CAGLIARI. “Mi piacerebbe sapere dall’assessore Arru dove viene fatta la formazione dei nostri operatori”. Così il coordinatore regionale di Forza Italia Ugo Cappellacci boccia senza appelli il nuovo bando dell’elisoccorso a margine della conferenza programmatica dal titolo “Il lavoro che vogliamo” organizzato al T Hotel. Un’occasione di confronto e di incontro tra il popolo azzurro e i candidati alle politiche di marzo quando ormai mancano dieci giorni alla prova del voto.
“Il progetto precedente – prosegue l’esponente azzurro - prevedeva 2 basi contro le 3 attuali, copriva il 94% del territorio contro l’84% del modello “Arru”, costava 6-7 milioni l’anno: tra i 21 e i 37 milioni di euro in meno e utilizzava proprie elibasi e non gli aeroporti (ulteriore spreco di 7,2 milioni in 8 anni) rispetto a quello voluto dalla Giunta Pigliaru".
"Fu lo stesso assessore - ricorda Cappellacci - a confessare che diverse zone della Sardegna sono raggiunte solo dopo la mezz’ora di volo, con conseguenze gravissime per il malcapitato di turno, che per ogni minuto di attesa in più potrebbe avere compromissioni irreversibili degli organi vitali Individuare le basi negli aeroporti significa pagare oltre 900 mila euro l’anno alle società di gestione, mentre per realizzare una base di proprietà regionale sarebbero bastati 600 mila euro e tre mesi di lavoro per realizzarla. Per di più un elicottero posizionato in un aeroporto deve attendere i passaggi dei voli di linea prima di poter decollare o atterrare, con immaginabili conseguenze sui tempi di decollo, soprattutto sugli aeroporti iperaffollati come Elmas e Olbia
Il modello individuato dalla nostra giunta è nato dalle valutazioni di una commissione di tecnici esperti, mentre non sono mai stati comunicati gli atti del gruppo tecnico che ha discusso tale progetto e se lo ha condiviso. L' assessore Arru, ‘noto asso del volo’, ha accantonato quell’impostazione per sceglierne un’altra più costosa e meno efficiente. Attendiamo inoltre maggiori informazioni su come, dove e da chi sarà fatta la formazione al personale sanitario dedicato al servizio di elisoccorso. Le dichiarazioni sul reclutamento del personale hanno il retrogusto della campagna elettorale e sicuramente vanno oltre quanto è previsto dai contratti. Manca infatti il coinvolgimento dei medici dell'dell'emergenza territoriale, anche se l'assessore ha dichiarato alla stampa che sono stati inseriti. Confermiamo e rinforziamo le perplessità già manifestate per tempo e chiediamo per l’ennesima volta alla giunta regionale di tornare sulla retta via anziché rifilare alla Sardegna un servizio che costa di più e che non garantisce gli stessi tempi di intervento di quello individuato dal nostro gruppo di lavoro in precedenza”.