CAGLIARI. "Premere sui tratteggi laterali, aprire con un leggero tocco ai lati, inserire nel primo orecchio, inserire nel secondo facendola ben aderire a naso e bocca": sono le operazioni che gli operatori della sanità in Sardegna, negli ospedali e sui mezzi del 118, devono compiere per indossare le mascherine che per il momento, in attesa dell'arrivo di quelle sequestrate al porto canale (qui la notizia), sono state messe a disposizione con una prima fornitura. Le stesse mosse che fino a poco tempo fa dovevano compiere estetiste o tatuatori.
Perché di quei dispositivi si tratta: banali piccole schermature di tessuto da agganciare alle orecchie che contro il coronavirus non hanno nemmeno un effetto omeopatico. L'assessore alla Sanità Mario Nieddu lo ha ribadito più volte: numerose richieste di dispositivi di protezione rivolte al governo sono cadute nel vuoto nei giorni scorsi.