GHILARZA. Un giovane di 18 anni, residente a Ghilarza, Gabriele Pinna, è morto questa notte all’ospedale San Martino di Oristano per una sospetta meningite. Il ragazzo, fa sapere l’Asl, è arrivato in Pronto Soccorso intorno alle ore 2.30 in gravissime condizioni ed è stato ricoverato in Rianimazione, dove è deceduto qualche ora dopo. Sono in corso gli esami di laboratorio per accertare la causa della morte che, in base alla sintomatologia presentata, sarebbe da ricondurre a meningite.
In attesa dell’esito degli esami e dell’eventuale identificazione dell’agente patogeno, il Servizio di Igiene e sanità pubblica della Asl 5 di Oristano ha immediatamente avviato, dalle prime ore di questa mattina, l’indagine epidemiologica per identificare i soggetti che negli ultimi dieci giorni sono stati a contatto con il ragazzo e il protocollo per sottoporre a profilassi antibiotica i contatti stretti.
«A questo proposito – chiarisce la direttrice del dipartimento di Prevenzione Maria Valentina Marras - va sottolineato che la malattia si trasmette da persona a persona per via respiratoria, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni nasali, che possono essere disperse con la tosse, gli starnuti o mentre si parla. Affinché il contatto avvenga, è necessario essere a contatto stretto (entro i due metri) e prolungato con la persona infetta o trovarsi in ambienti molto affollati.
Sono considerati contatti stretti i familiari, i partner o i conviventi del soggetto malato, gli insegnanti e i compagni di classe, i compagni di squadra, i compagni di viaggio nella stessa auto venuti in contatto con il soggetto negli ultimi 10 giorni. Tuttavia, l’essere esposti agli agenti patogeni non comporta necessariamente lo sviluppo della malattia.
Non sono considerati contatti stretti persone venute in contatto occasionalmente con il soggetto infetto (come gli studenti o gli insegnanti della stessa scuola). Per questi, è prevista la sorveglianza sanitaria, da attuarsi in collaborazione con medici di famiglia, pediatri, medici di guardia medica e Ascot – che sono già stati allertati – per la visita e l’eventuale somministrazione di terapia antibiotica in caso di insorgenza di sintomi riconducibili a meningite, come febbre, nausea, vomito, fotosensibilità».
La direzione generale della Asl 5 precisa che, per evitare il diffondersi di ingiustificati allarmismi, occorre seguire unicamente le indicazioni e le prescrizioni del Servizio di Igiene e sanità pubblica, diramate a medici di base, punti di guardia medica, farmacie.
Diciottenne di Ghilarza muore per sospetta meningite: scatta la profilassi su familiari e amici
- Redazione