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CAGLIARI. “Ogni anni si rischia di rimanere appesi a piogge irregolari e che lo scorso anno è costato a questo territorio circa 5mila ettari coltivati in meno”. A parlare è il direttore di Coldiretti di Cagliari Giuseppe Casu in occasione del sit-in organizzato stamattina davanti alla sede della Prefettura nel capoluogo per far fronte alla grave situazione di siccità che sta colpendo la Sardegna.
La situazione riguarda in modo particolare la zona del Campidano, secondo quanto denuncia Coldiretti, e colpisce anche il Cagliaritano.
“I danni sono ingenti e non possiamo permettercelo - spiega il presidente di Coldiretti di Cagliari Giorgio Demurtas -“È necessario portare avanti delle azioni che nell’immediato possono dare sollievo. Penso all’utilizzo delle acque reflue ma anche ad alcuni pozzi inutilizzati. Tutte soluzioni che ci permettono di non vivere in una situazione di emergenza”.
Non solo campi incolti, l’emergenza siccità si riversa anche sui bestiami. “Le prime colture che vengono abbandonate le foraggere e le erbe mediche, quindi anche gli allevamenti ne risentono e così continuiamo a importare prodotti dalla pianura padana a costi elevati”, ha detto Demurtas.
Durante la mattinata c’è stato anche l’incontro con il prefetto. “La settimana scorsa abbiamo inviato una lettere all’assessore regionale all’agricoltura per richiedere un tavolo per poter trovare una soluzione, ma questa riunione ancora non è avvenuta. Abbiamo chiesto al prefetto di sensibilizzare la politica affinché questo tavolo venga convocato al più presto”, conclude Demurtas.