CAGLIARI. Era un pezzo della storia cagliaritana, uno dei simboli dell'identità della città che è stata. Ha ceduto il passo alla globalizzazione. Il bar Marabotto ha chiuso a dicembre del 2016 e lì, al civico 5/A di piazza San Benedetto, sta per aprire un sushi restaurant: sarà servito pesce crudo secondo le ricette giapponesi anche se a inaugurare la nuova attività sarà un cinese.
Questo è il destino di un locale emblema della cagliaritanità, punto di ritrovo storico dei giovani di quella che qualcuno ha definito la belle époque della città. "Da Marabotto" negli anni Sessanta e Settanta si trovavano le famiglie borghesi e is oreris (il cui unico impegno era guardare passare le ore). Ci sono cresciuti coloro che adesso occupano posizioni importanti a Cagliari e protagonisti dei "bassifondi". Una lunga storia, iniziata nel 1952, quando la serranda fu alzata per la prima volta da Angelo Marabotto. Negli ultimi lustri il bar aveva cambiato gestione - prendendo il nuovo nome di "Almarabotto Caffè" - ma la struttura era rimasta invariata. Certo, non era più il punto di raccolta da cui sarebbe partita la sfilata di auto in caso di vittoria dello scudetto del Cagliari (magari...), ma era sempre il Marabotto.
Nove mesi dopo la chiusura, ecco che vengono cambiate le insegne. Nella cassetta delle lettere compare la scritta "Toki", e alla Camera di commercio risulta una nuova società registrata a quell'indirizzo: Toki Sas, società in accomandita semplice di Yinli Zhang. Potrebbe essere una buona notizia per gli appassionati di sushi.