ARZANA. La morte di Giuseppe Soffiantini, imprenditore di Manerbio sequestro dall'Anonima sarda nel 1997 e rilasciato dopo 237 giorni di prigionia, ha riacceso le telecamere sulla Sardegna. Come? In chiave banditesca. Dopo il servizio del Tg2 (QUI LA NOTIZIA) che ha utilizzato immagini di un documentario sulle bellezze del Supramonte per tratteggiare un dipinto fatto di criminalità e fuorilegge, ecco la polemica per un altro servizio del Tg della seconda rete Rai.
L'intervista al sindaco di Arzana Marco Melis
L'inviata è andata ad Arzana, paese natale di Attilio Cubeddu, latitante da 30 anni che fece parte dei gruppo dei sequestratori, E quello che emerge dal servizio è un centro omertoso, connivente con il bandito. Tra gli intervistati, oltre al sindaco, molti anziani. Che parlano al microfono, ma nulla dicono sul compaesano ricercato (al quale è stata appena sequestrata una palazzina). Protesta il sindaco del paese, Marco Melis: "Danno un'immagine di noi che viene dal passato". E anche i giovani ogliastrini, però, s'indignano: "Sono decenni che questo paese sforna giovani eccellenze (fatevi una ricerca su taluni giovani che studiano all'estero o in programmi di ricerca in Italia e vedrete)", si sfoga Claudia Lancioni di Elini, "ha una produzione enogastronomica invidiabile, vanta nel suo territorio specie di flora e fauna uniche nel suo genere, la punta più alta della Sardegna e il nuraghe più alto nella regione, è uno dei paesi con il tasso di centenari più elevato al mondo... e voi altro non riuscite a dire se non che è "un paese abituato a tacere". Ma non vi vergognate?".
Il servizio del Tg2