CAGLIARI. “La bandiera della guardiania sarà listata a lutto, dopo la morte di Papa Francesco. Inoltre, durante il pellegrinaggio di quattro giorni porteremo insieme al simulacro del santo anche la croce del giubileo”. Sono due delle novità elencate dal presidente dell’arciconfraternita di Cagliari Andrea Loi per la 369esima edizione della festa di Sat’Efisio, che si celebrerà il 1 maggio. Una tradizione ormai consolidata nel tempo e attesa da cagliaritani e fedeli provenienti da tutta l’isola. Altrettanti saranno i turisti attesi per celebrare il martire. Tornano anche le tribune, assenti lo scorso anno, per la gioia degli appassionati che potranno godersi la bellezza degli abiti sardi dei 70 comuni partecipanti e ascoltare le musiche folkoristiche che accompagneranno il santo durante tutta la processione. “I numeri consentiranno di avere una presenza molto importante di turisti e sarà un occasione per loro, durante la festa di Sant’Efisio, poter ammirare e apprezzare tutti i colori e la varietà di costumi e gioielli, oltre che il profondo significato religioso della festa del martire”, ha detto il Sindaco Massimo Zedda.
Si partirà, come sempre, da Cagliari, dove il santo attraverserà le strade cittadine arrivando fino alla sede del comune. Qui si svolgerà il celebre rito de “Sa Ramadura”. Il cammino di Sant’Efisio, che durerà quattro giorni, si sposterà fuori dal capoluogo fino a Nora, passando per Giorgino, La Maddalena, Sarroch e Pula, per poi fare ritorno a Cagliari. “Il primo maggio comincerà alle 10 dal Corso Vittorio Emanuele, dove partiranno le 17 tracas, accompagnati dagli oltre 2.800 fedeli in rappresentanza dei 70 comuni che parteciperanno alla processione” - spiega il direttore artistico della festa di Sant’Efisio Ottavio Nieddu – “Ci saranno anche 180 cavalieri e amazzoni e quattro plotoni di miliziani, ma anche quattro militari dell’esercito con uniforme ottocentesca. Ma un appuntamento importante sarà anche quello del 4 maggio con il rientro, dove il santo sarà accompagnato da una fiaccolata verso la chiesa di Sant’Efisio”.
Tanta emozione anche per l’Alter Nos Marzia Cilloccu, la terza donna a ricoprire questo ruolo in 369 anni di festa. “Dal 2019 si è un po’ rotta quella consuetudine della nomina solo maschile. Sono la terza donna nel 369esimo anno, che è quello giubilare. È davvero una bella responsabilità che mi sento addosso, ma ovviamente con grande entusiasmo e grande trasporto”, ha detto Cilloccu.