CAGLIARI. Prima era stato sbeffeggiato sul bus, il Pf, mentre rientrava dal mare. Poi è sceso, ma la persecuzione non era finita: il gruppo di aggressori lo ha raggiunto nella stazione di piazza Matteotti. È stato colpito in testa con una bottiglia e preso a calci. Motivo: lui, la vittima, è un omosessuale. Il grave episodio omofobo risale al 17 giugno. Era coinvolto anche il cugino. Ma oggi, nel giorno del Sardegna pride, quel ragazzo di diciott'anni ha deciso di raccontare la sua storia: "Sono stato aggredito perché sono omosessuale. Non deve più succedere. Non sono solo, la vita va avanti", dice trattenendo a stento le lacrime.