CAGLIARI. Fede, tradizione, turismo, e un ritorno alla normalità con i riti in presenza. È il programma per i riti della settimana Santa a Cagliari. Il primo appuntamento è stato quello di venerdì 8 aprile con “i santi misteri” e i canti del gruppo cantori in piazza San Giacomo e l’apertura al pubblico dell’’oratorio con l’esposizione dei simulacri. Ma il programma è ricco e non riguarda solo il centro storico Si andrà avanti fino a martedì 31 maggio con un pellegrinaggio a Monte Claro. “Eventi molto importanti dall’alta valenza religiosa ma non solo”, dice l’assessore alla Cultura del comune Maria Dolores Picciau, “finalmente si ritorna in presenza, quindi rispetto agli ultimi anni si potranno vivere le emozioni delle processioni dal vivo”.
Altro aspetto da non sottovalutare, devozione a parte, sarà quello turistico. “In questo caso si parla di religione, ma anche cultura”, precisa l’assessore alle Attività produttive Alessandro Sorgia, “la nostra tradizioni sono sicuro che promuoveranno la città al meglio come sempre”.
Ma per svolgere al meglio tutti i riti e le sue processioni, il comune ha deciso di dire stop alla movida in diverse aree della città. La richiesta è arrivata dall’Arciconfraternita del Gonfalone. Idea che non è piaciuta ai titolari dei locali. Ma l’assessore Sorgia assicura che si è trovato un accordo insieme alla Polizia Municipale. “Ieri abbiamo incontrato le associazioni di categoria e insieme al comandante della Polizia Municipale Guido Calzia abbiamo trovato le soluzioni, il problema è non sui marciapiedi, ma sulle strade, potranno continuare a lavorare”.