CAGLIARI. La Guardia di Finanza di Cagliari e Napoli, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, ha arrestato 8 persone, sei in carcere e due ai domiciliari, gravemente indiziate dei reati di associazione per delinquere, riciclaggio, autoriciclaggio e intestazione fittizia di beni, aggravati dalla transnazionalità.
Nell'ambito dell'operazione è scattato il sequestro di una società tedesca, compreso il complesso aziendale costituito da 9 immobili, 132 veicoli e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 4,2 milioni di euro.
Secondo quanto si apprende gli indagati riciclavano il denaro derivante dal traffico di stupefacenti con l’acquisto di auto e moto di lusso intestate fittiziamente a terzi.
Le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare e ai decreti di sequestro preventivo emessi dai G.I.P. dei Tribunali di Napoli e Cagliari.
Le indagini eseguite nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune - coordinata da Eurojust - in collaborazione con la polizia doganale di Stoccarda, hanno permesso di ipotizzare l’esistenza di un sodalizio promosso e diretto fra gli altri da un campano incensurato, residente in Germania, col proprio nucleo familiare.
Quest'ultimo, attraverso una ditta estera intestata alla consorte e con la collaborazione della figlia, avrebbe effettuato plurime e articolate operazioni di riciclaggio di proventi di attività delittuose. In particolare attraverso compravendite di auto di lusso (Ferrari, Porsche, Lamborghini, Audi, ecc.) intestate fittiziamente, e per il cui utilizzo avrebbe stipulato fittizi contratti di noleggio a lungo termine con soggetti facoltosi o con pregiudicati della criminalità organizzata campana.
In questo modo, secondo l’ipotesi investigativa, accolta allo stato dai Giudici per le Indagini Preliminari di Napoli e Cagliari, si offriva ai clienti della ditta tedesca un vero e proprio servizio di “schermatura” volto a dissimulare la titolarità di beni di elevato valore e ad eludere l’applicazione di sequestri e di misure di prevenzione.
Per reperire i clienti avrebbero anche utilizzato l’intermediazione dei titolari di una società di Marano di Napoli (in realtà una sede secondaria della ditta tedesca), uno dei quali già condannato in via definitiva per associazione a delinquere di stampo camorristico.
Le investigazioni hanno preso le mosse da una pregressa indagine della Squadra Mobile di Cagliari nei confronti di un gruppo criminale capeggiato da soggetti sardi e campani dedito alla commercializzazione in Sardegna di tonnellate di droga (hashish) proveniente dalla Campania, che ha condotto alla pronuncia di sentenze definitive di condanna degli associati e alla confisca dei proventi del traffico con l’aggressione di beni per oltre 20 milioni di euro, eseguita dai finanzieri del capoluogo sardo.
- Redazione
- News