CAGLIARI. Cavi che continuano a rompersi e la società che li gestisce con un buco nel bilancio di quasi 3 milioni di euro. La rete in Sardegna è appesa a un filo. Il rischio di un black out totale? Secondo il consorzio Janna, che gestisce l'infrastruttura sottomarina, non esiste. Ma c'è un allarme concreto: "Inquietante il rischio che gli incidenti con i pescherecci possano verificarsi altre volte, con gravi ripercussioni sull'economia sarda". E se ci si domanda chi paga per le manutenzioni, la risposta non c'è. O meglio, nemmeno i soci della Janna (la Regione, Tiscali, WindTre e Interoute) sembrano saperlo. Una guerra sulle manutenzioni che ha inizio ad aprile scorso e si combatterà in Tribunale. Tutti i dettagli nel servizio.