CAGLIARI. "Queste foto potrebbero far pensare all’Ucraina, o a un altro scenario di guerra e invece siamo in Italia, in Sardegna. Per settimane una delle coste più belle del nostro Paese è stata bombardata, bersagliata con armi da fuoco di tutti i tipi, attraversata da carri armati, blindati e micidiali strumenti di morte. Chi bonificherà?". È l'ex ministro dell'Ambiente Sergio Costa a pubblicare sui social una riflessione sulle esercitazioni militari in Sardegna che sono in corso in queste settimane, nel Sulcis. Il pentastellato, vicepresidente della Camera dei deputati, annuncia di aver presentato un'interrogazione all'attuale ministro Gilberto Pichetto Fratin. Le domande sono tante: "Quali conseguenze per l’ambiente e per la salute degli abitanti? Chi bonificherà? Spero che il ministro risponda e lo faccia il prima possibile", dice Costa.
"Una guerra finta solo sulla carta ma vera per il sud della Sardegna: Decimomannu, Salto di Quirra, Teulada e tutta quella meravigliosa area naturalistica hanno subìto una invasione. Cinquecento veicoli e circa 4000 soldati sono arrivati in Sardegna dal Nord Europa: tedeschi, olandesi, belgi, norvegesi, cechi, lussemburghesi, lettoni, lituani", continua in un post su Facebook.
""Accade “ritualmente” in quel paradiso, che è un Sic, un sito di interesse comunitario, ma questa volta la potenza di fuoco non ha uguali, e va evidenziato il vulnus gravissimo prodotto a danno dell’autonomia di una comunità che, per effetto delle servitù militari, vede gran parte della terra su cui vive sottratta al controllo democratico e consegnata alle logiche di una mostruosa macchina militare".