CAGLIARI. Cagliari si piazza al sedicesimo posto tra le città green d'Italia. E' quanto emerge dal report 'Ecosistema Urbano 2023' pubblicato da Legambiente in collaborazione con Il Sole 24 Ore e Ambiente Italia.
Il capoluogo sardo scala la classifica passando dal 23esimo al sedicesimo posto. La città è al primo posto tra le città medie per offerta di Trasporto pubblico locale, ed è particolarmente positivo anche il risultato della raccolta differenziata, mentre la qualità dell’aria risulta solo sufficiente e le dispersioni dalla rete idrica sono ancora troppo elevate.
Oristano migliora notevolmente la sua graduatoria, guadagnando 19 posizioni: da 41a nel 2022 a 22a quest’anno. Emergono i risultati positivi per la diffusione di energie rinnovabili installate su edifici pubblici e nella raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Meno bene invece i valori delle polveri sottili (PM2,5) e le dispersioni dalla rete idrica.
Balzo in avanti di Nuoro che nel 2022 era 89a e quest’anno è 39a, guadagnando ben 50 posizioni. Tra i risultati positivi emergono le basse le concentrazioni di ozono in città, e il numero di alberi in area urbana rispetto agli abitanti, e l’elevata percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Da migliorare invece è la dispersione della rete idrica.
Sassari spicca per una buona qualità dell’aria, con particolare riguardo per le polveri sottili: sia PM10 che PM2,5. Come gli altri capoluoghi sardi vede elevati valori di dispersione dalla rete idrica. Da migliorare invece l’estensione delle isole pedonali. Quest’anno è 80a.
“Il Rapporto Ecosistema Urbano evidenzia che i capoluoghi della Sardegna sono sempre più orientati alla sostenibilità e al benessere dei cittadini – dichiara Annalisa Colombu, presidente di Legambiente Sardegna –. Le scelte coraggiose degli anni precedenti stanno portando benefici al sistema ambientale e alla vita quotidiana dei cittadini. Partendo dai punti di forza però ogni città ha altre scelte importanti da avviare: Cagliari deve affrontare la riduzione delle auto, una scelta agevolata da un eccellente servizio di Trasporto Pubblico Locale; Sassari deve avviare quanto prima il sistema di raccolta differenziata porta a porta, che è una realtà ormai consolidata per gli altri capoluoghi dell’Isola”.
“Legambiente ritiene molto importanti i risultati positivi delle città sarde – aggiunge Giorgio Querzoli, responsabile scientifico di Legambiente Sardegna – perché i bassi valori che raggiunge Sassari per le polveri sottili con una concentrazione di 6 microgrammi per metro cubo di PM2,5 e 14 microgrammi per metro cubo di PM10 così come il primo posto tra le città medie di Cagliari nell’offerta del Trasporto Pubblico Locale con 53 vetture-km/abitanti/anno, contro una media di 26 tra i capoluoghi considerati dal rapporto, oppure la diffusione delle energie rinnovabili sugli edifici pubblici a Oristano o, infine, il numero di alberi in area urbana a Nuoro, non si traducono solo in un beneficio per l’ambiente ma anche e, soprattutto, in un miglioramento per la salute e la qualità della vita dei cittadini. Auspichiamo invece che si intervenga al più presto per ridurre le dispersioni delle reti idriche cittadine Sarde (Cagliari 53%, Oristano 61%, Nuoro 55%, Sassari 63% contro una media dei capoluoghi rilevati del 37%)”.
- Redazione
- News