CAGLIARI. Scena di un crimine alla Mem di Cagliari. Ma è solo un allestimento della Polizia Scientifica per divulgare, in maniera originale e diversa, ancora una volta i concetti di legalità e sicurezza tra ragazzi. Gli studenti di Cagliari, divisi in gruppi, hanno affrontato un percorso didattico/scientifico tra le stanze della Mediateca. Hanno osservato da vicino il lavoro della Scientifica sulla scena del crimine, le attività di ricerca e di recupero di tracce e le successive analisi tra strumentazioni e la guida degli agenti della Polizia.
“Il primo compito è quello di circoscrivere la scena del crimine”, ha spiegato Cosimo Mancini, dirigente regionale della polizia scientifica, “documentare esattamente quello che è avvenuto, attraverso elaborazioni foto e video. Poi il poliziotto si dedica alla ricerca di tutte quelle tracce che in un secondo momento in un laboratorio, una volta analizzate, potranno dare un responso per gli investigatori e per l’autorità giudiziaria”.
“C’è un grande interesse di tutti i ragazzi nei confronti del lavoro della a Scientifica”, ha detto il questore Pierluigi D'Angelo, “l’abbiamo già notato durante la notte dei ricercatori, quando nello stand allestito per l’occasione abbiamo riscontrato una grande attenzione da parte dei giovani. Noi cerchiamo di far capire a tutti i ragazzi che cosa si fa per poter combattere un crimine, il messaggio è sempre quello della legalità”.