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CAGLIARI. "La sentenza del Tar Lazio n. 13185/2025, che conferma la sanzione da 4 milioni di euro ad Abbanoa S.p.A. per pratiche commerciali scorrette, è il risultato dell’impegno di Adiconsum Sardegna, che nel settembre 2021 ha presentato un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcom) e si è costituita in giudizio, contribuendo attivamente alla definizione della vicenda". Lo scrive su una nota Adiconsum Sardegna aggiungendo che:
"Adiconsum Sardegna denuncia con forza comunicazioni digitali che, attribuendo meriti a soggetti estranei e omettendo il ruolo determinante dell’associazione, distorcono la verità sostanziale dei fatti. Queste narrazioni, fondate su post-verità ed emotività anziché su dati verificati, ledono il diritto dei cittadini a un’informazione corretta e completa, minando la fiducia nella comunicazione pubblica.
Tale condotta appare in netto contrasto con il Codice Deontologico dei giornalisti, in particolare:
- Art. 1: obbligo inderogabile di rispettare la verità sostanziale dei fatti, con lealtà e buona fede.
- Art. 5: divieto di omettere informazioni essenziali per la completezza della notizia.
In un contesto in cui la comunicazione digitale incide profondamente sulla percezione collettiva, queste omissioni non solo disorientano i cittadini, ma sviliscono il valore dell’impegno civico e associativo.
Adiconsum Sardegna, che opera da sempre con trasparenza e responsabilità per la tutela dei diritti dei consumatori, considera inaccettabile che narrazioni fuorvianti, spesso amplificate dalla viralità dei canali digitali, oscurino il lavoro di chi agisce nell’interesse generale.
La buona fede e la lealtà, cardini del giornalismo professionale, devono guidare ogni comunicazione, specialmente quando raggiunge un vasto pubblico.
La verità è un diritto. La trasparenza un dovere. L’impegno civico un bene da proteggere.
Appello alle istituzioni:
Adiconsum invita il Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna a esercitare le proprie funzioni, valutando eventuali violazioni deontologiche che compromettano il diritto a un’informazione corretta.
Si rivolge inoltre al Corecom Sardegna, affinché, nell’ambito della sua missione di vigilanza sulla comunicazione locale, monitori i contenuti digitali che, pur diffusi al di fuori dei circuiti radiotelevisivi, influenzano il dibattito pubblico e la qualità dell’informazione. La tutela della verità e del pluralismo informativo è un dovere imprescindibile per preservare la fiducia dei cittadini e il valore dell’impegno civico.
Adiconsum Sardegna riafferma il proprio ruolo di presidio a difesa dei consumatori, fondato su documentazione e coerenza, e ribadisce che la correttezza dell’informazione non può essere sacrificata per fini autoreferenziali. La verità è un diritto dei cittadini, la trasparenza un dovere dei comunicatori, l’impegno civico un bene da proteggere", conclude la nota.