CAGLIARI. Meno parcheggi, meno verde, quasi un raddoppio della volumetrie. Elementi ai quali si aggiunge il rischio della morte del mercato di Sant’Elia e delle attività commerciali che si trovano nel Borgo. Tempi di realizzazione? Incerti. Costi? Pure.
È lo scenario che si prospetta intorno alla realizzazione nel nuovo stadio secondo la minoranza in consiglio comunale a Cagliari, che punta il dito contro la Giunta Truzzu. Il famoso (e tanto atteso) testo della delibera della variante urbanistica che permetterà la costruzione della nuova casa del Cagliari è arrivato lunedì in Commissione. Da quel momento si è acceso il campanello d’allarme da parte della minoranza che nella scorsa consiliatura aveva lavorato a lungo per consentire al Cagliari Calcio di realizzare lo stadio entro il 2021, con regole certe. Regole che ora sembrano stravolte e ripensate dalla maggioranza attuale.
“Avevamo previsto circa 500mila metri cubi di volumetria”, ha spiegato Francesca Ghirra, consigliera dei Progressisti, che ha ripercorso tutto l’iter di lavoro nell'era Zedda, “ora si arriva a quasi un milione di metri cubi. Inoltre rimane il dubbio legato ai parcheggi: la superficie indicata è maggiore, ma il numero dei posti auto risulterà inferiore e non più vicino al nuovo stadio come previsto dal nostro progetto”. Prima gli stalli dovevano nascere al posto della Sardegna Arena, ora invece sono previsti in aree marginali, vicino al viale Ferrara. “Noi prevedevamo 45mila metri quadri di parcheggi”, ha spiegato Matteo Lecis Cocco Ortu del Pd, “invece ora in quella parte ci saranno attività e commerciali e uffici, i parcheggi nasceranno in aree di risulta dove in media ci saranno circa trenta per cento in meno di parcheggi, è dislocati in posizioni più lontane rispetto allo stadio”.
L’obiettivo anche della minoranza è comunque quello di poter dare un nuovo stadio alla città, per questo, i consiglieri di opposizione hanno preparato anche alcune proposte alternative. “Noi sentiamo nostro il progetto dello stadio”, ha precisato Guido Portoghese, consigliere del Pd, “vogliamo che si costruisca e in tempistiche certe. Di sicuro la nostra proposta originaria è quella che secondo noi garantisce certezza dei tempi ed economicità, ma abbiamo fatto anche altre proposte migliorative rispetto a quella della giunta che permettono di velocizzare i tempi e di garantire con certezza che l’impianto si farà”.
Altra preoccupazione della minoranza è legata al tema delle attività commerciali. Prima esisteva un divieto di commercializzazione di prodotti alimentari, ora quel divieto sembra sparito. Aspetto che non piace agli operatori del mercato Sant’Elia e ai commercianti del Borgo. “Il mercato rischia di morire”, ha detto Marzia Cilloccu, consigliera di Progetto Comune, “questo piano prevede la nascita di attività commerciali proprio di fronte al loro luogo di lavoro, con la presidenza del Cagliari Calcio eravamo arrivati a un compromesso, ovvero di avere categorie merceologiche legate esclusivamente alle attività sportive che adesso potrebbero essere integrate con l’attività della nautica e l’attività della pesca”.