CAGLIARI. Primo febbraio 2022, il piccolo Daniele Ulver, di soli 14 mesi, viene travolto e ucciso sulle strisce in via Cadello: era sul passeggino, spinto dalla mamma, quando è piombato ad alta velocità lo scooter guidato da Emilio Pozzolo, 37 anni.
Un impatto devastante, che ha provocato una morte che ha sconvolto Cagliari. Dopo il cordoglio, erano arrivati gli appelli: in quella strada si corre troppo. Non è il primo incidente, e rischia di non essere nemmeno l'ultimo.
Dal Comune erano arrivate le promesse dell'installazione di attraversamenti pedonali rialzati.
Sono arrivati. Ma in viale Poetto, altro attraversamento della morte all'altezza di via dei Tritoni, e in via Bacaredda, dove a dicembre era stato falciato fatalmente Luigi Passoni, 68 anni. Stesso intervento in via Sonnino.
In via Cadello no. A pochi metri dal punto dove era rimasto il corpo senza vita di Daniele restano i pupazzetti, posati dai cagliaritani toccati dal dramma: un cumulo ormai impolverato e ricoperto di foglie secche e cartacce. Barbapapà e cagnetti, a ricordare la tragedia. Che passano inosservati agli automobilisti che, anche questo pomeriggio, hanno continuato a sfrecciare facendo lo slalom tra i pedoni che attraversano sulle strisce della tragedia del primo febbraio. Da quel giorno di morte sono passati tre mesi e due giorni.
Sono spuntati cartelli che annunciano lavori. Ma solo su un lato. E non si sa di cosa si tratti. Ogni giorno che passa, in via Cadello può scapparci un altro morto.