CAGLIARI. Era stato morso da un ragno violino, nelle campagne di Capoterra. E dopo tre mesi di agonia non ce l'ha fatta: la triste vicenda del cagliaritano Massimiliano Stara ha destato preoccupazioni e allarmismi in Sardegna (QUI L'ARTICOLO). L'uomo, infatti, aveva trascorso gli ultimi mesi ricoverato in ospedale: il veleno del pericoloso aracnide gli avrebbe prima consumato i tessuti delle gambe e dei muscoli e poi compromesso organi vitali quali fegato e reni. Ma la sua morte, in realtà, potrebbe non essere legata direttamente al morso del ragno. "Non bisogna creare allarmismo perché non ci sono ragni mortali in Sardegna. Ci sono ragni che possono procurare delle ferite che, se infettate, possono degenerare. Ma non si può collegare direttamente la morte dell'uomo al morso del ragno violino", spiega Anna Maria Deiana, docente di Zoologia all'Università di Cagliari.
"In Sardegna esistono tantissime specie ma due in particolare (l'argia e il ragno violino) hanno un "veleno" citotossico: veleni che in realtà non sono mortali per l'uomo. Il liquido in sé provoca una reazione cutanea violenta, necrotizza la parte superficiale dei tessuti, ma le conseguenze ovviamente possono essere diverse a seconda di chi viene morso", continua la docente. Le conseguenze del morso del ragno, quindi, si aggravano soprattutto se lo stato di salute della "preda" non è dei migliori. Così Anna Maria Deiana precisa: "Se si tratta di un individuo immunodepresso o un allergico, ad esempio, le conseguenze possono essere più gravi. Oppure se la ferita è infettata da eventuali "simbionti", questi ultimi possono provocare altre malattie importanti e mortali. È importante specificare, però, che il veleno del ragno violino non è mortale per l'uomo e quindi non può portare direttamente al decesso".