CAGLIARI. Non sembrano per ora placarsi le tensioni nel centrodestra dopo che Fratelli d'Italia ha ufficialmente detto no alla ricandidatura di Christian Solinas alla guida della coalizione. Antonella Zedda, coordinatrice di Fdi ha chiesto un passo di lato al presidente uscente, che però continua a essere sostenuto dalla Lega, in un braccio di ferro in salsa romana tra Matteo Salvini, leader del Carroccio e Giorgia Meloni, capo del governo e leader di Fratelli d'Italia.
Ma il Psd'Az va all'attacco. Lo fa in queste ore con Antonio Moro, assessore ai Trasporti di Solinas, secondo cui non è possibile mettere un veto preliminare sul candidato e che invece ora si debba pensare a rafforzare l'unità della coalizione.
Tensione anche tra i potenziali alleati, il neo gruppo il Grande centro ha dato un ultimatum sul candidato da presentare, con l'obbligo che non ci sia alcun passaggio nazionale e che venga scelto direttamente dai vertici in Sardegna. Ma intanto Fratelli d'Italia ha in mente di convocare entro questa settimana un nuovo tavolo di coalizione, forse già venerdì prossimo, per fare pressing sul nome da loro scelto per le Regionali 2024: l'attuale sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, che ha già dichiarato la sua disponibilità a candidarsi. Un incontro in cui potrebbe essere non scontata la presenza del Partito Sardo D'Azione. L'alleanza quindi traballa, e già si pensa a un possibile strappo del Psd'Az.
Non se la passa bene nemmeno il centrosinistra, ancora impegnato a ricomporre la coalizione. La candidata del campo largo Alessandra Todde e l'ex governatore Renato Soru sono tutt'e due impegnati in incontri nei territori. Ma la direzione del Partito Democratico deve fare i conti anche su una spaccatura interna di circa venti militanti che hanno criticato il metodo di scelta del candidato da parte dei vertici regionali del Pd. Intanto si attende Elly Schlein, segretario nazionale, che venerdì a Cagliari cercherà di far ritrovare l'armonia nella coalizione del centrosinistra e mediare tra Soru e Todde.