PULA. Un 29enne di origine pakistana, domiciliato in una casa di accoglienza per migranti a Capoterra, è stato arrestato nella notte per maltrattamenti contro familiari e conviventi, in particolare nei confronti dei figli minori.
L’intervento dei militari è scattato dopo aver ricevuto una richiesta d’aiuto dalla struttura, dove era in corso una violenta lite all’interno di una stanza occupata da due ospiti conviventi. Arrivati sul posto, i carabinieri hanno accertato che, poco prima, il 29enne aveva aggredito fisicamente la compagna, una 21enne anche lei di origine pakistana, colpendola al volto con alcuni schiaffi. Secondo quanto dichiarato dalla donna, l’uomo avrebbe inoltre accennato un tentativo di spingerla giù dal secondo piano dell’edificio, desistendo solo grazie all’intervento tempestivo di altri ospiti della struttura.
Nel corso della denuncia, la donna ha riferito di una convivenza iniziata da alcuni anni e segnata da continue violenze fisiche e verbali, aggravate dall’abuso di alcol da parte del compagno. Dalla relazione sono nati due figli, uno di due anni e uno di appena un mese.
La vittima è stata visitata dal personale della Guardia Medica di Capoterra, che le ha riscontrato un gonfiore al volto compatibile con percosse.
Informata dell’accaduto, l’Autorità Giudiziaria ha disposto l’arresto dell’uomo, che ora si trova nel carcere di Uta.