MURAVERA. Scatta il sequestro nel camping Tiliguerta Village di Costa Rei: sigilli per cinquantadue case mobili e cinque persone denunciate. I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari unitamente ai militari del Comando Provinciale hanno eseguito, su disposizione del giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale, che ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica, il sequestro preventivo di 52 case mobili con relative pertinenze e infrastrutture ad esse collegate e dell’intera area che si trova a Muravera (CA), all’interno del “Tiliguerta Camping Village”, che si affaccia sulla meravigliosa e rinomata spiaggia di “Costa Rei”.
I carabinieri del Nucleo TPC di Cagliari, nel corso delle verifiche ai cantieri edili ricadenti in aree che, per le loro caratteristiche bellezze naturali, sono state dichiarate di notevole interesse pubblico dal Ministero per i beni e le attività culturali, hanno individuato, l’installazione abusiva di case mobili posizionate tra il limite dei 150 metri dalla linea di battigia (fascia demaniale inedificabile/inalienabile, ora aggiornata a 300 mt con la Legge Regionale della Regione Autonoma della Sardegna n. 10/1976) e la recinzione del campeggio e 10 nella zona limitrofa al confine con la Strada Provinciale 97.
Dalla documentazione progettuale e autorizzativa acquisita, presso i competenti uffici, si riscontrava che l’area era stata destinata ad un uso diverso rispetto a quello originariamente assentito di “verde privato” e che, nel tempo, non era stata chiesta alcuna autorizzazione paesaggistica per tali importanti (e potremmo dire impattanti) opere infrastrutturali.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cagliari, condividendo pienamente la proposta avanzata dalla Procura della Repubblica, sulla base delle risultanze investigative dei militari del Nucleo TPC, ha disposto il sequestro preventivo dei manufatti e dell’intera area dove sono installate la cui realizzazione, purtroppo, ha compromesso per sempre questo angolo di paradiso, ricco di candide spiagge e circondato da montagne ricoperte dalla sempreverde foresta mediterranea. Cinque i denunciati, a vario titolo, alla Procura della Repubblica per i reati di opere eseguite in assenza del titolo abilitativo valido, cambio di destinazione d’uso di alcune aree e abuso d’ufficio. Il valore patrimoniale degli immobili sequestrati ammonta a circa 2 milioni e mezzo di euro.