in meno e quasi il 30% in meno di farmaci antiemetici e antidolorifici. Questi aspetti sono importanti - conclude - perché concorrono a migliorare la qualità di vita del paziente, riducendo gli effetti collaterali e aumentando anche l'aderenza a tutti i protocolli convenzionali terapeutici per combattere il cancro”.
Categoria: salute
22:35
Tumori, oncologia integrativa, la farmacista: "Omeopatia per gestire disturbi delle cure"
(Adnkronos) - In farmacia i pazienti in terapia per il cancro “chiedono aiuto” per disturbi “di cui non riescono a chiedere” consiglio “al medico o all'oncologo dell'ospedale perché storditi da mille informazioni. Ci chiedono come gestire dei piccoli grandi effetti collaterali che le terapie possono dare, come ad esempio la nausea, vomito, ulcere alla bocca, ulcere alla pelle, la gestione anche semplicemente dell'igiene quotidiana”. Così Sara Zucca, farmacista esperta in omeopatia, intervenendo oggi a Milano a un evento sull’oncologia integrativa, ricorda che “l'omeopatia ci ha sempre dato grandi riscontri perché dà la serenità di non interferire con la terapia e di non avere effetti collaterali. I pazienti riescono così a sentirsi meglio, stare meglio, essere anche più pronti a recepire e accogliere le terapie oncologiche”.
L'omeopatia “è sicuramente utile al paziente oncologico - aggiunge Zucca - nel supportarlo negli effetti collaterali delle terapie sia chemioterapici che radioterapie che nel post interventi chirurgici. Non cura il cancro, ma è di grandissima rilevanza per far sì che il paziente riesca a sopportare meglio le terapie che sta facendo ad aderire quindi meglio la terapia ed avere quindi un effetto anche migliore dalla terapia stessa”.
Categoria: salute
22:33
Tumori, Regione Toscana, l’esperto: "Modello di medicina complementare replicabile"
(Adnkronos) - Il modello di medicina complementare di Regione Toscana nella gestione integrata delle cure del paziente oncologico “è replicabile perché i trattamenti utilizzati, soprattutto nell'ambito dell'omeopatia, ma anche nel caso dell'agopuntura, sono a basso costo, sicuramente privi di effetti avversi e quindi integrabili senza creare possibili interferenze farmacologiche. Anche per questo sono ben accolti dai colleghi oncologi. Non avendo effetti avversi, inoltre, si inseriscono molto bene nelle terapie, senza pesare sul sistema di depurazione che l'organismo ha a livello epatico e anche renale. C’è quindi un doppio vantaggio: effetti certi e sicurezza dei trattamenti”. Così Elio Rossi, medico omeopata e responsabile del Centro Regionale per la Medicina Integrata Regione Toscana, all’Adnkronos Salute, oggi a Milano, in occasione dell’incontro ‘Oncologia integrativa: il ruolo dell’omeopatia’, spiega che “oggi il centro eroga circa 11-12 mila prestazioni annue a un totale di 2.300 pazienti oncologici che vengono soprattutto per il tumore al seno, ma anche per gli altri cosiddetti big killer che sono il tumore al retto, tumore al colon e al polmone”.
La Regione Toscana “da ormai più di 10 anni - aggiunge Rossi - prevede l’erogazione di prestazioni di medicina complementare, inclusa l'omeopatia. Queste terapie, presenti in 19 ospedali, sono di supporto, non vanno a inficiare il lavoro degli oncologi, ma vanno a supportare il loro lavoro nel ridurre gli effetti avversi e migliorare la qualità di vita dei pazienti, cosa che aiuta i pazienti a mantenere i tempi della terapia, utilizzare le dosi prescritte e di non ridurle a causa degli effetti avversi. Abbiamo cominciato collaborando 10 anni fa - rimarca l’esperto - con 'Istituto toscano tumori, oggi Ispro, e i benefici sono evidenti con un grado di soddisfazione importante dimostrato anche dal fatto che, nel corso del pandemia, non sono mai calati i pazienti nei nostri ambulatori, nonostante le grandi difficoltà di accesso agli ospedali, perché i benefici ottenuti hanno motivato i pazienti anche a superare tutte queste difficoltà”.
Categoria: salute
22:31
Tumori: medicina omeopatica a supporto di terapie oncologiche convenzionali
(Adnkronos) - L'omeopatia non cura il cancro, ma può essere utile, insieme ad altri trattamenti, nella riduzione di una serie di disturbi dovuti al trattamento oncologico e favorire così l’efficacia delle cure convenzionali. Lo sostengono gli esperti riuniti oggi a Milano all’evento ‘Oncologia integrativa: il ruolo dell’omeopatia’. Riconosciuta dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come sistema di cura che si avvale di medicinali omeopatici consigliati da professionisti della salute, la cura omeopatica è infatti in grado di rispondere a un’esigenza medica che riguarda, nel caso delle cure per il cancro, sintomi quali la nausea persistente, la stanchezza, ma anche l’ansia. “Una presa in carico globale e integrativa, che associa trattamenti convenzionali e medicine complementari, mette il paziente oncologico al centro contribuendo a migliorarne la qualità di vita e la compliance ai trattamenti”, afferma Silvia Nencioni, presidente e AD di Boiron Italia Recenti studi francesi evidenziano come il ricorso all’omeopatia, in questi pazienti comporti una diminuzione del 50-70% degli effetti collaterali invalidanti e una riduzione fino al 30% dei farmaci convenzionali usati solitamente per gestire questi disturbi.
Nel contesto oncologico, quindi, la medicina integrata, offerta in Toscana anche dal Servizio sanitario nazionale, si pone come evoluzione del modello della medicina perché unisce, in un approccio coordinato, quella convenzionale alla complementare, accompagnando i pazienti per migliorarne la qualità di vita, senza interferire nelle cure convenzionali e favorendo la continuità delle terapie. “Oltre ad essere efficace” nel risolvere “i disturbi provocati dalle terapie anti cancro - spiega Elio Rossi, medico omeopata e responsabile del Centro Regionale per la Medicina integrata Regione Toscana - non avendo effetti avversi e non pesando sul sistema di depurazione che l'organismo ha a livello epatico e anche renale, l’omeopatia, in questi pazienti, offre un doppio vantaggio: effetti certi in sicurezza”.
In farmacia, i pazienti che stanno facendo un percorso oncologico chiedono consiglio su “come gestire dei piccoli grandi effetti collaterali che le terapie - sottolinea Sara Zucca, farmacista esperta in omeopatia - come ad esempio la nausea, vomito, ulcere alla bocca, alla pelle. In tutto questo l'omeopatia ci ha sempre dato grandi riscontri perché dà la serenità di non interferire con la terapia e di non avere effetti collaterali”. Questi aspetti “sono importanti - conclude Marco Lauro, responsabile del Servizio scientifico di Boiron Italia
- perché concorrono a migliorare la qualità di vita del paziente, riducendo gli effetti collaterali e aumentando anche l'aderenza a tutti i protocolli convenzionali terapeutici per combattere il cancro”.
Categoria: salute
21:34
Guardiola a Che tempo che fa: "Ho imparato l'italiano con De Gregori"
(Adnkronos) - "Parlo bene l'italiano? Merito di Francesco De Gregori". Pep Guardiola si accomoda nello studio di Che tempo che fa e risponde alle domande di Fabio Fazio. Il manager catalano del Manchester City - un passato in Serie A da giocatore di Roma e Brescia - stupisce il conduttore per la sua proprietà di linguaggio.
"Merito delle canzoni di Francesco De Gregori: La donna cannone, La storia siamo noi... che è la mia preferita. Quando giocavo a Brescia, nel tragitto da casa al centro sportivo sentivo le canzoni in auto e così ho imparato l'italiano. Quando non capivo qualche parola, chiamavo un mio amico e me le facevo spiegare", dice l'allenatore catalano, capace in carriera di realizzare per due volte il triplete. "Sono bravo - sorride- ... Ho sempre allenato grandissimi club, è importante trovare le persone giuste al momento giusto".
In collegamento, c'è Roberto Baggio, con cui Guardiola ha condiviso l'avventura a Brescia. "Quando l'ho conosciuto, aveva un ginocchio come una lavatrice. Ed era il più forte", dice il tecnico catalano. "Era il più forte, posso immaginare cosa fosse quando era al vertice dalla carriera. Ha conquistato l'ammirazione di tutti, non solo perché era un giocatore speciale. In Italia non c'è un posto in cui non sia amato. Lui era diverso", dice. Baggio, collegato da casa, ricambia: "Pep mi ha fatto emozionare con quello che ha detto. Lo seguo dall'inizio della sua carriera di allenatore, tutti i suoi trionfi sono meritati".
Categoria: sport
21:22
Ucraina, 3 combattenti italiani feriti in guerra con la Russia
(Adnkronos) - Tre combattenti italiani sono stati al fronte in Ucraina nella guerra contro la Russia. In un servizio di Stefania Battistini andato in onda stasera al Tg1, parlano alcuni degli italiani che combattono al fianco delle truppe di Kiev contro l'esercito di Mosca.
E' proprio uno dei feriti, Yuri Previtali, a raccontare l'episodio di cui sono rimasti vittima ieri: "Siamo stati attaccati ieri mattina alle 5 quando è iniziato un bombardamento con munizioni a grappolo, un drone è esploso e un frammento mi ha colpito sotto la spalla". Poi un altro combattente, che resta anonimo, dice: "Siamo stati attaccati, ci hanno trovati da soli in tre. I russi ci hanno circondati e ci hanno detto di arrenderci. Il nostro comandante è andato fuori e gli hanno sparato".
"Gli italiani feriti sono volontari come me venuti dall'Italia. Sono due anni che sono in Ucraina", aggiunge Previtali sottolineando che "manca il sostegno occidentale, senza questi aiuti ci ammazzano. In questa guerra c'è un invaso e un invasore. Dobbiamo combattere oggi per non dover combattere domani".
Il fulcro della guerra rimane il fronte nel Donetsk, dove le forze di Mosca continuano a spingere in un'offensiva senza soluzione di continuità. I reparti ucraini, secondo fonti militari russe citate dalla Tass, hanno iniziato a "ritirarsi parzialmente dalla città di Toretsk" (Dzerzhinsk in russo) nella regione di Donetsk.
Intanto, si chiude una giornata cominciata con l'ennesima pioggia di droni russi contro obiettivi ucraini: ne sono stati lanciati 68 droni, 31 dei quali sono stati intercettati. Gli altri si sono "perduti", probabilmente per i sistemi di disturbo elettronico, rende noto Kiev. Sono stati anche lanciati due missili balistici Iskander-Ma e due missili Kh-59, contro obiettivi nelle regioni ucraine di Chernihiv e Sumy.
Categoria: internazionale/esteri
20:18
Libano, i tunnel di Hezbollah a pochi metri dalla base Unifil - Video
(Adnkronos) - Una botola di ingresso a uno dei tunnel che portano alla rete sotterranea scavata da Hezbollah in Libano si trova a pochi metri dalla base della missione Onu. A mostrarla in video sono i militari israeliani che da giorni assediano l'area presidiata dai 'caschi blu'.
Categoria: internazionale/esteri
18:24
Milano, scavo cede: muore sepolto dalla terra a Cinisello Balsamo
(Adnkronos) - E' morto sepolto, risucchiato sotto due metri e mezzo di terra a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano a causa di uno smottamento. La vittima, un 61enne, stava lavorando nei pressi della propria abitazione, cercando di bloccare una infiltrazione nel garage sottostante attraverso uno scavo quando improvvisamente il terreno ha ceduto.
Immediato l'intervento dei vigili del fuoco intervenuti con diverse squadre nel tentativo di salvargli la vita. Ma le squadre hanno impiegato quasi due ore per raggiungere l'uomo ormai senza vita e recuperare il corpo.
Categoria: cronaca
18:12
Chepngetich vince maratona di Chicago con record del mondo
(Adnkronos) - Ruth Chepngetich ha vinto la maratona di Chicago e stabilito il nuovo record mondiale sulla distanza. L'atleta keniana ha trionfato in 2h09'57'' conquistando il terzo successo consecutivo e Chicago e abbassando di quasi 2 minuti il primo di 2h11'53'' stabilito lo scorso anno dall'etiope Tigist Assefa a Berlin nel 2023. Chepngetich diventa la prima donna a correre una maratona sotto il limite di 2h10'.
La prova maschile a Chicago è stata vinta dal keniano John Korir, che si è imposto in 2h02'43'' precedendo l'etiope Huseydin Mohamed Esa e il connazionale Amos Kipruto.
Categoria: sport
17:27
Elon Musk e il nuovo successo 'spaziale': il recupero del razzo è da applausi - Video
(Adnkronos) - Elon Musk mette a segno un altro successo 'spaziale' con lo spettacolare recupero del booster del razzo 'Super Heavy' di Starship, la più grande navicella della storia costruita da Space X. Il vettore durante la sua discesa sulla Terra è stato infatti catturato dalle braccia meccaniche della torre, progettata appositamente dalla società di Musk e ribattezzata da Elon 'Mechazilla', che ha permesso al booster di tornare alla base perfettamente integro e potenzialmente riutilizzabile.
"Mechazilla ha preso il booster Super Heavy!", ha scritto Space X sul social di Musk condividendo il video dell'atterraggio salutato dagli applausi dei tecnici.
Quella del recupero del booster è una frontiera importantissima per la società che permetterebbe un enorme risparmio sia in termini di costi sia di impatto ambientale. "Un grande passo avanti verso la vita multiplanetaria", ha scritto Musk, che ha fissato l'obiettivo di raggiungere Marte nei prossimi anni per iniziare la 'colonizzazione' del pianeta rosso.
Categoria: internazionale/esteri
15:29
Meloni sente Netanyahu: "Inaccettabile attacco a Unifil". La replica: "Cercheremo di evitare vittime"
(Adnkronos) - Giorgia Meloni chiama Benjamin Netanyahu per ribadire "l'inaccettabilità" degli attacchi di Israele contro i caschi blu in Libano.
La presidente del Consiglio - riferisce Palazzo Chigi in una nota - ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano in cui "ha ribadito l'inaccettabilità che Unifil sia stata attaccata dalle forze armate israeliane, ricordando come la missione agisca su mandato del Consiglio di Sicurezza per contribuire alla stabilità regionale". La premier ha inoltre sottolineato "l'assoluta necessità che la sicurezza del personale di Unifil sia sempre garantita".
Meloni, riferisce la Presidenza del Consiglio, "ha rinnovato l'impegno dell'Italia" in questo senso, "dicendosi convinta che attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701 si possa contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e garantire il ritorno a casa di tutti gli sfollati".
"Israele farà tutto il possibile per impedire che l'Unifil subisca vittime e farà tutto il necessario per vincere la guerra. Purtroppo diversi leader europei stanno esercitando pressioni nella direzione sbagliata", ha detto il premier israeliano a Meloni.
Dopo "le atrocità del 7 ottobre, Israele non permetterà mai più a un'organizzazione terroristica genocida di avvicinarsi ai nostri confini. Né a Gaza né in Libano", ha sottolineato il primo ministro.
Netanyahu ha quindi informato Meloni dei "numerosi appelli al segretario generale delle Nazioni Unite: è arrivato il momento che le forze dell'Unifil si ritirino dalle roccaforti di Hezbollah e dalle zone dei combattimenti", ricordando che le Idf "lo hanno chiesto ripetutamente e si sono scontrate con ripetuti rifiuti", cosa che ha permesso "ai terroristi di Hezbollah di usare l'Unifil come copertura e scudo umano". "Il rifiuto di evacuare temporaneamente l'Unifil - ha ribadito Netanyahu - li ha trasformati in ostaggi di Hezbollah, mettendo a rischio sia i soldati dell'Unifil che quelli delle Idf".
"Netanyahu con una richiesta intollerabile e inaccettabile chiede all’Onu di ritirare le sue truppe dal Libano. E’ una richiesta - afferma il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli - da pirati che evidenzia come Israele non riconosca il diritto internazionale, essendo la prima a violarlo".
"Torno a chiedere al governo Meloni - aggiunge Bonelli - di intervenire subito e di dare un segnale forte ritirando l'ambasciatore italiano in Israele e proponendo al consiglio europeo le sanzioni contro Israele, un governo che viola il diritto umanitario ed è responsabile di crimini di guerra".
Categoria: politica
15:19
Sinner, il trionfo a Shanghai e il caso doping: "Provo a non pensarci"
(Adnkronos) - "La gente pensa che non ci siano problemi se si vince. Ma non è vero". Jannik Sinner si gode il trionfo nel Masters 1000 di Shanghai ma non può fare a meno di pensare anche al caso doping che lo coinvolge. L'azzurro, numero 1 del tennis mondiale, rischia una squalifica di 1-2 per la positività al clostebol, lo steroide anabolizzante rinvenuto nei suoi campioni a marzo. La Wada, l'agenzia mondiale antidoping, ha presentato ricorso al Tas (Tribunale arbitrale dello sport) dopo l'assoluzione disposta da un tribunale indipendente.
"Non è piacevole trovarsi in questa situazione, vorrei non trovarmi in questa posizione fuori dal campo. Vorrei giocare con la testa più libera e provare a divertirmi un po' di più. Però, bisogna accettare tutto questo. Sento di essere forte quando scendo in campo, provo a non pensare" al caso doping "e cerco di rimanere concentrato su tutto quello che faccio. Do il 100% in ogni singolo match o allenamento, quando mi sveglio cerco di essere concentrato su ogni piccola cosa che faccio", dice l'azzurro.
"Ovviamente ci sono momento in cui penso" alla vicenda clostebol, "non è piacevole e non è certamente la parte migliore. Sicuramente si vive il successo in modo diverso, penso di aver imparato che il successo non mi cambierà mai come persona o come giocatore. Nel prossimo torneo potrei andare di nuovo fino in fondo o perdere al primo turno, ma questo non mi cambierà come persona", afferma ancora.
"Sono molto contento di tutte le persone che ho intorno, Mi conoscono molto, molto bene, e sanno come sono, so di chi posso fidarmi e questa per me è la cosa più importante. Tutto ciò che posso ottenere in campo è solo un extra, è per questo che lavoro", dice ancora Sinner.
"Quest'anno è stato molto, molto duro per me a causa di altre circostanze. A volte ho perso un po' il sorriso perché ho avuto alcuni problemi fuori dal campo e a volte queste situazioni sono ancora nella mia mente. Cerco solo di rimanere molto calmo e di non creare problemi se sbaglio un colpo o qualcosa non va per il verso giusto. Cerco di controllare ciò che posso controllare. Per il resto, bisogna mantenere la calma", conclude.
Categoria: sport
15:15
America's Cup, New Zealand-Ineos Britannia 3-0
(Adnkronos) - Team New Zealand vince anche la terza regata dell'America's Cup oggi e conduce 3-0 contro Ineos Britannia nella sfida che vale il trofeo. Il programma di domenica 13 ottobre si chiude senza la quarta regata, rinviata.
Altra lezione severa di match race da parte dei defender e terzo ko consecutivo dello sfidante. La barca neozelandese è in controllo fin dal prepartenza e con una progressione costante lascia gli inglesi indietro di ben 52". Emirates New Zealand vola a punteggio pieno nella sfida che verrà vinta da chi per primo arriva a 7 successi . Appare ormai evidente che il defender ha una velocità maggiore, una portanza e una prua migliori.
Il match si apre con un incrocio quasi con collisione nel prepartenza, penalità per Britannia. New Zealand non solo parte benissimo ma accumula anche il bonus per la penalità ai rivali. New Zealand gestisce ogni lato senza problemi, aumentando progressivamente il vantaggio fino a tagliare il traguardo con 52'' secondi di margine.
Categoria: sport
13:32
Roma, rissa a Ostiense: tre ragazzi accoltellati, sono gravi
(Adnkronos) - Tre ragazzi sono stati accoltellati durante una rissa intorno alle 4 della scorsa notte a via Ostiense, a Roma. La polizia arrivata sul posto ha trovato a terra con ferite di arma da taglia due diciottenni e un ventenne, tutti italiani. Le vittime sono state trasportate in codice rosso in tre ospedali diversi della capitale ma nessuno sarebbe in pericolo di vita.
Secondo una prima ricostruzione, i tre sarebbero stati aggrediti da una quindicina di ragazzi che poi si sono dati alla fuga. Sono in corso indagini della polizia per risalire agli aggressori e ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
Categoria: cronaca
12:18
Sinner trionfa a Shanghai, Djokovic battuto in finale
(Adnkronos) - Jannik Sinner batte Novak Djokovic in finale e vince l'Atp Masters 1000 di Shanghai. L'azzurro, numero 1 del mondo, oggi si impone per 7-6 (7-4), 6-3 in 1h37' conquistando il settimo titolo dell'anno e il 17esimo della carriera. Il 23enne altoatesino, al primo successo a Shanghai, si aggiudica la quarta sfida in 8 confronti diretti con il 37enne serbo, che deve ancora vincere un torneo nel 2024 e manca l'appuntamento con il 100esimo titolo della sua straordinaria carriera.
Sinner continua ad aggiornare il suo curriculum da record: terzo titolo Masters 1000 dell'anno, secondo consecutivo dopo quello vinto a Cincinnati ad agosto: impresa mai riuscita a un giocatore così giovane.
Il primo set scivola via all'insegna del dominio del servizio. Chi si presenta alla battuta non concede più di 2 punti all'avversario: nessuna traccia di palle break, nessun vero momento critico. Al massimo, si deve rimediare allo 0-30 iniziale come capita a Sinner nel corso del decimo game. L'epilogo al tie-break è inevitabile e nel momento chiave l'azzurro cambia decisamente marcia. Il numero 1 del mondo scappa sul 4-0, resiste al ritorno del serbo (5-3, 6-4) e chiude con lo score di 7-4 prendendosi il primo parziale in 56' grazie anche a 6 ace.
Il copione comincia a cambiare in avvio di secondo set. Djokovic è costretto ai vantaggi nel suo primo game di servizio e poi, sotto 1-2, concede le prime 2 palle break dell'incontro. Il serbo annulla la prima con un ace ma si arrende sulla seconda: Sinner strappa e allunga 3-1. Djokovic cerca di rimanere agganciato al match ma l'azzurro è sostanzialmente ingiocabile sul proprio servizio (5-2). Il numero 1 del mondo chiude 6-3: trionfa a Shanghai e prosegue nella sua stagione strepitosa.
"Novak non ha debolezze, devi solo riuscire a sfruttare le pochissime occasioni che può darti nel corso della partita. E in altre fasi della partita devi solo cercare di crederci. Djokovic è una leggenda del nostro sport, solo felice di questa vittoria", ha detto Sinner dopo il trionfo. "E' stata una finale dura, battere Novak è una delle più grandi sfide che abbiamo nel nostro sport. Sono molto felice di come ho gestito la situazione".
"Jannik Sinner mi ricorda me. Il suo servizio è tremendamente migliorato, è diventato un'arma importante. E' aggressivo da fondo appena ha una palla più corta da attaccare, prende l'iniziativa. E' molto solido sia con il diritto sia con il rovescio, non commette molti errori e cerca di togliere tempo all'avversario", dice Djokovic dopo la sconfitta contro l'azzurro a Shanghai.
"E' quello che ho fatto per tanti anni, giocare un tennis ad alto ritmo, cercando di togliere tempo, di soffocare in un certo senso gli avversari. E' questo che vuoi, far sentire i tuoi avversari sempre sotto pressione per i tuoi colpi, la tua velocità, la tua presenza in campo. E lui lo fa, quest'anno è stato impressionante, davvero continuo".
Se Djokovic avesse vinto a Shanghai contro Sinner avrebbe conquistato il titolo numero 100 in carriera: non è andata così e "continuerò a provarci perché succeda in futuro ma non è una questione di vita o di morte, penso di aver raggiunto tutti i miei più grandi obiettivi in carriera", ha detto in conferenza stampa a Shanghai. La sua stagione "dal punto di vista dei risultati è stata una delle peggiori ma - ha affermato - sarebbe arrivato prima o poi il momento in cui non avrei vinto Slam e mantenuto il mio livello più alto dopo tanti anni. E va bene. Sono felice di aver vinto l'oro olimpico, che era l'obiettivo per quest'anno. Mi sarebbe piaciuto vincere uno Slam o un altro grande torneo ma è andata come è andata. E' una stagione che devi accettare. Sono più che felice di quello che ho ottenuto in carriera perciò vediamo quali saranno le prossime sfide".
Categoria: sport
11:39
"Cristoforo Colombo non era italiano", il verdetto della tv spagnola
(Adnkronos) - Cristoforo Colombo non era di Genova. Il navigatore che approdò nel Nuovo Mondo nel 1492 era spagnolo e ebreo sefardita. E' la conclusione a cui approda il documentario 'Colombo Dna: la sua vera origine' trasmesso dalla tv spagnola Rtve nella serata del 12 ottobre, nell'anniversario dell'impresa dell'esploratore, e basato su una ricerca dell'Università di Granada, iniziata più di 20 anni. La nascita di Colombo sarebbe da collocare nell'arco del Mediterraneo spagnolo o nelle Isole Baleari, territori che appartenevano alla Corona d'Aragona.
Un team di ricercatori guidato dall'esperto forense Miguel Lorente ha analizzato le reliquie di Colombo conservate nella Cattedrale di Siviglia e ha confrontato il dna con quello di parenti e discendenti. Le origini di Colombo sono state al centro di contenziosi che hanno coinvolto diversi paesi. Molti storici hanno messo in discussione la tesi iniziale secondo cui Colombo sarebbe stato originario di Genova. Nel corso degli anni, le teorie sono aumentate: Colombo è diventato un ebreo spagnolo, un greco, un basco o un portoghese.
Lorente ha proposto la sua versione. "Oggi è stato possibile verificare tutto con nuove tecnologie. Le reliquie di Siviglia appartengono a Cristoforo Colombo, è stato confermato definitivamente", ha detto lo studioso, aggiungendo che il 'verdetto' sulla nazionalità, seppur complicato dalla quantità di dati da valutare, "è quasi assolutamente affidabile".
A Colombo sono state attribuite ben 25 nazionalità diverse, ma solo otto hanno "convinto" gli scienziati per la loro "coerenza storica". Infine, tra le otto teorie, gli studi dell'Università di Granada suggeriscono che l'origine più certa di Colombo sarebbe quella ebraica, da una famiglia stabilitasi nell'arco mediterraneo spagnolo. "Abbiamo un Dna di Cristoforo Colombo molto parziale, ma sufficiente; abbiamo il Dna di Hernando Colombo, suo figlio, e sia nel cromosoma Y (maschile) che nel mitocondriale (trasmesso dalla madre) di Hernando ci sono tratti compatibili con un'origine ebraica", ha spiegato Lorente.
Colombo è morto all'età di 55 anni a Valladolid, nella Spagna nordoccidentale. Avrebbe voluto essere sepolto nell'isola di Hispaniola, che oggi fa parte della Repubblica Dominicana e di Haiti. I resti dell'esploratore sono stati portati a Hispaniola nel 1542, quindi trasferiti a Cuba nel 1795 e infine riportati in Spagna, a Siviglia, nel 1898. Secondo la ricostruzione dei ricercatori, nel 1877 un feretro è stato rinvenuto dietro l'altare della cattedrale di Santo Domingo, capitale della Repubblica Dominicana: secondo il paese, si tratterebbe di resti di Colombo. Lorente non considera l'ipotesi infondata, i resti del navigatore potrebbero essere divisi tra due continenti e entrambi i reperti - tra Siviglia e Santo Domingo - sarebbero autentici ma incompleti.
La teoria dell'origine ebraica di Colombo è l'ultima a essere svelata. Francesc Albardaner i Llorens, ex presidente del Centro di studi colombiani di Barcellona, ha sempre sostenuto che Colombo fosse un "ebreo purosangue". Secondo lo studioso, i suoi scritti "trasudano ebraismo". "Il Dna indica che è molto probabile che la sua origine sia nell'arco mediterraneo spagnolo o nelle Isole Baleari, che all'epoca appartenevano alla Corona d'Aragona. Il documentario dà una maggiore probabilità che sia nato a Valencia", ha affermato Albardaner.
In relazione alla sua origine genovese, sebbene sia stata la teoria più diffusa e accettata, è stata quella che i ricercatori dell'Università di Genova hanno respinto "con veemenza". Il motivo principale è che Colombo non scrisse mai in italiano. "Non c'è una sola lettera in cui il navigatore abbia introdotto anche una sola parola o costruzione italiana. Scrisse sempre in spagnolo, anche nelle sue lettere alla banca di Genova", ricorda Rtve in un comunicato stampa dopo la trasmissione del documentario.
Lo studio, a cui hanno collaborato esperti di storia, genetica e genealogia, colloca il profilo genetico di Colombo nel Mediterraneo occidentale, in particolare nella "Sepharad", il termine ebraico che indica la penisola iberica. Secondo i dati forniti dal regista del documentario, Regis Francisco, nel Medioevo in Spagna vivevano circa 200.000 ebrei, mentre si stima che solo 10.000-15.000 vivessero nella penisola italica. Dove la popolazione ebraica era molto più numerosa era la Sicilia, dove vivevano circa 40.000 ebrei, ma che, all'epoca di Colombo, apparteneva alla Corona d'Aragona. Furono espulsi da entrambi i luoghi nel XII secolo e dalla Spagna nel 1492.
"L'intera teoria secondo cui Colombo era un genovese entra in crisi se si accetta che Colombo è ebreo", ha detto Albardaner. E perché? Come spiega Albardaner, Genova aveva espulso gli ebrei nel XII secolo: "Non c'erano persone, né comunità, né sinagoga, niente di niente. Gli ebrei potevano rimanere a Genova solo per tre giorni per fare affari e poi dovevano andarsene". Anche se il luogo esatto della sua nascita non è stato determinato, la tesi più probabile di Lorente è che Colombo fosse originario della penisola di Levante. "Se non c'erano ebrei a Genova nel XV secolo, le probabilità che fosse lì sono minime", afferma."Né c'era una grande presenza ebraica nel resto della penisola italica, il che renderebbe la cosa molto tenue. Non ci sono teorie solide o indicazioni chiare che Cristoforo Colombo potesse essere francese. Anche la Sicilia sarebbe strana, altrimenti Cristoforo Colombo avrebbe scritto con qualche tratto italiano o siciliano".
Categoria: internazionale/esteri
10:52
Tajani: "Abbiamo scoperto 5 Hezbollah con passaporto italiano"
(Adnkronos) - "Abbiamo addirittura scoperto cinque hezbollah che erano riusciti ad avere il passaporto italiano. Ora stiamo revocando la cittadinanza perché essere italiani è una cosa seria”. A farlo sapere è il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della Conferenza nazionale degli Enti locali di Forza Italia, in corso a Perugia.
“La nostra proposta su Ius Italiae è una proposta legata a un principio: la serietà e la reale volontà di essere cittadino italiano”, ha sottolineato Tajani aggiungendo: "Ma tante persone non vogliono essere italiane".
Quanto a un attacco come l’11 settembre da parte di Hamas, il ministro ha detto: "Della pericolosità di Hamas siamo tutti ben consci, quindi non va mai sottovalutato il pericolo di questa organizzazione terroristica, che è la responsabile di tutto ciò che sta accadendo in Medio Oriente, perché se non ci fosse stato il 7 ottobre forse avremmo una situazione ben differente".
"Hamas voleva questa reazione di Israele perché voleva impedire l’accordo tra Israele e l’Arabia Saudita. Questa è la ragione politica che ha portato Hamas a compiere la strage del 7 ottobre, provocando una reazione di Israele che è andata al di là di quello che era giusto, però non possiamo mai dimenticare la grande responsabilità di Hamas. Se è vero quello che dice il Washington Post vuol dire che bisogna essere fermi anche in Palestina contro questa organizzazione terroristica", ha affermato Tajani per il quale "il futuro della Palestina non può essere nelle mani di Hamas, deve essere nelle mani dell’Autorità nazionale palestinese, che ha dimostrato di avere una differente cura degli interessi del proprio popolo. Il futuro stato di Palestina, per il quale stiamo lavorando, dovrà essere uno Stato affidato alle cure dell’Anp, che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele”.
“Ce la stiamo mettendo tutta con un’azione diplomatica intensa, in costante contatto con le nostre ambasciate, soprattutto quelle a Tel Aviv, a Teheran, a Beirut, il consolato a Gerusalemme. Conto di andare in quei territori appena sarà possibile farlo”, ha concluso Tajani.
Categoria: politica
10:16
Sammy Basso, vescovo Vicenza: "Non escludo beatificazione"
(Adnkronos) - ''In questi giorni è emerso il profilo spirituale di Sammy, che ha espresso una santità nella vita ordinaria assieme a una profondità interiore straordinaria. Non escludo la possibilità di aprire per lui, tra 5 anni, come prevede l’attuale procedura canonica, la causa di beatificazione''. Lo ha detto, secondo quanto riporta l'Avvenire, il vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto ricordando Sammy Basso, il 28enne malato di progeria morto una settimana fa.
Categoria: cronaca
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