CAGLIARI. “Oggi più che mai c’è bisogno di liberazione”. È stata una frase ricorrente tra chi ha marciato oggi per le vie di Cagliari. Partenza, come ogni anno, da piazza Garibaldi alle 10 sulle note di “Bella ciao”. Arrivo in piazza del Carmine per gli interventi dal palco.
Il popolare canto partigiano, simbolo della resistenza, ha accompagnato tutta la manifestazione. Sosta al Parco delle Rimembranze per la deposizione di una corona d’alloro alla memoria dei Caduti. E quest’anno, più che mai, si chiede la Liberazione: sono ormai passati due mesi dall’inizio della guerra in Ucraina.
“Era da tanto che non partecipavo”, dice una signora mentre tiene in mano la bandiera della pace, “però quest’anno non potevo mancare, la guerra ci ha imposto di chiedere a gran voce la pace”.
Pochi i giovani in marcia. “I miei coetanei preferiscono non occuparsi della guerra e dei valori”, dice un ragazzo di circa 20 anni in corteo giustificando la presenza massiccia soprattutto di adulti. In coda al corteo, in rappresentanza del Comune di Cagliari, anche il vicesindaco Giorgio Angius.