CAGLIARI. Il Comune ha deciso di intervenire sul Poetto, dove l'erosione ha rimangiato parte dell'arenile e le mareggiate sempre più frequenti hanno trasformato la morfologia della spiaggia. Ma da rimettere in sesto ci sono anche le strutture di legno sul lungomare, distrutte da anni di incuria. Non si parla - nemmeno lontanamente - di ripascimento nella mozione approvata all'unanimità durante l'ultima seduta del consiglio. Il documento è stato partorito dalla commissione Ambiente, presieduta da Raffaele Onnis.
Da un sopralluogo era emerso che in alcune zone, nell'area retrostante della spiaggia, si siano formate delle dune, un fenomeno "maggiormente diffuso nelle zone meno frequentate e meno esposte al calpestio, mentre è inesistente in prossimità degli attuali varchi di accesso". Le pedane "sono corsie di fuoriuscita del materiale sedimentario e alcuni di questi non realizzati in dislivello ma bensì alla stessa quota tra la spiaggia e la strada antistante, rappresentano delle vie d’acqua per le mareggiate che, in più occasioni, sono arrivate a invadere la zona residenziale del Poetto". In più si è constatato che "il fasciame ligneo, posizionato a bordo del camminamento pedonale in prossimità degli accessi, ha ceduto in più parti o è stato danneggiato da mezzi pesanti, permanendo transennato in attesa degli interventi di ripristino per numerosi mesi".
Così viene impegnato il sindaco "ad avviare uno studio accurato per la classificazione delle specie arboree presenti e prevedere un eventuale loro incremento con l’impianto di altre specie tipiche dei complessi dunali costieri (vedi il ginepro, i tamerici)". E a "realizzare, con una semplice recinzione in corda, utilizzata in modo diffuso a livello regionale in presenza di questi ecosistemi, una fascia di rispetto “offl imit” della zona dunale e delle aree spoglie che consenta e favorisca il proliferare delle specie arboree anche dove attualmente non presenti". Le dune dovranno essere riperimetrate e i varchi di accesso sollevati "per impedire la fuoriuscita di sabbia".