CAGLIARI. Sei mesi per avere l'autorizzazione per installare una recinzione intorno a un rudere. Tanto è durata la procedura burocratica necessaria per il via libera al primissimo passo del cantiere per la riqualificazione dell'ex ospedale Marino, sulla spiaggia del Poetto.
La causa? I vincoli, poi ritirati, imposti dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio sul progetto proposto dalla società Colonia Hotel che si è aggiudicata la concessione demaniale pluridecennale della Regione: l'obiettivo è la realizzazione di un hotel extralusso sulla spiaggia, al posto della fu Colonia Dux abbandonata. Ma la società che fa capo all'imprenditore e editore Sergio Zuncheddu si è scontrata con i cavilli degli uffici ministeriali prima di cominciare i lavori.
L'assegnazione del bene è avvenuta a dicembre. Subito il privato a chiesto le autorizzazioni per isolare l'area e iniziare con la messa in sicurezza. Una recinzione già c'è, brutta e decadente come l'ex Marino. Per partire è necessario realizzarne una a norma.
Il Comune ha indetto una conferenza di servizi e coinvolti tutti gli enti competenti. Il progetto va bene a tutti. A imporre prescrizioni, come spesso capita, è la Soprintendenza.
In sintesi gli uffici del ministero della Cultura chiedono che le recinzioni siano due: una intorno al rudere dell'ospedale e un'altra per quello che resta del pronto soccorso, lì accanto. Questo perché, è la tesi, anche se i lavori cancelleranno un ecomostro, deve essere garantito il passaggio verso la spiaggia, in mezzo alle strutture.
La Colonia Hotel, con una comunicazione ufficiale, fa sapere che con quel vincolo "non potrà essere mantenuto l'impegno con la Regione". Dividere il cantiere in due, per un intervento unico, non è proprio conveniente.
Sulla bilancia davanti agli enti chiamati a decidere, da una parte c'è la riqualificazione di un obbrobrio e dall'altra il passaggio a mare, per pochi mesi, quando la spiaggia è lunga una decina di chilometri e di entrate ce ne sono tante.
Così il Comune fa ripartire la procedura e arriva il nuovo parere della Soprintendenza. Lo firma l'architetto Paolo Margaritella, che conferma il precedente documento ma cancella la prescrizione che rischiava di far saltare tutto. L'ok alla recinzione arriva il 31 maggio.