CAGLIARI. La pesca dei ricci in Sardegna sarà vietata per tre anni. Ma da quando parte lo stop a prelievo, vendita e somministrazione? Per capirlo è necessario leggere l'emendamento 498 alla legge Omnibus attualmente in discussione in consiglio regionale: qui, nel correttivo proposto da Francesco Mura, capogruppo di Fratelli d'Italia, e approvato dall'aula, si trovano i dettagli. Ma non danno comunque certezza sui tempi di applicazione.
L'unico dato su cui non ci sono dubbi riguarda la fine del divieto: 30 aprile 2024. Fino ad allora "nel mare territoriale della Sardegna (...) è vietato il prelievo, la raccolta, la detenzione lo sbarco e la commercializzazione dei ricci di mare e dei relativi derivati freschi".
Ma da quando? E qui iniziano le difficoltà. L'emendamento prevede che la moratoria avrà inizio a decorrere "dal sessantesimo giorno successivo all'entrata in vigore della presente legge". Nel frattempo la giunta regionale dovrà deliberare sanzioni per la violazione e le direttive per un eventuale prelievo involontario. E vengono stanziati 4 milioni per ristorare gli operatori coinvolti.
La legge Omnibus potrebbe essere approvata oggi dal consiglio regionale. Quindi dovrà essere riordinata dagli uffici (e ci sarà tanto lavoro da fare, perché la norma interviene su un'infinità di settori, muovendo circa 300 milioni di euro). Solo dopo verrà pubblicata sul Buras. E la legge entrerà in vigore solo 15 giorni dopo. Da allora si inizieranno a contare i 60 giorni e solo successivamente la pesca ai ricci sarà vietata.
Insomma: nessuna certezza. Ma, come minimo, non si parla di stop fino alla fine di gennaio.