CAGLIARI. Oggi sono stati illustrati in commissione Bilancio il piano regionale di sviluppo e la manovra finanziaria regionale 2025-2027, una manovra di quasi 10 miliardi di euro, con più del 40% delle risorse destinate al settore sanitario, con un impegno complessivo di quasi 10 miliardi di euro si delinea un percorso per lo sviluppo sostenibile del territorio, puntando su settori come la sanità, l’istruzione, i trasporti, l’ambiente e il sociale. Ma non mancano le incertezze.
“Questa manovra finanziaria è un segnale forte di speranza e concretezza per la Sardegna", dichiara il vicepresidente della giunta Giuseppe Meloni. "Nonostante le sfide imposte dai tagli statali e dalle ristrettezze economiche, abbiamo lavorato per garantire risorse ai settori che contano davvero: sanità, istruzione, trasporti, l’ambiente e il sociale. È una manovra che guarda al futuro con un’attenzione particolare alle fasce più deboli e ai territori più fragili con misure contro lo spopolamento. La Sardegna ha tutte le opportunità per crescere, questa manovra è il primo passo verso una prospettiva migliore per tutti i sardi. Nonostante le difficoltà legate ai ritardi accumulati nel 2024 e alle ristrettezze finanziarie imposte dallo Stato, stiamo accelerando le procedure per approvare il bilancio il prima possibile, evitando così ulteriori mesi di esercizio provvisorio”, sottolinea l’assessore del Bilancio.
Le risorse a disposizione sono destinate a settori chiave per il rilancio della Sardegna. Ad esempio la Sanità: oltre il 40% della spesa complessiva, con investimenti per ridurre le liste d’attesa e potenziare servizi come l’elisoccorso. Spazio a Istruzione: 248 milioni nel 2025, con un incremento dei fondi per le università e il diritto allo studio con attenzione particolare all’edilizia scolastica. Seguono Ambiente e sviluppo sostenibile: 53 milioni per la prevenzione dei rischi climatici e 43 milioni per la transizione del Sulcis Iglesiente, Trasporti con 91 milioni per la continuità territoriale aerea e marittima, fondamentali per garantire i collegamenti con il continente e le isole minori e Sociale: in questo caso con l'incremento del Fondo per la non autosufficienza (325 milioni) e del REIS (30 milioni), a sostegno delle fasce più deboli e incremento dei fondi di sostegno alla locazione agevolata.
“Non nascondiamo le difficoltà: le riduzioni delle entrate Irpef e i tagli imposti dallo Stato hanno ridotto le risorse disponibili. Tuttavia, grazie a una gestione oculata e a scelte coraggiose, siamo riusciti a destinare fondi significativi a progetti che miglioreranno la qualità della vita dei sardi. Si tratta di un patto con il territorio, Abbiamo ascoltato le esigenze dei cittadini, degli enti locali e delle imprese, abbiamo lavorato per costruire un futuro più equo e prospero per i nostri cittadini”, conclude Meloni.
"Dopo mesi di ritardo ci attendevamo una finanziaria politica con interventi strategici per le dinamiche sociali ed economiche dell’isola, invece la maggioranza ha paralizzato per mesi la Regione per una finanziaria di ordinaria amministrazione", il commento di Fausto Piga, vicecapogruppo di Ffratelli d'Italia e commissario nella commissione bilancio. "A dicembre, ma anche a gennaio e febbraio, visto le evidenti difficoltà in maggioranza, per velocizzare i lavori di approvazione della manovra 2025, l'opposizione aveva proposto di approvare in tempi celeri una finanziaria tecnica che potesse dare certezze a famiglie, imprese e comuni e scongiurare un prolungato esercizio provvisorio – ricorda Piga – tuttavia la risposta della maggioranza è sempre stata “no grazie, vogliamo approvare una finanziaria politica”, pertanto ci attendevamo una finanziaria politica anziché di un bilancio annuale che nei fatti è una finanziaria tecnica, un mero elenco di spesa privo di interventi che possano caratterizzare politicamente la Giunta Todde. Il caso decadenza e i litigi in maggioranza stanno paralizzando la Regione in modo imbarazzante, una Regione senza bilancio annuale e con un esercizio provvisorio ormai sino ad aprile come non accadeva dal 2013 tutto questo era evitabile, c’era tutto il tempo per approvare la manovra in tempi accettabili, ma il campo largo ha preferito complicare anche le cose facili, inserendo persino norme intruse con la solita condotta pressappochista".
Duro anche il commento di Cgil: “Non vorremmo trovarci davanti alla stessa situazione che si è verificata in occasione della discussione della legge sulla sanità, quando sono state fatte le audizioni in Commissione su un testo che già si sapeva sarebbe stato oggetto di emendamenti in aula e sul quale, oltretutto, non c’è stato alcun modo di arrivare a una mediazione, nonostante le proteste di tutti i sindacati e di tanti soggetti e associazioni che hanno espresso contrarietà”: così il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante in riferimento all’imminente discussione della Finanziaria. “Sarebbe utile - ha aggiunto - che Giunta e maggioranza favoriscano il confronto in trasparenza, assicurando alle parti sociali la disponibilità preventiva dei testi in discussione, per poter dare con il massimo impegno e collaborazione, il contributo delle rappresentanze del mondo del lavoro”. Le preoccupazioni del sindacato derivano dal fatto che sul testo della Finanziaria sembra già aperta una discussione interna alla stessa maggioranza e che, sulla base di un confronto nei prossimi giorni verrà probabilmente deciso di apportare emendamenti alla Commissione o direttamente in Aula: “Il dialogo fra le forze politiche al fine di arrivare al miglior testo possibile è certamente importante - conclude Durante - ma lo è altrettanto il coinvolgimento delle parti sociali, e non a cose fatte, davanti a un testo confezionato, ma sulla base di un confronto reale”.