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20:06

Venezia 81, Leone d'Oro a ‘The Room Next Door’ di Pedro Almodovar. Coppa Volpi a Nicole Kidman e Vincent Lindon

(Adnkronos) - Leone d'Oro a ‘The Room Next Door’ di Pedro Almodovar. Il primo film in lingua inglese del regista spagnolo con Tilda Swinton e Julianne Moore si è aggiudicato il riconoscimento massimo della giuria presieduta dall’attrice francese Isabelle Huppert. Al centro del film il tema dell’eutanasia: Ingrid, scrittrice di successo, e Martha, reporter di guerra, sono state grandi amiche in gioventù. Le loro strade si sono separate, ma un evento estremo e inaspettatamente dolce le ricongiungerà dopo anni di silenzio. 

Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Nicole Kidman alla 81esima Mostra del cinema di Venezia. Nel film 'Babygirl' di Halina Reijn la Kidman veste i panni di una potente manager che mette a repentaglio la carriera e la famiglia quando inizia una torrida relazione con un suo stagista molto più giovane.  

Il successo dell'attrice è funestato da un gravissimo lutto, con la scomparsa della madre in queste ore. La star non ha potuto presenziare alla cerimonia di chiusura: "Oggi sono arrivata a Venezia per scoprire poco dopo che mia madre è morta, sono scioccata e devo quindi tornare della mia famiglia. Questo premio lo dedico a lei", il messaggio che Kidman ha fatto recapitare alla Mostra. 

Per la migliore interpretazione maschile la Coppa Volpi va, invece, a Vincent Lindon. Nel film 'Jouer avec le feu (The Quiet Son)' di Delphine e Muriel Coulin, Lindon interpreta Pierre, padre single, vede la sua famiglia spezzarsi quando i figli raggiungono l'età adulta. Mentre Louis si prepara a iniziare l'università, Fus si allontana abbracciando l'estremismo di destra, in aperto contrasto con i valori paterni. 

Va a ‘Vermiglio’ di Maura Delpero, il Leone d’argento – Gran Premio della Giuria della 81esima Mostra del cinema di Venezia Il film con Tommaso Ragno si aggiudica l'unico riconoscimento assegnato a un titolo italiano in concorso. Ambientato durante l'ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale, il film racconta la storia di una famiglia che, paradossalmente, perde la propria pace proprio nel momento in cui il mondo ritrova la sua, a causa dell'arrivo di un soldato in cerca di rifugio. 

"Ai colleghi produttori e registi vorrei dire che dovremmo essere più reattivi nei confronti della nuova pessima legge sul cinema", le parole di Nanni Moretti sul palco della Mostra di Venezia, ritirando il premio Venezia classici per il miglior film restauro con 'Ecce Bombo' (1978). "Ringrazio per questo premio inaspettato, sproporzionato ed esagerato visto che c’erano in gara film di De Sica, Antonioni e altri grandi del cinema", commenta il regista.  

“Grazie ma forse avete un po’ esagerato. Questo vuol dire che dopo così tanto tempo questo vecchio film riesce ancora a parlare ad un pubblico di oggi anche giovane", conclude. 

Paul Kircher conquista il premio Marcello Mastroianni, assegnato a un giovane attore emergente. A Kircher il riconoscimento per il film ‘Leurs Enfants Après Eux (And their children after them)' di Ludovic Boukherma e Zoran Boukherma. 

"Condivido questo premio con tutti gli attori della mia generazione" ha detto Francesco Gheghi nel ricevere il premio 'Orizzonti' per il miglior attore per il film 'Familia' di Francesco Costabile, che racconta una storia di violenza domestica. 

In lacrime e con la voce spezzata, l'attore ha ringraziato il regista "per la fiducia". Un riconoscimento che Gheghi dedica ai suoi genitori "per avermi fatto crescere come un bambino pieno di amore e serenità, una cosa che diamo troppo per scontato e questo film ce lo racconta. E poi lo dedico a mia sorella, a mio nonno che mi guarda da lassù e a Gigi Celeste (al quale è ispirato il film, ndr.), che ha avuto il coraggio di condividere la sua storia e il suo dolore", conclude. 

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Categoria: spettacoli

19:41

Federnuoto, Barelli rieletto presidente: "Premiato il nostro lavoro"

(Adnkronos) - Paolo Barelli è stato rieletto oggi presidente della Federnuoto. La XLIII Assemblea Ordinaria Elettiva gli ha ribadito piena fiducia con 14.650 preferenze, pari al 77,70% (quattro anni fa era stato del 71,54%). Presidente dell'Assemblea l'Avvocato Piero Sandulli che ne ha proclamato l'ufficialità. Votata all'unanimità anche la presa d'atto del bilancio di verifica del quadriennio 2021/2024 e approvato sempre all'unanimità il bilancio programmatico del quadriennio 2025/2028.  

Nella Leptis Magna IV dell'Ergife Palace Hotel a Roma, erano presenti oltre 800 persone, 700 società con un quorum costitutivo pari all'81,11% delle società aventi diritto al voto. I partecipanti sono stati 1137, di cui 693 in proprio e 444 per delega, con 12 cabine per la votazione elettronica. 

"Il risultato di oggi premia il lavoro di tutta la Federazione, impegnata da vent'anni sia a livello di base che a livello di vertice: risultati eccezionali con l'assistenza della federazione" ha detto Barelli confermato per il settimo mandato consecutivo alla guida della Federnuoto. "I risultati di vertice si possono sperare solo se c'è una base solida, appassionata e coinvolta nei programmi. Questo è quello che è accaduto nella Federazione, e sono contento che sia apprezzato da tutte le società". 

"La Federazione rappresenta un movimento che resiste, e che nasce dal lavoro di ogni singola società che svolge al proprio interno. Le 380 medaglie, 13 medaglie olimpiche, 101 d'oro, 153 argenti, 126 di bronzo, durante questo quadriennio sono numeri importanti per le nostre discipline, nuoto per salvamento compreso; dimostrano la nostra forza agonistica che non esisterebbe senza le 1241 società affiliate e gli oltre cinque milioni di praticanti", ha sottolineato Barelli durante la sua relazione. 

Il presidente, poi, parlando delle sfide e degli obiettivi del prossimo quadriennio, anche in vista di Los Angeles 2028, ha tenuto a sottolineare che: "Il settore dell'acqua è molto complicato perché è frequentato da oltre 200 nazioni affiliate. I campioni li trovi da tutte le parti, quindi c'è una competizione sempre molto complicata e la federazione deve fare in modo di mettere gli atleti nelle condizioni ideali di potersi giocare le proprie carte allenandosi. Ci impegneremo inoltre a ripetere un quadriennio vincente che possa portare anche all'organizzazione degli eventi internazionali che favoriscono crescita economica, di miglioramento dell'impiantistica e di crescita del movimento". 

"Congratulazioni a Paolo Barelli, rieletto presidente della Federazione Italiana Nuoto" scrive in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. "Sicuramente proseguirà nel suo lavoro con serietà e con la massima attenzione a un comparto fondamentale per lo sport italiano" dice in una nota è il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. 

"Un meritato riconoscimento, per la settima volta consecutiva!" commenta il ministro per la Pubblica amministrazione, e senatore di Forza Italia, Paolo Zangrillo. "In questi anni Paolo, con passione, impegno, competenze ed entusiasmo ha saputo far crescere il nuoto italiano nel mondo. E i recenti successi ottenuti alle Olimpiadi lo dimostrano. Un'ottima notizia per tutto il movimento sportivo italiano. Al nostro Capogruppo vanno i migliori auguri per tante altre stagioni d’oro della Fin".  

"Complimenti a Barelli per il suo ennesimo, larghissimo e meritato successo alla Federnuoto" dichiara anche il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. "Il resto è solo un buco nell’acqua" aggiunge. 

Stefano Benigni, vice segretario nazionale di Forza Italia e segretario nazionale di FI Giovani, parla di "una grandissima soddisfazione che ci riempie di orgoglio". "Sono state premiate l’esperienza, le competenze e la professionalità che ha sempre dimostrato e che hanno portato il nuoto italiano a grandissimi successi. A Paolo le congratulazioni e i migliori auguri di buon lavoro da parte di tutto il movimento giovanile di Forza Italia" scrive in una nota. 

"Grande soddisfazione da parte di tutta FI per la rielezione del nostro capogruppo Paolo Barelli a presidente della Federazione Italiana Nuoto" commenta Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia. "I grandi successi olimpici uniti alla esperienza competenza e serietà fanno di Paolo un riferimento autorevole e credibile per il mondo sportivo Italiano. Per noi c’è l’orgoglio di averlo con noi. Buon lavoro Presidente!". 

"Complimenti al capogruppo Paolo Barelli per la riconferma alla presidenza della Federazione Italiana Nuoto" scrive in una nota il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale del Lazio, Giorgio Simeoni. Un grande successo, l’ennesimo, frutto del duro lavoro e dei grandi risultati conseguiti in questi anni. L’ampio consenso ottenuto quest’oggi dal presidente Barelli è il giusto premio alla sua esperienza e alle sue capacità". 

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Categoria: sport

18:30

Sinner in finale US Open, Kyrgios provoca: rivolta social

(Adnkronos) - Un sondaggio per pungere Jannik Sinner prima della finale degli US Open contro Taylor Fritz. Nick Kyrgios insiste e accende X con i suoi tweet 'anti-Jannik'. Il tennista australiano, fermo da mesi per problemi fisici, fa parte dello staff dell’emittente Espn per il torneo che si chiuderà domani con la finale maschile.  

Kyrgios è stato il tennista più critico dopo il caso doping che ha coinvolto Sinner, positivo in primavera al Clostebol - uno steroide anabolizzante - e non squalificato: l'inchiesta ha appurato che il numero 1 del mondo è risultato positivo per una contaminazione accidentale. Kyrgios, dopo aver chiesto una squalifica di 2 anni per Sinner, da settimane pubblica tweet con allusioni relative all'azzurro e con le sue provocazioni si attira le risposte piccate dei tifosi dell’altoatesino. Ora, l’ultima puntata: l'australiano pubblica su X un sondaggio sollecitando pronostici in vista della finale maschile. Allo statunitense vengono abbinate le emoji di un fuoco, perché il giocatore è 'on fire', quella dell'aquila calva simbolo degli USA e la bandiera a stelle e strisce.  

 

 

Accanto al nome di Sinner, oltre alla bandiera italiana, un flacone è un guanto: un chiaro riferimento allo spray con effetti dopanti usato dall'ex fisioterapista dell'azzurro e alle protezioni non utilizzate nel trattamento che ha provocato la contaminazione. C'è chi risponde a Kyrgios postando la foto che lo ritrae con la tennista russa Anna Kalinskaya, ex compagna dell'australiana e attuale partner di Sinner. La risposta di Kyrgios alla foto ("secondo servizio") viene considerata sgradevole e misogina da una valanga di utenti. 

"Un paio di parole e di emoji fanno scattare la gente. Non fa troppo ridere?", si chiede Kyrgios che, alla fine, si concede un pronostico e un'analisi seria. "Sinner è sembrato eccellente contro Paul ma battibile contro Draper. Penso che l'italiano sia il netto favorito per la finale, Fritz deve assolutamente coinvolgere il pubblico nel match. Fritz deve trovare una delle migliori giornate al servizio. Sinner cercherà di essere aggressivo e comanderà il gioco appena possibile per far spostare l'americano nel campo, soprattutto dopo i 5 set giocati da Fritz contro Tiafoe. Fritz deve sfruttare le chance che Sinner concederà con la seconda palla". 

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Categoria: sport

18:30

Emergency, domani si conclude il festival a Reggio Emilia, in 5mila a prima giornata

(Adnkronos) - Grande successo e affluenza per la quarta edizione del Festival di Emergency, dedicata al tema 'le Persone' che nella prima giornata di incontri ha registrato oltre 5.00 partecipanti che hanno animato le piazze della città. Tanti anche gli appuntamenti della giornata di domani, domenica 8 settembre, l’ultima della tre giorni dell’associazione. La giornata inizierà con Paolo Zaffelli, maestro di Tai Chi, che condurrà una lezione alle 7.30 in Piazza San Prospero, di questo sport, sintesi fra arte marziale e metodo terapeutico. 

Il primo incontro, nella location principale del Festival, sarà alle ore 10.00, in Piazza Prampolini, con la presentazione del podcast “In viaggio non pregare” di Paolo Giordano, prodotto da Chora Media per Emergency, che racconta la missione vissuta dallo scrittore a bordo della Life Support, la nave di ricerca e soccorso di Emergency. Interverranno Paolo Giordano, Luca Radaelli, infermiere e responsabile delle Risorse Umane Sar emergency e modererà l’incontro la giornalista Marianna Aprile. Si terranno sempre a Piazza Prampolini i due eventi di chiusura del Festival di Emergency: alle ore 17.30 “Sermone al mio celesto pollaio”, il rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri, poetessa e scrittrice, con la guida di Cesare Ronconi e alle 19.00 “2014 -2024:100 di questi trent’anni”, l’ultima Emergency (Hi)stories dedicata all’ultimo decennio dell’associazione con Francesco Strazzari, professore di Relazioni Internazionali Scuola Universitaria Sant’Anna, Lotfullah Najafizada, fondatore e amministratore delegato di Amu TV; la fotogiornalista Laura Salvinelli, il direttore dell’area Emergenza e Sviluppo di Emergency e la presidente dell’Associazione, Rossella Miccio. L’incontro vedrà la partecipazione straordinaria di Davide Toffolo, fumettista e cantante dei Tre Allegri Ragazzi Morti. 

In Piazza Casotti per il format Domande per pensare, brevi speech di venti minuti per riflettere sulle questioni del nostro tempo: alle ore 11:00 si terrà l’incontro “Curare tutti?” con Michela Paschetto, direttrice professioni infermieristiche e sanitarie di Emergency; alle 12.15 il panel in lingua inglese “What is happening in Gaza?” con Sami M. H. Alajrami, giornalista e corrispendente da Gaza per Repubblica; alle 15.15 “La rivoluzione è delle persone?” con Vanessa Roghi, storica e autrice; alle 16.30 “La salute è ancora un diritto?” con la giornalista scientifica Silvia Bencivelli. 

Mentre al Teatro San Prospero, sede della rassegna cinematografica Luci sulle Persone, alle ore 11.30, verrà proiettato Sopravvissuti di Guillaume Renusson, in versione originale con i sottotitoli in italiano. Alle ore 15.00 invece sarà possibile guardare Sconosciuti Puri di Valentina Cicogna e Mattia Colombo, in versione originale italiana. Sempre in mattinata, alle 11.00, nell’Aula Magna “Pietro Manodori” dell’Università, per il format “A lezione con Emergency”, la presentazione dal titolo “Healing architecture, l’artichitettura che guarisce: la bellezza degli ospedali di Emergency” con la partecipazione di Raul Pantaleo, architetto Tamassociati, Roberto Crestan, direttore Anme (Area medicina d’eccellenza di Emergency), Arianna Cappelli, coordinatrice logistica di Emergency e con la moderazione di Amalia De Simone, giornalista di Rai 3. 

Nel pomeriggio nel Cortile dell’Università, alle 15:00 il format del Festival Storie di persone e di cose, spiegate bene a cura de Il Post con il giornalista Luca Misculin e il giornalista corrispondente di Al Jazeera English da Gaza, Youmna El Sayed, si parlerà di Gaza nel talk “Raccontare Gaza”, dove Emergency è appena entrata per sviluppare un progetto di assistenza sanitaria alla popolazione. Alle 16.15 con il giornalista Stefano Nazzi, ci sarà l’incontro “Criminalità e reati, numeri reali e percezione”, per parlare di come i media raccontano spesso le città fuori controllo. Il cortile di Palazzo Ancini ospiterà invece gli incontri della rassegna Make Art, Not War: nella giornata di domenica 8 settembre alle 11.30 si terrà l’incontro “Finché l’ultimo canta ancora” con la disegnatrice Margherita Tramutoli aka La Tram e la sceneggiatrice Francesca Romana Torre, con la moderazione dello sceneggiatore Lorenzo Palloni per cercare di rispondere alla domanda “Come stanno gli afgani?”. A seguire, alle ore 14.15 “Dare parole, voce e corpo alle storie” con l’attrice e regista Sonia Bergamasco e Maria Grazia Calandrone, poetessa, scrittrice e giornalista. 

Non mancheranno incontri dedicati a bambini, ragazzi, famiglie e insegnanti negli spazi della Biblioteca Panizzi. Tra gli appuntamenti quello delle 11.30, l’incontro “Non ti capisco”, con Federico Taddia, autore e scrittore, e quello delle 17.00 con il rapper e writer Amir Issa dal titolo “La tua voce conta”. 

Durante le giornate di Festival il format “Un caffè con”, lo spazio itinerante dove incontrare, davanti a un caffè, gli autori e le autrici ospiti del Festival. Gli incontri saranno condotti da Pierpaolo Lala, giornalista e operatore culturale. Nella giornata alle ore 9.30, all’infopoint di Piazza Prampolini, ci sarà all’interno del format 'Un caffè con' il primo incontro 'Per parlare di persone tra realtà e fumetto' con Raul Pantaleo, architetto della Tamassociati e Sara Chessa, infermiera e coordinatrice dell’Ambulatorio di Sassari Emergency. Alle ore 11.45, in Piazza dei Martiri, l’incontro “Per parlare di persone in musica” con Maurizio Carucci, cantante degli Ex- Otago.  

Alle ore 14.30, in Piazza San Prospero, “Per parlare di persone ferite” con la giornalista Marta Serafini e Michela Paschetto, direttrice professioni infermieristiche e sanitarie Emergency. L’ultima sera sarà poi proiettato il girato dell’esperimento sociale Accorciamo le distanze: uno spazio creato per mettersi alla prova e conoscersi con l’altro. Al Palazzo dei Musei sarà invece possibile visitare la mostra “Humanity Lovers” sui 30 anni dell’organizzazione, a cui sarà possibile accedere gratuitamente dalle 10.00 alle 20.00. 

Per conoscere il programma del Festival, gli ospiti e informarsi sulle modalità di iscrizione: www.emergency.it/festival/. Il Festival di Emergency è organizzato grazie a un protocollo di intesa con il Comune di Reggio Emilia, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e con la media partnership di Adnkronos e Sky Tg24. 

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Categoria: cronaca

17:54

Dossena: "Cose poco chiare su assemblea Serie B, Balata ha forse paura del confronto?'

(Adnkronos) - "Continuo a leggere cose poco chiare sull'assemblea elettiva della Serie B. Addirittura ora si annuncia un voto elettronico con un invito alle 20 società firmato dal presidente/candidato che chiede di registrarsi tre giorni prima dell'assemblea con avvertimento che la mancata registrazione equivale a rinuncia a votare. Da più parti mi hanno chiesto perché mi sono candidato. Ecco, mi sono candidato proprio per spazzare via questa politica dell'equivoco opaco e cavilloso e tornare a parlare di calcio. Mi chiedo se forse Balata ha paura del confronto sui programmi, ma così si limita la democrazia. Inoltre vorrei che sul sito web della Lega di Serie B fossero pubblicati i programmi dei candidati e mi auguro di ricevere almeno una Pec che mi dice che la mia candidatura è stata accettata. Nessuno mi ha ancora detto niente". Queste le parole di Beppe Dossena all'Adnkronos sulla prossima Assemblea elettiva della Lega calcio di Serie B e sulla sua candidatura. "Dobbiamo essere diversi, non ci può essere paura del confronto. Se hai i voti ti devi presentare ed essere votato, non capisco questa difesa a oltranza, invoco qualcuno che dall'alto ci prenda per le orecchie", ha aggiunto l'ex campione del mondo del 1982. 

"Alcuni club di amici mi hanno chiesto di candidarmi alla presidenza della serie B. Vado sul sito e leggo che l'assemblea si terrà il 12 settembre, cerco lo statuto della Lega sul sito della Figc e leggo che bisogna presentare la candidatura 7 giorni prima. Ci penso e mi dico perché no, il mio desiderio è comunque quello di essere utile al calcio. Preparo con mio cognato la candidatura e la invio lunedì 2 settembre dalla sua Pec. Ora mi dicono che lo statuto in realtà è cambiato e dice 10 giorni prima, ma sul sito della Figc c'è quello vecchio evidentemente, e poi mi dicono che l'assemblea sul sito della Lega è indicata per il 12 settembre, ma in realtà nell'avviso di convocazione inviato ai club, che però io non ho mai visto, c'era scritto che era convocata per l'11 settembre quindi avrei dovuto presentare la mia candidatura domenica 1 settembre", ha proseguito Dossena sconcertato per quanto sta avvenendo.  

"Mi faccio dare da un club copia di questo avviso di convocazione dell'assemblea, e scopro che è stato inviato il 22 agosto ed è firmato dal presidente/candidato, che quindi si è fatto il calendario elettorale da solo, e non c'è alcun riferimento a come presentare le candidature. Quindi per questi scienziati un candidato in soli 9 giorni avrebbe dovuto: 1) prendere conoscenza dell'assemblea e informarsi su cosa fare; 2) preparare un programma; 3) fare un minimo di campagna elettorale; 4) inviare una candidatura con lettera raccomandata. Una cosa che neppure 'Cetto Laqualunque' poteva escogitare! Ora leggo che ancora non è chiaro se la mia candidatura sia valida o no e che si deve fare il voto elettronico, ma bisogna registrarsi tre giorni prima. Ed è un'assemblea di soli 20 associati, come un piccolo condominio, non è l'assemblea delle Generali! Non ho intenzione di fare ricorsi o interrogazioni, ma chi può decidere faccia chiarezza", ha concluso l'ex calciatore. 

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Categoria: sport

17:54

Schifani: "Su diritti civili non ci sono barriere"

(Adnkronos) - "Sui diritti civili non ci sono barriere. Silvio Berlusconi ci aveva sempre lasciato libertà di coscienza. Sempre. In aula ricordo che Silvio mi diceva: 'Renato, libertà di coscienza, perché sui diritti della persona, dei minori, civili, non ci sono barriere'. Ecco perché ricordo dei lampi di tanti giri al Nord, sapete quanti ragazzi di colore sventolavano la bandierina e non erano italiani? E' chiaro che Tajani ha aperto un tema, interpretando il pensiero di Berlusconi. Perché qualcuno ha cercato di mettere zizzania, sostenendo che non fosse il pensiero di Presidente. per fortuna avete trovato il famoso video che immortala il pensiero del Presidente che noi conoscevamo". Così il Presidente della regione siciliana Renato Schifani all'Assemblea dei giovani di Fi a Bellaria-Igea Marina. "E' evidente che non fa parte del progetto di governo ma ogni partito del centrodestro ha sensibilità diverse ed è giusto che ci si confronti e lo stiamo facendo".  

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Categoria: politica

17:23

Pamela Prati: "Con Robert De Niro il bacio più bello della mia vita"

(Adnkronos) - "Sono stata corteggiatissima, ma non mi sono mai costruita una famiglia tutta mia perché l'abbandono di mio padre e la mia infanzia in collegio mi hanno lasciato una forte paura dell'amore che poteva fare male", così Pamela Prati si racconta a 'Storie di donne al bivio' di Monica Setta, durante la puntata che andrà in onda lunedì 9 settembre, in prima serata su Rai 2. La showgirl racconta momenti di vita privata a partire dall'amore, nel programma diretto da Giacomo Necci, che fa parte della direzione approfondimento diretta da Paolo Corsini. Ora Prati è single "ma ho nella memoria tante occasioni mancate. Per esempio, quella con Robert De Niro. È stato il bacio più bello della mia vita ma è finita lì. Me ne pento ancora oggi".  

L'ex volto de 'Il Bagaglino' racconta a Monica Setta il suo rapporto con la madre e la battaglia contro il tumore della sorella Sebastiana, alla quale è legatissima: "Si sta curando e io non la lascio mai. Ha già perso un figlio, ha sofferto tantissimo". 

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Categoria: spettacoli

16:57

Elisabetta Gregoraci: "Ho fatto colpo su Briatore con una camomilla"

(Adnkronos) - In discoteca Elisabetta Gregoraci chiede una camomilla: un ordine insolito per il luogo in cui si trovava, che colpisce moltissimo Flavio Briatore, con cui è stata sposata dal 2008 al 2017. La showgirl ha raccontato il loro primo incontro durante la puntata di 'Storie di donne al bivio' di Monica Setta che andrà in onda lunedì 9 settembre su Rai 2: il programma, diretto da Giacomo Necci, fa parte della direzione approfondimento diretta da Paolo Corsini. L'imprenditore, ricorda Gregoraci, "fu colpito da me perché in discoteca ordinai una camomilla. Il giorno dopo cominciò a scrivermi biglietti bellissimi in cui mi diceva che ero speciale. Mi ha conquistata con la poesia". 

"Il matrimonio è finito - spiega -, ma noi ci vediamo spessissimo e siamo uniti come genitori per il bene del nostro Nathan Falco". Da poco "lo abbiamo accompagnato al college. Gli ho preparato un sacco di lettere e gli ho detto: 'Amore mio, se ti manca mamma leggile, sarà come se fossi con te'. Nathan è felicissimo, ha già mille amici e forse tornerà fidanzato".  

Nel corso della puntata, la conduttrice parla a lungo della mamma Melina, scomparsa nel 2011 per un tumore al seno: "Ho accompagnato mia madre in decine di ospedali. Le avevano dato un mese di vita ed è riuscita a vivere 10 anni. Il mio primo tatuaggio è dedicato a lei. Da quando è scomparsa mi manca ogni giorno come l'aria". 

Gregoraci parla anche di lavoro. "Non avrei lasciato 'Battiti live' dopo sette anni, amo seguire progetti lunghi", dice. Ora, dopo Mediaset, la conduttrice torna in Rai dal 26 settembre con 'Questioni di stile'.  

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Categoria: spettacoli

16:08

Rita dalla Chiesa: "Mi sono pentita di aver lasciato Fabrizio Frizzi"

(Adnkronos) - Rita dalla Chiesa, ospite di 'Storie di donne al bivio' di Monica Setta, racconta il suo rapporto con Fabrizio Frizzi, morto nel 2018 dopo una lunga malattia. I due sono stati sposati dal 1992 al 1998. La conduttrice e parlamentare di Forza Italia racconta nella puntata, in onda lunedì 9 settembre in prima serata su Rai 2, il "grande amore tra me e Fabrizio. Dopo di me lui ha amato profondamente Carlotta (Mantovan, ndr.), ma le nostre storie appartengono a tempi diversi. Penso che se avessi saputo perdonare il mio matrimonio con Fabrizio probabilmente non sarebbe finito". Per la prima volta ammette di essersi pentita di aver lasciato Frizzi, dopo il tradimento del conduttore con la corista di Domenica In Graziella De Bonis.  

Reduce da una brutta polmonite, che l'ha bloccata a letto l'intera estate, racconta nella puntata anche un'altra liason "puramente intellettuale" con l'attore Franco Nero: "È un uomo bellissimo, ci siamo visti spesso a cena, frequentati amichevolmente ma i miei occhi non potevano competere con quelli di Vanessa Redgrave". 

Nella lunga intervista sentimentale Rita dalla Chiesa parla anche di Albano, che lei ha frequentato quando il cantante era stato lasciato da Romina Power e lei si era separata da Frizzi. "Mi hanno chiesto in molti se c'era mai stata la possibilità che il nostro rapporto diventasse qualcosa di più serio. Non c'è mai stata. Albano - ricorda - mi ha sempre aiutata e confortata in quel dolore da gentiluomo che ha profondi valori, in primis l'amicizia".  

Infine, Rita conferma alla Setta di essere pronta a innamorarsi di nuovo. Alla domanda "C'è già un uomo nella tua vita?", risponde: "Nessuna donna è mai sola. Se son fiori, fioriranno". Con la regia di Giacomo Necci, il programma fa parte della direzione approfondimento diretta da Paolo Corsini. 

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Categoria: spettacoli

15:52

Ucraina, Zelensky: "Ho un piano, voglio condividerlo con Biden"

(Adnkronos) - "Ho preparato un piano e voglio condividerlo con il presidente in carica degli Stati Uniti perché ci sono alcuni punti che dipendono dall'America". E' quanto ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Rai, rilasciata in occasione del forum Ambrosetti di Cernobbio. "Spero che avrò l'occasione di far vedere questo piano a Biden e ai potenziali candidati per la presidenza Usa, Harris e Trump, per avere un feedback e un riscontro", ha aggiunto Zelensky, precisando di volere "delle garanzie". Al momento, però, "non ho condiviso niente, il primo contatto ci sarà con Biden".  

Per quanto riguarda il contenuto del piano, ha spiegato, "non si tratta solo di armi, ma anche di questioni importanti globali". "Parliamo di un pacchetto concreto di difesa. E se lo avremo, sarà un forte deterrente per la Russia e per poter terminare la guerra a condizioni diplomatiche", perché "il conflitto finirà e per gli ucraini è importante in che situazione si troveranno".  

"Siamo più vicini alla fine della guerra rispetto alla situazione in cui ci eravamo trovati all'inizio" aggiunge Zelensky. "Con le conferenze di ricostruzione e con gli accordi concreti rafforziamo l'economia e ci avviciniamo alla fine della guerra". 

"A oggi non abbiamo problemi con l'Italia e nelle relazioni con l'Italia" ha detto dopo l'incontro con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, spiegando di aver "parlato dei preparativi della conferenza internazionale sulla ricostruzione dell'Ucraina". 

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Categoria: internazionale/esteri

15:41

Imprese, studio Teha con Philip Morris: investire in competenze e digitalizzazione per rilancio produttività

(Adnkronos) - Nel mondo è in corso una vera e propria rivoluzione industriale data dall’integrazione pervasiva delle tecnologie digitali in azienda, che oggi accelera ulteriormente grazie all’intelligenza artificiale. Questa centralità di tecnologia e innovazione rende necessario sviluppare un nuovo paradigma nella relazione tra uomo e tecnologia: la società 5.0, dove la tecnologia non è più un qualcosa che sostituisce, ma diventa un abilitatore di nuovi modelli di cittadinanza e lavoro che vedano l’individuo al centro. In questo contesto, la chiave per la competitività è l’innovazione, che è a sua volta alimentata dalle competenze. È questo il principio che ha guidato la realizzazione dello Studio “Italia 5.0: le competenze del futuro per lo sviluppo dell’innovazione nell’epoca dell’intelligenza artificiale in Italia e in Ue”, elaborato da Teha Group in collaborazione con Philip Morris Italia, presentato oggi nell’ambito della 50esima edizione del Forum di The European House – Ambrosetti, in una conferenza stampa cui hanno preso parte Massimo Andolina (Presidente Regione Europea, Philip Morris International), Marco Hannappel (Presidente e Amministratore Delegato, Philip Morris Italia – Vp South West Europe Cluster) e l’Advisor scientifico e portavoce dell’iniziativa Giorgio Metta (Direttore Scientifico, Istituto Italiano di Tecnologia). 

La ricerca si è posta l’obiettivo di definire gli elementi per un New Deal delle competenze per trasformare il nostro Paese in un’Italia 5.0 – in grado di cogliere da protagonista tutti i benefici derivanti da innovazione, digitalizzazione e nuove tecnologie – che rappresenti anche un modello da esportare a livello europeo. Lo studio ha fatto leva su un’ampia attività di stakeholder engagement, che ha visto la partecipazione di oltre 10 vertici di imprese, delle istituzioni e delle associazioni di categoria in interviste riservate, nonché il coinvolgimento di oltre 450 imprese da 4 Paesi UE (Italia, Germania, Francia, Spagna) in una survey, somministrata in collaborazione con Coldiretti, per misurare digitalizzazione e competenze nei settori agricolo e manifatturiero.Questi i punti chiave emersi dallo studio: L’adozione del paradigma 5.0 rappresenta un imperativo competitivo: i paesi che investono di più in R&D crescono maggiormente e sono più competitivi. Inoltre, c’è una forte correlazione tra digitalizzazione delle aziende e capacità di generare innovazione. 

L’Italia è una potenza agricola e manifatturiera. Le pmi sono centrali nel tessuto economico europeo ed italiano, rappresentando il 97% del totale delle imprese in Europa e il 98% in Italia. Il ruolo delle grandi aziende è fondamentale per guidare un processo di digitalizzazione, innovazione e sostenibilità delle filiere assumendo il ruolo di capofiliera. Le aziende parte di una filiera sono infatti più innovative e più sensibili a sostenibilità e digitale. 

Essere parte di una filiera genera degli impatti positivi anche per quanto riguarda la produttività e la sostenibilità, come dimostra il significativo differenziale nei dati tra la media di aziende agricole italiane e aziende tabacchicole associate a Coldiretti che collaborano con Philip Morris Italia (+56% per la produttività e +24% per la sostenibilità). Per la società 5.0, le competenze sono chiave: serve alfabetizzare digitalmente 15 milioni di cittadini, aumentare gli iscritti a corsi di laurea ICT e agli ITS e puntare sulla formazione continua. Secondo Valerio De Molli, Managing Partner & Ceo di Teha Group e The European House – Ambrosetti, “per cogliere appieno le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dall’intelligenza artificiale, è chiave per l’Italia muoversi verso un nuovo paradigma di dispiegamento tecnologico: quello della Società 5.0. Per costruire un'Italia 5.0 è strategico il ruolo delle aziende capofiliera: l’Italia è infatti un Paese di Pmi, che generano il 48% del valore aggiunto del Paese e impiegano il 57% degli occupati, ma sono più in difficoltà rispetto a digitalizzazione e competenze, per cui è necessario il ruolo di stimolo della grande impresa. Inoltre, le competenze sono chiave, soprattutto per cogliere i benefici dell’intelligenza artificiale: il Paese è in ritardo, serve un Piano Marshall delle competenze”. 

“La ricerca conferma – anche con le testimonianze dirette provenienti dal mondo delle aziende - che il capitale umano è oggi l’elemento chiave della competitività delle imprese e della crescita dell’economia, elemento ulteriormente valorizzato dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale”, ha sottolineato l’Advisor scientifico dell’iniziativa Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia. “l’Italia è un Paese di eccellenze anche nella ricerca e nell’istruzione. Tuttavia, l’Italia ha un problema di scala sulle competenze: nonostante le eccellenze, l’Italia sconta un ritardo sistemico sulle competenze digitali, sia di base che avanzate: mancano infatti 15 milioni di cittadini da alfabetizzare al digitale, aumentare gli iscritti a corsi di laurea Ict e agli Its e puntare sulla formazione continua”. 

Per Massimo Andolina, Presidente Regione Europea di Philip Morris International, “L’ambizione dell’Italia può e deve essere quella di abbracciare un nuovo paradigma di sviluppo per posizionarsi come modello da esportare in Europa. Per colmare il gap di competenze digitali occorre partire dalle esperienze più virtuose e da una collaborazione pubblico-privato di tipo strutturato. In questo momento storico è fondamentale, da una parte, tenere il passo dell’innovazione, guidandola, per mantenere alta la competitività; dall’altra parte garantire il più ampio accesso possibile a percorsi di formazione all’avanguardia, che accompagnino i professionisti lungo il loro intero percorso in azienda”. 

Secondo Marco Hannappel, Presidente e AD di Philip Morris Italia, "l’esperienza di Philip Morris Italia è emblematica: grazie alle competenze all’avanguardia della nostra filiera integrata – che oggi coinvolge oltre 41.000 persone e più di 8000 imprese - abbiamo costruito negli anni un modello di business invidiato in tutto il mondo, il cui principale driver è sempre stato la capacità di innovare. I dati oggi mostrano i frutti di questo percorso virtuoso e quanto il ruolo di capofiliera sia essenziale, in particolare nel mondo agricolo: grazie agli accordi di programma sottoscritti negli anni da Philip Morris con il Ministero dell’Agricoltura e con Coldiretti, gli agricoltori aderenti all’iniziativa mostrano dati sull’innovazione sensibilmente migliori rispetto alla media Italiana ed Europea: l’89% di tali aziende dichiara di aver realizzato o di avere in corso progetti agritech rispetto al 46% della media italiana e al 77% della media Ue.” 

Sulla base delle prospettive fornite dalle attività di stakeholder engagement – survey, interviste riservate e tavoli di lavoro, sono state elaborate le 5 proposte chiave per lanciare il New Deal delle competenze per un’Italia 5.0: 1.Formazione in ingresso. Lanciare un Piano Marshall delle competenze con l’obiettivo di superare i gap del Paese e di rendere l’Italia una fucina di talenti per il paradigma 5.0. Nei prossimi anni sarà necessario innanzitutto accelerare l’alfabetizzazione digitale di 15 milioni di cittadini per centrare gli obiettivi Ue stabiliti nel Digital Compass (80% di adulti con competenze digitali di base). Inoltre, occorre fare un deciso passo avanti sulla formazione universitaria e su quella professionalizzante: per recuperare il gap con i Paesi benchmark più avanzati, è necessario aggiungere ai numeri attuali 137mila laureati Ict, 87mila ingegneri e 140mila iscritti agli Its. In questo, i fondi del Pnrr rappresentano un’opportunità da cogliere al meglio.  

2.Formazione permanente. Oltre alla formazione in ingresso, per un’Italia 5.0 è necessario intervenire anche sui percorsi di reskilling e upskilling dell’attuale forza lavoro. Occorre individuare strumenti normativi adeguati per offrire ai lavoratori percorsi di miglioramento delle proprie competenze, sostenendo la transizione digitale del mercato del lavoro italiano. L’obiettivo è quello di formare almeno 2,8 milioni di lavoratori in Italia, al fine di raggiungere la media UE di quota di partecipazione a percorsi di formazione e istruzione nella popolazione adulta.  

3.Digitalizzazione delle Piccole e Medie Imprese (pmi). La digitalizzazione delle pmi italiane è cruciale per la competitività del sistema-Paese, in quanto rappresentano l’ossatura produttiva del nostro sistema economico. Per questo motivo è necessario creare un piano nazionale dedicato alla digitalizzazione delle pmi e in particolare delle filiere manifatturiere e agricole, al fine di rendere l’adozione di nuove tecnologie più accessibile. L’obiettivo è quello di digitalizzare almeno 126mila pmi per raggiungere il target UE fissato nel Digital Compass (90% di pmi con livello digitale di base). Il piano transizione 5.0 rappresenta un passo importante in questa direzione.  

4.Capofiliera e innovazione. Per dimensione economica, impatto occupazione e propensione all’innovazione, la presenza di un’impresa capofiliera è determinante per la digitalizzazione di tutte le altre aziende coinvolte nella filiera, come evidenziato dalla survey Teha su 400 aziende europee: il 44,9% dei rispondenti in Italia e il 40,4% dei rispondenti in Spagna, Francia e Germania afferma che il capofiliera favorisce la formazione continua e lo sviluppo di competenze digitali. questo motivo, occorre valorizzare il ruolo dei capifiliera come motore per l’innovazione di prodotto e di processo, per la digitalizzazione e per la sostenibilità, promuovendo la diffusione di contratti di filiera come già fatto con successo in Italia. 

5.Collaborazione pubblico-privato: per realizzare una strategia sul medio periodo è fondamentale che vi siano quadri regolatori efficaci, stabili, in grado di promuovere l’innovazione di prodotto e di processo e creare un ecosistema tra Istituzioni, università e aziende. Sotto questo aspetto, in virtù del quadro unionale nel quale l’Italia agisce, per recuperare competitività rispetto ad altri continenti è fondamentale che queste condizioni vengano garantite e promosse a partire dal legislatore europeo.  

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Categoria: sostenibilita

15:36

Louis Vuitton Cup, Luna Rossa batte American Magic poi ko contro Ineos Britannia

(Adnkronos) - Luna Rossa trova il primo ko nel Round Robin della Louis Vuitton Cup. Dopo sei vittorie consecutive, l'imbarcazione italiana è stata battuta da Ineos Britannia che ha controllato la regata sin dalla partenza con gli italiani che hanno pagato a caro prezzo un errore in partenza. Nonostante la sconfitta comunque Luna Rossa rimane al comando del Round Robin con il primo posto che potrebbe arrivare aritmeticamente domani battendo Alinghi. 

Nella prima regata di giornata aveva battuto American Magic: una sfida serrata nella prima metà, con la barca italiana che ha poi avuto la meglio dal secondo lato di poppa chiudendo con un vantaggio di 22 secondi. 

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Categoria: sport

15:35

Venezia 81, Pupi Avati: "Parlo con i morti, ci sono elementi autobiografici nel mio film horror"

(Adnkronos) - (Adnkronos/Cinematografo.it) “Non mi sono mai allontanato più di tanto dal genere gotico, che dovremmo praticare di più in Italia credendoci maggiormente”. Parola di Pupi Avati, che a Venezia 81 porta fuori concorso 'L’orto americano', film di chiusura di quest’edizione della Mostra, in uscita con 01 distribution nel 2025: un horror gotico interpretato da Filippo Scotti, Roberto De Francesco, Armando De Ceccon, Chiara Caselli. La storia si svolge a Bologna, ai tempi della Liberazione, quando un giovane problematico con aspirazioni letterarie si innamora al primo sguardo di una bellissima nurse dell’esercito americano. 

"Il protagonista è ricoverato in un ospedale psichiatrico perché è uno che parla con i morti - racconta Avati -. Ho parlato di disturbo mentale: è un personaggio per certi versi autobiografico perché quello che parla con i defunti sono io che tutte le sere richiamo tante persone a me care e che non ci sono più prima di addormentarmi. Sono io che sono angosciato per motivi anagrafici e la sera mi preparo a dormire. Quando chiamo i miei amici sento che la stanza via via si riempie e si popola di una serie di entità che mi vogliono bene e mi riappacifico con il mondo e la vita". 

E sulle tante citazioni cinematografiche presenti nel film dice: "Il mio film è pieno di immagini e citazioni del cinema americano anni 40 e mi auguro che i nostri critici lo abbiano riconosciuto, da Hitchcock in poi. Qui ho usato il bianco e nero. Credo di aver fatto 54 film ma è la prima volta che ho la sensazione di fare il cinema con l’umiltà di una storia che vuole essere più popolare e raggiungere il pubblico”.  

Sul TotoLeone del Festival scherza: “Paolo Del Brocco (ad Rai Cinema che ha prodotto il suo film, ndr) è l’unico a sapere chi vince”. E sulla Mostra del Cinema di Venezia: “Mi ricordo una meravigliosa accoglienza per 'Una gita scolastica' (nel 1983, ndr). Ho dei ricordi molto belli di questo festival, a tal punto che diressi un film di nome Festival quando Walter Chiari ebbe un incidente. Il lido però non è solo baci e abbracci e red carpet”. Tanti i 'casi umani', come li definisce Pupi, presenti nel film tra cui il personaggio interpretato da Caterina Caselli. “Forse sono un caso umano visto che è la terza volta che recito con Pupi - dice l’attrice scherzando -. Per me è una conferma di un rapporto che si è stabilito tra noi dal 'Signor diavolo' a 'Lei mi parla ancora'. È un regista che sta fisicamente vicino agli attori e non rimane nell’altra stanza. Per un attore è una formidabile guida”. 

'L’orto americano' è un film con corpi di donne violate, con una vagina che pulsa vita, ma che è anche simbolo di morte. “Non ho inventato nulla. Queste sono storie che dal mostro di Firenze in giù accadono. È la parte meno inventiva e più realistica. Mi interessa di più la parte psicologica e psichiatrica. Il mio è un racconto di enorme ed estrema solitudine. Il protagonista è l’uomo più solo che ci sia”. E poi: “Io sono stato un essere umano molto timido con grandi complessi di inferiorità e c’è molto di me in questo personaggio. Al mio tempo il tema centrale erano le ragazze e l’amore e mi dispiace per le nuove generazioni non è più così. Dante è andato dietro a Beatrice per nove anni prima che lei gli dicesse ‘ti saluto’: ecco l’amore era così. Le storie d’amore devono tornare all’ingenuità e al senso dell’effimero, non consumare tutto in una notte e poi domani ti chiamo o magari no”. Infine conclude con un monito: “Educate i vostri figli a essere irragionevoli e a sognare, non a essere ragionevoli”. 

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Categoria: spettacoli

15:35

MotoGp San Marino, Martin vince la Sprint davanti a Bagnaia

(Adnkronos) - Jorge Martin ha vinto la gara Sprint del Gp di San Marino sul circuito di Misano. Lo spagnolo parte fortissimo e, dalla quarta posizione, beffa in partenza Pecco Bagnaia che poi mantiene la seconda posizione fino alla fine ma perde ancora punti in classifica generale. Martin sale a 311 punti con Bagnaia a 285 (-26) e terzi ma molto distanti Marc Marquez ed Enea Bastianini con 234.  

Terzo posto e podio per Franco Morbidelli. Quarto posto per Bastianini, seguito da Acosta e Marc Marquez, mentre escono di scena Bradl, Bezzecchi e Di Giannantonio. Settimo posto per Binder, seguito da Miller, Quartararo e Alex Marquez decimo.  

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Categoria: sport

15:24

Aviaria, Bassetti: "Virus si avvicina sempre più all'uomo"

(Adnkronos) - Primo caso di aviaria nell'uomo negli Usa senza contatto con gli animali. "Questo virus si sta avvicinando progressivamente all'uomo ed è più vicino di quanto possiamo pensare" dice all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. "Se è vero quello che dicono i Cdc, e non ne ho dubbi, che è stato registrato in Missouri un caso umano di influenza aviaria A (H5) senza nessun contatto con animali, non è una bella notizia. Aspettavamo solo il quando l'influenza aviaria si sarebbe trasmessa da uomo-uomo e mi pare che questo caso potrebbe esserlo. Ora aspettiamo altre certezze dagli Usa su questa vicenda ma prima o poi l'influenza aviaria sarà un problema globale e andrà affrontata".  

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Categoria: cronaca

15:07

Simona Izzo e la dieta con Ricky Tognazzi: "Solo grazie al sesso resistiamo a fame notturna"

(Adnkronos) - Il segreto per non sgarare durante la dieta? Mettere l'allarme al frigorifero. Parola di Simona Izzo. 

L'attrice e doppiatrice si è raccontata a 'Storie di donne al bivio' di Monica Setta, che andrà in onda su Rai 2 lunedì 9 settembre, e ha svelato anche il suo rapporto con la dieta, che fa insieme al marito Ricky Tognazzi. "Io e Ricky stiamo a dieta perciò se scendiamo ad aprire il frigo scatta e suona. Riusciamo a resistere agli attacchi di fame notturna - spiega - solo quando facciamo l'amore. E dopo Ricky fa uno dei suoi meravigliosi panini oppure cuociamo gli spaghetti". Alla domanda 'cosa fa per restare in forma?', Izzo risponde: "Cambio crema tutte le sere, ho fatto un lifting che tiene bene e mi do i pizzicotti al viso per la circolazione. Funziona. Mio marito mi dice che sono ancora molto sexy". 

Con la regia di Giacomo Necci, il programma - che fa parte della direzione approfondimento, diretta da Paolo Corsini - è per Simona anche l'occasione per condividere con i telespettatori un suo momento difficile. "Ho passato metà della mia vita a letto per una depressione bipolare - racconta - che non ho mai voluto curare. Mi ha salvato mio marito Ricky Tognazzi che, quando stavo male, mi lasciava dormire e mi accarezzava dolcemente aspettando che il malessere passasse. Oggi ci amiamo più del primo giorno. La notte ci capita di fare l'amore e poi di stare abbracciati a mangiare un panino". 

Nel corso dell'episodio ha parlato anche dell'ex marito Antonello Venditti che, durante un concerto a Barletta, ha rimproverato una donna che lo aveva interrotto, senza sapere che fosse disabile. "Antonello ha commesso sicuramente una leggerezza - ha detto Izzo -, ma non è un mostro. È un uomo di cultura che ha profondo rispetto per la gente e per il suo pubblico". "Il video della serata - prosegue - è diventato virale e gli odiatori lo hanno massacrato in modo eccessivo e ingiusto. Lui, dal palco, non si era accorto di nulla. Può accadere in un concerto, anche se la cosa è deprecabile comunque", conclude. 

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Categoria: spettacoli

14:54

Imprese, Landazabal (Gsk Italia): "Innovazione e salute strettamente connesse a competitività Ue"

(Adnkronos) - "Durante questa 50esima edizione del Forum di The European House-Ambrosetti a Cernobbio il cuore della discussione è stata proprio la competitività europea, la quale ha una stretta connessione con l'innovazione e la salute della popolazione". Così Fabio Landazabal, presidente di Gsk Italia, a margine della 50° edizione del Forum di Cernobbio, intitolata 'Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive'. 

Il presidente Landazabal ritiene che la sfida della competitività di un Paese dipenda da molte leve diverse, due in particolare: la prima è quella relativa all’innovazione, che un paese, per essere competitivo, deve stimolare, nutrire ed abbracciare in tanti settori diversi di attività, come l’intelligenza artificiale, l’energia pulita e le scienze della vita, ma anche la ricerca e produzione di farmaci e vaccini: "L'Europa sta cominciando a restare indietro su due fronti, il primo è proprio quello dell'innovazione, dove siamo indietro rispetto all'America e alla Cina. Si tratta di un paradosso in quanto l'Europa ha una forte vocazione alla ricerca, ma si scontra con la difficoltà di avere accesso ai capitali e anche al mercato, una volta che i prodotti e le soluzioni sono stati sviluppati - spiega Landazabal - L'adozione dell'innovazione in Europa dovrebbe essere implementata e migliorata, creando mercati più attrattivi e competitivi a livello globale, questo permetterebbe di creare un ambiente più attrattivo per gli investimenti". 

La seconda leva della competitività, secondo Landazabal, è quella della popolazione, intesa come individui che insieme fanno muovere l’economia del paese e, quindi, il PIL: attraverso il lavoro e la scoperta, infatti, migliorano il tenore e la qualità di vita di tutti. 

Le persone, quindi, sono la linfa vitale del nostro Paese, tuttavia, si tratta anche di una linfa in progressivo invecchiamento, in quanto l’Italia si attesta come secondo paese più longevo in Europa dopo la Spagna. Gli over 65 hanno superato il 23% della popolazione totale e nel 2050 arriveranno al 35%. Questo 23% di persone è ormai chiamato Silver economy perché vale quasi il 20% del pil nazionale ed un quarto dei consumi delle famiglie italiane: "La salute pubblica è un problema in Europa, dove la popolazione sta invecchiando, in alcuni casi - come in Italia e in Spagna - molto velocemente, e la natalità è bassa nonostante gli sforzi fatti per promuoverla è chiaro che non è ancora abbastanza. Dobbiamo, quindi, capire come trasformare questa sfida in un'opportunità - continua il presidente di Gsk Italia - In accordo con la visione proposta dalla presidente Meloni, dobbiamo investire in settori strategici che possano generare il miglior ritorno d'investimento. Noi siamo convinti che uno di questi settori sia la salute in quanto può offrire soluzioni preventive che possono avere un alto ritorno degli investimenti". 

Ad oggi sono disponibili analisi più specifiche e basate sulla realtà italiana perché il tema dell’invecchiamento della popolazione è diventato una priorità. Un’analisi Altems - Università Cattolica del 16 luglio scorso svolta per Farmindustria, infatti, dice che una popolazione adulta correttamente protetta attraverso le vaccinazioni porterebbe a recuperare su base annua 10 miliardi di euro di produzione industriale, quasi 3 miliardi di euro di costi sociali e oltre mezzo miliardo di gettito fiscale. Per fare un rapido raffronto, si tratterebbe di circa la metà dei fondi aggiuntivi che sono oggi stimati essenziali per la finanziaria 2025: "In questo senso, investire in innovazione e nella sua adozione, può portare soluzioni per una popolazione che invecchia. Sviluppare la 'silver economy' dovrebbe essere uno dei pilastri della nostra economia, poiché diventerà il più ampio segmento dell'economia, che dovrebbe essere vista come un'opportunità e non come un fardello", conclude. 

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Categoria: salute

14:39

Caso Sangiuliano, ex marito Boccia chiede da un anno 'pubblicazione' divorzio

(Adnkronos) - L’ex marito di Maria Rosaria Boccia, la donna protagonista della vicenda che si è conclusa con le dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, da circa un anno chiede di correggere l’errore materiale presente nella sentenza di divorzio, ottenuta da un tribunale napoletano nel 2015, che ancora oggi - a nove anni dal verdetto - non risulta trascritta all’anagrafe. E’ un dettaglio che emerge ora che i riflettori sono tutti puntati sull’ex sposa. 

Nel provvedimento, da quanto risulta al’Adnkronos, è riportato in modo non corretto il codice fiscale dell’imprenditrice, un errore di cui è stata chiesta la correzione allo stesso tribunale. La coppia formata da Marco e Maria Rosaria si è sposata nel 2009, nozze che non hanno fatto in tempo a decollare: dopo pochi mesi la relazione si è interrotta ed è iniziato lo scambio di lettere tra avvocati. La separazione, inizialmente ‘combattuta’, si è risolta con il divorzio. I due vivono in città diverse e non hanno mantenuto nessun contatto. 

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Categoria: cronaca

14:33

Sace e Teha aprono alle Pmi italiane le porte del Forum Ambrosetti di Cernobbio

(Adnkronos) - In occasione della 50esima edizione del Forum di Cernobbio, Sace porta le PMI a Villa d’Este, grazie alla partnership con Teha, con un hub interamente dedicato a queste aziende e al loro ruolo strategico per il tessuto economico italiano. In occasione del Forum l'Amministratore Delegato di Sace Alessandra Ricci - insieme ad Alessandro Terzulli, Chief Economist di Sace, e Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile dell’Area Scenari e Intelligence e dello Sviluppo Internazionale di Teha Group - ha presentato la ricerca 'Obiettivo Sparkling. Pmi e filiere italiane a prova di futuro' realizzata dall’Ufficio Studi di Sace in collaborazione con Teha, che analizza le trasformazioni che spingeranno la competitività del Made in Italy nel mondo: innovazione 4.0, sostenibilità ed export. Temi trattati anche dal Presidente del Consiglio Giorgia Melonia nel suo discorso di stamattina che ha sottolineato di come in Europa ci sia un problema di competitività. 

"Sace partecipa al Forum di Cernobbio insieme alle PMI italiane, offrendo loro la possibilità di seguire virtualmente la tre giorni di lavori, incontri e dibattiti, e soprattutto portando di seguire virtualmente la tre giorni di lavori, incontri e dibattiti, e soprattutto portando all’attenzione di questo autorevole contesto l’importanza e le prospettive per le piccole e medie imprese italiane, alle prese con le sfide e le opportunità della transizione sostenibile e digitale", ha dichiarato la Ricci, ricordando come "Sace, in linea con la missione e gli obiettivi del nostro Piano Industriale Insieme 2025, è già al fianco di 51 mila PMI italiane nei loro progetti di investimento e crescita sostenibile in Italia e nel mondo e contiamo di raggiungerne 65 mila nell’arco di Piano". "Abbiamo superato gli 80 miliardi di euro di progetti sostenuti al fianco di PMI e filiere italiane, generando un impatto di 220 miliardi di euro sul sistema produttivo e supportando 1 milione e 300 mila posti di lavoro. Lo Studio che portiamo oggi al Forum di Cernobbio parte da questa esperienza per aumentare le opportunità di crescita per il tessuto economico nazionale" ha concluso.  

Le Pmi - si ricorda in una nota- rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana e giocano un ruolo importantissimo sia in chiave economica sia in chiave sociale: le oltre 200mila PMI italiane producono un giro di affari di oltre 1.400 miliardi di euro, realizzano all’estero circa un terzo del proprio fatturato (circa 7 punti percentuali sopra alle tedesche) e contribuiscono a quasi la metà dell’export nazionale (45%, rispetto al 20% delle tedesche e delle francesi e al 32% delle spagnole). Peraltro più di un terzo delle Pmi italiane (il 37%) investe in innovazione e formazione e questo accresce del 15% l’export capability di un’impresa.  

Anche per le grandi imprese italiane si prevede una dinamica positiva, fino al +3,8% quest’anno e al +5,8% nel 2025. “Le oltre 200 mila piccole e medie imprese giocano un ruolo fondamentale nell’economia italiana – ha dichiarato il Chief Economist di Sace, Alessandro Terzulli - Secondo le nostre stime le esportazioni delle PMI italiane cresceranno dell’1,5% circa nel 2024 e del 3,5% nel 2025, raggiungendo i 260 miliardi di euro grazie in particolare al traino delle medie imprese. Una export capability che può crescere, puntando su due leve strategiche: la trasformazione tecnologica, anche in chiave sostenibile, e l’integrazione in più filiere produttive.” 

A guidare la crescita delle vendite estere delle PMI quest’anno sarà l’Oriente: Medio Oriente e Asia Orientale sono le aree per cui sono infatti previsti significativi incrementi, rispettivamente +6,1% e +2,3%. Non sarà da meno l’America settentrionale (+3,8%), mentre la crescita sarà piatta verso l'Unione Europea, che rimane comunque la principale area di destinazione. Nel 2025 un maggior dinamismo verrà mostrato dall’Africa subsahariana (+10,1%). 

L’integrazione nelle filiere rappresenta un elemento centrale per la competitività delle PMI, grazie all’interconnessione dei processi produttivi. Un potenziale ad oggi largamente inespresso, considerando che la maggior parte delle imprese italiane (in media 4 su 5) dichiara di partecipare a una sola filiera. 

Lo Studio ha identificato le 8 principali filiere a rilevanza sistemica – macchine industriali, edilizia, agro-alimentare, abbigliamento, mezzi di trasporto su gomma, energia, sanità, farmaceutica e cure – che da sole rappresentano il 56,4% del Valore Aggiunto, il 52,3% dell’occupazione e il 67,3% dell’export delle unità con almeno 3 addetti. Ed evidenzia, tra le altre, le “filiere del futuro” relative a edilizia intelligente (smart building), agro-alimentare (agritech) ed energie rinnovabili e alternative (come l'eolico offshore e l’idrogeno). 

"Il modello distrettuale si conferma un pilastro fondamentale per il sistema produttivo nazionale. È in corso un’evoluzione verso una crescente integrazione lungo le catene del valore che consentirà alle imprese italiane di affrontare le sfide di un mercato sempre più globale e competitivo e di superare alcuni limiti dei distretti tradizionali. Nello specifico, abbiamo identificato alcune filiere informali - ovvero non censite a livello statistico - e cross-settoriali - che tagliano trasversalmente più settori - su cui l’Italia potrà rafforzare e consolidare il proprio posizionamento in termini di attivazione occupazionale, produzione industriale e proiezione sui mercati esteri. Ad esempio, stimiamo che nei prossimi anni la trasformazione del patrimonio edilizio in Italia nella direzione dello 'smart building' possa generare oltre 200.000 posti di lavoro qualificati e specializzati, così come importanti prospettive possono provenire dalla filiera agritech e delle tecnologie rinnovabili e alternative su cui l’Italia è già oggi ai primi posti in Europa (2° Paese europeo per Valore Aggiunto nei settori attivati dall'eolico offshore galleggiante e 2° produttore europeo di tecnologie meccaniche potenzialmente utilizzabili nella filiera dell’idrogeno)", ha spiegato Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile dell’Area Scenari e Intelligence e dello Sviluppo Internazionale di Teha Group. 

 

 

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Categoria: economia

14:30

Mattarella: "Non si è stranieri in casa propria quale sia cultura, lingua, religione'"

(Adnkronos) - "Il principio che l’Assemblea Costituente affermava era esplicito: non potevano essere considerate straniere, in Italia, lingue parlate da cittadini italiani radicati nel suo territorio. Non si era - e non si è - stranieri a casa propria, quale fosse – e sia - la propria cultura, lingua, religione". Lo ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella ad Aosta per l'80esimo dell'autonomia, secondo il quale "valorizzare le specificità delle comunità collocate alle frontiere dell’Italia ha arricchito i valori di convivenza della nostra civiltà". a.  

"Il tema della tutela delle minoranze linguistiche ha trovato collocazione all’art.6 della nostra Carta fondamentale. Ne costituisce attuazione anche la legge 482/1999", ha detto ancora il presidente della Repubblica sottolineando: "Si tratta di una ricchezza e di un vanto per la Repubblica". 

"La Val d'Aosta è sempre stata un elemento costitutivo del divenire d’Italia, era stata impegnata nelle lotte per il Risorgimento e nella Prima guerra mondiale. Una esperienza unica nei territori e nelle popolazioni di frontiera", ha detto il capo dello Stato. 

"La classe dirigente che si apprestava ad assumere responsabilità in Valle, aveva piedi solidamente piantati nella Resistenza: Emile Chanoux, tra i fondatori della Jeune Vallé d’Aoste, come ho ricordato, martire della libertà. Frederic Chabod, il partigiano Lazzaro, primo presidente del Consiglio della Valle", ha detto tra l'altro il presidente della Repubblica. 

"Duro il prezzo pagato, tra i partigiani e la popolazione civile. Dai soldati di origine valdostana trasferiti nei campi di internamento in Germania. Un sacrificio che ha visto la Repubblica attribuire la Medaglia d’oro al Valor militare alla Val d’Aosta", ha sottolineato Mattarella.  

Per Mattarella "la interazione tra Valle e ordinamenti della Repubblica è stata di grande successo. La Valle è un esempio di tutela delle proprie risorse, di promozione culturale e di apertura, anche con il polo universitario, che visiterò di qui a poco e che, con il suo essere momento di incontro tra la tradizione francese e quella italiana concorre in modo inestimabile alla valorizzazione del patrimonio culturale e di ricerca di Italia e Francia e alla identità condivisa". "Solidamente Aosta e la sua Valle costituiscono uno dei cardini del sistema delle autonomie della Repubblica", ha sottolineato il presidente della Repubblica.  

 

 

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Categoria: politica

14:19

Caso Sangiuliano, il legale: "Da Boccia pressioni illecite"

(Adnkronos) - Dopo la scelta di dimettersi da ministro della Cultura, ora Gennaro Sangiuliano promette azioni legali sulla vicenda che ha coinvolto Maria Rosaria Boccia. Il suo legale, l'avvocato Salvatore Sica, spiega: "È innegabile che l’ex ministro Sangiuliano è stato oggetto di pressioni illecite da parte della dottoressa Boccia che, a mio modo di vedere - ma la decisione spetterà ai magistrati - prefigurano il reato di tentata estorsione". 

In merito alla denuncia contro Boccia, il legale dichiara: "È in via di elaborazione e intendiamo depositarla all’attenzione dei magistrati all’inizio della prossima settimana. Mi incontrerò con l’ex ministro Sangiuliano e procederemo allegando all’esposto anche una serie di documenti che dimostrato l’assoluta correttezza della condotta del mio assistito. Nell’atto che metteremo a disposizione dei pm forniremo una ricostruzione cronologica e dettagliata di questa vicenda che è e resta privatissima". 

 

Ora che i riflettori sono tutti puntati su Maria Rosaria Boccia, l'ex marito svela dei dettagli sulla sua situazione: da circa un anno chiede di correggere l’errore materiale presente nella sentenza di divorzio, ottenuta da un tribunale napoletano nel 2015, che ancora oggi, a nove anni dal verdetto, non risulta trascritta all'anagrafe.  

Nel provvedimento, da quanto risulta al’Adnkronos, è riportato in modo non corretto il codice fiscale dell’imprenditrice, un errore di cui è stata chiesta la correzione allo stesso tribunale. La coppia formata da Marco e Maria Rosaria si è sposata nel 2009, nozze che non hanno fatto in tempo a decollare: dopo pochi mesi la relazione si è interrotta ed è iniziato lo scambio di lettere tra avvocati. La separazione, inizialmente ‘combattuta’, si è risolta con il divorzio. I due vivono in città diverse e non hanno mantenuto nessun contatto. 

 

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Categoria: cronaca

13:49

Sinner e la finale, Fritz non ha dubbi: "Vinco gli US Open"

(Adnkronos) - Taylor Fritz 'minaccia' Jannik Sinner in vista della finale degli US Open 2024 in programma domani, domenica 8 settembre, a Flushing Meadows con inizio alle 14 americane (le 20 in Italia), in diretta tv su Sky e Supertennis. Lo statunitense sfida l'azzurro, numero 1 del mondo, nel match che vale l'ultimo titolo stagionale dello Slam. Fritz, vittorioso in semifinale nel derby con Frances Tiafoe, nonostante le quote dei bookmaker non lo favoriscano non si sente affatto un underdog contro l'azzurro. Anzi. "Ho la sensazione che giocherò bene e vincerò. Quando gioco un buon tennis, il livello abbastanza alto per vincere", dice nella conferenza dopo la semifinale. 

"Mi è sempre piaciuto giocare contro Sinner", dice. Fritz e l'altoatesino si sono affrontati due volte da professionisti: bilancio, una vittoria per parte. L'americano ha vinto nel 2021, Sinner si è imposto nel 2023: entrambi i match sono andati in scena a Indian Wells, sulla stessa superficie che ospita gli US Open. "Non credo che mi troverò sotto una pressione maggiore di quella avvertita in semifinale: due americani in semifinale agli US Open, uno contro l'altro per arrivare in finale... Io, semplicemente, mi sento bene. Ho la sensazione che giocherò bene e vincerò. Quando gioco un buon tennis, credo che il livello sia abbastanza alto per vincere". 

"E' trascorso un po' di tempo dall'ultima partita con Sinner, in quel caso mi ha battuto in 3 set a Indian Wells. Jannik colpisce la palla alla grande, è molto potente. Io però ho sempre tenuto lo scambio, gioco sempre bene contro di lui", dice. 

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Categoria: sport

12:53

Coppa Davis, dopo Sinner anche Musetti dice 'no': ecco il team scelto da Volandri

(Adnkronos) - Dopo Jannik Sinner, anche Lorenzo Musetti salta la Coppa Davis. "Dopo un confronto con il capitano, il team e lo staff della Fitp, dove abbiamo valutato la mia attuale condizione psicofisica, e gli obiettivi che ci riguardano da qui a fine anno, abbiamo preso di comune accordo la decisione che non sarò a Bologna per la Coppa Davis", ha annunciato il tennista azzurro con un post su Instagram.  

 

Il carrarino non farà parte quindi della squadra che giocherà la fase a gironi della Coppa Davis a Bologna. "È stata una scelta sofferta e mi dispiace dover rinunciare a questo nuovo importante appuntamento con la maglia azzurra a cui tengo moltissimo. Sono sicuro che i ragazzi si faranno valere, io farò il tifo con la stessa passione con cui ho difeso i colori azzurri a Parigi, e spero di ritrovare i miei compagni a Malaga", ha aggiunto Musetti. 

 

Il Capitano dell’Italia, Filippo Volandri ha diramato quindi le convocazioni ufficiali del quintetto azzurro che scenderà in campo nel Gruppo A della Fase a Gironi all'Unipol Arena di Bologna. Il coach azzurro ha chiamato Matteo Berrettini, Matteo Arnaldi, Flavio Cobolli, Andrea Vavassori e Simone Bolelli che rappresenteranno l’Italia Campione del mondo, pronta a ripartire per difendere il titolo conquistato lo scorso anno a Malaga. 

"Le scelte di oggi - ha detto Volandri - sono il frutto delle riflessioni e dei confronti di questi giorni con tutta la squadra, presenti e assenti. Rispetto a questi ultimi, come sempre abbiamo cercato di accordare le esigenze della squadra con quelle dei miei ragazzi, perché abbiamo l’obiettivo di passare il turno anche tutelando la salute fisica e psicologica per restare competitivi fino al termine della stagione!". E ancora: "Per quanto riguarda Jannik che ci ha dato la sua disponibilità per la parte conclusiva dell’impegno di Bologna, in accordo con i vertici federali e lo staff del ragazzo, abbiamo deciso di sollevarlo dalla convocazione permettendogli un pieno recupero, e avere la squadra al completo fin dal match iniziale. Lorenzo ci ha manifestato la necessità di fermarsi qualche giorno, dopo il tour de force cui si è sottoposto negli ultimi mesi, anche per la partecipazione all’Olimpiade, e, anche in questo caso d’accordo con la Federazione, ho deciso per il bene suo e della squadra di consentirgli di recuperare una condizione psicofisica ottimale. Pertanto, il gruppo che scenderà in campo a Bologna sarà comunque forte, motivato e in questo momento il più attrezzato per affrontare le squadre avversarie e per guadagnare le Finals di Malaga". 

L’Italia esordirà alla ‘Unipol Arena’ mercoledì 11 settembre, alle ore 15:00, contro il Brasile. Tornerà quindi in campo allo stesso orario di venerdì 13 per affrontare il Belgio. Infine, domenica 15 settembre, sempre alle 15:00, sfiderà l’Olanda. 

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Categoria: sport

12:45

Ucraina, Zelensky: "Grazie a Meloni per sforzi per pace giusta"

(Adnkronos) - "Ringrazio Giorgia Meloni e il popolo italiano per il loro sostegno e gli sforzi nel ripristinare una pace giusta". Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riferendo dell'incontro avuto con la premier Giorgia Meloni a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio, con cui "abbiamo parlato dell'attuazione della Formula di pace, con l'Italia che gioca un ruolo attivo su tutti i suoi punti". 

"Uno degli argomenti chiave di cui abbiamo discusso è stata la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina, concentrandoci in particolare sul ripristino del nostro sistema energetico. Apprezziamo profondamente la decisione dell'Italia di ospitare la prossima Ukraine Recovery Conference nel 2025", si legge ancora nel post. 

"Il colloquio con Zelensky? Abbiamo discusso di come continuare a lavorare per garantire la legittima difesa e per arrivare a una pace giusta", ha detto dal canto suo Meloni nel corso del suo intervento al Forum. "Le tesi che sostenevo due anni fa sull'Ucraina sono le stesse che sostengo adesso da presidente del Consiglio: sull'Ucraina non dobbiamo mollare e dobbiamo continuare a sostenerla". 

"Dobbiamo smettere di credere alla propaganda russa, il destino dell'Ucraina non è segnato. Continuo a sentire da mesi e mesi - ha detto Meloni - che l'Ucraina sta perdendo la guerra mentre la Russia sta vincendo: il conflitto in Ucraina nasce con l'idea di 'guerra lampo' che in pochi giorni avrebbe dovuto portare alla conquista di Kiev da parte della Russia: questo non è avvenuto, la Russia non sta vincendo la guerra, ma ci troviamo in una fase di stallo del conflitto. "A febbraio 2023 - ha spiegato la premier - la Russia controllava il 17,3% del territorio ucraino, a distanza di un anno di guerra controlla il 17,5: questo stallo abbiamo contribuito a crearlo noi, sostenendo Kiev perché all'inizio dell'invasione c'era una sproporzione enorme delle forze in campo", ha concluso. 

 

Le forze militari russe hanno occupato l'insediamento di Kalinovo, nella regione di Donetsk, ha reso noto il ministero della Difesa a Mosca. 

 

Le autorità della regione russa di Voronezh hanno proclamato oggi lo stato d'emergenza dopo che l'Ucraina ha lanciato un attacco con droni. Lo ha reso noto il governatore Aleksandr Gusev, secondo cui sono stati evacuati diversi insediamenti nel distretto di Ostrogozhsk dopo una serie di esplosioni. Secondo alcune fonti ucraine, potrebbe essere stato colpito un deposito di munizioni. Non si registrano vittime. La regione di Voronezh confina con il Luhansk, nell'est dell'Ucraina. 

 

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Categoria: internazionale/esteri

11:59

MotoGp San Marino, pole Bagnaia e prima fila tutta italiana

(Adnkronos) - Pecco Bagnaia conquista una pole position da record a Misano nel Gp di San Marino di MotoGp. Il campione torinese, in sela alla Ducati ha chiuso con il crono di 1:30.304 con una prima fila tutta italiana con Franco Morbidelli secondo e Marco Bezzecchi al terzo posto, per la prima volta nel Gp di San Marino.  

Partirà dalla quarta posizione Jorge Martin, leader del Motomondiale con la Pramic, Martin seguito da Pedro Acosta e Brad Binder. Terza fila con Alex Marquez, Bastianini e Marc Marquez, che ha pregiudicato le sue qualifiche con una caduta nel finale. Decimo Quartararo, seguito da Vinales e Miller, mentre Mir salterà la gara per la gastroenterite. 

 

"Sono senza parole per questo risultato. La mia squadra, il mio preparatore e il mio fisioterapista hanno fatto tutti un ottimo lavoro. Quando riesco ad andare in moto fortunatamente riesco a non pensare al dolore", ha detto Pecco, ricordando i problemi fisici dopo la caduta di Aragon. "Prima fila tutta italiana? È bellissimo essere in prima fila con altri due piloti dell'Academy: ci alleniamo tutti molto su questa pista. La moto sta lavorando perfettamente, ma questo pomeriggio la Sprint non sarà facile". 

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Categoria: sport

11:55

Aviaria, in Usa primo caso umano senza contatto con animali

(Adnkronos) - In Usa primo caso umano di influenza aviaria A (H5) senza nessun contatto con animali. Il contagio - riferiscono i Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) è stato registrato in Missouri. Il soggetto è stato ricoverato in ospedale ed è guarito. Il caso è stato rilevato - secondo il Missouri Department of Health & Senior Services - grazie al sistema di sorveglianza per l'influenza, diverso da quello che gli Usa hanno messo in campo dopo l'epidemia tra i bovini che riguarda solo i lavoratori del settore.  

"E' il 14esimo caso umano di influenza aviaria H5 negli Usa ma il primo che secondo le autorità non ha avuto contatti con nessun tipo di animale - si legge nel report Cdc - Nel Missouri non sono stati segnalati focolai di H5 nei bovini, ma nel 2024 sono stati segnalati focolai di H5 in allevamenti di pollame commerciali e da cortile. In passato in quello stato l'influenza aviaria H5N1 è stata rilevata negli uccelli selvatici".  

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Categoria: internazionale/esteri

11:26

È morto Rich Homie Quan: il rapper aveva 34 anni

(Adnkronos) - Il rapper statunitense Rich Homie Quan è morto a 34 anni. Lo riporta la stampa estera, che spiega come siano ancora sconosciute le cause del decesso e sia stata programmata un'autopsia. 

Nato ad Atlanta il 4 ottobre del 1989, DeQuantes Lamar (questo il suo vero nome) era il maggiore di tre fratelli. Inizialmente, spiega il sito della sala concerti di Atlanta 'The Masquerade', sognava di diventare un giocatore di baseball, ma col passare del tempo capì di dover investire sulla sua passione per la musica e sul suo talento nel raccontare storie. Così iniziò a fare rap. 

Ha iniziato seriamente a fare musica nel 2008 (è di quell'anno 'Stay Down' insieme agli Stack Money Boyz), poi nel 2011 finì in carcere per 15 mesi dopo una serie di furti con scasso. Quando uscì si buttò a capofitto nella musica e decise di ricominciare da zero. Nel corso di quel decennio divenne un grosso nome della scena rap, arrivando al successo internazionale con le hit 'Type of Way' del 2013 e 'Flex (Ooh, Ooh, Ooh)' del 2015. Nel 2018 l'album di debutto in studio, 'Rich as in Spirit'. 

Nel corso della sua carriera, Lamar ha collaborato con grandi nomi dell'industria musicale come 2 Chainz, Young Thug, Gucci Mane e Trinidad James. Molti di loro gli stanno dicendo addio sui social in queste ore. "Fratellino, avevamo appena parlato di girare un video. Una preghiera speciale per te e la tua famiglia", ha scritto 2 Chainz. Il cantante Jacquees lo ha definito "una leggenda" e su X ha scritto: "Ti vorrò bene per tutta la vita". 

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Categoria: spettacoli

11:09

Pesaro, uccide la moglie a coltellate: fermato 54enne

(Adnkronos) - Femminicidio nella notte nel Pesarese, a Montemaggiore al Metauro: un uomo di 54 anni ha ucciso a coltellate la moglie, 38enne di origini brasiliane. La donna è morta in ospedale per le ferite riportate. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fano, insieme a quelli della Stazione Carabinieri di Colli al Metauro.  

Lunedì scorso i carabinieri sono stati contattati proprio dall’uomo che aveva denunciato l’abbandono del tetto coniugale da parte della donna. Contattata dai militari, la 38enne ha detto di essere vittima di violenze da parte del coniuge e di volersi allontanare da lui, ma di non volere presentare denuncia nei suoi confronti. Nonostante questo però, i carabinieri lunedì scorso avevano inviato la segnalazione alla Procura di Pesaro, attivando la procedura urgente del “codice rosso”. 

La 38enne poi, ieri sera è tornata nell’abitazione senza avvertire le forze dell’ordine e al culmine di una lite l’uomo l’ha accoltellata colpendola all’addome, davanti ai tre figli minori. Portata con l’elicottero in ospedale, la donna è morta poco dopo per la gravità delle ferite. Il marito è stato trovato dai carabinieri nascosto al buio in un terreno vicino. Ora si trova nel carcere di Pesaro in attesa dell’udienza di convalida.  

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Categoria: cronaca

10:30

Incidente sul lavoro nel Casertano, operaio muore schiacciato da un cancello

(Adnkronos) - Incidente mortale sul lavoro nel Casertano. Un operaio di 60 anni è morto ieri pomeriggio a Orta di Atella schiacciato dal cancello di un capannone industriale. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo stava chiudendo il cancello che si è ribaltato e gli è caduto addosso. I carabinieri hanno subito avviato gli accertamenti, coordinati dalla procura di Napoli Nord, che ha disposto l'autopsia.  

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Categoria: cronaca

10:08

Sangiuliano: "Dimissioni decisione mia, ora le querele da milioni di euro"

(Adnkronos) - "Querele da milioni di euro". All'indomani delle sue dimissioni da ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano svela le sue mosse future e promette azioni legali sulla vicenda che lo ha visto coinvolto, a partire da quelle contro Maria Rosaria Boccia da cui "non sono ricattabile". 

"Ora farò, insieme ai legali che mi aiuteranno, l'avvocato di me stesso. So bene come si fanno le querele ai giornalisti e conosco purtroppo, ora direttamente sulla mia pelle anche se mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte, la pericolosità devastante delle fake news. Milioni e milioni di risarcimento mi aspetto", afferma in un'intervista al 'Messaggero', ricordando di essere laureato in Giurisprudenza, con un dottorato in diritto e di non essere "ricattabile da nessuno". 

"Devo ripartire e lo farò perché non mi mancano l'energia e la fiducia in me stesso, anche se la cattiveria che ti viene scaricata addosso è fatta apposta per farti arrendere. Io invece vado avanti", assicura Sangiuliano. 

Quanto al rapporto con il premier Giorgia Meloni, "non crediate che sia accaduto chissà che cosa tra di noi. Continuiamo a fidarci l'uno dell'altra. Ho tolto il bersaglio a tutti coloro che hanno scaricato su di me il peggio del peggio in questi giorni, un accanimento mai visto. Giorgia è stata comprensiva, non mi ha spinto lei a lasciare, mi ha ascoltato come sempre, mi ha lasciato libero di fare la mia scelta. Si è comportata nel migliore dei modi possibile. Questa è stata una decisione mia, perché stava diventando troppo duro e troppo ingiusto il tiro al piccione". 

Sangiuliano confessa di aver bisogno ora "di disintossicarmi per un po', poi tornerò a scrivere a lavorare, e intanto rispolvero le mie conoscenze giuridiche per far condannare nei tribunali quelli che hanno scritto bugie". E ancora: "Voglio recuperare anche i miei sentimenti stare vicino a mia moglie di cui resto innamorato e fare un bilancio della mia vita politica. Vogliono farmi passare per un reietto ma io mi sento a posto con la coscienza: non ho tradito le istituzioni, non ho usato neanche un euro di soldi pubblici per un caffè", aggiunge.  

E alla domanda se tornerà in Rai, risponde: "Certo che ci tornerò, come hanno fatto Marrazzo, Badaloni e tanti altri che presero aspettativa per impegnarsi in politica. Sono un dipendente Rai a tempo indeterminato. Tornerò al mio lavoro e nell'azienda dove sono cresciuto. Ma non voglio un posto di rilievo", conclude. 

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Categoria: politica

09:45

Meloni: "Caso Sangiuliano non indebolirà governo"

(Adnkronos) - "Se qualcuno pensa che situazioni come questa possano servire a indebolire il governo temo non accadrà". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo al Forum Ambrosetti, a Cernobbio, in merito al caso Sangiuliano. "Penso che abbia fatto un buon lavoro e che per questo vada ringraziato", ha aggiunto il premier parlando delle dimissioni del ministro della Cultura. 

"Cosa è accaduto? - ha detto Meloni parlando della vicenda - Lo ha spiegato bene Andrea Malaguti, direttore de 'La Stampa'. Sono giorni che parliamo della vita privata di un ministro e va da sé che quando se ne parla per giorni la sua vita pubblica è finita. Ed è così. Solo che ci sono due elementi che vanno considerati di questa dichiarazione. Il primo è che il direttore Malaguti conferma che si tratta di una vicenda di vita privata, perché ad oggi il ministro Sangiuliano si è dimesso ma non ci sono illeciti commessi. La seconda questione è che sono giorni che discutiamo...ma discutiamo chi?" 

Secondo la premier "c'è stata una forte campagna mediatica su una questione privata del ministro, fermo restando che il ministro ha sbagliato, che ha trasformato una questione privata in un fatto pubblico". Per Meloni si tratta di "un gioco precedente al quale non mi intendo prestare, ed è la ragione per la quale non ho accettato inizialmente le dimissioni del ministro". Ieri, invece, "le ho accettate perché le ha presentate come irrevocabili, perché il ministro voleva liberarsi dalla condizione di ministro per potersi meglio difendere perché capiva, come lo capisco io, che l'autorevolezza e il ruolo del governo non poteva continuare ad essere sottoposto a questa pressione mediatica". 

"Come si dice - ha aggiunto Meloni - 'è morto il re viva il re'. Si è dimesso un ministro, buon lavoro al nuovo". Nella giornata di ieri, quando la stampa aspettava le dimissioni di Sangiuliano, ha spiegato la premier, "io ero già al Quirinale a firmare la nomina del nuovo ministro, perché intendo fare bene il mio lavoro fino a fine legislatura e penso anche che gli italiani capiscono un certo doppiopesismo". 

Meloni si è detta inoltre "molto colpita dalla sproporzione di articoli dedicati alla vicenda privata del ministro rispetto a quelli dedicati a un’inchiesta che ha portato avanti la procura di Perugia e che racconta di funzionari dello Stato che per anni hanno fatto centinaia di migliaia di accessi illegali a banche dati nazionali ragionevolemente ricattare la gente". 

Quanto a Sangiuliano, "credo che sia stato molto importante il lavoro che il ministro ha fatto - ha evidenziato Meloni - è stato molto importante aver significativamente incrementato gli introiti delle tante realtà culturali che ha l'Italia, e che sia stata una scelta molto intelligente chiudere la vergogna tutta italiana dei musei e dei siti archeologi chiusi durante i giorni di festa". Inoltre, ha aggiunto, "credo sia stato bello e importante avviare progetti che erano fermi da decenni. Penso all'ex ospedale dei poveri di Napoli, all'allargare le sedi degli Uffizi, e anche al riformare le norme sui contributi al cinema, sui quali avevamo visto molte cose che non funzionavano". 

Il governo, ha ribadito, "ha fatto quello che doveva fare per me è molto importante che il governo mantenga la sua autorevolezza". La premier si è augurata inoltre "che si possa andare avanti e che il nuovo ministro Alessandro Giuli possa continuare bene l'ottimo lavoro fatto da Gennaro Sangiuliano". 

Infine su Maria Rosaria Boccia "non credo di dover battibeccare con lei", ha detto la premier che poi ha aggiunto: "La mia idea su come una donna debba guadagnarsi uno spazio nella società è l'opposto di quella che ha questa persona".  

 

A Villa d’Este la premier ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ieri ha partecipato alla prima giornata di lavori. L’incontro, iniziato attorno alle 9.20, è durato circa 40 minuti. Ai giornalisti che le chiedevano come fosse andato l’incontro, la premier ha risposto: “Bene”. Stessa risposta dal presidente ucraino che, intercettato dai cronisti, ha risposto: "Very good". 

"Il colloquio con Zelensky? Abbiamo discusso di come continuare a lavorare per garantire la legittima difesa e per arrivare a una pace giusta", ha detto successivamente Meloni nel corso del suo intervento. "Le tesi che sostenevo due anni fa sull'Ucraina sono le stesse che sostengo adesso da presidente del Consiglio: sull'Ucraina non dobbiamo mollare e dobbiamo continuare a sostenerla". 

"Dobbiamo smettere di credere alla propaganda russa, il destino dell'Ucraina non è segnato. Continuo a sentire da mesi e mesi - ha detto Meloni - che l'Ucraina sta perdendo la guerra mentre la Russia sta vincendo: il conflitto in Ucraina nasce con l'idea di 'guerra lampo' che in pochi giorni avrebbe dovuto portare alla conquista di Kiev da parte della Russia: questo non è avvenuto, la Russia non sta vincendo la guerra, ma ci troviamo in una fase di stallo del conflitto. "A febbraio 2023 - ha spiegato la premier - la Russia controllava il 17,3% del territorio ucraino, a distanza di un anno di guerra controlla il 17,5: questo stallo abbiamo contribuito a crearlo noi, sostenendo Kiev perché all'inizio dell'invasione c'era una sproporzione enorme delle forze in campo", ha concluso. 

 

“Ci sono pochi soldi? Non si possono buttare. Abbastanza facile”, ha detto poi Meloni rispondendo a una domanda sulla Manovra 2025. “Le priorità che danno il moltiplicatore maggiore per me erano aziende che assumono, salari, difesa del potere d’acquisto delle famiglie, salute dei cittadini e natalità. Noi abbiamo messo le risorse, poche, su questo. Ha funzionato? Pare che un po’ funzioni e quindi io penso che banalmente vada seguita questa strategia”, ha spiegato la premier. "Nella legge di Bilancio non ci sono molte delle cose che ho letto tipo voler abolire assegno unico. Anzi, questo governo sull’assegno unico ha messo altri 3 miliardi. Poi - ha aggiunto - va difeso dalle procedure di infrazione della commissione europea, ma è uno strumento fondamentale”.  

In manovra quindi “c’è la volontà di confermare quello che abbiamo fatto, di continuare e di vedere cos’altro si può fare”, ma “sempre con la serietà di mantenere una politica di bilancio che racconti che la stagione dei bonus, dei soldi buttati dalla finestra e delle risorse messe su cose che non producono alcun risultato è finita. Ci sono pochi soldi, a maggior ragione non si possono sperperare. Questa - ha chiarito Meloni - la mia politica di bilancio, è la politica di bilancio della maggioranza”. 

 

Parlando dell'Europa, Meloni evidenzia che "c'è un problema di competitività. Io mi ritrovo nella locuzione che dice 'l'America innova, la Cina replica e l'Europa regolamenta'. E' una fotografia straordinaria del contesto, perché è così. L'Europa ha pensato che il suo ruolo principale fosse quello di regolare tutto ma non penso che la soluzione sia regolare, la soluzione è regolare meno". "Penso che l'Europa in questo scenario possa essere più forte se si occupa meglio delle materie sulle quali gli Stati nazionali non possono competere da soli e meno di quelle su cui gli Stati nazionali hanno una prossimità sulla quale regolando riescono a difende maggiormente le loro specificità - ha aggiunto -. Se continuiamo a pensare di risolvere il problema del nostro sistema produttivo e della competitività aggiungendo regole temo che rischiamo di non aiutare le nostre imprese". 

"Sono ottimista sul ruolo che avrà l'Italia nella prossima Commissione europea", ha detto il presidente del Consiglio. "La settimana prossima dovrebbe arrivare qualche novità - ha annunciato - credo siamo in dirittura di arrivo". 

Meloni ha aggiunto di non aver motivo di credere che all'Italia non venga riconosciuto "quello che le spetta", e "non perché il governo o Meloni siano simpatici o antipatici" ma per "la forza che l'Italia ha". Anche in questo caso, ha osservato la premier, "devo dire che francamente trovo il dibattito per come lo leggo surreale, penso che bisogna ricordarsi qual sia il ruolo dell'Italia. Noi siamo un Paese fondatore dell'Ue, la terza economia europea, la seconda manifattura europea, e la terza nazione per numero di abitanti. Siamo una nazione forte nell'Ue e nessuno vuole che all'Italia non sia riconosciuto quel ruolo". 

Quanto alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, "penso che non sia dignitoso sostenere che poiché Fdi non ha votato per il suo rinnovo la presidente della Commissione se lo sarebbe legato al dito e non avrebbe per questo riconosciuto all'Italia il peso che ha. Se io fossi Ursula mi arrabbierei molto di questo". Fratelli d'Italia, ha ricordato Meloni, non aveva votato Ursula von der Leyen "anche la volta precedente ma io ho lavorato molto bene con lei in questi due anni e non ho ragione di credere che le cose vadano diversamente rispetto al futuro". 

 

"Tranquillizzo sui rapporti tra Italia e Stati Uniti, comunque vada, e secondo me bisogna anche stare tranquilli sul rapporto tra Usa e Europa". "Nella storia degli Usa è abbastanza ricorrente il dibattito su una tendenza isolazionista - ha osservato -. Per una nazione che ha quelle dimensioni geografiche e quella forza economica è anche normale ci si chieda se non sia più utile disinteressarsi a quello che accade fuori dai confini nazionali, ma attenzione agli equilibri geoglobali di oggi".  

Nel 1990, ha spiegato Meloni, "l'Ue con 12 Stati membri valeva il 26,5% de Pil globale. Oggi l'Ue con 27 Stati membri vale il 16% del Pil globale. Nel 1990 il Pil della Cina era 1,8% rispetto al Pil globale e oggi è al 18%, gli Usa sono al 26%. E' vero che gli Usa sono forti ma è vero anche che in un sistema di alleanza si riesce ad essere più forti". 

 

“Guido il nono governo più longevo della storia d’Italia. Se arrivo a Natale sarò il sesto”, ha inficne scherzato Meloni. E se arriva fino a Pasqua? “Devo ancora fare i conti perché sono scaramantica”, ha risposto scherzando Meloni, secondo cui “è una classifica facilissima da risalire”. Ma “al di là della battuta che fa sorridere, vi siete chiesti quanto l’abbiamo pagato? - ha continuato - Vi siete chiesti quanto l’abbiamo pagato in termini di capacità di stringere relazioni internazionali strategiche e quindi industriali con i nostri partner? Quanto l’abbiamo pagato in termini di capacità di mettere le risorse sugli investimenti e non usare sempre la spesa per fare cassa sul piano elettorale? Quanto abbiamo pagato non avere una strategia, perché non hai bisogno di avere una strategia se il tuo orizzonte è quello di un anno e mezzo, devi portare a casa i risultati”.  

Meloni, senza entrare nel merito delle riforme istituzionali perché “non c’è tempo”, ha sottolineato che “la stabilità è una chiave di volta. Un sistema che garantisce la stabilità è la madre di tutte le riforme, è la chiave di volta non sul piano istituzionale ma su quello economico”. 

 

 

 

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Categoria: politica

09:27

Papa in Papua Nuova Guinea: "Risorse naturali siano a beneficio di tutti"

(Adnkronos) - Il Papa, a Port Moresby in Papua Nuova Guinea, ha pronunciato il primo dei suoi discorsi incontrando le autorità e la società civile: “Questi beni sono destinati da Dio all’intera collettività e, anche se per il loro sfruttamento è necessario coinvolgere più vaste competenze e grandi imprese internazionali, è giusto che nella distribuzione dei proventi e nell’impiego della mano d’opera si tengano nel dovuto conto le esigenze delle popolazioni locali, in modo da produrre un effettivo miglioramento delle loro condizioni di vita”.  

Quindi Bergoglio ha parlato della debolezza politica dei governi locali: “La stabilità delle istituzioni” è un valore. Accrescerla “e costruire il consenso sulle scelte fondamentali rappresenta infatti un requisito indispensabile per uno sviluppo integrale e solidale”. Quindi il richiamo alla violenza, un male di tutto il territorio nazionale. “Auspico – ha detto il Pontefice - che cessino le violenze tribali, che causano purtroppo molte vittime, non permettono di vivere in pace e ostacolano lo sviluppo. Faccio pertanto appello al senso di responsabilità di tutti, affinché si interrompa la spirale di violenza e si imbocchi invece risolutamente la via che conduce a una fruttuosa collaborazione, a vantaggio dell’intero popolo del Paese. Nel clima generato da questi atteggiamenti, potrà trovare un assetto definitivo anche la questione dello status dell’isola di Bougainville evitando il riaccendersi di antiche tensioni”.  

Il Papa ha richiamato ognuno alle proprie responsabilità: “Questa ricchezza ambientale e culturale rappresenta al tempo stesso una grande responsabilità, perché impegna tutti, i governanti insieme ai cittadini, a favorire ogni iniziativa necessaria a valorizzare le risorse naturali e umane, in modo tale da dar vita a uno sviluppo sostenibile ed equo, che promuova il benessere di tutti, nessuno escluso, attraverso programmi concretamente eseguibili e mediante la cooperazione internazionale, nel mutuo rispetto e con accordi vantaggiosi per tutti i contraenti”. 

Il Papa a braccio ha fatto un elogio alle donne: “Esse portano avanti il Paese, hanno la forza per trasmettere la vita, costruire e far crescere la nazione. Non dimentichiamoci delle donne che sono in prima linea nello sviluppo umano e spirituale”. 

Bergoglio ha elogiato la decisione di assumere come motto della sua visita la parola “pray” . “Forse qualcuno, troppo osservante del ‘politicamente corretto’, potrà stupirsi di questa scelta; ma in realtà si sbaglia, perché un popolo che prega ha un futuro, attingendo forza e speranza dall’alto”, ha rimarcato Francesco rivolgendosi anche a “coloro che si professano cristiani, la grande maggioranza del vostro popolo”, e auspicando “vivamente che la fede non si riduca mai all’osservanza di riti e di precetti, ma che consista nell’amare Gesù Cristo e seguirlo, e che possa farsi cultura vissuta, ispirando le menti e le azioni e diventando un faro di luce che illumina la rotta. In questo modo, la fede potrà aiutare anche la società nel suo insieme a crescere e a individuare buone ed efficaci soluzioni alle sue grandi sfide”.  

Il Papa ha spiegato inoltre di essere venuto "per incoraggiare i fedeli cattolici a proseguire il loro cammino e per confermarli nella professione della fede. Mi congratulo con le comunità cristiane per le opere di carità che svolgono nel Paese, e le esorto a cercare sempre la collaborazione con le istituzioni pubbliche e con tutte le persone di buona volontà, a partire dai fratelli appartenenti ad altre confessioni cristiane e ad altre religioni, a favore del bene comune di tutti i cittadini della Papua Nuova Guinea".  

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Categoria: cronaca

09:09

Dal caldo al maltempo, ribaltone meteo nel weekend: le previsioni

(Adnkronos) - Meteo movimentato e clima da mezze stagioni nei prossimi giorni con il passaggio dal caldo africano ad una fase quasi autunnale con diffuso maltempo e crollo delle temperature. 

Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che nelle prossime ore farà caldo e ci sarà tanto sole: le massime sono previste in sensibile aumento ovunque con picchi di 40-42°C in Sardegna (!) e 36-39°C in Sicilia. Farà molto caldo anche altrove, con 34°C sul resto del Sud ma anche a Roma e Terni, sulle infuocate regioni centrali dell’Estate 2024. 

A tal proposito (le infuocate regioni centrali dell’Estate 2024) l’analisi dei dati conferma che la Capitale è stata una delle città più colpite dalle ondate di calore degli scorsi mesi: a luglio ed agosto la media delle temperature massime di Roma è stata 34,3°C, un valore eccezionale, strabiliante, così estremo che è schizzato oltre la climatologia di circa +3°C.  

Un andamento simile è stato registrato anche a Milano, Bologna e Napoli (per citare alcune città) con +2,5/+3°C oltre la media, ma solo ad agosto. Insomma questo sabato allungherà il periodo di caldo africano iniziato alla fine di giugno su tutta l’Italia, al Sud anche prima. Ma da domenica 8 settembre cambierà tutto. 

Domenica una perturbazione atlantica, in ingresso dal Golfo del Leone verso l’Italia, colpirà sin dal mattino la Liguria, la Toscana e gradualmente tutto il Nord: al momento, sono attese forti piogge entro pranzo intorno al Mar Ligure, poi dal primo pomeriggio anche su Sardegna, Alto Lazio, Lombardia, Emilia Romagna; dalla sera saranno colpite tutte le regioni centro settentrionali.  

La giornata di domenica, ad essere pessimisti, sarà molto perturbata su gran parte del Centro-Nord dalla mattinata in poi; ad essere ottimisti sarà ancora bella e molto calda al Sud con ampie schiarite anche su Lazio, Abruzzo, Molise e Marche (a tratti Nord-Est) fino al primo pomeriggio. Ovviamente per tutti i dettagli orari e geografici aspettiamo ulteriori aggiornamenti. 

Quel che è certo è che la domenica ci riporterà, lentamente, con i piedi per terra dopo l’eccezionale caldo africano delle prossime ore, anche se avremo ancora 37-38°C sulle Isole Maggiori e in Puglia, circa 35°C in Calabria, Campania, Abruzzo, Molise e Basilicata. 

La prossima settimana vedrà invece un graduale calo delle temperature massime verso i 23-26°C ovunque, e con minime fino a 12-13°C al Nord: qualora la previsione venisse confermata, entreremo in un periodo simil-autunnale con un cambio di stagione importante. Fuori le felpe, i pantaloni lunghi e, perché no, a tratti anche qualche piumino o impermeabile un po' più pesante. 

Intanto godiamoci il caldo africano delle prossime ore (non esclusi locali record per settembre) e poi penseremo al fresco autunnale da domenica-lunedì in poi. 

NEL DETTAGLIO  

Sabato 7. Al Nord: sole e caldo. Al Centro: soleggiato e molto caldo per il periodo; fino a 42°C in Sardegna. Al Sud: sole e molto caldo per il periodo fino a 38-39°C. 

Domenica 8. Al Nord: intensa fase di maltempo. Al Centro: peggiora fortemente sulla Toscana, dal pomeriggio verso le altre regioni. Al Sud: tanto sole e molto caldo. 

Lunedì 9. Al Nord: maltempo specie sul Nord-Est. Al Centro: maltempo. Al Sud: maltempo. 

TENDENZA: settimana di stampo simil-autunnale con sole alternato a piogge e temperature in calo, anche sotto la media del periodo su tutto lo Stivale. 

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Categoria: cronaca

08:20

Gaza, nuovi raid di Israele con morti e feriti: colpite anche due scuole

(Adnkronos) - E' di almeno 13 morti e 15 feriti il bilancio dei nuovi raid di Israele sulla Striscia di Gaza, colpendo anche due scuole che ospitavano rifugiati palestinesi. Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Wafa, nell'attacco che ha centrato la scuola Halima Saadia, nel campo di Jabalya, nel nord dell'enclave, sono morte otto persone e altre 15 sono rimaste ferite, mentre altre cinque vittime si contano dopo un raid che ha colpito un'abitazione nella parte orientale del campo profughi di Nuseirat. Secondo la Wafa le vittime si trovavano nelle tende dei rifugiati all'interno dell'edificio.  

In precedenza, le Idf avevano dichiarato in una nota di aver "condotto un attacco preciso contro i terroristi che stavano operando all'interno di un centro di comando e controllo di Hamas, incastonato in un complesso che in precedenza fungeva da scuola". In seguito al raid Idf e lo Shin Bet hanno reso noto che sono stati uccisi i due comandanti del battaglione Deir al-Balah della Jihad islamica Abdallah Khatib, a capo delle operazioni del battaglione durante l'assalto del 7 ottobre dello scorso anno, e Hatem Abu Akjidian, comandante del battaglione per il distretto orientale. 

Ore dopo una seconda scuole è stata bombardata: la Omar Ibn Al-Khattab, a Sheikh Radwan, a nord di Gaza City. Come ha reso noto la protezione civile della Striscia, almeno due persone sono state uccise e molte altre sono rimaste ferite 

Un cittadino pachistano residente in Canada è stato arrestato al confine con gli Stati Uniti, accusato di pianificare "un attentato terroristico" contro un centro ebraico a New York. Lo ha reso noto il ministro della Giustizia americano Merrick Garland in una nota, nella quale precisa che il sospetto voleva colpire "il 7 ottobre", in occasione dell'anniversario dell'attacco di Hamas, "con l'obiettivo dichiarato di massacrare, per conto dello Stato Islamico, il maggior numero possibile di persone di religione ebraica”. 

Muhammad Shahzeb Khan, noto anche come Shazeb Jadoon, 20 anni, è accusato di “aver tentato di fornire supporto materiale e risorse” all'organizzazione terroristica e comparirà in tribunale a Montreal, in Canada, il 13 settembre, ha riferito Ctv News. Secondo le autorità statunitensi, che ne chiederanno l'estradizione, rischia una pena massima di 20 anni di carcere. 

L'arresto è avvenuto mercoledì nella cittadina canadese di Ormstown, a 20 chilometri dal confine con gli Stati Uniti, dove l'accusato aveva tentato di entrare per compiere una "sparatoria di massa a sostegno" dell'Isis contro un “centro ebraico” a Brooklyn. 

 

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Categoria: internazionale/esteri

07:51

Harris e Trump verso il dibattito tv: Kamala sconfitta sui microfoni

(Adnkronos) - Il primo faccia a faccia fra Kamala Harris e Donald Trump si terrà solo martedì sera, quando è in programma il dibattito tv in vista delle elezioni dl 4 novembre, ma la candidata dem è stata costretta a incassare una prima sconfitta. Quella sui microfoni. La sua campagna aveva chiesto che potessero essere lasciati sempre accesi durante la trasmissione.  

Abc News ha ufficialmente annunciato le regole dopo il via libera di Harris in seguito a settimane di trattative con gli staff dei due candidati. Ancora la scorsa settimana, i democratici negoziavano con il network della modalità in cui avrebbe dovuto essere tenuto il microfono quando a parlare sarebbe stato l'altro.  

L'evento si svolgerà al National Constitution Center di Philadelphia in assenza di pubblico e sarà moderato dall'anchor di World News Tonight David Muir e da Linsey Davis, di Abc News Live. Durerà 90 minuti con due break pubblicitari durante i quali i protagonisti della scena non potranno interagire con i loro staff.  

Non sarà consentito a nessuno dei due candidati di portare appunti sul palco. Ma potranno prenderne durante la trasmissione. Avranno come unica dotazione carta, penna e una bottiglia d'acqua. Solo i due moderatori potranno porre domande. Il lancio virtuale di una monetina, martedì, ha stabilito la posizione di Harris e Trump e l'ordine delle dichiarazioni conclusive.  

Il candidato repubblicano ha vinto e ha quindi deciso di scegliere l'ordine, riservandosi quella conclusiva. Harris ha selezionato il podio sulla destra del teleschermo. La dichiarazione conclusiva sarà, per ogni candidato, di due minuti. A ognuno dei due saranno concessi due minuti per rispondere a ogni domanda, due minuti di replica e un ulteriore minuto per un follow up, un chiarimento o una risposta.  

Anche in occasione del dibattito su Cnn fra Donald Trump e Joe Biden, che in quell'occasione diede prova delle incertezze e della fatica che lo avrebbero poi costretto a ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca e ad annunciare in seguito il suo sostegno per Harris, i microfoni venivano spenti a conclusione del proprio tempo per parlare.  

La richiesta dello staff di Harris, arrivata alla Abc, così come agli altri network in corsa per ospitare un possibile altro dibattito a ottobre, era motivata dalla convinzione che Trump non sarebbe stato in grado di reggere al ruolo da candidato presidente per 90 minuti. Seppur con pause pubblicità. La campagna di Trump aveva denunciato che Harris aveva chiesto microfoni sempre accesi ma anche "un dibattito seduti, con appunti e dichiarazioni di apertura".  

Il dibattito inizierà alle nove di sera (le tre del mattino di mercoledì in Italia). Sarà trasmesso in diretta da Abc News Live - che prima trasmetterà lo speciale "Race for the White House" - da Disney è e da Hulu. Il National Constitution Center, aperto dal 2003, ha "come missione quella di dare forma al dialogo e al dibattito civile".  

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Categoria: internazionale/esteri

07:33

Trump, giudice rimanda condanna su caso Stormy Daniels a dopo elezioni

(Adnkronos) - Il giudice di Manhattan Juan Merchan ha accettato di rimandare al 26 novembre, quindi a dopo le elezioni, l'emissione della sentenza di condanna nel caso a carico contro Donald Trump per i versamenti effettuati per comperare il silenzio della pornostar Stormy Daniels, accogliendo così la richiesta dei legali del candidato repubblicano alla Casa Bianca. La sentenza era invece attesa per il 18 di questo mese. 

La decisione è stata presa "per evitare che possa sembrare - per quanto ingiustificato - che il procedimento sia stato interessato o cerchi di interessare le prossime elezioni presidenziali in cui l'accusato è un candidato. La Corte è una istituzione apolitica, imparziale, giusta", ha scritto.  

Lo scorso maggio Trump era stato condannato per 34 capi di accusa relativi alla copertura dei pagamenti alla pornostar con cui aveva avuto, a dire di lei, una relazione. Fissata per dopo le elezioni, vale a dire per il 12 novembre, anche la decisione del giudice sull'istanza di annullamento della sentenza sulla base del pronunciamento sull'immunità della Corte suprema.  

"La caccia alle streghe del procuratore distrettuale di Manhattan è stata rinviata perché tutti si sono resi conto che non c'era nessun caso, che non ho fatto nulla di sbagliato. È un attacco politico contro di me da parte della compagna Kamala Harris e della sinistra radicale allo scopo di interferire nelle elezioni", ha dichiarato Trump. 

"Niente di simile è mai accaduto negli Stati Uniti d'America - È roba da terzo mondo, da repubblica delle banane", ha aggiunto Trump, secondo cui "questo caso dovrebbe essere chiuso, mentre ci prepariamo per le elezioni più importanti nella storia del nostro Paese". 

 

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Categoria: internazionale/esteri

07:16

Francia in piazza oggi contro Macron, Barnier cerca i numeri per il governo

(Adnkronos) - Contro 'il colpo di mano' di Emmanuel Macron, che ha nominato premier Michel Barnier, 'tradendo' il messaggio del voto, oggi la Francia scende in piazza con 150 manifestazioni in tutto il paese. Le mobilitazioni sono in programma i diverse città a Marsiglia, Lilla, Nizza, Lione, Bordeaux e Strasburgo. A Parigi l'appuntamento è per domani alle 14 in piazza della Bastiglia. 

Intanto, prime consultazioni "piene di energia" per Michel Barnier, al lavoro per formare il nuovo governo francese a due mesi dalle elezioni. Il premier incaricato ha incontrato Macron e i leader di Ensemble e della Destra repubblicana, che hanno aperto a una loro partecipazione al governo, mentre la sinistra l'ha esclusa con forza e ha chiamato alla mobilitazione per oggi contro "il colpo di mano" del Presidente. 

I macronisti di Ensemble, come detto dal presidente del gruppo parlamentare ed ex premier Gabriel Attal, "non hanno la volontà né di bloccare né di dare un appoggio incondizionato" a Barnier. Ma cercheranno di essere "utili" al Paese, con una loro "possibile partecipazione" al governo.  

Apertura anche dalla Destra repubblicana di Laurent Wauquiez, secondo cui "quello che conta è il programma" che presenterà il premier, ma comunque "nulla è deciso". E anche 'A Droite', il partito di Eric Ciotti nato dalla scissione dei Repubblicani dopo la sua decisione di allearsi con l'estrema destra del Rassemblement national. "Decideremo in funzione del programma", ha detto Ciotti, mentre l'Rn, da cui in effetti dipende la nascita del governo, nel quale non entrerebbe ma a cui darebbe appoggio esterno. 

Di tutt'altro tenore le dichiarazioni che arrivano dalla sinistra, con il segretario del Partito socialista, Olivier Faure, che ha denunciato "il tradimento democratico", assicurando che "nessuno" entrerà al governo. 

 

Barnier è a capo di un governo a rischio censura. Tanto da poter battere il record del premier con il mandato più breve della Quinta Repubblica. La minaccia non diventerà però reale se non ci sarà accordo su una bocciatura tra almeno 289 deputati dell'Assemblée Nationale sui complessivi 577. E nessuno dei tre blocchi può - da solo - riunire tutti i voti necessari ad affossare il nuovo esecutivo. 

Come previsto, i diversi partiti che compongono il Nuovo Fronte Popolare hanno immediatamente fatto sapere di voler censurare il governo Barnier. Lo ha fatto La France Insoumise, annunciando anche di voler destituire il presidente Macron, lo hanno fatto i Socialisti di Faure, seguiti dagli Ecologisti e dal Partito comunista francese, deciso quest'ultimo a ricorrere "a tutti i mezzi" a disposizione, "a partire dalla censura del governo". Sulla carta dunque a pronunciarsi per la sfiducia dovrebbero essere i 193 deputati del Nfp, troppo pochi per far passare la mozione. 

Sull'altro versante, non dovrebbero pronunciarsi a favore di una censura i deputati di Ensemble pour la République (ex-Renaissance), del Modem e di Horizons, che dovrebbero schierarsi con Macron e avallare la sua scelta. Renaissance ha annunciato di voler illustrare "nelle prossime ore" al premier le sue "priorità programmatiche". "Nessuna censura automatica ma esigenze di fondo senza assegni in bianco", ha chiarito il partito. Edouard Philippe (Horizons) ha espresso le sue calorose felicitazioni a Barnier. "Saremo in tanti ad aiutarlo", ha assicurato promettendo sostegno. Questo non toglie la possibilità di dissidenti interni alla 'macronie', soprattutto tra gli esponenti della sua ala sinistra. 

Potenzialmente contrari ad una censura anche Les Républicains, diventati Droite Républicaine all'Assemblea dopo la scissione con il gruppo di Eric Ciotti. Laurent Wauquiez, presidente del gruppo, definisce Barnier "uomo di grandi qualità". Tra deputati del gruppo 'presidenziale' e quelli della destra tradizionale, sono dunque almeno 213 i parlamentari che dovrebbero votare 'no' alla sfiducia. 

 

La domanda che si pone allora è cosa faranno gli eletti del Rassemblement National di Marine Le Pen ed i loro alleati fedeli a Ciotti. Presto per dirlo, ha annunciato di voler attendere il discorso di politica generale di Barnier. "Saremo attenti al progetto che porterà, attenti a che le aspirazioni dei nostri elettori, che rappresentano un terzo dei francesi, siano ascoltate e rispettate", ha sottolineato la capogruppo Le Pen. 

Ciotti, che ha rotto con una parte de Les Républicains per avvicinare la destra del Rn, ha fatto i suoi "auguri di successo repubblicano" a Michel Barnier, nella cui nomina ha però ravvisato "il simbolo della diluizione di una certa destra nel macronismo". "Serviremo l'interesse generale e censureremo tutti coloro che avranno un atteggiamento contrario allo spirito democratico", ha aggiunto. Incerto infine il voto eventuale dei deputati non iscritti. Che faranno quelli di Liot (Libertés, indépendants, outre-mer et territoires)? In tutto, per 171 schede resta l'incognita. Tante da permettere di salvare o affossare il governo, sottolinea Bfmtv ricordando che in totale sulla carta potrebbero esserci 193 'sì' alla censura, 213 'no' e 171 'indecisi'. 

 

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Categoria: internazionale/esteri

07:00

Venezia 81, impazza il toto-Leone: sfida tra Salles e Almodovar

(Adnkronos) - Venezia 81 si avvia verso il gran finale: oggi, 7 settembre, ci sarà la cerimonia di premiazione ma il toto-Leone è già entrato nel vivo da qualche ora. A dominare le previsioni, basate sulle recensioni della stampa internazionale, è il film brasiliano 'Ainda estou aqui (I'm still here)' di Walter Salles, che si posiziona in testa alla classifica.  

Subito dietro, a contendersi il Leone d'Oro, secondo la critica c'è 'The Room Next Door' di Pedro Almodovar, accolto da una vera e propria ovazione alla premiere (ben 17 minuti di applausi, i più lunghi di questa edizione). 

Tra i possibili outsider, 'April' di Dea Kulumbegashvili, 'Harvest' di Athina Rachel Tsangari e 'The Brutalist' di Brady Corbet che potrebbero riservare sorprese. Tra i 5 film italiani in concorso 'Vermiglio' di Maura Delpero e 'Queer' di Luca Guadagnino sembrano avere le carte in regola per ambire a qualche riconoscimento. 

Infine, sul fronte Coppa Volpi, si fanno strada i nomi di Daniel Craig, protagonista del film di Guadagnino, e Adrien Brody, interprete di 'The Brutalist' per la miglior interpretazione maschile, mentre tra le donne in lizza spiccano Fernanda Torres (protagonista di 'Ainda estou aqui') e l'immancabile Tilda Swinton. 

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Categoria: spettacoli

05:51

Sinner in finale US Open domani contro Fritz: chi è l'avversario di Jannik

(Adnkronos) - Sarà lo statunitense Taylor Fritz ad affrontare Jannik Sinner nella finale degli US Open in programma domani, domenica 8 settembre 2024, alle 14 di New York (le 20 in Italia). Fritz, testa di serie numero 12, in semifinale batte il connazionale Frances Tiafoe, testa di serie numero 20, per 4-6, 7-5, 4-6, 6-4, 6-1 in 3h18'. 

Fritz, 26 anni, conquista la prima finale della carriera in un torneo del Grande Slam. Un americano torna a giocare per un titolo major a 15 anni dalla finale di Wimbledon disputata da Andy Roddick nel 2009. 

La maratona con Tiafoe è equilibrata per 4 set. Sul 5-4 della quarta frazione, Fritz approfitta del passaggio a vuoto dell'avversario che sbaglia malamente un drop shot e poi un rovescio regalando il break e il 6-4 che cambia volto alla partita. Tiafoe esce dal match, affonda sotto 50 errori gratuiti e nel quinto set c'è solo un giocatore in campo: Fritz chiude 6-1 e vola in finale. 

"Per buona parte del match mi ha dominato da fondo, colpiva la palla con tale anticipo e così bene. Ho cercato di rimanere nel match e di mantenere il servizio. Mi sono detto che, se fossi riuscito a tenere, il suo livello sarebbe calato un po' ed è andata così", dice Fritz. 

Il californiano, che nel 2023 è arrivato fino al quinto posto nel ranking, in carriera ha vinto 8 titoli. Nella stagione 2024 ha trionfato in 2 tornei: ha vinto sul cemento americano di Delray Beach e poi sull'erba inglese di Eastbourne. Agli US Open ha improvvisamente alzato il proprio livello dopo un'estate non entusiasmante: ha vinto una sola partita tra i tornei di Cincinnati e di Montreal, dove è approdato dopo la sconfitta agli ottavi di finale contro Lorenzo Musetti nel torneo olimpico di Parigi 2024.  

Contro Sinner, Fritz ha giocato due volte in carriera, ottenendo una vittoria e una sconfitta. Lo statunitense si è imposto nel 2021 negli ottavi di Indian Wells, sul cemento californiano, per 6-4, 6-3. Nello stesso torneo, nel 2023, Sinner ha avuto la meglio nei quarti di finale per 6-4, 4-6, 6-4. 

 

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Categoria: sport

01:05

Sinner in finale US Open, Kyrgios: "Bel match, però..."

(Adnkronos) - Nick Kyrgios e Jannik Sinner, nuova puntata. L'azzurro, numero 1 del tennis mondiale, si qualifica per la finale degli US Open. L'australiano, fermo da tempo per problemi fisici, prima commenta la semifinale contro Jack Draper per l'emittente Espn e poi, come di consueto, si fionda su X per discutere con gli appassionati di tennis. Il tema, da un paio di settimane, è soprattutto uno: il caso di doping che ha coinvolto Sinner e che si è chiuso con il proscioglimento dell'azzurro, che non è stato squalificato per la positività al clostebol, uno steroide anabolizzante. Sinner, come è noto, ha dimostrato che la positività è stata provocata da una contaminazione. 

La versione di Sinner e la sentenza di assoluzione non hanno convinto Kyrgios, che dal primo giorno invoca una squalifica di 2 anni per il numero 1 del mondo e contesta il procedimento, facendo riferimento alle vicende di altri tennisti prima sospesi e poi fermati con lunghi stop. Nella conversazione con un utente, Kyrgios scrive: "Non sono affatto amareggiato. Non si tratta di Sinner. Tra l'altro ho appena commentato il suo incontro e mi è piaciuto molto. Avrebbe potuto esserci chiunque al posto suo, io voglio solo correttezza". 

Sinner non ha mai replicato direttamente alle parole di Kyrgios né ai tweet del 'collega'. L'australiano fa parte dello staff di Espn a Flushing Meadows e nel corso del torneo è stato schierato anche come intervistatore in campo, subito dopo la fine dei match. L'emittente, però, non lo ha mai utilizzato per intervistare Sinner dopo i 6 match che l'azzurro ha giocato sinora agli US Open. 

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Categoria: sport

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20:06

Venezia 81, Leone d'Oro a ‘The Room Next Door’ di Pedro Almodovar. Coppa Volpi a Nicole Kidman e Vincent Lindon

(Adnkronos) - Leone d'Oro a ‘The Room Next Door’ di Pedro Almodovar. Il primo film in lingua inglese del regista spagnolo con Tilda Swinton e Julianne Moore si è aggiudicato il riconoscimento massimo della giuria presieduta dall’attrice francese Isabelle Huppert. Al centro del film il tema dell’eutanasia: Ingrid, scrittrice di successo, e Martha, reporter di guerra, sono state grandi amiche in gioventù. Le loro strade si sono separate, ma un evento estremo e inaspettatamente dolce le ricongiungerà dopo anni di silenzio. 

Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Nicole Kidman alla 81esima Mostra del cinema di Venezia. Nel film 'Babygirl' di Halina Reijn la Kidman veste i panni di una potente manager che mette a repentaglio la carriera e la famiglia quando inizia una torrida relazione con un suo stagista molto più giovane.  

Il successo dell'attrice è funestato da un gravissimo lutto, con la scomparsa della madre in queste ore. La star non ha potuto presenziare alla cerimonia di chiusura: "Oggi sono arrivata a Venezia per scoprire poco dopo che mia madre è morta, sono scioccata e devo quindi tornare della mia famiglia. Questo premio lo dedico a lei", il messaggio che Kidman ha fatto recapitare alla Mostra. 

Per la migliore interpretazione maschile la Coppa Volpi va, invece, a Vincent Lindon. Nel film 'Jouer avec le feu (The Quiet Son)' di Delphine e Muriel Coulin, Lindon interpreta Pierre, padre single, vede la sua famiglia spezzarsi quando i figli raggiungono l'età adulta. Mentre Louis si prepara a iniziare l'università, Fus si allontana abbracciando l'estremismo di destra, in aperto contrasto con i valori paterni. 

Va a ‘Vermiglio’ di Maura Delpero, il Leone d’argento – Gran Premio della Giuria della 81esima Mostra del cinema di Venezia Il film con Tommaso Ragno si aggiudica l'unico riconoscimento assegnato a un titolo italiano in concorso. Ambientato durante l'ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale, il film racconta la storia di una famiglia che, paradossalmente, perde la propria pace proprio nel momento in cui il mondo ritrova la sua, a causa dell'arrivo di un soldato in cerca di rifugio. 

"Ai colleghi produttori e registi vorrei dire che dovremmo essere più reattivi nei confronti della nuova pessima legge sul cinema", le parole di Nanni Moretti sul palco della Mostra di Venezia, ritirando il premio Venezia classici per il miglior film restauro con 'Ecce Bombo' (1978). "Ringrazio per questo premio inaspettato, sproporzionato ed esagerato visto che c’erano in gara film di De Sica, Antonioni e altri grandi del cinema", commenta il regista.  

“Grazie ma forse avete un po’ esagerato. Questo vuol dire che dopo così tanto tempo questo vecchio film riesce ancora a parlare ad un pubblico di oggi anche giovane", conclude. 

Paul Kircher conquista il premio Marcello Mastroianni, assegnato a un giovane attore emergente. A Kircher il riconoscimento per il film ‘Leurs Enfants Après Eux (And their children after them)' di Ludovic Boukherma e Zoran Boukherma. 

"Condivido questo premio con tutti gli attori della mia generazione" ha detto Francesco Gheghi nel ricevere il premio 'Orizzonti' per il miglior attore per il film 'Familia' di Francesco Costabile, che racconta una storia di violenza domestica. 

In lacrime e con la voce spezzata, l'attore ha ringraziato il regista "per la fiducia". Un riconoscimento che Gheghi dedica ai suoi genitori "per avermi fatto crescere come un bambino pieno di amore e serenità, una cosa che diamo troppo per scontato e questo film ce lo racconta. E poi lo dedico a mia sorella, a mio nonno che mi guarda da lassù e a Gigi Celeste (al quale è ispirato il film, ndr.), che ha avuto il coraggio di condividere la sua storia e il suo dolore", conclude. 

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Categoria: spettacoli

19:41

Federnuoto, Barelli rieletto presidente: "Premiato il nostro lavoro"

(Adnkronos) - Paolo Barelli è stato rieletto oggi presidente della Federnuoto. La XLIII Assemblea Ordinaria Elettiva gli ha ribadito piena fiducia con 14.650 preferenze, pari al 77,70% (quattro anni fa era stato del 71,54%). Presidente dell'Assemblea l'Avvocato Piero Sandulli che ne ha proclamato l'ufficialità. Votata all'unanimità anche la presa d'atto del bilancio di verifica del quadriennio 2021/2024 e approvato sempre all'unanimità il bilancio programmatico del quadriennio 2025/2028.  

Nella Leptis Magna IV dell'Ergife Palace Hotel a Roma, erano presenti oltre 800 persone, 700 società con un quorum costitutivo pari all'81,11% delle società aventi diritto al voto. I partecipanti sono stati 1137, di cui 693 in proprio e 444 per delega, con 12 cabine per la votazione elettronica. 

"Il risultato di oggi premia il lavoro di tutta la Federazione, impegnata da vent'anni sia a livello di base che a livello di vertice: risultati eccezionali con l'assistenza della federazione" ha detto Barelli confermato per il settimo mandato consecutivo alla guida della Federnuoto. "I risultati di vertice si possono sperare solo se c'è una base solida, appassionata e coinvolta nei programmi. Questo è quello che è accaduto nella Federazione, e sono contento che sia apprezzato da tutte le società". 

"La Federazione rappresenta un movimento che resiste, e che nasce dal lavoro di ogni singola società che svolge al proprio interno. Le 380 medaglie, 13 medaglie olimpiche, 101 d'oro, 153 argenti, 126 di bronzo, durante questo quadriennio sono numeri importanti per le nostre discipline, nuoto per salvamento compreso; dimostrano la nostra forza agonistica che non esisterebbe senza le 1241 società affiliate e gli oltre cinque milioni di praticanti", ha sottolineato Barelli durante la sua relazione. 

Il presidente, poi, parlando delle sfide e degli obiettivi del prossimo quadriennio, anche in vista di Los Angeles 2028, ha tenuto a sottolineare che: "Il settore dell'acqua è molto complicato perché è frequentato da oltre 200 nazioni affiliate. I campioni li trovi da tutte le parti, quindi c'è una competizione sempre molto complicata e la federazione deve fare in modo di mettere gli atleti nelle condizioni ideali di potersi giocare le proprie carte allenandosi. Ci impegneremo inoltre a ripetere un quadriennio vincente che possa portare anche all'organizzazione degli eventi internazionali che favoriscono crescita economica, di miglioramento dell'impiantistica e di crescita del movimento". 

"Congratulazioni a Paolo Barelli, rieletto presidente della Federazione Italiana Nuoto" scrive in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. "Sicuramente proseguirà nel suo lavoro con serietà e con la massima attenzione a un comparto fondamentale per lo sport italiano" dice in una nota è il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. 

"Un meritato riconoscimento, per la settima volta consecutiva!" commenta il ministro per la Pubblica amministrazione, e senatore di Forza Italia, Paolo Zangrillo. "In questi anni Paolo, con passione, impegno, competenze ed entusiasmo ha saputo far crescere il nuoto italiano nel mondo. E i recenti successi ottenuti alle Olimpiadi lo dimostrano. Un'ottima notizia per tutto il movimento sportivo italiano. Al nostro Capogruppo vanno i migliori auguri per tante altre stagioni d’oro della Fin".  

"Complimenti a Barelli per il suo ennesimo, larghissimo e meritato successo alla Federnuoto" dichiara anche il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. "Il resto è solo un buco nell’acqua" aggiunge. 

Stefano Benigni, vice segretario nazionale di Forza Italia e segretario nazionale di FI Giovani, parla di "una grandissima soddisfazione che ci riempie di orgoglio". "Sono state premiate l’esperienza, le competenze e la professionalità che ha sempre dimostrato e che hanno portato il nuoto italiano a grandissimi successi. A Paolo le congratulazioni e i migliori auguri di buon lavoro da parte di tutto il movimento giovanile di Forza Italia" scrive in una nota. 

"Grande soddisfazione da parte di tutta FI per la rielezione del nostro capogruppo Paolo Barelli a presidente della Federazione Italiana Nuoto" commenta Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia. "I grandi successi olimpici uniti alla esperienza competenza e serietà fanno di Paolo un riferimento autorevole e credibile per il mondo sportivo Italiano. Per noi c’è l’orgoglio di averlo con noi. Buon lavoro Presidente!". 

"Complimenti al capogruppo Paolo Barelli per la riconferma alla presidenza della Federazione Italiana Nuoto" scrive in una nota il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale del Lazio, Giorgio Simeoni. Un grande successo, l’ennesimo, frutto del duro lavoro e dei grandi risultati conseguiti in questi anni. L’ampio consenso ottenuto quest’oggi dal presidente Barelli è il giusto premio alla sua esperienza e alle sue capacità". 

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Categoria: sport

18:30

Sinner in finale US Open, Kyrgios provoca: rivolta social

(Adnkronos) - Un sondaggio per pungere Jannik Sinner prima della finale degli US Open contro Taylor Fritz. Nick Kyrgios insiste e accende X con i suoi tweet 'anti-Jannik'. Il tennista australiano, fermo da mesi per problemi fisici, fa parte dello staff dell’emittente Espn per il torneo che si chiuderà domani con la finale maschile.  

Kyrgios è stato il tennista più critico dopo il caso doping che ha coinvolto Sinner, positivo in primavera al Clostebol - uno steroide anabolizzante - e non squalificato: l'inchiesta ha appurato che il numero 1 del mondo è risultato positivo per una contaminazione accidentale. Kyrgios, dopo aver chiesto una squalifica di 2 anni per Sinner, da settimane pubblica tweet con allusioni relative all'azzurro e con le sue provocazioni si attira le risposte piccate dei tifosi dell’altoatesino. Ora, l’ultima puntata: l'australiano pubblica su X un sondaggio sollecitando pronostici in vista della finale maschile. Allo statunitense vengono abbinate le emoji di un fuoco, perché il giocatore è 'on fire', quella dell'aquila calva simbolo degli USA e la bandiera a stelle e strisce.  

 

 

Accanto al nome di Sinner, oltre alla bandiera italiana, un flacone è un guanto: un chiaro riferimento allo spray con effetti dopanti usato dall'ex fisioterapista dell'azzurro e alle protezioni non utilizzate nel trattamento che ha provocato la contaminazione. C'è chi risponde a Kyrgios postando la foto che lo ritrae con la tennista russa Anna Kalinskaya, ex compagna dell'australiana e attuale partner di Sinner. La risposta di Kyrgios alla foto ("secondo servizio") viene considerata sgradevole e misogina da una valanga di utenti. 

"Un paio di parole e di emoji fanno scattare la gente. Non fa troppo ridere?", si chiede Kyrgios che, alla fine, si concede un pronostico e un'analisi seria. "Sinner è sembrato eccellente contro Paul ma battibile contro Draper. Penso che l'italiano sia il netto favorito per la finale, Fritz deve assolutamente coinvolgere il pubblico nel match. Fritz deve trovare una delle migliori giornate al servizio. Sinner cercherà di essere aggressivo e comanderà il gioco appena possibile per far spostare l'americano nel campo, soprattutto dopo i 5 set giocati da Fritz contro Tiafoe. Fritz deve sfruttare le chance che Sinner concederà con la seconda palla". 

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Categoria: sport

18:30

Emergency, domani si conclude il festival a Reggio Emilia, in 5mila a prima giornata

(Adnkronos) - Grande successo e affluenza per la quarta edizione del Festival di Emergency, dedicata al tema 'le Persone' che nella prima giornata di incontri ha registrato oltre 5.00 partecipanti che hanno animato le piazze della città. Tanti anche gli appuntamenti della giornata di domani, domenica 8 settembre, l’ultima della tre giorni dell’associazione. La giornata inizierà con Paolo Zaffelli, maestro di Tai Chi, che condurrà una lezione alle 7.30 in Piazza San Prospero, di questo sport, sintesi fra arte marziale e metodo terapeutico. 

Il primo incontro, nella location principale del Festival, sarà alle ore 10.00, in Piazza Prampolini, con la presentazione del podcast “In viaggio non pregare” di Paolo Giordano, prodotto da Chora Media per Emergency, che racconta la missione vissuta dallo scrittore a bordo della Life Support, la nave di ricerca e soccorso di Emergency. Interverranno Paolo Giordano, Luca Radaelli, infermiere e responsabile delle Risorse Umane Sar emergency e modererà l’incontro la giornalista Marianna Aprile. Si terranno sempre a Piazza Prampolini i due eventi di chiusura del Festival di Emergency: alle ore 17.30 “Sermone al mio celesto pollaio”, il rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri, poetessa e scrittrice, con la guida di Cesare Ronconi e alle 19.00 “2014 -2024:100 di questi trent’anni”, l’ultima Emergency (Hi)stories dedicata all’ultimo decennio dell’associazione con Francesco Strazzari, professore di Relazioni Internazionali Scuola Universitaria Sant’Anna, Lotfullah Najafizada, fondatore e amministratore delegato di Amu TV; la fotogiornalista Laura Salvinelli, il direttore dell’area Emergenza e Sviluppo di Emergency e la presidente dell’Associazione, Rossella Miccio. L’incontro vedrà la partecipazione straordinaria di Davide Toffolo, fumettista e cantante dei Tre Allegri Ragazzi Morti. 

In Piazza Casotti per il format Domande per pensare, brevi speech di venti minuti per riflettere sulle questioni del nostro tempo: alle ore 11:00 si terrà l’incontro “Curare tutti?” con Michela Paschetto, direttrice professioni infermieristiche e sanitarie di Emergency; alle 12.15 il panel in lingua inglese “What is happening in Gaza?” con Sami M. H. Alajrami, giornalista e corrispendente da Gaza per Repubblica; alle 15.15 “La rivoluzione è delle persone?” con Vanessa Roghi, storica e autrice; alle 16.30 “La salute è ancora un diritto?” con la giornalista scientifica Silvia Bencivelli. 

Mentre al Teatro San Prospero, sede della rassegna cinematografica Luci sulle Persone, alle ore 11.30, verrà proiettato Sopravvissuti di Guillaume Renusson, in versione originale con i sottotitoli in italiano. Alle ore 15.00 invece sarà possibile guardare Sconosciuti Puri di Valentina Cicogna e Mattia Colombo, in versione originale italiana. Sempre in mattinata, alle 11.00, nell’Aula Magna “Pietro Manodori” dell’Università, per il format “A lezione con Emergency”, la presentazione dal titolo “Healing architecture, l’artichitettura che guarisce: la bellezza degli ospedali di Emergency” con la partecipazione di Raul Pantaleo, architetto Tamassociati, Roberto Crestan, direttore Anme (Area medicina d’eccellenza di Emergency), Arianna Cappelli, coordinatrice logistica di Emergency e con la moderazione di Amalia De Simone, giornalista di Rai 3. 

Nel pomeriggio nel Cortile dell’Università, alle 15:00 il format del Festival Storie di persone e di cose, spiegate bene a cura de Il Post con il giornalista Luca Misculin e il giornalista corrispondente di Al Jazeera English da Gaza, Youmna El Sayed, si parlerà di Gaza nel talk “Raccontare Gaza”, dove Emergency è appena entrata per sviluppare un progetto di assistenza sanitaria alla popolazione. Alle 16.15 con il giornalista Stefano Nazzi, ci sarà l’incontro “Criminalità e reati, numeri reali e percezione”, per parlare di come i media raccontano spesso le città fuori controllo. Il cortile di Palazzo Ancini ospiterà invece gli incontri della rassegna Make Art, Not War: nella giornata di domenica 8 settembre alle 11.30 si terrà l’incontro “Finché l’ultimo canta ancora” con la disegnatrice Margherita Tramutoli aka La Tram e la sceneggiatrice Francesca Romana Torre, con la moderazione dello sceneggiatore Lorenzo Palloni per cercare di rispondere alla domanda “Come stanno gli afgani?”. A seguire, alle ore 14.15 “Dare parole, voce e corpo alle storie” con l’attrice e regista Sonia Bergamasco e Maria Grazia Calandrone, poetessa, scrittrice e giornalista. 

Non mancheranno incontri dedicati a bambini, ragazzi, famiglie e insegnanti negli spazi della Biblioteca Panizzi. Tra gli appuntamenti quello delle 11.30, l’incontro “Non ti capisco”, con Federico Taddia, autore e scrittore, e quello delle 17.00 con il rapper e writer Amir Issa dal titolo “La tua voce conta”. 

Durante le giornate di Festival il format “Un caffè con”, lo spazio itinerante dove incontrare, davanti a un caffè, gli autori e le autrici ospiti del Festival. Gli incontri saranno condotti da Pierpaolo Lala, giornalista e operatore culturale. Nella giornata alle ore 9.30, all’infopoint di Piazza Prampolini, ci sarà all’interno del format 'Un caffè con' il primo incontro 'Per parlare di persone tra realtà e fumetto' con Raul Pantaleo, architetto della Tamassociati e Sara Chessa, infermiera e coordinatrice dell’Ambulatorio di Sassari Emergency. Alle ore 11.45, in Piazza dei Martiri, l’incontro “Per parlare di persone in musica” con Maurizio Carucci, cantante degli Ex- Otago.  

Alle ore 14.30, in Piazza San Prospero, “Per parlare di persone ferite” con la giornalista Marta Serafini e Michela Paschetto, direttrice professioni infermieristiche e sanitarie Emergency. L’ultima sera sarà poi proiettato il girato dell’esperimento sociale Accorciamo le distanze: uno spazio creato per mettersi alla prova e conoscersi con l’altro. Al Palazzo dei Musei sarà invece possibile visitare la mostra “Humanity Lovers” sui 30 anni dell’organizzazione, a cui sarà possibile accedere gratuitamente dalle 10.00 alle 20.00. 

Per conoscere il programma del Festival, gli ospiti e informarsi sulle modalità di iscrizione: www.emergency.it/festival/. Il Festival di Emergency è organizzato grazie a un protocollo di intesa con il Comune di Reggio Emilia, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e con la media partnership di Adnkronos e Sky Tg24. 

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Categoria: cronaca

17:54

Dossena: "Cose poco chiare su assemblea Serie B, Balata ha forse paura del confronto?'

(Adnkronos) - "Continuo a leggere cose poco chiare sull'assemblea elettiva della Serie B. Addirittura ora si annuncia un voto elettronico con un invito alle 20 società firmato dal presidente/candidato che chiede di registrarsi tre giorni prima dell'assemblea con avvertimento che la mancata registrazione equivale a rinuncia a votare. Da più parti mi hanno chiesto perché mi sono candidato. Ecco, mi sono candidato proprio per spazzare via questa politica dell'equivoco opaco e cavilloso e tornare a parlare di calcio. Mi chiedo se forse Balata ha paura del confronto sui programmi, ma così si limita la democrazia. Inoltre vorrei che sul sito web della Lega di Serie B fossero pubblicati i programmi dei candidati e mi auguro di ricevere almeno una Pec che mi dice che la mia candidatura è stata accettata. Nessuno mi ha ancora detto niente". Queste le parole di Beppe Dossena all'Adnkronos sulla prossima Assemblea elettiva della Lega calcio di Serie B e sulla sua candidatura. "Dobbiamo essere diversi, non ci può essere paura del confronto. Se hai i voti ti devi presentare ed essere votato, non capisco questa difesa a oltranza, invoco qualcuno che dall'alto ci prenda per le orecchie", ha aggiunto l'ex campione del mondo del 1982. 

"Alcuni club di amici mi hanno chiesto di candidarmi alla presidenza della serie B. Vado sul sito e leggo che l'assemblea si terrà il 12 settembre, cerco lo statuto della Lega sul sito della Figc e leggo che bisogna presentare la candidatura 7 giorni prima. Ci penso e mi dico perché no, il mio desiderio è comunque quello di essere utile al calcio. Preparo con mio cognato la candidatura e la invio lunedì 2 settembre dalla sua Pec. Ora mi dicono che lo statuto in realtà è cambiato e dice 10 giorni prima, ma sul sito della Figc c'è quello vecchio evidentemente, e poi mi dicono che l'assemblea sul sito della Lega è indicata per il 12 settembre, ma in realtà nell'avviso di convocazione inviato ai club, che però io non ho mai visto, c'era scritto che era convocata per l'11 settembre quindi avrei dovuto presentare la mia candidatura domenica 1 settembre", ha proseguito Dossena sconcertato per quanto sta avvenendo.  

"Mi faccio dare da un club copia di questo avviso di convocazione dell'assemblea, e scopro che è stato inviato il 22 agosto ed è firmato dal presidente/candidato, che quindi si è fatto il calendario elettorale da solo, e non c'è alcun riferimento a come presentare le candidature. Quindi per questi scienziati un candidato in soli 9 giorni avrebbe dovuto: 1) prendere conoscenza dell'assemblea e informarsi su cosa fare; 2) preparare un programma; 3) fare un minimo di campagna elettorale; 4) inviare una candidatura con lettera raccomandata. Una cosa che neppure 'Cetto Laqualunque' poteva escogitare! Ora leggo che ancora non è chiaro se la mia candidatura sia valida o no e che si deve fare il voto elettronico, ma bisogna registrarsi tre giorni prima. Ed è un'assemblea di soli 20 associati, come un piccolo condominio, non è l'assemblea delle Generali! Non ho intenzione di fare ricorsi o interrogazioni, ma chi può decidere faccia chiarezza", ha concluso l'ex calciatore. 

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Categoria: sport

17:54

Schifani: "Su diritti civili non ci sono barriere"

(Adnkronos) - "Sui diritti civili non ci sono barriere. Silvio Berlusconi ci aveva sempre lasciato libertà di coscienza. Sempre. In aula ricordo che Silvio mi diceva: 'Renato, libertà di coscienza, perché sui diritti della persona, dei minori, civili, non ci sono barriere'. Ecco perché ricordo dei lampi di tanti giri al Nord, sapete quanti ragazzi di colore sventolavano la bandierina e non erano italiani? E' chiaro che Tajani ha aperto un tema, interpretando il pensiero di Berlusconi. Perché qualcuno ha cercato di mettere zizzania, sostenendo che non fosse il pensiero di Presidente. per fortuna avete trovato il famoso video che immortala il pensiero del Presidente che noi conoscevamo". Così il Presidente della regione siciliana Renato Schifani all'Assemblea dei giovani di Fi a Bellaria-Igea Marina. "E' evidente che non fa parte del progetto di governo ma ogni partito del centrodestro ha sensibilità diverse ed è giusto che ci si confronti e lo stiamo facendo".  

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Categoria: politica

17:23

Pamela Prati: "Con Robert De Niro il bacio più bello della mia vita"

(Adnkronos) - "Sono stata corteggiatissima, ma non mi sono mai costruita una famiglia tutta mia perché l'abbandono di mio padre e la mia infanzia in collegio mi hanno lasciato una forte paura dell'amore che poteva fare male", così Pamela Prati si racconta a 'Storie di donne al bivio' di Monica Setta, durante la puntata che andrà in onda lunedì 9 settembre, in prima serata su Rai 2. La showgirl racconta momenti di vita privata a partire dall'amore, nel programma diretto da Giacomo Necci, che fa parte della direzione approfondimento diretta da Paolo Corsini. Ora Prati è single "ma ho nella memoria tante occasioni mancate. Per esempio, quella con Robert De Niro. È stato il bacio più bello della mia vita ma è finita lì. Me ne pento ancora oggi".  

L'ex volto de 'Il Bagaglino' racconta a Monica Setta il suo rapporto con la madre e la battaglia contro il tumore della sorella Sebastiana, alla quale è legatissima: "Si sta curando e io non la lascio mai. Ha già perso un figlio, ha sofferto tantissimo". 

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Categoria: spettacoli

16:57

Elisabetta Gregoraci: "Ho fatto colpo su Briatore con una camomilla"

(Adnkronos) - In discoteca Elisabetta Gregoraci chiede una camomilla: un ordine insolito per il luogo in cui si trovava, che colpisce moltissimo Flavio Briatore, con cui è stata sposata dal 2008 al 2017. La showgirl ha raccontato il loro primo incontro durante la puntata di 'Storie di donne al bivio' di Monica Setta che andrà in onda lunedì 9 settembre su Rai 2: il programma, diretto da Giacomo Necci, fa parte della direzione approfondimento diretta da Paolo Corsini. L'imprenditore, ricorda Gregoraci, "fu colpito da me perché in discoteca ordinai una camomilla. Il giorno dopo cominciò a scrivermi biglietti bellissimi in cui mi diceva che ero speciale. Mi ha conquistata con la poesia". 

"Il matrimonio è finito - spiega -, ma noi ci vediamo spessissimo e siamo uniti come genitori per il bene del nostro Nathan Falco". Da poco "lo abbiamo accompagnato al college. Gli ho preparato un sacco di lettere e gli ho detto: 'Amore mio, se ti manca mamma leggile, sarà come se fossi con te'. Nathan è felicissimo, ha già mille amici e forse tornerà fidanzato".  

Nel corso della puntata, la conduttrice parla a lungo della mamma Melina, scomparsa nel 2011 per un tumore al seno: "Ho accompagnato mia madre in decine di ospedali. Le avevano dato un mese di vita ed è riuscita a vivere 10 anni. Il mio primo tatuaggio è dedicato a lei. Da quando è scomparsa mi manca ogni giorno come l'aria". 

Gregoraci parla anche di lavoro. "Non avrei lasciato 'Battiti live' dopo sette anni, amo seguire progetti lunghi", dice. Ora, dopo Mediaset, la conduttrice torna in Rai dal 26 settembre con 'Questioni di stile'.  

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Categoria: spettacoli

16:08

Rita dalla Chiesa: "Mi sono pentita di aver lasciato Fabrizio Frizzi"

(Adnkronos) - Rita dalla Chiesa, ospite di 'Storie di donne al bivio' di Monica Setta, racconta il suo rapporto con Fabrizio Frizzi, morto nel 2018 dopo una lunga malattia. I due sono stati sposati dal 1992 al 1998. La conduttrice e parlamentare di Forza Italia racconta nella puntata, in onda lunedì 9 settembre in prima serata su Rai 2, il "grande amore tra me e Fabrizio. Dopo di me lui ha amato profondamente Carlotta (Mantovan, ndr.), ma le nostre storie appartengono a tempi diversi. Penso che se avessi saputo perdonare il mio matrimonio con Fabrizio probabilmente non sarebbe finito". Per la prima volta ammette di essersi pentita di aver lasciato Frizzi, dopo il tradimento del conduttore con la corista di Domenica In Graziella De Bonis.  

Reduce da una brutta polmonite, che l'ha bloccata a letto l'intera estate, racconta nella puntata anche un'altra liason "puramente intellettuale" con l'attore Franco Nero: "È un uomo bellissimo, ci siamo visti spesso a cena, frequentati amichevolmente ma i miei occhi non potevano competere con quelli di Vanessa Redgrave". 

Nella lunga intervista sentimentale Rita dalla Chiesa parla anche di Albano, che lei ha frequentato quando il cantante era stato lasciato da Romina Power e lei si era separata da Frizzi. "Mi hanno chiesto in molti se c'era mai stata la possibilità che il nostro rapporto diventasse qualcosa di più serio. Non c'è mai stata. Albano - ricorda - mi ha sempre aiutata e confortata in quel dolore da gentiluomo che ha profondi valori, in primis l'amicizia".  

Infine, Rita conferma alla Setta di essere pronta a innamorarsi di nuovo. Alla domanda "C'è già un uomo nella tua vita?", risponde: "Nessuna donna è mai sola. Se son fiori, fioriranno". Con la regia di Giacomo Necci, il programma fa parte della direzione approfondimento diretta da Paolo Corsini. 

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Categoria: spettacoli

15:52

Ucraina, Zelensky: "Ho un piano, voglio condividerlo con Biden"

(Adnkronos) - "Ho preparato un piano e voglio condividerlo con il presidente in carica degli Stati Uniti perché ci sono alcuni punti che dipendono dall'America". E' quanto ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Rai, rilasciata in occasione del forum Ambrosetti di Cernobbio. "Spero che avrò l'occasione di far vedere questo piano a Biden e ai potenziali candidati per la presidenza Usa, Harris e Trump, per avere un feedback e un riscontro", ha aggiunto Zelensky, precisando di volere "delle garanzie". Al momento, però, "non ho condiviso niente, il primo contatto ci sarà con Biden".  

Per quanto riguarda il contenuto del piano, ha spiegato, "non si tratta solo di armi, ma anche di questioni importanti globali". "Parliamo di un pacchetto concreto di difesa. E se lo avremo, sarà un forte deterrente per la Russia e per poter terminare la guerra a condizioni diplomatiche", perché "il conflitto finirà e per gli ucraini è importante in che situazione si troveranno".  

"Siamo più vicini alla fine della guerra rispetto alla situazione in cui ci eravamo trovati all'inizio" aggiunge Zelensky. "Con le conferenze di ricostruzione e con gli accordi concreti rafforziamo l'economia e ci avviciniamo alla fine della guerra". 

"A oggi non abbiamo problemi con l'Italia e nelle relazioni con l'Italia" ha detto dopo l'incontro con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, spiegando di aver "parlato dei preparativi della conferenza internazionale sulla ricostruzione dell'Ucraina". 

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Categoria: internazionale/esteri

15:41

Imprese, studio Teha con Philip Morris: investire in competenze e digitalizzazione per rilancio produttività

(Adnkronos) - Nel mondo è in corso una vera e propria rivoluzione industriale data dall’integrazione pervasiva delle tecnologie digitali in azienda, che oggi accelera ulteriormente grazie all’intelligenza artificiale. Questa centralità di tecnologia e innovazione rende necessario sviluppare un nuovo paradigma nella relazione tra uomo e tecnologia: la società 5.0, dove la tecnologia non è più un qualcosa che sostituisce, ma diventa un abilitatore di nuovi modelli di cittadinanza e lavoro che vedano l’individuo al centro. In questo contesto, la chiave per la competitività è l’innovazione, che è a sua volta alimentata dalle competenze. È questo il principio che ha guidato la realizzazione dello Studio “Italia 5.0: le competenze del futuro per lo sviluppo dell’innovazione nell’epoca dell’intelligenza artificiale in Italia e in Ue”, elaborato da Teha Group in collaborazione con Philip Morris Italia, presentato oggi nell’ambito della 50esima edizione del Forum di The European House – Ambrosetti, in una conferenza stampa cui hanno preso parte Massimo Andolina (Presidente Regione Europea, Philip Morris International), Marco Hannappel (Presidente e Amministratore Delegato, Philip Morris Italia – Vp South West Europe Cluster) e l’Advisor scientifico e portavoce dell’iniziativa Giorgio Metta (Direttore Scientifico, Istituto Italiano di Tecnologia). 

La ricerca si è posta l’obiettivo di definire gli elementi per un New Deal delle competenze per trasformare il nostro Paese in un’Italia 5.0 – in grado di cogliere da protagonista tutti i benefici derivanti da innovazione, digitalizzazione e nuove tecnologie – che rappresenti anche un modello da esportare a livello europeo. Lo studio ha fatto leva su un’ampia attività di stakeholder engagement, che ha visto la partecipazione di oltre 10 vertici di imprese, delle istituzioni e delle associazioni di categoria in interviste riservate, nonché il coinvolgimento di oltre 450 imprese da 4 Paesi UE (Italia, Germania, Francia, Spagna) in una survey, somministrata in collaborazione con Coldiretti, per misurare digitalizzazione e competenze nei settori agricolo e manifatturiero.Questi i punti chiave emersi dallo studio: L’adozione del paradigma 5.0 rappresenta un imperativo competitivo: i paesi che investono di più in R&D crescono maggiormente e sono più competitivi. Inoltre, c’è una forte correlazione tra digitalizzazione delle aziende e capacità di generare innovazione. 

L’Italia è una potenza agricola e manifatturiera. Le pmi sono centrali nel tessuto economico europeo ed italiano, rappresentando il 97% del totale delle imprese in Europa e il 98% in Italia. Il ruolo delle grandi aziende è fondamentale per guidare un processo di digitalizzazione, innovazione e sostenibilità delle filiere assumendo il ruolo di capofiliera. Le aziende parte di una filiera sono infatti più innovative e più sensibili a sostenibilità e digitale. 

Essere parte di una filiera genera degli impatti positivi anche per quanto riguarda la produttività e la sostenibilità, come dimostra il significativo differenziale nei dati tra la media di aziende agricole italiane e aziende tabacchicole associate a Coldiretti che collaborano con Philip Morris Italia (+56% per la produttività e +24% per la sostenibilità). Per la società 5.0, le competenze sono chiave: serve alfabetizzare digitalmente 15 milioni di cittadini, aumentare gli iscritti a corsi di laurea ICT e agli ITS e puntare sulla formazione continua. Secondo Valerio De Molli, Managing Partner & Ceo di Teha Group e The European House – Ambrosetti, “per cogliere appieno le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dall’intelligenza artificiale, è chiave per l’Italia muoversi verso un nuovo paradigma di dispiegamento tecnologico: quello della Società 5.0. Per costruire un'Italia 5.0 è strategico il ruolo delle aziende capofiliera: l’Italia è infatti un Paese di Pmi, che generano il 48% del valore aggiunto del Paese e impiegano il 57% degli occupati, ma sono più in difficoltà rispetto a digitalizzazione e competenze, per cui è necessario il ruolo di stimolo della grande impresa. Inoltre, le competenze sono chiave, soprattutto per cogliere i benefici dell’intelligenza artificiale: il Paese è in ritardo, serve un Piano Marshall delle competenze”. 

“La ricerca conferma – anche con le testimonianze dirette provenienti dal mondo delle aziende - che il capitale umano è oggi l’elemento chiave della competitività delle imprese e della crescita dell’economia, elemento ulteriormente valorizzato dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale”, ha sottolineato l’Advisor scientifico dell’iniziativa Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia. “l’Italia è un Paese di eccellenze anche nella ricerca e nell’istruzione. Tuttavia, l’Italia ha un problema di scala sulle competenze: nonostante le eccellenze, l’Italia sconta un ritardo sistemico sulle competenze digitali, sia di base che avanzate: mancano infatti 15 milioni di cittadini da alfabetizzare al digitale, aumentare gli iscritti a corsi di laurea Ict e agli Its e puntare sulla formazione continua”. 

Per Massimo Andolina, Presidente Regione Europea di Philip Morris International, “L’ambizione dell’Italia può e deve essere quella di abbracciare un nuovo paradigma di sviluppo per posizionarsi come modello da esportare in Europa. Per colmare il gap di competenze digitali occorre partire dalle esperienze più virtuose e da una collaborazione pubblico-privato di tipo strutturato. In questo momento storico è fondamentale, da una parte, tenere il passo dell’innovazione, guidandola, per mantenere alta la competitività; dall’altra parte garantire il più ampio accesso possibile a percorsi di formazione all’avanguardia, che accompagnino i professionisti lungo il loro intero percorso in azienda”. 

Secondo Marco Hannappel, Presidente e AD di Philip Morris Italia, "l’esperienza di Philip Morris Italia è emblematica: grazie alle competenze all’avanguardia della nostra filiera integrata – che oggi coinvolge oltre 41.000 persone e più di 8000 imprese - abbiamo costruito negli anni un modello di business invidiato in tutto il mondo, il cui principale driver è sempre stato la capacità di innovare. I dati oggi mostrano i frutti di questo percorso virtuoso e quanto il ruolo di capofiliera sia essenziale, in particolare nel mondo agricolo: grazie agli accordi di programma sottoscritti negli anni da Philip Morris con il Ministero dell’Agricoltura e con Coldiretti, gli agricoltori aderenti all’iniziativa mostrano dati sull’innovazione sensibilmente migliori rispetto alla media Italiana ed Europea: l’89% di tali aziende dichiara di aver realizzato o di avere in corso progetti agritech rispetto al 46% della media italiana e al 77% della media Ue.” 

Sulla base delle prospettive fornite dalle attività di stakeholder engagement – survey, interviste riservate e tavoli di lavoro, sono state elaborate le 5 proposte chiave per lanciare il New Deal delle competenze per un’Italia 5.0: 1.Formazione in ingresso. Lanciare un Piano Marshall delle competenze con l’obiettivo di superare i gap del Paese e di rendere l’Italia una fucina di talenti per il paradigma 5.0. Nei prossimi anni sarà necessario innanzitutto accelerare l’alfabetizzazione digitale di 15 milioni di cittadini per centrare gli obiettivi Ue stabiliti nel Digital Compass (80% di adulti con competenze digitali di base). Inoltre, occorre fare un deciso passo avanti sulla formazione universitaria e su quella professionalizzante: per recuperare il gap con i Paesi benchmark più avanzati, è necessario aggiungere ai numeri attuali 137mila laureati Ict, 87mila ingegneri e 140mila iscritti agli Its. In questo, i fondi del Pnrr rappresentano un’opportunità da cogliere al meglio.  

2.Formazione permanente. Oltre alla formazione in ingresso, per un’Italia 5.0 è necessario intervenire anche sui percorsi di reskilling e upskilling dell’attuale forza lavoro. Occorre individuare strumenti normativi adeguati per offrire ai lavoratori percorsi di miglioramento delle proprie competenze, sostenendo la transizione digitale del mercato del lavoro italiano. L’obiettivo è quello di formare almeno 2,8 milioni di lavoratori in Italia, al fine di raggiungere la media UE di quota di partecipazione a percorsi di formazione e istruzione nella popolazione adulta.  

3.Digitalizzazione delle Piccole e Medie Imprese (pmi). La digitalizzazione delle pmi italiane è cruciale per la competitività del sistema-Paese, in quanto rappresentano l’ossatura produttiva del nostro sistema economico. Per questo motivo è necessario creare un piano nazionale dedicato alla digitalizzazione delle pmi e in particolare delle filiere manifatturiere e agricole, al fine di rendere l’adozione di nuove tecnologie più accessibile. L’obiettivo è quello di digitalizzare almeno 126mila pmi per raggiungere il target UE fissato nel Digital Compass (90% di pmi con livello digitale di base). Il piano transizione 5.0 rappresenta un passo importante in questa direzione.  

4.Capofiliera e innovazione. Per dimensione economica, impatto occupazione e propensione all’innovazione, la presenza di un’impresa capofiliera è determinante per la digitalizzazione di tutte le altre aziende coinvolte nella filiera, come evidenziato dalla survey Teha su 400 aziende europee: il 44,9% dei rispondenti in Italia e il 40,4% dei rispondenti in Spagna, Francia e Germania afferma che il capofiliera favorisce la formazione continua e lo sviluppo di competenze digitali. questo motivo, occorre valorizzare il ruolo dei capifiliera come motore per l’innovazione di prodotto e di processo, per la digitalizzazione e per la sostenibilità, promuovendo la diffusione di contratti di filiera come già fatto con successo in Italia. 

5.Collaborazione pubblico-privato: per realizzare una strategia sul medio periodo è fondamentale che vi siano quadri regolatori efficaci, stabili, in grado di promuovere l’innovazione di prodotto e di processo e creare un ecosistema tra Istituzioni, università e aziende. Sotto questo aspetto, in virtù del quadro unionale nel quale l’Italia agisce, per recuperare competitività rispetto ad altri continenti è fondamentale che queste condizioni vengano garantite e promosse a partire dal legislatore europeo.  

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Categoria: sostenibilita

15:36

Louis Vuitton Cup, Luna Rossa batte American Magic poi ko contro Ineos Britannia

(Adnkronos) - Luna Rossa trova il primo ko nel Round Robin della Louis Vuitton Cup. Dopo sei vittorie consecutive, l'imbarcazione italiana è stata battuta da Ineos Britannia che ha controllato la regata sin dalla partenza con gli italiani che hanno pagato a caro prezzo un errore in partenza. Nonostante la sconfitta comunque Luna Rossa rimane al comando del Round Robin con il primo posto che potrebbe arrivare aritmeticamente domani battendo Alinghi. 

Nella prima regata di giornata aveva battuto American Magic: una sfida serrata nella prima metà, con la barca italiana che ha poi avuto la meglio dal secondo lato di poppa chiudendo con un vantaggio di 22 secondi. 

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Categoria: sport

15:35

Venezia 81, Pupi Avati: "Parlo con i morti, ci sono elementi autobiografici nel mio film horror"

(Adnkronos) - (Adnkronos/Cinematografo.it) “Non mi sono mai allontanato più di tanto dal genere gotico, che dovremmo praticare di più in Italia credendoci maggiormente”. Parola di Pupi Avati, che a Venezia 81 porta fuori concorso 'L’orto americano', film di chiusura di quest’edizione della Mostra, in uscita con 01 distribution nel 2025: un horror gotico interpretato da Filippo Scotti, Roberto De Francesco, Armando De Ceccon, Chiara Caselli. La storia si svolge a Bologna, ai tempi della Liberazione, quando un giovane problematico con aspirazioni letterarie si innamora al primo sguardo di una bellissima nurse dell’esercito americano. 

"Il protagonista è ricoverato in un ospedale psichiatrico perché è uno che parla con i morti - racconta Avati -. Ho parlato di disturbo mentale: è un personaggio per certi versi autobiografico perché quello che parla con i defunti sono io che tutte le sere richiamo tante persone a me care e che non ci sono più prima di addormentarmi. Sono io che sono angosciato per motivi anagrafici e la sera mi preparo a dormire. Quando chiamo i miei amici sento che la stanza via via si riempie e si popola di una serie di entità che mi vogliono bene e mi riappacifico con il mondo e la vita". 

E sulle tante citazioni cinematografiche presenti nel film dice: "Il mio film è pieno di immagini e citazioni del cinema americano anni 40 e mi auguro che i nostri critici lo abbiano riconosciuto, da Hitchcock in poi. Qui ho usato il bianco e nero. Credo di aver fatto 54 film ma è la prima volta che ho la sensazione di fare il cinema con l’umiltà di una storia che vuole essere più popolare e raggiungere il pubblico”.  

Sul TotoLeone del Festival scherza: “Paolo Del Brocco (ad Rai Cinema che ha prodotto il suo film, ndr) è l’unico a sapere chi vince”. E sulla Mostra del Cinema di Venezia: “Mi ricordo una meravigliosa accoglienza per 'Una gita scolastica' (nel 1983, ndr). Ho dei ricordi molto belli di questo festival, a tal punto che diressi un film di nome Festival quando Walter Chiari ebbe un incidente. Il lido però non è solo baci e abbracci e red carpet”. Tanti i 'casi umani', come li definisce Pupi, presenti nel film tra cui il personaggio interpretato da Caterina Caselli. “Forse sono un caso umano visto che è la terza volta che recito con Pupi - dice l’attrice scherzando -. Per me è una conferma di un rapporto che si è stabilito tra noi dal 'Signor diavolo' a 'Lei mi parla ancora'. È un regista che sta fisicamente vicino agli attori e non rimane nell’altra stanza. Per un attore è una formidabile guida”. 

'L’orto americano' è un film con corpi di donne violate, con una vagina che pulsa vita, ma che è anche simbolo di morte. “Non ho inventato nulla. Queste sono storie che dal mostro di Firenze in giù accadono. È la parte meno inventiva e più realistica. Mi interessa di più la parte psicologica e psichiatrica. Il mio è un racconto di enorme ed estrema solitudine. Il protagonista è l’uomo più solo che ci sia”. E poi: “Io sono stato un essere umano molto timido con grandi complessi di inferiorità e c’è molto di me in questo personaggio. Al mio tempo il tema centrale erano le ragazze e l’amore e mi dispiace per le nuove generazioni non è più così. Dante è andato dietro a Beatrice per nove anni prima che lei gli dicesse ‘ti saluto’: ecco l’amore era così. Le storie d’amore devono tornare all’ingenuità e al senso dell’effimero, non consumare tutto in una notte e poi domani ti chiamo o magari no”. Infine conclude con un monito: “Educate i vostri figli a essere irragionevoli e a sognare, non a essere ragionevoli”. 

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Categoria: spettacoli

15:35

MotoGp San Marino, Martin vince la Sprint davanti a Bagnaia

(Adnkronos) - Jorge Martin ha vinto la gara Sprint del Gp di San Marino sul circuito di Misano. Lo spagnolo parte fortissimo e, dalla quarta posizione, beffa in partenza Pecco Bagnaia che poi mantiene la seconda posizione fino alla fine ma perde ancora punti in classifica generale. Martin sale a 311 punti con Bagnaia a 285 (-26) e terzi ma molto distanti Marc Marquez ed Enea Bastianini con 234.  

Terzo posto e podio per Franco Morbidelli. Quarto posto per Bastianini, seguito da Acosta e Marc Marquez, mentre escono di scena Bradl, Bezzecchi e Di Giannantonio. Settimo posto per Binder, seguito da Miller, Quartararo e Alex Marquez decimo.  

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Categoria: sport

15:24

Aviaria, Bassetti: "Virus si avvicina sempre più all'uomo"

(Adnkronos) - Primo caso di aviaria nell'uomo negli Usa senza contatto con gli animali. "Questo virus si sta avvicinando progressivamente all'uomo ed è più vicino di quanto possiamo pensare" dice all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. "Se è vero quello che dicono i Cdc, e non ne ho dubbi, che è stato registrato in Missouri un caso umano di influenza aviaria A (H5) senza nessun contatto con animali, non è una bella notizia. Aspettavamo solo il quando l'influenza aviaria si sarebbe trasmessa da uomo-uomo e mi pare che questo caso potrebbe esserlo. Ora aspettiamo altre certezze dagli Usa su questa vicenda ma prima o poi l'influenza aviaria sarà un problema globale e andrà affrontata".  

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Categoria: cronaca

15:07

Simona Izzo e la dieta con Ricky Tognazzi: "Solo grazie al sesso resistiamo a fame notturna"

(Adnkronos) - Il segreto per non sgarare durante la dieta? Mettere l'allarme al frigorifero. Parola di Simona Izzo. 

L'attrice e doppiatrice si è raccontata a 'Storie di donne al bivio' di Monica Setta, che andrà in onda su Rai 2 lunedì 9 settembre, e ha svelato anche il suo rapporto con la dieta, che fa insieme al marito Ricky Tognazzi. "Io e Ricky stiamo a dieta perciò se scendiamo ad aprire il frigo scatta e suona. Riusciamo a resistere agli attacchi di fame notturna - spiega - solo quando facciamo l'amore. E dopo Ricky fa uno dei suoi meravigliosi panini oppure cuociamo gli spaghetti". Alla domanda 'cosa fa per restare in forma?', Izzo risponde: "Cambio crema tutte le sere, ho fatto un lifting che tiene bene e mi do i pizzicotti al viso per la circolazione. Funziona. Mio marito mi dice che sono ancora molto sexy". 

Con la regia di Giacomo Necci, il programma - che fa parte della direzione approfondimento, diretta da Paolo Corsini - è per Simona anche l'occasione per condividere con i telespettatori un suo momento difficile. "Ho passato metà della mia vita a letto per una depressione bipolare - racconta - che non ho mai voluto curare. Mi ha salvato mio marito Ricky Tognazzi che, quando stavo male, mi lasciava dormire e mi accarezzava dolcemente aspettando che il malessere passasse. Oggi ci amiamo più del primo giorno. La notte ci capita di fare l'amore e poi di stare abbracciati a mangiare un panino". 

Nel corso dell'episodio ha parlato anche dell'ex marito Antonello Venditti che, durante un concerto a Barletta, ha rimproverato una donna che lo aveva interrotto, senza sapere che fosse disabile. "Antonello ha commesso sicuramente una leggerezza - ha detto Izzo -, ma non è un mostro. È un uomo di cultura che ha profondo rispetto per la gente e per il suo pubblico". "Il video della serata - prosegue - è diventato virale e gli odiatori lo hanno massacrato in modo eccessivo e ingiusto. Lui, dal palco, non si era accorto di nulla. Può accadere in un concerto, anche se la cosa è deprecabile comunque", conclude. 

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Categoria: spettacoli

14:54

Imprese, Landazabal (Gsk Italia): "Innovazione e salute strettamente connesse a competitività Ue"

(Adnkronos) - "Durante questa 50esima edizione del Forum di The European House-Ambrosetti a Cernobbio il cuore della discussione è stata proprio la competitività europea, la quale ha una stretta connessione con l'innovazione e la salute della popolazione". Così Fabio Landazabal, presidente di Gsk Italia, a margine della 50° edizione del Forum di Cernobbio, intitolata 'Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive'. 

Il presidente Landazabal ritiene che la sfida della competitività di un Paese dipenda da molte leve diverse, due in particolare: la prima è quella relativa all’innovazione, che un paese, per essere competitivo, deve stimolare, nutrire ed abbracciare in tanti settori diversi di attività, come l’intelligenza artificiale, l’energia pulita e le scienze della vita, ma anche la ricerca e produzione di farmaci e vaccini: "L'Europa sta cominciando a restare indietro su due fronti, il primo è proprio quello dell'innovazione, dove siamo indietro rispetto all'America e alla Cina. Si tratta di un paradosso in quanto l'Europa ha una forte vocazione alla ricerca, ma si scontra con la difficoltà di avere accesso ai capitali e anche al mercato, una volta che i prodotti e le soluzioni sono stati sviluppati - spiega Landazabal - L'adozione dell'innovazione in Europa dovrebbe essere implementata e migliorata, creando mercati più attrattivi e competitivi a livello globale, questo permetterebbe di creare un ambiente più attrattivo per gli investimenti". 

La seconda leva della competitività, secondo Landazabal, è quella della popolazione, intesa come individui che insieme fanno muovere l’economia del paese e, quindi, il PIL: attraverso il lavoro e la scoperta, infatti, migliorano il tenore e la qualità di vita di tutti. 

Le persone, quindi, sono la linfa vitale del nostro Paese, tuttavia, si tratta anche di una linfa in progressivo invecchiamento, in quanto l’Italia si attesta come secondo paese più longevo in Europa dopo la Spagna. Gli over 65 hanno superato il 23% della popolazione totale e nel 2050 arriveranno al 35%. Questo 23% di persone è ormai chiamato Silver economy perché vale quasi il 20% del pil nazionale ed un quarto dei consumi delle famiglie italiane: "La salute pubblica è un problema in Europa, dove la popolazione sta invecchiando, in alcuni casi - come in Italia e in Spagna - molto velocemente, e la natalità è bassa nonostante gli sforzi fatti per promuoverla è chiaro che non è ancora abbastanza. Dobbiamo, quindi, capire come trasformare questa sfida in un'opportunità - continua il presidente di Gsk Italia - In accordo con la visione proposta dalla presidente Meloni, dobbiamo investire in settori strategici che possano generare il miglior ritorno d'investimento. Noi siamo convinti che uno di questi settori sia la salute in quanto può offrire soluzioni preventive che possono avere un alto ritorno degli investimenti". 

Ad oggi sono disponibili analisi più specifiche e basate sulla realtà italiana perché il tema dell’invecchiamento della popolazione è diventato una priorità. Un’analisi Altems - Università Cattolica del 16 luglio scorso svolta per Farmindustria, infatti, dice che una popolazione adulta correttamente protetta attraverso le vaccinazioni porterebbe a recuperare su base annua 10 miliardi di euro di produzione industriale, quasi 3 miliardi di euro di costi sociali e oltre mezzo miliardo di gettito fiscale. Per fare un rapido raffronto, si tratterebbe di circa la metà dei fondi aggiuntivi che sono oggi stimati essenziali per la finanziaria 2025: "In questo senso, investire in innovazione e nella sua adozione, può portare soluzioni per una popolazione che invecchia. Sviluppare la 'silver economy' dovrebbe essere uno dei pilastri della nostra economia, poiché diventerà il più ampio segmento dell'economia, che dovrebbe essere vista come un'opportunità e non come un fardello", conclude. 

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Categoria: salute

14:39

Caso Sangiuliano, ex marito Boccia chiede da un anno 'pubblicazione' divorzio

(Adnkronos) - L’ex marito di Maria Rosaria Boccia, la donna protagonista della vicenda che si è conclusa con le dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, da circa un anno chiede di correggere l’errore materiale presente nella sentenza di divorzio, ottenuta da un tribunale napoletano nel 2015, che ancora oggi - a nove anni dal verdetto - non risulta trascritta all’anagrafe. E’ un dettaglio che emerge ora che i riflettori sono tutti puntati sull’ex sposa. 

Nel provvedimento, da quanto risulta al’Adnkronos, è riportato in modo non corretto il codice fiscale dell’imprenditrice, un errore di cui è stata chiesta la correzione allo stesso tribunale. La coppia formata da Marco e Maria Rosaria si è sposata nel 2009, nozze che non hanno fatto in tempo a decollare: dopo pochi mesi la relazione si è interrotta ed è iniziato lo scambio di lettere tra avvocati. La separazione, inizialmente ‘combattuta’, si è risolta con il divorzio. I due vivono in città diverse e non hanno mantenuto nessun contatto. 

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Categoria: cronaca

14:33

Sace e Teha aprono alle Pmi italiane le porte del Forum Ambrosetti di Cernobbio

(Adnkronos) - In occasione della 50esima edizione del Forum di Cernobbio, Sace porta le PMI a Villa d’Este, grazie alla partnership con Teha, con un hub interamente dedicato a queste aziende e al loro ruolo strategico per il tessuto economico italiano. In occasione del Forum l'Amministratore Delegato di Sace Alessandra Ricci - insieme ad Alessandro Terzulli, Chief Economist di Sace, e Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile dell’Area Scenari e Intelligence e dello Sviluppo Internazionale di Teha Group - ha presentato la ricerca 'Obiettivo Sparkling. Pmi e filiere italiane a prova di futuro' realizzata dall’Ufficio Studi di Sace in collaborazione con Teha, che analizza le trasformazioni che spingeranno la competitività del Made in Italy nel mondo: innovazione 4.0, sostenibilità ed export. Temi trattati anche dal Presidente del Consiglio Giorgia Melonia nel suo discorso di stamattina che ha sottolineato di come in Europa ci sia un problema di competitività. 

"Sace partecipa al Forum di Cernobbio insieme alle PMI italiane, offrendo loro la possibilità di seguire virtualmente la tre giorni di lavori, incontri e dibattiti, e soprattutto portando di seguire virtualmente la tre giorni di lavori, incontri e dibattiti, e soprattutto portando all’attenzione di questo autorevole contesto l’importanza e le prospettive per le piccole e medie imprese italiane, alle prese con le sfide e le opportunità della transizione sostenibile e digitale", ha dichiarato la Ricci, ricordando come "Sace, in linea con la missione e gli obiettivi del nostro Piano Industriale Insieme 2025, è già al fianco di 51 mila PMI italiane nei loro progetti di investimento e crescita sostenibile in Italia e nel mondo e contiamo di raggiungerne 65 mila nell’arco di Piano". "Abbiamo superato gli 80 miliardi di euro di progetti sostenuti al fianco di PMI e filiere italiane, generando un impatto di 220 miliardi di euro sul sistema produttivo e supportando 1 milione e 300 mila posti di lavoro. Lo Studio che portiamo oggi al Forum di Cernobbio parte da questa esperienza per aumentare le opportunità di crescita per il tessuto economico nazionale" ha concluso.  

Le Pmi - si ricorda in una nota- rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana e giocano un ruolo importantissimo sia in chiave economica sia in chiave sociale: le oltre 200mila PMI italiane producono un giro di affari di oltre 1.400 miliardi di euro, realizzano all’estero circa un terzo del proprio fatturato (circa 7 punti percentuali sopra alle tedesche) e contribuiscono a quasi la metà dell’export nazionale (45%, rispetto al 20% delle tedesche e delle francesi e al 32% delle spagnole). Peraltro più di un terzo delle Pmi italiane (il 37%) investe in innovazione e formazione e questo accresce del 15% l’export capability di un’impresa.  

Anche per le grandi imprese italiane si prevede una dinamica positiva, fino al +3,8% quest’anno e al +5,8% nel 2025. “Le oltre 200 mila piccole e medie imprese giocano un ruolo fondamentale nell’economia italiana – ha dichiarato il Chief Economist di Sace, Alessandro Terzulli - Secondo le nostre stime le esportazioni delle PMI italiane cresceranno dell’1,5% circa nel 2024 e del 3,5% nel 2025, raggiungendo i 260 miliardi di euro grazie in particolare al traino delle medie imprese. Una export capability che può crescere, puntando su due leve strategiche: la trasformazione tecnologica, anche in chiave sostenibile, e l’integrazione in più filiere produttive.” 

A guidare la crescita delle vendite estere delle PMI quest’anno sarà l’Oriente: Medio Oriente e Asia Orientale sono le aree per cui sono infatti previsti significativi incrementi, rispettivamente +6,1% e +2,3%. Non sarà da meno l’America settentrionale (+3,8%), mentre la crescita sarà piatta verso l'Unione Europea, che rimane comunque la principale area di destinazione. Nel 2025 un maggior dinamismo verrà mostrato dall’Africa subsahariana (+10,1%). 

L’integrazione nelle filiere rappresenta un elemento centrale per la competitività delle PMI, grazie all’interconnessione dei processi produttivi. Un potenziale ad oggi largamente inespresso, considerando che la maggior parte delle imprese italiane (in media 4 su 5) dichiara di partecipare a una sola filiera. 

Lo Studio ha identificato le 8 principali filiere a rilevanza sistemica – macchine industriali, edilizia, agro-alimentare, abbigliamento, mezzi di trasporto su gomma, energia, sanità, farmaceutica e cure – che da sole rappresentano il 56,4% del Valore Aggiunto, il 52,3% dell’occupazione e il 67,3% dell’export delle unità con almeno 3 addetti. Ed evidenzia, tra le altre, le “filiere del futuro” relative a edilizia intelligente (smart building), agro-alimentare (agritech) ed energie rinnovabili e alternative (come l'eolico offshore e l’idrogeno). 

"Il modello distrettuale si conferma un pilastro fondamentale per il sistema produttivo nazionale. È in corso un’evoluzione verso una crescente integrazione lungo le catene del valore che consentirà alle imprese italiane di affrontare le sfide di un mercato sempre più globale e competitivo e di superare alcuni limiti dei distretti tradizionali. Nello specifico, abbiamo identificato alcune filiere informali - ovvero non censite a livello statistico - e cross-settoriali - che tagliano trasversalmente più settori - su cui l’Italia potrà rafforzare e consolidare il proprio posizionamento in termini di attivazione occupazionale, produzione industriale e proiezione sui mercati esteri. Ad esempio, stimiamo che nei prossimi anni la trasformazione del patrimonio edilizio in Italia nella direzione dello 'smart building' possa generare oltre 200.000 posti di lavoro qualificati e specializzati, così come importanti prospettive possono provenire dalla filiera agritech e delle tecnologie rinnovabili e alternative su cui l’Italia è già oggi ai primi posti in Europa (2° Paese europeo per Valore Aggiunto nei settori attivati dall'eolico offshore galleggiante e 2° produttore europeo di tecnologie meccaniche potenzialmente utilizzabili nella filiera dell’idrogeno)", ha spiegato Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile dell’Area Scenari e Intelligence e dello Sviluppo Internazionale di Teha Group. 

 

 

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Categoria: economia

14:30

Mattarella: "Non si è stranieri in casa propria quale sia cultura, lingua, religione'"

(Adnkronos) - "Il principio che l’Assemblea Costituente affermava era esplicito: non potevano essere considerate straniere, in Italia, lingue parlate da cittadini italiani radicati nel suo territorio. Non si era - e non si è - stranieri a casa propria, quale fosse – e sia - la propria cultura, lingua, religione". Lo ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella ad Aosta per l'80esimo dell'autonomia, secondo il quale "valorizzare le specificità delle comunità collocate alle frontiere dell’Italia ha arricchito i valori di convivenza della nostra civiltà". a.  

"Il tema della tutela delle minoranze linguistiche ha trovato collocazione all’art.6 della nostra Carta fondamentale. Ne costituisce attuazione anche la legge 482/1999", ha detto ancora il presidente della Repubblica sottolineando: "Si tratta di una ricchezza e di un vanto per la Repubblica". 

"La Val d'Aosta è sempre stata un elemento costitutivo del divenire d’Italia, era stata impegnata nelle lotte per il Risorgimento e nella Prima guerra mondiale. Una esperienza unica nei territori e nelle popolazioni di frontiera", ha detto il capo dello Stato. 

"La classe dirigente che si apprestava ad assumere responsabilità in Valle, aveva piedi solidamente piantati nella Resistenza: Emile Chanoux, tra i fondatori della Jeune Vallé d’Aoste, come ho ricordato, martire della libertà. Frederic Chabod, il partigiano Lazzaro, primo presidente del Consiglio della Valle", ha detto tra l'altro il presidente della Repubblica. 

"Duro il prezzo pagato, tra i partigiani e la popolazione civile. Dai soldati di origine valdostana trasferiti nei campi di internamento in Germania. Un sacrificio che ha visto la Repubblica attribuire la Medaglia d’oro al Valor militare alla Val d’Aosta", ha sottolineato Mattarella.  

Per Mattarella "la interazione tra Valle e ordinamenti della Repubblica è stata di grande successo. La Valle è un esempio di tutela delle proprie risorse, di promozione culturale e di apertura, anche con il polo universitario, che visiterò di qui a poco e che, con il suo essere momento di incontro tra la tradizione francese e quella italiana concorre in modo inestimabile alla valorizzazione del patrimonio culturale e di ricerca di Italia e Francia e alla identità condivisa". "Solidamente Aosta e la sua Valle costituiscono uno dei cardini del sistema delle autonomie della Repubblica", ha sottolineato il presidente della Repubblica.  

 

 

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Categoria: politica

14:19

Caso Sangiuliano, il legale: "Da Boccia pressioni illecite"

(Adnkronos) - Dopo la scelta di dimettersi da ministro della Cultura, ora Gennaro Sangiuliano promette azioni legali sulla vicenda che ha coinvolto Maria Rosaria Boccia. Il suo legale, l'avvocato Salvatore Sica, spiega: "È innegabile che l’ex ministro Sangiuliano è stato oggetto di pressioni illecite da parte della dottoressa Boccia che, a mio modo di vedere - ma la decisione spetterà ai magistrati - prefigurano il reato di tentata estorsione". 

In merito alla denuncia contro Boccia, il legale dichiara: "È in via di elaborazione e intendiamo depositarla all’attenzione dei magistrati all’inizio della prossima settimana. Mi incontrerò con l’ex ministro Sangiuliano e procederemo allegando all’esposto anche una serie di documenti che dimostrato l’assoluta correttezza della condotta del mio assistito. Nell’atto che metteremo a disposizione dei pm forniremo una ricostruzione cronologica e dettagliata di questa vicenda che è e resta privatissima". 

 

Ora che i riflettori sono tutti puntati su Maria Rosaria Boccia, l'ex marito svela dei dettagli sulla sua situazione: da circa un anno chiede di correggere l’errore materiale presente nella sentenza di divorzio, ottenuta da un tribunale napoletano nel 2015, che ancora oggi, a nove anni dal verdetto, non risulta trascritta all'anagrafe.  

Nel provvedimento, da quanto risulta al’Adnkronos, è riportato in modo non corretto il codice fiscale dell’imprenditrice, un errore di cui è stata chiesta la correzione allo stesso tribunale. La coppia formata da Marco e Maria Rosaria si è sposata nel 2009, nozze che non hanno fatto in tempo a decollare: dopo pochi mesi la relazione si è interrotta ed è iniziato lo scambio di lettere tra avvocati. La separazione, inizialmente ‘combattuta’, si è risolta con il divorzio. I due vivono in città diverse e non hanno mantenuto nessun contatto. 

 

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Categoria: cronaca

13:49

Sinner e la finale, Fritz non ha dubbi: "Vinco gli US Open"

(Adnkronos) - Taylor Fritz 'minaccia' Jannik Sinner in vista della finale degli US Open 2024 in programma domani, domenica 8 settembre, a Flushing Meadows con inizio alle 14 americane (le 20 in Italia), in diretta tv su Sky e Supertennis. Lo statunitense sfida l'azzurro, numero 1 del mondo, nel match che vale l'ultimo titolo stagionale dello Slam. Fritz, vittorioso in semifinale nel derby con Frances Tiafoe, nonostante le quote dei bookmaker non lo favoriscano non si sente affatto un underdog contro l'azzurro. Anzi. "Ho la sensazione che giocherò bene e vincerò. Quando gioco un buon tennis, il livello abbastanza alto per vincere", dice nella conferenza dopo la semifinale. 

"Mi è sempre piaciuto giocare contro Sinner", dice. Fritz e l'altoatesino si sono affrontati due volte da professionisti: bilancio, una vittoria per parte. L'americano ha vinto nel 2021, Sinner si è imposto nel 2023: entrambi i match sono andati in scena a Indian Wells, sulla stessa superficie che ospita gli US Open. "Non credo che mi troverò sotto una pressione maggiore di quella avvertita in semifinale: due americani in semifinale agli US Open, uno contro l'altro per arrivare in finale... Io, semplicemente, mi sento bene. Ho la sensazione che giocherò bene e vincerò. Quando gioco un buon tennis, credo che il livello sia abbastanza alto per vincere". 

"E' trascorso un po' di tempo dall'ultima partita con Sinner, in quel caso mi ha battuto in 3 set a Indian Wells. Jannik colpisce la palla alla grande, è molto potente. Io però ho sempre tenuto lo scambio, gioco sempre bene contro di lui", dice. 

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Categoria: sport

12:53

Coppa Davis, dopo Sinner anche Musetti dice 'no': ecco il team scelto da Volandri

(Adnkronos) - Dopo Jannik Sinner, anche Lorenzo Musetti salta la Coppa Davis. "Dopo un confronto con il capitano, il team e lo staff della Fitp, dove abbiamo valutato la mia attuale condizione psicofisica, e gli obiettivi che ci riguardano da qui a fine anno, abbiamo preso di comune accordo la decisione che non sarò a Bologna per la Coppa Davis", ha annunciato il tennista azzurro con un post su Instagram.  

 

Il carrarino non farà parte quindi della squadra che giocherà la fase a gironi della Coppa Davis a Bologna. "È stata una scelta sofferta e mi dispiace dover rinunciare a questo nuovo importante appuntamento con la maglia azzurra a cui tengo moltissimo. Sono sicuro che i ragazzi si faranno valere, io farò il tifo con la stessa passione con cui ho difeso i colori azzurri a Parigi, e spero di ritrovare i miei compagni a Malaga", ha aggiunto Musetti. 

 

Il Capitano dell’Italia, Filippo Volandri ha diramato quindi le convocazioni ufficiali del quintetto azzurro che scenderà in campo nel Gruppo A della Fase a Gironi all'Unipol Arena di Bologna. Il coach azzurro ha chiamato Matteo Berrettini, Matteo Arnaldi, Flavio Cobolli, Andrea Vavassori e Simone Bolelli che rappresenteranno l’Italia Campione del mondo, pronta a ripartire per difendere il titolo conquistato lo scorso anno a Malaga. 

"Le scelte di oggi - ha detto Volandri - sono il frutto delle riflessioni e dei confronti di questi giorni con tutta la squadra, presenti e assenti. Rispetto a questi ultimi, come sempre abbiamo cercato di accordare le esigenze della squadra con quelle dei miei ragazzi, perché abbiamo l’obiettivo di passare il turno anche tutelando la salute fisica e psicologica per restare competitivi fino al termine della stagione!". E ancora: "Per quanto riguarda Jannik che ci ha dato la sua disponibilità per la parte conclusiva dell’impegno di Bologna, in accordo con i vertici federali e lo staff del ragazzo, abbiamo deciso di sollevarlo dalla convocazione permettendogli un pieno recupero, e avere la squadra al completo fin dal match iniziale. Lorenzo ci ha manifestato la necessità di fermarsi qualche giorno, dopo il tour de force cui si è sottoposto negli ultimi mesi, anche per la partecipazione all’Olimpiade, e, anche in questo caso d’accordo con la Federazione, ho deciso per il bene suo e della squadra di consentirgli di recuperare una condizione psicofisica ottimale. Pertanto, il gruppo che scenderà in campo a Bologna sarà comunque forte, motivato e in questo momento il più attrezzato per affrontare le squadre avversarie e per guadagnare le Finals di Malaga". 

L’Italia esordirà alla ‘Unipol Arena’ mercoledì 11 settembre, alle ore 15:00, contro il Brasile. Tornerà quindi in campo allo stesso orario di venerdì 13 per affrontare il Belgio. Infine, domenica 15 settembre, sempre alle 15:00, sfiderà l’Olanda. 

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Categoria: sport

12:45

Ucraina, Zelensky: "Grazie a Meloni per sforzi per pace giusta"

(Adnkronos) - "Ringrazio Giorgia Meloni e il popolo italiano per il loro sostegno e gli sforzi nel ripristinare una pace giusta". Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riferendo dell'incontro avuto con la premier Giorgia Meloni a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio, con cui "abbiamo parlato dell'attuazione della Formula di pace, con l'Italia che gioca un ruolo attivo su tutti i suoi punti". 

"Uno degli argomenti chiave di cui abbiamo discusso è stata la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina, concentrandoci in particolare sul ripristino del nostro sistema energetico. Apprezziamo profondamente la decisione dell'Italia di ospitare la prossima Ukraine Recovery Conference nel 2025", si legge ancora nel post. 

"Il colloquio con Zelensky? Abbiamo discusso di come continuare a lavorare per garantire la legittima difesa e per arrivare a una pace giusta", ha detto dal canto suo Meloni nel corso del suo intervento al Forum. "Le tesi che sostenevo due anni fa sull'Ucraina sono le stesse che sostengo adesso da presidente del Consiglio: sull'Ucraina non dobbiamo mollare e dobbiamo continuare a sostenerla". 

"Dobbiamo smettere di credere alla propaganda russa, il destino dell'Ucraina non è segnato. Continuo a sentire da mesi e mesi - ha detto Meloni - che l'Ucraina sta perdendo la guerra mentre la Russia sta vincendo: il conflitto in Ucraina nasce con l'idea di 'guerra lampo' che in pochi giorni avrebbe dovuto portare alla conquista di Kiev da parte della Russia: questo non è avvenuto, la Russia non sta vincendo la guerra, ma ci troviamo in una fase di stallo del conflitto. "A febbraio 2023 - ha spiegato la premier - la Russia controllava il 17,3% del territorio ucraino, a distanza di un anno di guerra controlla il 17,5: questo stallo abbiamo contribuito a crearlo noi, sostenendo Kiev perché all'inizio dell'invasione c'era una sproporzione enorme delle forze in campo", ha concluso. 

 

Le forze militari russe hanno occupato l'insediamento di Kalinovo, nella regione di Donetsk, ha reso noto il ministero della Difesa a Mosca. 

 

Le autorità della regione russa di Voronezh hanno proclamato oggi lo stato d'emergenza dopo che l'Ucraina ha lanciato un attacco con droni. Lo ha reso noto il governatore Aleksandr Gusev, secondo cui sono stati evacuati diversi insediamenti nel distretto di Ostrogozhsk dopo una serie di esplosioni. Secondo alcune fonti ucraine, potrebbe essere stato colpito un deposito di munizioni. Non si registrano vittime. La regione di Voronezh confina con il Luhansk, nell'est dell'Ucraina. 

 

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Categoria: internazionale/esteri

11:59

MotoGp San Marino, pole Bagnaia e prima fila tutta italiana

(Adnkronos) - Pecco Bagnaia conquista una pole position da record a Misano nel Gp di San Marino di MotoGp. Il campione torinese, in sela alla Ducati ha chiuso con il crono di 1:30.304 con una prima fila tutta italiana con Franco Morbidelli secondo e Marco Bezzecchi al terzo posto, per la prima volta nel Gp di San Marino.  

Partirà dalla quarta posizione Jorge Martin, leader del Motomondiale con la Pramic, Martin seguito da Pedro Acosta e Brad Binder. Terza fila con Alex Marquez, Bastianini e Marc Marquez, che ha pregiudicato le sue qualifiche con una caduta nel finale. Decimo Quartararo, seguito da Vinales e Miller, mentre Mir salterà la gara per la gastroenterite. 

 

"Sono senza parole per questo risultato. La mia squadra, il mio preparatore e il mio fisioterapista hanno fatto tutti un ottimo lavoro. Quando riesco ad andare in moto fortunatamente riesco a non pensare al dolore", ha detto Pecco, ricordando i problemi fisici dopo la caduta di Aragon. "Prima fila tutta italiana? È bellissimo essere in prima fila con altri due piloti dell'Academy: ci alleniamo tutti molto su questa pista. La moto sta lavorando perfettamente, ma questo pomeriggio la Sprint non sarà facile". 

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Categoria: sport

11:55

Aviaria, in Usa primo caso umano senza contatto con animali

(Adnkronos) - In Usa primo caso umano di influenza aviaria A (H5) senza nessun contatto con animali. Il contagio - riferiscono i Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) è stato registrato in Missouri. Il soggetto è stato ricoverato in ospedale ed è guarito. Il caso è stato rilevato - secondo il Missouri Department of Health & Senior Services - grazie al sistema di sorveglianza per l'influenza, diverso da quello che gli Usa hanno messo in campo dopo l'epidemia tra i bovini che riguarda solo i lavoratori del settore.  

"E' il 14esimo caso umano di influenza aviaria H5 negli Usa ma il primo che secondo le autorità non ha avuto contatti con nessun tipo di animale - si legge nel report Cdc - Nel Missouri non sono stati segnalati focolai di H5 nei bovini, ma nel 2024 sono stati segnalati focolai di H5 in allevamenti di pollame commerciali e da cortile. In passato in quello stato l'influenza aviaria H5N1 è stata rilevata negli uccelli selvatici".  

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Categoria: internazionale/esteri

11:26

È morto Rich Homie Quan: il rapper aveva 34 anni

(Adnkronos) - Il rapper statunitense Rich Homie Quan è morto a 34 anni. Lo riporta la stampa estera, che spiega come siano ancora sconosciute le cause del decesso e sia stata programmata un'autopsia. 

Nato ad Atlanta il 4 ottobre del 1989, DeQuantes Lamar (questo il suo vero nome) era il maggiore di tre fratelli. Inizialmente, spiega il sito della sala concerti di Atlanta 'The Masquerade', sognava di diventare un giocatore di baseball, ma col passare del tempo capì di dover investire sulla sua passione per la musica e sul suo talento nel raccontare storie. Così iniziò a fare rap. 

Ha iniziato seriamente a fare musica nel 2008 (è di quell'anno 'Stay Down' insieme agli Stack Money Boyz), poi nel 2011 finì in carcere per 15 mesi dopo una serie di furti con scasso. Quando uscì si buttò a capofitto nella musica e decise di ricominciare da zero. Nel corso di quel decennio divenne un grosso nome della scena rap, arrivando al successo internazionale con le hit 'Type of Way' del 2013 e 'Flex (Ooh, Ooh, Ooh)' del 2015. Nel 2018 l'album di debutto in studio, 'Rich as in Spirit'. 

Nel corso della sua carriera, Lamar ha collaborato con grandi nomi dell'industria musicale come 2 Chainz, Young Thug, Gucci Mane e Trinidad James. Molti di loro gli stanno dicendo addio sui social in queste ore. "Fratellino, avevamo appena parlato di girare un video. Una preghiera speciale per te e la tua famiglia", ha scritto 2 Chainz. Il cantante Jacquees lo ha definito "una leggenda" e su X ha scritto: "Ti vorrò bene per tutta la vita". 

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Categoria: spettacoli

11:09

Pesaro, uccide la moglie a coltellate: fermato 54enne

(Adnkronos) - Femminicidio nella notte nel Pesarese, a Montemaggiore al Metauro: un uomo di 54 anni ha ucciso a coltellate la moglie, 38enne di origini brasiliane. La donna è morta in ospedale per le ferite riportate. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fano, insieme a quelli della Stazione Carabinieri di Colli al Metauro.  

Lunedì scorso i carabinieri sono stati contattati proprio dall’uomo che aveva denunciato l’abbandono del tetto coniugale da parte della donna. Contattata dai militari, la 38enne ha detto di essere vittima di violenze da parte del coniuge e di volersi allontanare da lui, ma di non volere presentare denuncia nei suoi confronti. Nonostante questo però, i carabinieri lunedì scorso avevano inviato la segnalazione alla Procura di Pesaro, attivando la procedura urgente del “codice rosso”. 

La 38enne poi, ieri sera è tornata nell’abitazione senza avvertire le forze dell’ordine e al culmine di una lite l’uomo l’ha accoltellata colpendola all’addome, davanti ai tre figli minori. Portata con l’elicottero in ospedale, la donna è morta poco dopo per la gravità delle ferite. Il marito è stato trovato dai carabinieri nascosto al buio in un terreno vicino. Ora si trova nel carcere di Pesaro in attesa dell’udienza di convalida.  

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Categoria: cronaca

10:30

Incidente sul lavoro nel Casertano, operaio muore schiacciato da un cancello

(Adnkronos) - Incidente mortale sul lavoro nel Casertano. Un operaio di 60 anni è morto ieri pomeriggio a Orta di Atella schiacciato dal cancello di un capannone industriale. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo stava chiudendo il cancello che si è ribaltato e gli è caduto addosso. I carabinieri hanno subito avviato gli accertamenti, coordinati dalla procura di Napoli Nord, che ha disposto l'autopsia.  

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Categoria: cronaca

10:08

Sangiuliano: "Dimissioni decisione mia, ora le querele da milioni di euro"

(Adnkronos) - "Querele da milioni di euro". All'indomani delle sue dimissioni da ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano svela le sue mosse future e promette azioni legali sulla vicenda che lo ha visto coinvolto, a partire da quelle contro Maria Rosaria Boccia da cui "non sono ricattabile". 

"Ora farò, insieme ai legali che mi aiuteranno, l'avvocato di me stesso. So bene come si fanno le querele ai giornalisti e conosco purtroppo, ora direttamente sulla mia pelle anche se mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte, la pericolosità devastante delle fake news. Milioni e milioni di risarcimento mi aspetto", afferma in un'intervista al 'Messaggero', ricordando di essere laureato in Giurisprudenza, con un dottorato in diritto e di non essere "ricattabile da nessuno". 

"Devo ripartire e lo farò perché non mi mancano l'energia e la fiducia in me stesso, anche se la cattiveria che ti viene scaricata addosso è fatta apposta per farti arrendere. Io invece vado avanti", assicura Sangiuliano. 

Quanto al rapporto con il premier Giorgia Meloni, "non crediate che sia accaduto chissà che cosa tra di noi. Continuiamo a fidarci l'uno dell'altra. Ho tolto il bersaglio a tutti coloro che hanno scaricato su di me il peggio del peggio in questi giorni, un accanimento mai visto. Giorgia è stata comprensiva, non mi ha spinto lei a lasciare, mi ha ascoltato come sempre, mi ha lasciato libero di fare la mia scelta. Si è comportata nel migliore dei modi possibile. Questa è stata una decisione mia, perché stava diventando troppo duro e troppo ingiusto il tiro al piccione". 

Sangiuliano confessa di aver bisogno ora "di disintossicarmi per un po', poi tornerò a scrivere a lavorare, e intanto rispolvero le mie conoscenze giuridiche per far condannare nei tribunali quelli che hanno scritto bugie". E ancora: "Voglio recuperare anche i miei sentimenti stare vicino a mia moglie di cui resto innamorato e fare un bilancio della mia vita politica. Vogliono farmi passare per un reietto ma io mi sento a posto con la coscienza: non ho tradito le istituzioni, non ho usato neanche un euro di soldi pubblici per un caffè", aggiunge.  

E alla domanda se tornerà in Rai, risponde: "Certo che ci tornerò, come hanno fatto Marrazzo, Badaloni e tanti altri che presero aspettativa per impegnarsi in politica. Sono un dipendente Rai a tempo indeterminato. Tornerò al mio lavoro e nell'azienda dove sono cresciuto. Ma non voglio un posto di rilievo", conclude. 

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Categoria: politica

09:45

Meloni: "Caso Sangiuliano non indebolirà governo"

(Adnkronos) - "Se qualcuno pensa che situazioni come questa possano servire a indebolire il governo temo non accadrà". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo al Forum Ambrosetti, a Cernobbio, in merito al caso Sangiuliano. "Penso che abbia fatto un buon lavoro e che per questo vada ringraziato", ha aggiunto il premier parlando delle dimissioni del ministro della Cultura. 

"Cosa è accaduto? - ha detto Meloni parlando della vicenda - Lo ha spiegato bene Andrea Malaguti, direttore de 'La Stampa'. Sono giorni che parliamo della vita privata di un ministro e va da sé che quando se ne parla per giorni la sua vita pubblica è finita. Ed è così. Solo che ci sono due elementi che vanno considerati di questa dichiarazione. Il primo è che il direttore Malaguti conferma che si tratta di una vicenda di vita privata, perché ad oggi il ministro Sangiuliano si è dimesso ma non ci sono illeciti commessi. La seconda questione è che sono giorni che discutiamo...ma discutiamo chi?" 

Secondo la premier "c'è stata una forte campagna mediatica su una questione privata del ministro, fermo restando che il ministro ha sbagliato, che ha trasformato una questione privata in un fatto pubblico". Per Meloni si tratta di "un gioco precedente al quale non mi intendo prestare, ed è la ragione per la quale non ho accettato inizialmente le dimissioni del ministro". Ieri, invece, "le ho accettate perché le ha presentate come irrevocabili, perché il ministro voleva liberarsi dalla condizione di ministro per potersi meglio difendere perché capiva, come lo capisco io, che l'autorevolezza e il ruolo del governo non poteva continuare ad essere sottoposto a questa pressione mediatica". 

"Come si dice - ha aggiunto Meloni - 'è morto il re viva il re'. Si è dimesso un ministro, buon lavoro al nuovo". Nella giornata di ieri, quando la stampa aspettava le dimissioni di Sangiuliano, ha spiegato la premier, "io ero già al Quirinale a firmare la nomina del nuovo ministro, perché intendo fare bene il mio lavoro fino a fine legislatura e penso anche che gli italiani capiscono un certo doppiopesismo". 

Meloni si è detta inoltre "molto colpita dalla sproporzione di articoli dedicati alla vicenda privata del ministro rispetto a quelli dedicati a un’inchiesta che ha portato avanti la procura di Perugia e che racconta di funzionari dello Stato che per anni hanno fatto centinaia di migliaia di accessi illegali a banche dati nazionali ragionevolemente ricattare la gente". 

Quanto a Sangiuliano, "credo che sia stato molto importante il lavoro che il ministro ha fatto - ha evidenziato Meloni - è stato molto importante aver significativamente incrementato gli introiti delle tante realtà culturali che ha l'Italia, e che sia stata una scelta molto intelligente chiudere la vergogna tutta italiana dei musei e dei siti archeologi chiusi durante i giorni di festa". Inoltre, ha aggiunto, "credo sia stato bello e importante avviare progetti che erano fermi da decenni. Penso all'ex ospedale dei poveri di Napoli, all'allargare le sedi degli Uffizi, e anche al riformare le norme sui contributi al cinema, sui quali avevamo visto molte cose che non funzionavano". 

Il governo, ha ribadito, "ha fatto quello che doveva fare per me è molto importante che il governo mantenga la sua autorevolezza". La premier si è augurata inoltre "che si possa andare avanti e che il nuovo ministro Alessandro Giuli possa continuare bene l'ottimo lavoro fatto da Gennaro Sangiuliano". 

Infine su Maria Rosaria Boccia "non credo di dover battibeccare con lei", ha detto la premier che poi ha aggiunto: "La mia idea su come una donna debba guadagnarsi uno spazio nella società è l'opposto di quella che ha questa persona".  

 

A Villa d’Este la premier ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ieri ha partecipato alla prima giornata di lavori. L’incontro, iniziato attorno alle 9.20, è durato circa 40 minuti. Ai giornalisti che le chiedevano come fosse andato l’incontro, la premier ha risposto: “Bene”. Stessa risposta dal presidente ucraino che, intercettato dai cronisti, ha risposto: "Very good". 

"Il colloquio con Zelensky? Abbiamo discusso di come continuare a lavorare per garantire la legittima difesa e per arrivare a una pace giusta", ha detto successivamente Meloni nel corso del suo intervento. "Le tesi che sostenevo due anni fa sull'Ucraina sono le stesse che sostengo adesso da presidente del Consiglio: sull'Ucraina non dobbiamo mollare e dobbiamo continuare a sostenerla". 

"Dobbiamo smettere di credere alla propaganda russa, il destino dell'Ucraina non è segnato. Continuo a sentire da mesi e mesi - ha detto Meloni - che l'Ucraina sta perdendo la guerra mentre la Russia sta vincendo: il conflitto in Ucraina nasce con l'idea di 'guerra lampo' che in pochi giorni avrebbe dovuto portare alla conquista di Kiev da parte della Russia: questo non è avvenuto, la Russia non sta vincendo la guerra, ma ci troviamo in una fase di stallo del conflitto. "A febbraio 2023 - ha spiegato la premier - la Russia controllava il 17,3% del territorio ucraino, a distanza di un anno di guerra controlla il 17,5: questo stallo abbiamo contribuito a crearlo noi, sostenendo Kiev perché all'inizio dell'invasione c'era una sproporzione enorme delle forze in campo", ha concluso. 

 

“Ci sono pochi soldi? Non si possono buttare. Abbastanza facile”, ha detto poi Meloni rispondendo a una domanda sulla Manovra 2025. “Le priorità che danno il moltiplicatore maggiore per me erano aziende che assumono, salari, difesa del potere d’acquisto delle famiglie, salute dei cittadini e natalità. Noi abbiamo messo le risorse, poche, su questo. Ha funzionato? Pare che un po’ funzioni e quindi io penso che banalmente vada seguita questa strategia”, ha spiegato la premier. "Nella legge di Bilancio non ci sono molte delle cose che ho letto tipo voler abolire assegno unico. Anzi, questo governo sull’assegno unico ha messo altri 3 miliardi. Poi - ha aggiunto - va difeso dalle procedure di infrazione della commissione europea, ma è uno strumento fondamentale”.  

In manovra quindi “c’è la volontà di confermare quello che abbiamo fatto, di continuare e di vedere cos’altro si può fare”, ma “sempre con la serietà di mantenere una politica di bilancio che racconti che la stagione dei bonus, dei soldi buttati dalla finestra e delle risorse messe su cose che non producono alcun risultato è finita. Ci sono pochi soldi, a maggior ragione non si possono sperperare. Questa - ha chiarito Meloni - la mia politica di bilancio, è la politica di bilancio della maggioranza”. 

 

Parlando dell'Europa, Meloni evidenzia che "c'è un problema di competitività. Io mi ritrovo nella locuzione che dice 'l'America innova, la Cina replica e l'Europa regolamenta'. E' una fotografia straordinaria del contesto, perché è così. L'Europa ha pensato che il suo ruolo principale fosse quello di regolare tutto ma non penso che la soluzione sia regolare, la soluzione è regolare meno". "Penso che l'Europa in questo scenario possa essere più forte se si occupa meglio delle materie sulle quali gli Stati nazionali non possono competere da soli e meno di quelle su cui gli Stati nazionali hanno una prossimità sulla quale regolando riescono a difende maggiormente le loro specificità - ha aggiunto -. Se continuiamo a pensare di risolvere il problema del nostro sistema produttivo e della competitività aggiungendo regole temo che rischiamo di non aiutare le nostre imprese". 

"Sono ottimista sul ruolo che avrà l'Italia nella prossima Commissione europea", ha detto il presidente del Consiglio. "La settimana prossima dovrebbe arrivare qualche novità - ha annunciato - credo siamo in dirittura di arrivo". 

Meloni ha aggiunto di non aver motivo di credere che all'Italia non venga riconosciuto "quello che le spetta", e "non perché il governo o Meloni siano simpatici o antipatici" ma per "la forza che l'Italia ha". Anche in questo caso, ha osservato la premier, "devo dire che francamente trovo il dibattito per come lo leggo surreale, penso che bisogna ricordarsi qual sia il ruolo dell'Italia. Noi siamo un Paese fondatore dell'Ue, la terza economia europea, la seconda manifattura europea, e la terza nazione per numero di abitanti. Siamo una nazione forte nell'Ue e nessuno vuole che all'Italia non sia riconosciuto quel ruolo". 

Quanto alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, "penso che non sia dignitoso sostenere che poiché Fdi non ha votato per il suo rinnovo la presidente della Commissione se lo sarebbe legato al dito e non avrebbe per questo riconosciuto all'Italia il peso che ha. Se io fossi Ursula mi arrabbierei molto di questo". Fratelli d'Italia, ha ricordato Meloni, non aveva votato Ursula von der Leyen "anche la volta precedente ma io ho lavorato molto bene con lei in questi due anni e non ho ragione di credere che le cose vadano diversamente rispetto al futuro". 

 

"Tranquillizzo sui rapporti tra Italia e Stati Uniti, comunque vada, e secondo me bisogna anche stare tranquilli sul rapporto tra Usa e Europa". "Nella storia degli Usa è abbastanza ricorrente il dibattito su una tendenza isolazionista - ha osservato -. Per una nazione che ha quelle dimensioni geografiche e quella forza economica è anche normale ci si chieda se non sia più utile disinteressarsi a quello che accade fuori dai confini nazionali, ma attenzione agli equilibri geoglobali di oggi".  

Nel 1990, ha spiegato Meloni, "l'Ue con 12 Stati membri valeva il 26,5% de Pil globale. Oggi l'Ue con 27 Stati membri vale il 16% del Pil globale. Nel 1990 il Pil della Cina era 1,8% rispetto al Pil globale e oggi è al 18%, gli Usa sono al 26%. E' vero che gli Usa sono forti ma è vero anche che in un sistema di alleanza si riesce ad essere più forti". 

 

“Guido il nono governo più longevo della storia d’Italia. Se arrivo a Natale sarò il sesto”, ha inficne scherzato Meloni. E se arriva fino a Pasqua? “Devo ancora fare i conti perché sono scaramantica”, ha risposto scherzando Meloni, secondo cui “è una classifica facilissima da risalire”. Ma “al di là della battuta che fa sorridere, vi siete chiesti quanto l’abbiamo pagato? - ha continuato - Vi siete chiesti quanto l’abbiamo pagato in termini di capacità di stringere relazioni internazionali strategiche e quindi industriali con i nostri partner? Quanto l’abbiamo pagato in termini di capacità di mettere le risorse sugli investimenti e non usare sempre la spesa per fare cassa sul piano elettorale? Quanto abbiamo pagato non avere una strategia, perché non hai bisogno di avere una strategia se il tuo orizzonte è quello di un anno e mezzo, devi portare a casa i risultati”.  

Meloni, senza entrare nel merito delle riforme istituzionali perché “non c’è tempo”, ha sottolineato che “la stabilità è una chiave di volta. Un sistema che garantisce la stabilità è la madre di tutte le riforme, è la chiave di volta non sul piano istituzionale ma su quello economico”. 

 

 

 

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Categoria: politica

09:27

Papa in Papua Nuova Guinea: "Risorse naturali siano a beneficio di tutti"

(Adnkronos) - Il Papa, a Port Moresby in Papua Nuova Guinea, ha pronunciato il primo dei suoi discorsi incontrando le autorità e la società civile: “Questi beni sono destinati da Dio all’intera collettività e, anche se per il loro sfruttamento è necessario coinvolgere più vaste competenze e grandi imprese internazionali, è giusto che nella distribuzione dei proventi e nell’impiego della mano d’opera si tengano nel dovuto conto le esigenze delle popolazioni locali, in modo da produrre un effettivo miglioramento delle loro condizioni di vita”.  

Quindi Bergoglio ha parlato della debolezza politica dei governi locali: “La stabilità delle istituzioni” è un valore. Accrescerla “e costruire il consenso sulle scelte fondamentali rappresenta infatti un requisito indispensabile per uno sviluppo integrale e solidale”. Quindi il richiamo alla violenza, un male di tutto il territorio nazionale. “Auspico – ha detto il Pontefice - che cessino le violenze tribali, che causano purtroppo molte vittime, non permettono di vivere in pace e ostacolano lo sviluppo. Faccio pertanto appello al senso di responsabilità di tutti, affinché si interrompa la spirale di violenza e si imbocchi invece risolutamente la via che conduce a una fruttuosa collaborazione, a vantaggio dell’intero popolo del Paese. Nel clima generato da questi atteggiamenti, potrà trovare un assetto definitivo anche la questione dello status dell’isola di Bougainville evitando il riaccendersi di antiche tensioni”.  

Il Papa ha richiamato ognuno alle proprie responsabilità: “Questa ricchezza ambientale e culturale rappresenta al tempo stesso una grande responsabilità, perché impegna tutti, i governanti insieme ai cittadini, a favorire ogni iniziativa necessaria a valorizzare le risorse naturali e umane, in modo tale da dar vita a uno sviluppo sostenibile ed equo, che promuova il benessere di tutti, nessuno escluso, attraverso programmi concretamente eseguibili e mediante la cooperazione internazionale, nel mutuo rispetto e con accordi vantaggiosi per tutti i contraenti”. 

Il Papa a braccio ha fatto un elogio alle donne: “Esse portano avanti il Paese, hanno la forza per trasmettere la vita, costruire e far crescere la nazione. Non dimentichiamoci delle donne che sono in prima linea nello sviluppo umano e spirituale”. 

Bergoglio ha elogiato la decisione di assumere come motto della sua visita la parola “pray” . “Forse qualcuno, troppo osservante del ‘politicamente corretto’, potrà stupirsi di questa scelta; ma in realtà si sbaglia, perché un popolo che prega ha un futuro, attingendo forza e speranza dall’alto”, ha rimarcato Francesco rivolgendosi anche a “coloro che si professano cristiani, la grande maggioranza del vostro popolo”, e auspicando “vivamente che la fede non si riduca mai all’osservanza di riti e di precetti, ma che consista nell’amare Gesù Cristo e seguirlo, e che possa farsi cultura vissuta, ispirando le menti e le azioni e diventando un faro di luce che illumina la rotta. In questo modo, la fede potrà aiutare anche la società nel suo insieme a crescere e a individuare buone ed efficaci soluzioni alle sue grandi sfide”.  

Il Papa ha spiegato inoltre di essere venuto "per incoraggiare i fedeli cattolici a proseguire il loro cammino e per confermarli nella professione della fede. Mi congratulo con le comunità cristiane per le opere di carità che svolgono nel Paese, e le esorto a cercare sempre la collaborazione con le istituzioni pubbliche e con tutte le persone di buona volontà, a partire dai fratelli appartenenti ad altre confessioni cristiane e ad altre religioni, a favore del bene comune di tutti i cittadini della Papua Nuova Guinea".  

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Categoria: cronaca

09:09

Dal caldo al maltempo, ribaltone meteo nel weekend: le previsioni

(Adnkronos) - Meteo movimentato e clima da mezze stagioni nei prossimi giorni con il passaggio dal caldo africano ad una fase quasi autunnale con diffuso maltempo e crollo delle temperature. 

Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che nelle prossime ore farà caldo e ci sarà tanto sole: le massime sono previste in sensibile aumento ovunque con picchi di 40-42°C in Sardegna (!) e 36-39°C in Sicilia. Farà molto caldo anche altrove, con 34°C sul resto del Sud ma anche a Roma e Terni, sulle infuocate regioni centrali dell’Estate 2024. 

A tal proposito (le infuocate regioni centrali dell’Estate 2024) l’analisi dei dati conferma che la Capitale è stata una delle città più colpite dalle ondate di calore degli scorsi mesi: a luglio ed agosto la media delle temperature massime di Roma è stata 34,3°C, un valore eccezionale, strabiliante, così estremo che è schizzato oltre la climatologia di circa +3°C.  

Un andamento simile è stato registrato anche a Milano, Bologna e Napoli (per citare alcune città) con +2,5/+3°C oltre la media, ma solo ad agosto. Insomma questo sabato allungherà il periodo di caldo africano iniziato alla fine di giugno su tutta l’Italia, al Sud anche prima. Ma da domenica 8 settembre cambierà tutto. 

Domenica una perturbazione atlantica, in ingresso dal Golfo del Leone verso l’Italia, colpirà sin dal mattino la Liguria, la Toscana e gradualmente tutto il Nord: al momento, sono attese forti piogge entro pranzo intorno al Mar Ligure, poi dal primo pomeriggio anche su Sardegna, Alto Lazio, Lombardia, Emilia Romagna; dalla sera saranno colpite tutte le regioni centro settentrionali.  

La giornata di domenica, ad essere pessimisti, sarà molto perturbata su gran parte del Centro-Nord dalla mattinata in poi; ad essere ottimisti sarà ancora bella e molto calda al Sud con ampie schiarite anche su Lazio, Abruzzo, Molise e Marche (a tratti Nord-Est) fino al primo pomeriggio. Ovviamente per tutti i dettagli orari e geografici aspettiamo ulteriori aggiornamenti. 

Quel che è certo è che la domenica ci riporterà, lentamente, con i piedi per terra dopo l’eccezionale caldo africano delle prossime ore, anche se avremo ancora 37-38°C sulle Isole Maggiori e in Puglia, circa 35°C in Calabria, Campania, Abruzzo, Molise e Basilicata. 

La prossima settimana vedrà invece un graduale calo delle temperature massime verso i 23-26°C ovunque, e con minime fino a 12-13°C al Nord: qualora la previsione venisse confermata, entreremo in un periodo simil-autunnale con un cambio di stagione importante. Fuori le felpe, i pantaloni lunghi e, perché no, a tratti anche qualche piumino o impermeabile un po' più pesante. 

Intanto godiamoci il caldo africano delle prossime ore (non esclusi locali record per settembre) e poi penseremo al fresco autunnale da domenica-lunedì in poi. 

NEL DETTAGLIO  

Sabato 7. Al Nord: sole e caldo. Al Centro: soleggiato e molto caldo per il periodo; fino a 42°C in Sardegna. Al Sud: sole e molto caldo per il periodo fino a 38-39°C. 

Domenica 8. Al Nord: intensa fase di maltempo. Al Centro: peggiora fortemente sulla Toscana, dal pomeriggio verso le altre regioni. Al Sud: tanto sole e molto caldo. 

Lunedì 9. Al Nord: maltempo specie sul Nord-Est. Al Centro: maltempo. Al Sud: maltempo. 

TENDENZA: settimana di stampo simil-autunnale con sole alternato a piogge e temperature in calo, anche sotto la media del periodo su tutto lo Stivale. 

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Categoria: cronaca

08:20

Gaza, nuovi raid di Israele con morti e feriti: colpite anche due scuole

(Adnkronos) - E' di almeno 13 morti e 15 feriti il bilancio dei nuovi raid di Israele sulla Striscia di Gaza, colpendo anche due scuole che ospitavano rifugiati palestinesi. Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Wafa, nell'attacco che ha centrato la scuola Halima Saadia, nel campo di Jabalya, nel nord dell'enclave, sono morte otto persone e altre 15 sono rimaste ferite, mentre altre cinque vittime si contano dopo un raid che ha colpito un'abitazione nella parte orientale del campo profughi di Nuseirat. Secondo la Wafa le vittime si trovavano nelle tende dei rifugiati all'interno dell'edificio.  

In precedenza, le Idf avevano dichiarato in una nota di aver "condotto un attacco preciso contro i terroristi che stavano operando all'interno di un centro di comando e controllo di Hamas, incastonato in un complesso che in precedenza fungeva da scuola". In seguito al raid Idf e lo Shin Bet hanno reso noto che sono stati uccisi i due comandanti del battaglione Deir al-Balah della Jihad islamica Abdallah Khatib, a capo delle operazioni del battaglione durante l'assalto del 7 ottobre dello scorso anno, e Hatem Abu Akjidian, comandante del battaglione per il distretto orientale. 

Ore dopo una seconda scuole è stata bombardata: la Omar Ibn Al-Khattab, a Sheikh Radwan, a nord di Gaza City. Come ha reso noto la protezione civile della Striscia, almeno due persone sono state uccise e molte altre sono rimaste ferite 

Un cittadino pachistano residente in Canada è stato arrestato al confine con gli Stati Uniti, accusato di pianificare "un attentato terroristico" contro un centro ebraico a New York. Lo ha reso noto il ministro della Giustizia americano Merrick Garland in una nota, nella quale precisa che il sospetto voleva colpire "il 7 ottobre", in occasione dell'anniversario dell'attacco di Hamas, "con l'obiettivo dichiarato di massacrare, per conto dello Stato Islamico, il maggior numero possibile di persone di religione ebraica”. 

Muhammad Shahzeb Khan, noto anche come Shazeb Jadoon, 20 anni, è accusato di “aver tentato di fornire supporto materiale e risorse” all'organizzazione terroristica e comparirà in tribunale a Montreal, in Canada, il 13 settembre, ha riferito Ctv News. Secondo le autorità statunitensi, che ne chiederanno l'estradizione, rischia una pena massima di 20 anni di carcere. 

L'arresto è avvenuto mercoledì nella cittadina canadese di Ormstown, a 20 chilometri dal confine con gli Stati Uniti, dove l'accusato aveva tentato di entrare per compiere una "sparatoria di massa a sostegno" dell'Isis contro un “centro ebraico” a Brooklyn. 

 

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Categoria: internazionale/esteri

07:51

Harris e Trump verso il dibattito tv: Kamala sconfitta sui microfoni

(Adnkronos) - Il primo faccia a faccia fra Kamala Harris e Donald Trump si terrà solo martedì sera, quando è in programma il dibattito tv in vista delle elezioni dl 4 novembre, ma la candidata dem è stata costretta a incassare una prima sconfitta. Quella sui microfoni. La sua campagna aveva chiesto che potessero essere lasciati sempre accesi durante la trasmissione.  

Abc News ha ufficialmente annunciato le regole dopo il via libera di Harris in seguito a settimane di trattative con gli staff dei due candidati. Ancora la scorsa settimana, i democratici negoziavano con il network della modalità in cui avrebbe dovuto essere tenuto il microfono quando a parlare sarebbe stato l'altro.  

L'evento si svolgerà al National Constitution Center di Philadelphia in assenza di pubblico e sarà moderato dall'anchor di World News Tonight David Muir e da Linsey Davis, di Abc News Live. Durerà 90 minuti con due break pubblicitari durante i quali i protagonisti della scena non potranno interagire con i loro staff.  

Non sarà consentito a nessuno dei due candidati di portare appunti sul palco. Ma potranno prenderne durante la trasmissione. Avranno come unica dotazione carta, penna e una bottiglia d'acqua. Solo i due moderatori potranno porre domande. Il lancio virtuale di una monetina, martedì, ha stabilito la posizione di Harris e Trump e l'ordine delle dichiarazioni conclusive.  

Il candidato repubblicano ha vinto e ha quindi deciso di scegliere l'ordine, riservandosi quella conclusiva. Harris ha selezionato il podio sulla destra del teleschermo. La dichiarazione conclusiva sarà, per ogni candidato, di due minuti. A ognuno dei due saranno concessi due minuti per rispondere a ogni domanda, due minuti di replica e un ulteriore minuto per un follow up, un chiarimento o una risposta.  

Anche in occasione del dibattito su Cnn fra Donald Trump e Joe Biden, che in quell'occasione diede prova delle incertezze e della fatica che lo avrebbero poi costretto a ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca e ad annunciare in seguito il suo sostegno per Harris, i microfoni venivano spenti a conclusione del proprio tempo per parlare.  

La richiesta dello staff di Harris, arrivata alla Abc, così come agli altri network in corsa per ospitare un possibile altro dibattito a ottobre, era motivata dalla convinzione che Trump non sarebbe stato in grado di reggere al ruolo da candidato presidente per 90 minuti. Seppur con pause pubblicità. La campagna di Trump aveva denunciato che Harris aveva chiesto microfoni sempre accesi ma anche "un dibattito seduti, con appunti e dichiarazioni di apertura".  

Il dibattito inizierà alle nove di sera (le tre del mattino di mercoledì in Italia). Sarà trasmesso in diretta da Abc News Live - che prima trasmetterà lo speciale "Race for the White House" - da Disney è e da Hulu. Il National Constitution Center, aperto dal 2003, ha "come missione quella di dare forma al dialogo e al dibattito civile".  

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Categoria: internazionale/esteri

07:33

Trump, giudice rimanda condanna su caso Stormy Daniels a dopo elezioni

(Adnkronos) - Il giudice di Manhattan Juan Merchan ha accettato di rimandare al 26 novembre, quindi a dopo le elezioni, l'emissione della sentenza di condanna nel caso a carico contro Donald Trump per i versamenti effettuati per comperare il silenzio della pornostar Stormy Daniels, accogliendo così la richiesta dei legali del candidato repubblicano alla Casa Bianca. La sentenza era invece attesa per il 18 di questo mese. 

La decisione è stata presa "per evitare che possa sembrare - per quanto ingiustificato - che il procedimento sia stato interessato o cerchi di interessare le prossime elezioni presidenziali in cui l'accusato è un candidato. La Corte è una istituzione apolitica, imparziale, giusta", ha scritto.  

Lo scorso maggio Trump era stato condannato per 34 capi di accusa relativi alla copertura dei pagamenti alla pornostar con cui aveva avuto, a dire di lei, una relazione. Fissata per dopo le elezioni, vale a dire per il 12 novembre, anche la decisione del giudice sull'istanza di annullamento della sentenza sulla base del pronunciamento sull'immunità della Corte suprema.  

"La caccia alle streghe del procuratore distrettuale di Manhattan è stata rinviata perché tutti si sono resi conto che non c'era nessun caso, che non ho fatto nulla di sbagliato. È un attacco politico contro di me da parte della compagna Kamala Harris e della sinistra radicale allo scopo di interferire nelle elezioni", ha dichiarato Trump. 

"Niente di simile è mai accaduto negli Stati Uniti d'America - È roba da terzo mondo, da repubblica delle banane", ha aggiunto Trump, secondo cui "questo caso dovrebbe essere chiuso, mentre ci prepariamo per le elezioni più importanti nella storia del nostro Paese". 

 

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Categoria: internazionale/esteri

07:16

Francia in piazza oggi contro Macron, Barnier cerca i numeri per il governo

(Adnkronos) - Contro 'il colpo di mano' di Emmanuel Macron, che ha nominato premier Michel Barnier, 'tradendo' il messaggio del voto, oggi la Francia scende in piazza con 150 manifestazioni in tutto il paese. Le mobilitazioni sono in programma i diverse città a Marsiglia, Lilla, Nizza, Lione, Bordeaux e Strasburgo. A Parigi l'appuntamento è per domani alle 14 in piazza della Bastiglia. 

Intanto, prime consultazioni "piene di energia" per Michel Barnier, al lavoro per formare il nuovo governo francese a due mesi dalle elezioni. Il premier incaricato ha incontrato Macron e i leader di Ensemble e della Destra repubblicana, che hanno aperto a una loro partecipazione al governo, mentre la sinistra l'ha esclusa con forza e ha chiamato alla mobilitazione per oggi contro "il colpo di mano" del Presidente. 

I macronisti di Ensemble, come detto dal presidente del gruppo parlamentare ed ex premier Gabriel Attal, "non hanno la volontà né di bloccare né di dare un appoggio incondizionato" a Barnier. Ma cercheranno di essere "utili" al Paese, con una loro "possibile partecipazione" al governo.  

Apertura anche dalla Destra repubblicana di Laurent Wauquiez, secondo cui "quello che conta è il programma" che presenterà il premier, ma comunque "nulla è deciso". E anche 'A Droite', il partito di Eric Ciotti nato dalla scissione dei Repubblicani dopo la sua decisione di allearsi con l'estrema destra del Rassemblement national. "Decideremo in funzione del programma", ha detto Ciotti, mentre l'Rn, da cui in effetti dipende la nascita del governo, nel quale non entrerebbe ma a cui darebbe appoggio esterno. 

Di tutt'altro tenore le dichiarazioni che arrivano dalla sinistra, con il segretario del Partito socialista, Olivier Faure, che ha denunciato "il tradimento democratico", assicurando che "nessuno" entrerà al governo. 

 

Barnier è a capo di un governo a rischio censura. Tanto da poter battere il record del premier con il mandato più breve della Quinta Repubblica. La minaccia non diventerà però reale se non ci sarà accordo su una bocciatura tra almeno 289 deputati dell'Assemblée Nationale sui complessivi 577. E nessuno dei tre blocchi può - da solo - riunire tutti i voti necessari ad affossare il nuovo esecutivo. 

Come previsto, i diversi partiti che compongono il Nuovo Fronte Popolare hanno immediatamente fatto sapere di voler censurare il governo Barnier. Lo ha fatto La France Insoumise, annunciando anche di voler destituire il presidente Macron, lo hanno fatto i Socialisti di Faure, seguiti dagli Ecologisti e dal Partito comunista francese, deciso quest'ultimo a ricorrere "a tutti i mezzi" a disposizione, "a partire dalla censura del governo". Sulla carta dunque a pronunciarsi per la sfiducia dovrebbero essere i 193 deputati del Nfp, troppo pochi per far passare la mozione. 

Sull'altro versante, non dovrebbero pronunciarsi a favore di una censura i deputati di Ensemble pour la République (ex-Renaissance), del Modem e di Horizons, che dovrebbero schierarsi con Macron e avallare la sua scelta. Renaissance ha annunciato di voler illustrare "nelle prossime ore" al premier le sue "priorità programmatiche". "Nessuna censura automatica ma esigenze di fondo senza assegni in bianco", ha chiarito il partito. Edouard Philippe (Horizons) ha espresso le sue calorose felicitazioni a Barnier. "Saremo in tanti ad aiutarlo", ha assicurato promettendo sostegno. Questo non toglie la possibilità di dissidenti interni alla 'macronie', soprattutto tra gli esponenti della sua ala sinistra. 

Potenzialmente contrari ad una censura anche Les Républicains, diventati Droite Républicaine all'Assemblea dopo la scissione con il gruppo di Eric Ciotti. Laurent Wauquiez, presidente del gruppo, definisce Barnier "uomo di grandi qualità". Tra deputati del gruppo 'presidenziale' e quelli della destra tradizionale, sono dunque almeno 213 i parlamentari che dovrebbero votare 'no' alla sfiducia. 

 

La domanda che si pone allora è cosa faranno gli eletti del Rassemblement National di Marine Le Pen ed i loro alleati fedeli a Ciotti. Presto per dirlo, ha annunciato di voler attendere il discorso di politica generale di Barnier. "Saremo attenti al progetto che porterà, attenti a che le aspirazioni dei nostri elettori, che rappresentano un terzo dei francesi, siano ascoltate e rispettate", ha sottolineato la capogruppo Le Pen. 

Ciotti, che ha rotto con una parte de Les Républicains per avvicinare la destra del Rn, ha fatto i suoi "auguri di successo repubblicano" a Michel Barnier, nella cui nomina ha però ravvisato "il simbolo della diluizione di una certa destra nel macronismo". "Serviremo l'interesse generale e censureremo tutti coloro che avranno un atteggiamento contrario allo spirito democratico", ha aggiunto. Incerto infine il voto eventuale dei deputati non iscritti. Che faranno quelli di Liot (Libertés, indépendants, outre-mer et territoires)? In tutto, per 171 schede resta l'incognita. Tante da permettere di salvare o affossare il governo, sottolinea Bfmtv ricordando che in totale sulla carta potrebbero esserci 193 'sì' alla censura, 213 'no' e 171 'indecisi'. 

 

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Categoria: internazionale/esteri

07:00

Venezia 81, impazza il toto-Leone: sfida tra Salles e Almodovar

(Adnkronos) - Venezia 81 si avvia verso il gran finale: oggi, 7 settembre, ci sarà la cerimonia di premiazione ma il toto-Leone è già entrato nel vivo da qualche ora. A dominare le previsioni, basate sulle recensioni della stampa internazionale, è il film brasiliano 'Ainda estou aqui (I'm still here)' di Walter Salles, che si posiziona in testa alla classifica.  

Subito dietro, a contendersi il Leone d'Oro, secondo la critica c'è 'The Room Next Door' di Pedro Almodovar, accolto da una vera e propria ovazione alla premiere (ben 17 minuti di applausi, i più lunghi di questa edizione). 

Tra i possibili outsider, 'April' di Dea Kulumbegashvili, 'Harvest' di Athina Rachel Tsangari e 'The Brutalist' di Brady Corbet che potrebbero riservare sorprese. Tra i 5 film italiani in concorso 'Vermiglio' di Maura Delpero e 'Queer' di Luca Guadagnino sembrano avere le carte in regola per ambire a qualche riconoscimento. 

Infine, sul fronte Coppa Volpi, si fanno strada i nomi di Daniel Craig, protagonista del film di Guadagnino, e Adrien Brody, interprete di 'The Brutalist' per la miglior interpretazione maschile, mentre tra le donne in lizza spiccano Fernanda Torres (protagonista di 'Ainda estou aqui') e l'immancabile Tilda Swinton. 

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Categoria: spettacoli

05:51

Sinner in finale US Open domani contro Fritz: chi è l'avversario di Jannik

(Adnkronos) - Sarà lo statunitense Taylor Fritz ad affrontare Jannik Sinner nella finale degli US Open in programma domani, domenica 8 settembre 2024, alle 14 di New York (le 20 in Italia). Fritz, testa di serie numero 12, in semifinale batte il connazionale Frances Tiafoe, testa di serie numero 20, per 4-6, 7-5, 4-6, 6-4, 6-1 in 3h18'. 

Fritz, 26 anni, conquista la prima finale della carriera in un torneo del Grande Slam. Un americano torna a giocare per un titolo major a 15 anni dalla finale di Wimbledon disputata da Andy Roddick nel 2009. 

La maratona con Tiafoe è equilibrata per 4 set. Sul 5-4 della quarta frazione, Fritz approfitta del passaggio a vuoto dell'avversario che sbaglia malamente un drop shot e poi un rovescio regalando il break e il 6-4 che cambia volto alla partita. Tiafoe esce dal match, affonda sotto 50 errori gratuiti e nel quinto set c'è solo un giocatore in campo: Fritz chiude 6-1 e vola in finale. 

"Per buona parte del match mi ha dominato da fondo, colpiva la palla con tale anticipo e così bene. Ho cercato di rimanere nel match e di mantenere il servizio. Mi sono detto che, se fossi riuscito a tenere, il suo livello sarebbe calato un po' ed è andata così", dice Fritz. 

Il californiano, che nel 2023 è arrivato fino al quinto posto nel ranking, in carriera ha vinto 8 titoli. Nella stagione 2024 ha trionfato in 2 tornei: ha vinto sul cemento americano di Delray Beach e poi sull'erba inglese di Eastbourne. Agli US Open ha improvvisamente alzato il proprio livello dopo un'estate non entusiasmante: ha vinto una sola partita tra i tornei di Cincinnati e di Montreal, dove è approdato dopo la sconfitta agli ottavi di finale contro Lorenzo Musetti nel torneo olimpico di Parigi 2024.  

Contro Sinner, Fritz ha giocato due volte in carriera, ottenendo una vittoria e una sconfitta. Lo statunitense si è imposto nel 2021 negli ottavi di Indian Wells, sul cemento californiano, per 6-4, 6-3. Nello stesso torneo, nel 2023, Sinner ha avuto la meglio nei quarti di finale per 6-4, 4-6, 6-4. 

 

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Categoria: sport

01:05

Sinner in finale US Open, Kyrgios: "Bel match, però..."

(Adnkronos) - Nick Kyrgios e Jannik Sinner, nuova puntata. L'azzurro, numero 1 del tennis mondiale, si qualifica per la finale degli US Open. L'australiano, fermo da tempo per problemi fisici, prima commenta la semifinale contro Jack Draper per l'emittente Espn e poi, come di consueto, si fionda su X per discutere con gli appassionati di tennis. Il tema, da un paio di settimane, è soprattutto uno: il caso di doping che ha coinvolto Sinner e che si è chiuso con il proscioglimento dell'azzurro, che non è stato squalificato per la positività al clostebol, uno steroide anabolizzante. Sinner, come è noto, ha dimostrato che la positività è stata provocata da una contaminazione. 

La versione di Sinner e la sentenza di assoluzione non hanno convinto Kyrgios, che dal primo giorno invoca una squalifica di 2 anni per il numero 1 del mondo e contesta il procedimento, facendo riferimento alle vicende di altri tennisti prima sospesi e poi fermati con lunghi stop. Nella conversazione con un utente, Kyrgios scrive: "Non sono affatto amareggiato. Non si tratta di Sinner. Tra l'altro ho appena commentato il suo incontro e mi è piaciuto molto. Avrebbe potuto esserci chiunque al posto suo, io voglio solo correttezza". 

Sinner non ha mai replicato direttamente alle parole di Kyrgios né ai tweet del 'collega'. L'australiano fa parte dello staff di Espn a Flushing Meadows e nel corso del torneo è stato schierato anche come intervistatore in campo, subito dopo la fine dei match. L'emittente, però, non lo ha mai utilizzato per intervistare Sinner dopo i 6 match che l'azzurro ha giocato sinora agli US Open. 

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Categoria: sport