CAGLIARI. Il ministro dei Trasporti Enrico Giovannini assicura: “Nessuno slittamento, Ita decollerà il 15 ottobre”. Lo ha detto questa mattina a margine del Festival dello sviluppo sostenibile organizzato da Asvis. E se questa si trasformerà o no in una buona notizia per la Sardegna si potrà iniziare a capire da domani dopo le 13, quando scadrà il termine imposto dal bando urgente della Regione per la presentazione delle offerte per coprire le rotte della continuità territoriale in deroga tra gli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero e quelli di Roma e Milano. Undici le compagnie invitate. Tra queste anche la new co che dovrebbe prendere il posto della ormai quasi defunta Alitalia: avrà meno personale e meno aerei e potrebbe garantire meno collegamenti di quelli esistenti. Inoltre, ha ancora le assunzioni in corso. Insomma: Ita potrebbe aderire alla chiamata dell'assessorato regionale ai Trasporti – e lo si saprà domani – ma resta un'incognita la quantità di servizi che potrà offrire.
Le parole di Giovannini, finora, servono solo ad allontanare lo spettro dello slittamento della partenza, che i è materializzato ieri sulle pagine del Corriere della Sera, che ha citato fonti interne al ministero: l'ipotesi era quella di rinviare il decollo a marzo del 2022, mentre va avanti la durissima trattativa per l'assorbimento dei dipendenti Alitalia: oltre settemila rischiano gli ammortizzatori sociali, mentre lo stipendio di settembre è arrivato dimezzato. Per la Sardegna avrebbe significato un buco nei cieli: niente continuità, salvo improbabili offerte da parte di compagnie low cost. Che, nel frattempo, adeguandosi al mercato, hanno già fatto aumentare i prezzi per le date successive al 15 ottobre.
E se nei cieli resta l'incognita, qualche certezza arriva sul mare: l'assessore ai Trasporti Giorgio Todde ha incontrato a Napoli i vertici della Grimaldi: la compagnia campana ha assicurato che sulle tratte da e per la Sardegna, tra Cagliari e Civitavecchia in particolare, navigheranno navi di ultima generazione.
