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CAGLIARI. "Ormai da un mese Luca si trova sottoposto agli arresti domiciliari per i fatti accaduti lo scorso 10 maggio durante una manifestazione a Cagliari, quando il corteo provò ad avvicinarsi alla nave militare Trieste ormeggiata nel porto di Cagliari". A scriverlo è Sardinnia Aresti, dalla pagina social dove annuncia un "aperitivo in solidarietà a Luca e a chi si oppone all'opposizione militare". I fatti erano già stati resi pubblici dall'associazione Sardegna-Palestina e Comitato sardodi solidarietà con la Palestina (QUI LA NOTIZIA). Secondo quanto scrivevano all'epoca, Luca, il cui cognome non è specificato, è "accusato di aver esploso un petardo durante una manifestazione per la Palestina e contro la presenza di navi militari, in concomitanza con l’esercitazione “Joint Stars” nel porto di Cagliari lo scorso 10 maggio".
Oggi Sardinnia Aresti aggiunge: "Luca è accusato di alcuni dei reati (resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale) per i quali il decreto sicurezza prevede un aumento delle pene. Anche se il processo vero e proprio non è ancora cominciato, in questi giorni verrà eseguita una perizia esplosivistica su alcuni petardi rinvenuti in uno spazio collettivo (l’officina autogestita Kasteddu) durante una perquisizione precedente l’arresto, che ora la procura cerca di imputare a Luca". E aggiungono che "tra l’altro è significativo far sapere che il Gip, nella fase di nomina di un perito “terzo ed imparziale” ha pensato bene di nominare un carabiniere".
E quindi ecco l'appuntamento di solidarietà: "L’aperitivo di sabato 19 Luglio a cala mosca è stato organizzato per finanziare le casse per le spese legali che da anni supportano chi lotta contro l’occupazione militare della Sardegna. Sappiamo che le maglie repressive sono sempre più strette per chi decide di provare ad opporsi ai soprusi e alle imposizioni ma questo non ci fermerà. Per non lasciare solo Luca, per dare a lui e a chi lotta tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Per una Sardegna libera. Con la Palestina nel cuore.