ALGHERO. Ha strangolato la moglie, da cui si stava separando, e poi è andato a vedere la partita del figlio. Spuntano altri dettagli inquietanti sul terribile omicidio di Michela Fiori, strangolata dal marito due giorni prima di Natale, ad Alghero. Il racconto di un'amica della vittima è stato riportato dall'Unione Sarda. Quella mattina il figlio della coppia aveva una partita in programma con la sua squadra, il Nettuno calcio, sul campo dell'Olmedo, appena fuori città. L'appuntamento - come riporta l'Unione Sarda - era per le 9.30 ma Marcello Tilloca aveva chiesto agli altri genitori se potessero passare a prendere il figlio "perché lui aveva delle commissioni da sbrigare". Era arrivato in ritardo, infatti, per la partita. E secondo il racconto della donna "aveva dei graffi sul viso". Nessuno però avrebbe potuto mai immaginare cos'era successo in quella mezz'ora di ritardo. "Lo avevamo chiamato al telefono perché a uno dei ragazzi mancavano le scarpette e volevamo sapere se poteva passare a prenderle", ha detto la testimone all'Unione. "Ma non ha mai risposto". E poi, dopo aver strangolato sua moglie, ha preso l'auto e si è seduto sugli spalti per guardare la partita di suo figlio.
Femminicidio Alghero, il killer alla partita del figlio dopo aver ucciso Michela
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