CAGLIARI. Prima c'erano le petizioni, ora c'è la decisione del consiglio regionale, che blocca per tre anni la pesca dei ricci di mare. E lo fa con una legge. L'aula ha approvato l'emendamento presentato da Francesco Mura (capogruppo di Fratelli d'Italia) e modificato la norma Omnibus in questi giorni all'attenzione dell'assemblea sarda: il provvedimento entrerà in vigore quando sarà conclusa la discussione sull'intero provvedimento, la mini manovra da 300 milioni sulla quale si stanno confrontando gli schieramenti. Poi, si legge nell'emendamento, dovrann trascorrere 60 giorni dall'entrata in vigore.
"È una proposta condivisa con il sistema dei pescatori professionisti che prima di tutti gli altri hanno avvertito il rischio di estinzione della specie", spiega Mura, "Il 12 febbraio scorso il gruppo Fratelli d’Italia ha presentato una proposta che viene sostanzialmente inserita nella legge 284 - la Omnibus - avendo così effetto immediato".
E i pescatori che vivono dalle attività legate al succulento echinoderma? "Verranno coinvolti nella pulizia dei fondali e la Sardegna avrà un mare più pulito e avrà salvato una speciale in fortissima difficoltà", spiega l'esponente di FdI. Sono stati stanziati quattro milioni di euro.
La specie, è l'allarme lanciato negli ultimi anni, è a rischio estinzione. E si erano moltiplicate le petizioni per bloccare la pesca dei ricci. Ora c'è la legge. E addio alla polpa di ricci con vermentino e alla pasta ai ricci. Per tre anni, almeno.