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20:36
Como-Milan 1-2, Conceicao torna a vincere con Theo Hernandez e Leao
(Adnkronos) - Il Milan torna a vincere in Serie A. I rossoneri battonoin rimonta il Como, nel recupero della 19esima giornata, per 2-1 al Sinigaglia grazie ai gol di Theo Hernandez e Leao, che ribaltano il vantaggio iniziale di Diao. La squadra di Conceicao rilancia così le proprie ambizioni Champions volando a quota 31 punti in classifica, a -5 dalla Lazio quarta e una partita da recuperare contro il Bologna. Il Como rimane invece fermo a 19 punti.
Il Milan prende subito in mano il pallino del gioco, mentre il Como aspetta compatto provando a giocare palla a terra. I padroni di casa alzano il ritmo e collezionano occaasioni: Kempf non inquadra la porta di testa, il tiro da fuori di Strefezza è bloccato da Maignan e Theo Hernandez è fondamentale ad anticipare il tap-in di Diao. La risposta del Milan è affidata a Leao, che strappa e serve Reijnders in profondità, con il centrocampista olandese che si fa murare da Butez in uscita. Il Como non riesce a contratizzare un altro paio di occasione il contropiede, mentre i rossoneri sono scollati tra i reparti e non riescono a essere incisivi in fase offensiva. Il primo tempo finisce quindi senza reti.
I cambi danno nuova energia al Milan, che si rende pericoloso con Jimenez in ripartenza, ma il vantaggio lo trova il Como. Al 60' i lombardi ripartono in contropiede con Diao, che salta Theo Hernandez e incrocia il sinistro, battendo Maignan. La reazione del Milan è rabbiosa. I rossoneri chiudono il Como nella propria metà campo e al 71' trovano il pari: Theo Hernandez colpisce al volo in mischia da corner e firma il suo 30esimo gol in Serie A. Il sorpasso della squadra di Conceicao arriva al 76': Abraham regala una bella palla filtrante per Leao, che batte in pallonetto il portiere avversario in uscita. Nel finale Maignan salva i suoi sul tap-in di Cutrone e Belotti non inquadra la porta di testa. Termina quindi 2-1 per il Milan al Sinigaglia.
Categoria: sport
20:31
Omicidio-suicidio a Rivoli, ottantenne spara alla convivente e si uccide
(Adnkronos) - Dramma a Rivoli, alla periferia Torino, dove nel tardo pomeriggio un uomo ultra ottantenne, secondo i primi accertamenti, con un fucile da caccia regolarmente detenuto avrebbe sparato alla donna che viveva con lui, una 58enne di origine straniera, e poi avrebbe rivolto l’arma contro di sé. Sul posto sono in corso i rilevi dei carabinieri per accertare le cause e la dinamica dell’accaduto.
Categoria: cronaca
20:24
Venezuela, cooperante italiano arrestato: chi è Alberto Trentini
(Adnkronos) - Su Linkedin si definisce un "professionista con oltre dieci anni di esperienza nei settori dello sviluppo e umanitario con Ong internazionali in Sud America, Etiopia, Nepal, Grecia e Libano", con "esperienza comprovata nella gestione di progetti e uffici, coordinamento, progettazione e budget di proposte, risorse umane e logistica. Madrelingua italiana, fluente in spagnolo, inglese e francese". Lui è Alberto Trentini, il cooperante italiano della Ong Humanity & Inclusion, di cui non si hanno più notizie dallo scorso 15 novembre, dopo l'arresto da parte delle autorità venezuelane scattata durante la missione umanitaria. Fondata nel 1982, la Ong lavora in una sessantina di Paesi "al fianco delle popolazioni vulnerabili, specialmente quelle con disabilità".
Laurea in storia moderna e contemporanea all'Università Ca' Foscari, prima di collaborare con Humanity & Inclusion Trentini, di origini veneziane, ha lavorato nel campo della cooperazione internazionale in tutto il mondo: fra il 2023 e il 2024, con il Consiglio danese per i rifugiati, a Barbacoas, località della Colombia. Per gli ultimi 4 mesi del 2022 invece, sempre in Colombia, è stato, per l'Ong francese Solidarités International, field coordinator; stessa mansione che ha ricoperto per Première Urgence Internationale.
Tra il 2017 e il 2020, Trentini ha collaborato con l'organizzazione Coopi in Ecuador, Perù, Libano e Etiopia. Tra gli altri paesi dove ha compiuto missioni umanitarie Grecia, Nepal, Paraguay e Bosnia-Erzegovina.
Trentini, si spiega in una nota dell'avvocato Alessandra Ballerini, si trovava in Venezuela per una missione con la Ong Humanity e Inclusion per portare aiuti umanitari alle persone con disabilità. “Alberto era arrivato in Venezuela il 17 ottobre 2024 ed il 15 novembre mentre si recava in missione da Caracas a Guasdalito è stato fermato ad un posto di blocco, insieme all'autista della Ong - si legge - Dalle scarse e informali informazioni ricevute sembrerebbe che pochi giorni dopo il fermo Alberto sia stato trasferito a Caracas e, ad oggi, ci risulta ‘prigioniero’ in una struttura di detenzione, senza che gli sia mai stata contestata formalmente nessuna imputazione”.
Nella nota si spiega che “nessuna notizia ufficiale è mai stata comunicata da nessuna autorità venezuelana né italiana e di fatto, da quasi due mesi, nulla sappiamo sulle sorti di Alberto, tenuto anche conto che soffre di problemi di salute e non ha con sé le medicine né alcun genere di prima necessità. Dal suo arresto ad oggi, a quanto sappiamo, nessuno è riuscito a vederlo, né a parlargli. Neppure il nostro Ambasciatore è riuscito a comunicare con lui né ad avere sue notizie nonostante plurimi tentativi”.
L’Ambasciata d’Italia e il Consolato Generale a Caracas, in stretto raccordo con la Farnesina, stanno seguendo la vicenda dell’arresto del cooperante Alberto Trentini con la massima attenzione sin dalla prima segnalazione mantenendo i contatti con la famiglia e i legali del connazionale.
A quanto si apprende, la Sede ha interessato in modo incessante e attraverso diversi canali le Autorità venezuelane per richiedere con urgenza che sia garantito l’esercizio dell’assistenza consolare nei confronti del connazionale e che vengano comunicati quanto prima i motivi dell’arresto e il luogo di detenzione. In data 13 dicembre è stata convocata alla Farnesina l’Incaricata d’Affari ad interim del Venezuela per richiedere un tempestivo e risolutivo intervento sulla vicenda di Trentini.
Categoria: cronaca
19:51
Treni sospesi a Roma Termini, da M5S a Italia Viva opposizione contro Salvini: "Si dimetta"
(Adnkronos) - Circolazione dei treni sospesa e poi ripartita oggi alla stazione Roma Termini per un guasto tecnico, con conseguenti deviazioni e ritardi per i convogli. E, così come era stato per il caos ferroviario di Milano nei giorni scorsi, anche lo stop alla principale stazione della Capitale diventa un caso politico con l'opposizione all'attacco del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, della premier Giorgia Meloni e del governo.
"Aggiorniamo il governo, chiuso nelle sue stanze dorate, su quel che sta accadendo nel mondo reale: buio pesto per pendolari e viaggiatori anche a Roma Termini dove ci sarebbe un guasto della linea elettrica. Alcuni pendolari sono rimasti per minuti al buio dentro i treni, altri sono in fila davanti alla tabella dei ritardi aspettando notizie su tempi e sulle cancellazioni. Tutti i treni fermi e circolazione paralizzata: un altro disastro. Meloni non aveva due minuti da dedicare alle bollette, ce l'ha un minuto per questa emergenza? Quando ci proporranno soluzioni dignitose per un Paese civile? Sveglia!", scrive sui social Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle.
"A Termini la circolazione è sospesa per accertamenti tecnici: questo è quanto campeggia sul sito di Trenitalia. E’ il completamento di una giornata indecente sul fronte del trasporto ferroviario, ormai definitivamente tracollato nel nostro paese. La stazione romana è diventata ormai un 'hub dell’imprecazione' per i passeggeri: Salvini comprenda che la sua avventura da ministro dei Trasporti è arrivata al capolinea. Game over, si dimetta. Forse è giunta l’ora che anche Meloni provi a metterci la faccia, perché le nostre stazioni stanno diventando lo zimbello d’Europa in tema di disagi causati a chi viaggia in treno. Nell’anno del Giubileo la situazione è fuori controllo, bisogna ormai salvare il salvabile", commentano in una nota i parlamentari M5s delle commissioni Trasporti di Camera e Senato Antonino Iaria, Luciano Cantone, Roberto Traversi, Giorgio Fede, Gabriella Di Girolamo, Elena Sironi e Luigi Nave.
"Cosa fanno la Presidente Meloni e il Ministro Salvini per arginare il disastro che hanno creato sul trasporto pubblico? Con la loro gestione stanno paralizzando l’Italia, con effetti devastanti sulla vita quotidiana dei cittadini e danni incalcolabili all’economia e al turismo del Paese. Dopo una stagione estiva segnata da caos e disorganizzazione e un periodo natalizio caratterizzato da continui disservizi, la situazione rimane critica. Ogni giorno si registrano ritardi, mancanza di informazioni per i viaggiatori e rimborsi bloccati. Questo è un Paese che ogni giorno parte con un’ora di ritardo, non ce lo possiamo più permettere”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.
"Roma Termini, oggi. A conclusione di una giornata di ritardi di ore e ore. Giornata in cui, sui suoi profili social, il ministro dei Trasporti ha pubblicato tre post: uno su dei rapinatori rom in fuga, uno su un 36enne nordafricano espulso e uno su Matteo Viviani de 'Le Iene'. Presidente Meloni, a che ora dimissiona un ministro dei Trasporti che fa tutto meno che il ministro dei Trasporti? Anche lei è in già in ritardo. Persino più dei treni", scrive quindi sui social il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali.
"Stamani Firenze, oggi Roma. Il trasporto su rotaia sembra impazzito. Ma che sta succedendo in Italia? Salvini venga in Senato a riferire: noi siamo pronti a presentare la mozione di sfiducia. Così non si può più andare avanti", scrive quindi sui social Matteo Renzi, leader di Italia viva.
“Basta disagi e ritardi nei trasporti, basta incompetenza: Matteo Salvini deve dimettersi!”, quanto chiede intanto una petizione di Italia Viva, i cui primi due firmatari sono la senatrice Raffaella Paita e il deputato Francesco Bonifazi.
“La rete ferroviaria nazionale è ormai al tracollo. Ogni giorno – afferma ancora la raccolta firme promossa da Iv - migliaia di italiani devono subire ritardi insopportabili, guasti continui, treni cancellati e condizioni di viaggio degradanti. Questa situazione non è più tollerabile e rappresenta un fallimento evidente della gestione del settore dei trasporti. I disagi colpiscono i pendolari, lavoratori, studenti, aziende e turisti, con un impatto devastante sull’economia e sulla qualità della vita di milioni di persone. Il responsabile di questa crisi è il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che invece di affrontare il problema si è dimostrato assolutamente incapace e incompetente. È ora di dire basta. Matteo Salvini deve dimettersi al più presto".
"Nessun tweet, nessun post, nessuna sparata oggi da parte del ministro Matteo Salvini, che ha regalato all’Italia un’altra giornata di passione sui treni. Adesso un altro stop della circolazione a Termini. Salvini è desaparecido, mentre gli italiani ci sono, ma sono fermi nelle stazioni aspettando invano un ministro dei trasporti che pensa a tutto tranne che a fare il suo lavoro. Salvini vada a casa, se ci riesce almeno lui”, scrive su X il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Categoria: politica
19:16
Treni, accertamenti tecnici a Roma Termini: riprende circolazione
(Adnkronos) - La circolazione dei treni, sospesa per accertamenti tecnici a Roma Termini, è in graduale ripresa dopo la disconnessione degli impianti.
I treni a media e lunga percorrenza hanno subito variazioni di percorso e i treni del trasporto Regionale hanno subito ritardi, variazioni e cancellazioni.
Categoria: cronaca
19:14
Intramontabile Kazu Miura: meteora in Serie A, ancora in campo a 58 anni
(Adnkronos) - Kazu Miura non ha ancora intenzione di fermarsi. Il leggendario calciatore giapponese, meteora in Italia con la maglia del Genoa, oggi ha 58 anni e continuerà a giocare (almeno) per un'altra stagione. Con il pizzetto bianco in bella vista, il capello sempre pettinato e la solita voglia di inseguire un pallone, l’attaccante nipponico ha firmato il rinnovo di contratto con l’Atletico Suzuka, club di quarta divisione con cui nell'ultimo periodo si è divertito in patria.
La sua storia parte da lontano. All’epoca dell’esordio tra i professionisti, Miura aveva 19 anni. Era il 1986, la maglia indossata quella dei brasiliani del Santos. Una vita fa. Il 28 febbraio compirà 58 anni, avvicinandosi alla 40esima stagione tra i “grandi”. E dunque, record (già suo dal 2018) ritoccato: resterà il giocatore in attività più longevo nella storia del calcio professionistico. "Vorrei mettere a disposizione la mia esperienza e lavorare al fianco di tutti i miei sostenitori” ha spiegato in un comunicato pubblicato sui social dall’Atletico Suzuka. “Ringrazio il club per l’opportunità, farò del mio meglio per ottenere i migliori risultati. Grazie del vostro continuo supporto” si legge a corredo della foto, con il suo inconfondibile sorriso stampato sul volto. Gli appassionati ricorderanno che Miura è anche passato dalla Serie A. Diventando, tra l’altro, il primo giapponese nella storia del calcio italiano. Era il 1994 e ad acquistarlo fu il Genoa del presidente Aldo Spinelli, che lo portò in Italia - grazie a vari sponsor - dopo quattro stagioni con il Verdy Kawasaki. Miura segnò anche un gol, nel derby del 4 dicembre 1994 contro la Sampdoria.
"Il suo arrivo in Liguria? Ricordo il povero Franco Scoglio, al tempo tecnico del Genoa, sempre preoccupato. Cercava in tutti i modi di togliergli pressione". Antonio Manicone, ex compagno di Miura in rossoblù e oggi nello staff tecnico della nazionale iraniana, ricorda così all’Adnkronos i pochi mesi vissuti dal giapponese in Italia. "In quel periodo era una star, il calciatore più famoso di tutta l’Asia. A ogni passo, era assediato da fotografi e giornalisti e a livello mediatico era una cosa incredibile. C’era una fila assurda per ogni spostamento". L'ex centrocampista ricorda modi gentili: "È sempre stato un tipo molto educato e la sua immagine ne riflette un po’ le origini. Sapeva di essere bravo, ma in campo era altruista e aiutava sempre gli altri. Penso che con la sua cultura abbia lasciato il segno anche da noi". Oltre al gol nel derby contro la Samp, Manicone cita un atteggiamento positivo nei confronti del gruppo:"Kazu arrivò per darci una mano nella corsa salvezza e non si risparmiò. Ci provammo in ogni modo, anche quella rete arrivò in un momento particolare". Il commento finale è su un presente da record: "Se fisicamente è a posto e si diverte, perché non può giocare? Il ritiro è una decisione individuale, dipende dalle motivazioni". Quelle per andare avanti, a Kazu Miura, non mancano. (di Michele Antonelli)
Categoria: sport
19:05
Per Meloni compleanno in trasferta, premier spegnerà candeline ad Abu Dhabi
(Adnkronos) - Quarantotto candeline lontana da casa per Giorgia Meloni, domani. La premier sarà impegnata ad Abu Dhabi al summit internazionale sulle energie rinnovabili e sulla sostenibilità.
Nella capitale degli Emirati Arabi Meloni potrà festeggiare il compleanno insieme alla figlia di otto anni Ginevra.
Categoria: politica
18:46
Neil Gaiman, per autore American Gods nuove accuse di violenza sessuale
(Adnkronos) - Accuse di aggressioni e violenze sessuali da otto donne per Neil Gaiman, 64 anni, autore di successo con i romanzi "Buona Apocalisse a tutti!", "Nessun dove", "Stardust", "American Gods" e "Il giorno che scambiai mio padre con due pesci rossi". Lo scrittore britannico di graphic novel fantasy e di fantascienza è stato oggetto di un'inchiesta del "New York Magazine" che riporta i dettagli delle nuove accuse mosse contro di lui sulla base di interviste a otto donne, che segue la pubblicazione dello scorso anno del podcast 'Master' di Tortoise Media, che riportava le accuse iniziali delle presunte vittime, tra cui una ex baby sitter del figlio di Gaiman. I rappresentanti di Gaiman hanno negato le accuse, dichiarando alla rivista statunitense che lui e le donne avevano avuto incontri consensuali.
Nel luglio 2024 Tortoise Media aveva riferito che Gaiman era stato accusato di violenza sessuale e pubblicato una serie di podcast che coprivano le accuse fatte da cinque donne. Ora il "New York Magazine" e il suo sito web Vulture hanno riportato le accuse di otto donne - quattro delle quali hanno partecipato al podcast di Tortoise Media - che sostengono di aver avuto esperienze simili con Gaiman. Una delle donne, che aveva fatto da baby sitter al figlio di cinque anni di Gaiman, sostiene che lui le abbia offerto un bagno nel suo giardino prima di raggiungerla nuda nella vasca, chiedendole di sedersi sulle sue ginocchia, e che l'abbia aggredita sessualmente.
Sebbene l'articolo affermi che tutte le accusatrici abbiano in qualche modo assecondato i desideri di Gaiman chiamandolo "padrone" e continuando a comunicare con lui, le donne sostengono che il consenso e le specifiche pratiche erotiche, che a loro dire hanno avuto luogo, non erano state discusse e concordate prima che avvenissero. Il rappresentante di Gaiman aveva precedentemente dichiarato a Tortoise Media che "la degradazione sessuale, il bondage, la dominazione, il sadismo e il masochismo possono non piacere a tutti, ma tra adulti consenzienti il Bdsm è lecito". La Bbc ha contattato i rappresentanti di Gaiman per ulteriori commenti, senza però al momento ricevere risposte.
Nel gennaio 2023 era stata presentata una denuncia alla polizia che accusava Gaiman di violenza sessuale, ma alla fine l'indagine è stata archiviata.
Da quando sono emerse le accuse, diversi progetti cinematografici e televisivi di Gaiman sono stati fermati. La terza stagione di "Good Omens" di Prime Video si concluderà con un episodio di 90 minuti e Gaiman non sarà più coinvolto nella produzione. La Disney ha sospeso la produzione dell'adattamento cinematografico di un altro titolo di Gaiman, "The Graveyard Book", mentre Netflix ha cancellato "Dead Boy Detectives", anche se non è chiaro se ciò sia legato alle accuse.
La seconda stagione di "The Sandman" dovrebbe comunque uscire quest'anno su Netflix, così come l'adattamento in serie di "Anansi Boys" per Prime Video. La Bbc ha contattato Netflix, Prime Video e Disney per un commento, anche in questo caso per ora senza ottenere risposte.
La Leeds Playhouse ospiterà da aprile un adattamento musicale della novella dark fantasy horror per bambini "Coraline" di Gaiman. A novembre lo scrittore ha dichiarato alla Bbc News che stava portando avanti il progetto. Headline, che ha pubblicato diverse opere di Gaiman, ha rifiutato di commentare le accuse contro l'autore nato a Portsmouth.
Categoria: cultura
18:26
Principessa Kate: "Sono in remissione dal cancro"
(Adnkronos) - "È un sollievo essere ora in remissione" dal cancro "e rimango concentrata sulla guarigione. Come chiunque abbia ricevuto una diagnosi di cancro saprà, ci vuole tempo per adattarsi a una nuova normalità". Sono le parole con cui la principessa del Galles, Kate Middleton, ha condiviso un importante aggiornamento sulle sue condizioni di salute, in un messaggio sui social postato dopo essere stata in visita all'ospedale che l'ha seguita nei suoi trattamenti contro il tumore, il Royal Marsden di Chelsea, Londra. Nonostante sia difficile lasciarsi alle spalle l'esperienza di malattia, Kate ha spiegato di essere impaziente di vivere "un anno appagante. C'è molto da aspettarsi", ha concluso.
Nel post la principessa Catherine ha esordito ringraziando "tutti per il continuo supporto". E ha aggiunto un pensiero particolare per l'ospedale che si è preso cura di lei: "Volevo cogliere l'occasione per ringraziare il Royal Marsden per essersi preso cura di me così bene durante l'anno appena trascorso. I miei più sentiti ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno camminato silenziosamente al fianco di William e me mentre affrontavamo tutto. Non avremmo potuto chiedere di più. L'assistenza e i consigli che abbiamo ricevuto durante il mio periodo da paziente sono stati eccezionali. Nel mio nuovo ruolo di Joint Patron del Royal Marsden, la mia speranza è che, supportando la ricerca innovativa e l'eccellenza clinica, nonché promuovendo il benessere dei pazienti e delle famiglie, potremmo salvare molte più vite e trasformare l'esperienza di tutti coloro che sono stati colpiti dal cancro".
Dopo la diagnosi di cancro e il difficile percorso dei trattamenti, la sfida del ritorno alla normalità. E' la parabola che anche la principessa Kate racconta di aver vissuto, parlando con chi come lei sta vivendo un'esperienza di malattia: i pazienti in cura al Royal Marsden Hospital di Chelsea. "Pensi che il trattamento sia terminato e che puoi riprendere a lavorare e tornare alla normalità, ma è comunque una vera sfida", ha affermato.
Per Catherine, riporta la 'Bbc' online, è stato l'impegno reale in solitaria più significativo dopo la fine dei trattamenti. La principessa ha confidato a una donna sottoposta a chemio: "È davvero dura...è uno shock...tutti mi dicevano: 'Per favore, mantieni un atteggiamento positivo, fa davvero la differenza'". Alla domanda su come si sentisse, Catherine - che questa volta arrivava nella struttura come visitatrice e non come paziente - ha risposto di stare bene, ma ha ribadito: "A volte dall'esterno pensiamo tutti che hai finito il trattamento e torni alle cose. Ma è dura tornare alla normalità". Fra abbracci e strette di mano, la principessa ha poi detto a una donna: "Mi dispiace. Vorrei poter fare di più per aiutare". "Volevo venire e mostrare il mio sostegno per lo straordinario lavoro che si sta svolgendo qui e per coloro che stanno affrontando un trattamento e stanno attraversando un momento così difficile", ha spiegato sincerandosi che la donna stesse bene. "C'è luce alla fine del tunnel - ha concluso - ti auguro buona fortuna. Sei in ottime mani".
È passato quasi un anno esatto da quando sono stati rivelati per la prima volta i problemi di salute della principessa, con l'annuncio, lo scorso gennaio, di un intervento chirurgico addominale. Catherine ha poi spiegato in una dichiarazione video a marzo di essere nelle prime fasi della terapia contro il cancro e a settembre ha pubblicato un video in cui affermava che la chemioterapia era terminata. Dopo la fine della cura è gradualmente tornata a partecipare a eventi pubblici, il che è stato visto come segnale positivo. Oggi il suo primo grande impegno del 2025: tornare nell'ospedale in cui è stata curata e di cui è diventata patrona reale congiunta, insieme al principe William che ne era già patrono. Al termine della visita in un post social la conferma: "E' un sollievo essere ora in remissione".
Categoria: internazionale/esteri
18:24
Meta: "Stop fact checking? Per ora solo in Usa, in altri Paesi dopo test"
(Adnkronos) - Meta non porrà fine al fact-checking sulle sue piattaforme social (fra cui Facebook e Instagram) fuori dagli Stati Uniti fino a che non avrà pienamente testato cambiamenti introdotti. A comunicarlo al Brasile è il colosso social, prima della scadenza dell'ultimatum di 72 ore imposto dalle autorità di Brasilia per spiegare le politiche di controllo dei fatti.
In una nota si legge che "in questo momento Meta sta ponendo fine al programma di fact-checking solo negli Stati Uniti, Paese in cui testeremo e raffineremo del programma Community Ratings prima di iniziarne l'estensione ad altri Paesi".
Categoria: internazionale/esteri
18:17
Dall'amicizia Leao-Capo Plaza all'album di Kean: il rapporto tra calcio e rap
(Adnkronos) - Calcio e rap sono due mondi che spesso, specialmente negli ultimi tempi, si incontrano e si intersecano. Tanto che la passione per la musica di alcuni calciatori è sfociata in veri e propri album, che seguono le influenze della scena americana e di quella europea, mentre quella per il calcio di tanti artisti ha portato a far nascere amicizie vip. Tutto ovviamente alimentato da un contesto social che permette a calciatori e rapper di mettersi in mostra e mettere in mostra, sfruttando anche la notorietà altrui per far parlare di sé.
E quindi appare normale che Capo Plaza festeggi la vittoria in Supercoppa del Milan postando sui social la chat con l'amico Leao, mentre Baby Gang e Lazza pubblicizzano la propria fede rossonera. E così anche Noah Okafor, attaccante rossonero, che ha regalato una maglia con tanto di dedica a Shiva. Ma ci sono molte altre storie di rapporti di amicizia, alcuni culminati in attività commerciali, altri in litigi, o meglio 'dissing', come si dice in gergo.
Moise Kean è stato l'ultimo dei calciatori a pubblicare un album rap, proprio come aveva fatto, un anno prima Rafa Leao. La connessione tra rap e calcio insomma, non è mai stata così forte, anche in Italia, dove la scena urban è tra le più ascoltate e seguite dalle nuove generazioni.
Nell'immediato post partita di Inter-Milan 2-3, finale di Supercoppa italiana, Capo Plaza ha pubblicato una storia sul proprio profilo Instagram. È una chat WhatsApp con Rafa Leao, attaccante rossonero, con cui negli ultimi anni è nata un'amicizia proprio grazie alla comune passione per il calcio e l'hip-hop. "Sei il più forte non ascoltare quello che dicono, senza di te non facevano nulla" è stato il messaggio d'incoraggiamento del rapper al portoghese, che ha risposto con un esultante "andiamo c***o".
Plaza aveva già parlato del suo rapporto con Leao, in una puntata del podcast Passa dal BSMT: "Io e lui siamo molto amici. La maglia che mi ha regalato dopo che vincemmo lo scudetto è la cosa a cui tengo di più, in primis per il rapporto che abbiamo e poi perché è un campione. Lui è innamorato della cultura hip-hop così come io del calcio". E a certificare la loro amicizia è stata anche la presenza di Leao al release party di Plaza in occasione del suo ultimo disco 'Ferite', che contiene anche una barra dedicata proprio all'attaccante del Milan: "Baby, stiamo riempiendo la cassa/per i soldi corro, Rafa sulla fascia".
Milano è epicentro del calcio così come della musica. Il successo in Supercoppa del Milan è stato festeggiato sui social sia da Lazza, noto tifoso rossonero e anche lui amico di Leao, che da Baby Gang, ma non solo. Nelle ultime ore l'attaccante rossonero Noah Okafor ha regalato una sua maglia autografa all'amico Shiva, con tanto di dedica "for my bro", "per mio fratello".
Anche Andrea Petagna, ex attaccante, tra le altre, di Atalanta el Milan oggi al Monza, ha stretto in passato relazioni con la scena rap italiana. Il centravanti ha infatti aperto negli anni scorsi un locale, poi fallito, con Sfera Ebbasta, uno degli artisti italiani più ascoltati anche in Europa, ed era diventato amico della Dark Polo Gang, collettivo romano poi scioltosi che comprendeva anche Tony Effe. Petagna era sempre presente sui loro profili social, ma poi qualcosa si è rotto. Qualcuno iniziò a parlare di un tradimento di Petagna, forse per una questione di cuore, tanto che in molti videro un riferimento proprio all'ex Napoli nella barra di Wayne in 'Ercole Freestyle': "Infami strisciano sulla mia carta/Conosco un calciatore (ah-ah)/Voleva fare il rap (stupido)/Se fossi un calciatore (ahah)/Penserei a fare gol e stare lucido (gol)".
Sempre a Milano è nata l'amicizia tra Kevin Prince Boateng e Gué Pequeno, mentre Moise Kean appariva in un video del rapper torinese Boro Boro. E che dire di Paul Pogba, amico di uno dei maggiori artisti della scena americana, Drake, mentre Karim Benzema ha postato diverse foto insieme al francese Lacrim.
Dal campo alla musica. Oltre a intrattenere rapporti con diversi artisti rap, molti calciatori si sono divertiti nel corso degli anni a registrare canzoni e rilasciare veri e propri album. L'ultimo è stato Moise Kean, che sotto il nome di 'KMB', nient'altro che l'acronimo del suo nome completo Moise Bioty Kean, è uscito su tutte le piattaforme con 'Chosen', 11 brani con sonorità trap e influenze internazionali in cui si contano anche i featuring di Sey Blessed, Stunna ed Elena Manuel. Dopo il suo debutto nel 2023 con il brano 'Outfit', l'attaccante della Fiorentina sembra aver lanciato definitivamente la sua carriera anche fuori dal campo.
Kean segue la scia di un altro attaccante della Serie A, Rafa Leao. L'attaccante del Milan ha scelto Way45 come nome d'arte: Way a indicare la strada di Almada, il distretto di Setubal da cui viene e 45 per ricordare il prefisso postale del quartiere in cui è cresciuto. Nel 2023 Leao ha pubblicato il suo secondo album 'My Life in Each Verse', 17 canzoni, tra cui una anche in italiano, che seguono il suo disco d'esordio 'Beginning', rilasciato nel 2021. Uno dei primi a registrare una canzone era stato Pierluigi Gollini, in arte Gollorius. Era il 2018 quando esce 'Rapper con i guanti', nel cui video ha voluto omaggiare anche Notorius B.I.G., icona della scena americana e uno dei suoi rapper preferiti. Nel brano anche un riferimento a due compagni di squadra nell'Atalanta: "Insieme come un branco/Ballando sopra a un palco/Ah, gioco domenica sera/Esco con Bryan e Peta”, è la barra dedicata a Cristante e Petagna.
Altri esempi di calciatori rapper sono Memphis Depay e Kevin Prince Boateng. L'attaccante olandese aveva pubblicato un freestyle per celebrare il raggiungimento dei 5 milioni di follower su Instagram '5Mili', canzone che segue 'Fall Back', nel cui video si vede anche l'ex esterno della Roma Justin Kluivert. Boateng invece, in arte Prin$$, ha esordito con 'King', un brano pensato per raccontare il proprio stile di vita. (di Simone Cesarei)
Categoria: sport
18:04
Venezuela impone restrizioni su staff diplomatici Italia, Francia e Olanda
(Adnkronos) - Le autorità venezuelane hanno imposto restrizioni sugli staff diplomatici di Italia, Francia e Olanda, riducendo a tre il numero dei diplomatici autorizzati a rimanere nel Paese sudamericano. Il ministero degli Esteri ha motivato il provvedimento, citando in una nota la condotta giudicata "ostile" dei governi dei tre Paesi europei rispetto all'insediamento del presidente Nicolas Maduro per un terzo mandato. Caracas ha aggiunto che i diplomatici avranno bisogno di "un'autorizzazione scritta" per spostarsi per più di 40 chilometri da "Plaza Bolivar" nel centro di Caracas.
Nel comunicato del ministero degli Esteri venezuelano si precisa che le misure sono state adottate "in risposta al comportamento ostile dei governi di Olanda, Francia e Italia, caratterizzata dal sostegno a gruppi estremisti e dalla loro ingerenza negli affari interni" del Venezuela.
"Queste misure dovranno essere rispettate entro le prossime 48 ore", si aggiunge, ribadendo che "il Venezuela esige il rispetto della sovranità e dell'autodeterminazione. Il governo bolivariano continuerà a prendere le misure necessarie, in modo conforme con il diritto internazionale, per garantire la sua stabilità, la sua sovranità e la via della pace e della prosperità".
Categoria: internazionale/esteri
17:49
Governo lavora a 'scudo penale' per forze dell'ordine, le ipotesi in campo
(Adnkronos) - Non c'è ancora una bozza, ma i tecnici del ministero della Giustizia, in accordo con Palazzo Chigi, stanno studiando una soluzione normativa per evitare che le forze dell'ordine, che agiscono per legittima difesa e nell'esercizio del proprio dovere, siano iscritte nel registro degli indagati arrivando a rischiare la sospensione dal servizio e ripercussioni sullo stipendio.
A quanto si apprende non è ancora pronto un testo, ma si sta ragionando su diverse ipotesi che possano tutelare gli interessi di tutte le parti. Del resto la stessa iscrizione nel registro avviene anche a garanzia dell'indagato. Intervenire con un ddl ad hoc a cui sia garantita una corsia preferenziale oppure con un decreto legge, le ipotesi in campo.
Non andrà però nel ddl Sicurezza la misura, complessa e da mettere a punto, che i tecnici stanno studiando a tutela delle forze dell'ordine nel caso di uso dell'arma di ordinanza nell'esercizio delle proprie funzioni come ad esempio nel caso del carabiniere che a Rimini ha ucciso un uomo che aveva accoltellato alcune persone.
Secondo fonti di governo non si tratterebbe di una 'scriminante' e si interverrebbe piuttosto sul codice di procedura penale ipotizzando forme di non immediata iscrizione nel registro degli indagati quando è evidente che l'appartenente alle forze dell'ordine ha usato l'arma di ordinanza nell'esercizio delle sue funzioni.
Categoria: politica
17:47
Influenza, verso boom casi: ecco l''influenzometro' per distinguere virus
(Adnkronos) - "È facile prevedere che dalla fine di questa settimana ci sarà un forte incremento di casi delle tipiche infezioni invernali, soprattutto a carico dell'apparato respiratorio, influenza compresa. Il motivo è duplice". Da un lato "il freddo", dall'altro "la ripresa delle scuole", avvenuta il 7 gennaio dopo la pausa natalizia. E' lo scenario prospettato dal pediatra Italo Farnetani, che in vista del boom di infezioni e dell'avvicinarsi del picco delle sindromi simil-influenzali, propone uno strumento battezzato 'influenzometro' per orientarsi fra i virus in azione in questo periodo. Una sorta di test per capire se si tratta di influenza oppure no. Fermo restando, puntualizza, che "si deve sempre consultare il medico".
Solo considerando il capitolo scuole, spiega l'esperto all'Adnkronos Salute, va considerato che "ogni mattina entrano in contatto 20 milioni di persone: 10 milioni all'interno delle aule e degli edifici scolastici", numero che include "alunni, insegnanti, personale ausiliario", e "altri 10 milioni di persone", fra genitori, nonni e babysitter, "coinvolte per accompagnare gli alunni a scuola. Questi 10 milioni di persone si incontreranno nuovamente all'uscita. Perciò è ben comprensibile quanto sia elevata in questo contesto la possibilità di trasmissione degli agenti infettivi, soprattutto virus come questi che si diffondono facilmente negli ambienti".
E poi c'è il fattore freddo, continua Farnetani: "Proprio in questi giorni, e nei prossimi, c'è un brusco abbassamento delle temperature, che è uno degli elementi che determina la maggior diffusione delle infezioni durante il periodo invernale. Non è il freddo che fa ammalare - precisa - ma quando le temperature sono basse si sta maggiormente negli ambienti chiusi, con aria riciclata, elemento che facilita la trasmissione, soprattutto quando i riscaldamenti accesi rendono l'aria secca, e ciò impedisce che le particelle di polvere cariche di agenti infettanti vengano abbattute al suolo. In questo modo, invece, si spostano leggere perché sono ben asciutte e facilmente fanno breccia nell'apparato respiratorio dei presenti. Il consiglio è innanzitutto di aprire le finestre almeno 45 minuti al giorno, anche quando fuori è molto freddo, e non tenere mai i riscaldamenti eccessivamente alti. La temperatura di 19 gradi è ottimale, e si può mettere sopra le sorgenti di calore, in primis sui radiatori, un asciugamano di spugna bagnato, che serve a umidificare l'ambiente. Importante non rinunciare a stare all'aria aperta anche quando è freddo".
La combinazione di tutti questi fattori, prosegue Farnetani, che è professore ordinario di pediatria all'università Ludes-United Campus of Malta, "facilita dunque la trasmissione degli agenti infettivi, fra cui il virus dell'influenza", ma quest'ultimo gruppo di patogeni stagionali "non è il solo" a circolare in questo periodo. Non sempre a metterci a letto, in altre parole, è l'influenza vera e propria, ma potrebbe essere qualche virus 'cugino'. "Ecco allora l'influenzometro che ho elaborato per aiutare a distinguere le varie infezioni", argomenta Farnetani.
Si tratta nel dettaglio di un percorso scandito da una serie di domande o affermazioni: a seconda della risposta che più corrisponde alla situazione di chi sta usando lo strumento viene assegnato un punteggio. Sommando quelli ottenuti a ogni step, si potrà leggere il risultato: con un punteggio uguale o superiore a 210 "è influenza"; con un totale da 190 a 205 l'esito è "dubbio", ma se rifacendo il questionario il punteggio rientra sempre in questo range "non si tratta di influenza"; con un totale uguale o inferiore a 185 "non è influenza, ma probabilmente si tratta di una malattia dovuta ad altri agenti infettivi". L'influenzometro valuta prima di tutto il periodo in cui si presenta la malattia (da dicembre ad aprile o da maggio a novembre), e se i media hanno già riportato dei primi isolamento di virus influenzale.
E poi passa in rassegna i sintomi: dolore e sua localizzazione (alla schiena e alle articolazioni, mal di testa, mal d'orecchie, mal di pancia), febbre (superiore a 38,5° C e per quanti giorni); fastidi agli occhi (arrossati, con dolore quando si guarda lateralmente, con bruciore, con lacrimazione abbondante, appiccicati con secrezione gialla). Nel percorso si valutano anche le condizioni di volto (arrossato o pallido) e pelle (calda e umida, normale), e la presenza di tosse (secca o catarrosa). Si passa poi alla gola (fa male, brucia, è secca), alla voce (rauca o normale), al naso (chiuso, con secrezione chiara e liquida), all'apparato digerente (per capire se sono presenti sintomi come vomito, diarrea o stipsi) e infine si approfondiscono le condizioni generali (malessere, svogliatezza, ci si stanca con facilità, mancanza di appetito).
Il test, insomma, aiuta a farsi una cultura personale su come distinguere fra influenza e virus parainfluenzali. "Sarà però il medico a indicare la strada" terapeutica da seguire per lasciarseli alle spalle.
Categoria: cronaca
17:32
Claudio Cecchetto torna in Rai con il 'Gioca Jouer' - Video
(Adnkronos) - Claudio Cecchetto, ospite a 'BellaMa’' lunedì 14 gennaio su Rai2, ha riportato in onda sui canali Rai il “Gioca Jouer”, la sua hit del 1981, sigla del 31esimo Festival di Sanremo, condotto proprio da Cecchetto. Pierluigi Diaco, alla guida del varietà del pomeriggio di Rai2, ha fatto una sorpresa al talent scout più importante d’Italia (con cui aveva lavorato a fine anni ’90 su Radiodue), facendogli interpretare integralmente in diretta la sua canzone manifesto, dopo quasi 44 anni.
A fine esibizione, Pierluigi Diaco ha chiesto ufficialmente a Claudio Cecchetto di poter utilizzare “Gioca Jouer” come sigla di testa della quarta edizione di “BellaMa’”, in onda dal prossimo settembre: “Ma certo, se vuoi firmo subito. Grazie Pierluigi”, ha commentato Cecchetto.
“BellaMa’” è in onda su Rai2 dal lunedì al venerdì dalle 15.25 alle 17, la puntata integrale di oggi, come sempre, è disponibile su RaiPlay dalle ore 18.
Categoria: spettacoli
17:23
Brescia, Extinction Rebellion: "Attiviste costrette a spogliarsi in questura". La replica: "Procedure rispettate"
(Adnkronos) - "Mi hanno chiesto di spogliarmi, di togliermi le mutande e fare tre squat per dei controlli, a detta loro". Lo racconta una delle attiviste di Extinction Rebellion in un video pubblicato sulla pagina Telegram del movimento ambientalista ieri sera. I fatti sarebbero avvenuti in questura a Brescia, dove sono stati portati i militanti di Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione che ieri mattina hanno bloccato l'ingresso della sede di Leonardo.
Il video è stato pubblicato ieri sera, quando "dopo oltre 7 ore di fermo in questura, sono state rilasciate le 23 persone di Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione che erano state fermate dopo la manifestazione alla Leonardo spa di Brescia". La richiesta di spogliarsi ed eseguire gli squat - a quanto denuncia Extinction Rebellion - sarebbe stata fatta solo alle donne, non agli uomini. "Chiederemo giustizia, anche questa volta, affinché il diritto al dissenso venga difeso, onorato e protetto", scrive il movimento ambientalista, chiedendo di diffondere la testimonianza.
La questura di Brescia interviene con una nota. ''Sulle perquisizioni'' eseguite in questura sono circolate ''ricostruzioni infondate: in ogni momento è stata salvaguardata la riservatezza e la dignità delle persone e sono state seguite le corrette procedure operative'', viene precisato. ''Nella mattinata di ieri - spiega la questura di Brescia - il personale della questura di Brescia è intervenuto, alle ore 08.30 circa, presso la sede della Leonardo Defence Spa in quanto militanti del sodalizio Extinction Rebellion avevano improvvisato un’iniziativa nei pressi dell’ingresso dello stabilimento produttivo in parola. In particolare, 22 esponenti del sodalizio, dopo aver oltrepassato le barre veicolari poste come limite della proprietà all’esterno del sito, davano corso ad un presidio, taluni formando una catena umana ed incatenandosi tra loro allo scopo di bloccare i camion in entrata e in uscita dalla fabbrica, altri imbrattando con scritte le mura dell’azienda, mentre una militante si era arrampicata con imbracature tecniche su un pennone portabandiera in acciaio''.
Gli attivisti ''sono stati liberati dalle catene grazie all’ausilio dei Vigili del Fuoco intervenuti per quanto di specifica competenza - si legge nella nota della questura - Al fine di salvaguardare l’incolumità e la sicurezza dei soggetti incatenati, il personale operante richiedeva l’intervento dei vigili del fuoco e del 118. Tenuto conto delle ripetute condotte illecite poste in essere, che minavano costantemente l’ordine e la sicurezza pubblica della zona prospicente al citato stabilimento e al fine di ripristinare la viabilità cittadina ed il regolare svolgimento delle azioni produttive dello stesso, 22 manifestanti sono stati accompagnati in questura per gli adempimenti di polizia, consistiti nella redazione di numerosi atti quali: elezione di domicilio, verbali di perquisizioni personali, verbali di sequestro materiale, nomina di difensore, notifica dei provvedimenti amministrativi''.
''Si è proceduto alle perquisizioni personali tenuto conto delle azioni poste in essere dai manifestanti e per salvaguardare l’incolumità degli operatori di Polizia - continua la questura di Brescia - Nel corso delle singole perquisizioni, svolte da personale femminile per le donne, è stato chiesto di effettuare piegamenti sulle gambe al fine di rinvenire eventuali oggetti pericolosi. In ogni momento è stata salvaguardata la riservatezza e la dignità delle persone e sono state seguite le corrette procedure operative. Ai soggetti è stata consentita la consumazione del pasto e ai vari interlocutori, tra cui un avvocato ed un consigliere comunale, richiedenti notizie sulla situazione dei manifestanti, in modo trasparente ed esaustivo sono state fornite notizie. Atteso il numero dei manifestanti presenti in Questura nonché l’atteggiamento poco collaborativo degli stessi la stesura degli atti si è conclusa alle 18,30 circa. L’autorità giudiziaria è stata costantemente informata dell’attività di polizia posta in essere. Dunque è sempre stata tutelata la dignità delle persone e le procedure sono state rispettate''.
Sull'episodio il vice capogruppo di Avs alla Camera Marco Grimaldi ha depositato un’interrogazione parlamentare. “Spieghino gli agenti della questura di Brescia come mai hanno sottoposto a 7 ore di fermo persone che avevano fornito i documenti e quindi non dovevano essere trattenute in base all'articolo 349 del codice di procedura penale. Ma, soprattutto, spieghino perché donne e ragazze sarebbero state costrette a spogliarsi e a eseguire piegamenti sulle gambe", chiede Grimaldi, aggiungendo che "di questi abusi, dopo il 2001, ne abbiamo abbastanza. Come ne abbiamo abbastanza delle denunce arbitrarie, che regolarmente cadono davanti al pm, e dei fogli di via elargiti a chiunque manifesti”.
Anche il gruppo del Partito democratico ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi "per conoscere nei tempi più rapidi possibili quanto realmente accaduto nella questura di Brescia, non essendo possibili zone d’ombre o incertezze in una situazione di tale importanza”.
Categoria: cronaca
16:58
Ucraina, Kiev: "Sferrata la più massiccia ondata di attacchi contro Russia"
(Adnkronos) - L'Ucraina rivendica di aver sferrato "la più massiccia" ondata di attacchi la notte scorsa su obiettivi situati in Russia dall'inizio della guerra. "Le Forza di difesa ucraine hanno lanciato il più massiccio attacco contro le strutture militari dell'occupante ad una distanza di 200-1.100 chilometri dentro il territorio della Federazione russa", ha postato lo stato maggiore sui social media.
Gli impianti chimici, le raffinerie e i depositi di munizioni della base aerea di Engels sono stati presi di mira con successo, ha riferito al Kyiv Independent una fonte del Servizio di sicurezza ucraino (SBU). I droni ucraini avrebbero preso di mira più regioni, tra cui gli oblast di Saratov, Voronezh e Orel, nonché il Tatarstan.
Il Ministero della Difesa russo non ha specificato il numero di droni coinvolti, ma ha reso noto che Kiev aveva lanciato missili occidentali sul territorio russo in un attacco notturno che ha colpito una base militare. Le forze di difesa hanno abbattuto "sei razzi Atacms di fabbricazione statunitense e sei missili da crociera britannici Storm Shadow", che sono stati lanciati sulla regione di confine di Bryansk, nonché due missili Storm Shadow sul Mar Nero.
La Russia ha dichiarato di aver riconquistato due villaggi ucraini nella regione orientale di Donetsk, che Kiev aveva strappato al controllo russo all'inizio del conflitto. Il Ministero della Difesa russo ha affermato in un briefing quotidiano che le sue unità dell'esercito hanno "liberato" i villaggi di Neskuchne e Terny, in due diverse aree della linea del fronte.
La Russia è pronta a discutere le garanzie di sicurezza per il Paese "che ora si chiama Ucraina", ma "nel contesto di accordi più ampi", ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel corso di una conferenza stampa. "Naturalmente, le minacce sul fianco occidentale, ai nostri confini occidentali, devono essere eliminate", ha precisato Lavrov, citato dall'agenzia di stampa Tass. "Solo nel contesto di accordi più ampi, siamo pronti a discutere le garanzie di sicurezza per il Paese che ora si chiama Ucraina, o per parte di questo Paese, che non si è ancora determinata, a differenza della Crimea, del Donbass e della Novorossiya", ha dichiarato.
Lavrov ha anche dichiarato di accogliere con favore i segnali provenienti dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sul conflitto in Ucraina, a meno di una settimana dal suo insediamento. Trump si è impegnato a porre fine rapidamente al conflitto durato quasi tre anni, ha espresso scetticismo sul sostegno militare di Washington a Kiev e ha simpatizzato con le preoccupazioni di Mosca sull'alleanza militare Nato. "Il fatto stesso che le persone stiano iniziando a parlare di più delle realtà sul campo probabilmente merita di essere accolto con favore", ha detto.
La Russia occupa quasi un quinto del territorio internazionalmente riconosciuto dell'Ucraina e ha affermato di aver annesso cinque delle sue regioni: la Crimea nel 2014 e le regioni di Donetsk, Kherson, Lugansk e Zaporizhia nel 2022. Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto all'Ucraina di ritirarsi da tutti questi territori, compresi quelli significativi ancora sotto il controllo delle forze di Kiev, come precondizione per i colloqui di pace.
Nonostante abbia appoggiato la posizione pubblica di Trump, Lavrov ha affermato che la Russia non ha ancora ricevuto proposte specifiche su come intende portare le due parti al tavolo dei negoziati. "Aspetteremo iniziative concrete", ha detto Lavrov. "Una volta che diventerà presidente e formulerà una posizione definitiva sugli affari ucraini, ovviamente la studieremo", ha aggiunto.
Categoria: internazionale/esteri
16:50
A 94 anni da 60 ore su barella nel Salernitano, ambulanza bloccata
(Adnkronos) - Sono oltre "60 ore che l'ambulanza di Nocera è bloccata con la barella nel pronto soccorso di Mercato San Severino, su quella barella scomoda c'è una donna di 94 anni! Si faccia qualcosa in nome di quella povera paziente!". E' la denuncia pubblicata sulla pagina Facebook dell'associazione 'Nessuno tocchi Ippocrate', che riferisce del mezzo fermo nella struttura del Salernitano dalle 23.41 dell'11 gennaio, sottolineando anche lo scandalo di "una risorsa in meno per chi può averne bisogno". Episodio confermato all'Adnkronos Salute anche dal direttore del 118 della provincia di Salerno, Domenico Violante, che dà notizia anche di un'altra ambulanza bloccata nello stesso pronto soccorso da lunedì, "sempre con un paziente, di cui non ho notizie".
Al momento, quindi, "sono due le ambulanze ferme all'ospedale Curteri di Mercato San Severino. Per la prima ho già scritto alla direzione dell'Asl perché si risolva rapidamente e mi appresto a fare lo stesso per la seconda. Non posso fare altro", aggiunge con rammarico il direttore del 118. Le ambulanze, spiega Violante, sono in qualche modo 'sequestrate' dal pronto soccorso che non ha barelle per i pazienti e quindi trattiene quella dell'ambulanza che, in questo modo, non può essere utilizzata. "Non posso rimetterla in servizio perché non è funzionale senza barella", continua Violante che evidenza anche l'inadeguatezza di questi dispositivi.
"Le barelle del 118 non sono idonee per far stazionare i pazienti. Sono corte, sono fatte per il trasportare il paziente dal luogo dell'evento all'ambulanza, quindi hanno una struttura che le rende anche pericolose. Non sono fatte per trattenere un paziente a lungo, non hanno un materasso spesso, possono creare anche problemi" legati al "decubito", spiega evidenziando che "risulta comunque singolare che in tutto questo tempo all'ospedale non abbiano avuto la possibilità di risolvere". La situazione è complessa anche per l'equipaggio dell'ambulanza, che non può muoversi. "Stiamo cercando di alleviare anche loro, facendogli fare pause per andare a mangiare e non stazionare tutto il tempo in attesa. E' molto stressante per gli operatori che, tra l'altro, in queste ore non hanno un posto dove stare", conclude.
Categoria: cronaca
16:48
Consulta, l'uscente Prosperetti: "Se giudici eletti giovedì, in tempo per plenum su referendum"
(Adnkronos) - Ennesima fumata nera in Parlamento , riunito in seduta comune per l'elezione dei quattro giudici mancanti della Corte costituzionale. Si rischia adesso a causa delle successive formalità da espletare di pregiudicare la ricostituzione del plenum della Consulta entro lunedì prossimo, quando la Corte si riunirà in Camera di Consiglio sull'ammissibilità dei referendum, tra cui quello sull'Autonomia. E' così? "Se i parlamentari eleggessero i 4 giudici giovedì prossimo, i neo eletti potrebbero fare in tempo, giurando al Quirinale venerdì 17, anche se non porta bene", risponde scherzando con l'Adnkronos l'ex vice presidente della Corte costituzionale Giulio Prosperetti, nella rosa dei 4 giudici ancora da sostituire con il voto delle Camere in seduta comune.
Secondo Prosperetti, la verifica di requisiti e non incompatibilità degli eletti che dovrà effettuare la Corte immediatamente dopo l'elezione infatti "è una formalità, molto rapida perché le persone sono conosciute" e che si espleta in tempi celeri "attraverso la nomina di un relatore che riferisce sui titoli dei neo eletti". Nella storia della Corte tuttavia ci sono stati alcuni episodi in cui i giudici costituzionali hanno dovuto discutere dei titoli più a lungo del previsto: "C'è stato il caso di Fernanda Contri", prima donna a diventare giudice della Corte costituzionale della Repubblica italiana nel 1996 grazie alla nomina del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. "Il problema dibattuto sulla Contri - racconta il giudice costituzionale - fu che non aveva l'anzianità di 20 anni di avvocato, ma grazie al cambiamento della legge che aboliva il procuratore legale fu confermata. Si ritenne infatti che anche gli anni da procuratore contribuissero a contemplare il ventennio richiesto dalla Costituzione".
E poi, ricorda Prosperetti, "un caso più importante ed in là nel tempo: quello di Brunetto Bucciarelli Ducci", eletto dal Parlamento in seduta comune nella seduta del 27 gennaio 1977, insieme ad Alberto Malagugini e a Oronzo Reale. "Il problema fu che Bucciarelli Ducci era magistrato ma avendo fatto sempre carriera politica non era arrivato in Cassazione e la eleggibilità alla Corte è riservata alle magistrature superiori. Tuttavia si disse che l'esser stato presidente della Camera lo poneva a un livello tale per cui fu comunque ritenuta legittima la sua designazione. Anche se successivamente quando si ventilò il nome di Luciano Violante che pure era stato presidente della Camera, non se ne fece niente perché si ritenne che non aveva i requisiti".
Provenienze politiche non rilevano su operato giudici: In Italia non esiste dissenting opinion, segreto Camera Consiglio li assolve da componenti che li hanno espressi'
Quindi commentando all'Adnkronos lo stallo della politica e delle camere rispetto all'elezione dei giudici costituzionali, l'ex vice presidente della Consulta afferma: "Io credo ci siano problemi all'interno dei gruppi politici, non fra i gruppi politici, a causa dell'affastellamento fra le candidature e della necessità di valutare anche la potabilità del candidato proposto dall'altra parte. Non è infatti una ripartizione secca". "Ma la verità - rimarca - è che le provenienze non rilevano minimamente. Nella mia esperienza nella Corte non si è mai palesato un giudizio di alcun membro che fosse minimamente influenzato dalla componente che lo aveva espresso". L'arrovellarsi della politica in un certo senso lascerebbe il tempo che trova: in Italia non c'è oltretutto l'istituto della dissenting opinion, cioè la possibilità per i giudici dissenzienti in un collegio di farlo sapere e di motivare la propria posizione.
"C'è stata una grossa polemica sulla dissenting opinion sollevata da Zanon - ricorda Prosperetti -. Io sono stato sempre contrario a questo strumento perché farebbe emergere le provenienze, perché conduce al dover render conto del proprio voto e del perché non ci si è opposti. Mentre il segreto della Camera di Consiglio assolve tutti i giudici dall'essere o meno conviventi con le componenti che li hanno espressi".
Fisiologico l'accorpamento di nomi per il voto, è in vigore dall'istituzione Corte
Potrebbe essere la richiesta di una quaterna di nomi ad avere complicato la scelta del Parlamento? "E' stato molto criticato il fatto che si siano accorpati 4 nomi. Ma ritengo che sia fisiologico. Quando nel 1956 fu istituita in Italia la Corte costituzionale - racconta - la norma in vigore prevedeva per i giudici un mandato di 12 anni ed un complesso sistema di rinnovo per sorteggio relativo a circa metà del collegio ogni 6 anni per la conferma di alcuni giudici che sarebbero restati in carica solo per il periodo residuo ed il rinnovo di altri".
"La norma fu poi abrogata, perché nella prima formulazione della Corte i giudici erano molto anziani e parecchi morirono nei primi 9 anni, sicché non ci fu più bisogno del sorteggio, dal momento che l'avvicendamento non comportava più una scadenza dell'intera Corte. Pertanto - conclude rispondendo all'Adnkronos Prosperetti - già il legislatore dell'epoca aveva previsto la possibilità di una votazione congiunta per un certo numero di giudici e adesso rimane singolare il fatto che tutti veniamo rinnovati con un avvicendamento secondo le scadenze dovute ai decessi della prima composizione della Corte". (di Roberta Lanzara)
Categoria: politica
16:30
Torino, consigliere comunale a colleghe: "Tornate a fare le casalinghe"
(Adnkronos) - Fa discutere una frase che il consigliere comunale di Radicali +Europa, Silvio Viale avrebbe pronunciato ieri durante la seduta del Consiglio comunale. Alle colleghe consigliere della Sala Rossa, durante la discussione su un testo della Consulta femminile comunale sulle donne migranti, avrebbe detto “avete sbagliato mestiere, tornate nei vostri quartieri a fare le casalinghe”.
A stigmatizzare l’affermazione una nota firmata dalla consigliere di maggioranza, condivisa anche dai colleghi e da M5S in cui si sottolinea “è un’uscita inaccettabile che come consigliere e consiglieri della Città di Torino rifiutiamo, condanniamo e per cui pretendiamo delle scuse pubbliche. Sentire nel 2025, in un’aula istituzionale, usare parole che mirano a delegittimare il lavoro e i ruoli delle donne, sia che facciano le consigliere nelle istituzioni sia che si occupino di lavori di cura familiare fuori dalle istituzioni, è gravissimo e dimostra che tentare di zittire le donne è una pratica ancora in voga”.
“E’ tempo che tutte e tutti coloro che sono contrari a questi atteggiamenti discriminatori facciano sentire la propria voce per ripristinare il rispetto e contrastare ogni forma di discriminazione di genere. Perché le donne, qualunque sia la loro scelta di vita, siano sempre viste, rispettate, e riconosciute”, conclude la nota.
A prendere le distanze dalle parole di Viale Andrea Turi, portavoce +Europa Torino che sottolinea: “Come è noto, +Europa è da sempre impegnata nella promozione dei diritti, della parità, dell’equità, dell’uguaglianza contro ogni discriminazione di genere e non ritiene tollerabile che i propri esponenti utilizzino determinate espressioni, a maggior ragione all’interno delle istituzioni dove sono chiamati a rappresentare il nostro elettorato e il nostro partito".
Solidarietà e condanna per le affermazioni anche dal Pd torinese e piemontese che in una nota ribadisce “l’impegno per l'uguaglianza di genere, il rispetto e la valorizzazione di ogni individuo, indipendentemente dal ruolo che sceglie di ricoprire nella società. Queste affermazioni, oltre a essere anacronistiche e inaccettabili, rappresentano un duro colpo alle conquiste raggiunte con decenni di lotte per i diritti delle donne e per la parità - prosegue - le donne, oggi più che mai, sono pilastri fondamentali in tutti gli ambiti: famiglia, lavoro, cultura, politica, scienza e tecnologia -. È fondamentale continuare a promuovere una cultura che riconosca la libertà di scelta, il valore del contributo di ogni persona, e il rispetto reciproco. Ridurre le donne a un unico ruolo stereotipato significa ignorare la complessità e la ricchezza delle loro vite, oltre a perpetuare dinamiche di disuguaglianza che non possono e non devono trovare spazio nella nostra società. Ci opponiamo con forza a qualsiasi tentativo di relegare le donne a ruoli imposti. Siamo al loro fianco per costruire una società più equa, inclusiva e rispettosa delle differenze”, conclude la nota invitando “ tutti e tutte a riflettere sull'importanza delle parole e a lavorare insieme per un futuro in cui i diritti di ogni donna e individuo siano pienamente riconosciuti e rispettati”
Categoria: politica
16:22
Processo depistaggio, sfilata di testi eccellenti
(Adnkronos) - (dall'inviata Elvira Terranova) - L'ex Procuratore nazionale antimafia ed ex Presidente del Senato Pietro Grasso, ma anche l'ex Procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e l'ex Capo della Polizia, Prefetto Gianni De Gennaro. Sfilata di testi eccellenti nel processo per depistaggio che si è aperto questa mattina davanti al Tribunale di Caltanissetta. Alla sbarra due generali dei Carabinieri, due ex investigatori antimafia, Angiolo Pellegrini, oggi 83 anni, e Alberto Tersigni, oggi 63 anni, entrambi accusati di depistaggio. Per la Procura, rappresentata in aula dal pm Pasquale Pacifico, i due ufficiali, oggi in pensione, avrebbero depistato le indagini per riscontrare le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Pietro Riggio. I due, in particolare, avrebbero intralciato, secondo l'accusa, il lavoro dei pubblici ministeri, che stavano cercando riscontri alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia nisseno Pietro Riggio sulla strage di Capaci. Alla sbarra anche l'ex poliziotto Giovanni Peluso, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa. Pellegrini è stato anche uno storico collaboratore del giudice Giovanni Falcone.
L'udienza è iniziata con una breve sospensione perché la difesa degli imputati ha presentato delle eccezioni. I legali dei due generali hanno detto che quando Pellegrini e Tersigni sono stati sentiti per la prima volta dagli inquirenti, avrebbero dovuto essere sentiti "in veste di indagati". Quindi, i verbali avrebbero dovuto essere interrotti. Ma il pm Pacifico non si è detto d'accordo. Alla fine, dopo una breve Camera di consiglio, il Presidente del Tribunale Francesco D'Arrigo, ha ripreso l'udienza respingendo le eccezioni dei legali.
Al centro della vicenda ci sono le dichiarazioni di Riggio, ex agente della Polizia penitenziaria, poi arrestato con l'accusa di essere legato ai clan mafiosi. Secondo i pm i due ex investigatori, che respingono le accuse, non avrebbero dato il giusto peso alle rivelazioni di Riggio, all'epoca loro confidente, rivelazioni che, sempre a dire degli inquirenti, avrebbero potuto portare alla cattura del latitante Bernardo Provenzano e a scoprire un progetto di attentato all'ex giudice del pool antimafia Leonardo Guarnotta. Peluso, invece, avrebbe agevolato Cosa nostra, tra l'altro favorendo la latitanza del boss corleonese. Dal capo d'accusa della procura di Caltanissetta sottoscritto dal sostituto procuratore Pasquale Pacifico e dai magistrati Domenico Gozzo e Salvatore Dolce della procura nazionale antimafia, emerge che gli ex generali Pellegrini e Tersigni erano stati intercettati in vista della loro audizione come testimoni al processo d'appello sulla trattativa Stato-mafia. Secondo l'accusa, avrebbero concordato cosa riferire. Secondo l'avvocato Basilio Milio, che con l'avvocato Giuseppe Piazza difende il generale Tersigni, hanno "semplicemente dialogato per ricordarsi a vicenda i fatti di venti anni fa". Angiolo Pellegrini è difeso dagli avvocati Rocco Licastro e Oriana Limuti, mentre l'imputato Peluso dall'avvocato Boris Pastorello.
Lunga la lista testi. Emergono i nomi dell'ex Presidente del Senato ed ex Procuratore di Palermo, Pietro Grasso, ma anche di ex ufficiali della Dia di Caltanissetta, ex carabinieri del Ros di Caltanissetta. Oltre alla ex dirigente della Squadra mobile di Caltanissetta, Marzia Giustolisi, citata anche dall'accusa. L'audizione dell'ex Procuratore di Palermo ed ex Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso è stata chiesta dalla difesa "per riferire sull'impegno investigativo della Dia di Palermo a partire dal 2001 in direzione della ricerca e la cattura di Bernardo Provenzano in merito alla segnalazione, fatta dall'allora colonnello Pellegrini, nel gennaio 2001, di propositi criminosi concepiti da appartenenti a Cosa nostra e da compiersi nel territorio siciliano, alle attività conseguenti, ai relativi esiti, alla nota a sua firma del 29 gennaio 2001, nonché su ogni altra circostanza pertinente all'oggetto della imputazione e utile all'accertamento della verità".
La difesa chiede anche l'audizione dei magistrati Michele Prestipino e Giuseppe Pignatone, ex Procuratore di Roma, "entrambi per riferire sull'impegno investigativo della Dia di Palermo a partire dal 2001 in direzione della ricerca e la cattura di Provenzano, sulla conoscenza del maggiore Tersigni e del colonnello Pellegrini e sulle interlocuzioni avute con i predetti, sulla conoscenza professionale di Pietro Riggio e Giovanni Peluso, su eventuali condotte contrarie ai doveri di ufficio e poste in essere dagli imputati e da altri soggetti nello svolgimento dell'attività di Polizia giudiziaria nonché su ogni altra circostanza pertinente all'oggetto della imputazione e utile all'accertamento della verità". In lista testi altri generali e ufficiali, come il generale Carlo Alfiero, il generale Antonio Tomaselli, il colonnello Ignazio Lizio Bruno. Oltre al generale Paolo Azzarone "sugli accertamenti effettuati e sulle attività svolte a seguito delle informazioni fornite da Pietro Riggio asseritamente apprese da Giovanni Peluso". E pi diversi magistrati, come il Pm Maurizio Bonaccorso, Stefano Luciani, il Procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera, l'ex Procuratore di Palermo Giancarlo Caselli.
Il prossimo 11 febbraio, quando si terrà la seconda udienza del processo a carico di due generali dei Carabinieri, due ex investigatori antimafia, Angiolo Pellegrini e Alberto Tersigni, accusati di depistaggio, verrà sentito il collaboratore di giustizia Pietro Riggio. Nel novembre 2019, al processo Capaci bis, a Caltanissetta, il collaboratore nisseno, aveva riferito, tra le altre cose, quanto apprese da Giovanni Peluso nel 2000, altro imputato, sulla "volontà di Cosa nostra di eliminare il giudice Leonardo Guarnotta", ex membro del pool antimafia di Antonino Caponnetto e all'epoca presidente della corte che stava giudicando il fondatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri per concorso esterno a Cosa nostra.
"Giovanni Peluso - aveva detto Riggio in aula rispondendo alle domande dell'avvocato Salvatore Petronio - voleva essere coadiuvato in un attentato nei confronti di un giudice palermitano, il dottore Guarnotta. Le ragioni non me le disse, se non l'esigenza di rifugiarsi dopo l'attentato. Aveva anche fatto uno schizzo sull'abitazione del giudice. Io quel giorno stesso riferii dell'attentato al colonnello della Dia". Sul punto però rispetto al verbale reso ai pubblici ministeri, Riggio aveva cambiato un po' le sue dichiarazioni. Ai magistrati aveva detto: "Peluso mi disse che la 'nostra organizzazione' aveva bisogno di fare favori alla politica quando ve ne era la necessità. Segnatamente mi disse che era stato incarico a uccidere il giudice Guarnotta e che a tal fine aveva già eseguito un sopralluogo nei pressi di un 'palazzo', ritengo fosse quello dove abitava il magistrato".
Sempre in quella udienza, del 2019, Riggio aveva anche riferito che un ex poliziotto avrebbe messo l'esplosivo sotto l'autostrada per preparare la strage di Capaci del 23 maggio 1992 in cui furono uccisi il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta. L'uomo collabora con la magistratura da più di 14 anni. Alla domanda de perché fino a quel momento non avesse mai parlato della strage di Capaci, Riggio replicò, collegato in videoconferenza: "Non ho parlato prima della strage di Capaci perché, purtroppo, ho avuto modo di conoscere il sistema dall'interno e se io ne avessi parlato prima oggi sarei un uomo morto...". Riggio sarà risentito l'11 febbraio e nell'udienza successiva.
Categoria: cronaca
16:11
Pechino Express 2025, svelati i nomi delle 9 coppie in gara: le anticipazioni
(Adnkronos) - Sono state annunciate ufficialmente le 9 coppie di Pechino Express 2025. La nuova edizione del reality show Sky Original prodotto da Banijay Italia, è intitolata 'Fino al tetto del mondo' e porterà i concorrenti tra Filippine, Thailandia e Nepal.
A guidare il gruppo e a dirigere la gara con i suoi snodi e i suoi colpi di scena tornerà Costantino della Gherardesca, che ritroverà al suo fianco l’inviato speciale Fru.
Le coppie in gara sono: Virna Toppi e Nicola Del Freo, Gianluca Fubelli (Scintilla) e Federica Camba, Jey e Checco Lillo, Ivana Mrázová e Giaele De Donà, Jury Chechi e Antonio Rossi, Giulio Berruti e Nicolò Maltese, Nathalie Guetta e Vito Bucci, Dolcenera e Gigi Campanile, Samanta e Debora Togni.
Marito e moglie, Primi Ballerini del Teatro alla Scala di Milano. Virna Toppi, nata a Milano nel 1992, è diplomata con il massimo dei voti alla Scuola di Ballo del teatro, si è distinta fin da subito per la sua profondità espressiva, la grazia e la tecnica raffinata. Nel 2020 è diventata contemporaneamente anche prima ballerina del Bayerisches Staatsballett di Monaco.
Nicola Del Freo, nato a Carrara nel 1992, dopo aver iniziato i suoi studi di danza in Italia, ha perfezionato la sua formazione all’Hamburg Ballet di Amburgo. La sua tecnica impeccabile e il suo carisma sul palco gli hanno presto permesso di farsi notare, portandolo a entrare nel corpo di ballo del Bayerisches Staatsballett di Monaco.
Gianluca, in arte Scintilla, inizia la sua carriera di comico e attore a soli 20 anni nei villaggi turistici come animatore. Fino al 2013 è stato membro de “I turbolenti”, gruppo di attori con i quali ha preso parte ai più importanti programmi comici della TV italiana. Celebre è soprattutto l’esperienza fatta in Colorado, che Scintilla, dal 2017, ha anche condotto affiancando Paolo Ruffini, Federica Nargi e Belen Rodriguez.
Federica Camba, in arte LA CAMBA, è una cantautrice, compositrice e produttrice discografica italiana con all’attivo più di 10 milioni di copie vendute delle sue canzoni. Nella sua carriera ha scritto brani per sé e per i più importanti artisti della scena italiana. La sua consacrazione avviene nel 2000 quando due sue canzoni vengono inserite nell’album “Tra te e il mare” di Laura Pausini; a seguire, nel 2005 è in tour con Gianni Morandi in qualità di cantante e di attrice (e insieme hanno anche vinto il Premio Lunezia per la canzone “Grazie a tutti”). Ha scritto e prodotto hit per Alessandra Amoroso, Emma, Annalisa, Elodie e tanti altri. Ha pubblicato due dischi: “Magari oppure no”, premiata ai Wind Music Awards all’Arena di Verona, e “Buonanotte sognatori”.
I due, sposati dal 2023, si dilettano in sketch comici sui social e hanno una figlia di nome Nina.
Jey Lillo, il mago moderno più famoso d’Italia, è nato a Napoli nel 1997 e si è avvicinato alla magia a soli 9 anni, ispirato dallo stile innovativo dell’illusionista americano Criss Angel. Nel 2020 Gennaro, il suo vero nome, ha pubblicato per gioco il suo primo video su TikTok lanciando il format “Se ti stupisco mi fai un regalo”: raggiunse un milione di visualizzazioni in meno di 24 ore.
Suo fratello Francesco, per tutti Checco, classe 2001, è uno studente universitario che lavora presso un negozio di videogiochi: questa, per lui, è una grande passione che gli ha permesso di conoscere e provare già dai 16 anni il mondo delle competizioni gaming.
Ivana Mrázová ha 32 anni, è nata a Vimperk, nella regione della Boemia Meridionale, in Repubblica Ceca. All’età di 15 anni ha lasciato la sua città natale per iniziare la carriera di modella a Milano: dopo aver sfilato per l’haute couture italiana ed europea, è stata scelta come testimonial di diversi brand. Ha fatto il suo esordio in TV come valletta di Gianni Morandi al Festival di Sanremo nel 2012; quindi nel 2017 ha partecipato come concorrente al Grande Fratello VIP classificandosi terza.
Giaele De Donà, nata a Vittorio Veneto nel 1998, si è trasferita a Milano giovanissima per lavorare come modella per importanti brand internazionali. Parallelamente ha studiato fashion business all’Accademia del Lusso e si è laureata in Scienze della mediazione linguistica. Dopo alcuni anni a Los Angeles con suo marito, è rientrata in Italia per lanciare la sua prima linea di moda. Ha partecipato anche al Grande Fratello VIP 7 arrivando fino in finale. Si definisce una cittadina del mondo.
Jury Chechi è soprannominato “Il signore degli anelli” per le sue imprese come ginnasta: negli anni ‘90 è stato il dominatore assoluto di tale specialità, la medaglia d’oro vinta alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 è pura leggenda sportiva. A 34 anni, nel 2004, ha vinto la sua seconda medaglia olimpica, conquistando uno splendido bronzo alle Olimpiadi di Atene. Nel 2005 ha pubblicato il suo primo libro, “Semplicemente Jury”, che ripercorre i più grandi successi della sua carriera: oltre alle due medaglie Olimpiche, cinque ori Mondiali, quattro ori Europei, tre ori alle Universiadi e ben sedici medaglie ai giochi del Mediterraneo; il secondo, “Codice Jury”, è stato pubblicato nel 2022 ed è un programma di allenamento calistenico.
Antonio Rossi è un ex canoista italiano, specialista del kayak velocità, appartenente al Corpo della Guardia di Finanza. Nel suo Palmares si annoverano: cinque medaglie olimpiche, tre ori, un argento e un bronzo, conquistati nelle edizioni delle Olimpiadi di Barcellona ‘92, Atlanta ‘96, Sydney 2000 ed Atene 2004; a Pechino 2008 è stato il portabandiera della spedizione italiana. Dopo il ritiro sportivo ha iniziato ad impegnarsi attivamente in politica, venendo nominato prima Assessore allo Sport della Regione Lombardia e poi Sottosegretario ai Grandi eventi sportivi della medesima Regione. Attualmente collabora nel ruolo di City Operations Manager con Fondazione Milano-Cortina 2026, continuando così la sua carriera nello sport management, iniziata nel 2005 in qualità di membro della Giunta Nazionale del Coni.
Hanno entrambi una targa nella Walk Of Fame dello sport italiano, che si snoda tra le vie del Foro Italico a Roma: è un prezioso riconoscimento riservato agli atleti italiani che si sono maggiormente distinti in campo internazionale.
Giulio Berruti ha 40 anni, è nato a Roma da padre oculista e madre avvocato ed ex funzionario della presidenza della Repubblica. Mentre si laureava in Odontoiatria e Protesi dentaria, ha iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo come modello e a dedicarsi alla recitazione. Ha partecipato a Ballando con le stelle e a Dance Dance Dance. È anche un imprenditore lavorando come medico e manager presso otto cliniche di medicina estetica, oculistica e odontoiatria. Da quattro anni è il compagno di Maria Elena Boschi.
Nicolò Maltese è romano di Centocelle, ha 39 anni, è figlio di uno psicologo-psicoterapeuta e di un’insegnante d’inglese. Durante l’università lavorava in una pizzeria per potersi dedicare alla sua più grande passione, la musica: è stato per più di sei anni frontman di un gruppo punk-rock che si è esibito in tutta Italia. Allo stesso tempo ha iniziato a lavorare come consulente commerciale presso un istituto di lingua inglese, prima, e nel settore farmaceutico, poi; quindi si è specializzato nell’informazione scientifica nel campo della medicina estetica e della chirurgia plastica. Ama viaggiare, è un grande sportivo appassionato di calcio, pallavolo e taekwondo.
Nathalie Guetta è un’attrice francese naturalizzata italiana, nota al pubblico televisivo italiano soprattutto per il ruolo della perpetua Natalina nella serie televisiva Don Matteo, in cui recita nel cast fisso dal 2000. Ha 66 anni, è sorella (con madre diversa) del dj e produttore David Guetta, nel 1989 ha acquisito notorietà presso un pubblico più vasto grazie alle sue partecipazioni al Maurizio Costanzo Show. È approdata al cinema nel 1987 interpretando un piccolo ruolo in Intervista di Federico Fellini, è stata poi notata da Cristina Comencini che l’ha diretta in I divertimenti della vita privata. È stata concorrente di Ballando con le stelle e de Il cantante mascherato, dove è arrivata terza, nonché ospite in alcune puntate di Stasera tutto è possibile.
Vito Bucci, trentacinquenne di Metaponto (Matera), trasferitosi a Roma più di 17 anni fa per frequentare la facoltà di Arti e Scienze dello spettacolo presso l’Università La Sapienza, è attualmente segretario di produzione in importanti progetti per il cinema e per la tv tra cui anche Don Matteo, dove appunto ha conosciuto Nathalie. Si definisce testardo, caparbio, permaloso “quanto basta”, competitivo, solare, socievole, curioso ed affidabile. È sposato da due anni.
Dolcenera, nome d’arte di Emanuela Trane, è una cantautrice, polistrumentista e produttrice 47enne. Sin da bambina ha studiato canto, pianoforte e clarinetto, ha composto le prime canzoni a soli 14 anni. Il suo approccio alla musica, così come quello con la vita, è istrionico, entusiastico e idealista, ma anche - dati gli studi in ingegneria - metodico e ortodosso. Si è affermata nel panorama musicale italiano nel 2003 vincendo la categoria Nuove proposte del Festival di Sanremo con il brano Siamo tutti là fuori.
Gigi è un avvocato, preciso e rigoroso, ma applica l’ironia sistematica a tutto ciò di cui si occupa. Amante della letteratura sudamericana, della psicologia, dei cani, è anche un grande appassionato di piante grasse: da anni si prende dolcemente cura della sua collezione di esemplari rari.
I due sono legati sentimentalmente da più di 25 anni, si sono conosciuti nella loro terra d’origine, il Salento. La loro è una relazione che unisce vita privata e vita professionale: Gigi, infatti, è nel team manageriale e legale dell’artista.
Samanta e Debora sono due sorelle. Nate a Terni, in Umbria, sono figlie della stessa mamma (ex ballerina professionista) ma di due differenti papà. Di fatto le due sorelle sono una l’opposto dell’altra.
Samanta ha ereditato la passione per la danza della mamma e del suo padre biologico, il suo grande talento l’ha portata a viaggiare in tutto mondo a partire dall’età di 13 anni per competere sui più importanti palcoscenici internazionali. Non ancora maggiorenne si è trasferita in America formando insieme all’ucraino Maksim Chmercovskiy la seconda coppia più forte delle competizioni statunitensi. Nel 2005 è tra i maestri della prima edizione di Ballando con le stelle: ballava con Fabrizio Frizzi, arrivarono quinti; ha vinto lo show nel 2016, ballando in coppia con l’attore spagnolo Iago Garcia. Nello stesso anno è stata inviata di Unomattina e ha debuttato come conduttrice presentando il Festival di Castrocaro al fianco di Flavio Montrucchio. Nel 2020, dopo ben dodici edizioni, Samanta ha lasciato Ballando con le stelle per dedicarsi ad altri progetti personali, tra i quali il ruolo di conduttrice de I fatti vostri insieme a Giancarlo Magalli. A partire dal 2021 ha condotto il programma Domani è domenica, ora è il volto di Amarsi un po’ – Istruzioni per l’uso.
Sua sorella Debora fa il muratore d’inverno e la bagnina d’estate, oltre che l’istruttore in palestra. A differenza di Samanta, inoltre, Debora è rimasta a vivere in Umbria. Ha animo e look rock, è molto verace e spontanea, non si è mai sposata, è allergica alle regole e uno spirito libero.
Categoria: spettacoli
15:56
Brescia, incendio in reparto Spedali Civili: fiamme dalla sigaretta di una paziente
(Adnkronos) - Un incendio è divampato alle 4 di questa mattina agli Spedali Civili di Brescia, in una stanza del reparto della Terza Medicina, situato alla Scala 6 dell'ospedale. Il fuoco avrebbe avuto origine, spiegano dall'Asst in una nota, "al letto di una paziente che, secondo quanto ricostruito, stava fumando una sigaretta nonostante i divieti posti. Il tempestivo intervento degli operatori ha evitato il propagarsi dell'incendio, limitandolo al solo letto della paziente interessata che, purtroppo, versa in condizioni critiche avendo riportato gravi ustioni".
Il sistema di rilevazione incendi, prosegue l'ospedale nella nota, "si è immediatamente attivato, inviando l'allarme alla centrale del telecontrollo". E' scattata la chiusura delle porte antincendio e "sono subito intervenuti gli addetti antincendio del reparto, la squadra antincendio del presidio, attiva 24 ore su 24. Sono intervenuti prontamente" anche "i vigili del fuoco di Brescia". Gli altri 26 pazienti ricoverati nel reparto interessato, "che non hanno riportato alcuna conseguenza", informa infine l'Asst, "sono stati trasportati in altri reparti, in attesa di ripristinare e sanificare la Terza Medicina".
Categoria: cronaca
15:26
Messina, uccide la madre con 15 coltellate dopo averla stordita con spray al peperoncino
(Adnkronos) - Uccide la madre, al termine di una lite, con oltre 15 coltellate, dopo averla stordita con lo spray al peperoncino. E' accaduto a Messina. La vittima è Caterina Pappalardo, di 62 anni. L'omicidio è avvenuto nell'abitazione della donna in via Cesare Battisti. In carcere è finito il figlio Giosuè Fogliani di 26 anni, che avrebbe già confessato. Ad allertare carabinieri e polizia sono stati i vicini di casa. Indaga la Procura che ha disposto per domani l'autopsia sul corpo della donna.
Categoria: cronaca
15:23
Bernabè e il video choc, Lotito: "Licenziato anche il chirurgo. Olympia? Non volerà più"
(Adnkronos) - Dopo il licenziamento del falconiere Juan Bernabé "quell'aquila sicuramente non volerà più", ha dichiarato il presidente della Lazio, Claudio Lotito, a Montecitorio per le votazioni per i giudici costituzionali. "Vedremo, bisogna trovare le soluzioni per sostituirla. Anche perché - ha spiegato - me la sono inventata io questa storia" del volo dell'aquila prima delle partite.
Juan Bernabé, falconiere della Lazio, aveva condiviso nelle ore scorse un video 'esplicito' dopo un intervento per la protesi al pene e la società biancoceleste ha preso immediati provvedimenti. "La S.S. Lazio S.p.a., allibita nel vedere le immagini fotografiche e in video del sig. Juan Bernabé e nel leggere le dichiarazioni che le hanno accompagnate, comunica di avere interrotto, con effetto immediato, ogni rapporto con costui, attesa la gravità del suo comportamento", aveva fatto sapere in una nota. Ora Lotito ha spiegato che anche il chirurgo urologo-andrologo Gabriele Antonini che ha operato Bernabé "è stato licenziato subito, immediatamente, revocato il tesseramento".
Categoria: sport
15:13
Joao Fonseca, il 'piccolo Sinner' che sta incantando Melbourne. E ora sfida Sonego
(Adnkronos) - Joao Fonseca continua a stupire. Il tennista brasiliano, 18 anni, è diventato il primo tennista nato nel 2006 a vincere una partita dello Slam. Fonseca, numero 112 del mondo, ha infatti battuto, al primo turno degli Australian Open, Andrey Rublev, numero nove del ranking Atp, con il punteggio di 7-6 (1), 6-3, 7-6 (5). Un risultato straordinario per Joao, che conferma una crescita iniziata la scorsa stagione, dove si era fatto notare nell'ultima edizione della Coppa Davis, e continuata alle Next Gen Atp Finals, vinte da imbattuto.
In Arabia Saudita Fonseca ha raggiunto Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nello speciale club dei tennisti capaci di trionfare alle Next Gen prima dei 19 anni. Nel torneo riservato ai migliori emergenti del circuito, Fonseca ha battuto in finale l'americano Learner Tien, arrivando così a Melbourne con i crismi del predestinato e lo status di potenziale outsider. La partita con Rublev ha confermato Fonseca come una delle mine vaganti del torneo, con la conferma che è attesa già nel prossimo turno, quando sfiderà l'azzurro Lorenzo Sonego.
Fonseca ha mostrato umiltà e maturità anche fuori dal terreno di gioco, come confermano le sue parole a caldo dopo la sfida con Rublev: "Non è male battere il numero 9 del mondo", ha detto con un sorriso, "mi sto godendo questo momento. Come dice Federer, il talento da solo non basta. Mi impegno molto per arrivare dove voglio ogni giorno, il mio team lo sa. Mi piace vedere che tanti brasiliani sono venuti a tifare per me, è un pubblico magnifico".
Sono già in molti a paragonare Joao Fonseca a Jannik Sinner. La sua crescita verticale ricorda l'exploit dell'azzurro, che ha appena vissuto un 2024 da favola e arriva alla nuova stagione da numero uno del mondo. Anche il modo di giocare, aggressivo fin dal servizio, ricorda Sinner, come confermato proprio da Fonseca: "Se dovessi identificarmi in qualcuno direi Sinner perché mi piace giocare aggressivo", aveva detto il giovane brasiliano in un'intervista a Marca, "al momento il mio rovescio è migliore del dritto, che in ogni caso rimane la mia arma principale. Riesco a essere subito incisivo grazie al servizio e ho gambe molto magre. Penso sia anche per questo che in Brasile mi chiamano 'piccolo Sinner'".
Joao Fonseca ha compiuto 18 anni lo scorso 21 agosto, festeggiando il compleanno cinque giorni dopo Sinner, e proprio come Jannik ha vissuto un 2024 da sogno, iniziato da numero 727 del mondo e concluso al 112esimo posto nel ranking. Fonseca ha iniziato la stagione facendosi notare nel torneo di casa a Rio de Janeiro, raggiungendo per la prima volta i quarti di finale in un torneo Atp e ha continuato conquistando il suo primo titolo Challenger a Lexington. In totale, nel circuito Atp, Fonseca ha giocato 14 partite, vincendone la metà e chiudendo l'anno con il trionfo alle Next Gen.
Lo stile di gioco di Fonseca è migliorato molto nel corso dell'anno. Joao tende a prendere in mano lo scambio fin da subito specialmente nei propri turni di battuta, con il servizio che viaggia già a una media di 225 chilometri orari, cercando di chiudere il punto il più rapidamente possibile. Proprio come Sinner, sfrutta molto i colpi da fondo campo, riuscendo a essere incisivo sia di dritto che di rovescio. Si tratta di un giocatore completo, che sta imparando a variare il proprio gioco per non dare punti di riferimento e sorprendere l'avversario.
Categoria: sport
14:54
Ucraina, aerei e droni navali contro 'flotta ombra' russa nel Baltico: al via missione Nato
(Adnkronos) - Aerei, navi e satelliti, ma anche una piccola flotta di droni navali. La Nato aumenta la sua presenza militare nel Mal Baltico e annuncia l'avvio di una nuova missione di monitoraggio per proteggere le infrastrutture critiche dai sabotaggi attribuiti alla Russia. Lo ha dichiarato il segretario generale dell'Alleanza Mark Rutte in conferenza stampa dopo la riunione dei Paesi Baltici.
Guidato dal generale statunitense Christopher Cavoli,l'iniziativa coinvolgerà una serie di mezzi, compresi aerei, navi e satelliti per il monitoraggio marittimo. Previsto anche "l'impiego di nuove tecnologie, tra cui una piccola flotta di droni sottomarini", aggiunge Rutte.
La misura fa seguito a un aumento progressivo di incidenti nel Mar Baltico, con il sospetto che si tratti di operazioni di guerra ibrida condotti dalla Russia attraverso la sua cosiddetta "flotta ombra". In tutta l'Alleanza si sono registrati "elementi di campagne di destabilizzazione delle società, attacchi informatici, tentativi di assassinio e sabotaggio, danni alle infrastrutture e ai cavi vitali per la sicurezza e la prosperità nazionale", dice Rutte, ricordando che "diversi cavi sottomarini sono stati spezzati negli ultimi mesi".
"Le indagini sono ancora in corso ma c'è motivo di grave preoccupazione", continua il segretario generale della Nato, evidenziando che la salvaguardia delle infrastrutture è cruciale per l'approvvigionamento energetico e per il traffico internet (il 95% dei flussi di dati è garantito dai cavi, su cui passano circa 1,3 mila miliardi di dollari di transazioni finanziarie al giorno, sottolinea Rutte). In questo campo sono in aumento gli sforzi di collaborazione tra gli alleati, aggiunge, inclusi sforzi per integrare i rispettivi apparati di sorveglianza nazionale con la Nato per assicurarsi un rilevamento delle minacce a tutto tondo.
Tra i risultati della riunione tra i Paesi baltici della Nato tenutasi in mattinata c'è anche la decisione di istituire un gruppo di esperti legali "che dovrà occuparsi della libertà di navigazione nelle acque internazionali e del genere di azioni che possiamo intraprendere" all'interno di questo quadro, ha detto il presidente finlandese Alexander Stubb durante la conferenza stampa al termine della riunione.
Lo sviluppo avviene in seguito a un aumento di incidenti sospetti che hanno riguardato l'infrastruttura energetica e di comunicazione sul fondo del Mar Baltico. Il caso più recente è avvenuto a dicembre, quando le autorità finlandesi hanno sequestrato una petroliera che trasportava petrolio russo sospettando che avesse danneggiato il cavo elettrico Estlink 2, steso tra Finlandia ed Estonia, e quattro cavi per le telecomunicazioni trascinando l'ancora sul fondale marino.
Questa reazione ha segnato un salto di qualità nel decisionismo con cui gli alleati hanno finora trattato questo genere di incidenti, rileva Stubb, ricordando che solo un anno fa una nave responsabile di un danno del genere "è scappata" e a novembre 2024 le autorità danesi ne hanno abbordata un'altra. "Ora abbiamo la capacità e la volontà di agire. Aumenteremo la presenza della Nato nel Mar Baltico e continueremo a migliorare l'uso delle moderne tecnologie per scoprire le attività nel Baltico e le infrastrutture, continueremo ad affrontare con decisione la flotta ombra della Russia", ha detto il presidente finlandese.
La questione della deterrenza "è all'attenzione di tutti", spiega Michal, aggiungendo che nell'ambito del monitoraggio rinforzato 360 petroliere hanno presentato i documenti, 62 non lo hanno fatto, e 7 sono state abbordate. La flotta ombra "sta facendo girare i soldi per la Russia affinché possa finanziare questo tipo di guerra ibrida contro l'Europa, dovremmo affrontare tutte le possibilità e mettere in campo regole migliori per rispondere", esorta.
Rutte indica le "azioni forti" di Helsinki come un modello da replicare altrove all'interno dell'Alleanza, assicurando che agli alleati arriverà un rapporto dettagliato su quanto successo a dicembre col sequestro della nave sospetta.
Categoria: internazionale/esteri
14:46
Terzo mandato, Zaia: "Nessuna lezione da chi sta in Parlamento da 30 anni"
(Adnkronos) - “Il blocco al terzo mandato è un’anomalia tutta nostra e che riguarda un centinaio di sindaci e alcuni governatori, compreso il sottoscritto. La motivazione è: così si evita che si creino dei centri di potere. Cosa che però non vale per esempio per deputati, senatori e ministri e tanti altri incarichi istituzionali. Trovo assurdo e inaccettabile che si utilizzi questa motivazione dei centri di potere, ma ancora peggio che tali osservazioni arrivino da gente che è 30 anni che sta in Parlamento”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, durante l’odierno punto stampa a Palazzo Balbi, a proposito del terzo mandato e della dialettica interna alla coalizione di centrodestra in vista delle prossime elezioni regionali e di chi sarà il candidato alla presidenza.
“La mia non candidatura farà felice un sacco di persone, ma i cittadini veneti si sono già espressi in maniera inequivocabile - ha scandito - I veneti devono essere gli attori protagonisti della prossima legislatura, è impensabile che arrivi qui uno e dica ‘sono io il candidato’. Ho sempre avuto un approccio da amministratore delegato e per prima cosa vengono il Veneto e i veneti, poi la Lega che è il mio partito e io sono sempre stato un uomo di squadra”.
Zaia ha sottolineato che “siamo in un momento storico particolare per il Veneto che è innegabile, cioè i veneti chiedono la mia ricandidatura e lo chiedono in maniera trasversale. Aspettiamo che sulla questione del terzo mandato si esprima la Consulta ma lo può fare anche il governo, ma se mai dovesse arrivare lo sbocco dei mandati io mi ricandiderei sicuramente”.
“Che Fratelli d’Italia chieda il governo della Regione non è un atto di lesa maestà ma bisogna capire quale sarà il punto di caduta di tutto questo - ha affermato il governatore - Non mi pare che questa Regione sia stata governata male finora, ma se qualcuno dice che non è stata governata bene, allora è giusto che le strade si separino”.
“Come diceva Eduardo de Filippo: prima adda passà 'a nuttata. Ora siamo in una fase nella quale tutti parlano, ma poi ognuno deciderà cosa fare del proprio futuro - ha aggiunto Zaia - Lo farà la Lega e lo farò anch’io. Non auspico per forza di cose una corsa in solitaria, occorre fare sintesi delle diverse posizioni ma ritengo fondamentale che prima di tutto vengano ascoltati i veneti, e mi pare assurdo non farlo. Non faccio battaglie ma rimango convinto che sia sbagliato calare nomi dall’alto. Per me le priorità sono sempre le stesse: prima i veneti, poi la Lega e poi il centrodestra”.
Categoria: politica
14:19
Conti pubblici, Meloni: "Cambio di passo radicale rispetto a scelte irresponsabili passato"
(Adnkronos) - I conti pubblici migliorano. Grazie all'affidabilità e alla credibilità del governo sono andati giù spread e tassi sul debito. Parola della premier Giorgia Meloni. ''Questa affidabilità -ha spiegato Meloni durante il Cdm di oggi- si traduce in una diminuzione dello spread e dei tassi sul debito, e accresce sempre più l’appeal dei titoli di Stato italiani che, ad ogni nuova emissione, stabiliscono un nuovo record di richieste".
"Dobbiamo essere fieri di questo, perché i miliardi risparmiati sono miliardi in più da spendere nella sanità, nella scuola, nel sostegno dei redditi più bassi, nel taglio delle tasse, negli investimenti nelle infrastrutture. Si tratta - ha assicurato la presidente del Consiglio - di un cambio di passo radicale rispetto alle scelte irresponsabili del passato".
Un cambio di passo radicale c'è stato anche sui "flussi migratori che risultano diminuiti", ha detto durante il Cdm la presidente del Consiglio parlando di ''due buone notizie''. "Due buone notizie - ha spiegato la premier - delle quali dobbiamo essere fieri, e che ci incoraggiano a proseguire con costanza e determinazione".
''L’Ufficio parlamentare di bilancio ha calcolato, infatti, che risparmieremo 10,4 miliardi di euro nel biennio 2025/26 rispetto a quanto avevamo previsto nel Def dell’aprile 2024 (diventano 21 considerando anche il 2027)", ha quindi sottolineato Meloni.
I "dati migliorano anche rispetto al settembre scorso'', ha aggiunto la premier, "con l’UpB che ha stimato per i prossimi anni un livello di spread inferiore in media di 30 punti l’anno rispetto a quanto previsto dal Governo nel Piano strutturale di bilancio 2025, con un risparmio sugli interessi di 17,1 miliardi complessivi nel periodo 2025-29 (sono 4,3 mld nel biennio 2025/26). È un risultato frutto della credibilità e dell’affidabilità del Governo, ribadita anche con la legge di bilancio che abbiamo varato da poco".
Categoria: politica
14:18
EuHta-R, Di Brino (Altems): "Fondamentale formazione pazienti"
(Adnkronos) - "Cambierà lo scenario di valutazione e di accesso delle tecnologie a livello europeo e a livello nazionale", il Regolamento europeo sull’Health Technology Assessment (EuHta-R), in vigore dal 12 gennaio 2025. Così Eugenio Di Brino, Co-Founder & Partner di Altems Advisory, spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, in un’intervista pubblicata su 'Alleati per la salute', la sezione dedicata ai pazienti di Novartis.it, racconta l’esperienza della 'Roadmap Hta 2025' sottolineando l’importanza "fondamentale" della formazione di "stakeholder e pazienti".
L’applicazione del nuovo Regolamento sarà graduale. Si parte con le "terapie oncologiche e terapie avanzate nel 2025, nel 2026 su una selezione di dispositivi medici e diagnostici in vitro per poi passare, nel 2028, sui farmaci orfani e, nel 2030, su tutte le tecnologie". La sua attività si basa "sull'esperienza del consorzio EUnetHta (European Network for Health Technology Assessment) - spiega Di Brino - un'esperienza ventennale che ha sviluppato un framework di Hta andando a dividere sostanzialmente le dimensioni di valutazione di una tecnologia sanitaria in 9 domini, 4 di natura clinica e 5 di natura non clinica". In particolare, "la valutazione clinica congiunta (Joint Clinical Assessment – Jca) viaggerà in parallelo alla valutazione scientifica di immissione in commercio di una tecnologia (es. farmaco) che è in capo all’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali e alla Commissione europea". L’EuHta-R, dettaglia il professore, "andrà a snellire il processo di valutazione" delle nuove tecnologie per la salute. "Alcune attività di natura clinica di valutazione verranno infatti anticipate in un contesto europeo e i singoli Paesi membri dovranno occuparsi dei domini di appannaggio nazionale - o domini non clinici - come l’economico, l’organizzativo, l’etico, il legale e il sociale. Questo sarà un importante cambiamento nel processo regolatorio e di accesso delle tecnologie al mercato perché dovrebbe velocizzare quella che è la valutazione e le giornate impiegate dalle diverse agenzie nazionali ed europee di valutazione di una nuova tecnologia".
Ovviamente "cambierà il framework, cambieranno e si adatteranno anche i singoli Paesi membri a dare una risposta concreta a questo regolamento - si legge nell’intervista - ma una cosa che sarà fondamentale ovviamente è andare a coinvolgere, nei diversi processi, anche le associazioni pazienti e i pazienti, in questa nuova applicazione del regolamento europeo. Quindi sarà fondamentale che tutti gli stakeholders e soprattutto i pazienti, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, vengano a contatto con corsi di formazione specifici sul regolamento europeo di Hta erogati dalle università e dalle agenzie regolatorie nei diversi contesti per poter essere attori fondamentali di questo cambiamento di processo".
In questo scenario, "Altems Advisory, lo spin-off dell'Università Cattolica di Salvo Cuore", nel 2024 "ha affrontato proprio quelli che sono stati i cambiamenti apportati dal regolamento europeo di Hta - descrive Di Brino - Nello specifico sono stati rilasciati 5 di 6 atti implementativi, che potremo definire la cosiddetta ‘messa a terra del regolamento europeo di Hta’. Nello specifico, in parallelo, abbiamo avuto anche un rilascio di numerose linee guida e di procedure dedicate alla parte metodologica" relative a: "come effettuare le comparazioni dirette e indirette; come strutturare il dossier di Joint Clinical Assessment; come effettuare uno 'scoping process'; come declinare i rapporti tra Htacg - un nuovo organismo - con Ema. Una delle cose molto importanti su cui si sta discutendo e si continuerà a discutere - rimarca l’esperto - è il conflitto di interessi che riguarderà tutti gli attori coinvolti in questo processo molto innovativo" che "sta coinvolgendo più di 600 persone a livello europeo", in rappresentanza "dei singoli paesi membri nonché delle commissioni europee e delle agenzie europee".
Nel 2024 "abbiamo affrontato questi cambiamenti in un ciclo di seminari che abbiamo chiamato appunto Roadmap Hta 2025 - con più di 90 dirigenti di aziende in rappresentanza del mondo della life science, quindi sia del mondo del farmaceutico che del medical device, insieme anche a circa 50 rappresentanti di associazioni di cittadini e pazienti - un percorso dedicato - puntualizza di Brino - di studio e di approfondimento di questo regolamento e di tutti i documenti e delle modifiche che avverranno nel prossimo futuro. L'abbiamo chiamata Roadmap perché era ed è una maratona in quanto il percorso è ancora lungo".
Nel 2025, "ci sarà tutta una fase di implementazione nazionale, continueremo con una versione 2.0 che ci vedrà coinvolti in uno studio di approfondimento: è importantissimo monitorare e studiare tutte queste attività e queste novità nel processo regolatorio e nel processo di accesso delle tecnologie perché siamo fortemente convinti che l'Hta - conclude il professore - è l'unica metodologia per garantire una governance innovativa delle tecnologie sanitarie che saranno, nei prossimi anni, sempre più complesse, aiutando a misurare quel valore olistico generato dalle tecnologie nei processi di cura in cui saranno inserite".
Categoria: salute
13:56
Ieg sceglie Adnkronos Comunicazione come advisor corporate e media relation su Vicenza
(Adnkronos) - Consolidare il posizionamento di #communitycatalist, promuovere i principali appuntamenti fieristici dell’industria dell’oreficeria, gioielleria e orologeria del Paese, valorizzare una delle eccellenze italiane dislocate in veri e propri distretti con tradizioni che affondano le proprie radici nella storia, riconosciute a livello globale, diffondere la cultura del gioiello: sono gli obiettivi affidati a Adnkronos Comunicazione da Ieg-Italian Exhibition Group, società quotata in borsa su Euronext Milan, che da oltre 70 anni organizza fiere, eventi e congressi in Italia, a partire da Rimini e Vicenza, e nel mondo con la mission di offrire ai partners nazionali e internazionali opportunità di business e networking.
Il team Adnkronos sarà il partner per la comunicazione corporate del plant vicentino di Ieg, che conosce una fase di decisivo sviluppo proprio in questi mesi, dopo la posa della prima pietra per l’ampliamento del quartiere fieristico di Vicenza firmato dallo studio Gmp di Amburgo, tra i leader dell’architettura fieristica mondiale e che ha firmato anche il progetto della Fiera e del nuovo Palacongressi di Rimini.
Sarà quindi impegnato a valorizzare la Jewellery Agenda di Ieg, il programma annuale internazionale di manifestazioni fieristiche tra i cui brand spicca Vicenzaoro, tra leader globali del settore fieristico BtoB con una prima edizione annuale che si terrà dak 17 al 21 gennaio (Vicenzaoro January) e una seconda edizione dal 5 al 9 settembre (Vicenzaoro September), oltre a T.Gold, VOVintage, VO’Clock Privé, Oroarezzo, Summit del Gioiello Italiano ed il Museo del Gioiello di Vicenza.
“Siamo lieti di annunciare la partnership con un Gruppo protagonista della scena della comunicazione come Adnkronos”, dice Matteo Farsura a capo delle manifestazioni orafo-gioielliere di Ieg.
“Una partnership che oggi abbraccia anche la nostra divisione jewellery & fashion ma che già da lungo tempo si sostanzia nel convinto sostegno ad alcuni tra i progetti di maggior spicco e valore della nostra Spa. Progetti che Adnkronos ha contribuito a rendere visibili e autorevoli in tutto il Paese. Un partner reca in dote anche le sue connessioni internazionali, tema centrale per Vicenzaoro e l’intera industry”, aggiunge.
Come afferma Felice d’Endice, direttore Adnkronos Comunicazione, “la fiducia che Ieg ci ha accordato, scegliendoci come communication partner, si fonda sulla condivisione di valori, principi, storia, approccio alla comunicazione, asset sempre più strategico per lo sviluppo del business". "Per una società di consulenza in comunicazione e relazioni pubbliche che ha oltre 40 anni di storia, il percorso appena iniziato con Ieg rappresenta una tappa importante per disegnarne il futuro”, conclude.
Categoria: lavoro
13:52
"Francia ipocrita verso Iran", la fumettista Marjane Satrapi rifiuta Legion d'Onore
(Adnkronos) - Marjane Satrapi ha rifiutato la Legion d'Onore, la più alta onorificenza dello Stato francese, in polemica con l' "ipocrisia" mostrata da Parigi nei confronti dell'Iran. In una lettera al ministro francese della Cultura e postata sui propri account social, la fumettista e illustratrice iraniana naturalizzata francese ha annunciato che non accetterà l'onorificenza che avrebbe dovuto ricevere nei prossimi giorni.
"Non posso ignorare quello che considero un atteggiamento ipocrita nei confronti dell'Iran, che ha forgiato l'altra parte della mia identità", ha scritto l'autrice di 'Persepolis' in un post su Instagram, aggiungendo di non volere mancare di rispetto al premio. La fumettista ha quindi citato le politiche francesi in materia di visti, che impediscono ai dissidenti di lasciare l'Iran per raggiungere il Paese europeo. "Non posso continuare a vedere i figli degli oligarchi iraniani venire a trascorrere le vacanze in Francia, persino essere naturalizzati, mentre allo stesso tempo i giovani dissidenti hanno difficoltà a ottenere un visto turistico per venire a vedere cosa offre il Paese dell'Illuminismo", ha aggiunto Satrapi, arrivata in Francia nel 1994 e divenuta francese nel 2006.
Categoria: internazionale/esteri
13:51
Italiano arrestato in Venezuela, appello della famiglia: "Governo intervenga"
(Adnkronos) - Si appellano al governo italiano i familiari di Alberto Trentini, cooperante italiano di cui non si hanno più notizie da quando è stato fermato il 15 novembre dalle autorità del Venezuela. La famiglia, in una nota diffusa con l’avvocato Alessandra Ballerini, chiede di "porre in essere tutti gli sforzi diplomatici possibili e necessari, aprendo un dialogo costruttivo con le istituzioni Venezuelane, per ripotare a casa Alberto e garantirne l'incolumità".
Trentini, si spiega, si trovava in Venezuela per una missione con la Ong Humanity e Inclusion per portare aiuti umanitari alle persone con disabilità. “Alberto era arrivato in Venezuela il 17 ottobre 2024 ed il 15 novembre mentre si recava in missione da Caracas a Guasdalito è stato fermato ad un posto di blocco, insieme all'autista della Ong - si legge - Dalle scarse e informali informazioni ricevute sembrerebbe che pochi giorni dopo il fermo Alberto sia stato trasferito a Caracas e, ad oggi, ci risulta ‘prigioniero’ in una struttura di detenzione, senza che gli sia mai stata contestata formalmente nessuna imputazione”.
Nella nota si spiega che “nessuna notizia ufficiale è mai stata comunicata da nessuna autorità venezuelana né italiana e di fatto, da quasi due mesi, nulla sappiamo sulle sorti di Alberto, tenuto anche conto che soffre di problemi di salute e non ha con sé le medicine né alcun genere di prima necessità. Dal suo arresto ad oggi, a quanto sappiamo, nessuno è riuscito a vederlo, né a parlargli. Neppure il nostro Ambasciatore è riuscito a comunicare con lui né ad avere sue notizie nonostante plurimi tentativi”.
Per la famiglia “è inaccettabile che cittadini italiani che si trovano a lavorare o visitare altri Paesi con l'unica finalità di contribuire a migliorare le condizioni di vita dei loro abitanti, si trovino privati delle libertà e dei diritti fondamentali senza poter ricevere nessuna tutela effettiva dal nostro Paese. Confidiamo che la Presidente del Consiglio ed i Ministri interessati, si adoperino con lo stesso impegno e dedizione recentemente dimostrati a tutela di una nostra connazionale, per riportare presto, incolume, Alberto in Italia”, conclude la nota.
L’Ambasciata d’Italia e il Consolato Generale a Caracas, in stretto raccordo con la Farnesina, stanno seguendo la vicenda dell’arresto del cooperante Alberto Trentini con la massima attenzione sin dalla prima segnalazione mantenendo i contatti con la famiglia e i legali del connazionale. A quanto si apprende, la Sede ha interessato in modo incessante e attraverso diversi canali le Autorità venezuelane per richiedere con urgenza che sia garantito l’esercizio dell’assistenza consolare nei confronti del connazionale e che vengano comunicati quanto prima i motivi dell’arresto e il luogo di detenzione. In data 13 dicembre è stata convocata alla Farnesina l’Incaricata d’Affari ad interim del Venezuela per richiedere un tempestivo e risolutivo intervento sulla vicenda di Trentini.
"Da quando abbiamo ricevuto la notizia della detenzione del nostro collega e dell'autista con lui ci siamo mobilitati al massimo per ottenere il loro rilascio". Risponde così all'Adnkronos Humanity & Inclusion, la Ong del cooperante italiano.
"Possiamo confermare che il 15 novembre del 2024 uno dei nostri colleghi e l'autista che lo stava accompagnando sono stati fermati a un posto di controllo mentre stavano viaggiando via terra verso uno dei nostri progetti sito nello Stato di Apure, in Venezuela. L'arresto sarebbe stato effettuato dalle autorità venezuelane. Ad oggi non conosciamo né la loro ubicazione, né la situazione né il motivo della loro detenzione. Al momento - conclude la Ong - non abbiamo ulteriori commenti da fare su questa questione per evitare di interferire con i procedimenti in corso".
Categoria: cronaca
13:41
Isee, nel 2025 titoli Stato fuori dal calcolo: via libera al Dpcm
(Adnkronos) - Via libera ai nuovi criteri per calcolare l’Isee 2025, con la possibilità per le famiglie italiane di escludere i titoli di Stato, buoni e libretti postali. Lo comunica palazzo Chigi, spiegando che il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha firmato il dpcm con le ‘Modifiche al decreto del presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159', che fissa le regole per la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee).
Tra le principali novità, l’esclusione dalla determinazione dell’Isee, fino ad un massimo di 50.000 euro, del valore dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato, come i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale.
Inoltre, per i nuclei familiari aventi tra i componenti persone con disabilità o non autosufficienti, sono esclusi dal computo del reddito di ciascun componente del nucleo familiare i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, comprese le carte di debito, a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche in ragione della condizione di disabilità. Viene, inoltre, attribuita una maggiorazione, pari a 0,5, al parametro della scala di equivalenza per ogni componente (del nucleo familiare) con disabilità media, grave o non autosufficiente.
Il decreto prevede comunque una disciplina transitoria di validità delle attestazioni Isee già rilasciate e che resteranno valide ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate fino alla naturale scadenza. Resta comunque la possibilità per le famiglie di richiedere una nuova attestazione Isee calcolata secondo le regole fissate dal nuovo Dpcm che ora sarà inviato alla Corte dei conti per la registrazione e la sua successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
L'Isee serve per valutare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata. L'accesso a queste prestazioni, infatti, come ai servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate (telefono fisso, luce, gas, ecc.) è legato al possesso di determinati requisiti soggettivi e alla situazione economica della famiglia. ''Il nuovo decreto, nell’ottica di garantire una maggiore certezza del diritto a contribuenti ed enti, recepisce una lunga serie di novità intervenute nel tempo e che hanno modificato il testo del Regolamento che disciplina lo strumento utilizzato dalle famiglie italiane per accedere a misure sociali e di assistenza agevolate erogate dallo Stato e dagli enti locali'', spiega palazzo Chigi.
Categoria: economia
13:30
Salute: 'Gli occhi dei bambini', i consigli per proteggerli nel podcast 'Ascolta e vedrai'
(Adnkronos) - Scoperti precocemente problemi come l’occhio pigro (ambliopia), disgrafia, dislessia e miopia possono essere trattati e corretti per favorire una crescita nel benessere, non solo della vista. Limitata alla nascita, la capacità visiva matura infatti nel corso dei primi 6-8 anni di vita, influenzando la postura, l’apprendimento, l’attenzione, la capacità di lettura, il rendimento scolastico e sportivo. A quali sintomi fare attenzione? Quali comportamenti da non ignorare? A queste domande risponde 'Gli occhi dei bambini: focus su smartphone, miopia e dislessia', il quarto episodio, appena pubblicato, della seconda stagione di 'Ascolta e vedrai', il podcast de 'L'Oculista Italiano'.
Come chiarisce la voce narrante, nei bambini con meno di 8 anni, il dolore oculare potrebbe essere segno di una condizione di ambliopia e, in rari casi, di una patologia visiva o sistemica. Di conseguenza è importante identificarne l’origine. Del resto, una scrittura quasi illeggibile e disordinata, non sempre è disgrafia. Uno screening condotto da Optoclinic su 470 alunni delle scuole primarie di Pisa, aderenti al progetto 'Visione e postura a scuola', ha evidenziato che il 95% assumeva una postura di scrittura scorretta e il 62% presentava anomalie della visione: i quaderni venivano ruotati fino a 90 gradi, per poter vedere ciò che veniva scritto, mettendo in moto una serie di tentativi di compensazione, visivi e posturali, nocivi per gli apparati coinvolti. La correlazione tra dislessia - la difficoltà a riconoscere e sillabare le parole in modo accurato e/o fluente - e alterazione dei movimenti oculari ha trovato un’ulteriore conferma nello studio del gruppo di ricerca della clinica oculistica dell’Università di Genova. I bambini con dislessia visiva - spiega il podcast - effettuano più movimenti oculari durante la lettura di un testo e il numero delle fissazioni aumentano significativamente. Questa difficoltà è spiegabile principalmente con il maggior numero di saccadi progressive, cioè dei rapidi movimenti degli occhi eseguiti per portare la zona di interesse visivo a coincidere con la fovea, la zona centrale della retina, caratterizzata dalla massima acutezza visiva.
Anche altri vizi di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo) devono essere diagnosticati e corretti tempestivamente con l’occhiale giusto, da indossare in modo corretto, per non compromettere il benessere futuro. Come riconoscere la miopia? Lo spiega il podcast ricordando che gli errori di rifrazione come la miopia, non rilevati, possono causare ambliopia (occhio pigro), quindi una scarsa acuità visiva di un occhio rispetto all’altro: condizioni che nell’età adulta si associano non solo a problemi visivi ma anche sociali, formativi ed economici.
In pochi minuti vengono inoltre elencati i consigli per un uso adeguato dei digital device. L’Organizzazione mondiale della sanità segnala infatti che, oltre a favorire miopia e obesità, l’esposizione prolungata agli schermi di smartphone, Pc e tablet può determinare, in bambini e adulti, la 'Computer Vision Syndrome' caratterizzata da affaticamento degli occhi, mal di testa, visione offuscata, occhio secco, dolore a collo e spalle. Nel dettaglio: fino all’anno d’età il tempo di esposizione a schermi deve essere pari a zero, non superare l’ora al giorno dai 2 ai 4 anni. Oltre a questi consigli pratici, il podcast ricorda anche quando vanno effettuati i primi controlli oculistici, di importanza fondamentale per scoprire patologie gravi quali la cataratta congenita, il retinoblastoma e il glaucoma congenito.
Un motivo in più per ascoltare l’ultimo episodio appena pubblicato in 'Ascolta e vedrai' il podcast dell'Oculista Italiano presente nelle piattaforme - Apple Podcast, Google Podcasts, Spotify, Spreaker - e su oculistaitaliano.it, dove si possono trovare anche altri approfondimenti e aggiornamenti. Il prossimo episodio sarà dedicato all’uso degli antibiotici.
Categoria: salute
13:29
"I ritardi? Colpa dei treni regionali", impiegata licenziata viene riassunta: la decisione
(Adnkronos) - Era entrata in ritardo al lavoro per troppe volte e per questo era stata licenziata ma per i giudici "è colpa dei treni regionali". E' la storia di un'impiegata part time di una gelateria di Firenze, che nel 2022 viene spostata dal punto vendita della stazione a un altro nel cuore del centro storico.
Come srive il 'Coriere Fiorentino', la giovane a quel punto, arrivando da Pontassieve, in provincia di Firenze, in treno tutte le mattine - con numerosi ritardi su una linea tra le più disagiate della Toscana - nel novembre dello stesso anno viene licenziata. La Corte d’Appello di Firenze nei giorni scorsi ha confermato la sentenza di primo grado del 2023 che aveva già ordinato la sua riassunzione e con tanto di indennizzo, per i mesi in cui non aveva potuto lavorare, dichiarando illegittimo il provvedimento.
La causa dei ritardi per la magistratura fiorentina è dovuta ai frequenti ritardi sulle linee ferroviarie della Toscana. "La società l’aveva esposta al rischio di frequenti ritardi nell’ingresso mattutino a causa dei continui disservizi delle linee ferroviarie regionali, la cui frequenza era ancora ridotta nei giorni festivi". Ma c’è di più. Anche in secondo grado, dopo che la società aveva proposto appello contro la sentenza di primo grado che aveva ordinato il reintegro della ragazza, è emerso che il licenziamento aveva anche un "carattere ritorsivo". La giovane, infatti, aveva chiesto, alcuni mesi prima, un congedo per motivi di studio, per completare il primo ciclo universitario, e solo al suo rientro la società le aveva ordinato di trasferirsi nel punto vendita del centro storico. A quel punto sono iniziati i ritardi più significativi, perché arrivando da Pontassieve in treno ogni mattina, quando lavorava nella stazione riusciva quasi sempre ad entrare in negozio in orario, ma successivamente, dovendo fare a piedi il tratto fino al nuovo luogo di lavoro, le era capitato circa 8 volte in 4 mesi di fare alcuni minuti di ritardo.
Ma tutto ciò è avvenuto solo per i cronici ritardi dei treni regionali toscani, a detta dei giudici, e inoltre non c'era motivo di trasferirla perché poi nel processo è venuto fuori che era stata rimpiazzata da un’altra dipendente nel punto vendita in stazione. Da queste risultanze processuali i giudici della Corte d'Appello di Firenze si sono convinti che il licenziamento fosse dovuto in realtà solo a motivi ritorsivi nei suoi confronti, contro il permesso ai fini di studio che la ragazza aveva richiesto alcuni mesi prima, e non ai ritardi che non erano imputabili a sue negligenze ma alla cronicità dei ritardi sulla linea ferroviaria. Né è pensabile, sempre per i giudici fiorentini, che una commessa assunta part time, e che ogni mattina dalla provincia deve andare a lavorare a Firenze nel centro storico, possa utilizzare l’auto invece di treni e mezzi pubblici, per ovvi motivi economici. La commessa e studentessa di Pontassieve, difesa dagli avvocati Andrea Stramaccia e Lorenzo Calvani, dovrà dunque essere reintegrata.
Categoria: cronaca
13:11
E' morto Pellegrino Capaldo, docente e banchiere
(Adnkronos) - E' morto oggi a Roma, all'età di 85 anni, Pellegrino Capaldo, banchiere, per molti anni docente alla Sapienza e consulente. Originario di Atripalda (Avellino), la comunità locale ha espresso vicinanza alla famiglia: "Il sindaco Paolo Spagnuolo, l’amministrazione comunale, la comunità atripaldese tutta, esprimono il più profondo cordoglio alla famiglia Capaldo per la scomparsa del caro congiunto prof. Pellegrino Capaldo, docente dal 1970 alla Sapienza, presidente della Cassa di Risparmio di Roma e successivamente della Banca di Roma - si legge in un post sul profilo Fb del Comune - Tanti altri sono stati gli incarichi di prestigio ricoperti, così come tante volte si mostrò indisponibile a rappresentare ruoli governativi di primo piano. Economista di altissimo profilo e consulente del Vaticano".
"Mai distante dalla nostra città che amava molto e dove aveva abitazione e molteplici affetti. Numerose le sue iniziative filantropiche", continua l'amministrazione annunciando che "nella giornata dei funerali ad Atripalda, previsti per domani 15 gennaio alle ore 16 nella chiesa di Sant’Ippolisto M. re, l’Amministrazione Comunale ha proclamato il lutto cittadino".
Pellegrino Capaldo era nato il 10 luglio del 1939. Dopo la laurea aveva intrapreso la carriera accademica, diventando nel 1970 professore di ragioneria all’Università 'La Sapienza' di Roma. All'inizio degli anni Ottanta fu uno dei tre probiviri designati dalla Segreteria di Stato della Santa Sede per dirimere la questione Banco Ambrosiano-Ior. Nel 1987 diventò presidente della Cassa di Risparmio di Roma e portò a compimento l’acquisizione dall'Iri del pacchetto di controllo del Banco di Santo Spirito e, successivamente, del Banco di Roma. Nel 1992 diventò presidente dell’istituto di credito nato dalla fusione, la Banca di Roma.
Nel 1991 Pellegrino Capaldo è stato nominato Cavaliere del Lavoro dall'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga. A fine 1995 diede le dimissioni dalle sue cariche per ritornare alla precedente attività universitaria e professionale. Esponente della Democrazia Cristiana, appoggiò nel 1998 la nascita dell'Unione Democratica per la Repubblica (Udr) creata da Cossiga.
Categoria: economia
13:04
Trump, pubblicato rapporto Smith: "Se non eletto sarebbe stato condannato"
(Adnkronos) - Donald Trump sarebbe stato condannato per i reati commessi nel quadro del suo fallito tentativo di restare al potere nel 2020 se non avesse vinto le elezioni presidenziali dello scorso anno. Questa la conclusione del procuratore speciale che ha istruito i due procedimenti federali contro il tycoon, per il suo tentativo di sovvertire i risultati delle elezioni del 2020 e per la detenzione di documenti riservati a Mar-a-Lago. Una conclusione che compare nella parte del rapporto pubblicata alle prime ore di oggi dopo una battaglia giudiziaria lampo avviata da Trump e dai suoi coimputati per bloccare la divulgazione di entrambi i volumi del rapporto.
Smith, che si è dimesso venerdì per prevenire l'annunciato licenziamento, descrive nei dettagli la sua decisione di chiedere alla corte di archiviare le accuse contro Trump dopo la sua rielezione, dicendosi convinto che avrebbe ottenuto una condanna contro il presidente eletto. "Se non fosse stato per le elezioni e l'imminente ritorno alla presidenza del signor Trump, l'Ufficio ha valutato che le prove ammissibili erano sufficienti per ottenere e sostenere una condanna al processo", ha scritto.
Alla fine, il giudice della Corte distrettuale degli Stati Uniti Aileen Cannon ha autorizzato la pubblicazione del volume relativo al 6 gennaio ma non il secondo volume che Smith ha scritto sul processo a Trump per la gestione di documenti riservati. Garland ha dichiarato che non intende pubblicare quella sezione, dato che il caso rimane in sospeso per quanto riguarda gli ex coimputati di Trump.
In una lettera al Procuratore generale Merrick Garland del 7 gennaio e nel suo rapporto finale (quest'ultimo contiene anche il testo della lettera), Smith difende le sue indagini su Trump, assicurando che le sue decisioni sono state libere da interferenze politiche e che, se gli fosse stato permesso di procedere, i suoi procedimenti avrebbero verosimilmente assicurato una condanna. Nella lettera a Garland, Smith rompe il silenzio su oltre un anno di attacchi da parte di Trump, che lo ha accusato di aver istruito un'azione penale politicamente motivata.
"La decisione finale di presentare le accuse contro il signor Trump è stata mia. È una decisione che sostengo pienamente", scrive Smith, aggiungendo che né Garland né nessun altro al Dipartimento di Giustizia lo ha spinto a perseguire Trump. "Per tutti coloro che mi conoscono bene, l'affermazione del signor Trump secondo cui le mie decisioni come procuratore sono state influenzate o dirette dall'amministrazione Biden o da altri attori politici è, in una solo parola, risibile".
Nel rapporto, rende noto la Cnn, il team di Smith afferma senza mezzi termini di ritenere che Trump abbia tentato di sovvertire la volontà popolare e di rovesciare i risultati delle elezioni. "Come si legge nell'atto d'accusa originale e in quello successivo, quando è diventato chiaro che il signor Trump aveva perso le elezioni e che i mezzi legali per contestare i risultati elettorali erano falliti, ha fatto ricorso a una serie di comportamenti criminosi per mantenere il potere", si legge nel rapporto.
Il volume contiene un resoconto fattuale dei tentativi di Trump di rovesciare le elezioni del 2020, comprese le sue "pressioni sui funzionari statali", le "pressioni sul vicepresidente" Mike Pence e una sezione su come i sostenitori di Trump abbiano attaccato il Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio. Di fatto, rispecchia la storica accusa di sovversione elettorale che Smith ha presentato contro Trump nel 2023, rielaborata nel 2024 dopo la sentenza di immunità della Corte Suprema e infine ritirata dopo la vittoria di Trump alle elezioni di novembre.
"Fino a quando il signor Trump non l'ha ostacolato, questo processo democratico ha funzionato in modo pacifico e ordinato per più di 130 anni", scrive Smith, riferendosi alla certificazione dei risultati del Collegio elettorale da parte del Congresso, in base alla legge del 1887.
Trump è intanto tornato ad attaccare Smith e il suo rapporto con diversi post pubblicati sul suo social Truth: "Jack è un procuratore squilibrato che non è riuscito a far giudicare il suo caso prima delle elezioni, che ho vinto in modo schiacciante", ha scritto il presidente eletto. “GLI ELETTORI SI SONO PRONUNCIATI!!!".
Categoria: internazionale/esteri
13:02
Bari, operaio 57enne muore sul lavoro colpito da una gru
(Adnkronos) - Un uomo di 57 anni è morto in un incidente sul lavoro. Il dramma si è consumato nel cantiere del Policlinico a Bari.
Sul posto sono intervenute agenti delle volanti della Questura. Le condizioni dell'operaio sono apparse subito molto gravi. L'uomo è stato trasferito al Pronto Soccorso. Quindi è sopraggiunto il decesso. L'incidente sarebbe avvenuto nel cantiere della centrale termica. Secondo prime ricostruzioni, il 57enne sarebbe stato investito dal carico pendente di una gru.
Categoria: cronaca
12:50
E' morto Furio Colombo, il giornalista aveva 94 anni
(Adnkronos) - E' morto Furio Colombo. Il giornalista si è spento questa mattina all'età di 94 anni "assistito dalla moglie Alice e dalla figlia Daria". Ne ha dato notizia la famiglia in una nota in cui si riferisce che i funerali si svolgeranno al Cimitero Acattolico di Roma domani, mercoledì 15 gennaio alle 15.
"Intensissima la sua attività di giornalista - ricorda la nota - che lo ha visto inviato della Rai e corrispondente dagli Stati Uniti, editorialista di Repubblica, direttore de L’Unità, fondatore del Fatto Quotidiano. Parlamentare per tre legislature per i Ds, L’Ulivo e il Pd. Ha svolto un’intensa attività culturale come autore di testi letterari e cinematografici e diretto per tre anni l’Istituto di Cultura di New York, nonché titolare di cattedra alla Columbia University. Ha svolto anche incarichi aziendali prima alla Olivetti e poi come Rappresentante Fiat negli Stati Uniti".
Protagonista del mondo dell'informazione scritta e parlata e della vita culturale per sette decenni, Furio Colombo è stato particolarmente attento ai mutamenti sociali e culturali contemporanei. Grande conoscitore del mondo statunitense, con memorabili cronache sull'America del presidente John Fitzgerald Kennedy, sulla guerra in Vietnam e sulla presidenza di Richard Nixon finita con lo scandalo Watergate, nella sua vasta produzione saggistica ha analizzato in particolare il rapporto tra realtà e mezzi di comunicazione, con notevole attenzione all'influenza esercitata dalla televisione sull'opinione pubblica.
Dirigente della Olivetti in Italia e negli Stati Uniti (1955-64), in seguito responsabile dei programmi culturali della Rai (1965-72), Furio Colombo ha realizzato numerosi servizi giornalistici e documentari su avvenimenti politici di diversi paesi del mondo. Presidente della Fiat Usa (1989-94) e direttore dell'Istituto italiano di cultura di New York (1991-94), è stato direttore responsabile de "La rivista dei libri" (edizione italiana di "The New York review of books"). Docente presso varie università (Bologna, Columbia University di New York, dove ha insegnato giornalismo internazionale, Berkeley in California), Colombo ha collaborato con numerosi quotidiani e periodici ("La Stampa", "La Repubblica", "The New York Times", "Panorama", "L'Europeo", "L'Espresso") e dal 2001 al 2005 è stato direttore del quotidiano "l'Unità", affiancato da Antonio Padellaro. Dopo avere lasciato "l'Unità" nel 2008, Colombo è stato tra i fondatori insieme a Marco Travaglio e Padellaro de "Il Fatto Quotidiano" di cui è stato editorialista fino al 2022, curando anche la rubrica quotidiana "A domanda rispondo", dove generalmente affrontava temi politici proposti dai lettori.
Furio Colombo ha svolto anche attività politica. E' stato eletto deputato per il gruppo Democratici di Sinistra-L'Ulivo (1996-2001), poi senatore nella lista dei Democratici di Sinistra (2006-08) e rieletto nella lista del Pd nel 2008. È stato autore della legge sul Giorno della Memoria della Shoah, che si celebra ogni anno il 27 gennaio ed è stato presidente della Commissione Permanente della Camera dei Deputati per i Diritti Umani.
Furio Colombo, che per un periodo ha usato lo pseudonimo di Marc Saudade, era nato a Châtillon, in Valle d'Aosta, il 1° gennaio 1931. Laureato in giurisprudenza all'Università di Torino, alla metà degli anni Cinquanta iniziò un'attività parallela tra pratica in avvocatura e partecipazione alla scrittura di programmi culturali della Rai, come vincitore di concorso insieme a un gruppo di giovani intellettuali come Umberto Eco, Gianni Vattimo e Piero Angela.
Con Eco, destinato a diventare filosofo, semiologo e scrittore di fama mondiale, Colombo ha sempre mantenuto un solido legame intellettuale, come da lui stesso ricordato: "Siamo entrati insieme alla Rai; abbiamo creato insieme il Dams, il Dipartimento di arte musica e spettacolo presso l'università di Bologna, la prima disciplina del genere in Italia; e sempre insieme, con altri intellettuali ed Elisabetta Sgarbi, abbiamo fondato la casa editrice La Nave di Teseo; e abbiamo avuto assieme al grande storico francese specialista del Medioevo Jacques Le Goffe l'incarico di preparare un 'Dizionario del comportamento universale': con lui c'è stato un lavoro e un contatto continuo, ravvicinato o a distanza, durato per tutta la vita".
Proprio grazie all'avventura intellettuale vissuta insieme a Umberto Eco, nei primi anni Settanta Furio Colombo è stato tra i primi professori a contratto del corso di laurea in Dams all'Università di Bologna, dove ha insegnato Linguaggio radiotelevisivo tra il 1970 e il 1975. La vastità dei suoi interessi culturali lo ha portato anche ad assumere la condirezione di "Nuovi Argomenti", rivista fondata da Alberto Moravia, e la direzione "Architettura, Cronache e Storia", periodico fondato dall'architetto Bruno Zevi. Nel 1972 partecipò al film "Il caso Mattei" di Francesco Rosi, interpretando il ruolo dell'assistente e traduttore di Enrico Mattei (Gian Maria Volontè) fondatore dell'Eni.
Giornalista professionista dal 1967, Colombo fu autore dell'ultima intervista rilasciata da Pier Paolo Pasolini, che fu pubblicata da "La Stampa", allora diretta da Arrigo Levi, il giorno prima dell'omicidio dello scrittore e regista, avvenuto nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975. L'articolo fu intitolato "Siamo tutti in pericolo": Pasolini esprime una profonda preoccupazione per la deriva autoritaria e la perdita dei valori democratici in Italia, denunciando l'omologazione culturale e l'influenza negativa dei mass media sulla società. Colombo è stato anche corrispondente dagli Stati Uniti per "La Stampa" e per "La Repubblica", di cui fu editorialista.
Colombo è stato presidente nazionale di "Sinistra per Israele", associazione che si pone il compito di "contrastare i pregiudizi antiisraeliani, antisionisti e talora perfino antisemiti che albergano anche in una parte consistente della sinistra italiana". Vincitore di numerosi premi giornalistici, nel 1990 era stato insignito dal presidente della Repubblica dell’onorificenza di Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Furio Colombo è autore di numerosi saggi: "L'America di Kennedy" (Feltrinelli, 1964; ristampato da Baldini Castoldi Dalai, 2004), "Da Kennedy a Watergate: quindici anni di vita americana" (Sei, 1974); "Aspetti della comunicazione visiva nelle società industriali" (Cooperativa Libraria Universitaria, 1975); "Rabbia e televisione. Riflessioni sugli effetti imprevisti della tv" (Sugarco, 1981); "Il Dio d'America: religione, ribellione e nuova destra" (Mondadori, 1983); "Confucio nel computer. Memoria accidentale del futuro" (Nuova Eri-Rizzoli, 1995); "Ultime notizie sul giornalismo. Manuale di giornalismo internazionale" (Laterza, 1995); "Il candidato: la politica senza il potere" (Rizzoli, 1997); "La vita imperfetta. Cronache di un cambiamento" (Nuova Eri-Rizzoli, 1999); "Il libro nero della democrazia. Vivere sotto il governo Berlusconi" (Baldini e Castoldi, 2001; in collaborazione con Antonio Padellaro); "America e libertà. Da Alexis de Tocqueville a George W. Bush" (Baldini Castoldi Dalai, 2005); "Ci sarà un'Italia. Dialogo sulle elezioni più importanti per la democrazia italiana" (Feltrinelli, 2006; in collaborazione con Romano Prodi); "Post giornalismo. Notizie sulla fine delle notizie" (Editori Riuniti, 2007); "La fine di Israele" (Il Saggiatore, 2007); "La paga. Il destino del lavoro e altri destini" (Il Saggiatore, 2009); "No. Brevi interventi in Parlamento 2008-2011" (Sigismundus, 2011); "Contro la Lega" (Laterza, 2012); "Il paradosso del Giorno della memoria. Dialoghi" (con Athos De Luca e Vittorio Pavoncello, Mimesis 2014); "Clandestino. La caccia è aperta" (La nave di Teseo, 2018); "La scoperta dell'America" (Aragno, 2020); "No. L'opposizione di uno" (La nave di Teseo 2021); "Sulla pace. La guerra in Ucraina e l'eterno dilemma" (con Vittorio Pavoncello, Aliberti, 2022). Ha inoltre pubblicato il romanzo "Privacy" (Nuova Eri-Rizzoli, 2001).
Categoria: politica
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20:36
Como-Milan 1-2, Conceicao torna a vincere con Theo Hernandez e Leao
(Adnkronos) - Il Milan torna a vincere in Serie A. I rossoneri battonoin rimonta il Como, nel recupero della 19esima giornata, per 2-1 al Sinigaglia grazie ai gol di Theo Hernandez e Leao, che ribaltano il vantaggio iniziale di Diao. La squadra di Conceicao rilancia così le proprie ambizioni Champions volando a quota 31 punti in classifica, a -5 dalla Lazio quarta e una partita da recuperare contro il Bologna. Il Como rimane invece fermo a 19 punti.
Il Milan prende subito in mano il pallino del gioco, mentre il Como aspetta compatto provando a giocare palla a terra. I padroni di casa alzano il ritmo e collezionano occaasioni: Kempf non inquadra la porta di testa, il tiro da fuori di Strefezza è bloccato da Maignan e Theo Hernandez è fondamentale ad anticipare il tap-in di Diao. La risposta del Milan è affidata a Leao, che strappa e serve Reijnders in profondità, con il centrocampista olandese che si fa murare da Butez in uscita. Il Como non riesce a contratizzare un altro paio di occasione il contropiede, mentre i rossoneri sono scollati tra i reparti e non riescono a essere incisivi in fase offensiva. Il primo tempo finisce quindi senza reti.
I cambi danno nuova energia al Milan, che si rende pericoloso con Jimenez in ripartenza, ma il vantaggio lo trova il Como. Al 60' i lombardi ripartono in contropiede con Diao, che salta Theo Hernandez e incrocia il sinistro, battendo Maignan. La reazione del Milan è rabbiosa. I rossoneri chiudono il Como nella propria metà campo e al 71' trovano il pari: Theo Hernandez colpisce al volo in mischia da corner e firma il suo 30esimo gol in Serie A. Il sorpasso della squadra di Conceicao arriva al 76': Abraham regala una bella palla filtrante per Leao, che batte in pallonetto il portiere avversario in uscita. Nel finale Maignan salva i suoi sul tap-in di Cutrone e Belotti non inquadra la porta di testa. Termina quindi 2-1 per il Milan al Sinigaglia.
Categoria: sport
20:31
Omicidio-suicidio a Rivoli, ottantenne spara alla convivente e si uccide
(Adnkronos) - Dramma a Rivoli, alla periferia Torino, dove nel tardo pomeriggio un uomo ultra ottantenne, secondo i primi accertamenti, con un fucile da caccia regolarmente detenuto avrebbe sparato alla donna che viveva con lui, una 58enne di origine straniera, e poi avrebbe rivolto l’arma contro di sé. Sul posto sono in corso i rilevi dei carabinieri per accertare le cause e la dinamica dell’accaduto.
Categoria: cronaca
20:24
Venezuela, cooperante italiano arrestato: chi è Alberto Trentini
(Adnkronos) - Su Linkedin si definisce un "professionista con oltre dieci anni di esperienza nei settori dello sviluppo e umanitario con Ong internazionali in Sud America, Etiopia, Nepal, Grecia e Libano", con "esperienza comprovata nella gestione di progetti e uffici, coordinamento, progettazione e budget di proposte, risorse umane e logistica. Madrelingua italiana, fluente in spagnolo, inglese e francese". Lui è Alberto Trentini, il cooperante italiano della Ong Humanity & Inclusion, di cui non si hanno più notizie dallo scorso 15 novembre, dopo l'arresto da parte delle autorità venezuelane scattata durante la missione umanitaria. Fondata nel 1982, la Ong lavora in una sessantina di Paesi "al fianco delle popolazioni vulnerabili, specialmente quelle con disabilità".
Laurea in storia moderna e contemporanea all'Università Ca' Foscari, prima di collaborare con Humanity & Inclusion Trentini, di origini veneziane, ha lavorato nel campo della cooperazione internazionale in tutto il mondo: fra il 2023 e il 2024, con il Consiglio danese per i rifugiati, a Barbacoas, località della Colombia. Per gli ultimi 4 mesi del 2022 invece, sempre in Colombia, è stato, per l'Ong francese Solidarités International, field coordinator; stessa mansione che ha ricoperto per Première Urgence Internationale.
Tra il 2017 e il 2020, Trentini ha collaborato con l'organizzazione Coopi in Ecuador, Perù, Libano e Etiopia. Tra gli altri paesi dove ha compiuto missioni umanitarie Grecia, Nepal, Paraguay e Bosnia-Erzegovina.
Trentini, si spiega in una nota dell'avvocato Alessandra Ballerini, si trovava in Venezuela per una missione con la Ong Humanity e Inclusion per portare aiuti umanitari alle persone con disabilità. “Alberto era arrivato in Venezuela il 17 ottobre 2024 ed il 15 novembre mentre si recava in missione da Caracas a Guasdalito è stato fermato ad un posto di blocco, insieme all'autista della Ong - si legge - Dalle scarse e informali informazioni ricevute sembrerebbe che pochi giorni dopo il fermo Alberto sia stato trasferito a Caracas e, ad oggi, ci risulta ‘prigioniero’ in una struttura di detenzione, senza che gli sia mai stata contestata formalmente nessuna imputazione”.
Nella nota si spiega che “nessuna notizia ufficiale è mai stata comunicata da nessuna autorità venezuelana né italiana e di fatto, da quasi due mesi, nulla sappiamo sulle sorti di Alberto, tenuto anche conto che soffre di problemi di salute e non ha con sé le medicine né alcun genere di prima necessità. Dal suo arresto ad oggi, a quanto sappiamo, nessuno è riuscito a vederlo, né a parlargli. Neppure il nostro Ambasciatore è riuscito a comunicare con lui né ad avere sue notizie nonostante plurimi tentativi”.
L’Ambasciata d’Italia e il Consolato Generale a Caracas, in stretto raccordo con la Farnesina, stanno seguendo la vicenda dell’arresto del cooperante Alberto Trentini con la massima attenzione sin dalla prima segnalazione mantenendo i contatti con la famiglia e i legali del connazionale.
A quanto si apprende, la Sede ha interessato in modo incessante e attraverso diversi canali le Autorità venezuelane per richiedere con urgenza che sia garantito l’esercizio dell’assistenza consolare nei confronti del connazionale e che vengano comunicati quanto prima i motivi dell’arresto e il luogo di detenzione. In data 13 dicembre è stata convocata alla Farnesina l’Incaricata d’Affari ad interim del Venezuela per richiedere un tempestivo e risolutivo intervento sulla vicenda di Trentini.
Categoria: cronaca
19:51
Treni sospesi a Roma Termini, da M5S a Italia Viva opposizione contro Salvini: "Si dimetta"
(Adnkronos) - Circolazione dei treni sospesa e poi ripartita oggi alla stazione Roma Termini per un guasto tecnico, con conseguenti deviazioni e ritardi per i convogli. E, così come era stato per il caos ferroviario di Milano nei giorni scorsi, anche lo stop alla principale stazione della Capitale diventa un caso politico con l'opposizione all'attacco del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, della premier Giorgia Meloni e del governo.
"Aggiorniamo il governo, chiuso nelle sue stanze dorate, su quel che sta accadendo nel mondo reale: buio pesto per pendolari e viaggiatori anche a Roma Termini dove ci sarebbe un guasto della linea elettrica. Alcuni pendolari sono rimasti per minuti al buio dentro i treni, altri sono in fila davanti alla tabella dei ritardi aspettando notizie su tempi e sulle cancellazioni. Tutti i treni fermi e circolazione paralizzata: un altro disastro. Meloni non aveva due minuti da dedicare alle bollette, ce l'ha un minuto per questa emergenza? Quando ci proporranno soluzioni dignitose per un Paese civile? Sveglia!", scrive sui social Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle.
"A Termini la circolazione è sospesa per accertamenti tecnici: questo è quanto campeggia sul sito di Trenitalia. E’ il completamento di una giornata indecente sul fronte del trasporto ferroviario, ormai definitivamente tracollato nel nostro paese. La stazione romana è diventata ormai un 'hub dell’imprecazione' per i passeggeri: Salvini comprenda che la sua avventura da ministro dei Trasporti è arrivata al capolinea. Game over, si dimetta. Forse è giunta l’ora che anche Meloni provi a metterci la faccia, perché le nostre stazioni stanno diventando lo zimbello d’Europa in tema di disagi causati a chi viaggia in treno. Nell’anno del Giubileo la situazione è fuori controllo, bisogna ormai salvare il salvabile", commentano in una nota i parlamentari M5s delle commissioni Trasporti di Camera e Senato Antonino Iaria, Luciano Cantone, Roberto Traversi, Giorgio Fede, Gabriella Di Girolamo, Elena Sironi e Luigi Nave.
"Cosa fanno la Presidente Meloni e il Ministro Salvini per arginare il disastro che hanno creato sul trasporto pubblico? Con la loro gestione stanno paralizzando l’Italia, con effetti devastanti sulla vita quotidiana dei cittadini e danni incalcolabili all’economia e al turismo del Paese. Dopo una stagione estiva segnata da caos e disorganizzazione e un periodo natalizio caratterizzato da continui disservizi, la situazione rimane critica. Ogni giorno si registrano ritardi, mancanza di informazioni per i viaggiatori e rimborsi bloccati. Questo è un Paese che ogni giorno parte con un’ora di ritardo, non ce lo possiamo più permettere”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.
"Roma Termini, oggi. A conclusione di una giornata di ritardi di ore e ore. Giornata in cui, sui suoi profili social, il ministro dei Trasporti ha pubblicato tre post: uno su dei rapinatori rom in fuga, uno su un 36enne nordafricano espulso e uno su Matteo Viviani de 'Le Iene'. Presidente Meloni, a che ora dimissiona un ministro dei Trasporti che fa tutto meno che il ministro dei Trasporti? Anche lei è in già in ritardo. Persino più dei treni", scrive quindi sui social il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali.
"Stamani Firenze, oggi Roma. Il trasporto su rotaia sembra impazzito. Ma che sta succedendo in Italia? Salvini venga in Senato a riferire: noi siamo pronti a presentare la mozione di sfiducia. Così non si può più andare avanti", scrive quindi sui social Matteo Renzi, leader di Italia viva.
“Basta disagi e ritardi nei trasporti, basta incompetenza: Matteo Salvini deve dimettersi!”, quanto chiede intanto una petizione di Italia Viva, i cui primi due firmatari sono la senatrice Raffaella Paita e il deputato Francesco Bonifazi.
“La rete ferroviaria nazionale è ormai al tracollo. Ogni giorno – afferma ancora la raccolta firme promossa da Iv - migliaia di italiani devono subire ritardi insopportabili, guasti continui, treni cancellati e condizioni di viaggio degradanti. Questa situazione non è più tollerabile e rappresenta un fallimento evidente della gestione del settore dei trasporti. I disagi colpiscono i pendolari, lavoratori, studenti, aziende e turisti, con un impatto devastante sull’economia e sulla qualità della vita di milioni di persone. Il responsabile di questa crisi è il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che invece di affrontare il problema si è dimostrato assolutamente incapace e incompetente. È ora di dire basta. Matteo Salvini deve dimettersi al più presto".
"Nessun tweet, nessun post, nessuna sparata oggi da parte del ministro Matteo Salvini, che ha regalato all’Italia un’altra giornata di passione sui treni. Adesso un altro stop della circolazione a Termini. Salvini è desaparecido, mentre gli italiani ci sono, ma sono fermi nelle stazioni aspettando invano un ministro dei trasporti che pensa a tutto tranne che a fare il suo lavoro. Salvini vada a casa, se ci riesce almeno lui”, scrive su X il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Categoria: politica
19:16
Treni, accertamenti tecnici a Roma Termini: riprende circolazione
(Adnkronos) - La circolazione dei treni, sospesa per accertamenti tecnici a Roma Termini, è in graduale ripresa dopo la disconnessione degli impianti.
I treni a media e lunga percorrenza hanno subito variazioni di percorso e i treni del trasporto Regionale hanno subito ritardi, variazioni e cancellazioni.
Categoria: cronaca
19:14
Intramontabile Kazu Miura: meteora in Serie A, ancora in campo a 58 anni
(Adnkronos) - Kazu Miura non ha ancora intenzione di fermarsi. Il leggendario calciatore giapponese, meteora in Italia con la maglia del Genoa, oggi ha 58 anni e continuerà a giocare (almeno) per un'altra stagione. Con il pizzetto bianco in bella vista, il capello sempre pettinato e la solita voglia di inseguire un pallone, l’attaccante nipponico ha firmato il rinnovo di contratto con l’Atletico Suzuka, club di quarta divisione con cui nell'ultimo periodo si è divertito in patria.
La sua storia parte da lontano. All’epoca dell’esordio tra i professionisti, Miura aveva 19 anni. Era il 1986, la maglia indossata quella dei brasiliani del Santos. Una vita fa. Il 28 febbraio compirà 58 anni, avvicinandosi alla 40esima stagione tra i “grandi”. E dunque, record (già suo dal 2018) ritoccato: resterà il giocatore in attività più longevo nella storia del calcio professionistico. "Vorrei mettere a disposizione la mia esperienza e lavorare al fianco di tutti i miei sostenitori” ha spiegato in un comunicato pubblicato sui social dall’Atletico Suzuka. “Ringrazio il club per l’opportunità, farò del mio meglio per ottenere i migliori risultati. Grazie del vostro continuo supporto” si legge a corredo della foto, con il suo inconfondibile sorriso stampato sul volto. Gli appassionati ricorderanno che Miura è anche passato dalla Serie A. Diventando, tra l’altro, il primo giapponese nella storia del calcio italiano. Era il 1994 e ad acquistarlo fu il Genoa del presidente Aldo Spinelli, che lo portò in Italia - grazie a vari sponsor - dopo quattro stagioni con il Verdy Kawasaki. Miura segnò anche un gol, nel derby del 4 dicembre 1994 contro la Sampdoria.
"Il suo arrivo in Liguria? Ricordo il povero Franco Scoglio, al tempo tecnico del Genoa, sempre preoccupato. Cercava in tutti i modi di togliergli pressione". Antonio Manicone, ex compagno di Miura in rossoblù e oggi nello staff tecnico della nazionale iraniana, ricorda così all’Adnkronos i pochi mesi vissuti dal giapponese in Italia. "In quel periodo era una star, il calciatore più famoso di tutta l’Asia. A ogni passo, era assediato da fotografi e giornalisti e a livello mediatico era una cosa incredibile. C’era una fila assurda per ogni spostamento". L'ex centrocampista ricorda modi gentili: "È sempre stato un tipo molto educato e la sua immagine ne riflette un po’ le origini. Sapeva di essere bravo, ma in campo era altruista e aiutava sempre gli altri. Penso che con la sua cultura abbia lasciato il segno anche da noi". Oltre al gol nel derby contro la Samp, Manicone cita un atteggiamento positivo nei confronti del gruppo:"Kazu arrivò per darci una mano nella corsa salvezza e non si risparmiò. Ci provammo in ogni modo, anche quella rete arrivò in un momento particolare". Il commento finale è su un presente da record: "Se fisicamente è a posto e si diverte, perché non può giocare? Il ritiro è una decisione individuale, dipende dalle motivazioni". Quelle per andare avanti, a Kazu Miura, non mancano. (di Michele Antonelli)
Categoria: sport
19:05
Per Meloni compleanno in trasferta, premier spegnerà candeline ad Abu Dhabi
(Adnkronos) - Quarantotto candeline lontana da casa per Giorgia Meloni, domani. La premier sarà impegnata ad Abu Dhabi al summit internazionale sulle energie rinnovabili e sulla sostenibilità.
Nella capitale degli Emirati Arabi Meloni potrà festeggiare il compleanno insieme alla figlia di otto anni Ginevra.
Categoria: politica
18:46
Neil Gaiman, per autore American Gods nuove accuse di violenza sessuale
(Adnkronos) - Accuse di aggressioni e violenze sessuali da otto donne per Neil Gaiman, 64 anni, autore di successo con i romanzi "Buona Apocalisse a tutti!", "Nessun dove", "Stardust", "American Gods" e "Il giorno che scambiai mio padre con due pesci rossi". Lo scrittore britannico di graphic novel fantasy e di fantascienza è stato oggetto di un'inchiesta del "New York Magazine" che riporta i dettagli delle nuove accuse mosse contro di lui sulla base di interviste a otto donne, che segue la pubblicazione dello scorso anno del podcast 'Master' di Tortoise Media, che riportava le accuse iniziali delle presunte vittime, tra cui una ex baby sitter del figlio di Gaiman. I rappresentanti di Gaiman hanno negato le accuse, dichiarando alla rivista statunitense che lui e le donne avevano avuto incontri consensuali.
Nel luglio 2024 Tortoise Media aveva riferito che Gaiman era stato accusato di violenza sessuale e pubblicato una serie di podcast che coprivano le accuse fatte da cinque donne. Ora il "New York Magazine" e il suo sito web Vulture hanno riportato le accuse di otto donne - quattro delle quali hanno partecipato al podcast di Tortoise Media - che sostengono di aver avuto esperienze simili con Gaiman. Una delle donne, che aveva fatto da baby sitter al figlio di cinque anni di Gaiman, sostiene che lui le abbia offerto un bagno nel suo giardino prima di raggiungerla nuda nella vasca, chiedendole di sedersi sulle sue ginocchia, e che l'abbia aggredita sessualmente.
Sebbene l'articolo affermi che tutte le accusatrici abbiano in qualche modo assecondato i desideri di Gaiman chiamandolo "padrone" e continuando a comunicare con lui, le donne sostengono che il consenso e le specifiche pratiche erotiche, che a loro dire hanno avuto luogo, non erano state discusse e concordate prima che avvenissero. Il rappresentante di Gaiman aveva precedentemente dichiarato a Tortoise Media che "la degradazione sessuale, il bondage, la dominazione, il sadismo e il masochismo possono non piacere a tutti, ma tra adulti consenzienti il Bdsm è lecito". La Bbc ha contattato i rappresentanti di Gaiman per ulteriori commenti, senza però al momento ricevere risposte.
Nel gennaio 2023 era stata presentata una denuncia alla polizia che accusava Gaiman di violenza sessuale, ma alla fine l'indagine è stata archiviata.
Da quando sono emerse le accuse, diversi progetti cinematografici e televisivi di Gaiman sono stati fermati. La terza stagione di "Good Omens" di Prime Video si concluderà con un episodio di 90 minuti e Gaiman non sarà più coinvolto nella produzione. La Disney ha sospeso la produzione dell'adattamento cinematografico di un altro titolo di Gaiman, "The Graveyard Book", mentre Netflix ha cancellato "Dead Boy Detectives", anche se non è chiaro se ciò sia legato alle accuse.
La seconda stagione di "The Sandman" dovrebbe comunque uscire quest'anno su Netflix, così come l'adattamento in serie di "Anansi Boys" per Prime Video. La Bbc ha contattato Netflix, Prime Video e Disney per un commento, anche in questo caso per ora senza ottenere risposte.
La Leeds Playhouse ospiterà da aprile un adattamento musicale della novella dark fantasy horror per bambini "Coraline" di Gaiman. A novembre lo scrittore ha dichiarato alla Bbc News che stava portando avanti il progetto. Headline, che ha pubblicato diverse opere di Gaiman, ha rifiutato di commentare le accuse contro l'autore nato a Portsmouth.
Categoria: cultura
18:26
Principessa Kate: "Sono in remissione dal cancro"
(Adnkronos) - "È un sollievo essere ora in remissione" dal cancro "e rimango concentrata sulla guarigione. Come chiunque abbia ricevuto una diagnosi di cancro saprà, ci vuole tempo per adattarsi a una nuova normalità". Sono le parole con cui la principessa del Galles, Kate Middleton, ha condiviso un importante aggiornamento sulle sue condizioni di salute, in un messaggio sui social postato dopo essere stata in visita all'ospedale che l'ha seguita nei suoi trattamenti contro il tumore, il Royal Marsden di Chelsea, Londra. Nonostante sia difficile lasciarsi alle spalle l'esperienza di malattia, Kate ha spiegato di essere impaziente di vivere "un anno appagante. C'è molto da aspettarsi", ha concluso.
Nel post la principessa Catherine ha esordito ringraziando "tutti per il continuo supporto". E ha aggiunto un pensiero particolare per l'ospedale che si è preso cura di lei: "Volevo cogliere l'occasione per ringraziare il Royal Marsden per essersi preso cura di me così bene durante l'anno appena trascorso. I miei più sentiti ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno camminato silenziosamente al fianco di William e me mentre affrontavamo tutto. Non avremmo potuto chiedere di più. L'assistenza e i consigli che abbiamo ricevuto durante il mio periodo da paziente sono stati eccezionali. Nel mio nuovo ruolo di Joint Patron del Royal Marsden, la mia speranza è che, supportando la ricerca innovativa e l'eccellenza clinica, nonché promuovendo il benessere dei pazienti e delle famiglie, potremmo salvare molte più vite e trasformare l'esperienza di tutti coloro che sono stati colpiti dal cancro".
Dopo la diagnosi di cancro e il difficile percorso dei trattamenti, la sfida del ritorno alla normalità. E' la parabola che anche la principessa Kate racconta di aver vissuto, parlando con chi come lei sta vivendo un'esperienza di malattia: i pazienti in cura al Royal Marsden Hospital di Chelsea. "Pensi che il trattamento sia terminato e che puoi riprendere a lavorare e tornare alla normalità, ma è comunque una vera sfida", ha affermato.
Per Catherine, riporta la 'Bbc' online, è stato l'impegno reale in solitaria più significativo dopo la fine dei trattamenti. La principessa ha confidato a una donna sottoposta a chemio: "È davvero dura...è uno shock...tutti mi dicevano: 'Per favore, mantieni un atteggiamento positivo, fa davvero la differenza'". Alla domanda su come si sentisse, Catherine - che questa volta arrivava nella struttura come visitatrice e non come paziente - ha risposto di stare bene, ma ha ribadito: "A volte dall'esterno pensiamo tutti che hai finito il trattamento e torni alle cose. Ma è dura tornare alla normalità". Fra abbracci e strette di mano, la principessa ha poi detto a una donna: "Mi dispiace. Vorrei poter fare di più per aiutare". "Volevo venire e mostrare il mio sostegno per lo straordinario lavoro che si sta svolgendo qui e per coloro che stanno affrontando un trattamento e stanno attraversando un momento così difficile", ha spiegato sincerandosi che la donna stesse bene. "C'è luce alla fine del tunnel - ha concluso - ti auguro buona fortuna. Sei in ottime mani".
È passato quasi un anno esatto da quando sono stati rivelati per la prima volta i problemi di salute della principessa, con l'annuncio, lo scorso gennaio, di un intervento chirurgico addominale. Catherine ha poi spiegato in una dichiarazione video a marzo di essere nelle prime fasi della terapia contro il cancro e a settembre ha pubblicato un video in cui affermava che la chemioterapia era terminata. Dopo la fine della cura è gradualmente tornata a partecipare a eventi pubblici, il che è stato visto come segnale positivo. Oggi il suo primo grande impegno del 2025: tornare nell'ospedale in cui è stata curata e di cui è diventata patrona reale congiunta, insieme al principe William che ne era già patrono. Al termine della visita in un post social la conferma: "E' un sollievo essere ora in remissione".
Categoria: internazionale/esteri
18:24
Meta: "Stop fact checking? Per ora solo in Usa, in altri Paesi dopo test"
(Adnkronos) - Meta non porrà fine al fact-checking sulle sue piattaforme social (fra cui Facebook e Instagram) fuori dagli Stati Uniti fino a che non avrà pienamente testato cambiamenti introdotti. A comunicarlo al Brasile è il colosso social, prima della scadenza dell'ultimatum di 72 ore imposto dalle autorità di Brasilia per spiegare le politiche di controllo dei fatti.
In una nota si legge che "in questo momento Meta sta ponendo fine al programma di fact-checking solo negli Stati Uniti, Paese in cui testeremo e raffineremo del programma Community Ratings prima di iniziarne l'estensione ad altri Paesi".
Categoria: internazionale/esteri
18:17
Dall'amicizia Leao-Capo Plaza all'album di Kean: il rapporto tra calcio e rap
(Adnkronos) - Calcio e rap sono due mondi che spesso, specialmente negli ultimi tempi, si incontrano e si intersecano. Tanto che la passione per la musica di alcuni calciatori è sfociata in veri e propri album, che seguono le influenze della scena americana e di quella europea, mentre quella per il calcio di tanti artisti ha portato a far nascere amicizie vip. Tutto ovviamente alimentato da un contesto social che permette a calciatori e rapper di mettersi in mostra e mettere in mostra, sfruttando anche la notorietà altrui per far parlare di sé.
E quindi appare normale che Capo Plaza festeggi la vittoria in Supercoppa del Milan postando sui social la chat con l'amico Leao, mentre Baby Gang e Lazza pubblicizzano la propria fede rossonera. E così anche Noah Okafor, attaccante rossonero, che ha regalato una maglia con tanto di dedica a Shiva. Ma ci sono molte altre storie di rapporti di amicizia, alcuni culminati in attività commerciali, altri in litigi, o meglio 'dissing', come si dice in gergo.
Moise Kean è stato l'ultimo dei calciatori a pubblicare un album rap, proprio come aveva fatto, un anno prima Rafa Leao. La connessione tra rap e calcio insomma, non è mai stata così forte, anche in Italia, dove la scena urban è tra le più ascoltate e seguite dalle nuove generazioni.
Nell'immediato post partita di Inter-Milan 2-3, finale di Supercoppa italiana, Capo Plaza ha pubblicato una storia sul proprio profilo Instagram. È una chat WhatsApp con Rafa Leao, attaccante rossonero, con cui negli ultimi anni è nata un'amicizia proprio grazie alla comune passione per il calcio e l'hip-hop. "Sei il più forte non ascoltare quello che dicono, senza di te non facevano nulla" è stato il messaggio d'incoraggiamento del rapper al portoghese, che ha risposto con un esultante "andiamo c***o".
Plaza aveva già parlato del suo rapporto con Leao, in una puntata del podcast Passa dal BSMT: "Io e lui siamo molto amici. La maglia che mi ha regalato dopo che vincemmo lo scudetto è la cosa a cui tengo di più, in primis per il rapporto che abbiamo e poi perché è un campione. Lui è innamorato della cultura hip-hop così come io del calcio". E a certificare la loro amicizia è stata anche la presenza di Leao al release party di Plaza in occasione del suo ultimo disco 'Ferite', che contiene anche una barra dedicata proprio all'attaccante del Milan: "Baby, stiamo riempiendo la cassa/per i soldi corro, Rafa sulla fascia".
Milano è epicentro del calcio così come della musica. Il successo in Supercoppa del Milan è stato festeggiato sui social sia da Lazza, noto tifoso rossonero e anche lui amico di Leao, che da Baby Gang, ma non solo. Nelle ultime ore l'attaccante rossonero Noah Okafor ha regalato una sua maglia autografa all'amico Shiva, con tanto di dedica "for my bro", "per mio fratello".
Anche Andrea Petagna, ex attaccante, tra le altre, di Atalanta el Milan oggi al Monza, ha stretto in passato relazioni con la scena rap italiana. Il centravanti ha infatti aperto negli anni scorsi un locale, poi fallito, con Sfera Ebbasta, uno degli artisti italiani più ascoltati anche in Europa, ed era diventato amico della Dark Polo Gang, collettivo romano poi scioltosi che comprendeva anche Tony Effe. Petagna era sempre presente sui loro profili social, ma poi qualcosa si è rotto. Qualcuno iniziò a parlare di un tradimento di Petagna, forse per una questione di cuore, tanto che in molti videro un riferimento proprio all'ex Napoli nella barra di Wayne in 'Ercole Freestyle': "Infami strisciano sulla mia carta/Conosco un calciatore (ah-ah)/Voleva fare il rap (stupido)/Se fossi un calciatore (ahah)/Penserei a fare gol e stare lucido (gol)".
Sempre a Milano è nata l'amicizia tra Kevin Prince Boateng e Gué Pequeno, mentre Moise Kean appariva in un video del rapper torinese Boro Boro. E che dire di Paul Pogba, amico di uno dei maggiori artisti della scena americana, Drake, mentre Karim Benzema ha postato diverse foto insieme al francese Lacrim.
Dal campo alla musica. Oltre a intrattenere rapporti con diversi artisti rap, molti calciatori si sono divertiti nel corso degli anni a registrare canzoni e rilasciare veri e propri album. L'ultimo è stato Moise Kean, che sotto il nome di 'KMB', nient'altro che l'acronimo del suo nome completo Moise Bioty Kean, è uscito su tutte le piattaforme con 'Chosen', 11 brani con sonorità trap e influenze internazionali in cui si contano anche i featuring di Sey Blessed, Stunna ed Elena Manuel. Dopo il suo debutto nel 2023 con il brano 'Outfit', l'attaccante della Fiorentina sembra aver lanciato definitivamente la sua carriera anche fuori dal campo.
Kean segue la scia di un altro attaccante della Serie A, Rafa Leao. L'attaccante del Milan ha scelto Way45 come nome d'arte: Way a indicare la strada di Almada, il distretto di Setubal da cui viene e 45 per ricordare il prefisso postale del quartiere in cui è cresciuto. Nel 2023 Leao ha pubblicato il suo secondo album 'My Life in Each Verse', 17 canzoni, tra cui una anche in italiano, che seguono il suo disco d'esordio 'Beginning', rilasciato nel 2021. Uno dei primi a registrare una canzone era stato Pierluigi Gollini, in arte Gollorius. Era il 2018 quando esce 'Rapper con i guanti', nel cui video ha voluto omaggiare anche Notorius B.I.G., icona della scena americana e uno dei suoi rapper preferiti. Nel brano anche un riferimento a due compagni di squadra nell'Atalanta: "Insieme come un branco/Ballando sopra a un palco/Ah, gioco domenica sera/Esco con Bryan e Peta”, è la barra dedicata a Cristante e Petagna.
Altri esempi di calciatori rapper sono Memphis Depay e Kevin Prince Boateng. L'attaccante olandese aveva pubblicato un freestyle per celebrare il raggiungimento dei 5 milioni di follower su Instagram '5Mili', canzone che segue 'Fall Back', nel cui video si vede anche l'ex esterno della Roma Justin Kluivert. Boateng invece, in arte Prin$$, ha esordito con 'King', un brano pensato per raccontare il proprio stile di vita. (di Simone Cesarei)
Categoria: sport
18:04
Venezuela impone restrizioni su staff diplomatici Italia, Francia e Olanda
(Adnkronos) - Le autorità venezuelane hanno imposto restrizioni sugli staff diplomatici di Italia, Francia e Olanda, riducendo a tre il numero dei diplomatici autorizzati a rimanere nel Paese sudamericano. Il ministero degli Esteri ha motivato il provvedimento, citando in una nota la condotta giudicata "ostile" dei governi dei tre Paesi europei rispetto all'insediamento del presidente Nicolas Maduro per un terzo mandato. Caracas ha aggiunto che i diplomatici avranno bisogno di "un'autorizzazione scritta" per spostarsi per più di 40 chilometri da "Plaza Bolivar" nel centro di Caracas.
Nel comunicato del ministero degli Esteri venezuelano si precisa che le misure sono state adottate "in risposta al comportamento ostile dei governi di Olanda, Francia e Italia, caratterizzata dal sostegno a gruppi estremisti e dalla loro ingerenza negli affari interni" del Venezuela.
"Queste misure dovranno essere rispettate entro le prossime 48 ore", si aggiunge, ribadendo che "il Venezuela esige il rispetto della sovranità e dell'autodeterminazione. Il governo bolivariano continuerà a prendere le misure necessarie, in modo conforme con il diritto internazionale, per garantire la sua stabilità, la sua sovranità e la via della pace e della prosperità".
Categoria: internazionale/esteri
17:49
Governo lavora a 'scudo penale' per forze dell'ordine, le ipotesi in campo
(Adnkronos) - Non c'è ancora una bozza, ma i tecnici del ministero della Giustizia, in accordo con Palazzo Chigi, stanno studiando una soluzione normativa per evitare che le forze dell'ordine, che agiscono per legittima difesa e nell'esercizio del proprio dovere, siano iscritte nel registro degli indagati arrivando a rischiare la sospensione dal servizio e ripercussioni sullo stipendio.
A quanto si apprende non è ancora pronto un testo, ma si sta ragionando su diverse ipotesi che possano tutelare gli interessi di tutte le parti. Del resto la stessa iscrizione nel registro avviene anche a garanzia dell'indagato. Intervenire con un ddl ad hoc a cui sia garantita una corsia preferenziale oppure con un decreto legge, le ipotesi in campo.
Non andrà però nel ddl Sicurezza la misura, complessa e da mettere a punto, che i tecnici stanno studiando a tutela delle forze dell'ordine nel caso di uso dell'arma di ordinanza nell'esercizio delle proprie funzioni come ad esempio nel caso del carabiniere che a Rimini ha ucciso un uomo che aveva accoltellato alcune persone.
Secondo fonti di governo non si tratterebbe di una 'scriminante' e si interverrebbe piuttosto sul codice di procedura penale ipotizzando forme di non immediata iscrizione nel registro degli indagati quando è evidente che l'appartenente alle forze dell'ordine ha usato l'arma di ordinanza nell'esercizio delle sue funzioni.
Categoria: politica
17:47
Influenza, verso boom casi: ecco l''influenzometro' per distinguere virus
(Adnkronos) - "È facile prevedere che dalla fine di questa settimana ci sarà un forte incremento di casi delle tipiche infezioni invernali, soprattutto a carico dell'apparato respiratorio, influenza compresa. Il motivo è duplice". Da un lato "il freddo", dall'altro "la ripresa delle scuole", avvenuta il 7 gennaio dopo la pausa natalizia. E' lo scenario prospettato dal pediatra Italo Farnetani, che in vista del boom di infezioni e dell'avvicinarsi del picco delle sindromi simil-influenzali, propone uno strumento battezzato 'influenzometro' per orientarsi fra i virus in azione in questo periodo. Una sorta di test per capire se si tratta di influenza oppure no. Fermo restando, puntualizza, che "si deve sempre consultare il medico".
Solo considerando il capitolo scuole, spiega l'esperto all'Adnkronos Salute, va considerato che "ogni mattina entrano in contatto 20 milioni di persone: 10 milioni all'interno delle aule e degli edifici scolastici", numero che include "alunni, insegnanti, personale ausiliario", e "altri 10 milioni di persone", fra genitori, nonni e babysitter, "coinvolte per accompagnare gli alunni a scuola. Questi 10 milioni di persone si incontreranno nuovamente all'uscita. Perciò è ben comprensibile quanto sia elevata in questo contesto la possibilità di trasmissione degli agenti infettivi, soprattutto virus come questi che si diffondono facilmente negli ambienti".
E poi c'è il fattore freddo, continua Farnetani: "Proprio in questi giorni, e nei prossimi, c'è un brusco abbassamento delle temperature, che è uno degli elementi che determina la maggior diffusione delle infezioni durante il periodo invernale. Non è il freddo che fa ammalare - precisa - ma quando le temperature sono basse si sta maggiormente negli ambienti chiusi, con aria riciclata, elemento che facilita la trasmissione, soprattutto quando i riscaldamenti accesi rendono l'aria secca, e ciò impedisce che le particelle di polvere cariche di agenti infettanti vengano abbattute al suolo. In questo modo, invece, si spostano leggere perché sono ben asciutte e facilmente fanno breccia nell'apparato respiratorio dei presenti. Il consiglio è innanzitutto di aprire le finestre almeno 45 minuti al giorno, anche quando fuori è molto freddo, e non tenere mai i riscaldamenti eccessivamente alti. La temperatura di 19 gradi è ottimale, e si può mettere sopra le sorgenti di calore, in primis sui radiatori, un asciugamano di spugna bagnato, che serve a umidificare l'ambiente. Importante non rinunciare a stare all'aria aperta anche quando è freddo".
La combinazione di tutti questi fattori, prosegue Farnetani, che è professore ordinario di pediatria all'università Ludes-United Campus of Malta, "facilita dunque la trasmissione degli agenti infettivi, fra cui il virus dell'influenza", ma quest'ultimo gruppo di patogeni stagionali "non è il solo" a circolare in questo periodo. Non sempre a metterci a letto, in altre parole, è l'influenza vera e propria, ma potrebbe essere qualche virus 'cugino'. "Ecco allora l'influenzometro che ho elaborato per aiutare a distinguere le varie infezioni", argomenta Farnetani.
Si tratta nel dettaglio di un percorso scandito da una serie di domande o affermazioni: a seconda della risposta che più corrisponde alla situazione di chi sta usando lo strumento viene assegnato un punteggio. Sommando quelli ottenuti a ogni step, si potrà leggere il risultato: con un punteggio uguale o superiore a 210 "è influenza"; con un totale da 190 a 205 l'esito è "dubbio", ma se rifacendo il questionario il punteggio rientra sempre in questo range "non si tratta di influenza"; con un totale uguale o inferiore a 185 "non è influenza, ma probabilmente si tratta di una malattia dovuta ad altri agenti infettivi". L'influenzometro valuta prima di tutto il periodo in cui si presenta la malattia (da dicembre ad aprile o da maggio a novembre), e se i media hanno già riportato dei primi isolamento di virus influenzale.
E poi passa in rassegna i sintomi: dolore e sua localizzazione (alla schiena e alle articolazioni, mal di testa, mal d'orecchie, mal di pancia), febbre (superiore a 38,5° C e per quanti giorni); fastidi agli occhi (arrossati, con dolore quando si guarda lateralmente, con bruciore, con lacrimazione abbondante, appiccicati con secrezione gialla). Nel percorso si valutano anche le condizioni di volto (arrossato o pallido) e pelle (calda e umida, normale), e la presenza di tosse (secca o catarrosa). Si passa poi alla gola (fa male, brucia, è secca), alla voce (rauca o normale), al naso (chiuso, con secrezione chiara e liquida), all'apparato digerente (per capire se sono presenti sintomi come vomito, diarrea o stipsi) e infine si approfondiscono le condizioni generali (malessere, svogliatezza, ci si stanca con facilità, mancanza di appetito).
Il test, insomma, aiuta a farsi una cultura personale su come distinguere fra influenza e virus parainfluenzali. "Sarà però il medico a indicare la strada" terapeutica da seguire per lasciarseli alle spalle.
Categoria: cronaca
17:32
Claudio Cecchetto torna in Rai con il 'Gioca Jouer' - Video
(Adnkronos) - Claudio Cecchetto, ospite a 'BellaMa’' lunedì 14 gennaio su Rai2, ha riportato in onda sui canali Rai il “Gioca Jouer”, la sua hit del 1981, sigla del 31esimo Festival di Sanremo, condotto proprio da Cecchetto. Pierluigi Diaco, alla guida del varietà del pomeriggio di Rai2, ha fatto una sorpresa al talent scout più importante d’Italia (con cui aveva lavorato a fine anni ’90 su Radiodue), facendogli interpretare integralmente in diretta la sua canzone manifesto, dopo quasi 44 anni.
A fine esibizione, Pierluigi Diaco ha chiesto ufficialmente a Claudio Cecchetto di poter utilizzare “Gioca Jouer” come sigla di testa della quarta edizione di “BellaMa’”, in onda dal prossimo settembre: “Ma certo, se vuoi firmo subito. Grazie Pierluigi”, ha commentato Cecchetto.
“BellaMa’” è in onda su Rai2 dal lunedì al venerdì dalle 15.25 alle 17, la puntata integrale di oggi, come sempre, è disponibile su RaiPlay dalle ore 18.
Categoria: spettacoli
17:23
Brescia, Extinction Rebellion: "Attiviste costrette a spogliarsi in questura". La replica: "Procedure rispettate"
(Adnkronos) - "Mi hanno chiesto di spogliarmi, di togliermi le mutande e fare tre squat per dei controlli, a detta loro". Lo racconta una delle attiviste di Extinction Rebellion in un video pubblicato sulla pagina Telegram del movimento ambientalista ieri sera. I fatti sarebbero avvenuti in questura a Brescia, dove sono stati portati i militanti di Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione che ieri mattina hanno bloccato l'ingresso della sede di Leonardo.
Il video è stato pubblicato ieri sera, quando "dopo oltre 7 ore di fermo in questura, sono state rilasciate le 23 persone di Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione che erano state fermate dopo la manifestazione alla Leonardo spa di Brescia". La richiesta di spogliarsi ed eseguire gli squat - a quanto denuncia Extinction Rebellion - sarebbe stata fatta solo alle donne, non agli uomini. "Chiederemo giustizia, anche questa volta, affinché il diritto al dissenso venga difeso, onorato e protetto", scrive il movimento ambientalista, chiedendo di diffondere la testimonianza.
La questura di Brescia interviene con una nota. ''Sulle perquisizioni'' eseguite in questura sono circolate ''ricostruzioni infondate: in ogni momento è stata salvaguardata la riservatezza e la dignità delle persone e sono state seguite le corrette procedure operative'', viene precisato. ''Nella mattinata di ieri - spiega la questura di Brescia - il personale della questura di Brescia è intervenuto, alle ore 08.30 circa, presso la sede della Leonardo Defence Spa in quanto militanti del sodalizio Extinction Rebellion avevano improvvisato un’iniziativa nei pressi dell’ingresso dello stabilimento produttivo in parola. In particolare, 22 esponenti del sodalizio, dopo aver oltrepassato le barre veicolari poste come limite della proprietà all’esterno del sito, davano corso ad un presidio, taluni formando una catena umana ed incatenandosi tra loro allo scopo di bloccare i camion in entrata e in uscita dalla fabbrica, altri imbrattando con scritte le mura dell’azienda, mentre una militante si era arrampicata con imbracature tecniche su un pennone portabandiera in acciaio''.
Gli attivisti ''sono stati liberati dalle catene grazie all’ausilio dei Vigili del Fuoco intervenuti per quanto di specifica competenza - si legge nella nota della questura - Al fine di salvaguardare l’incolumità e la sicurezza dei soggetti incatenati, il personale operante richiedeva l’intervento dei vigili del fuoco e del 118. Tenuto conto delle ripetute condotte illecite poste in essere, che minavano costantemente l’ordine e la sicurezza pubblica della zona prospicente al citato stabilimento e al fine di ripristinare la viabilità cittadina ed il regolare svolgimento delle azioni produttive dello stesso, 22 manifestanti sono stati accompagnati in questura per gli adempimenti di polizia, consistiti nella redazione di numerosi atti quali: elezione di domicilio, verbali di perquisizioni personali, verbali di sequestro materiale, nomina di difensore, notifica dei provvedimenti amministrativi''.
''Si è proceduto alle perquisizioni personali tenuto conto delle azioni poste in essere dai manifestanti e per salvaguardare l’incolumità degli operatori di Polizia - continua la questura di Brescia - Nel corso delle singole perquisizioni, svolte da personale femminile per le donne, è stato chiesto di effettuare piegamenti sulle gambe al fine di rinvenire eventuali oggetti pericolosi. In ogni momento è stata salvaguardata la riservatezza e la dignità delle persone e sono state seguite le corrette procedure operative. Ai soggetti è stata consentita la consumazione del pasto e ai vari interlocutori, tra cui un avvocato ed un consigliere comunale, richiedenti notizie sulla situazione dei manifestanti, in modo trasparente ed esaustivo sono state fornite notizie. Atteso il numero dei manifestanti presenti in Questura nonché l’atteggiamento poco collaborativo degli stessi la stesura degli atti si è conclusa alle 18,30 circa. L’autorità giudiziaria è stata costantemente informata dell’attività di polizia posta in essere. Dunque è sempre stata tutelata la dignità delle persone e le procedure sono state rispettate''.
Sull'episodio il vice capogruppo di Avs alla Camera Marco Grimaldi ha depositato un’interrogazione parlamentare. “Spieghino gli agenti della questura di Brescia come mai hanno sottoposto a 7 ore di fermo persone che avevano fornito i documenti e quindi non dovevano essere trattenute in base all'articolo 349 del codice di procedura penale. Ma, soprattutto, spieghino perché donne e ragazze sarebbero state costrette a spogliarsi e a eseguire piegamenti sulle gambe", chiede Grimaldi, aggiungendo che "di questi abusi, dopo il 2001, ne abbiamo abbastanza. Come ne abbiamo abbastanza delle denunce arbitrarie, che regolarmente cadono davanti al pm, e dei fogli di via elargiti a chiunque manifesti”.
Anche il gruppo del Partito democratico ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi "per conoscere nei tempi più rapidi possibili quanto realmente accaduto nella questura di Brescia, non essendo possibili zone d’ombre o incertezze in una situazione di tale importanza”.
Categoria: cronaca
16:58
Ucraina, Kiev: "Sferrata la più massiccia ondata di attacchi contro Russia"
(Adnkronos) - L'Ucraina rivendica di aver sferrato "la più massiccia" ondata di attacchi la notte scorsa su obiettivi situati in Russia dall'inizio della guerra. "Le Forza di difesa ucraine hanno lanciato il più massiccio attacco contro le strutture militari dell'occupante ad una distanza di 200-1.100 chilometri dentro il territorio della Federazione russa", ha postato lo stato maggiore sui social media.
Gli impianti chimici, le raffinerie e i depositi di munizioni della base aerea di Engels sono stati presi di mira con successo, ha riferito al Kyiv Independent una fonte del Servizio di sicurezza ucraino (SBU). I droni ucraini avrebbero preso di mira più regioni, tra cui gli oblast di Saratov, Voronezh e Orel, nonché il Tatarstan.
Il Ministero della Difesa russo non ha specificato il numero di droni coinvolti, ma ha reso noto che Kiev aveva lanciato missili occidentali sul territorio russo in un attacco notturno che ha colpito una base militare. Le forze di difesa hanno abbattuto "sei razzi Atacms di fabbricazione statunitense e sei missili da crociera britannici Storm Shadow", che sono stati lanciati sulla regione di confine di Bryansk, nonché due missili Storm Shadow sul Mar Nero.
La Russia ha dichiarato di aver riconquistato due villaggi ucraini nella regione orientale di Donetsk, che Kiev aveva strappato al controllo russo all'inizio del conflitto. Il Ministero della Difesa russo ha affermato in un briefing quotidiano che le sue unità dell'esercito hanno "liberato" i villaggi di Neskuchne e Terny, in due diverse aree della linea del fronte.
La Russia è pronta a discutere le garanzie di sicurezza per il Paese "che ora si chiama Ucraina", ma "nel contesto di accordi più ampi", ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel corso di una conferenza stampa. "Naturalmente, le minacce sul fianco occidentale, ai nostri confini occidentali, devono essere eliminate", ha precisato Lavrov, citato dall'agenzia di stampa Tass. "Solo nel contesto di accordi più ampi, siamo pronti a discutere le garanzie di sicurezza per il Paese che ora si chiama Ucraina, o per parte di questo Paese, che non si è ancora determinata, a differenza della Crimea, del Donbass e della Novorossiya", ha dichiarato.
Lavrov ha anche dichiarato di accogliere con favore i segnali provenienti dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sul conflitto in Ucraina, a meno di una settimana dal suo insediamento. Trump si è impegnato a porre fine rapidamente al conflitto durato quasi tre anni, ha espresso scetticismo sul sostegno militare di Washington a Kiev e ha simpatizzato con le preoccupazioni di Mosca sull'alleanza militare Nato. "Il fatto stesso che le persone stiano iniziando a parlare di più delle realtà sul campo probabilmente merita di essere accolto con favore", ha detto.
La Russia occupa quasi un quinto del territorio internazionalmente riconosciuto dell'Ucraina e ha affermato di aver annesso cinque delle sue regioni: la Crimea nel 2014 e le regioni di Donetsk, Kherson, Lugansk e Zaporizhia nel 2022. Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto all'Ucraina di ritirarsi da tutti questi territori, compresi quelli significativi ancora sotto il controllo delle forze di Kiev, come precondizione per i colloqui di pace.
Nonostante abbia appoggiato la posizione pubblica di Trump, Lavrov ha affermato che la Russia non ha ancora ricevuto proposte specifiche su come intende portare le due parti al tavolo dei negoziati. "Aspetteremo iniziative concrete", ha detto Lavrov. "Una volta che diventerà presidente e formulerà una posizione definitiva sugli affari ucraini, ovviamente la studieremo", ha aggiunto.
Categoria: internazionale/esteri
16:50
A 94 anni da 60 ore su barella nel Salernitano, ambulanza bloccata
(Adnkronos) - Sono oltre "60 ore che l'ambulanza di Nocera è bloccata con la barella nel pronto soccorso di Mercato San Severino, su quella barella scomoda c'è una donna di 94 anni! Si faccia qualcosa in nome di quella povera paziente!". E' la denuncia pubblicata sulla pagina Facebook dell'associazione 'Nessuno tocchi Ippocrate', che riferisce del mezzo fermo nella struttura del Salernitano dalle 23.41 dell'11 gennaio, sottolineando anche lo scandalo di "una risorsa in meno per chi può averne bisogno". Episodio confermato all'Adnkronos Salute anche dal direttore del 118 della provincia di Salerno, Domenico Violante, che dà notizia anche di un'altra ambulanza bloccata nello stesso pronto soccorso da lunedì, "sempre con un paziente, di cui non ho notizie".
Al momento, quindi, "sono due le ambulanze ferme all'ospedale Curteri di Mercato San Severino. Per la prima ho già scritto alla direzione dell'Asl perché si risolva rapidamente e mi appresto a fare lo stesso per la seconda. Non posso fare altro", aggiunge con rammarico il direttore del 118. Le ambulanze, spiega Violante, sono in qualche modo 'sequestrate' dal pronto soccorso che non ha barelle per i pazienti e quindi trattiene quella dell'ambulanza che, in questo modo, non può essere utilizzata. "Non posso rimetterla in servizio perché non è funzionale senza barella", continua Violante che evidenza anche l'inadeguatezza di questi dispositivi.
"Le barelle del 118 non sono idonee per far stazionare i pazienti. Sono corte, sono fatte per il trasportare il paziente dal luogo dell'evento all'ambulanza, quindi hanno una struttura che le rende anche pericolose. Non sono fatte per trattenere un paziente a lungo, non hanno un materasso spesso, possono creare anche problemi" legati al "decubito", spiega evidenziando che "risulta comunque singolare che in tutto questo tempo all'ospedale non abbiano avuto la possibilità di risolvere". La situazione è complessa anche per l'equipaggio dell'ambulanza, che non può muoversi. "Stiamo cercando di alleviare anche loro, facendogli fare pause per andare a mangiare e non stazionare tutto il tempo in attesa. E' molto stressante per gli operatori che, tra l'altro, in queste ore non hanno un posto dove stare", conclude.
Categoria: cronaca
16:48
Consulta, l'uscente Prosperetti: "Se giudici eletti giovedì, in tempo per plenum su referendum"
(Adnkronos) - Ennesima fumata nera in Parlamento , riunito in seduta comune per l'elezione dei quattro giudici mancanti della Corte costituzionale. Si rischia adesso a causa delle successive formalità da espletare di pregiudicare la ricostituzione del plenum della Consulta entro lunedì prossimo, quando la Corte si riunirà in Camera di Consiglio sull'ammissibilità dei referendum, tra cui quello sull'Autonomia. E' così? "Se i parlamentari eleggessero i 4 giudici giovedì prossimo, i neo eletti potrebbero fare in tempo, giurando al Quirinale venerdì 17, anche se non porta bene", risponde scherzando con l'Adnkronos l'ex vice presidente della Corte costituzionale Giulio Prosperetti, nella rosa dei 4 giudici ancora da sostituire con il voto delle Camere in seduta comune.
Secondo Prosperetti, la verifica di requisiti e non incompatibilità degli eletti che dovrà effettuare la Corte immediatamente dopo l'elezione infatti "è una formalità, molto rapida perché le persone sono conosciute" e che si espleta in tempi celeri "attraverso la nomina di un relatore che riferisce sui titoli dei neo eletti". Nella storia della Corte tuttavia ci sono stati alcuni episodi in cui i giudici costituzionali hanno dovuto discutere dei titoli più a lungo del previsto: "C'è stato il caso di Fernanda Contri", prima donna a diventare giudice della Corte costituzionale della Repubblica italiana nel 1996 grazie alla nomina del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. "Il problema dibattuto sulla Contri - racconta il giudice costituzionale - fu che non aveva l'anzianità di 20 anni di avvocato, ma grazie al cambiamento della legge che aboliva il procuratore legale fu confermata. Si ritenne infatti che anche gli anni da procuratore contribuissero a contemplare il ventennio richiesto dalla Costituzione".
E poi, ricorda Prosperetti, "un caso più importante ed in là nel tempo: quello di Brunetto Bucciarelli Ducci", eletto dal Parlamento in seduta comune nella seduta del 27 gennaio 1977, insieme ad Alberto Malagugini e a Oronzo Reale. "Il problema fu che Bucciarelli Ducci era magistrato ma avendo fatto sempre carriera politica non era arrivato in Cassazione e la eleggibilità alla Corte è riservata alle magistrature superiori. Tuttavia si disse che l'esser stato presidente della Camera lo poneva a un livello tale per cui fu comunque ritenuta legittima la sua designazione. Anche se successivamente quando si ventilò il nome di Luciano Violante che pure era stato presidente della Camera, non se ne fece niente perché si ritenne che non aveva i requisiti".
Provenienze politiche non rilevano su operato giudici: In Italia non esiste dissenting opinion, segreto Camera Consiglio li assolve da componenti che li hanno espressi'
Quindi commentando all'Adnkronos lo stallo della politica e delle camere rispetto all'elezione dei giudici costituzionali, l'ex vice presidente della Consulta afferma: "Io credo ci siano problemi all'interno dei gruppi politici, non fra i gruppi politici, a causa dell'affastellamento fra le candidature e della necessità di valutare anche la potabilità del candidato proposto dall'altra parte. Non è infatti una ripartizione secca". "Ma la verità - rimarca - è che le provenienze non rilevano minimamente. Nella mia esperienza nella Corte non si è mai palesato un giudizio di alcun membro che fosse minimamente influenzato dalla componente che lo aveva espresso". L'arrovellarsi della politica in un certo senso lascerebbe il tempo che trova: in Italia non c'è oltretutto l'istituto della dissenting opinion, cioè la possibilità per i giudici dissenzienti in un collegio di farlo sapere e di motivare la propria posizione.
"C'è stata una grossa polemica sulla dissenting opinion sollevata da Zanon - ricorda Prosperetti -. Io sono stato sempre contrario a questo strumento perché farebbe emergere le provenienze, perché conduce al dover render conto del proprio voto e del perché non ci si è opposti. Mentre il segreto della Camera di Consiglio assolve tutti i giudici dall'essere o meno conviventi con le componenti che li hanno espressi".
Fisiologico l'accorpamento di nomi per il voto, è in vigore dall'istituzione Corte
Potrebbe essere la richiesta di una quaterna di nomi ad avere complicato la scelta del Parlamento? "E' stato molto criticato il fatto che si siano accorpati 4 nomi. Ma ritengo che sia fisiologico. Quando nel 1956 fu istituita in Italia la Corte costituzionale - racconta - la norma in vigore prevedeva per i giudici un mandato di 12 anni ed un complesso sistema di rinnovo per sorteggio relativo a circa metà del collegio ogni 6 anni per la conferma di alcuni giudici che sarebbero restati in carica solo per il periodo residuo ed il rinnovo di altri".
"La norma fu poi abrogata, perché nella prima formulazione della Corte i giudici erano molto anziani e parecchi morirono nei primi 9 anni, sicché non ci fu più bisogno del sorteggio, dal momento che l'avvicendamento non comportava più una scadenza dell'intera Corte. Pertanto - conclude rispondendo all'Adnkronos Prosperetti - già il legislatore dell'epoca aveva previsto la possibilità di una votazione congiunta per un certo numero di giudici e adesso rimane singolare il fatto che tutti veniamo rinnovati con un avvicendamento secondo le scadenze dovute ai decessi della prima composizione della Corte". (di Roberta Lanzara)
Categoria: politica
16:30
Torino, consigliere comunale a colleghe: "Tornate a fare le casalinghe"
(Adnkronos) - Fa discutere una frase che il consigliere comunale di Radicali +Europa, Silvio Viale avrebbe pronunciato ieri durante la seduta del Consiglio comunale. Alle colleghe consigliere della Sala Rossa, durante la discussione su un testo della Consulta femminile comunale sulle donne migranti, avrebbe detto “avete sbagliato mestiere, tornate nei vostri quartieri a fare le casalinghe”.
A stigmatizzare l’affermazione una nota firmata dalla consigliere di maggioranza, condivisa anche dai colleghi e da M5S in cui si sottolinea “è un’uscita inaccettabile che come consigliere e consiglieri della Città di Torino rifiutiamo, condanniamo e per cui pretendiamo delle scuse pubbliche. Sentire nel 2025, in un’aula istituzionale, usare parole che mirano a delegittimare il lavoro e i ruoli delle donne, sia che facciano le consigliere nelle istituzioni sia che si occupino di lavori di cura familiare fuori dalle istituzioni, è gravissimo e dimostra che tentare di zittire le donne è una pratica ancora in voga”.
“E’ tempo che tutte e tutti coloro che sono contrari a questi atteggiamenti discriminatori facciano sentire la propria voce per ripristinare il rispetto e contrastare ogni forma di discriminazione di genere. Perché le donne, qualunque sia la loro scelta di vita, siano sempre viste, rispettate, e riconosciute”, conclude la nota.
A prendere le distanze dalle parole di Viale Andrea Turi, portavoce +Europa Torino che sottolinea: “Come è noto, +Europa è da sempre impegnata nella promozione dei diritti, della parità, dell’equità, dell’uguaglianza contro ogni discriminazione di genere e non ritiene tollerabile che i propri esponenti utilizzino determinate espressioni, a maggior ragione all’interno delle istituzioni dove sono chiamati a rappresentare il nostro elettorato e il nostro partito".
Solidarietà e condanna per le affermazioni anche dal Pd torinese e piemontese che in una nota ribadisce “l’impegno per l'uguaglianza di genere, il rispetto e la valorizzazione di ogni individuo, indipendentemente dal ruolo che sceglie di ricoprire nella società. Queste affermazioni, oltre a essere anacronistiche e inaccettabili, rappresentano un duro colpo alle conquiste raggiunte con decenni di lotte per i diritti delle donne e per la parità - prosegue - le donne, oggi più che mai, sono pilastri fondamentali in tutti gli ambiti: famiglia, lavoro, cultura, politica, scienza e tecnologia -. È fondamentale continuare a promuovere una cultura che riconosca la libertà di scelta, il valore del contributo di ogni persona, e il rispetto reciproco. Ridurre le donne a un unico ruolo stereotipato significa ignorare la complessità e la ricchezza delle loro vite, oltre a perpetuare dinamiche di disuguaglianza che non possono e non devono trovare spazio nella nostra società. Ci opponiamo con forza a qualsiasi tentativo di relegare le donne a ruoli imposti. Siamo al loro fianco per costruire una società più equa, inclusiva e rispettosa delle differenze”, conclude la nota invitando “ tutti e tutte a riflettere sull'importanza delle parole e a lavorare insieme per un futuro in cui i diritti di ogni donna e individuo siano pienamente riconosciuti e rispettati”
Categoria: politica
16:22
Processo depistaggio, sfilata di testi eccellenti
(Adnkronos) - (dall'inviata Elvira Terranova) - L'ex Procuratore nazionale antimafia ed ex Presidente del Senato Pietro Grasso, ma anche l'ex Procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e l'ex Capo della Polizia, Prefetto Gianni De Gennaro. Sfilata di testi eccellenti nel processo per depistaggio che si è aperto questa mattina davanti al Tribunale di Caltanissetta. Alla sbarra due generali dei Carabinieri, due ex investigatori antimafia, Angiolo Pellegrini, oggi 83 anni, e Alberto Tersigni, oggi 63 anni, entrambi accusati di depistaggio. Per la Procura, rappresentata in aula dal pm Pasquale Pacifico, i due ufficiali, oggi in pensione, avrebbero depistato le indagini per riscontrare le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Pietro Riggio. I due, in particolare, avrebbero intralciato, secondo l'accusa, il lavoro dei pubblici ministeri, che stavano cercando riscontri alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia nisseno Pietro Riggio sulla strage di Capaci. Alla sbarra anche l'ex poliziotto Giovanni Peluso, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa. Pellegrini è stato anche uno storico collaboratore del giudice Giovanni Falcone.
L'udienza è iniziata con una breve sospensione perché la difesa degli imputati ha presentato delle eccezioni. I legali dei due generali hanno detto che quando Pellegrini e Tersigni sono stati sentiti per la prima volta dagli inquirenti, avrebbero dovuto essere sentiti "in veste di indagati". Quindi, i verbali avrebbero dovuto essere interrotti. Ma il pm Pacifico non si è detto d'accordo. Alla fine, dopo una breve Camera di consiglio, il Presidente del Tribunale Francesco D'Arrigo, ha ripreso l'udienza respingendo le eccezioni dei legali.
Al centro della vicenda ci sono le dichiarazioni di Riggio, ex agente della Polizia penitenziaria, poi arrestato con l'accusa di essere legato ai clan mafiosi. Secondo i pm i due ex investigatori, che respingono le accuse, non avrebbero dato il giusto peso alle rivelazioni di Riggio, all'epoca loro confidente, rivelazioni che, sempre a dire degli inquirenti, avrebbero potuto portare alla cattura del latitante Bernardo Provenzano e a scoprire un progetto di attentato all'ex giudice del pool antimafia Leonardo Guarnotta. Peluso, invece, avrebbe agevolato Cosa nostra, tra l'altro favorendo la latitanza del boss corleonese. Dal capo d'accusa della procura di Caltanissetta sottoscritto dal sostituto procuratore Pasquale Pacifico e dai magistrati Domenico Gozzo e Salvatore Dolce della procura nazionale antimafia, emerge che gli ex generali Pellegrini e Tersigni erano stati intercettati in vista della loro audizione come testimoni al processo d'appello sulla trattativa Stato-mafia. Secondo l'accusa, avrebbero concordato cosa riferire. Secondo l'avvocato Basilio Milio, che con l'avvocato Giuseppe Piazza difende il generale Tersigni, hanno "semplicemente dialogato per ricordarsi a vicenda i fatti di venti anni fa". Angiolo Pellegrini è difeso dagli avvocati Rocco Licastro e Oriana Limuti, mentre l'imputato Peluso dall'avvocato Boris Pastorello.
Lunga la lista testi. Emergono i nomi dell'ex Presidente del Senato ed ex Procuratore di Palermo, Pietro Grasso, ma anche di ex ufficiali della Dia di Caltanissetta, ex carabinieri del Ros di Caltanissetta. Oltre alla ex dirigente della Squadra mobile di Caltanissetta, Marzia Giustolisi, citata anche dall'accusa. L'audizione dell'ex Procuratore di Palermo ed ex Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso è stata chiesta dalla difesa "per riferire sull'impegno investigativo della Dia di Palermo a partire dal 2001 in direzione della ricerca e la cattura di Bernardo Provenzano in merito alla segnalazione, fatta dall'allora colonnello Pellegrini, nel gennaio 2001, di propositi criminosi concepiti da appartenenti a Cosa nostra e da compiersi nel territorio siciliano, alle attività conseguenti, ai relativi esiti, alla nota a sua firma del 29 gennaio 2001, nonché su ogni altra circostanza pertinente all'oggetto della imputazione e utile all'accertamento della verità".
La difesa chiede anche l'audizione dei magistrati Michele Prestipino e Giuseppe Pignatone, ex Procuratore di Roma, "entrambi per riferire sull'impegno investigativo della Dia di Palermo a partire dal 2001 in direzione della ricerca e la cattura di Provenzano, sulla conoscenza del maggiore Tersigni e del colonnello Pellegrini e sulle interlocuzioni avute con i predetti, sulla conoscenza professionale di Pietro Riggio e Giovanni Peluso, su eventuali condotte contrarie ai doveri di ufficio e poste in essere dagli imputati e da altri soggetti nello svolgimento dell'attività di Polizia giudiziaria nonché su ogni altra circostanza pertinente all'oggetto della imputazione e utile all'accertamento della verità". In lista testi altri generali e ufficiali, come il generale Carlo Alfiero, il generale Antonio Tomaselli, il colonnello Ignazio Lizio Bruno. Oltre al generale Paolo Azzarone "sugli accertamenti effettuati e sulle attività svolte a seguito delle informazioni fornite da Pietro Riggio asseritamente apprese da Giovanni Peluso". E pi diversi magistrati, come il Pm Maurizio Bonaccorso, Stefano Luciani, il Procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera, l'ex Procuratore di Palermo Giancarlo Caselli.
Il prossimo 11 febbraio, quando si terrà la seconda udienza del processo a carico di due generali dei Carabinieri, due ex investigatori antimafia, Angiolo Pellegrini e Alberto Tersigni, accusati di depistaggio, verrà sentito il collaboratore di giustizia Pietro Riggio. Nel novembre 2019, al processo Capaci bis, a Caltanissetta, il collaboratore nisseno, aveva riferito, tra le altre cose, quanto apprese da Giovanni Peluso nel 2000, altro imputato, sulla "volontà di Cosa nostra di eliminare il giudice Leonardo Guarnotta", ex membro del pool antimafia di Antonino Caponnetto e all'epoca presidente della corte che stava giudicando il fondatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri per concorso esterno a Cosa nostra.
"Giovanni Peluso - aveva detto Riggio in aula rispondendo alle domande dell'avvocato Salvatore Petronio - voleva essere coadiuvato in un attentato nei confronti di un giudice palermitano, il dottore Guarnotta. Le ragioni non me le disse, se non l'esigenza di rifugiarsi dopo l'attentato. Aveva anche fatto uno schizzo sull'abitazione del giudice. Io quel giorno stesso riferii dell'attentato al colonnello della Dia". Sul punto però rispetto al verbale reso ai pubblici ministeri, Riggio aveva cambiato un po' le sue dichiarazioni. Ai magistrati aveva detto: "Peluso mi disse che la 'nostra organizzazione' aveva bisogno di fare favori alla politica quando ve ne era la necessità. Segnatamente mi disse che era stato incarico a uccidere il giudice Guarnotta e che a tal fine aveva già eseguito un sopralluogo nei pressi di un 'palazzo', ritengo fosse quello dove abitava il magistrato".
Sempre in quella udienza, del 2019, Riggio aveva anche riferito che un ex poliziotto avrebbe messo l'esplosivo sotto l'autostrada per preparare la strage di Capaci del 23 maggio 1992 in cui furono uccisi il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta. L'uomo collabora con la magistratura da più di 14 anni. Alla domanda de perché fino a quel momento non avesse mai parlato della strage di Capaci, Riggio replicò, collegato in videoconferenza: "Non ho parlato prima della strage di Capaci perché, purtroppo, ho avuto modo di conoscere il sistema dall'interno e se io ne avessi parlato prima oggi sarei un uomo morto...". Riggio sarà risentito l'11 febbraio e nell'udienza successiva.
Categoria: cronaca
16:11
Pechino Express 2025, svelati i nomi delle 9 coppie in gara: le anticipazioni
(Adnkronos) - Sono state annunciate ufficialmente le 9 coppie di Pechino Express 2025. La nuova edizione del reality show Sky Original prodotto da Banijay Italia, è intitolata 'Fino al tetto del mondo' e porterà i concorrenti tra Filippine, Thailandia e Nepal.
A guidare il gruppo e a dirigere la gara con i suoi snodi e i suoi colpi di scena tornerà Costantino della Gherardesca, che ritroverà al suo fianco l’inviato speciale Fru.
Le coppie in gara sono: Virna Toppi e Nicola Del Freo, Gianluca Fubelli (Scintilla) e Federica Camba, Jey e Checco Lillo, Ivana Mrázová e Giaele De Donà, Jury Chechi e Antonio Rossi, Giulio Berruti e Nicolò Maltese, Nathalie Guetta e Vito Bucci, Dolcenera e Gigi Campanile, Samanta e Debora Togni.
Marito e moglie, Primi Ballerini del Teatro alla Scala di Milano. Virna Toppi, nata a Milano nel 1992, è diplomata con il massimo dei voti alla Scuola di Ballo del teatro, si è distinta fin da subito per la sua profondità espressiva, la grazia e la tecnica raffinata. Nel 2020 è diventata contemporaneamente anche prima ballerina del Bayerisches Staatsballett di Monaco.
Nicola Del Freo, nato a Carrara nel 1992, dopo aver iniziato i suoi studi di danza in Italia, ha perfezionato la sua formazione all’Hamburg Ballet di Amburgo. La sua tecnica impeccabile e il suo carisma sul palco gli hanno presto permesso di farsi notare, portandolo a entrare nel corpo di ballo del Bayerisches Staatsballett di Monaco.
Gianluca, in arte Scintilla, inizia la sua carriera di comico e attore a soli 20 anni nei villaggi turistici come animatore. Fino al 2013 è stato membro de “I turbolenti”, gruppo di attori con i quali ha preso parte ai più importanti programmi comici della TV italiana. Celebre è soprattutto l’esperienza fatta in Colorado, che Scintilla, dal 2017, ha anche condotto affiancando Paolo Ruffini, Federica Nargi e Belen Rodriguez.
Federica Camba, in arte LA CAMBA, è una cantautrice, compositrice e produttrice discografica italiana con all’attivo più di 10 milioni di copie vendute delle sue canzoni. Nella sua carriera ha scritto brani per sé e per i più importanti artisti della scena italiana. La sua consacrazione avviene nel 2000 quando due sue canzoni vengono inserite nell’album “Tra te e il mare” di Laura Pausini; a seguire, nel 2005 è in tour con Gianni Morandi in qualità di cantante e di attrice (e insieme hanno anche vinto il Premio Lunezia per la canzone “Grazie a tutti”). Ha scritto e prodotto hit per Alessandra Amoroso, Emma, Annalisa, Elodie e tanti altri. Ha pubblicato due dischi: “Magari oppure no”, premiata ai Wind Music Awards all’Arena di Verona, e “Buonanotte sognatori”.
I due, sposati dal 2023, si dilettano in sketch comici sui social e hanno una figlia di nome Nina.
Jey Lillo, il mago moderno più famoso d’Italia, è nato a Napoli nel 1997 e si è avvicinato alla magia a soli 9 anni, ispirato dallo stile innovativo dell’illusionista americano Criss Angel. Nel 2020 Gennaro, il suo vero nome, ha pubblicato per gioco il suo primo video su TikTok lanciando il format “Se ti stupisco mi fai un regalo”: raggiunse un milione di visualizzazioni in meno di 24 ore.
Suo fratello Francesco, per tutti Checco, classe 2001, è uno studente universitario che lavora presso un negozio di videogiochi: questa, per lui, è una grande passione che gli ha permesso di conoscere e provare già dai 16 anni il mondo delle competizioni gaming.
Ivana Mrázová ha 32 anni, è nata a Vimperk, nella regione della Boemia Meridionale, in Repubblica Ceca. All’età di 15 anni ha lasciato la sua città natale per iniziare la carriera di modella a Milano: dopo aver sfilato per l’haute couture italiana ed europea, è stata scelta come testimonial di diversi brand. Ha fatto il suo esordio in TV come valletta di Gianni Morandi al Festival di Sanremo nel 2012; quindi nel 2017 ha partecipato come concorrente al Grande Fratello VIP classificandosi terza.
Giaele De Donà, nata a Vittorio Veneto nel 1998, si è trasferita a Milano giovanissima per lavorare come modella per importanti brand internazionali. Parallelamente ha studiato fashion business all’Accademia del Lusso e si è laureata in Scienze della mediazione linguistica. Dopo alcuni anni a Los Angeles con suo marito, è rientrata in Italia per lanciare la sua prima linea di moda. Ha partecipato anche al Grande Fratello VIP 7 arrivando fino in finale. Si definisce una cittadina del mondo.
Jury Chechi è soprannominato “Il signore degli anelli” per le sue imprese come ginnasta: negli anni ‘90 è stato il dominatore assoluto di tale specialità, la medaglia d’oro vinta alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 è pura leggenda sportiva. A 34 anni, nel 2004, ha vinto la sua seconda medaglia olimpica, conquistando uno splendido bronzo alle Olimpiadi di Atene. Nel 2005 ha pubblicato il suo primo libro, “Semplicemente Jury”, che ripercorre i più grandi successi della sua carriera: oltre alle due medaglie Olimpiche, cinque ori Mondiali, quattro ori Europei, tre ori alle Universiadi e ben sedici medaglie ai giochi del Mediterraneo; il secondo, “Codice Jury”, è stato pubblicato nel 2022 ed è un programma di allenamento calistenico.
Antonio Rossi è un ex canoista italiano, specialista del kayak velocità, appartenente al Corpo della Guardia di Finanza. Nel suo Palmares si annoverano: cinque medaglie olimpiche, tre ori, un argento e un bronzo, conquistati nelle edizioni delle Olimpiadi di Barcellona ‘92, Atlanta ‘96, Sydney 2000 ed Atene 2004; a Pechino 2008 è stato il portabandiera della spedizione italiana. Dopo il ritiro sportivo ha iniziato ad impegnarsi attivamente in politica, venendo nominato prima Assessore allo Sport della Regione Lombardia e poi Sottosegretario ai Grandi eventi sportivi della medesima Regione. Attualmente collabora nel ruolo di City Operations Manager con Fondazione Milano-Cortina 2026, continuando così la sua carriera nello sport management, iniziata nel 2005 in qualità di membro della Giunta Nazionale del Coni.
Hanno entrambi una targa nella Walk Of Fame dello sport italiano, che si snoda tra le vie del Foro Italico a Roma: è un prezioso riconoscimento riservato agli atleti italiani che si sono maggiormente distinti in campo internazionale.
Giulio Berruti ha 40 anni, è nato a Roma da padre oculista e madre avvocato ed ex funzionario della presidenza della Repubblica. Mentre si laureava in Odontoiatria e Protesi dentaria, ha iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo come modello e a dedicarsi alla recitazione. Ha partecipato a Ballando con le stelle e a Dance Dance Dance. È anche un imprenditore lavorando come medico e manager presso otto cliniche di medicina estetica, oculistica e odontoiatria. Da quattro anni è il compagno di Maria Elena Boschi.
Nicolò Maltese è romano di Centocelle, ha 39 anni, è figlio di uno psicologo-psicoterapeuta e di un’insegnante d’inglese. Durante l’università lavorava in una pizzeria per potersi dedicare alla sua più grande passione, la musica: è stato per più di sei anni frontman di un gruppo punk-rock che si è esibito in tutta Italia. Allo stesso tempo ha iniziato a lavorare come consulente commerciale presso un istituto di lingua inglese, prima, e nel settore farmaceutico, poi; quindi si è specializzato nell’informazione scientifica nel campo della medicina estetica e della chirurgia plastica. Ama viaggiare, è un grande sportivo appassionato di calcio, pallavolo e taekwondo.
Nathalie Guetta è un’attrice francese naturalizzata italiana, nota al pubblico televisivo italiano soprattutto per il ruolo della perpetua Natalina nella serie televisiva Don Matteo, in cui recita nel cast fisso dal 2000. Ha 66 anni, è sorella (con madre diversa) del dj e produttore David Guetta, nel 1989 ha acquisito notorietà presso un pubblico più vasto grazie alle sue partecipazioni al Maurizio Costanzo Show. È approdata al cinema nel 1987 interpretando un piccolo ruolo in Intervista di Federico Fellini, è stata poi notata da Cristina Comencini che l’ha diretta in I divertimenti della vita privata. È stata concorrente di Ballando con le stelle e de Il cantante mascherato, dove è arrivata terza, nonché ospite in alcune puntate di Stasera tutto è possibile.
Vito Bucci, trentacinquenne di Metaponto (Matera), trasferitosi a Roma più di 17 anni fa per frequentare la facoltà di Arti e Scienze dello spettacolo presso l’Università La Sapienza, è attualmente segretario di produzione in importanti progetti per il cinema e per la tv tra cui anche Don Matteo, dove appunto ha conosciuto Nathalie. Si definisce testardo, caparbio, permaloso “quanto basta”, competitivo, solare, socievole, curioso ed affidabile. È sposato da due anni.
Dolcenera, nome d’arte di Emanuela Trane, è una cantautrice, polistrumentista e produttrice 47enne. Sin da bambina ha studiato canto, pianoforte e clarinetto, ha composto le prime canzoni a soli 14 anni. Il suo approccio alla musica, così come quello con la vita, è istrionico, entusiastico e idealista, ma anche - dati gli studi in ingegneria - metodico e ortodosso. Si è affermata nel panorama musicale italiano nel 2003 vincendo la categoria Nuove proposte del Festival di Sanremo con il brano Siamo tutti là fuori.
Gigi è un avvocato, preciso e rigoroso, ma applica l’ironia sistematica a tutto ciò di cui si occupa. Amante della letteratura sudamericana, della psicologia, dei cani, è anche un grande appassionato di piante grasse: da anni si prende dolcemente cura della sua collezione di esemplari rari.
I due sono legati sentimentalmente da più di 25 anni, si sono conosciuti nella loro terra d’origine, il Salento. La loro è una relazione che unisce vita privata e vita professionale: Gigi, infatti, è nel team manageriale e legale dell’artista.
Samanta e Debora sono due sorelle. Nate a Terni, in Umbria, sono figlie della stessa mamma (ex ballerina professionista) ma di due differenti papà. Di fatto le due sorelle sono una l’opposto dell’altra.
Samanta ha ereditato la passione per la danza della mamma e del suo padre biologico, il suo grande talento l’ha portata a viaggiare in tutto mondo a partire dall’età di 13 anni per competere sui più importanti palcoscenici internazionali. Non ancora maggiorenne si è trasferita in America formando insieme all’ucraino Maksim Chmercovskiy la seconda coppia più forte delle competizioni statunitensi. Nel 2005 è tra i maestri della prima edizione di Ballando con le stelle: ballava con Fabrizio Frizzi, arrivarono quinti; ha vinto lo show nel 2016, ballando in coppia con l’attore spagnolo Iago Garcia. Nello stesso anno è stata inviata di Unomattina e ha debuttato come conduttrice presentando il Festival di Castrocaro al fianco di Flavio Montrucchio. Nel 2020, dopo ben dodici edizioni, Samanta ha lasciato Ballando con le stelle per dedicarsi ad altri progetti personali, tra i quali il ruolo di conduttrice de I fatti vostri insieme a Giancarlo Magalli. A partire dal 2021 ha condotto il programma Domani è domenica, ora è il volto di Amarsi un po’ – Istruzioni per l’uso.
Sua sorella Debora fa il muratore d’inverno e la bagnina d’estate, oltre che l’istruttore in palestra. A differenza di Samanta, inoltre, Debora è rimasta a vivere in Umbria. Ha animo e look rock, è molto verace e spontanea, non si è mai sposata, è allergica alle regole e uno spirito libero.
Categoria: spettacoli
15:56
Brescia, incendio in reparto Spedali Civili: fiamme dalla sigaretta di una paziente
(Adnkronos) - Un incendio è divampato alle 4 di questa mattina agli Spedali Civili di Brescia, in una stanza del reparto della Terza Medicina, situato alla Scala 6 dell'ospedale. Il fuoco avrebbe avuto origine, spiegano dall'Asst in una nota, "al letto di una paziente che, secondo quanto ricostruito, stava fumando una sigaretta nonostante i divieti posti. Il tempestivo intervento degli operatori ha evitato il propagarsi dell'incendio, limitandolo al solo letto della paziente interessata che, purtroppo, versa in condizioni critiche avendo riportato gravi ustioni".
Il sistema di rilevazione incendi, prosegue l'ospedale nella nota, "si è immediatamente attivato, inviando l'allarme alla centrale del telecontrollo". E' scattata la chiusura delle porte antincendio e "sono subito intervenuti gli addetti antincendio del reparto, la squadra antincendio del presidio, attiva 24 ore su 24. Sono intervenuti prontamente" anche "i vigili del fuoco di Brescia". Gli altri 26 pazienti ricoverati nel reparto interessato, "che non hanno riportato alcuna conseguenza", informa infine l'Asst, "sono stati trasportati in altri reparti, in attesa di ripristinare e sanificare la Terza Medicina".
Categoria: cronaca
15:26
Messina, uccide la madre con 15 coltellate dopo averla stordita con spray al peperoncino
(Adnkronos) - Uccide la madre, al termine di una lite, con oltre 15 coltellate, dopo averla stordita con lo spray al peperoncino. E' accaduto a Messina. La vittima è Caterina Pappalardo, di 62 anni. L'omicidio è avvenuto nell'abitazione della donna in via Cesare Battisti. In carcere è finito il figlio Giosuè Fogliani di 26 anni, che avrebbe già confessato. Ad allertare carabinieri e polizia sono stati i vicini di casa. Indaga la Procura che ha disposto per domani l'autopsia sul corpo della donna.
Categoria: cronaca
15:23
Bernabè e il video choc, Lotito: "Licenziato anche il chirurgo. Olympia? Non volerà più"
(Adnkronos) - Dopo il licenziamento del falconiere Juan Bernabé "quell'aquila sicuramente non volerà più", ha dichiarato il presidente della Lazio, Claudio Lotito, a Montecitorio per le votazioni per i giudici costituzionali. "Vedremo, bisogna trovare le soluzioni per sostituirla. Anche perché - ha spiegato - me la sono inventata io questa storia" del volo dell'aquila prima delle partite.
Juan Bernabé, falconiere della Lazio, aveva condiviso nelle ore scorse un video 'esplicito' dopo un intervento per la protesi al pene e la società biancoceleste ha preso immediati provvedimenti. "La S.S. Lazio S.p.a., allibita nel vedere le immagini fotografiche e in video del sig. Juan Bernabé e nel leggere le dichiarazioni che le hanno accompagnate, comunica di avere interrotto, con effetto immediato, ogni rapporto con costui, attesa la gravità del suo comportamento", aveva fatto sapere in una nota. Ora Lotito ha spiegato che anche il chirurgo urologo-andrologo Gabriele Antonini che ha operato Bernabé "è stato licenziato subito, immediatamente, revocato il tesseramento".
Categoria: sport
15:13
Joao Fonseca, il 'piccolo Sinner' che sta incantando Melbourne. E ora sfida Sonego
(Adnkronos) - Joao Fonseca continua a stupire. Il tennista brasiliano, 18 anni, è diventato il primo tennista nato nel 2006 a vincere una partita dello Slam. Fonseca, numero 112 del mondo, ha infatti battuto, al primo turno degli Australian Open, Andrey Rublev, numero nove del ranking Atp, con il punteggio di 7-6 (1), 6-3, 7-6 (5). Un risultato straordinario per Joao, che conferma una crescita iniziata la scorsa stagione, dove si era fatto notare nell'ultima edizione della Coppa Davis, e continuata alle Next Gen Atp Finals, vinte da imbattuto.
In Arabia Saudita Fonseca ha raggiunto Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nello speciale club dei tennisti capaci di trionfare alle Next Gen prima dei 19 anni. Nel torneo riservato ai migliori emergenti del circuito, Fonseca ha battuto in finale l'americano Learner Tien, arrivando così a Melbourne con i crismi del predestinato e lo status di potenziale outsider. La partita con Rublev ha confermato Fonseca come una delle mine vaganti del torneo, con la conferma che è attesa già nel prossimo turno, quando sfiderà l'azzurro Lorenzo Sonego.
Fonseca ha mostrato umiltà e maturità anche fuori dal terreno di gioco, come confermano le sue parole a caldo dopo la sfida con Rublev: "Non è male battere il numero 9 del mondo", ha detto con un sorriso, "mi sto godendo questo momento. Come dice Federer, il talento da solo non basta. Mi impegno molto per arrivare dove voglio ogni giorno, il mio team lo sa. Mi piace vedere che tanti brasiliani sono venuti a tifare per me, è un pubblico magnifico".
Sono già in molti a paragonare Joao Fonseca a Jannik Sinner. La sua crescita verticale ricorda l'exploit dell'azzurro, che ha appena vissuto un 2024 da favola e arriva alla nuova stagione da numero uno del mondo. Anche il modo di giocare, aggressivo fin dal servizio, ricorda Sinner, come confermato proprio da Fonseca: "Se dovessi identificarmi in qualcuno direi Sinner perché mi piace giocare aggressivo", aveva detto il giovane brasiliano in un'intervista a Marca, "al momento il mio rovescio è migliore del dritto, che in ogni caso rimane la mia arma principale. Riesco a essere subito incisivo grazie al servizio e ho gambe molto magre. Penso sia anche per questo che in Brasile mi chiamano 'piccolo Sinner'".
Joao Fonseca ha compiuto 18 anni lo scorso 21 agosto, festeggiando il compleanno cinque giorni dopo Sinner, e proprio come Jannik ha vissuto un 2024 da sogno, iniziato da numero 727 del mondo e concluso al 112esimo posto nel ranking. Fonseca ha iniziato la stagione facendosi notare nel torneo di casa a Rio de Janeiro, raggiungendo per la prima volta i quarti di finale in un torneo Atp e ha continuato conquistando il suo primo titolo Challenger a Lexington. In totale, nel circuito Atp, Fonseca ha giocato 14 partite, vincendone la metà e chiudendo l'anno con il trionfo alle Next Gen.
Lo stile di gioco di Fonseca è migliorato molto nel corso dell'anno. Joao tende a prendere in mano lo scambio fin da subito specialmente nei propri turni di battuta, con il servizio che viaggia già a una media di 225 chilometri orari, cercando di chiudere il punto il più rapidamente possibile. Proprio come Sinner, sfrutta molto i colpi da fondo campo, riuscendo a essere incisivo sia di dritto che di rovescio. Si tratta di un giocatore completo, che sta imparando a variare il proprio gioco per non dare punti di riferimento e sorprendere l'avversario.
Categoria: sport
14:54
Ucraina, aerei e droni navali contro 'flotta ombra' russa nel Baltico: al via missione Nato
(Adnkronos) - Aerei, navi e satelliti, ma anche una piccola flotta di droni navali. La Nato aumenta la sua presenza militare nel Mal Baltico e annuncia l'avvio di una nuova missione di monitoraggio per proteggere le infrastrutture critiche dai sabotaggi attribuiti alla Russia. Lo ha dichiarato il segretario generale dell'Alleanza Mark Rutte in conferenza stampa dopo la riunione dei Paesi Baltici.
Guidato dal generale statunitense Christopher Cavoli,l'iniziativa coinvolgerà una serie di mezzi, compresi aerei, navi e satelliti per il monitoraggio marittimo. Previsto anche "l'impiego di nuove tecnologie, tra cui una piccola flotta di droni sottomarini", aggiunge Rutte.
La misura fa seguito a un aumento progressivo di incidenti nel Mar Baltico, con il sospetto che si tratti di operazioni di guerra ibrida condotti dalla Russia attraverso la sua cosiddetta "flotta ombra". In tutta l'Alleanza si sono registrati "elementi di campagne di destabilizzazione delle società, attacchi informatici, tentativi di assassinio e sabotaggio, danni alle infrastrutture e ai cavi vitali per la sicurezza e la prosperità nazionale", dice Rutte, ricordando che "diversi cavi sottomarini sono stati spezzati negli ultimi mesi".
"Le indagini sono ancora in corso ma c'è motivo di grave preoccupazione", continua il segretario generale della Nato, evidenziando che la salvaguardia delle infrastrutture è cruciale per l'approvvigionamento energetico e per il traffico internet (il 95% dei flussi di dati è garantito dai cavi, su cui passano circa 1,3 mila miliardi di dollari di transazioni finanziarie al giorno, sottolinea Rutte). In questo campo sono in aumento gli sforzi di collaborazione tra gli alleati, aggiunge, inclusi sforzi per integrare i rispettivi apparati di sorveglianza nazionale con la Nato per assicurarsi un rilevamento delle minacce a tutto tondo.
Tra i risultati della riunione tra i Paesi baltici della Nato tenutasi in mattinata c'è anche la decisione di istituire un gruppo di esperti legali "che dovrà occuparsi della libertà di navigazione nelle acque internazionali e del genere di azioni che possiamo intraprendere" all'interno di questo quadro, ha detto il presidente finlandese Alexander Stubb durante la conferenza stampa al termine della riunione.
Lo sviluppo avviene in seguito a un aumento di incidenti sospetti che hanno riguardato l'infrastruttura energetica e di comunicazione sul fondo del Mar Baltico. Il caso più recente è avvenuto a dicembre, quando le autorità finlandesi hanno sequestrato una petroliera che trasportava petrolio russo sospettando che avesse danneggiato il cavo elettrico Estlink 2, steso tra Finlandia ed Estonia, e quattro cavi per le telecomunicazioni trascinando l'ancora sul fondale marino.
Questa reazione ha segnato un salto di qualità nel decisionismo con cui gli alleati hanno finora trattato questo genere di incidenti, rileva Stubb, ricordando che solo un anno fa una nave responsabile di un danno del genere "è scappata" e a novembre 2024 le autorità danesi ne hanno abbordata un'altra. "Ora abbiamo la capacità e la volontà di agire. Aumenteremo la presenza della Nato nel Mar Baltico e continueremo a migliorare l'uso delle moderne tecnologie per scoprire le attività nel Baltico e le infrastrutture, continueremo ad affrontare con decisione la flotta ombra della Russia", ha detto il presidente finlandese.
La questione della deterrenza "è all'attenzione di tutti", spiega Michal, aggiungendo che nell'ambito del monitoraggio rinforzato 360 petroliere hanno presentato i documenti, 62 non lo hanno fatto, e 7 sono state abbordate. La flotta ombra "sta facendo girare i soldi per la Russia affinché possa finanziare questo tipo di guerra ibrida contro l'Europa, dovremmo affrontare tutte le possibilità e mettere in campo regole migliori per rispondere", esorta.
Rutte indica le "azioni forti" di Helsinki come un modello da replicare altrove all'interno dell'Alleanza, assicurando che agli alleati arriverà un rapporto dettagliato su quanto successo a dicembre col sequestro della nave sospetta.
Categoria: internazionale/esteri
14:46
Terzo mandato, Zaia: "Nessuna lezione da chi sta in Parlamento da 30 anni"
(Adnkronos) - “Il blocco al terzo mandato è un’anomalia tutta nostra e che riguarda un centinaio di sindaci e alcuni governatori, compreso il sottoscritto. La motivazione è: così si evita che si creino dei centri di potere. Cosa che però non vale per esempio per deputati, senatori e ministri e tanti altri incarichi istituzionali. Trovo assurdo e inaccettabile che si utilizzi questa motivazione dei centri di potere, ma ancora peggio che tali osservazioni arrivino da gente che è 30 anni che sta in Parlamento”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, durante l’odierno punto stampa a Palazzo Balbi, a proposito del terzo mandato e della dialettica interna alla coalizione di centrodestra in vista delle prossime elezioni regionali e di chi sarà il candidato alla presidenza.
“La mia non candidatura farà felice un sacco di persone, ma i cittadini veneti si sono già espressi in maniera inequivocabile - ha scandito - I veneti devono essere gli attori protagonisti della prossima legislatura, è impensabile che arrivi qui uno e dica ‘sono io il candidato’. Ho sempre avuto un approccio da amministratore delegato e per prima cosa vengono il Veneto e i veneti, poi la Lega che è il mio partito e io sono sempre stato un uomo di squadra”.
Zaia ha sottolineato che “siamo in un momento storico particolare per il Veneto che è innegabile, cioè i veneti chiedono la mia ricandidatura e lo chiedono in maniera trasversale. Aspettiamo che sulla questione del terzo mandato si esprima la Consulta ma lo può fare anche il governo, ma se mai dovesse arrivare lo sbocco dei mandati io mi ricandiderei sicuramente”.
“Che Fratelli d’Italia chieda il governo della Regione non è un atto di lesa maestà ma bisogna capire quale sarà il punto di caduta di tutto questo - ha affermato il governatore - Non mi pare che questa Regione sia stata governata male finora, ma se qualcuno dice che non è stata governata bene, allora è giusto che le strade si separino”.
“Come diceva Eduardo de Filippo: prima adda passà 'a nuttata. Ora siamo in una fase nella quale tutti parlano, ma poi ognuno deciderà cosa fare del proprio futuro - ha aggiunto Zaia - Lo farà la Lega e lo farò anch’io. Non auspico per forza di cose una corsa in solitaria, occorre fare sintesi delle diverse posizioni ma ritengo fondamentale che prima di tutto vengano ascoltati i veneti, e mi pare assurdo non farlo. Non faccio battaglie ma rimango convinto che sia sbagliato calare nomi dall’alto. Per me le priorità sono sempre le stesse: prima i veneti, poi la Lega e poi il centrodestra”.
Categoria: politica
14:19
Conti pubblici, Meloni: "Cambio di passo radicale rispetto a scelte irresponsabili passato"
(Adnkronos) - I conti pubblici migliorano. Grazie all'affidabilità e alla credibilità del governo sono andati giù spread e tassi sul debito. Parola della premier Giorgia Meloni. ''Questa affidabilità -ha spiegato Meloni durante il Cdm di oggi- si traduce in una diminuzione dello spread e dei tassi sul debito, e accresce sempre più l’appeal dei titoli di Stato italiani che, ad ogni nuova emissione, stabiliscono un nuovo record di richieste".
"Dobbiamo essere fieri di questo, perché i miliardi risparmiati sono miliardi in più da spendere nella sanità, nella scuola, nel sostegno dei redditi più bassi, nel taglio delle tasse, negli investimenti nelle infrastrutture. Si tratta - ha assicurato la presidente del Consiglio - di un cambio di passo radicale rispetto alle scelte irresponsabili del passato".
Un cambio di passo radicale c'è stato anche sui "flussi migratori che risultano diminuiti", ha detto durante il Cdm la presidente del Consiglio parlando di ''due buone notizie''. "Due buone notizie - ha spiegato la premier - delle quali dobbiamo essere fieri, e che ci incoraggiano a proseguire con costanza e determinazione".
''L’Ufficio parlamentare di bilancio ha calcolato, infatti, che risparmieremo 10,4 miliardi di euro nel biennio 2025/26 rispetto a quanto avevamo previsto nel Def dell’aprile 2024 (diventano 21 considerando anche il 2027)", ha quindi sottolineato Meloni.
I "dati migliorano anche rispetto al settembre scorso'', ha aggiunto la premier, "con l’UpB che ha stimato per i prossimi anni un livello di spread inferiore in media di 30 punti l’anno rispetto a quanto previsto dal Governo nel Piano strutturale di bilancio 2025, con un risparmio sugli interessi di 17,1 miliardi complessivi nel periodo 2025-29 (sono 4,3 mld nel biennio 2025/26). È un risultato frutto della credibilità e dell’affidabilità del Governo, ribadita anche con la legge di bilancio che abbiamo varato da poco".
Categoria: politica
14:18
EuHta-R, Di Brino (Altems): "Fondamentale formazione pazienti"
(Adnkronos) - "Cambierà lo scenario di valutazione e di accesso delle tecnologie a livello europeo e a livello nazionale", il Regolamento europeo sull’Health Technology Assessment (EuHta-R), in vigore dal 12 gennaio 2025. Così Eugenio Di Brino, Co-Founder & Partner di Altems Advisory, spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, in un’intervista pubblicata su 'Alleati per la salute', la sezione dedicata ai pazienti di Novartis.it, racconta l’esperienza della 'Roadmap Hta 2025' sottolineando l’importanza "fondamentale" della formazione di "stakeholder e pazienti".
L’applicazione del nuovo Regolamento sarà graduale. Si parte con le "terapie oncologiche e terapie avanzate nel 2025, nel 2026 su una selezione di dispositivi medici e diagnostici in vitro per poi passare, nel 2028, sui farmaci orfani e, nel 2030, su tutte le tecnologie". La sua attività si basa "sull'esperienza del consorzio EUnetHta (European Network for Health Technology Assessment) - spiega Di Brino - un'esperienza ventennale che ha sviluppato un framework di Hta andando a dividere sostanzialmente le dimensioni di valutazione di una tecnologia sanitaria in 9 domini, 4 di natura clinica e 5 di natura non clinica". In particolare, "la valutazione clinica congiunta (Joint Clinical Assessment – Jca) viaggerà in parallelo alla valutazione scientifica di immissione in commercio di una tecnologia (es. farmaco) che è in capo all’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali e alla Commissione europea". L’EuHta-R, dettaglia il professore, "andrà a snellire il processo di valutazione" delle nuove tecnologie per la salute. "Alcune attività di natura clinica di valutazione verranno infatti anticipate in un contesto europeo e i singoli Paesi membri dovranno occuparsi dei domini di appannaggio nazionale - o domini non clinici - come l’economico, l’organizzativo, l’etico, il legale e il sociale. Questo sarà un importante cambiamento nel processo regolatorio e di accesso delle tecnologie al mercato perché dovrebbe velocizzare quella che è la valutazione e le giornate impiegate dalle diverse agenzie nazionali ed europee di valutazione di una nuova tecnologia".
Ovviamente "cambierà il framework, cambieranno e si adatteranno anche i singoli Paesi membri a dare una risposta concreta a questo regolamento - si legge nell’intervista - ma una cosa che sarà fondamentale ovviamente è andare a coinvolgere, nei diversi processi, anche le associazioni pazienti e i pazienti, in questa nuova applicazione del regolamento europeo. Quindi sarà fondamentale che tutti gli stakeholders e soprattutto i pazienti, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, vengano a contatto con corsi di formazione specifici sul regolamento europeo di Hta erogati dalle università e dalle agenzie regolatorie nei diversi contesti per poter essere attori fondamentali di questo cambiamento di processo".
In questo scenario, "Altems Advisory, lo spin-off dell'Università Cattolica di Salvo Cuore", nel 2024 "ha affrontato proprio quelli che sono stati i cambiamenti apportati dal regolamento europeo di Hta - descrive Di Brino - Nello specifico sono stati rilasciati 5 di 6 atti implementativi, che potremo definire la cosiddetta ‘messa a terra del regolamento europeo di Hta’. Nello specifico, in parallelo, abbiamo avuto anche un rilascio di numerose linee guida e di procedure dedicate alla parte metodologica" relative a: "come effettuare le comparazioni dirette e indirette; come strutturare il dossier di Joint Clinical Assessment; come effettuare uno 'scoping process'; come declinare i rapporti tra Htacg - un nuovo organismo - con Ema. Una delle cose molto importanti su cui si sta discutendo e si continuerà a discutere - rimarca l’esperto - è il conflitto di interessi che riguarderà tutti gli attori coinvolti in questo processo molto innovativo" che "sta coinvolgendo più di 600 persone a livello europeo", in rappresentanza "dei singoli paesi membri nonché delle commissioni europee e delle agenzie europee".
Nel 2024 "abbiamo affrontato questi cambiamenti in un ciclo di seminari che abbiamo chiamato appunto Roadmap Hta 2025 - con più di 90 dirigenti di aziende in rappresentanza del mondo della life science, quindi sia del mondo del farmaceutico che del medical device, insieme anche a circa 50 rappresentanti di associazioni di cittadini e pazienti - un percorso dedicato - puntualizza di Brino - di studio e di approfondimento di questo regolamento e di tutti i documenti e delle modifiche che avverranno nel prossimo futuro. L'abbiamo chiamata Roadmap perché era ed è una maratona in quanto il percorso è ancora lungo".
Nel 2025, "ci sarà tutta una fase di implementazione nazionale, continueremo con una versione 2.0 che ci vedrà coinvolti in uno studio di approfondimento: è importantissimo monitorare e studiare tutte queste attività e queste novità nel processo regolatorio e nel processo di accesso delle tecnologie perché siamo fortemente convinti che l'Hta - conclude il professore - è l'unica metodologia per garantire una governance innovativa delle tecnologie sanitarie che saranno, nei prossimi anni, sempre più complesse, aiutando a misurare quel valore olistico generato dalle tecnologie nei processi di cura in cui saranno inserite".
Categoria: salute
13:56
Ieg sceglie Adnkronos Comunicazione come advisor corporate e media relation su Vicenza
(Adnkronos) - Consolidare il posizionamento di #communitycatalist, promuovere i principali appuntamenti fieristici dell’industria dell’oreficeria, gioielleria e orologeria del Paese, valorizzare una delle eccellenze italiane dislocate in veri e propri distretti con tradizioni che affondano le proprie radici nella storia, riconosciute a livello globale, diffondere la cultura del gioiello: sono gli obiettivi affidati a Adnkronos Comunicazione da Ieg-Italian Exhibition Group, società quotata in borsa su Euronext Milan, che da oltre 70 anni organizza fiere, eventi e congressi in Italia, a partire da Rimini e Vicenza, e nel mondo con la mission di offrire ai partners nazionali e internazionali opportunità di business e networking.
Il team Adnkronos sarà il partner per la comunicazione corporate del plant vicentino di Ieg, che conosce una fase di decisivo sviluppo proprio in questi mesi, dopo la posa della prima pietra per l’ampliamento del quartiere fieristico di Vicenza firmato dallo studio Gmp di Amburgo, tra i leader dell’architettura fieristica mondiale e che ha firmato anche il progetto della Fiera e del nuovo Palacongressi di Rimini.
Sarà quindi impegnato a valorizzare la Jewellery Agenda di Ieg, il programma annuale internazionale di manifestazioni fieristiche tra i cui brand spicca Vicenzaoro, tra leader globali del settore fieristico BtoB con una prima edizione annuale che si terrà dak 17 al 21 gennaio (Vicenzaoro January) e una seconda edizione dal 5 al 9 settembre (Vicenzaoro September), oltre a T.Gold, VOVintage, VO’Clock Privé, Oroarezzo, Summit del Gioiello Italiano ed il Museo del Gioiello di Vicenza.
“Siamo lieti di annunciare la partnership con un Gruppo protagonista della scena della comunicazione come Adnkronos”, dice Matteo Farsura a capo delle manifestazioni orafo-gioielliere di Ieg.
“Una partnership che oggi abbraccia anche la nostra divisione jewellery & fashion ma che già da lungo tempo si sostanzia nel convinto sostegno ad alcuni tra i progetti di maggior spicco e valore della nostra Spa. Progetti che Adnkronos ha contribuito a rendere visibili e autorevoli in tutto il Paese. Un partner reca in dote anche le sue connessioni internazionali, tema centrale per Vicenzaoro e l’intera industry”, aggiunge.
Come afferma Felice d’Endice, direttore Adnkronos Comunicazione, “la fiducia che Ieg ci ha accordato, scegliendoci come communication partner, si fonda sulla condivisione di valori, principi, storia, approccio alla comunicazione, asset sempre più strategico per lo sviluppo del business". "Per una società di consulenza in comunicazione e relazioni pubbliche che ha oltre 40 anni di storia, il percorso appena iniziato con Ieg rappresenta una tappa importante per disegnarne il futuro”, conclude.
Categoria: lavoro
13:52
"Francia ipocrita verso Iran", la fumettista Marjane Satrapi rifiuta Legion d'Onore
(Adnkronos) - Marjane Satrapi ha rifiutato la Legion d'Onore, la più alta onorificenza dello Stato francese, in polemica con l' "ipocrisia" mostrata da Parigi nei confronti dell'Iran. In una lettera al ministro francese della Cultura e postata sui propri account social, la fumettista e illustratrice iraniana naturalizzata francese ha annunciato che non accetterà l'onorificenza che avrebbe dovuto ricevere nei prossimi giorni.
"Non posso ignorare quello che considero un atteggiamento ipocrita nei confronti dell'Iran, che ha forgiato l'altra parte della mia identità", ha scritto l'autrice di 'Persepolis' in un post su Instagram, aggiungendo di non volere mancare di rispetto al premio. La fumettista ha quindi citato le politiche francesi in materia di visti, che impediscono ai dissidenti di lasciare l'Iran per raggiungere il Paese europeo. "Non posso continuare a vedere i figli degli oligarchi iraniani venire a trascorrere le vacanze in Francia, persino essere naturalizzati, mentre allo stesso tempo i giovani dissidenti hanno difficoltà a ottenere un visto turistico per venire a vedere cosa offre il Paese dell'Illuminismo", ha aggiunto Satrapi, arrivata in Francia nel 1994 e divenuta francese nel 2006.
Categoria: internazionale/esteri
13:51
Italiano arrestato in Venezuela, appello della famiglia: "Governo intervenga"
(Adnkronos) - Si appellano al governo italiano i familiari di Alberto Trentini, cooperante italiano di cui non si hanno più notizie da quando è stato fermato il 15 novembre dalle autorità del Venezuela. La famiglia, in una nota diffusa con l’avvocato Alessandra Ballerini, chiede di "porre in essere tutti gli sforzi diplomatici possibili e necessari, aprendo un dialogo costruttivo con le istituzioni Venezuelane, per ripotare a casa Alberto e garantirne l'incolumità".
Trentini, si spiega, si trovava in Venezuela per una missione con la Ong Humanity e Inclusion per portare aiuti umanitari alle persone con disabilità. “Alberto era arrivato in Venezuela il 17 ottobre 2024 ed il 15 novembre mentre si recava in missione da Caracas a Guasdalito è stato fermato ad un posto di blocco, insieme all'autista della Ong - si legge - Dalle scarse e informali informazioni ricevute sembrerebbe che pochi giorni dopo il fermo Alberto sia stato trasferito a Caracas e, ad oggi, ci risulta ‘prigioniero’ in una struttura di detenzione, senza che gli sia mai stata contestata formalmente nessuna imputazione”.
Nella nota si spiega che “nessuna notizia ufficiale è mai stata comunicata da nessuna autorità venezuelana né italiana e di fatto, da quasi due mesi, nulla sappiamo sulle sorti di Alberto, tenuto anche conto che soffre di problemi di salute e non ha con sé le medicine né alcun genere di prima necessità. Dal suo arresto ad oggi, a quanto sappiamo, nessuno è riuscito a vederlo, né a parlargli. Neppure il nostro Ambasciatore è riuscito a comunicare con lui né ad avere sue notizie nonostante plurimi tentativi”.
Per la famiglia “è inaccettabile che cittadini italiani che si trovano a lavorare o visitare altri Paesi con l'unica finalità di contribuire a migliorare le condizioni di vita dei loro abitanti, si trovino privati delle libertà e dei diritti fondamentali senza poter ricevere nessuna tutela effettiva dal nostro Paese. Confidiamo che la Presidente del Consiglio ed i Ministri interessati, si adoperino con lo stesso impegno e dedizione recentemente dimostrati a tutela di una nostra connazionale, per riportare presto, incolume, Alberto in Italia”, conclude la nota.
L’Ambasciata d’Italia e il Consolato Generale a Caracas, in stretto raccordo con la Farnesina, stanno seguendo la vicenda dell’arresto del cooperante Alberto Trentini con la massima attenzione sin dalla prima segnalazione mantenendo i contatti con la famiglia e i legali del connazionale. A quanto si apprende, la Sede ha interessato in modo incessante e attraverso diversi canali le Autorità venezuelane per richiedere con urgenza che sia garantito l’esercizio dell’assistenza consolare nei confronti del connazionale e che vengano comunicati quanto prima i motivi dell’arresto e il luogo di detenzione. In data 13 dicembre è stata convocata alla Farnesina l’Incaricata d’Affari ad interim del Venezuela per richiedere un tempestivo e risolutivo intervento sulla vicenda di Trentini.
"Da quando abbiamo ricevuto la notizia della detenzione del nostro collega e dell'autista con lui ci siamo mobilitati al massimo per ottenere il loro rilascio". Risponde così all'Adnkronos Humanity & Inclusion, la Ong del cooperante italiano.
"Possiamo confermare che il 15 novembre del 2024 uno dei nostri colleghi e l'autista che lo stava accompagnando sono stati fermati a un posto di controllo mentre stavano viaggiando via terra verso uno dei nostri progetti sito nello Stato di Apure, in Venezuela. L'arresto sarebbe stato effettuato dalle autorità venezuelane. Ad oggi non conosciamo né la loro ubicazione, né la situazione né il motivo della loro detenzione. Al momento - conclude la Ong - non abbiamo ulteriori commenti da fare su questa questione per evitare di interferire con i procedimenti in corso".
Categoria: cronaca
13:41
Isee, nel 2025 titoli Stato fuori dal calcolo: via libera al Dpcm
(Adnkronos) - Via libera ai nuovi criteri per calcolare l’Isee 2025, con la possibilità per le famiglie italiane di escludere i titoli di Stato, buoni e libretti postali. Lo comunica palazzo Chigi, spiegando che il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha firmato il dpcm con le ‘Modifiche al decreto del presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159', che fissa le regole per la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee).
Tra le principali novità, l’esclusione dalla determinazione dell’Isee, fino ad un massimo di 50.000 euro, del valore dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato, come i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale.
Inoltre, per i nuclei familiari aventi tra i componenti persone con disabilità o non autosufficienti, sono esclusi dal computo del reddito di ciascun componente del nucleo familiare i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, comprese le carte di debito, a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche in ragione della condizione di disabilità. Viene, inoltre, attribuita una maggiorazione, pari a 0,5, al parametro della scala di equivalenza per ogni componente (del nucleo familiare) con disabilità media, grave o non autosufficiente.
Il decreto prevede comunque una disciplina transitoria di validità delle attestazioni Isee già rilasciate e che resteranno valide ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate fino alla naturale scadenza. Resta comunque la possibilità per le famiglie di richiedere una nuova attestazione Isee calcolata secondo le regole fissate dal nuovo Dpcm che ora sarà inviato alla Corte dei conti per la registrazione e la sua successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
L'Isee serve per valutare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata. L'accesso a queste prestazioni, infatti, come ai servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate (telefono fisso, luce, gas, ecc.) è legato al possesso di determinati requisiti soggettivi e alla situazione economica della famiglia. ''Il nuovo decreto, nell’ottica di garantire una maggiore certezza del diritto a contribuenti ed enti, recepisce una lunga serie di novità intervenute nel tempo e che hanno modificato il testo del Regolamento che disciplina lo strumento utilizzato dalle famiglie italiane per accedere a misure sociali e di assistenza agevolate erogate dallo Stato e dagli enti locali'', spiega palazzo Chigi.
Categoria: economia
13:30
Salute: 'Gli occhi dei bambini', i consigli per proteggerli nel podcast 'Ascolta e vedrai'
(Adnkronos) - Scoperti precocemente problemi come l’occhio pigro (ambliopia), disgrafia, dislessia e miopia possono essere trattati e corretti per favorire una crescita nel benessere, non solo della vista. Limitata alla nascita, la capacità visiva matura infatti nel corso dei primi 6-8 anni di vita, influenzando la postura, l’apprendimento, l’attenzione, la capacità di lettura, il rendimento scolastico e sportivo. A quali sintomi fare attenzione? Quali comportamenti da non ignorare? A queste domande risponde 'Gli occhi dei bambini: focus su smartphone, miopia e dislessia', il quarto episodio, appena pubblicato, della seconda stagione di 'Ascolta e vedrai', il podcast de 'L'Oculista Italiano'.
Come chiarisce la voce narrante, nei bambini con meno di 8 anni, il dolore oculare potrebbe essere segno di una condizione di ambliopia e, in rari casi, di una patologia visiva o sistemica. Di conseguenza è importante identificarne l’origine. Del resto, una scrittura quasi illeggibile e disordinata, non sempre è disgrafia. Uno screening condotto da Optoclinic su 470 alunni delle scuole primarie di Pisa, aderenti al progetto 'Visione e postura a scuola', ha evidenziato che il 95% assumeva una postura di scrittura scorretta e il 62% presentava anomalie della visione: i quaderni venivano ruotati fino a 90 gradi, per poter vedere ciò che veniva scritto, mettendo in moto una serie di tentativi di compensazione, visivi e posturali, nocivi per gli apparati coinvolti. La correlazione tra dislessia - la difficoltà a riconoscere e sillabare le parole in modo accurato e/o fluente - e alterazione dei movimenti oculari ha trovato un’ulteriore conferma nello studio del gruppo di ricerca della clinica oculistica dell’Università di Genova. I bambini con dislessia visiva - spiega il podcast - effettuano più movimenti oculari durante la lettura di un testo e il numero delle fissazioni aumentano significativamente. Questa difficoltà è spiegabile principalmente con il maggior numero di saccadi progressive, cioè dei rapidi movimenti degli occhi eseguiti per portare la zona di interesse visivo a coincidere con la fovea, la zona centrale della retina, caratterizzata dalla massima acutezza visiva.
Anche altri vizi di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo) devono essere diagnosticati e corretti tempestivamente con l’occhiale giusto, da indossare in modo corretto, per non compromettere il benessere futuro. Come riconoscere la miopia? Lo spiega il podcast ricordando che gli errori di rifrazione come la miopia, non rilevati, possono causare ambliopia (occhio pigro), quindi una scarsa acuità visiva di un occhio rispetto all’altro: condizioni che nell’età adulta si associano non solo a problemi visivi ma anche sociali, formativi ed economici.
In pochi minuti vengono inoltre elencati i consigli per un uso adeguato dei digital device. L’Organizzazione mondiale della sanità segnala infatti che, oltre a favorire miopia e obesità, l’esposizione prolungata agli schermi di smartphone, Pc e tablet può determinare, in bambini e adulti, la 'Computer Vision Syndrome' caratterizzata da affaticamento degli occhi, mal di testa, visione offuscata, occhio secco, dolore a collo e spalle. Nel dettaglio: fino all’anno d’età il tempo di esposizione a schermi deve essere pari a zero, non superare l’ora al giorno dai 2 ai 4 anni. Oltre a questi consigli pratici, il podcast ricorda anche quando vanno effettuati i primi controlli oculistici, di importanza fondamentale per scoprire patologie gravi quali la cataratta congenita, il retinoblastoma e il glaucoma congenito.
Un motivo in più per ascoltare l’ultimo episodio appena pubblicato in 'Ascolta e vedrai' il podcast dell'Oculista Italiano presente nelle piattaforme - Apple Podcast, Google Podcasts, Spotify, Spreaker - e su oculistaitaliano.it, dove si possono trovare anche altri approfondimenti e aggiornamenti. Il prossimo episodio sarà dedicato all’uso degli antibiotici.
Categoria: salute
13:29
"I ritardi? Colpa dei treni regionali", impiegata licenziata viene riassunta: la decisione
(Adnkronos) - Era entrata in ritardo al lavoro per troppe volte e per questo era stata licenziata ma per i giudici "è colpa dei treni regionali". E' la storia di un'impiegata part time di una gelateria di Firenze, che nel 2022 viene spostata dal punto vendita della stazione a un altro nel cuore del centro storico.
Come srive il 'Coriere Fiorentino', la giovane a quel punto, arrivando da Pontassieve, in provincia di Firenze, in treno tutte le mattine - con numerosi ritardi su una linea tra le più disagiate della Toscana - nel novembre dello stesso anno viene licenziata. La Corte d’Appello di Firenze nei giorni scorsi ha confermato la sentenza di primo grado del 2023 che aveva già ordinato la sua riassunzione e con tanto di indennizzo, per i mesi in cui non aveva potuto lavorare, dichiarando illegittimo il provvedimento.
La causa dei ritardi per la magistratura fiorentina è dovuta ai frequenti ritardi sulle linee ferroviarie della Toscana. "La società l’aveva esposta al rischio di frequenti ritardi nell’ingresso mattutino a causa dei continui disservizi delle linee ferroviarie regionali, la cui frequenza era ancora ridotta nei giorni festivi". Ma c’è di più. Anche in secondo grado, dopo che la società aveva proposto appello contro la sentenza di primo grado che aveva ordinato il reintegro della ragazza, è emerso che il licenziamento aveva anche un "carattere ritorsivo". La giovane, infatti, aveva chiesto, alcuni mesi prima, un congedo per motivi di studio, per completare il primo ciclo universitario, e solo al suo rientro la società le aveva ordinato di trasferirsi nel punto vendita del centro storico. A quel punto sono iniziati i ritardi più significativi, perché arrivando da Pontassieve in treno ogni mattina, quando lavorava nella stazione riusciva quasi sempre ad entrare in negozio in orario, ma successivamente, dovendo fare a piedi il tratto fino al nuovo luogo di lavoro, le era capitato circa 8 volte in 4 mesi di fare alcuni minuti di ritardo.
Ma tutto ciò è avvenuto solo per i cronici ritardi dei treni regionali toscani, a detta dei giudici, e inoltre non c'era motivo di trasferirla perché poi nel processo è venuto fuori che era stata rimpiazzata da un’altra dipendente nel punto vendita in stazione. Da queste risultanze processuali i giudici della Corte d'Appello di Firenze si sono convinti che il licenziamento fosse dovuto in realtà solo a motivi ritorsivi nei suoi confronti, contro il permesso ai fini di studio che la ragazza aveva richiesto alcuni mesi prima, e non ai ritardi che non erano imputabili a sue negligenze ma alla cronicità dei ritardi sulla linea ferroviaria. Né è pensabile, sempre per i giudici fiorentini, che una commessa assunta part time, e che ogni mattina dalla provincia deve andare a lavorare a Firenze nel centro storico, possa utilizzare l’auto invece di treni e mezzi pubblici, per ovvi motivi economici. La commessa e studentessa di Pontassieve, difesa dagli avvocati Andrea Stramaccia e Lorenzo Calvani, dovrà dunque essere reintegrata.
Categoria: cronaca
13:11
E' morto Pellegrino Capaldo, docente e banchiere
(Adnkronos) - E' morto oggi a Roma, all'età di 85 anni, Pellegrino Capaldo, banchiere, per molti anni docente alla Sapienza e consulente. Originario di Atripalda (Avellino), la comunità locale ha espresso vicinanza alla famiglia: "Il sindaco Paolo Spagnuolo, l’amministrazione comunale, la comunità atripaldese tutta, esprimono il più profondo cordoglio alla famiglia Capaldo per la scomparsa del caro congiunto prof. Pellegrino Capaldo, docente dal 1970 alla Sapienza, presidente della Cassa di Risparmio di Roma e successivamente della Banca di Roma - si legge in un post sul profilo Fb del Comune - Tanti altri sono stati gli incarichi di prestigio ricoperti, così come tante volte si mostrò indisponibile a rappresentare ruoli governativi di primo piano. Economista di altissimo profilo e consulente del Vaticano".
"Mai distante dalla nostra città che amava molto e dove aveva abitazione e molteplici affetti. Numerose le sue iniziative filantropiche", continua l'amministrazione annunciando che "nella giornata dei funerali ad Atripalda, previsti per domani 15 gennaio alle ore 16 nella chiesa di Sant’Ippolisto M. re, l’Amministrazione Comunale ha proclamato il lutto cittadino".
Pellegrino Capaldo era nato il 10 luglio del 1939. Dopo la laurea aveva intrapreso la carriera accademica, diventando nel 1970 professore di ragioneria all’Università 'La Sapienza' di Roma. All'inizio degli anni Ottanta fu uno dei tre probiviri designati dalla Segreteria di Stato della Santa Sede per dirimere la questione Banco Ambrosiano-Ior. Nel 1987 diventò presidente della Cassa di Risparmio di Roma e portò a compimento l’acquisizione dall'Iri del pacchetto di controllo del Banco di Santo Spirito e, successivamente, del Banco di Roma. Nel 1992 diventò presidente dell’istituto di credito nato dalla fusione, la Banca di Roma.
Nel 1991 Pellegrino Capaldo è stato nominato Cavaliere del Lavoro dall'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga. A fine 1995 diede le dimissioni dalle sue cariche per ritornare alla precedente attività universitaria e professionale. Esponente della Democrazia Cristiana, appoggiò nel 1998 la nascita dell'Unione Democratica per la Repubblica (Udr) creata da Cossiga.
Categoria: economia
13:04
Trump, pubblicato rapporto Smith: "Se non eletto sarebbe stato condannato"
(Adnkronos) - Donald Trump sarebbe stato condannato per i reati commessi nel quadro del suo fallito tentativo di restare al potere nel 2020 se non avesse vinto le elezioni presidenziali dello scorso anno. Questa la conclusione del procuratore speciale che ha istruito i due procedimenti federali contro il tycoon, per il suo tentativo di sovvertire i risultati delle elezioni del 2020 e per la detenzione di documenti riservati a Mar-a-Lago. Una conclusione che compare nella parte del rapporto pubblicata alle prime ore di oggi dopo una battaglia giudiziaria lampo avviata da Trump e dai suoi coimputati per bloccare la divulgazione di entrambi i volumi del rapporto.
Smith, che si è dimesso venerdì per prevenire l'annunciato licenziamento, descrive nei dettagli la sua decisione di chiedere alla corte di archiviare le accuse contro Trump dopo la sua rielezione, dicendosi convinto che avrebbe ottenuto una condanna contro il presidente eletto. "Se non fosse stato per le elezioni e l'imminente ritorno alla presidenza del signor Trump, l'Ufficio ha valutato che le prove ammissibili erano sufficienti per ottenere e sostenere una condanna al processo", ha scritto.
Alla fine, il giudice della Corte distrettuale degli Stati Uniti Aileen Cannon ha autorizzato la pubblicazione del volume relativo al 6 gennaio ma non il secondo volume che Smith ha scritto sul processo a Trump per la gestione di documenti riservati. Garland ha dichiarato che non intende pubblicare quella sezione, dato che il caso rimane in sospeso per quanto riguarda gli ex coimputati di Trump.
In una lettera al Procuratore generale Merrick Garland del 7 gennaio e nel suo rapporto finale (quest'ultimo contiene anche il testo della lettera), Smith difende le sue indagini su Trump, assicurando che le sue decisioni sono state libere da interferenze politiche e che, se gli fosse stato permesso di procedere, i suoi procedimenti avrebbero verosimilmente assicurato una condanna. Nella lettera a Garland, Smith rompe il silenzio su oltre un anno di attacchi da parte di Trump, che lo ha accusato di aver istruito un'azione penale politicamente motivata.
"La decisione finale di presentare le accuse contro il signor Trump è stata mia. È una decisione che sostengo pienamente", scrive Smith, aggiungendo che né Garland né nessun altro al Dipartimento di Giustizia lo ha spinto a perseguire Trump. "Per tutti coloro che mi conoscono bene, l'affermazione del signor Trump secondo cui le mie decisioni come procuratore sono state influenzate o dirette dall'amministrazione Biden o da altri attori politici è, in una solo parola, risibile".
Nel rapporto, rende noto la Cnn, il team di Smith afferma senza mezzi termini di ritenere che Trump abbia tentato di sovvertire la volontà popolare e di rovesciare i risultati delle elezioni. "Come si legge nell'atto d'accusa originale e in quello successivo, quando è diventato chiaro che il signor Trump aveva perso le elezioni e che i mezzi legali per contestare i risultati elettorali erano falliti, ha fatto ricorso a una serie di comportamenti criminosi per mantenere il potere", si legge nel rapporto.
Il volume contiene un resoconto fattuale dei tentativi di Trump di rovesciare le elezioni del 2020, comprese le sue "pressioni sui funzionari statali", le "pressioni sul vicepresidente" Mike Pence e una sezione su come i sostenitori di Trump abbiano attaccato il Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio. Di fatto, rispecchia la storica accusa di sovversione elettorale che Smith ha presentato contro Trump nel 2023, rielaborata nel 2024 dopo la sentenza di immunità della Corte Suprema e infine ritirata dopo la vittoria di Trump alle elezioni di novembre.
"Fino a quando il signor Trump non l'ha ostacolato, questo processo democratico ha funzionato in modo pacifico e ordinato per più di 130 anni", scrive Smith, riferendosi alla certificazione dei risultati del Collegio elettorale da parte del Congresso, in base alla legge del 1887.
Trump è intanto tornato ad attaccare Smith e il suo rapporto con diversi post pubblicati sul suo social Truth: "Jack è un procuratore squilibrato che non è riuscito a far giudicare il suo caso prima delle elezioni, che ho vinto in modo schiacciante", ha scritto il presidente eletto. “GLI ELETTORI SI SONO PRONUNCIATI!!!".
Categoria: internazionale/esteri
13:02
Bari, operaio 57enne muore sul lavoro colpito da una gru
(Adnkronos) - Un uomo di 57 anni è morto in un incidente sul lavoro. Il dramma si è consumato nel cantiere del Policlinico a Bari.
Sul posto sono intervenute agenti delle volanti della Questura. Le condizioni dell'operaio sono apparse subito molto gravi. L'uomo è stato trasferito al Pronto Soccorso. Quindi è sopraggiunto il decesso. L'incidente sarebbe avvenuto nel cantiere della centrale termica. Secondo prime ricostruzioni, il 57enne sarebbe stato investito dal carico pendente di una gru.
Categoria: cronaca
12:50
E' morto Furio Colombo, il giornalista aveva 94 anni
(Adnkronos) - E' morto Furio Colombo. Il giornalista si è spento questa mattina all'età di 94 anni "assistito dalla moglie Alice e dalla figlia Daria". Ne ha dato notizia la famiglia in una nota in cui si riferisce che i funerali si svolgeranno al Cimitero Acattolico di Roma domani, mercoledì 15 gennaio alle 15.
"Intensissima la sua attività di giornalista - ricorda la nota - che lo ha visto inviato della Rai e corrispondente dagli Stati Uniti, editorialista di Repubblica, direttore de L’Unità, fondatore del Fatto Quotidiano. Parlamentare per tre legislature per i Ds, L’Ulivo e il Pd. Ha svolto un’intensa attività culturale come autore di testi letterari e cinematografici e diretto per tre anni l’Istituto di Cultura di New York, nonché titolare di cattedra alla Columbia University. Ha svolto anche incarichi aziendali prima alla Olivetti e poi come Rappresentante Fiat negli Stati Uniti".
Protagonista del mondo dell'informazione scritta e parlata e della vita culturale per sette decenni, Furio Colombo è stato particolarmente attento ai mutamenti sociali e culturali contemporanei. Grande conoscitore del mondo statunitense, con memorabili cronache sull'America del presidente John Fitzgerald Kennedy, sulla guerra in Vietnam e sulla presidenza di Richard Nixon finita con lo scandalo Watergate, nella sua vasta produzione saggistica ha analizzato in particolare il rapporto tra realtà e mezzi di comunicazione, con notevole attenzione all'influenza esercitata dalla televisione sull'opinione pubblica.
Dirigente della Olivetti in Italia e negli Stati Uniti (1955-64), in seguito responsabile dei programmi culturali della Rai (1965-72), Furio Colombo ha realizzato numerosi servizi giornalistici e documentari su avvenimenti politici di diversi paesi del mondo. Presidente della Fiat Usa (1989-94) e direttore dell'Istituto italiano di cultura di New York (1991-94), è stato direttore responsabile de "La rivista dei libri" (edizione italiana di "The New York review of books"). Docente presso varie università (Bologna, Columbia University di New York, dove ha insegnato giornalismo internazionale, Berkeley in California), Colombo ha collaborato con numerosi quotidiani e periodici ("La Stampa", "La Repubblica", "The New York Times", "Panorama", "L'Europeo", "L'Espresso") e dal 2001 al 2005 è stato direttore del quotidiano "l'Unità", affiancato da Antonio Padellaro. Dopo avere lasciato "l'Unità" nel 2008, Colombo è stato tra i fondatori insieme a Marco Travaglio e Padellaro de "Il Fatto Quotidiano" di cui è stato editorialista fino al 2022, curando anche la rubrica quotidiana "A domanda rispondo", dove generalmente affrontava temi politici proposti dai lettori.
Furio Colombo ha svolto anche attività politica. E' stato eletto deputato per il gruppo Democratici di Sinistra-L'Ulivo (1996-2001), poi senatore nella lista dei Democratici di Sinistra (2006-08) e rieletto nella lista del Pd nel 2008. È stato autore della legge sul Giorno della Memoria della Shoah, che si celebra ogni anno il 27 gennaio ed è stato presidente della Commissione Permanente della Camera dei Deputati per i Diritti Umani.
Furio Colombo, che per un periodo ha usato lo pseudonimo di Marc Saudade, era nato a Châtillon, in Valle d'Aosta, il 1° gennaio 1931. Laureato in giurisprudenza all'Università di Torino, alla metà degli anni Cinquanta iniziò un'attività parallela tra pratica in avvocatura e partecipazione alla scrittura di programmi culturali della Rai, come vincitore di concorso insieme a un gruppo di giovani intellettuali come Umberto Eco, Gianni Vattimo e Piero Angela.
Con Eco, destinato a diventare filosofo, semiologo e scrittore di fama mondiale, Colombo ha sempre mantenuto un solido legame intellettuale, come da lui stesso ricordato: "Siamo entrati insieme alla Rai; abbiamo creato insieme il Dams, il Dipartimento di arte musica e spettacolo presso l'università di Bologna, la prima disciplina del genere in Italia; e sempre insieme, con altri intellettuali ed Elisabetta Sgarbi, abbiamo fondato la casa editrice La Nave di Teseo; e abbiamo avuto assieme al grande storico francese specialista del Medioevo Jacques Le Goffe l'incarico di preparare un 'Dizionario del comportamento universale': con lui c'è stato un lavoro e un contatto continuo, ravvicinato o a distanza, durato per tutta la vita".
Proprio grazie all'avventura intellettuale vissuta insieme a Umberto Eco, nei primi anni Settanta Furio Colombo è stato tra i primi professori a contratto del corso di laurea in Dams all'Università di Bologna, dove ha insegnato Linguaggio radiotelevisivo tra il 1970 e il 1975. La vastità dei suoi interessi culturali lo ha portato anche ad assumere la condirezione di "Nuovi Argomenti", rivista fondata da Alberto Moravia, e la direzione "Architettura, Cronache e Storia", periodico fondato dall'architetto Bruno Zevi. Nel 1972 partecipò al film "Il caso Mattei" di Francesco Rosi, interpretando il ruolo dell'assistente e traduttore di Enrico Mattei (Gian Maria Volontè) fondatore dell'Eni.
Giornalista professionista dal 1967, Colombo fu autore dell'ultima intervista rilasciata da Pier Paolo Pasolini, che fu pubblicata da "La Stampa", allora diretta da Arrigo Levi, il giorno prima dell'omicidio dello scrittore e regista, avvenuto nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975. L'articolo fu intitolato "Siamo tutti in pericolo": Pasolini esprime una profonda preoccupazione per la deriva autoritaria e la perdita dei valori democratici in Italia, denunciando l'omologazione culturale e l'influenza negativa dei mass media sulla società. Colombo è stato anche corrispondente dagli Stati Uniti per "La Stampa" e per "La Repubblica", di cui fu editorialista.
Colombo è stato presidente nazionale di "Sinistra per Israele", associazione che si pone il compito di "contrastare i pregiudizi antiisraeliani, antisionisti e talora perfino antisemiti che albergano anche in una parte consistente della sinistra italiana". Vincitore di numerosi premi giornalistici, nel 1990 era stato insignito dal presidente della Repubblica dell’onorificenza di Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Furio Colombo è autore di numerosi saggi: "L'America di Kennedy" (Feltrinelli, 1964; ristampato da Baldini Castoldi Dalai, 2004), "Da Kennedy a Watergate: quindici anni di vita americana" (Sei, 1974); "Aspetti della comunicazione visiva nelle società industriali" (Cooperativa Libraria Universitaria, 1975); "Rabbia e televisione. Riflessioni sugli effetti imprevisti della tv" (Sugarco, 1981); "Il Dio d'America: religione, ribellione e nuova destra" (Mondadori, 1983); "Confucio nel computer. Memoria accidentale del futuro" (Nuova Eri-Rizzoli, 1995); "Ultime notizie sul giornalismo. Manuale di giornalismo internazionale" (Laterza, 1995); "Il candidato: la politica senza il potere" (Rizzoli, 1997); "La vita imperfetta. Cronache di un cambiamento" (Nuova Eri-Rizzoli, 1999); "Il libro nero della democrazia. Vivere sotto il governo Berlusconi" (Baldini e Castoldi, 2001; in collaborazione con Antonio Padellaro); "America e libertà. Da Alexis de Tocqueville a George W. Bush" (Baldini Castoldi Dalai, 2005); "Ci sarà un'Italia. Dialogo sulle elezioni più importanti per la democrazia italiana" (Feltrinelli, 2006; in collaborazione con Romano Prodi); "Post giornalismo. Notizie sulla fine delle notizie" (Editori Riuniti, 2007); "La fine di Israele" (Il Saggiatore, 2007); "La paga. Il destino del lavoro e altri destini" (Il Saggiatore, 2009); "No. Brevi interventi in Parlamento 2008-2011" (Sigismundus, 2011); "Contro la Lega" (Laterza, 2012); "Il paradosso del Giorno della memoria. Dialoghi" (con Athos De Luca e Vittorio Pavoncello, Mimesis 2014); "Clandestino. La caccia è aperta" (La nave di Teseo, 2018); "La scoperta dell'America" (Aragno, 2020); "No. L'opposizione di uno" (La nave di Teseo 2021); "Sulla pace. La guerra in Ucraina e l'eterno dilemma" (con Vittorio Pavoncello, Aliberti, 2022). Ha inoltre pubblicato il romanzo "Privacy" (Nuova Eri-Rizzoli, 2001).
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