GENOVA. Una terribile tragedia. Una disgrazia che forse poteva essere evitata. La vigilia di Ferragosto sarà per sempre ricordata da Genova e dall'Italia intera per il crollo del ponte Morandi, sull'autostrada A10, che è costata la vita a tante persone. Un boato improvviso, poco prima di mezzogiorno, poi le carreggiate che si sgretolano (probabilmente per un cedimento strutturale), trascinando nel vuoto una trentina di auto che transitavano su quel ponte, snodo cruciale della città (QUI LA NOTIZIA).
E sotto il ponte crollato è proseguito nella notte il lavoro incessante dei vigili del fuoco. Altri quattro corpi senza vita sono stati recuperati dal cumulo di macerie in cemento armato. È salito così a 39 il numero dei morti finora accertati. Tra le vittime anche tre bambini di 8, 12 e 13 anni. I feriti sono 16 (9 in codice rosso), solo uno è stato dimesso. Una persona è morta in sala operatoria. Oltre 400 gli sfollati, costretti a lasciare le abitazioni nell'area sotto il ponte. Nel crollo ha perso la vita un'intera famiglia: Roberto Robbiano, operaio, Ersilia Piccinino e il loro figlio di 7 anni, Samuele.
Al momento del crollo, sulla città si stava abbattendo un violento nubifragio, ma sembra che il cedimento strutturale non abbia nulla a che vedere con il maltempo (smentita anche l'ipotesi del fulmine inizialmente circolata sul web). Le prime fonti parlano di un cedimento strutturale, che purtroppo era stato "predetto" anni fa anche da alcuni ingegneri italiani. I vigili del fuoco continuano incessantemente a scavare tra le macerie, nella speranza di trovare altri sopravvissuti. Nella "zona rossa" sono impegnate centinaia di persone tra vigili, protezione civile e forze dell'ordine e - secondo i vigili del fuoco - per liberare l'area ci vorranno almeno 15 giorni. Quattro le persone estratte vive dalle macerie. Uno dei sopravvissuti è l'ex portiere del Cagliari Davide Capello, nuorese.
#CrolloPonteMorandi Vigili del Fuoco: "Per sgombrare l'area sono necessari 10/15 giorni 24 ore su 24"
— Regione Liguria (@LiguriaOnLine) 14 agosto 2018
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è arrivato sul luogo del crollo in serata. Ha discusso a lungo con i soccorritori tra le macerie e ha annunciato che il bilancio delle vittime purtroppo è destinato a salire. "Questa è una tragedia che ci interroga tutti. Tutte le autorità competenti, tutte le persone che hanno responsabilità, dovranno riflettere sul punto", ha detto Conte.
Anche dalla Sardegna arriva il cordoglio per le vittime e la Protezione civile sarda si è detta pronta a partire per Genova per dare il suo contributo. Un pensiero poi dal presidente Francesco Pigliaru, con un tweet condiviso sul web: "A nome di tutta la Sardegna esprimo tutta la nostra commossa vicinanza alle famiglie delle vittime".
A nome di tutta la #sardegna esprimo tutta la nostra commossa vicinanza alle famiglie delle vittime del disastro di Genova. La Protezione civile sarda è pronta ad aiutare chi opera in queste ore, in collaborazione con il Dipartimento nazionale e le autorita' locali. @GiovanniToti pic.twitter.com/WgliDTDxyE
— Francesco Pigliaru (@F_Pigliaru) 14 agosto 2018