VILLANOVAFORRU. “La mappa delle aree idonee e non idonee? Non esiste. La regione chiede ai comuni di accollarsi l’onere di indicarli sul nostro territorio”. La denuncia arriva da Maurizio Onnis, sindaco di Villanovaforru, che racconta lo scambio telefonico surreale che sarebbe avvenuto con la Regione dopo che una società “che vuole piantare pale eoliche nel paese ha mandato al ministero dei documenti integrativi”. Poi però succede quello che il primo cittadino definisce un “colpo di scena”: “A ruota, il ministero e la Regione chiedono a noi di fare nuove osservazioni. La Regione, però, ci chiede anche di indicare «la presenza» sul territorio comunale «di aree non idonee» che confliggano con il progetto”.
Una risposta che ha lasciato sbalordito il sindaco: “Eh? Dopo quel che abbiamo passato l’anno scorso, le schede, le tabelle, la Legge 20 sulle aree idonee e tutto il resto, chiedete a me di dirvi se le pale ci possono o non ci possono stare?Telefono in RAS e domando: dov’è la mappa dettagliata delle aree idonee e non idonee sarde, che nasce ovviamente dalla Legge 20 e dai suoi allegati, con le decine e decine di criteri che permettono di escludere l’installazione delle FER? Risposta: la mappa dettagliata delle aree idonee e non idonee NON ESISTE. Da qui, confermano, la richiesta ai comuni di accollarsi l’onere. Ma sulla base di quali criteri, replico? E perché devo assumermi io, davanti a RAS, Stato e aziende, il rischio di dare per idonea o meno una parte del territorio di Villanovaforru?”
Onnis quindi denuncia: “Oggi quindi, quando si parla di aree idonee o non idonee, si sta ancora parlando sostanzialmente del nulla. Manca la carta, manca cioè l’oggetto materiale della contesa tra governo regionale e governo italiano, per uno scontro che ovviamente copre prima di tutto interessi economici e politici”. E se la Corte costituzionale dovesse decidere sulla Legge 20 senza tale strumento, lo farebbe non sapendo sul serio che significa quell’1% accampato da viale Trento come unica parte della Sardegna concessa alle FER. Intanto, però, lasciano il cerino in mano mia”.
La replica. “La mappa in realtà esiste ed è in fase di collaudo”, è la risposta degli assessorati regionali dell’Urbanistica, Ambiente e Industria, “Riporta le aree individuate nella Legge Regionale 20 che sono in gran parte già note, tanto che diversi uffici comunali hanno già applicato la legge per i procedimenti di loro competenza – precisano gli uffici – È su supporto tecnologico GIS (Geographic Information System). Finora tutti i Comuni che si sono rivolti alla Regione hanno ricevuto l’assistenza necessaria per individuare esattamente le aree idonee o meno ad ospitare un impianto di energie rinnovabili, senza spazio all’interpretazione. Se il sindaco Onnis ha trovato difficoltà con la Regione, ce ne dispiacciamo e lo invitiamo a rivolgersi nuovamente agli uffici, certi che riceverà l’assistenza richiesta”.