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CAGLIARI. "È semplicemente una posizione diversa, gli strappi sono altri". Così la presidente della Regione Alessandra Todde commenta le ultime frizioni con il Pd sui commissari nominati dalla Giunta. All'ultima riunione infatti gli assessori dem non si sono presentati. E tutto il gruppo consigliare del Pd ha spiegato in una nota di "non aver condiviso il metodo di discussione e decisione adottato dalla Presidente della Regione in relazione all’attuazione della legge regionale n. 8/2025 in materia di Sanità" ma di voler "evitare ogni azione dilatoria, ovvero ostruzionistica". Da qui la decisione di limitare l’espressione del proprio dissenso "alla mancata partecipazione alle scelte e alla conseguente sanzione formale di esse".
Le ragioni del disaccordo sono chiarite dai dem così: "Secondo il Partito Democratico l’istruttoria che ha portato al commissariamento delle Aziende sanitarie risulta imperfetta sotto il profilo giuridico, tecnico e politico, e rischia di costituire un rallentamento e un ostacolo all’attuazione della l.r. 8/2025, anziché favorire il dispiegamento degli auspicati benefici effetti nei confronti della Sanità in Sardegna e, conseguentemente, della salute delle cittadine e dei cittadini".
"Gli strappi si consumano nella misura in cui ci sono delle divergenze instanabili", ha commentato Todde, "Io sono costruttrice per definizione".