QUARTU. La legge regionale che istituisce il "Parco regionale di Molentargius - Saline" porta la data del 26 febbraio 1999. Il primo atto del procedimento per approvare il piano di gestione del parco quella del 4 giugno 2007. A vent'anni di distanza dalla sua istituzione, l'area naturalistica di Molentargius rimane una discarica a cielo aperto. Una realtà tristemente nota da tempo, sulla quale poco o niente è stato fatto. Oggi, con un'intera area dell'oasi in fumo da settimane, i riflettori tornano ad accendersi sulla vicenda: i fumi tossici che si sollevano dalla "zona rossa" mettendo a repentaglio la salute dei residenti hanno costretto amministrazioni comunali e Regione a intervenire. Dopo le richieste del primo cittadino di Quartu Stefano Delunas, oggi la Regione ha deciso di inviare a Molentargius una centralina mobile dell'Arpas per monitorare la qualità dell'aria.
Finito al centro delle polemiche per la questione "terra dei fuochi", il sindaco Delunas è tornato oggi sulla questione con una nota intitolata à la Luigi Magni ("State seri, se potete") accusando "un gruppo di persone" di fomentare la polemica e continuare a "veicolare inesattezze solo per ragioni di lotta politica": "Indicarmi come responsabile, quantomeno politico, di questo disastro ambientale è infantile, oltre che di pessimo gusto". Per smentire qualsiasi accusa di coinvolgimento, il primo cittadino annuncia che invierà il verbale del Consiglio comunale alla Prefettura e in Procura "per ristabilire la verità dei fatti".
Ma il degrado di Molentargius non passa soltanto dalla "terra dei fuochi". Sulla sponda quartese del Poetto, lo stagno di Molentargius è ormai da anni un cimitero di piattelli: lì fino a qualche anno fa sorgeva un'area di tiro al volo di proprietà demaniale. A dispetto delle tante richieste di bonifica da parte degli ambientalisti, nessuno ha tuttavia mai provveduto a rimuovere quel tappeto di rifiuti e a ripristinare lo stato dei luoghi. Un altro piccolo grande segno di degrado di un'area che, almeno sulla carta, andrebbe presidiata e valorizzata. Dal 1999.