CAGLIARI. Sono stati un anello e un braccialetto gli elementi che dopo la visione delle immagini girate all’interno del bus Ctm hanno consentito alla Squadra Mobile di Cagliari di individuare l’autore della tentata rapina avvenuta lo scorso 11 aprile ai danni di una studentessa cagliaritana. Ieri la Squadra Mobile di Cagliai ha arrestato Sene Mamadou, noto “Murid”, nato in Senegal 38 anni fa e residente a Cagliari in via Riva di Ponente.
Dopo un’attività di indagine e grazie alla collaborazione di testimoni, è stato pescato all’interno di un capannone occupato abusivamente dove l’uomo risiede. L’uomo è stato trasportato in Questura e ha confessato dichiarando la verità su quanto accaduto. Nulla di premeditato, è stata un’azione estemporanea e non si aspettava la reazione della vittima e di qualche altro passeggero.
L’episodio è accaduto scorso 10 aprile. Sene Mamadou aveva cercato di stappare il cellulare a una studentessa all’interno della linea 1 alla fermata di viale Trento. Dopo la sua reazione lui aveva risposto con un pugno causandole una lesione all’arcata dentale. Non risparmiando i testimoni intervenuti per difendere la vittima.
È stata informata l’autorità giudiziaria, e ora il trentottenne, che vanta diversi precedenti per reati contro la persona, lesioni, e reati contro il patrimonio, si trovato al carcere di Uta. Si è proceduto anche alla notifica del decreto di diniego del permesso di soggiorno.