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CAGLIARI. "L’ipotesi di spostare a Roma la tappa italiana del Campionato mondiale di Rally è inaccettabile e rappresenterebbe un colpo durissimo per la Sardegna. Non si tratta soltanto di sport: il Rally Italia Sardegna da oltre vent’anni è un volano di sviluppo economico, turistico e culturale per i nostri territori, capace di attrarre centinaia di migliaia di presenze e di proiettare l’immagine dell’isola in oltre 150 Paesi nel mondo". Lo dichiara Carla Fundoni, presidente della Commissione Sanità e Sport del Consiglio regionale della Sardegna, commentando le notizie di un possibile trasferimento della manifestazione a Roma.
"Secondo stime riportate dalla stampa, nelle ultime edizioni il Rally in Sardegna ha generato ricadute economiche per oltre 80 milioni di euro e fino a 200.000 presenze aggiuntive nelle settimane della gara. Un indotto che ha fatto crescere alberghi, ristorazione, trasporti e servizi locali, rafforzando la nostra economia in un momento storico difficile e contribuendo a superare i limiti dell’insularità. Per questo – conclude – faccio appello al Governo, al Ministro dello Sport e a tutti i parlamentari sardi: difendere il Rally significa difendere la Sardegna, la sua economia, la sua immagine e la sua identità. La nostra isola non può essere trattata come terra di serie B. Il Rally deve restare in Sardegna"