CAGLIARI. "Non chiudete le sale operatorie dell’ospedale Businco di Cagliari". È il grido di protesta lanciato oggi dalle associazioni di rappresentanza dei pazienti oncologici, che questa mattina si sono riunite di fronte alla sede dell’ospedale del capoluogo per un sit-in.
Per un totale di 10 milioni di euro, la restaurazione della struttura, che dovrebbe partire già domani, 15 novembre, e avrebbe una durata di quasi tre anni, riguarda in particolare le due sale operatorie dell’ospedale oncologico cagliaritano. La soluzione trovata dai due direttori dell’azienda ospedaliera, emersa in seguito al consiglio regionale del 15 ottobre scorso (QUI LA NOTIZIA), era quella del trasferimento del reparto di chirurgia toracica al Brotzu.
L'appello è alla presidente della Regione Alessandra Todde: "È l'unica che può bloccare i lavori, che determinano la chiusura totale di una struttura che dà serenità ai pazienti, ci riserviamo anche di agire per via legali".
Presente al sit-in di questa mattina anche la presidente della commissione sanità Carla Fundoni che ha spiegato come la volontà sia quella di congelare il progetto di restaurazione del Businco.