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Taiwan, scontro diplomatico tra Cina e Giappone, Pechino 'pattuglia' le isole contese

(Adnkronos) - Nel mezzo delle tensioni diplomatiche con Tokyo su Taiwan, la Cina ha inviato la Guardia Costiera nelle acque delle isole Senkaku, amministrate dal Giappone ma rivendicate dalla Repubblica Popolare, che le chiama isole Diaoyu. La Guardia Costiera del gigante asiatico ha confermato che sue unità hanno effettuato un "pattugliamento nelle acque territoriali delle isole Diaoyu", un'operazione "nel rispetto della legge" - riferiscono i media ufficiali - e decisa a "tutela dei diritti" della Cina. 

Si tratta di attività che arrivano mentre proseguono le tensioni tra Pechino e Tokyo dopo le recenti dichiarazioni della premier giapponese Sanae Takaichi considerata un falco, interpretate come un segnale che un attacco militare cinese contro Taiwan potrebbe legittimare una risposta militare da parte di Tokyo. L'isola, di fatto indipendente e che rivendica la sua democrazia, è considerata dalla Cina una "provincia ribelle" da "riunificare" senza escludere l'uso della forza.  

Su Taiwan è continuo il pressing politico e militare della Cina. Il ministero della Difesa di Taipei ha denunciato via X di aver rilevato la presenza intorno all'isola in 24 ore di 30 velivoli militari e sette navi della Marina cinese, più un'altra unità, probabilmente della Guardia Costiera. Il Guardian evidenzia inoltre come carte fornite dal ministero mostrino fino a tre droni in volo tra Taiwan e le isole giapponesi al largo della costa nordorientale.  

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Categoria: internazionale/esteri

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Dazi Ue, Usa ancora scontenti: "Rapporti commerciali restano punto critico" e Greer vola in Europa

(Adnkronos) - La partita sui dazi Usa-Ue non è finita. Il negoziatore per il commercio dell'amministrazione Trump ha avvertito l'Ue che il commercio rimane un "punto critico" con Washington, poiché i funzionari statunitensi sono sempre più frustrati dalla lentezza dell'Unione nel ridurre dazi e normative. Jamieson Greer ha dichiarato al Financial Times che i dazi dell'Ue che incidono sulle esportazioni americane sono ancora troppo elevati, nonostante l'accordo raggiunto tra il presidente degli Stati Uniti e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a luglio. 

"Il commercio è sempre stato un punto critico - ha affermato Greer - Hanno molte normative e barriere non tariffarie che bloccano le nostre esportazioni e riducono il nostro effettivo accesso al mercato lì, mentre storicamente abbiamo avuto un accesso molto ampio. È una situazione piuttosto sbilanciata". 

"Non abbiamo risolto tutti i problemi nelle nostre relazioni con la dichiarazione congiunta", ha aggiunto, riferendosi all'accordo raggiunto in Scozia quest'estate. Greer si recherà in Europa per ulteriori colloqui commerciali la prossima settimana. 

I suoi commenti riflettono la crescente preoccupazione tra i funzionari statunitensi per la lenta attuazione del patto da parte dell'Ue, compresi i tagli alle imposte sulle esportazioni americane verso il continente. "Al momento sono un po' lenti su tutto questo, il che è un peccato - ha affermato un alto funzionario dell'amministrazione - Penso che ci troviamo in un momento in cui il presidente ha cambiato idea e approccio all'Europa negli ultimi sei mesi. Spero che l'Europa non perda l'occasione di trarre vantaggio dall'attuale approccio del presidente. 

Greer si recherà in Europa tra il 19 e il 22 novembre, dove incontrerà Maros Sefcovic, il commissario europeo per il commercio, per sollecitare progressi. Il segretario al commercio statunitense Howard Lutnick incontrerà Sefcovic e i ministri del commercio dell'Ue in visita a Bruxelles il 24 novembre. L'Ue ha promesso di ridurre i dazi sui prodotti industriali statunitensi, sui prodotti ittici, sulla carne di maiale e su alcuni prodotti agricoli, ma non ha ancora attuato nessuno dei tagli, che attendono l'approvazione del Parlamento europeo. 

Secondo i funzionari europei, è improbabile che il via libera del Parlamento arrivi prima di febbraio. Gli eurodeputati voteranno prima gli emendamenti che rinvierebbero i tagli tariffari su acciaio e alluminio fino a quando Washington non ridurrà i dazi del 50% sui metalli. 

Gli Stati Uniti hanno ridotto i dazi sulle auto europee e sulla maggior parte degli altri beni al 15% come parte dell'accordo, sebbene siano ancora sostanzialmente più alti rispetto a quando Trump è tornato in carica a gennaio. 

Gli Stati Uniti hanno anche aumentato la pressione sull'Unione in merito a norme che, a loro avviso, penalizzano ingiustamente le aziende americane, tra cui le normative sulle catene di approvvigionamento aziendali e il divieto di alcuni beni prodotti su terreni deforestati. 

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Categoria: economia

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Venezuela, Usa pronti all'attacco? Portaerei Ford nei Caraibi, Trump: "So cosa fare"

(Adnkronos) - Sale ancora la tensione tra Usa e Venezuela. Con l'arrivo nel mar dei Caraibi della portaerei USS Gerald R. Ford, la più grande e avanzata del mondo, che ieri si è unita a una decina di navi da guerra Usa e 15mila soldati già dispiegati nella regione, gli Stati Uniti sembrano sempre più pronti all'attacco per quella che il Pentagono ha definito l'Operazione 'Southern Spear' che mira a "sconfiggere e smantellare le reti criminali" in linea con le direttive del presidente Donald Trump.  

Dall'inizio di settembre, ricorda la Nbc, almeno 80 persone sono state uccise in 20 attacchi americani a piccole imbarcazioni accusate di trasportare droga nei Caraibi e nell'Oceano Pacifico orientale. Ora il presidente degli Stati Uniti sta valutando una campagna potenzialmente più ampia, che potrebbe includere attacchi terrestri all'interno del Venezuela o un tentativo di rovesciare il presidente Nicolss Maduro, nota la Cnn. 

Il segretario all'Esercito degli Stati Uniti, Dan Driscoll, ha dichiarato alla Cbs che l'esercito statunitense "è pronto, se richiesto, a intervenire" in Venezuela. "Il presidente e il segretario alla Guerra hanno dedicato molto tempo a riflettere su quale fosse la cosa migliore da fare per il popolo americano. E posso parlare dal punto di vista dell'esercito, che ha un notevole addestramento in quella parte del mondo. Stiamo riattivando la nostra scuola nella giungla a Panama. Saremo pronti ad agire su qualsiasi cosa il presidente e il segretario alla Guerra abbiano bisogno", ha dichiarato Driscoll. 

Tra le opzioni per le possibili operazioni militari in Venezuela illustrate da alti funzionari Usa al presidente Trump, come riferiscono quattro fonti ben informate alla Cnn, ci sono attacchi aerei contro strutture militari o governative del Venezuela e rotte del narcotraffico. O un tentativo diretto di eliminare il presidente venezuelano Maduro, con molti rischi oltre che benefici.  

Dopo i briefing il presidente americano avrebbe preso una decisione: "So cosa fare". Due, in particolare, gli incontri durante i quali Trump ha esaminato gli obiettivi. Il primo, quello ristretto di mercoledì, con un piccolo gruppo tra cui il capo del Pentagono Pete Hegseth e il Capo di Stato Maggiore Congiunto, il generale Dan Caine. Il secondo, il giorno dopo, giovedì, con un team più ampio per la sicurezza nazionale, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio e altri alti funzionari che hanno incontrato Trump nella Situation Room. Secondo le fonti della Cnn, durante gli incontri Trump si è mostrato cauto nell'ordinare azioni che potrebbero rivelarsi un fallimento o mettere a rischio le truppe Usa. 

"In un certo senso ho già preso una decisione, sì. Voglio dire, non posso dirvi quale decisione, ma in un certo senso l'ho già presa", ha detto Trump venerdì ai giornalisti a bordo dell'Air Force One. Ma secondo la Cnn è anche possibile che Trump decida di rinunciare a qualsiasi azione. Il presidente americano, infatti, a ottobre aveva dichiarato di aver autorizzato la Cia a operare in Venezuela, ma la scorsa settimana funzionari dell'Amministrazione hanno spiegato che Washington non aveva una giustificazione legale per attacchi contro obiettivi terrestri. Inoltre Trump ha detto alla Cbs di non prendere in considerazione attacchi in Venezuela, nonostante in precedenza si fosse mostrato aperto all'idea. 

Comporterebbe ''un rischio elevato'' e ''un impegno serio'' da parte americana, ad esempio, ''un cambio di regime in Venezuela'', nota la Cnn, anche se estromettere Maduro potrebbe dare a Trump e al suo team il merito di qualcosa che non è riuscito a numerose amministrazioni statunitensi. Se Trump estromettesse Maduro, quindi, potrebbe vantare importanti vittorie: l'uscita di scena di un uomo forte e l'ingresso di un leader eletto, la possibilità di una maggiore collaborazione sui flussi di droga e sulle migrazioni e potenziali accordi sul petrolio. Ma se Trump ordinasse attacchi all'interno del Venezuela, il rischio sarebbe affrontare elementi di un'opposizione frammentata e un esercito pronto a insorgere. In un discorso da Caracas, Maduro ha avvertito che un intervento militare statunitense potrebbe gettare le basi per "un'altra Gaza", un "nuovo Afghanistan" o "di nuovo il Vietnam". 

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Categoria: internazionale/esteri

23:36

Sinner: "Grande Slam? Sbagliato pensarci, il tennis ha un altro approccio". E sulla Coppa Davis...

(Adnkronos) - "Grande Slam? Penso sia sbagliato solo pensarci. Ovviamente le motivazioni sono ora per vincere in Australia, ma nell'altro senso si va sempre giorno dopo giorno. Pensare al Grande Slam secondo me si può fare quando arriva il momento, alla fine della stagione. Non puoi pensarci all'inizio, in quel caso sbagli proprio l'approccio al tennis". Così Jannik Sinner in conferenza stampa, dopo il successo alle Atp Finals contro Carlos Alcaraz.  

Sinner ha aggiunto: "Nel tennis si parla tanto di vincere e perdere, ma alla fine è anche un gioco e cerchiamo di divertirci, perché giochiamo tanto, giorno dopo giorno. Non ci penso e non voglio neanche pensarci, andrò in Australia per fare il mio meglio, vediamo come va, dopo l'Australia ci saranno altri tornei e ogni torneo dove vado voglio fare il mio meglio e dare il 100%, poi se si vince bene, se si perde si farà in modo di migliorare". 

Sinner ha aggiunto: "Il punto della vittoria? Ho pensato a tante cose, era importante. Se sbagliavo si poteva andare al tie-break, lì sarebbe cambiato tutto. Ho provato un po’ di sollievo sì, lì la stagione è finita ed è stato emozionante. La Coppa Davis? La seguirò da lontano, ho avuto tanto da fare questa settimana. Questi giorni sono stati molto impegnativi, anche fuori dal campo”. 

Due parole anche sulla rivalità con Carlos Alcaraz, apprezzata dal pubblico di Torino: "Non possiamo comparare calcio e tennis, sono sport completamente diversi. Io ho giocato in casa e il pubblico è stato dalla mia parte, è giusto, ma ha capito il rispetto e la rivalità che c’è con Carlos. C’era una bella atmosfera”. 

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Categoria: sport

21:18

Sinner trionfa e Laila... lo abbraccia: la festa di Jannik dopo la vittoria delle Atp Finals

(Adnkronos) - Jannik Sinner domina a Torino e vince le Atp Finals per il secondo anno consecutivo. Il fuoriclasse azzurro ha conquistato il Torneo dei maestri come fatto l'anno scorso, al termine di una battaglia di due ore e 15 minuti contro Carlos Alcaraz. Jannik ha chiuso 7-6 7-5, mettendo in cassaforte la sfida al primo match point. Poi, la festa. L'azzurro si è gettato a terra dopo aver agguantato il trionfo, come visto in occasione della prima vittoria agli Australian Open del 2024. Jannik ha festeggiato quindi con il suo angolo e ha abbracciato la fidanzata Laila Hasanovic, che lo ha supportato per tutta la settimana piemontese. In seguito, gli abbracci sentitissimi con coach Darren Cahill e Simone Vagnozzi. Per una festa tutta in famiglia.  

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Categoria: sport

20:51

Sinner campione alle Atp Finals, quanto guadagna e come cambia il ranking

(Adnkronos) - Jannik Sinner non sbaglia e vince le Atp Finals di Torino. Il fuoriclasse azzurro ha battuto oggi, domenica 16 novembre, Carlos Alcaraz nella finale del Torneo dei maestri. Il successo di Jannik non cambia il ranking Atp, visto che il numero uno del 2025 resta in ogni caso lo spagnolo, ma permette all'azzurro di confermare punti importanti in vista della prossima stagione. E di mettere in tasca un premio importante. 

Il montepremi complessivo delle Atp Finals 2025 è di 15.500.000 dollari. Sinner, campione imbattuto, intasca 5,07 milioni di dollari e si tratta del premio più alto mai messo in palio nella storia Atp. 

 

Come cambia il ranking Atp dopo il successo di Sinner alle Atp Finals? Per quest’anno, l’azzurro dovrà accontentarsi del secondo posto, visto che Alcaraz è già certo di chiudere il 2025 da numero uno. Carlos ha al momento 12.050 punti, contro gli 11.500 di Jannik.  

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Categoria: sport

20:33

"Tifo Sinner", la 'redenzione' di Bruno Vespa

(Adnkronos) - "E' più forte di me. Sto tifando Sinner...". Alla fine, anche Bruno Vespa diventa un 'carota boy' e tifa per Jannik Sinner. Il giornalista, conduttore di Porta a Porta e Cinque minuti, si esprime con un tweet durante la finale delle Atp Finals che l'azzurro gioca contro lo spagnolo Carlos Alcaraz e finirà per vincere in 2 set, con il punteggio di 7-6 (7-4), 7-5.  

Il post rappresenta un''inversione a U' rispetto al messaggio che Vespa ha pubblicato qualche settimana fa, dopo la rinuncia di Sinner a giocare le Final Eight della Coppa Davis. "Perché un italiano dovrebbe tifare per lui? Parla tedesco (giusto, è la sua lingua madre), risiede a Montecarlo, si rifiuta di giocare per la nazionale", aveva scritto il giornalista commettendo una gaffe con lapsus: "Onore ad Alvarez che gioca la coppa Davis con la sua Spagna", riferendosi con tutta probabilità ad Alcaraz. Oggi, la 'redenzione'. 

 

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Categoria: sport

20:08

Sinner-Alcaraz, massaggio e fasciatura per Carlos. Cos'è successo alle Atp Finals

(Adnkronos) - Problema fisico per Carlos Alcaraz durante la finale delle Atp Finals di oggi, domenica 16 novembre. Al termine del primo set perso nella super sfida contro Jannik Sinner, lo spagnolo ha chiesto l'intervento del fisioterapista per un massaggio. Dopo il trattamento, richiesto da Carlos anche al termine del nono game del primo parziale (sul 5-4 per lui), il fisioterapista ha messo un cerotto sulla coscia destra dello spagnolo. Un intervento utile ad alleviare la situazione di affaticamento, in un match fin qui tiratissimo.  

 

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Categoria: sport

19:38

Italia-Norvegia 1-4, azzurri travolti: Gattuso ai playoff per i Mondiali 2026 - Rivivi il match

(Adnkronos) - L'Italia viene sconfitta 4-1 dalla Norvegia che vince a Milano oggi domenica 16 novembre a Milano nel match per l'ultima giornata del girone I di qualificazione ai Mondiali 2026 in Stati Uniti, Messico e Canada. Il risultato certifica il secondo posto dell'Italia nel girone: Norvegia prima con 24 punti e qualificata ai Mondiali, azzurri secondi a quota 18 e costretti a passare per i playoff in programma in primavera. 

Le posizioni in classifica erano scontate già prima del calcio d'inizio. Vista la differenza reti, per conquistare il primo posto l'Italia avrebbe dovuto vincere con 9 gol di scarto. La Nazionale del ct Gattuso inizia bene e sblocca il risultato all'11' con Esposito, bravo a girare un suggerimento di Dimarco. Gli azzurri giocano meglio nel primo tempo, ma non capitalizzano la superiorità nel possesso palla. 

Il copione cambia radicalmente nel secondo tempo. La Norvegia, impalpabile nella prima frazione, comincia a martellare. Sorloth spaventa gli azzurri, ma è Nusa a cambiare l'inerzia del match al 63'. Azione personale, doppio passo che ubriaca Politano e sinistro terrificante che fa secco Donnarumma: 1-1. Tra il 78' e il 79', nel giro di un centinaio di secondi, la doppietta di Haaland che fa calare il sipario. Il bomber del Manchester City prima fa centro con un sinistro al volo, poi brucia Mancini sull'assist di Thorsby: 3-1. In pieno recupero, arriva il poker firmato da Strand Larsen: Norvegia qualificata e Italia rimandata. 

 

Il sorteggio degli accoppiamenti dei playoff è in programma giovedì 21 novembre alle 13 a Zurigo. 

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Categoria: sport

19:19

Schianto mortale sulla Statale 73 in Val di Chiana, vittima un ragazzo di 22 anni di Arezzo

(Adnkronos) - Un ragazzo di 22 anni è morto nel pomeriggio di oggi, domenica 16 novembre, in un drammatico incidente avvenuto sulla strada statale 73, all'altezza di Pieve al Toppo, frazione di Civitella in Val di Chiana, in provincia di Arezzo. La vittima, residente ad Arezzo e originaria della Moldavia, viaggiava in direzione del capoluogo quando, intorno alle 16:42, ha perso il controllo della propria auto. Il veicolo è uscito di carreggiata andando a impattare violentemente contro due pini a bordo strada. 

L’urto è stato devastante e per il giovane non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo. Sul posto sono intervenuti in pochi minuti l’ambulanza infermierizzata del 118 dell’Asl Toscana sud est, una Blsd della Croce Bianca, i vigili del fuoco e la polizia municipale. Nonostante i tentativi di rianimazione, ogni sforzo si è rivelato vano. La salma è stata poi recuperata dalla Croce Bianca e trasferita all’obitorio dell’ospedale San Donato di Arezzo. La polizia municipale ha avviato i rilievi per stabilire le cause esatte dell’incidente. 

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Categoria: cronaca

17:56

Enrica Bonaccorti e la malattia: "Pensavo di morire subito, ora torno a vivere"

(Adnkronos) - "Pensavo sarei morta in pochi mesi e mi sono cancellata. Ora sono tornata a vivere". Enrica Bonaccorti a Verissimo, oggi 16 novembre 2025, risponde alle domande di Silvia Toffanin sulla lotta contro la malattia che l'ha colpita. Bonaccorti, 75 anni, sta affrontando un cancro al pancreas. "Va molto meglio di quanto pensassi. Ho fatto chemioterapia e radioterapia, per 2 mesi e mezzo non devo fare più nulla. Poi dovrò sottopormi ad una Tac. Avrei voluto fare altro in questo periodo ma non si può". Il tumore "non si è ridotto con la chemio ma non si è spostato e non ha prodotto metastasi. Al momento non è operabile, deve staccarsi dal pancreas. Ho avuto qualche giorno di nausea, ma a parte questo tutto bene. Non ho dolori e sono stupita, perché ho sentito racconti ben diversi", dice la conduttrice prima di tornare ai momenti in cui ha appreso della malattia in estate.  

 

"Quando ho fatto gli esami, pensavo che il giorno dopo sarei andata al mare. Invece mi hanno detto che dopo 3 giorni avrei dovuto iniziare la chemioterapia. Non avevo particolari sintomi, a parte una gran fiacca. La diagnosi mi evocava Eleonora Giorgi, a cui ero molto legata. Avevo seguito la sua avventura, pensavo che non sarei stata brava come lei. Dopo la diagnosi pensavo che sarebbe finito tutto in pochi mesi, volevo annullarmi e non volevo far nulla: per 4 mesi sono stata assente a me stessa, sono rimasta in un letargo a occhi aperti", racconta. 

"Mi sono svegliata grazie alla gente, quando ho deciso di dire come stavano le cose. Mi sentivo di vivere in una bugia: non rispondevo alle amiche, non andavo nelle trasmissioni quando mi invitavano. Io non c'ero, mi ero cancellata. Non potevo continuare a nascondermi e ho detto come stavano le cose, a quel punto ho ricevuto migliaia di messaggi che mi hanno ridato la voglia di essere al mondo", prosegue Enrica Bonaccorti. "Da voi - dice rivolgendosi al pubblico - ho scoperto che ci sono persone che convivono con questa malattia da diversi anni. Mi hanno ridato la voglia di vivere e di esserci". 

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Categoria: spettacoli

17:28

Atp Finals, Alcaraz incontra Fognini prima della finale con Sinner. La battuta su'Ballando con le stelle'

(Adnkronos) - Un saluto speciale prima della finale delle Atp Finals di oggi, domenica 16 novembre. Fabio Fognini, arrivato in mattinata a Torino per godersi dal vivo l'ultimo atto del Torneo dei maestri tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, ha salutato il fuoriclasse spagnolo poco prima del big match della Inalpi Arena.  

I due si sono abbracciati e, chiacchierando, Carlos ha anche preso in giro l'azzurro in maniera simpatica sulla sua partecipazione a Ballando con le stelle, accennando qualche passo. Tutto in un clima sereno e rilassato. 

Alcaraz e Fognini si conoscono ormai da anni e hanno un ottimo rapporto. Per l'azzurro, l'ultimo (e spettacolare) match della carriera è stato proprio contro l'attuale numero uno, nell'ultima edizione di Wimbledon.  

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Categoria: sport

16:59

Sinner trionfa alle Atp Finals, Alcaraz battuto in finale - Rivivi il match

(Adnkronos) - Jannik Sinner domina Torino. Il fuoriclasse azzurro batte Carlos Alcaraz nella finale delle Atp Finals di oggi, domenica 16 novembre, e si prende il secondo successo consecutivo nel Torneo dei maestri. Jannik chiude il match in due ore e un quarto, con un 7-6 (7-4), 7-5. È lui il maestro, sui campi indoor (è la sua 31esima vittoria consecutiva) si arrende anche l'attuale numero uno del ranking Atp.  

  

Livello in campo altissimo fin dai primi minuti del match. Alcaraz mette in campo un ottimo livello al servizio, Jannik non è da meno e a comandare è la battuta. Nel corso del quarto game, sul 40-40 c'è un'interruzione: il match si ferma per una decina di minuti per un malore in tribuna. Dopo l'intervento medico, l'uomo si riprende ed esce dal campo scortato dai sanitari e accompagnato da un grande applauso del pubblico. 

Si riparte in situazione di equilibrio e Jannik conquista il secondo game. Il match è tirato e gli scambi si allungano, ma nessuno cede il turno di battuta e si resta on serve fino al 6-6. Il dodicesimo game è proprio quello più complicato per Sinner, che si ritrova a dover annullare un set point, chiudendo il game con un gran dritto all'angolo e un servizio al corpo. Si arriva così al tie-break, giocato in maniera divina dal fuoriclasse azzurro e chiuso sul 7-4 (da incorniciare il pallonetto del 6-4).  

Il secondo set parte male per Sinner e Alcaraz trova il break sfruttando un passaggio a vuoto dell'azzurro (due doppi falli, un errore sul dritto). Jannik però rialza subito la testa e nel sesto game trova il controbreak. Da qui, tornano a comandare i servizi e i numeri 2 del ranking non concedono più nulla fino al dodicesimo game. Qui si arriva sul 40-40 e Jannik decide di fare lo scatto decisivo. Lo scambio si allunga e Alcaraz decide di affrontare Sinner a rete, senza risultato. L'azzurro ha il primo match point e non lo sbaglia, confermandosi campione a Torino. Con un boato della Inalpi Arena e l'abbraccio della fidanzata Laila Hasanovic, che lo ha sostenuto al suo angolo per tutto il torneo.  

  

Alcaraz, nonostante la sconfitta, conserva il primato nella classifica Atp. Sinner rimane numero 2. 

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Categoria: sport

16:53

Domenica In, Giovanni Allevi e la malattia: "Il corpo soffre, l'anima brilla"

(Adnkronos) - "Il corpo è sofferente, tra mal di schiena e tremore. Ma la mia anima è sfavillante e sono felicissimo di essere qui". Giovanni Allevi risponde così a Mara Venier nell'intervista oggi nella puntata di Domenica In. Il compositore, 56 anni, da oltre 3 anni combatte contro un mieloma multiplo. "Stavo facendo un concerto a Vienna, sentivo un dolore terribile. La diagnosi è stata tumore midollo osseo, mieloma multiplo ad uno stadio avanzato", dice. 

"Io mi sento cambiato da questa malattia. Può sembrare assurdo quello che dico, considero il dolore il mio grande maestro e non una punizione. Mi ha insegnato a vivere il presente, il mio futuro non può spingersi troppo in là secondo le statistiche: ma io non credo alle statistiche. Il mio domani diventa un presente allargato, che io voglio vivere il più intensamente possibile. Ogni alba è una promessa, ogni tramonto è un arrivederci", dice Allevi. 

"Da dove viene la mia forza? Dalla stanza dell'accettazione dell'Istituto dei tumori di Milano. Io lì incontro i guerrieri, gli altri pazienti: eroi gentili che devono combattere. Quando una persona mantiene il sorriso attraverso il dolore e il sorriso, diventa un'anima che vibra a frequenze superiori", dice ancora. "Sono anime sfavillanti e splendenti, esempi di vita autentica da cui io ricevo la forza", aggiunge. 

Domani esce il film 'Back to life', il film documentario del maestro. Anche l'opera è collegata alla malattia. "Quando è arrivata la diagnosi, non mi sono domandato se sarei sopravvissuto, mi sono chiesto a quali note corrispondessero le lettere della parola 'mieloma': do, la bemolle, re, si, re, re, do, do... che melodia bella... Dal primo giorno di ricovero mi sono dato l'obiettivo di comporre un'opera musicale dedicata alla mia malattia, con l'inizio proprio con quelle 7 note", dice Allevi. "Ho scritto un concerto per violoncello e orchestra, MM22: Mieloma Multiplo 2022, un diario musicale in cui racconto le emozioni dei mesi passati tra la vita e la morte": e quel diario è il fulcro del film. 

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Categoria: spettacoli

15:19

Sgarbi a Domenica In: "Mi sposo con chi mi ha dato forza nelle difficoltà"

(Adnkronos) - "Perché mi sposo? Per dare, come è giusto, una parte della mia sensibilità e della mia esistenza a chi mi è stata vicino e a chi mi ha dato forza nella difficoltà della vita quotidiana". Vittorio Sgarbi risponde così, a Mara Venier nella puntata di oggi di Domenica In, alla domanda sul matrimonio programmato con la storica compagna Sabrina Colle. "La mia scelta è una forma di volontà di testimoniare la mia convinzione e la mia riconoscenza a Sabrina", dice il critico d'arte, reduce dal ricovero per depressione e gradualmente tornato alla vita pubblica. 

"Mi sposerò a Venezia nella "chiesa di Santa Maria dell'Orto. Perché Venezia? Perché lì ho vissuto una parte importante della mia vita, è un ritorno in un luogo della memoria e dell'esistenza felice. Perché il matrimonio? Per dare, come è giusto, una parte della mia sensibilità e della mia esistenza a chi mi è stata vicino e a chi mi ha dato forza nella difficoltà della vita quotidiana", dice Sgarbi. 

"Il tempo non cambia e non muta lo spirito delle persone, le rende più vicine e più legate affettivamente al di là delle dichiarazioni e del comportamento tenuto nella vita. Esiste la convinzione che alcuni valori siano comuni e vadano condivisi fino in fondo. La sua ironia e il suo divertimento rispetto alle mie battute sono una forma di intelligenza che oggi hanno trovato una consolazione e una rassicurazione rispetto alla provocazione. Finisce lo stupore, rimane l'amore, che è la cosa più importante", aggiunge. 

Pochissime parole sulla vicenda che coinvolge Sgarbi e sua figlia Evelina, che chiede un amministratore di sostegno per il padre. La ragazza, recentemente, è stata ospite di Domenica In. "Le ho detto di prendere un treno e venire subito da te", ricorda Mara Venier. "Poteva tranquillamente venire, non è venuta. Ha deciso così", la risposta di Sgarbi. Queste polemiche provocano dolore? "No". 

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Categoria: spettacoli

15:19

Mattarella: "Nuovi dottor Stranamore all’orizzonte. Guerra di aggressione è un crimine"

(Adnkronos) - "La guerra di aggressione è un crimine". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita a Berlino, nel suo discorso al Bundestag in occasione della cerimonia della 'Giornata del lutto nazionale', a 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale. "Oggi è per me motivo di grande onore essere qui e prendere parte alla Giornata del lutto nazionale tedesco. I morti che qui ricordiamo, i morti nel mondo a causa della violenza dei conflitti riguardano ciascuno di noi, se intendiamo essere considerati essere umani".  

Per il capo dello Stato "la memoria delle atrocità dell'uomo nel passato e dolore profondo per quelle presenti ci obbligano a un esercizio di consapevolezza. La pace non è un traguardo definitivo bensì il frutto di uno sforzo incessante, fondato sul raggiungimento di valori condivisi e sul riconoscimento della inviolabilità della vita umana di ogni persone, ovunque. Da sempre la guerra ambisce a proiettare la sua ombra cupa sull'umanità". 

"La vita delle persone, dei popoli, delle Nazioni è colma di inciampi e di tragedie, talvolta per scelte individuali, più spesso per deliberato operare degli altri. La Prima guerra mondiale lasciò sul terreno almeno 16 milioni di morti, la metà dei quali civili, oltre a venti milioni di feriti e mutilati. La Seconda guerra mondiale, estesa al fronte del Pacifico, si calcola che abbia visto settanta milioni di morti. Le vittime, Paese per Paese, sono impressionanti e va sempre ricordato che non di numeri si tratta, ma di persone. Come è possibile che tutto questo sia potuto accadere e pretenda di ripresentarsi? Quanti morti occorreranno ancora prima che si cessi di guardare alla guerra come strumento per risolvere le controversie tra gli Stati? Che se ne faccia uso per l'arbitrio di voler dominare altri popoli?", ha sottolineato Mattarella.  

"Nie wieder, mai più, è l'espressione adottata nella comunità internazionale per condannare l'Olocausto ebraico -ha ricordato il Capo dello Stato- A nie wieder si contrappone wieder, di nuovo. A questo assistiamo: di nuovo guerra, di nuovo razzismo, di nuovo grandi diseguaglianze, di nuovo violenza, di nuovo aggressione".  

Nuovi 'dottor Stranamore' si affacciano all’orizzonte, con la pretesa che si debba 'amare la bomba'. Il Trattato del 1997 che mette al bando gli esperimenti nucleari non ha visto ancora la ratifica da parte di Cina, India, Pakistan, Corea del Nord, Israele, Iran, Egitto, Stati Uniti, mentre la Russia ha ritirato la sua nel 2023. Il rispetto, sin qui, delle prescrizioni che contiene, non attenua la minaccia incombente. Si odono dichiarazioni di altri Paesi su possibili ripensamenti del rifiuto dell’arma nucleare. Emerge, allora, il timore che ci si addentri in percorsi ad alto rischio, di avviarsi ad aprire una sorta di nuovo vaso di Pandora", il monito di Mattarella a conclusione del suo discorso al Bundestag. 

"Tutto questo - ha aggiunto il Capo dello Stato - viene agevolato dal diffondersi, sul piano internazionale, di un linguaggio perentorio, duramente assertivo, che rivendica supremazia. Porta soltanto a sofferenze e a divisioni rottamare i trattati, le istituzioni edificate per porre riparo a violenze che nelle nostre società nazionali consideriamo reati e censuriamo severamente, comportamenti che taluno pretende siano legittimi nei rapporti internazionali". 

 

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Categoria: politica

15:08

Gp Valencia, Bezzecchi vince ultimo appuntamento mondiale

(Adnkronos) - Va ad uno strepitoso Marco Bezzecchi il successo nell'ultimo appuntamento dell'anno per la MotoGp, nel Gp di Valencia. Il poleman si impone in Spagna su Raul Fernandez, per la doppietta Aprilia, e Fabio Di Giannantonio che beffa nel finale Pedro Acosta che chiude ai piedi del podio. Quinto posto per Aldeguer seguito da Alex Marquez, sesto. Ritirato per Pecco Bagnaia al primo giro per un contatto con Zarco che è stato penalizzato con un long lap. Out anche Morbidelli, Ogura e Martin. In settima posizione si piazza Marini, seguito da Binder, Miller e Bastianini che chiude la top ten. 

Termina con l'appuntamento di Valencia il Mondiale di MotoGp con Marc Marquez che nonostante l'infortunio e la chiusura anticipata della stagione ha dominato il mondiale 2025 vincendo il titolo con 5 weekend d'anticipo con 545 punti. Sul podio anche suo fratello Alex Marquez con 467 punti e Marco Bezzecchi con 353, protagonisti di due grandissime stagioni rispettivamente con la Ducati Gresini e l'Aprilia. Bezzecchi con il trionfo a Valencia arriva alla sesta vittoria in top-class, la terza quest'anno. Quarto posto finale per Pedro Acosta, che ha scavalcato Bagnaia nell'ultimo Gp dell'anno, grazie alla quarta posizione dello spagnolo a Valencia e la caduta dell'italiano. La MotoGp torna martedì per una giornata di test ufficiali sempre a Valencia. 

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Categoria: sport

15:02

Roma, 27enne precipitato da b&b: per gip "indizi non sufficienti per misura cautelare"

(Adnkronos) - “Allo stato gli indizi di colpevolezza emersi a carico dell'indagato per l'omicidio di Leonardo Fiorini non sono sufficienti per l'applicazione di una misura cautelare”. Lo scrive il gip di Roma che ieri ha rimesso in libertà David Stojanovic, che resta indagato a piede libero per l'omicidio di Leonardo Fiorini, il 27enne morto dopo essere precipitato giovedì sera dal b&b di via San Calepodio, nel quartiere romano di Monteverde. Per Stojanovic, risultato positivo ai cannabinoidi, il pm aveva chiesto i domiciliari.  

Nell’ordinanza in particolare si citano diverse testimonianze dei vicini di casa, che risultano “comunque tutte conformi nell'affermare che l'indagato ha trattenuto Fiorini per una gamba per impedire la precipitazione” mentre “sono contraddittorie in ordine a quanto accaduto pochi minuti prima della caduta e, in particolare, in ordine alle modalità con cui” il 27enne “è salito a cavallo del parapetto del balcone per poi precipitare al suolo, circostanza questa fondamentale per comprendere la precisa dinamica del fatto al fine della sua corretta qualificazione giuridica”. 

Per il gip quindi “la ricostruzione del fatto fornita dall'indagato, in attesa degli esiti degli accertamenti investigativi in corso (prima fra tutte l'autopsia e gli accertamenti tossicologici sulla vittima), appare, allo stato, credibile, non potendosi escludere una reazione, quale quella descritta dall'indagato di tipo psicotico, conseguente all'uso di cannabinoidi da parte di una persona di giovane età che ne fa un uso solo occasionale”.  

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Categoria: cronaca

15:01

Domenica In, Sonia Bruganelli: "Vorrei ripartire dall'inizio come madre"

(Adnkronos) - "Vorrei rifare una sola cosa. Vorrei ricominciare dall'inizio il mio essere madre, vorrei avere un'opportunità diversa, partire normalmente. Credo che sarei una madre meravigliosa". Sonia Bruganelli si commuove a Domenica In nell'intervista nella puntata di oggi condotta da Mara Venier. 

"Ora lo so e lo sanno anche i miei figli, avevo paura che non lo sapessero. Forse la separazione" da Paolo Bonolis "si è verificata anche perché avevo bisogno di essere in un certo modo. La nostra storia, nel corso degli anni, ci aveva portato ad essere molto diversi. Oggi, siamo un padre e una madre molto migliori", dice la produttrice, che nella lunga chiacchierata analizza passaggi meno noti della propria vita, lontani dai riflettori. 

Nel libro 'Solo quello che rimane', Bruganelli parla anche di un aborto. "Ci sono andata con le mie gambe - precisa -. Non era qualcosa di programmato, è successo. Il nostro rapporto era troppo giovane per accettare una scelta più sentita da una delle due parti. Io ho sempre voluto essere madre, mi sono sempre sentita mamma. Essere madre ancora oggi mi dà la mia identità". "Non ho parlato di quest'aborto nemmeno a mio padre, ne parlo ora perché lui non c'è più. Avrebbe accettato la mia scelta e non avrebbe potuto condizionarmi, ma avrebbe sofferto", aggiunge. 

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Categoria: spettacoli

14:26

Scioperi, FdI ritira l'emendamento alla manovra sull’obbligo di comunicare in anticipo l'adesione

(Adnkronos) - Dopo la bufera sulla proposta che impone di comunicare anticipatamente l'adesione allo sciopero dei trasporti, il senatore di Fratelli d’Italia, Matteo Gelmetti, ha annunciato il ritiro dell’emendamento alla manovra. "Occorre intervenire sulla stortura derivante dalla normativa che attualmente regola gli scioperi nel contesto del trasporto pubblico - si legge in una nota - Oggi il solo annuncio di uno sciopero, anche da parte di una sigla sindacale minore, comporta che le aziende di trasporto siano costrette a ridurre del 50% il servizio. Questo qualunque sia il reale livello di adesione allo sciopero stesso. Così capita che ad adesioni sindacali irrisorie corrispondano comunque grandissimi disagi per gli utenti. Un vero e proprio fenomeno di dumping degli scioperi che penalizza soltanto gli italiani e non le aziende, visto che il trasporto pubblico è finanziato con risorse dello Stato''. 

''Occorre, quindi, per i servizi essenziali come i trasporti pubblici, introdurre un meccanismo che garantisca un equilibrio tra la riduzione del servizio e la reale adesione agli scioperi, nel pieno rispetto del legittimo diritto dei lavoratori di far sentire la propria voce -prosegue Gelmetti-. Sono consapevole che si tratti di un tema complesso e di grande rilevanza. Per questa ragione ritengo opportuno ritirare l’emendamento che avevo presentato alla legge di Bilancio, dove per ragioni oggettive mancano le condizioni per una discussione approfondita ed ampia, ripromettendomi di presentare sull’argomento un disegno di legge più articolato, per il quale sono sicuro che sarà possibile quel confronto che adesso mancherebbe”. 

 

Anche quest'anno gli emendamenti alla manovra riguardano i temi più disparati. Ma solo una minima percentuale delle 5.742 proposte di modifica arriverà al voto in commissione Bilancio. I segnalati infatti, ovvero quelli considerati prioritari dai partiti saranno 414, che corrisponde a mandare in soffitta quasi il 93% del totale. Il 7% circa restante sarà poi oggetto di un'ulteriore scrematura con le ammissibilità, quindi la percentuale dovrebbe calare ulteriormente. 

 

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Categoria: economia

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00:04

Taiwan, scontro diplomatico tra Cina e Giappone, Pechino 'pattuglia' le isole contese

(Adnkronos) - Nel mezzo delle tensioni diplomatiche con Tokyo su Taiwan, la Cina ha inviato la Guardia Costiera nelle acque delle isole Senkaku, amministrate dal Giappone ma rivendicate dalla Repubblica Popolare, che le chiama isole Diaoyu. La Guardia Costiera del gigante asiatico ha confermato che sue unità hanno effettuato un "pattugliamento nelle acque territoriali delle isole Diaoyu", un'operazione "nel rispetto della legge" - riferiscono i media ufficiali - e decisa a "tutela dei diritti" della Cina. 

Si tratta di attività che arrivano mentre proseguono le tensioni tra Pechino e Tokyo dopo le recenti dichiarazioni della premier giapponese Sanae Takaichi considerata un falco, interpretate come un segnale che un attacco militare cinese contro Taiwan potrebbe legittimare una risposta militare da parte di Tokyo. L'isola, di fatto indipendente e che rivendica la sua democrazia, è considerata dalla Cina una "provincia ribelle" da "riunificare" senza escludere l'uso della forza.  

Su Taiwan è continuo il pressing politico e militare della Cina. Il ministero della Difesa di Taipei ha denunciato via X di aver rilevato la presenza intorno all'isola in 24 ore di 30 velivoli militari e sette navi della Marina cinese, più un'altra unità, probabilmente della Guardia Costiera. Il Guardian evidenzia inoltre come carte fornite dal ministero mostrino fino a tre droni in volo tra Taiwan e le isole giapponesi al largo della costa nordorientale.  

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Categoria: internazionale/esteri

00:02

Dazi Ue, Usa ancora scontenti: "Rapporti commerciali restano punto critico" e Greer vola in Europa

(Adnkronos) - La partita sui dazi Usa-Ue non è finita. Il negoziatore per il commercio dell'amministrazione Trump ha avvertito l'Ue che il commercio rimane un "punto critico" con Washington, poiché i funzionari statunitensi sono sempre più frustrati dalla lentezza dell'Unione nel ridurre dazi e normative. Jamieson Greer ha dichiarato al Financial Times che i dazi dell'Ue che incidono sulle esportazioni americane sono ancora troppo elevati, nonostante l'accordo raggiunto tra il presidente degli Stati Uniti e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a luglio. 

"Il commercio è sempre stato un punto critico - ha affermato Greer - Hanno molte normative e barriere non tariffarie che bloccano le nostre esportazioni e riducono il nostro effettivo accesso al mercato lì, mentre storicamente abbiamo avuto un accesso molto ampio. È una situazione piuttosto sbilanciata". 

"Non abbiamo risolto tutti i problemi nelle nostre relazioni con la dichiarazione congiunta", ha aggiunto, riferendosi all'accordo raggiunto in Scozia quest'estate. Greer si recherà in Europa per ulteriori colloqui commerciali la prossima settimana. 

I suoi commenti riflettono la crescente preoccupazione tra i funzionari statunitensi per la lenta attuazione del patto da parte dell'Ue, compresi i tagli alle imposte sulle esportazioni americane verso il continente. "Al momento sono un po' lenti su tutto questo, il che è un peccato - ha affermato un alto funzionario dell'amministrazione - Penso che ci troviamo in un momento in cui il presidente ha cambiato idea e approccio all'Europa negli ultimi sei mesi. Spero che l'Europa non perda l'occasione di trarre vantaggio dall'attuale approccio del presidente. 

Greer si recherà in Europa tra il 19 e il 22 novembre, dove incontrerà Maros Sefcovic, il commissario europeo per il commercio, per sollecitare progressi. Il segretario al commercio statunitense Howard Lutnick incontrerà Sefcovic e i ministri del commercio dell'Ue in visita a Bruxelles il 24 novembre. L'Ue ha promesso di ridurre i dazi sui prodotti industriali statunitensi, sui prodotti ittici, sulla carne di maiale e su alcuni prodotti agricoli, ma non ha ancora attuato nessuno dei tagli, che attendono l'approvazione del Parlamento europeo. 

Secondo i funzionari europei, è improbabile che il via libera del Parlamento arrivi prima di febbraio. Gli eurodeputati voteranno prima gli emendamenti che rinvierebbero i tagli tariffari su acciaio e alluminio fino a quando Washington non ridurrà i dazi del 50% sui metalli. 

Gli Stati Uniti hanno ridotto i dazi sulle auto europee e sulla maggior parte degli altri beni al 15% come parte dell'accordo, sebbene siano ancora sostanzialmente più alti rispetto a quando Trump è tornato in carica a gennaio. 

Gli Stati Uniti hanno anche aumentato la pressione sull'Unione in merito a norme che, a loro avviso, penalizzano ingiustamente le aziende americane, tra cui le normative sulle catene di approvvigionamento aziendali e il divieto di alcuni beni prodotti su terreni deforestati. 

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Categoria: economia

00:00

Venezuela, Usa pronti all'attacco? Portaerei Ford nei Caraibi, Trump: "So cosa fare"

(Adnkronos) - Sale ancora la tensione tra Usa e Venezuela. Con l'arrivo nel mar dei Caraibi della portaerei USS Gerald R. Ford, la più grande e avanzata del mondo, che ieri si è unita a una decina di navi da guerra Usa e 15mila soldati già dispiegati nella regione, gli Stati Uniti sembrano sempre più pronti all'attacco per quella che il Pentagono ha definito l'Operazione 'Southern Spear' che mira a "sconfiggere e smantellare le reti criminali" in linea con le direttive del presidente Donald Trump.  

Dall'inizio di settembre, ricorda la Nbc, almeno 80 persone sono state uccise in 20 attacchi americani a piccole imbarcazioni accusate di trasportare droga nei Caraibi e nell'Oceano Pacifico orientale. Ora il presidente degli Stati Uniti sta valutando una campagna potenzialmente più ampia, che potrebbe includere attacchi terrestri all'interno del Venezuela o un tentativo di rovesciare il presidente Nicolss Maduro, nota la Cnn. 

Il segretario all'Esercito degli Stati Uniti, Dan Driscoll, ha dichiarato alla Cbs che l'esercito statunitense "è pronto, se richiesto, a intervenire" in Venezuela. "Il presidente e il segretario alla Guerra hanno dedicato molto tempo a riflettere su quale fosse la cosa migliore da fare per il popolo americano. E posso parlare dal punto di vista dell'esercito, che ha un notevole addestramento in quella parte del mondo. Stiamo riattivando la nostra scuola nella giungla a Panama. Saremo pronti ad agire su qualsiasi cosa il presidente e il segretario alla Guerra abbiano bisogno", ha dichiarato Driscoll. 

Tra le opzioni per le possibili operazioni militari in Venezuela illustrate da alti funzionari Usa al presidente Trump, come riferiscono quattro fonti ben informate alla Cnn, ci sono attacchi aerei contro strutture militari o governative del Venezuela e rotte del narcotraffico. O un tentativo diretto di eliminare il presidente venezuelano Maduro, con molti rischi oltre che benefici.  

Dopo i briefing il presidente americano avrebbe preso una decisione: "So cosa fare". Due, in particolare, gli incontri durante i quali Trump ha esaminato gli obiettivi. Il primo, quello ristretto di mercoledì, con un piccolo gruppo tra cui il capo del Pentagono Pete Hegseth e il Capo di Stato Maggiore Congiunto, il generale Dan Caine. Il secondo, il giorno dopo, giovedì, con un team più ampio per la sicurezza nazionale, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio e altri alti funzionari che hanno incontrato Trump nella Situation Room. Secondo le fonti della Cnn, durante gli incontri Trump si è mostrato cauto nell'ordinare azioni che potrebbero rivelarsi un fallimento o mettere a rischio le truppe Usa. 

"In un certo senso ho già preso una decisione, sì. Voglio dire, non posso dirvi quale decisione, ma in un certo senso l'ho già presa", ha detto Trump venerdì ai giornalisti a bordo dell'Air Force One. Ma secondo la Cnn è anche possibile che Trump decida di rinunciare a qualsiasi azione. Il presidente americano, infatti, a ottobre aveva dichiarato di aver autorizzato la Cia a operare in Venezuela, ma la scorsa settimana funzionari dell'Amministrazione hanno spiegato che Washington non aveva una giustificazione legale per attacchi contro obiettivi terrestri. Inoltre Trump ha detto alla Cbs di non prendere in considerazione attacchi in Venezuela, nonostante in precedenza si fosse mostrato aperto all'idea. 

Comporterebbe ''un rischio elevato'' e ''un impegno serio'' da parte americana, ad esempio, ''un cambio di regime in Venezuela'', nota la Cnn, anche se estromettere Maduro potrebbe dare a Trump e al suo team il merito di qualcosa che non è riuscito a numerose amministrazioni statunitensi. Se Trump estromettesse Maduro, quindi, potrebbe vantare importanti vittorie: l'uscita di scena di un uomo forte e l'ingresso di un leader eletto, la possibilità di una maggiore collaborazione sui flussi di droga e sulle migrazioni e potenziali accordi sul petrolio. Ma se Trump ordinasse attacchi all'interno del Venezuela, il rischio sarebbe affrontare elementi di un'opposizione frammentata e un esercito pronto a insorgere. In un discorso da Caracas, Maduro ha avvertito che un intervento militare statunitense potrebbe gettare le basi per "un'altra Gaza", un "nuovo Afghanistan" o "di nuovo il Vietnam". 

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Categoria: internazionale/esteri

23:36

Sinner: "Grande Slam? Sbagliato pensarci, il tennis ha un altro approccio". E sulla Coppa Davis...

(Adnkronos) - "Grande Slam? Penso sia sbagliato solo pensarci. Ovviamente le motivazioni sono ora per vincere in Australia, ma nell'altro senso si va sempre giorno dopo giorno. Pensare al Grande Slam secondo me si può fare quando arriva il momento, alla fine della stagione. Non puoi pensarci all'inizio, in quel caso sbagli proprio l'approccio al tennis". Così Jannik Sinner in conferenza stampa, dopo il successo alle Atp Finals contro Carlos Alcaraz.  

Sinner ha aggiunto: "Nel tennis si parla tanto di vincere e perdere, ma alla fine è anche un gioco e cerchiamo di divertirci, perché giochiamo tanto, giorno dopo giorno. Non ci penso e non voglio neanche pensarci, andrò in Australia per fare il mio meglio, vediamo come va, dopo l'Australia ci saranno altri tornei e ogni torneo dove vado voglio fare il mio meglio e dare il 100%, poi se si vince bene, se si perde si farà in modo di migliorare". 

Sinner ha aggiunto: "Il punto della vittoria? Ho pensato a tante cose, era importante. Se sbagliavo si poteva andare al tie-break, lì sarebbe cambiato tutto. Ho provato un po’ di sollievo sì, lì la stagione è finita ed è stato emozionante. La Coppa Davis? La seguirò da lontano, ho avuto tanto da fare questa settimana. Questi giorni sono stati molto impegnativi, anche fuori dal campo”. 

Due parole anche sulla rivalità con Carlos Alcaraz, apprezzata dal pubblico di Torino: "Non possiamo comparare calcio e tennis, sono sport completamente diversi. Io ho giocato in casa e il pubblico è stato dalla mia parte, è giusto, ma ha capito il rispetto e la rivalità che c’è con Carlos. C’era una bella atmosfera”. 

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Categoria: sport

21:18

Sinner trionfa e Laila... lo abbraccia: la festa di Jannik dopo la vittoria delle Atp Finals

(Adnkronos) - Jannik Sinner domina a Torino e vince le Atp Finals per il secondo anno consecutivo. Il fuoriclasse azzurro ha conquistato il Torneo dei maestri come fatto l'anno scorso, al termine di una battaglia di due ore e 15 minuti contro Carlos Alcaraz. Jannik ha chiuso 7-6 7-5, mettendo in cassaforte la sfida al primo match point. Poi, la festa. L'azzurro si è gettato a terra dopo aver agguantato il trionfo, come visto in occasione della prima vittoria agli Australian Open del 2024. Jannik ha festeggiato quindi con il suo angolo e ha abbracciato la fidanzata Laila Hasanovic, che lo ha supportato per tutta la settimana piemontese. In seguito, gli abbracci sentitissimi con coach Darren Cahill e Simone Vagnozzi. Per una festa tutta in famiglia.  

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20:51

Sinner campione alle Atp Finals, quanto guadagna e come cambia il ranking

(Adnkronos) - Jannik Sinner non sbaglia e vince le Atp Finals di Torino. Il fuoriclasse azzurro ha battuto oggi, domenica 16 novembre, Carlos Alcaraz nella finale del Torneo dei maestri. Il successo di Jannik non cambia il ranking Atp, visto che il numero uno del 2025 resta in ogni caso lo spagnolo, ma permette all'azzurro di confermare punti importanti in vista della prossima stagione. E di mettere in tasca un premio importante. 

Il montepremi complessivo delle Atp Finals 2025 è di 15.500.000 dollari. Sinner, campione imbattuto, intasca 5,07 milioni di dollari e si tratta del premio più alto mai messo in palio nella storia Atp. 

 

Come cambia il ranking Atp dopo il successo di Sinner alle Atp Finals? Per quest’anno, l’azzurro dovrà accontentarsi del secondo posto, visto che Alcaraz è già certo di chiudere il 2025 da numero uno. Carlos ha al momento 12.050 punti, contro gli 11.500 di Jannik.  

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20:33

"Tifo Sinner", la 'redenzione' di Bruno Vespa

(Adnkronos) - "E' più forte di me. Sto tifando Sinner...". Alla fine, anche Bruno Vespa diventa un 'carota boy' e tifa per Jannik Sinner. Il giornalista, conduttore di Porta a Porta e Cinque minuti, si esprime con un tweet durante la finale delle Atp Finals che l'azzurro gioca contro lo spagnolo Carlos Alcaraz e finirà per vincere in 2 set, con il punteggio di 7-6 (7-4), 7-5.  

Il post rappresenta un''inversione a U' rispetto al messaggio che Vespa ha pubblicato qualche settimana fa, dopo la rinuncia di Sinner a giocare le Final Eight della Coppa Davis. "Perché un italiano dovrebbe tifare per lui? Parla tedesco (giusto, è la sua lingua madre), risiede a Montecarlo, si rifiuta di giocare per la nazionale", aveva scritto il giornalista commettendo una gaffe con lapsus: "Onore ad Alvarez che gioca la coppa Davis con la sua Spagna", riferendosi con tutta probabilità ad Alcaraz. Oggi, la 'redenzione'. 

 

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20:08

Sinner-Alcaraz, massaggio e fasciatura per Carlos. Cos'è successo alle Atp Finals

(Adnkronos) - Problema fisico per Carlos Alcaraz durante la finale delle Atp Finals di oggi, domenica 16 novembre. Al termine del primo set perso nella super sfida contro Jannik Sinner, lo spagnolo ha chiesto l'intervento del fisioterapista per un massaggio. Dopo il trattamento, richiesto da Carlos anche al termine del nono game del primo parziale (sul 5-4 per lui), il fisioterapista ha messo un cerotto sulla coscia destra dello spagnolo. Un intervento utile ad alleviare la situazione di affaticamento, in un match fin qui tiratissimo.  

 

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19:38

Italia-Norvegia 1-4, azzurri travolti: Gattuso ai playoff per i Mondiali 2026 - Rivivi il match

(Adnkronos) - L'Italia viene sconfitta 4-1 dalla Norvegia che vince a Milano oggi domenica 16 novembre a Milano nel match per l'ultima giornata del girone I di qualificazione ai Mondiali 2026 in Stati Uniti, Messico e Canada. Il risultato certifica il secondo posto dell'Italia nel girone: Norvegia prima con 24 punti e qualificata ai Mondiali, azzurri secondi a quota 18 e costretti a passare per i playoff in programma in primavera. 

Le posizioni in classifica erano scontate già prima del calcio d'inizio. Vista la differenza reti, per conquistare il primo posto l'Italia avrebbe dovuto vincere con 9 gol di scarto. La Nazionale del ct Gattuso inizia bene e sblocca il risultato all'11' con Esposito, bravo a girare un suggerimento di Dimarco. Gli azzurri giocano meglio nel primo tempo, ma non capitalizzano la superiorità nel possesso palla. 

Il copione cambia radicalmente nel secondo tempo. La Norvegia, impalpabile nella prima frazione, comincia a martellare. Sorloth spaventa gli azzurri, ma è Nusa a cambiare l'inerzia del match al 63'. Azione personale, doppio passo che ubriaca Politano e sinistro terrificante che fa secco Donnarumma: 1-1. Tra il 78' e il 79', nel giro di un centinaio di secondi, la doppietta di Haaland che fa calare il sipario. Il bomber del Manchester City prima fa centro con un sinistro al volo, poi brucia Mancini sull'assist di Thorsby: 3-1. In pieno recupero, arriva il poker firmato da Strand Larsen: Norvegia qualificata e Italia rimandata. 

 

Il sorteggio degli accoppiamenti dei playoff è in programma giovedì 21 novembre alle 13 a Zurigo. 

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Categoria: sport

19:19

Schianto mortale sulla Statale 73 in Val di Chiana, vittima un ragazzo di 22 anni di Arezzo

(Adnkronos) - Un ragazzo di 22 anni è morto nel pomeriggio di oggi, domenica 16 novembre, in un drammatico incidente avvenuto sulla strada statale 73, all'altezza di Pieve al Toppo, frazione di Civitella in Val di Chiana, in provincia di Arezzo. La vittima, residente ad Arezzo e originaria della Moldavia, viaggiava in direzione del capoluogo quando, intorno alle 16:42, ha perso il controllo della propria auto. Il veicolo è uscito di carreggiata andando a impattare violentemente contro due pini a bordo strada. 

L’urto è stato devastante e per il giovane non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo. Sul posto sono intervenuti in pochi minuti l’ambulanza infermierizzata del 118 dell’Asl Toscana sud est, una Blsd della Croce Bianca, i vigili del fuoco e la polizia municipale. Nonostante i tentativi di rianimazione, ogni sforzo si è rivelato vano. La salma è stata poi recuperata dalla Croce Bianca e trasferita all’obitorio dell’ospedale San Donato di Arezzo. La polizia municipale ha avviato i rilievi per stabilire le cause esatte dell’incidente. 

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Categoria: cronaca

17:56

Enrica Bonaccorti e la malattia: "Pensavo di morire subito, ora torno a vivere"

(Adnkronos) - "Pensavo sarei morta in pochi mesi e mi sono cancellata. Ora sono tornata a vivere". Enrica Bonaccorti a Verissimo, oggi 16 novembre 2025, risponde alle domande di Silvia Toffanin sulla lotta contro la malattia che l'ha colpita. Bonaccorti, 75 anni, sta affrontando un cancro al pancreas. "Va molto meglio di quanto pensassi. Ho fatto chemioterapia e radioterapia, per 2 mesi e mezzo non devo fare più nulla. Poi dovrò sottopormi ad una Tac. Avrei voluto fare altro in questo periodo ma non si può". Il tumore "non si è ridotto con la chemio ma non si è spostato e non ha prodotto metastasi. Al momento non è operabile, deve staccarsi dal pancreas. Ho avuto qualche giorno di nausea, ma a parte questo tutto bene. Non ho dolori e sono stupita, perché ho sentito racconti ben diversi", dice la conduttrice prima di tornare ai momenti in cui ha appreso della malattia in estate.  

 

"Quando ho fatto gli esami, pensavo che il giorno dopo sarei andata al mare. Invece mi hanno detto che dopo 3 giorni avrei dovuto iniziare la chemioterapia. Non avevo particolari sintomi, a parte una gran fiacca. La diagnosi mi evocava Eleonora Giorgi, a cui ero molto legata. Avevo seguito la sua avventura, pensavo che non sarei stata brava come lei. Dopo la diagnosi pensavo che sarebbe finito tutto in pochi mesi, volevo annullarmi e non volevo far nulla: per 4 mesi sono stata assente a me stessa, sono rimasta in un letargo a occhi aperti", racconta. 

"Mi sono svegliata grazie alla gente, quando ho deciso di dire come stavano le cose. Mi sentivo di vivere in una bugia: non rispondevo alle amiche, non andavo nelle trasmissioni quando mi invitavano. Io non c'ero, mi ero cancellata. Non potevo continuare a nascondermi e ho detto come stavano le cose, a quel punto ho ricevuto migliaia di messaggi che mi hanno ridato la voglia di essere al mondo", prosegue Enrica Bonaccorti. "Da voi - dice rivolgendosi al pubblico - ho scoperto che ci sono persone che convivono con questa malattia da diversi anni. Mi hanno ridato la voglia di vivere e di esserci". 

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Categoria: spettacoli

17:28

Atp Finals, Alcaraz incontra Fognini prima della finale con Sinner. La battuta su'Ballando con le stelle'

(Adnkronos) - Un saluto speciale prima della finale delle Atp Finals di oggi, domenica 16 novembre. Fabio Fognini, arrivato in mattinata a Torino per godersi dal vivo l'ultimo atto del Torneo dei maestri tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, ha salutato il fuoriclasse spagnolo poco prima del big match della Inalpi Arena.  

I due si sono abbracciati e, chiacchierando, Carlos ha anche preso in giro l'azzurro in maniera simpatica sulla sua partecipazione a Ballando con le stelle, accennando qualche passo. Tutto in un clima sereno e rilassato. 

Alcaraz e Fognini si conoscono ormai da anni e hanno un ottimo rapporto. Per l'azzurro, l'ultimo (e spettacolare) match della carriera è stato proprio contro l'attuale numero uno, nell'ultima edizione di Wimbledon.  

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Categoria: sport

16:59

Sinner trionfa alle Atp Finals, Alcaraz battuto in finale - Rivivi il match

(Adnkronos) - Jannik Sinner domina Torino. Il fuoriclasse azzurro batte Carlos Alcaraz nella finale delle Atp Finals di oggi, domenica 16 novembre, e si prende il secondo successo consecutivo nel Torneo dei maestri. Jannik chiude il match in due ore e un quarto, con un 7-6 (7-4), 7-5. È lui il maestro, sui campi indoor (è la sua 31esima vittoria consecutiva) si arrende anche l'attuale numero uno del ranking Atp.  

  

Livello in campo altissimo fin dai primi minuti del match. Alcaraz mette in campo un ottimo livello al servizio, Jannik non è da meno e a comandare è la battuta. Nel corso del quarto game, sul 40-40 c'è un'interruzione: il match si ferma per una decina di minuti per un malore in tribuna. Dopo l'intervento medico, l'uomo si riprende ed esce dal campo scortato dai sanitari e accompagnato da un grande applauso del pubblico. 

Si riparte in situazione di equilibrio e Jannik conquista il secondo game. Il match è tirato e gli scambi si allungano, ma nessuno cede il turno di battuta e si resta on serve fino al 6-6. Il dodicesimo game è proprio quello più complicato per Sinner, che si ritrova a dover annullare un set point, chiudendo il game con un gran dritto all'angolo e un servizio al corpo. Si arriva così al tie-break, giocato in maniera divina dal fuoriclasse azzurro e chiuso sul 7-4 (da incorniciare il pallonetto del 6-4).  

Il secondo set parte male per Sinner e Alcaraz trova il break sfruttando un passaggio a vuoto dell'azzurro (due doppi falli, un errore sul dritto). Jannik però rialza subito la testa e nel sesto game trova il controbreak. Da qui, tornano a comandare i servizi e i numeri 2 del ranking non concedono più nulla fino al dodicesimo game. Qui si arriva sul 40-40 e Jannik decide di fare lo scatto decisivo. Lo scambio si allunga e Alcaraz decide di affrontare Sinner a rete, senza risultato. L'azzurro ha il primo match point e non lo sbaglia, confermandosi campione a Torino. Con un boato della Inalpi Arena e l'abbraccio della fidanzata Laila Hasanovic, che lo ha sostenuto al suo angolo per tutto il torneo.  

  

Alcaraz, nonostante la sconfitta, conserva il primato nella classifica Atp. Sinner rimane numero 2. 

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16:53

Domenica In, Giovanni Allevi e la malattia: "Il corpo soffre, l'anima brilla"

(Adnkronos) - "Il corpo è sofferente, tra mal di schiena e tremore. Ma la mia anima è sfavillante e sono felicissimo di essere qui". Giovanni Allevi risponde così a Mara Venier nell'intervista oggi nella puntata di Domenica In. Il compositore, 56 anni, da oltre 3 anni combatte contro un mieloma multiplo. "Stavo facendo un concerto a Vienna, sentivo un dolore terribile. La diagnosi è stata tumore midollo osseo, mieloma multiplo ad uno stadio avanzato", dice. 

"Io mi sento cambiato da questa malattia. Può sembrare assurdo quello che dico, considero il dolore il mio grande maestro e non una punizione. Mi ha insegnato a vivere il presente, il mio futuro non può spingersi troppo in là secondo le statistiche: ma io non credo alle statistiche. Il mio domani diventa un presente allargato, che io voglio vivere il più intensamente possibile. Ogni alba è una promessa, ogni tramonto è un arrivederci", dice Allevi. 

"Da dove viene la mia forza? Dalla stanza dell'accettazione dell'Istituto dei tumori di Milano. Io lì incontro i guerrieri, gli altri pazienti: eroi gentili che devono combattere. Quando una persona mantiene il sorriso attraverso il dolore e il sorriso, diventa un'anima che vibra a frequenze superiori", dice ancora. "Sono anime sfavillanti e splendenti, esempi di vita autentica da cui io ricevo la forza", aggiunge. 

Domani esce il film 'Back to life', il film documentario del maestro. Anche l'opera è collegata alla malattia. "Quando è arrivata la diagnosi, non mi sono domandato se sarei sopravvissuto, mi sono chiesto a quali note corrispondessero le lettere della parola 'mieloma': do, la bemolle, re, si, re, re, do, do... che melodia bella... Dal primo giorno di ricovero mi sono dato l'obiettivo di comporre un'opera musicale dedicata alla mia malattia, con l'inizio proprio con quelle 7 note", dice Allevi. "Ho scritto un concerto per violoncello e orchestra, MM22: Mieloma Multiplo 2022, un diario musicale in cui racconto le emozioni dei mesi passati tra la vita e la morte": e quel diario è il fulcro del film. 

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Categoria: spettacoli

15:19

Sgarbi a Domenica In: "Mi sposo con chi mi ha dato forza nelle difficoltà"

(Adnkronos) - "Perché mi sposo? Per dare, come è giusto, una parte della mia sensibilità e della mia esistenza a chi mi è stata vicino e a chi mi ha dato forza nella difficoltà della vita quotidiana". Vittorio Sgarbi risponde così, a Mara Venier nella puntata di oggi di Domenica In, alla domanda sul matrimonio programmato con la storica compagna Sabrina Colle. "La mia scelta è una forma di volontà di testimoniare la mia convinzione e la mia riconoscenza a Sabrina", dice il critico d'arte, reduce dal ricovero per depressione e gradualmente tornato alla vita pubblica. 

"Mi sposerò a Venezia nella "chiesa di Santa Maria dell'Orto. Perché Venezia? Perché lì ho vissuto una parte importante della mia vita, è un ritorno in un luogo della memoria e dell'esistenza felice. Perché il matrimonio? Per dare, come è giusto, una parte della mia sensibilità e della mia esistenza a chi mi è stata vicino e a chi mi ha dato forza nella difficoltà della vita quotidiana", dice Sgarbi. 

"Il tempo non cambia e non muta lo spirito delle persone, le rende più vicine e più legate affettivamente al di là delle dichiarazioni e del comportamento tenuto nella vita. Esiste la convinzione che alcuni valori siano comuni e vadano condivisi fino in fondo. La sua ironia e il suo divertimento rispetto alle mie battute sono una forma di intelligenza che oggi hanno trovato una consolazione e una rassicurazione rispetto alla provocazione. Finisce lo stupore, rimane l'amore, che è la cosa più importante", aggiunge. 

Pochissime parole sulla vicenda che coinvolge Sgarbi e sua figlia Evelina, che chiede un amministratore di sostegno per il padre. La ragazza, recentemente, è stata ospite di Domenica In. "Le ho detto di prendere un treno e venire subito da te", ricorda Mara Venier. "Poteva tranquillamente venire, non è venuta. Ha deciso così", la risposta di Sgarbi. Queste polemiche provocano dolore? "No". 

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Categoria: spettacoli

15:19

Mattarella: "Nuovi dottor Stranamore all’orizzonte. Guerra di aggressione è un crimine"

(Adnkronos) - "La guerra di aggressione è un crimine". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita a Berlino, nel suo discorso al Bundestag in occasione della cerimonia della 'Giornata del lutto nazionale', a 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale. "Oggi è per me motivo di grande onore essere qui e prendere parte alla Giornata del lutto nazionale tedesco. I morti che qui ricordiamo, i morti nel mondo a causa della violenza dei conflitti riguardano ciascuno di noi, se intendiamo essere considerati essere umani".  

Per il capo dello Stato "la memoria delle atrocità dell'uomo nel passato e dolore profondo per quelle presenti ci obbligano a un esercizio di consapevolezza. La pace non è un traguardo definitivo bensì il frutto di uno sforzo incessante, fondato sul raggiungimento di valori condivisi e sul riconoscimento della inviolabilità della vita umana di ogni persone, ovunque. Da sempre la guerra ambisce a proiettare la sua ombra cupa sull'umanità". 

"La vita delle persone, dei popoli, delle Nazioni è colma di inciampi e di tragedie, talvolta per scelte individuali, più spesso per deliberato operare degli altri. La Prima guerra mondiale lasciò sul terreno almeno 16 milioni di morti, la metà dei quali civili, oltre a venti milioni di feriti e mutilati. La Seconda guerra mondiale, estesa al fronte del Pacifico, si calcola che abbia visto settanta milioni di morti. Le vittime, Paese per Paese, sono impressionanti e va sempre ricordato che non di numeri si tratta, ma di persone. Come è possibile che tutto questo sia potuto accadere e pretenda di ripresentarsi? Quanti morti occorreranno ancora prima che si cessi di guardare alla guerra come strumento per risolvere le controversie tra gli Stati? Che se ne faccia uso per l'arbitrio di voler dominare altri popoli?", ha sottolineato Mattarella.  

"Nie wieder, mai più, è l'espressione adottata nella comunità internazionale per condannare l'Olocausto ebraico -ha ricordato il Capo dello Stato- A nie wieder si contrappone wieder, di nuovo. A questo assistiamo: di nuovo guerra, di nuovo razzismo, di nuovo grandi diseguaglianze, di nuovo violenza, di nuovo aggressione".  

Nuovi 'dottor Stranamore' si affacciano all’orizzonte, con la pretesa che si debba 'amare la bomba'. Il Trattato del 1997 che mette al bando gli esperimenti nucleari non ha visto ancora la ratifica da parte di Cina, India, Pakistan, Corea del Nord, Israele, Iran, Egitto, Stati Uniti, mentre la Russia ha ritirato la sua nel 2023. Il rispetto, sin qui, delle prescrizioni che contiene, non attenua la minaccia incombente. Si odono dichiarazioni di altri Paesi su possibili ripensamenti del rifiuto dell’arma nucleare. Emerge, allora, il timore che ci si addentri in percorsi ad alto rischio, di avviarsi ad aprire una sorta di nuovo vaso di Pandora", il monito di Mattarella a conclusione del suo discorso al Bundestag. 

"Tutto questo - ha aggiunto il Capo dello Stato - viene agevolato dal diffondersi, sul piano internazionale, di un linguaggio perentorio, duramente assertivo, che rivendica supremazia. Porta soltanto a sofferenze e a divisioni rottamare i trattati, le istituzioni edificate per porre riparo a violenze che nelle nostre società nazionali consideriamo reati e censuriamo severamente, comportamenti che taluno pretende siano legittimi nei rapporti internazionali". 

 

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Categoria: politica

15:08

Gp Valencia, Bezzecchi vince ultimo appuntamento mondiale

(Adnkronos) - Va ad uno strepitoso Marco Bezzecchi il successo nell'ultimo appuntamento dell'anno per la MotoGp, nel Gp di Valencia. Il poleman si impone in Spagna su Raul Fernandez, per la doppietta Aprilia, e Fabio Di Giannantonio che beffa nel finale Pedro Acosta che chiude ai piedi del podio. Quinto posto per Aldeguer seguito da Alex Marquez, sesto. Ritirato per Pecco Bagnaia al primo giro per un contatto con Zarco che è stato penalizzato con un long lap. Out anche Morbidelli, Ogura e Martin. In settima posizione si piazza Marini, seguito da Binder, Miller e Bastianini che chiude la top ten. 

Termina con l'appuntamento di Valencia il Mondiale di MotoGp con Marc Marquez che nonostante l'infortunio e la chiusura anticipata della stagione ha dominato il mondiale 2025 vincendo il titolo con 5 weekend d'anticipo con 545 punti. Sul podio anche suo fratello Alex Marquez con 467 punti e Marco Bezzecchi con 353, protagonisti di due grandissime stagioni rispettivamente con la Ducati Gresini e l'Aprilia. Bezzecchi con il trionfo a Valencia arriva alla sesta vittoria in top-class, la terza quest'anno. Quarto posto finale per Pedro Acosta, che ha scavalcato Bagnaia nell'ultimo Gp dell'anno, grazie alla quarta posizione dello spagnolo a Valencia e la caduta dell'italiano. La MotoGp torna martedì per una giornata di test ufficiali sempre a Valencia. 

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Categoria: sport

15:02

Roma, 27enne precipitato da b&b: per gip "indizi non sufficienti per misura cautelare"

(Adnkronos) - “Allo stato gli indizi di colpevolezza emersi a carico dell'indagato per l'omicidio di Leonardo Fiorini non sono sufficienti per l'applicazione di una misura cautelare”. Lo scrive il gip di Roma che ieri ha rimesso in libertà David Stojanovic, che resta indagato a piede libero per l'omicidio di Leonardo Fiorini, il 27enne morto dopo essere precipitato giovedì sera dal b&b di via San Calepodio, nel quartiere romano di Monteverde. Per Stojanovic, risultato positivo ai cannabinoidi, il pm aveva chiesto i domiciliari.  

Nell’ordinanza in particolare si citano diverse testimonianze dei vicini di casa, che risultano “comunque tutte conformi nell'affermare che l'indagato ha trattenuto Fiorini per una gamba per impedire la precipitazione” mentre “sono contraddittorie in ordine a quanto accaduto pochi minuti prima della caduta e, in particolare, in ordine alle modalità con cui” il 27enne “è salito a cavallo del parapetto del balcone per poi precipitare al suolo, circostanza questa fondamentale per comprendere la precisa dinamica del fatto al fine della sua corretta qualificazione giuridica”. 

Per il gip quindi “la ricostruzione del fatto fornita dall'indagato, in attesa degli esiti degli accertamenti investigativi in corso (prima fra tutte l'autopsia e gli accertamenti tossicologici sulla vittima), appare, allo stato, credibile, non potendosi escludere una reazione, quale quella descritta dall'indagato di tipo psicotico, conseguente all'uso di cannabinoidi da parte di una persona di giovane età che ne fa un uso solo occasionale”.  

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Categoria: cronaca

15:01

Domenica In, Sonia Bruganelli: "Vorrei ripartire dall'inizio come madre"

(Adnkronos) - "Vorrei rifare una sola cosa. Vorrei ricominciare dall'inizio il mio essere madre, vorrei avere un'opportunità diversa, partire normalmente. Credo che sarei una madre meravigliosa". Sonia Bruganelli si commuove a Domenica In nell'intervista nella puntata di oggi condotta da Mara Venier. 

"Ora lo so e lo sanno anche i miei figli, avevo paura che non lo sapessero. Forse la separazione" da Paolo Bonolis "si è verificata anche perché avevo bisogno di essere in un certo modo. La nostra storia, nel corso degli anni, ci aveva portato ad essere molto diversi. Oggi, siamo un padre e una madre molto migliori", dice la produttrice, che nella lunga chiacchierata analizza passaggi meno noti della propria vita, lontani dai riflettori. 

Nel libro 'Solo quello che rimane', Bruganelli parla anche di un aborto. "Ci sono andata con le mie gambe - precisa -. Non era qualcosa di programmato, è successo. Il nostro rapporto era troppo giovane per accettare una scelta più sentita da una delle due parti. Io ho sempre voluto essere madre, mi sono sempre sentita mamma. Essere madre ancora oggi mi dà la mia identità". "Non ho parlato di quest'aborto nemmeno a mio padre, ne parlo ora perché lui non c'è più. Avrebbe accettato la mia scelta e non avrebbe potuto condizionarmi, ma avrebbe sofferto", aggiunge. 

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Categoria: spettacoli

14:26

Scioperi, FdI ritira l'emendamento alla manovra sull’obbligo di comunicare in anticipo l'adesione

(Adnkronos) - Dopo la bufera sulla proposta che impone di comunicare anticipatamente l'adesione allo sciopero dei trasporti, il senatore di Fratelli d’Italia, Matteo Gelmetti, ha annunciato il ritiro dell’emendamento alla manovra. "Occorre intervenire sulla stortura derivante dalla normativa che attualmente regola gli scioperi nel contesto del trasporto pubblico - si legge in una nota - Oggi il solo annuncio di uno sciopero, anche da parte di una sigla sindacale minore, comporta che le aziende di trasporto siano costrette a ridurre del 50% il servizio. Questo qualunque sia il reale livello di adesione allo sciopero stesso. Così capita che ad adesioni sindacali irrisorie corrispondano comunque grandissimi disagi per gli utenti. Un vero e proprio fenomeno di dumping degli scioperi che penalizza soltanto gli italiani e non le aziende, visto che il trasporto pubblico è finanziato con risorse dello Stato''. 

''Occorre, quindi, per i servizi essenziali come i trasporti pubblici, introdurre un meccanismo che garantisca un equilibrio tra la riduzione del servizio e la reale adesione agli scioperi, nel pieno rispetto del legittimo diritto dei lavoratori di far sentire la propria voce -prosegue Gelmetti-. Sono consapevole che si tratti di un tema complesso e di grande rilevanza. Per questa ragione ritengo opportuno ritirare l’emendamento che avevo presentato alla legge di Bilancio, dove per ragioni oggettive mancano le condizioni per una discussione approfondita ed ampia, ripromettendomi di presentare sull’argomento un disegno di legge più articolato, per il quale sono sicuro che sarà possibile quel confronto che adesso mancherebbe”. 

 

Anche quest'anno gli emendamenti alla manovra riguardano i temi più disparati. Ma solo una minima percentuale delle 5.742 proposte di modifica arriverà al voto in commissione Bilancio. I segnalati infatti, ovvero quelli considerati prioritari dai partiti saranno 414, che corrisponde a mandare in soffitta quasi il 93% del totale. Il 7% circa restante sarà poi oggetto di un'ulteriore scrematura con le ammissibilità, quindi la percentuale dovrebbe calare ulteriormente. 

 

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Categoria: economia