CAGLIARI. In piazza Yenne a Cagliari è appena arrivato Enrico Rizzi, attivista per i diritti degli animali, che recentemente è stato minacciato di morte per aver criticato il carnevale di Ovodda. E la piazza è blindata dalle forze dell'ordine: auto della polizia, carabinieri, ci sono anche gli artificieri. E almeno un centinaio di cittadini pronti a partecipare alla manifestazione organizzata da Rizzi settimane fa.
Rizzi aveva ricevuto pesanti minacce sulla sua tappa nell'Isola: "Vieni a Cagliari che ti facciamo saltare in aria", e tante altre frasi choc come questa che lui stesso aveva denunciato. Ma che non lo hanno fermato: la tappa sarda infatti non è stata cancellata e oggi Rizzi è arrivato nel centro del capoluogo accolto dagli applausi della folla.
“Quello che è successo a Ovodda e Sedilo, ho provato a spiegarlo in tutte le lingue, accade in tanti altri posti in Italia. Ci sono oltre 2mila comuni italiani in cui vengono maltrattati gli animali”, ha detto Rizzi.
Il dibattito si è aperto con un minuto di silenzio in ricordo di Noemi Fiordilino, la ventenne morta travolta da un auto nel tentativo di salvare un animale sul ciglio della strada. “Vi chiedo in minuto di silenzio, mi sembra doveroso prima di iniziare questa manifestazione”.
Non tardano ad arrivare le sferzate da parte di Enrico Rizzi nei confronti della stampa locale che, spiega, avrebbe difeso il cammello di Ovodda e il suo proprietario. “In queste settimane mi hanno dedicato pagine di giornale sul fatto che io mi sia permesso di parlare del carnevale che loro hanno definito tradizione, chiamatela come volete, ma è una schifezza” dice Rizzi.
Arriva anche un messaggio di sensibilizzazione alla cittadinanza. “Ho visto tanta gente che ha contestato questi metodi, allora io dico perché non ti batti per far si che questa schifezza dal prossimo anno non si faccia più?”, ha detto Rizzi rivolto ai presenti.
Durante la manifestazione l’animalista si è ricolto anche alla governatrice Alessandra Todde, accusandola di non essersi espressa dopo i recenti episodi di maltrattamento animali. “La presidente Todde poteva anche decidere di non incontrarmi per i suoi motivi ma almeno prendere una posizione, sia contraria che favorevole. Prendere posizione nel rispetto del popolo sardo penso che sia doveroso, perché i cittadini devono sapere qual è la posizione della loro presidente”.