ROMA. Nemmeno la morte di Papa Francesco mette d'accordo i principali leader politici italiani che ancora una volta si ritrovano a scontrarsi. Nessuno mette in dubbio l'importanza del pontefice (definito anche un "personaggio scomodo") o il suo operato, ma volano invece accuse di ipocrisia tra maggioranza e opposizione durante la commemorazione del papa alla Camera.
"Papa Francesco era un uomo che sapeva essere determinato. Quando parlavi con lui non c'erano barriere", ha detto oggi la presidente del consiglio Giorgia Meloni. "Con Lui eri a tuo agio e potevi aprirti senza filtri, né timori. Poteva vedere la tua anima. Voleva ascoltarti come se volesse dire: Io ci sono per te. Lo faceva con tutti". E ancora Meloni in Aula: "Sapeva trasmettere la gioia. Sono grata per i suoi insegnamenti. Un protagonista assoluto. Non perdere mai il senso di umorismo, ultima cosa che mi ha detto. Ha rotto schemi".
"Un papa scomodo", viene definito invece da Giuseppe Conte, "sempre costantemente impegnato per il dialogo" e "sempre tenacemente schierato contro ogni guerra". Così il leader M5S nella commemorazione del Papa in aula alla Camera. "Oggi viene ricordato in uno scomposto teatro di ipcrisie e celebrazioni da chi ha ignorato i suoi moniti", ha sottolineato Conte. "Il modo migliore per ricordarlo è non lasciare cadere nel vuoto i suoi insegnamenti. E' essere scomodi con azioni ferme e scelte conseguenti".
E infine Elly Schlein: "La scomparsa di Papa Francesco ci priva di una voce significativa che ha saputo interrogare credenti e non credenti. Merita il nostro cordoglio". La leader del Pd alla commemorazione ha aggiunto: "Quello che non merita è l'ipocrisia di chi non ha mai dato ascolto ai suoi appelli e oggi cerca di seppellire nella retorica il suo potente messaggio. Di chi deporta i migranti, toglie i soldi ai poveri, nega l'emergenza climatica, nega cure a chi non può permettersele". I parlamentari di maggioranza non hanno applaudito l'intervento della Schlein.