CAGLIARI. Sono cominciati questa mattina i lavori di Abbanoa sulle reti idriche nel quartiere di Villanova a Cagliari. Il primo tratto interessato è quello di via Einaudi dall’incrocio con via Orlando a quello con via Alghero.
Un maxi intervento che, nel complesso, durerà otto mesi, ma per limitare gli impatti sulla viabilità - vista anche la presenza di tanti negozi e locali nella zona - si procederà per step. L'impresa incaricata completerà i lavori nel primo tratto per poi spostarsi in quelli successivi.
Domani, martedì 11 febbraio 2025, per eseguire le operazioni di collegamento alla rete esistente, tra le 9 e le 16.30 sarà necessario sospendere temporaneamente l’operatività del tratto di rete idrica di via Alghero tra gli incroci di via Garibaldi e via Einaudi. Si verificheranno, quindi, cali di pressione e temporanee interruzioni nel tratto interessato.
Il nuovo cantiere di efficientamento delle reti idriche a Cagliari porterà complessivamente alla sostituzione integrale di 1,2 chilometri di tubature tra condotte principali e allacci alle utenze nel quartiere di Villanova. L’investimento è di 1,3 milioni di euro: sono risorse finanziate tramite i fondi europei di sviluppo e coesione “Fsc – “Interventi di rilevanza strategica regionale per il settore idrico”. Nella stessa linea di finanziamenti ci sono anche i due appalti in corso, per ulteriori 8 milioni di euro, che riguardano il rifacimento della dorsale che collega i serbatoi di San Michele a quelli di Monti Urpinu.
Il perché della necessità di questi lavori lo spiega direttamente Abbanoa in un comunicato: "Alla base dell’intervento vi è un lavoro di analisi dei tratti di condotte maggiormente degradati e soggetti a guasti. Negli ultimi dieci anni in queste strade sono stati necessari quasi un centinaio di interventi di riparazione. Partendo da questi dati sono state individuate le vie con le maggiori criticità e successivamente è stata elaborata una “scala di priorità” basata prevalentemente sul numero di guasti e malfunzionamenti di una stessa condotta. In particolare, l’indice di criticità corrisponde al numero di interventi annuali per km e risulta estremamente elevato nei tratti in questione".
Le principali cause di tale indice elevato, che si riflette materialmente in perdite idriche - spiega Abbanoa - sono da ricondursi all’impiego di materiali non adeguatamente resistenti alle sollecitazioni alle quali sono quotidianamente sottoposte le tubazioni. Anche in questo caso verranno sostituite le vecchie condotte prevalentemente in acciaio con delle nuove in ghisa sferoidale del diametro di 150 millimetri. Nelle zone soggette a intervento verranno sostituite anche le vecchie condotte già in ghisa ma di diametro inferiore. Le nuove tubazioni saranno quindi, come detto, in ghisa sferoidale, esternamente zincate e ricoperte con prodotti bituminosi o resine sintetiche e internamente rivestite con malta di cemento alluminoso. Per garantire una buona tenuta le giunzioni tra le condotte saranno realizzate con giunti a bicchiere con anelli di tenuta in materiale elastomerico ad alta resistenza.