CAGLIARI. Un presunto ordigno ritrovato nel mare di fronte al porto di Teulada a circa sette metri di profondità ha fatto scattare l'allarme e i divieti. La paura (e i disagi) però sono durati il tempo di una mattinata. Le ore, cioè, servite per la rimozione della bomba, che aveva scatenato una serie di provvedimenti e ordinanze. Il sindaco di Teulada era stato costretto infatti a ordinare la chiusura del porto e delle spiagge Portu de S'Arena, Portu Tramatzu, S'ottixeddu: "In seguito al ritrovamento di un presunto ordigno nel porto ed alla ordinanza della capitaneria di porto - spiega il primo cittadino Angelo Milia -, ci vediamo costretti ad interdire l'accesso alla zona spiagge/porto. Pertanto è stato disposto il blocco della strada all'altezza dell'incrocio tra la strada di Sant'Isidoro e la strada comunale per il porto ( all'altezza "de sa Palazzina"). Ci scusiamo per il disagio, confidiamo nel rientro alla normalità nel più breve tempo possibile".
Situazione d'allarme rientrata quindi poco dopo mezzogiorno, con un avviso del sindaco: "Si comunica che il blocco stradale è stato rimosso a seguito del prelievo dell'ordigno di cui alla precedente comunicazione. Pertanto l'accesso alle spiagge ed al porto è stato ripristinato. Ci scusiamo per il disagio".
Poco dopo "dopo appena 15 ore", precisa il direttore della Marina di Teulada Renato Marconi, "tutto è tranquillamente ed ordinatamente tornato alla normalità e la stessa Capitaneria ha revocato l'ordinanza. Le acque del paraggio del Marina di Teulada erano, sono e restano tranquille ed accoglienti per i diportisti, con le loro acque cristalline, le baie e le scogliere tra le più belle della Sardegna; il porto e la sua rada offrono un riparo protetto, sicuro e di pregiata qualità per la nautica di ogni dimensione".