CAGLIARI. Bisogna transennare le aree per evitare incursioni terroristiche e per garantire l'incolumità dei presenti: in testa ci sono le immagini di piazza San Carlo durante la finale di Champions tra Juve e Real Madrid. È necessario garantire un servizio d'ordine, la presenza di medici, fornire planimetrie. Difficile, forse troppo, rispettare le direttive del ministero dell'Interno (emanate nell'era di Marco Minniti) per l'organizzazione di manifestazioni pubbliche. Soprattutto se a gestirle sono soggetti "deboli" dal punto di vista finanziario come i piccoli Comuni o addirittura le pro loco. Eppure le loro attività, le loro feste, le loro sagre, sono un pezzo importante dell'identità sarda. Per questo l'Anci della Sardegna, guidata dal sindaco di Bortigiadas Emiliano Deiana, ha scritto al ministro dell'Interno Matteo Salvini. Si chiede la netta distinzione tra grandi e piccole manifestazioni, per salvare un pezzo si cultura isolana che rischia di essere affossato dagli eccessi della burocrazia.
L'intervista al presidente dell'Anci Emiliano deiana
Signor Ministro,
come sicuramente è già a Sua conoscenza, i Comuni subiscono e lamentano serie difficoltà nell'organizzazione e nella gestione delle manifestazioni pubbliche a causa delle recenti norme che sono state emanate materia.
In particolar modo, in una regione come la Sardegna nella quale si registra un alto numero di piccoli comuni, si rischia seriamente di perdere un patrimonio di identità, di cultura e tradizioni a causa una serie di limitazioni che in alcuni casi risultano di difficile applicazione da parte dei soggetti organizzatori e spesso appaiono eccessive anche ai Sindaci che hanno perfetta conoscenza delle caratteristiche dei territori e delle comunità.
L’eccessivo rigore delle norme rende l’organizzazione di manifestazioni - anche di piccola entità - estremamente complesso, sia considerando iter burocratici sempre più articolati, sia per quanto concerne aspetti economici gravemente onerosi: basti pensare alla stesura dei piani di sicurezza. Queste difficoltà sono ancor più accentuate se si considera che l’organizzazione di piccole sagre, manifestazioni enogastronomiche e di promozione del territorio sono spesso affidate a comitati spontanei e/o religiosi ovvero a piccole associazioni che basano la loro attività sul volontariato e non hanno strutture adeguate in grado di produrre un simile mole di documentazione.
Quanto è emerso dalle richieste dei Sindaci ad Anci Sardegna è la necessità di differenziare nettamente i grandi eventi dalle piccole manifestazioni paesane.
Per questo motivo - anche conoscendo la attenzione che Lei ha sempre dimostrato per gli Enti Locali - ed in particolare per i Comuni chiedo cortesemente un Suo intervento in materia e la disponibilità ad un eventuale incontro con nostra delegazione.