In Sardegna

Cagliari, prezzi più bassi e compravendita di case in crescita: ecco i dati Nomisma

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CAGLIARI. Offerta stabile ma mercato immobiliare ancora debole. A salvarsi però è il settore abitativo. È quanto emerge dall'analisi del 3° Osservatorio Immobiliare 2017 di Nomisma. Se la domanda di immobili in acquisto è calata nell'ultimo anno, il comparto abitativo è invece l'unico che produce dati positivi: "In questa fase non sembra risentire delle difficoltà economiche", si legge nel dossier. 

"Il mercato residenziale cagliaritano è connotato da un’offerta di abitazioni in acquisto sempre più stabile". I prezzi? -1% la variazione semestrale per le abitazioni nuove e -0,6% per le usate. 

C'è però un grosso divario tra prezzo richiesto e prezzo effettivo, che si attesta, in media, sullo stesso livello dei primi mesi dell’anno (14%), con oscillazioni evidenti tra le diverse zone della città. Per gli immobili di nuova costruzione, invece, lo sconto può scendere anche all’8%, al di sotto della media nazionale (8,7%). "Il divergente andamento di prezzi e canoni ha determinato un nuovo aumento, seppur lieve, dei rendimenti medi lordi da locazione, ora pari a 5,9% (livello che non si registrava dal 2006)".

Il settore commerciale non lascia presagire segnali di recupero. I tempi medi di vendita rimangono su livelli alti (9 mesi), mentre le tempistiche per la locazione si attestano a 5,5 mesi. Continua la contrazione dei prezzi (-0,5% la variazione semestrale per la compravendita, -0,6% la variazione semestrale nella locazione). I rendimenti lordi da locazione rimangono mediamente stabili all’8% con picchi, a differenza di quanto si osserva negli altri comparti, nelle aree semicentrali.

Il comparto direzionale cagliaritano è caratterizzato nella compravendita dal raffreddamento della domanda e da un’offerta che rimane immutata. La percezione di una maggior appetibilità del comparto locativo rispetto alla compravendita è supportata da una riduzione dei tempi medi di locazione, che scendono a 5 mesi, e da una minore flessione dei canoni nella seconda parte dell’anno (-0,4%, rispetto al -1,6% registrato nel primo semestre). Nonostante le difficoltà del segmento della compravendita, rispetto ad un anno fa sono diminuiti sia i tempi medi di vendita (8,5 mesi), sia gli sconti medi sul prezzo inizialmente richiesto (16%). I rendimenti medi lordi da locazione oscillano tra il 4,7% delle aree di pregio e il 5,3% delle periferie.

Le previsioni per i primi mesi del 2018 propendono ancora per una diffusa contrazione dei valori, sia prezzi che canoni, e una conseguente e auspicabile ripresa delle transazioni, più marcata nel comparto residenziale che, verosimilmente, farà da traino alla ripresa del mercato nel complesso.