SANREMO. Era il 1991 quando a Sanremo la scaletta venne interrotta da una standing ovation infinita: un applausao così lungo da costringere i conduttori a richiamare sul palco gli stessi artisti che con il loro brano avevano commosso a quel punto il pubblico. Gli artisti in questione erano i Tazenda e Pierangelo Bertoli e la canzone "Spunta la luna dal monte". L'esatto minutaggio dell'applauso non è dato saperlo, ma è tanto importante da suscitare l'imbarazzo anche degli addetti ai lavori che non possono andare avanti con il festival. Gli applausi scroscianti sono durati almeno 2 minuti e hanno (letteralmente) tenuto in ostaggio i conduttori, Andrea Occhipinti ed Edwige Fenech.
Quell'anno il brano si classificò al quinto posto, dietro Riccardo Cocciante con "Se stiamo insieme" (Primo posto), Renato Zero con "Spalle al muro, Marco Masini con "Perché lo fai", e Umberto Tozzi con "Gli altri siamo noi".
"Spunta la luna dal monte" venne comunque insignito del premio Tenco e nonostante non sia arrivato primo quell'anno, rimane il record che a distanza di 34 anni è ancora imbattuto. Quello degli applausi in sala. Di seguito la scena riproposta in occasione di una puntata del 2021 di "ItaliaSì", commentata dal figlio di Bertoli, Alberto. Il figlio aggiunge che i carabinieri dovettero respingere alcune persone del pubblico che volevano arrivare agli artisti.