NUORO. Manco il tempo di viaggiare a regime che il sistema di gestione dei trasporti degli studenti del Nuorese, con l'Arst, mostra le prime falle: "Oggi diversi studenti di Fonni non sono riusciti a tornare a casa perché i posti sul pullman erano esauriti e l’autista, giustamente, ha applicato le regole. Forse trovano posto nel pullman successivo. O forse no. Perché sarà pieno pure quello". Chi lo dice? La sindaca del paese barbaricino, Daniela Falconi. La stessa che dopo la chiusura della riunione con la Provincia durante la quale si era discusso proprio della ripresa delle scuole, e dei trasporti connessi, aveva lanciato l'allarme: "L'Arst non ha mezzi sufficienti per garantire il servizio".
Oggi si duole di dover affermare "io l'avevo detto". E denuncia il disservizio: "Non oso immaginare cosa succederà con le scuole “a regime”, visto che questi giorni gli ingressi e le uscite hanno orari ancora provvisori. Sono amareggiata e arrabbiata. Ma la gestione dell’emergenza vale sempre di più che un sedere sulla sedia che in silenzio trova soluzioni definitive. Vale per il trasporto pubblico locale, che non è un problema arrivato col Covid, e vale per tutto".
L'Arst, dopo la prima segnalazione emersa dall'incontro di Nuoro, aveva provato a spiegare: "Nessuno ci ha invitati alla riunione, per questi non possiamo essere definiti grandi assenti". Anche se dell'incontro era stata avvertita mezza giunta regionale. Oggi la brutta sorpresa per i ragazzi pendolari: erano a scuola a Nuoro, non hanno trovato mezzi per tornare a casa. Fanno i conti con i disservizi storici dell'azienda di trasporti, da pochissimo passata sotto la gestione dell'amministratore unico Roberto Neroni, che dovrà fare i conti con la prima emergenza.