In Sardegna

ESCLUSIVA. "Progettopoli", le carte segrete passate sottobanco all'ingegnere dagli assessorati (comunali e regionali)

Progetto-buono

L'INCHIESTA (Parte seconda). I documenti riservati sugli appalti arrivavano direttamente dagli assessorati: comunali e regionali. Così Gianni Mura poteva giocare d'anticipo. E mettere una parola di peso sulle modalità di svolgimento delle gare e essere pronto rispetto a eventuali concorrenti che seguivano le normali procedure sugli appalti. Di questo, almeno, sono convinti in Procura a Oristano: è la motivazione che ha portato alla richiesta di arresto (30 giorni ai domiciliari) firmata dal procuratore Armando Mammone e approvata dal Gip Annie Cécile Pinello, per il noto ingegnere titolare dello studio Metassociati di Macomer. Un provvedimento concesso perché in oltre un anno di intercettazioni sarebbe emersa l'ipotesi che Mura possedesse la capacità di influenzare gare di progettazioni di opere pubbliche in molti enti locali della Sardegna. Non solo a Siniscola – come anticipato ieri – ma anche in molti altri centri. Come Nuoro. Dove, sempre secondo gli inquirenti, si sarebbe mosso per la scuola Forestale, da realizzare nel vivaio comunale di Su Pinu, e il palazzetto dello sport.

Stando alle ricostruzioni della Procura il professionista di Macomer – nato a Ottana 70 anni fa – era interessato a quanto si stava muovendo intorno alle Scuola per Forestali che deve essere realizzata a Nuoro. Un progetto del quale si parla tanto da anni, già finanziata dalla Regione con quasi dieci milioni di euro, che dovrebbe andare in porto. Mura, secondo gli inquirenti, ha avuto accesso a carte riservate, prima del bando per la progettazione della struttura. Per gli investigatori gliele avrebbe passate Mario Uras, funzionario di Agea e segretario particolare dell'assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda (anche lui di Macomer)  che non ha alcun ruolo in questa vicenda: addirittura le mosse di Uras per procurarsele, e mandarle così all'ingegnere, avrebbero creato qualche perplessità negli uffici di viale Trento perché avrebbe utilizzato il peso del suo ruolo (senza che nessuno, a quanto pare, ne sapesse niente).

Altra partita sulla quale Mura aveva messo gli occhi, secondo gli inquirenti, è la progettazione del Palazzetto dello Sport del capoluogo barbaricino. L'ingegnere sarebbe arrivato a poter parlare con l'assessore ai Lavori pubblici nuorese, Antonio Pasquale Balloi, attraverso l'architetto Franco Niffoi. Gli investigatori hanno monitorato incontri, registrato numerose telefonate. Si sono convinti che Balloi abbia rivelato a Mura segreti d'ufficio sul palazzetto, negli ultimi mesi del 2016. E avrebbero scoperto che il fratello dell'assessore, Costantino, a un certo punto avrebbe iniziato a collaborare con lo studio Metassociati di Mura. (Segue. Il primo articolo sulla vicenda è reperibile CLICCANDO QUI)