SANTA TERESA. Un direttore artistico esclude dal suo festival un noto musicista "perché israeliano" e la denuncia arriva fino alla poltrona del sindaco, che decide di sospendere l'evento. È successo in Sardegna, a Santa Teresa di Gallura, dove ogni anno si tiene la rassegna "Musica sulle bocche". Il protagonista della vicenda è il flautista israeliano Eyal Lerner, a cui è stato comunicato direttamente dal direttore e jazzista Enzo Favata, in un messaggio privato, che la partecipazione al festival gli sarebbe stata negata perché "la politica di Musica sulle Bocche boicotta qualsiasi artista israeliano o sionista per via dell'atteggiamento di Israele su Gaza e sui territori palestinesi occupati". La risposta, per intero, è stata pubblicata da Lerner su Facebook, con la denuncia di "boicottaggio" e le accuse di antisemitismo.
"Ho espresso una mia opinione, inopportuna e infelice in quel contesto, che è stata erroneamente interpretata come una discriminazione", si è giustificato Enzo Favata dopo qualche giorno. E, resosi conto dello sbaglio, ha provato a rimediare invitando il flautista a partecipare al festival con un suo spettacolo "in segno di pace e fratellanza".
Ma ormai il danno era fatto. La polemica è arrivata fino al palazzo del comune di Santa Teresa di Gallura, dove il sindaco Stefano Pisciottu, con una delibera di giunta, ha sospeso il festival di Favata "in attesa delle necessarie valutazioni". "La discriminazione - scrive il primo cittadino - va stigmatizzata in modo netto e inequivocabile".
"Escluso perché israeliano", bufera sul festival sardo: il sindaco blocca l'evento
- Marzia Diana