CAGLIARI. Le bombe servono, altroché. La richiesta aumenta. Cosi "per far fronte ai fabbisogni operativi delle varie forze armate nazionali ed estere" la Rwm Italia, società che gestisce lo stabilimento di produzione di ordigni di Domusnovas, ha depositato in Regione - uffici dell'assessorato all'Ambiente - le carte che riguardano il "programma di espansione delle proprie attività nel quale è ricompresa la realizzazione di una nuova linea di produzione, del tutto simile ad unalinea già presente in stabilimento, completamente separata da essa e di capacità superiore". Proteste, manifestazioni, inchieste giornalistiche non servono: va avanti il raddoppio della fabbrica delle bombe che secondo le accuse finiscono in Yemen sulle teste dei civili coinvolti nella guerra contro l'Arabia Saudita.
La copertina del documento depositati all'assessorato all'Ambiente
I documenti depositati per la valutazione d'impatto ambientale, nelle copie rese pubbliche, sono zeppi di "omissis": segreto industriale, forse. Vanno ad arricchire il faldone nel quale Rwm chiede di poter realizzare un nuovo campo prove (qui la notizia), una sorta di fortino dove verranno testati gli esplosivi. Il procedimento per la richiesta del via libera è partito a marzo. Adesso si arricchisce con il raddoppio della fabbrica, annunciato da tempo.
Le ultime operazioni di carico al porto Canale di Cagliari
Rwm vuole costruire "un nuovo reparto, composto da più locali e identificato quale R200, da adibirsi alle operazioni di miscelazione di esplosivi e di caricamento di munizioni e teste in guerra con gli stessi" e "un nuovo reparto, identificato quale R210, da adibirsi ad attività di assiematura e finitura materiali esplodenti, provenienti dai depositi o dagli altri reparti dello stabilimento". Il resto delle indicazioni rese pubbliche è un susseguirsi di caratteristiche tecniche. Ma i dettagli sono coperti con l'omissis.